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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giuseppina Torregrossa, Cortile nostalgia, 2017

concordanze di «delle»

nautoretestoannoconcordanza
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si scioglievano nel caldo delle coperte, quello saltava fuori
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nato lì, a piazzetta delle Sette Fate, in una
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numerosi terremoti. I rintocchi delle campane scandivano il tempo
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zia e le attenzioni delle amiche per essere felice
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prima volta il piacere delle amicizie virili. Smise di
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a infilarsi in una delle armature di ferro, che
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Girovagò per il salone delle feste, saltando sugli arabeschi
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quella casa più vuota delle sue tasche. ¶ Senza l
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qualche minuto al centro delle persiane, indossava una informe
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Arrì, ahh» urlò tirando delle redini immaginarie. ¶ Lei scuoteva
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Giudecca, dove i nomi delle strade erano scritti in
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Ponticello, seguendo gli echi delle abbanniate. Aveva uno strano
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di misura. All’oratorio delle dame del Giardinello si
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creduto alla più comune delle utopie” si ripeteva. Soffocare
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perduto, e ribattezzò piazzetta delle Sette Fate con il
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gatti e il gocciolio delle lacrime di tutti loro
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sé solo i soldi delle sigarette. La ragazza ritirava
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lasciandosi cullare dai canti delle orfanelle. Prima di andar
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bocca, le allusioni grossolane delle comari la fecero soffrire
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Settebello, punta di diamante delle fabbriche Breda, occupava tronfio
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costa dolce; lo sciabordio delle onde e lo sferragliare
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Mario arrivò in piazzetta delle Sette Fate che la
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chiedi aiuto a una delle Sette Fate» le aveva
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pube frangendosi alla radice delle cosce come su un
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tristezza è più dannosa delle infezioni. ¶ «Sarà scimunita?» chiese
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due fossette al limitare delle natiche erano occhi maliziosi
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altro inseguendo gli echi delle abbanniate, il fischio del
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aromi, attraversava la zona delle palme risalendo lungo la
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pareva che si prendesse delle confidenze. Dopo cena si
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sulla pelle il calore delle carezze, la potenza rassicurante
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urla, canzoni, i rintocchi delle campane arrivavano impetuosi dalla
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aiuole, il rimbombo asincrono delle zampette di Olivia si
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i pescatori armeggiavano con delle lenze; le lanciavano in
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Le castagne, all’interno delle pentole colme di sale
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lei accentuò il movimento delle anche, la bocca schiusa
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il giro di piazzetta delle Sette Fate, illuminando il
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a pensare al ragazzo delle giostre, che non si
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pelle liscia e tirata delle braccia, sui muscoli tesi
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contavano, così preferì accampare delle scuse: «Lo sai che
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ma al di là delle parole percepiva in Ninetta
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sono invecchiato: è colpa delle responsabilità. ¶ Si fermò. ¶ «Vedi
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di buona volontà e delle nostre migliori energie, sono
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paese spuntava ai bordi delle strade, lungo i sentieri
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le orfanelle di via delle Zoccolette.» ¶ «Certi giorni mi
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non ho mai conosciuto, delle carezze e dei baci
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del Consiglio. Si dava delle arie: «La situazione è
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rimosse né i danni delle bombe riparati. Degli abitanti
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a bordo di una delle sue macchine sportive, inseguendo
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abusi, che nessun rappresentante delle istituzioni, da sempre assenti
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equamente tra i fedeli delle varie religioni. «Ogni santo
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tutto il giorno piazzetta delle Sette Fate risuonava di
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del muezzin, i salmi delle suore si susseguivano secondo
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attirata proprio dalla leggenda delle Sette Fate. Lei alla
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Erano molti di più delle sue dita. ¶ La donna
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che sollevava la peluria delle braccia. ¶ La domenica, dopo
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sotterraneo lo conosceva meglio delle sue tasche. L’aveva
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dissolse nei rintocchi ovattati delle campane di Casa professa
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della stanza: le irregolarità delle pareti, la concavità delle
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delle pareti, la concavità delle sedute disposte simmetricamente l
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all’altra, la convessità delle spalliere; il foro dell
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nelle spalle il resto delle botte. Una gragnuola di
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sarà stato per via delle botte, o per il
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Sotto la superficie quieta delle abitudini covava però l
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che insozzava il colletto delle costose giacche alla moda
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è figlio a seconda delle circostanze. ¶ Alla sera, tornato
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rimanere democratico, ha bisogno delle energie di tutti. Lo
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cadere, le dita lasciarono delle impronte opache sul ripiano
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trovare nell’armadio disordinato delle sue emozioni. ¶ Scesero insieme
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più bisognosi, di rispetto delle leggi, al cui vertice
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di vento. La linea delle montagne si stagliava netta
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mutande e, alla vista delle sue gambe pelose, a
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dei morti di Montevago, delle baracche di Salaparuta, delle
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delle baracche di Salaparuta, delle rovine di Gibellina. Le
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le ossa, il sibilo delle sirene e le urla
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rimpiangeva il calore avvolgente delle sale di palazzo Chigi
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giugno, accompagnato dallo stridio delle cicale. ¶ A novembre fu
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è nato a piazzetta delle Sette Fate.» ¶ «Mi scusi
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e cercando la collaborazione delle persone. Non sia troppo
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spalle ben più larghe delle sue. ¶ Capitolo 24 ¶ Maruzza era
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seguita dal mormorio invidioso delle crisalidi: «Ha le sue
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Ma chissà perché nessuna delle persone che conosceva era
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borbottò. ¶ «Benvenuta nel mondo delle femmine e buona fortuna
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ragazza andava a casa delle amiche, pretendeva di accompagnarla
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all’edicola di Maria delle Grazie a riflettere. ¶ La
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persona si fosse impadronito delle loro anime. ¶ «Madonna mia
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sarde allinguate sulle cime delle montagne. Il vento mulinava
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solenne e tirò fuori delle meravigliose calzature di camoscio
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calamari bluastri al posto delle palpebre, che era salita
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Teresina sciolse il nodo delle braccia, infilò la mano
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Mi sono anche arrivate delle lettere anonime. Guarda» e
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poteva più del protrarsi delle indagini, temeva che il
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rimproveri fatti a Maruzza, delle rispostacce urlate alla moglie
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ginocchia e le raccontava delle Sette Fate. ¶ La ragazzina
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stipendio, non chiedeva conto delle spese né la tradiva
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idea della fine, né delle ombre che allungandosi sulle
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avrebbe desiderato ogni tanto delle scuse. ¶ “Se solo avessi
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chiese; ora il corso delle cose era cambiato. ¶ «Donna
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arie, ché il tempo delle vacche grasse per lui
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Micetta lanciò all’improvviso delle urla agghiaccianti. ¶ «Sta partorendo
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è questo il motto delle figlie di San Paolo
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diventarono amiche a dispetto delle differenze di carattere: paziente
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tanta delicatezza. Si ricordò delle sere trascorse sulla poltrona
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due codini ai lati delle orecchie, una frangetta spelacchiata
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infidi; talvolta il contenuto delle fogne risaliva in superficie
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messa era obbligatoria prima delle lezioni e lei a
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doveva sorbirsi i lamenti delle suore, i fastidiosi paragoni
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vera tortura, per via delle gambe insensibili e legnose
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sarta, misurava la lunghezza delle gonne; se le ginocchia
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corridoio, esposta alla disapprovazione delle compagne. ¶ Maruzza disprezzò fin
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dormivano tutti nella penombra delle case. Non accese la
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netti al di sopra delle caviglie, tanto sottili che
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per riunirsi all’altezza delle ginocchia tonde. ¶ «Conza uno
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Era la più grande delle tre, anche se di
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che in classe qualcuna delle compagne non sospirasse con
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che pochissime informazioni, alcune delle quali anche sbagliate. «Comportati
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gli sbagli potevano causare delle conseguenze che si riassumevano
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stanza buia, i pensieri delle tre amiche si fecero
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brandelli. Finirono per odiarsi. ¶ Delle due la più fragile
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la passeggiata all’oratorio delle dame del Giardinello, il
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né dei rischi né delle conseguenze. Il legame con
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aspettarla fino al termine delle lezioni. ¶ Maruzza ingrugnita sgranava
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stata Karima, la maggiore delle sorelle Zhu, a parlare
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curcuma è il pulviscolo delle Fate» spiegò. «Al mio
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ci curano i dolori delle ossa e serve a
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è la più dolce delle medicine» sussurrò Mamma Africa
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inverno, godevano del profumo delle alghe, della libertà trasparente
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con tutti, risero anche delle battute sboccate, conobbero tante
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erano accesi, i contorni delle abitazioni sembravano sfuocati alla
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e di Maruzza. Nessuna delle due mi vuole bene
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so se è colpa delle persone che frequenta, o
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portellone posteriore e prese delle scatole. ¶ «Non c’è
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la suora con una delle sue risate grasse. ¶ All
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a seguire l’andamento delle indagini attaccato alla radio
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dello scirocco. Il tintinnare delle gocce che colavano dalla
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gelsomino e la fragranza delle magnolie, le due amiche
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preso le forme insolite delle storie degli altri. Verbo
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attorno ai grembi pieni delle gravide, alle pance piatte
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gravide, alle pance piatte delle giovinette, agli addomi arrotondati
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giovinette, agli addomi arrotondati delle anziane. ¶ Un corteo composito