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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alberto Moravia, L'attenzione, 1965

concordanze di «delle»

nautoretestoannoconcordanza
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dell’alcool avessi fatto delle stravaganze. E così tutto
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il povero pazzo amante delle fionde, ma si può
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ma circondò la accettazione delle solite condizioni: amante o
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né una sola carezza delle mie mani, né un
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andai più in là delle prime righe. Improvvisamente, assalito
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anche considerare queste visite delle ragazze come lo sfogo
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al solito, aspettavo una delle tante ragazze, una certa
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questa gonna, dalle punte delle anche giù giù fino
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appiattite; le due ossa delle braccia si dipartivano da
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si dipartivano da quelle delle spalle con una rigidezza
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era la morte, quella delle danze macabre affrescate nelle
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natiche muscolose, bensì su delle ossa scarnite e vuote
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un giornale di Milano, delle trattative. Certi articoli sulla
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impigliasse, erano confezionati come delle piccole macchine per leggere
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volte. E le facce delle folle di tutto il
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ed ecco il risultato delle mie riflessioni. ¶ Io avevo
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non rientrava nel novero delle cose che possono accadere
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curiosità. ¶ Infatti, al contrario delle altre stanze dell’appartamento
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e rotondo all’altezza delle guance. Aveva la fronte
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non posso dirti che delle cose comuni, estremamente comuni
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crede che ci sono delle ragazze di quattordici anni
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Quale?” ¶ “Che ci sono delle persone di sesso diverso
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qualche informazione si fanno delle ipotesi su come si
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quale le giunture mettevano delle minime fossette. Le dita
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tuttavia, che ci sono delle differenze: intanto è una
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stessa dolce rotondità infantile delle guance; stesso naso piccolo
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due tagli, agli angoli delle labbra. Porta, è vero
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una certa quale ridicolaggine delle mie riflessioni. Ho provato
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Ti tormenti tanto per delle miserabili questioni letterarie, tanto
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sono carichi i banconi delle librerie, quando dovresti invece
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poco la vita scrivendo delle tesi di letteratura su
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dei propri fratelli e delle proprie sorelle e marito
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a destra.” ¶ Il salottino delle prove: un divano e
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altrettanto anonima del salottino delle prove: un letto matrimoniale
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questi gesti, i fari delle macchine che correvano nei
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Ah, sì; volevo chiederti delle informazioni per il romanzo
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dici tu, più autentico delle altre classi. Il popolo
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dell’occhio l’effetto delle sue parole sul mio
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della biancheria di seta delle donne con cui ho
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Gianna era la prima delle tante ragazze mercenarie che
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bisogno di fingere.” ¶ “Avevi delle ragazze molto docili, in
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spiati, tu e una delle mie ragazze che facevate
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ad agire e fare delle scelte. ¶ Senonché, come mi
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avvenendo è altrettanto quotidiano delle cose che sono per
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banco e gli scaffali delle bottiglie, manovrando con le
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a pinza, tre pacchetti delle sigarette che sono solito
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sorbire un caffè, fumare delle sigarette, scrivere a macchina
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sinistra, poco più grandi delle cassette in cui gli
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in fondo alla fila delle gabbie, dico a Baba
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hanno un’ottima memoria delle offese e dei dolori
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A chi telefona?” ¶ “A delle ragazze, a degli uomini
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annidasse nel cuore stesso delle cose? Se, insomma, la
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passaggio. ¶ Giovedì 12 novembre ¶ Una delle conseguenze imprevedute del mio
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alcun desiderio di parlarle delle sue visite notturne, se
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hanno afferrato le linguette delle chiusure lampo e ora
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tirano giù le linguette delle due chiusure lampo facendole
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del braccialetto, dei pantaloni, delle due chiusure lampo, dello
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fronte, verso la buca delle lettere. Camminava lenta e
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rosso diverso da quello delle guance così da far
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ho capito, dall’immobilità delle ginestre in cima alle
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dalla bassezza del soffitto delle nubi: il bianco opaco
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mare; il nero lucido delle orlature di detriti lungo
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Baba che ne pensava delle cose che Cora diceva
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fredda, sotto il soffitto delle nuvole nere. Non si
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sapere niente del perché delle cose; vuoi invece identificarti
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fare in tempo prima delle quattro e mezzo.” ¶ “Di
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figlia. Sarà stata una delle tante.” ¶ “Adesso gliela descrivo
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i soffitti lisci, ovali delle automobili che avanzavano in
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non ridere, penso a delle cose tristi, come per
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se non la sostituzione delle cose che facciamo accadere
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provvidenziale e altrettanto insensato delle macchine di legno e
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occhi, al di sopra delle due mani riunite, si
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esigui, secondo il trascorrere delle grandi nuvole sospinte dal
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platani di Via Veneto, delle foglie gialle e rosse
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sa tutto della vita, delle abitudini, dei costumi di
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devi mettere le baracche delle borgate; al posto della
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trovavo. E poi aveva delle amiche e degli amici
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mi ubriacai e feci delle sciocchezze.” ¶ “Ma forse non
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nere nella luce bianca delle vetrine; ecco i bar
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cromature dei tavolini e delle seggiole, le specchiere dietro
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specchiere dietro le file delle bottiglie. Il juke-box
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aperta, ci sono state delle esclamazioni affettuose, poi la
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per via della pinguedine delle guance si era rimpicciolito
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che abbiamo la fotografia delle nozze di Cora nel
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Perché?” ¶ “Perché possono venire delle tentazioni.” ¶ “Ma quali tentazioni
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scrivere a se stessa delle lettere anonime sui miei
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un pretesto per farmi delle scenate indegne. Alla fine
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uscito coi piccoli passi delle lunghe gambe sottili, facendo
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borsa con la punta delle dita, un pizzico per
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opaco nitore: il lilla delle mattonelle del pavimento, l
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mie scuse. Quindi una delle mani di lei si
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Mi ha fatto persino delle scuse. Però, subito dopo
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lezione per i bambini delle scuole elementari: “Questa è
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la mia bravura, faccio delle virate, mi abbasso, mi
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le pitture di Popi, delle piccole tele curiosamente informali
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di tutto, in luogo delle tele di Popi, io
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nascere. Così, in luogo delle tele informali di Popi
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così dire, un’emanazione delle loro persone. Perché allora
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Perché?” ¶ “Perché, appunto, una delle regole del gioco, è
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i due cespugli aggrottati delle sopracciglia, gli occhi apparivano
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Qual è il fine delle scale semoventi, come del
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soffitti e sulle pareti delle stanze e i cui
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più piatto a causa delle grandi palpebre abbassate e
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i miei articoli sono delle macchine per leggere d
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prendesse il colore verde delle sue pupille e che
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per leggere al paese delle macchine per vivere.” ¶ Ha
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spingendo i bottoni fuori delle asole, uno dopo l
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la faceva la scelta delle parole, delle metafore. La
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la scelta delle parole, delle metafore. La bocca di
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rivelava nel cuore medesimo delle cose, nella loro composizione
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gonfiava sotto l’insellatura delle reni lasciava le ginocchia
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scuro. Quindi il passaggio delle automobili si è interrotto
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con il busto fuori delle coltri, appoggiato ai guanciali
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meno di riflettere, proprio delle ruffiane, le quali, per
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Immagino che ci sono delle clienti che vogliono dei
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le clienti che vogliono delle eccentricità, delle stravaganze, delle
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che vogliono delle eccentricità, delle stravaganze, delle cose fuori
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delle eccentricità, delle stravaganze, delle cose fuori dell’ordinario
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vedere nella dilatazione irritata delle pupille che era turbata
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che cosa parli. Dici delle cose così complicate. Non
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sua figlia ma una delle tante ragazze della villa
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facciata laterale di una delle due case tra le
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visto due tegamini con delle uova cotte al burro
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dalla tavola; su una delle seggiole, gualcito, stava un
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di una interruzione improvvisa delle più tranquille e normali
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assoluta della persona o delle persone che avevano provocato
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di mettermi alla ricerca delle due donne. Intanto, però
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di spiegare l’assenza delle due donne ma anche
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ho scritto: ¶ Il sito delle rovine di Persepoli si
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terrazza rettangolare, a ridosso delle rocce, una fila di
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la meditazione sulla caducità delle cose umane, sulle ragioni
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davanti alla finestra, una delle lavoranti, la sera prima
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calze. Ora, infatti, una delle calze mancava ed era
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e meditava sulla caducità delle cose umane, mentre laggiù
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di riflettere sulla caducità delle cose umane. In realtà
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delicatezza, al di sopra delle ginocchia. Ho visto le
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più su l’incavo delle spalle. Ricordavo l’ombelico
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paziente. Ma al contrario delle sedute psicoanalitiche, io starò
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sospetto, ho interrogato una delle ragazze e allora ho
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penultima, è stata una delle prime.” ¶ “Che cosa vuoi
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ho interrotto le visite delle ragazze se non molto
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ho interrotto le visite delle ragazze, sono entrato nel
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anni prima per mezzo delle sue ragazze: l’amore
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in fondo che una delle tante ragazze di Cora
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parlo, si è liberato delle ultime scorie, come un
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qualcuno vorrà sapere quale delle due conclusioni risponde alla
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quinte abbassate e ondulate delle colline poco rilevate, una
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dell’orizzonte. Le porte delle macchine si aprirono, scendemmo
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mia intenzione; l’eccezionalità delle situazioni in cui mi
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non reali alla maniera delle cose chiamate reali), il