Traiano Boccalini, Ragguagli di Parnaso, 1612

al quale: — Sire — dissero — delle arti liberali, dunque è

al colpo del martello delle vive ragioni. Perché fu

erano stimate le conchiglie, delle quali quei popoli si

tale, che nella casa delle dignitadi, degli onori e

colle scale a piro delle bruttissime tergiversazioni: e tale

conseguir i premi onorati delle dignitadi supreme, debba incamminarsi

fatale a' prencipi innamorarsi delle carogne e ne' carichi

collazione degli offici grandi, delle dignitadi più principali sieno

gli uomini al precipizio delle più crudeli sceleratezze, condusse

picciolo, che gli aromati delle Molucche, ancor che lontani

paiono nati ne' giardini delle case loro. ¶ Così ebbe

mai i supremi prencipi delle più curiose carote, Caio

cupo e profondo cuor delle persone; e anco noi

quelle cose alla cognizione delle quali cammina col piede

l'aiuto de' medicamenti delle riforme: e pur fin

vive col fiero instinto delle fiere di opprimere chi

e lo stesso maestro delle politiche empietà, Tacito, per

disordini della trascuratezza e delle negligenze di quelli che

governarsi con gli esempi delle cose passate, perché "pauci

che hanno consigliato molti delle signorie loro, che sieno

uomini non è capace delle violente mutazioni; e se

tali spettanti allo studio delle buone lettere, egregiamente correggeremo

quanto prima usciamo fuori delle materie trattate da' nostri

signori, che abbia cognizione delle falsitadi de' notari, delle

delle falsitadi de' notari, delle prevaricazioni degli avvocati, delle

delle prevaricazioni degli avvocati, delle simonie de' giudici, degl

imbrogli de' procuratori? chi delle ribalderie degli speziali, de

de' latrocini de' macellai, delle sceleratezze di mille altri

più gelosa dell'onor delle mogli, da un suo

a tagliar il male delle croste di quelle apparenze

che Parnaso tutto risuonava delle vociferazioni di quelli che

Italia del felicissimo accasamento delle due serenissime figliuole dell

imperio ottomano, capital nemico delle buone lettere, conchiusa quella

pur ora per lettere delle mie virtuose accademie italiane

di Savoia ha fatto delle due sue serenissime figliuole

adoperato nelle cose gravi delle tragedie, chiaramente vedendosi che

vita lontana dalla professione delle armi, rifiutarono l'invito

per la memoria nondimeno delle antiche sue grandezze ella

esser il vero oracolo delle cose militari oltre che

privati pigliano gli esempi delle più pregiate virtudi eroiche

più volte nei postribuli delle proscrizioni di Silla e

e di altri re delle nazioni straniere vergognosamente sia

e per lo credito delle sue inesauste ricchezze oggigiorno

la Libertà romana discorreva delle passate sue grandezze, e

non già co' doni delle ricchezze, ma co' premi

premi degli onori eterni delle statue e delle vesti

eterni delle statue e delle vesti trionfali, de' trofei

libertà, ma molto più delle aristocrazie, la nobiltà delle

che dagli uomini innamorati delle scienze l'eccellente memoria

avanzati, che ne' sali delle cose piacevoli, nella mordacità

cose piacevoli, nella mordacità delle materie gravi, nella facilità

sublime dignità di arcifanfano delle serenissime muse. Onde così

dell'umiltà, del disprezzo delle ricchezze, e della vanità

ricchezze, e della vanità delle grandezze mondane; non essendo

popoli, consumati da' lussi delle mense e dalle pompe

sia, che la vanità delle donne e l'ambizione

conoscendo che i disordini delle pompe, già salite tant

percioché le maggiori rendite delle gabelle cavandosi tutte dalle

allora che i deputati delle nazioni comparvero per ricever

poco offendeva gl'interessi delle pubbliche gabelle, erano cure

che per uomini intendenti delle cose di stato; non

così poco pratica era delle cose del mondo, che

sia loro lecito fabbricarne delle nuove. Così a poco

poco, con l'esercizio delle cose sacre mancando in

la quale, nel ventre delle nostre madri essendo nata

se avessero il benefizio delle parole, o se noi

libertà, con l'acqua delle pubbliche armi incontinente a

che, sebbene la diversità delle religioni cagionata in quelle

a fomentar i capi delle fazioni che si scoprivano

altri, con tanta confusione delle cose sacre, che con

delizie, non che abbondantissimo delle cose più necessarie, quando

e con l'avarizia delle gravi angherie difficultargli il

sitibondo del sangue e delle facultadi degli uomini, ridurli

séguito, non con spogliarli delle loro facultà desiderarli poveri

loro, perché la lana delle facultadi de' sudditi loro

i quali nei garbugli delle sollevazioni sempre si sono

dove regnava la disparità delle persone, per gli stessi

e l'assoluta autorità delle leggi, ai prencipi elettivi

solo nella profession sua delle leggi grandemente valente, ma

quelli, che dal rigor delle leggi delle insolenze loro

dal rigor delle leggi delle insolenze loro severamente erano

dita: e la regina delle più impertinenti crudeltadi è

la virtù della castità delle madri, i figliuoli loro

che l'infinita moltitudine delle leggi, colle quali vivono

e che a' governatori delle province si proibisca l

ancora che i governatori delle province loro incorrino nel

e che ai governatori delle province fosse proibito il

per l'avvenire farne delle nuove. Alla maggior parte

con l'espressa annullazione delle vecchie si pubblicassero poi

alle mani: dei piedi delle quali servendosi in luogo

ingrati, perché possino pigliar delle lepri e de' capri

del giudicio temerario che delle persone loro facevano i

tutta inclinasse a favor delle lettere; ma tale fu

infelici che la cognizione delle cose politiche tanto è

di aver al veleno delle presenti corruzioni con facilità

con far nel petto delle persone quel finestrellino, che

epigrammi composti in lode delle quattro stagioni dell'anno

cagionava la stessa rovina delle buone lettere, affine che

che per l'indennità delle scienze era forzato comandarli

grassezza genera l'infecondità delle uova: essendo i poeti

debbano vivere nella memoria delle genti. E perché Sua

versasse i nuovi diluvi delle acque sopra la terra

de' suoi Annali e delle sue Istorie, gli dava

replicò allora Melibeo che delle cose di stato niuna

nel troppo picciol numero delle pecore i pastori sempre

cavar sopra la forza delle pecore un debole frutto

quali cose nel cuor delle pecore generarono ostinazione, disperazione

avendo convertito il pianto delle loro calamitadi nel riso

si procacciava il servigio delle pecore forastiere e inobbedienti

e il cumulo grande delle virtù e de' meriti

che con la violenza delle armi — il duello era

esser usato da' professori delle buone lettere, calasse di

che per eterna gloria delle buone lettere e per

scienza appresa co' sudori delle perpetue vigilie, con molta

carità soccorrono l'indennità delle vedove, de' pupilli, de

pupilli, de' matti e delle altre persone miserabili nel

tribunale de' savi grandi delle arti liberali, i quali

beneficare i virtuosi professori delle buone lettere, si acquistassero

e fabbricar gli alberi delle case più illustri: nel

giorno dall'unanime consenso delle scuole tutte tenuta irrefragabile

creatura, abbandonando luoghi alpestri delle Alpi, gli agghiacciati paesi

che avessero la velocità delle ali e l'agilità

rappresentava l'università tutta delle dotte poetesse, vivamente si

quella, ove altri vivea delle sue fatiche e con

artigli degli avoltoi e delle branche de' leoni, e

molti anni nel maneggio delle corti non era stato

che dagli eccellentissimi censori delle buone lettere, di espresso

la dio grazia imperadore delle stelle fisse, re dei

della generazione e conte delle cose visibili, a tutti

e non del veleno delle bugie, dagli istorici adulatori

suoi fatti per beneficio delle etadi future meritino esser

lettere, della maggior parte delle preziosissime Deche del nostro

lezione e alla scrittura delle cose sacre, e a

insegnar quelle esecrande libidini, delle quali con tanto suo

contro i barbari, focina delle biblioteche, sale della sapienza

biblioteca il primo volume delle Istorie che levò da

dar principio al mestier delle armi volontariamente si erano

LVIII ¶ Apollo, sopramodo invaghito delle virtuose qualità di Torquato

essendo esaltati alla fortuna delle supreme dignitadi, credono che

egli conservava le gioie delle composizioni sue più stimate

a rubare i concetti delle altrui fatiche, facendo tempone

ghiottoni il debito rigor delle leggi, li condennò tutti

natura, poche cose ricordandosi delle molte ch'egli studiava

di una inestinguibil sete delle buone lettere, umilissimamente gli

cader nelle pericolose infermitadi delle febbri etiche, de' mali

tisici e nel tormento delle eterne indisposizioni ipocondriache; che

il cammino dell'apprendimento delle arti liberali, solo bastava

bastava l'ardentemente innamorarsi delle buone lettere, e per

ricreazione attender alla lezione delle fruttuose fatiche de' suoi

anco del prezioso tesoro delle scienze negli spassi dei

avendo stimato lo studio delle buone lettere unica ricreazione

uomini grandi, per gloria delle serenissime arti liberali, per

anco essi gli studi delle buone lettere non negozio

esattamente possedevano le materie delle quali scrivevano, con sommo

scrivere a' dotti che delle materie da essi trattate

pubblico beneficio degli amatori delle buone lettere commentando le

di aver felicissimi commentatori, delle dotte fatiche altrui in

mai, che la bruttezza delle accuse, anco appresso ai

si raffini nel fuoco delle calunnie entro la coppella

calunnie entro la coppella delle persecuzioni. Liberamente confesso alla

pretesti dell'amicizia e delle protezioni de' duci della

con la forza aperta delle armi, nel principato dell

In questo infelice stato delle cose io fui assunto

sono caduti nel baratro delle più lacrimevoli disperazioni, che

criminali: tremar della severità delle leggi in uno Stato

si porta dal ventre delle madri e si beve

stranieri né il gelo delle domestiche sedizioni. A queste

stato libero, gl'intendenti delle cose di stato confessano

la grandezza dell'imperio delle quali sempre si vede

armata dall'impenetrabile corazza delle lagune. Per le quali

tutte le leggi veneziane: delle quali gli ambasciadori fecero

liberi. Per lo spavento delle quali cose ad alta

che hanno il governo delle province in mano. Ed

che colui nel governo delle cittadi faccia riuscita migliore

stimavano necessaria la scienza delle leggi e degli statuti

rendeva la stessa lucerna delle leggi, Bartolo, il quale

sottoscrivevano con l'inchiostro delle lacrime. Il giorno poi

Sua Maestà alli governatori delle province più principali fu

guardasse di accendervene egli delle nuove: tenendo per cosa

a perderle, mercé che delle mosche pigliate con le

dispute, di quelle risse, delle quali gli uomini salati

Che a quei magnati delle cittadi che studiano in

giorno desse alla spedizione delle cause civili: l'altra

giustizia. Che negli avvisi delle cose ardue non prima

compitamente si fosse impossessato delle qualitadi tutte del negozio

prencipe non desse conto delle minuzie del suo governo

senza toccar la riputazione delle famiglie onorate. Che tenesse

per guardar la pudicizia delle donne loro, egli nondimeno

percioché le republiche, più delle monarchie — per le continue

introdotto il famoso giuoco delle pugna, e i veneziani

e disse che più delle busse gli pesava il

Parnaso verso gli amatori delle buone lettere usando la

tempo delle feste e delle pubbliche allegrezze de' virtuosi

moderna pedantaria al dispetto delle carte vogliono che si

mondo e supremi prencipi delle buone lettere, gli allegri

instituti e gli ordini delle patrie loro, allegramente fossero

poi nell'abbondante mensa delle composizioni loro. ¶ Onorato e

si inebriarono del falerno delle buone lettere, e a

crepa pancia si satollarono delle buone discipline. Solo i

tribunali e il traffico delle loro liti, stavano mesti

poetica, dell'astrologia e delle altre saporitissime scienze, delle

delle altre saporitissime scienze, delle quali solo si pascono

stati imbanditi i potaggi delle belle lettere; e allora

eccellentissime. Il terzo giorno delle feste comparvero in piazza

orazioni recitavano in lode delle serenissime scienze, e vergognosissime

fave grosse e minute, delle quali alcune di quelle

instanza per la licenza delle maschere, a' quali Sua

singolare occorse in quelli delle quadrighe, che alle mosse

si vide nella disuguaglianza delle mosse: le quali agl

palio degli onori e delle dignitadi supreme: con tutto

faccio io, i palii delle dignitadi, i premi degli

per esservi voluti innamorar delle carogne. ¶ Ragguaglio XXXII ¶ La

erano dati i governi delle province dello stato, la

eserciti e il governo delle provincie agli uomini del

di esser capitali nimici delle buone lettere, nell'esattamente

della gratitudine, dai custodi delle carceri con una fune

lo stesso primo giorno delle nozze gli aveva vietato

suo debito, al dono delle dodici camicie e de

apparenze, cieco nella sostanza delle cose. Onde avendo comandato

selve acciò il commerzio delle nazioni fosse libero, o

maneggiar senza risparmio alcuno delle vite loro anco nelle

e che l'immanità delle leggi militari tant'oltre

che per la barbarie delle leggi militari grandemente non

tanto piangerebbono gl'incendi delle famose biblioteche passate; e

aveva oscurata la gloria delle arti liberali: perché avendo

che con poca riputazione delle serenissime arti liberali e

le stampe aveano pubblicato delle dotte fatiche degli uomini

ingordigia che egli avesse delle ricchezze, ma solo esser

fosse congiunto l'amaro delle pubbliche mormorazioni. In ultimo

gli uomini poco intendenti delle cose del mondo attribuivano

di macchiar il sangue delle famiglie grandi dello stato

della modestia fosse obbligo delle donne private, disse che

essendo passata la fenice delle scienze, l'unico ornamento

scienze, l'unico ornamento delle virtudi, Giovan Pico conte

conoscere la vera significazione delle parole e palesato il

per ischivar i tumulti delle ribellioni de' popoli odiosi

la libidine, la crudeltà delle implacabili inimicizie, con le

alcuna di quelle imperfezioni delle quali gli uomini impastati

alcuno, ubbidir alla verità delle cose passate, con una

aspro, che agli amatori delle buone lettere sempre indebolendo

raunare i senatori tutti delle republiche residenti in questo

per inanimire i senatori delle republiche a coltivar la

a coltivar la libertà delle patrie loro, comandò che

che la vera poetica delle donne era l'aco

e gli esercizi letterari delle dame co' virtuosi somigliavano

quando comparvero i maestri delle cerimonie pegasee, i quali

né meno a piè delle scale del real palazzo

dilettissimi di Apollo e delle serenissime muse, e gli

cucchiari di conserva fatta delle poesie di Pindaro. Ma

sia congiunta la vicissitudine delle cose, che la mia

dilettissima Grecia, madre già delle buone lettere, reina di

onorato e sicuro domicilio delle arti liberali, giardino del

esse fiere nonché ignoranti delle buone lettere, e dove

aver nel primo libro delle sue Storie dette alcune

udire i premeditati preludi delle belle parole. Allora così

Voi nel primo libro delle vostre Istorie liberamente avete

Dopo aver nel principio delle mie Istorie avvertito il

alla visita de' governatori delle provincie senza che gli

del vino, unica delizia delle mense, senza del quale

uso evidentemente conosciuto pernizioso delle sottocoppe. Ma i prencipi

fosse levata la pompa delle bottiglierie; e tutto che

si facesse la spasa delle minestre, che spesse volte

alla presenza di Apollo, delle serenissime muse e dei

orator poeta, col testimonio delle stesse serenissime muse, ad

ordinate republiche, i premi delle monarchie erano poveri, le

contrario, poiché i premi delle patrie libere, paragonati con

con que' ricchi doni delle castella, delle cittadi e

ricchi doni delle castella, delle cittadi e degli altri

lo stesso maestosissimo miracolo delle cittadi più reali, Vinegia

le machinazioni degli emuli delle corti tanto frequenti, spesse

si trovava nel particolar delle pene, poiché più volte

ch'è la delizia delle belle lettere, l'unica

lettere, l'unica ricreazione delle fatiche de' letterati, il

laboriosi e talmente innamorati delle buone lettere che degni

con lo studio perpetuo delle buone lettere coltivar il

tutte quelle pregiatissime scienze, delle quali tanto riccamente si

giogo della legge e delle regole, altro non era

essere osservate: e che delle cose ch'egli aveva

che assoluto arbitro divenne delle differenze dell'una e

altra parte; e servendosi delle altrui calamitadi per istrumento

vari delitti, venivano privati delle loro facoltadi e degli

conosceva che lo spogliarli delle armi era negozio pericoloso

abbandonò l'antica cura delle cose pubbliche e il

Fedeltà, con l'opera delle serenissime muse e delle

delle serenissime muse e delle sublimi virtudi eroiche ottiene

poeti e i deputati delle nazioni virtuose: i quali

nondimeno, con l'aiuto delle eccellentissime virtudi eroiche, che

Parnaso giunto il tempo delle feste e delle pubbliche

sudori irrigato lo studio delle leggi, hanno empiuti i

paragonarsi con l'uberrima delle leggi, poiché solo ha

non per farne mercatanzia. Delle lettere ebraiche quasi affatto

fanno conoscere gli amatori delle buone lettere, come le

in odio il fuoco delle legne, perché facevano molto

vedere le sorti tutte delle pellicce che avevano; e

prencipe con la scimitarra delle scortesie taglia le gambe

ignoranti e i nemici delle buone lettere. Udite che

li furono mostrate molte, delle quali accappò uno a

letto stesso, unico riposo delle fatiche del corpo e

numero infinito di senatori delle più famose republiche era

onorata fama nella memoria delle genti, concedeva cento anni

di eternar nella memoria delle genti il nome altrui

sta immerso nel fango delle più sozze brutture, che

nobiltà e i deputati delle universitadi virtuose, la mattina

quale incontanente dai maestri delle cerimonie pegasee fu introdotto

loro hanno fatto acquisto delle buone lettere; ma la

Parnaso che un volume delle sue lettere, Sua Maestà

far stampare volumi grandi delle sue lettere, solo per

lui, non mancarono nondimeno delle lingue lunghe, che fino

eccellenti doti della natura, delle quali a meraviglia egli

tutto con poca riputazione delle buone lettere. E perché

negozio ai signori riformatori delle buone lettere: dove essendo

le mani, di far delle lancie fusi, che si

collaterale, dove la domanda delle accademie più volte fu

che però gli amatori delle buone lettere fossero diligentissimi

fondandone nel tempo medesimo delle nuove; tutto affine che

degli altri si ricordavano delle offese ricevute, essendo cosa

qualità de' semi e delle terre o per li

servissero degli ordinari strumenti delle mani e delle zappe

strumenti delle mani e delle zappe, poiché migliori non

seccarsi e morire fuor delle fratte del giardino di

quello dei capestri e delle mannaie, vere zappe con

modo, che alla qualità delle frondi della faccia, al

uso de' patiboli invece delle erbe velenose non venissero

moltiplicati i necessari rimedi delle virtudi, per far ai

fatti dei capestri e delle mannaie, non con le

non con le cavillazioni delle parole scioccamente mettere in

ai sediziosi, agli amatori delle novitadi, ai disperati delle

delle novitadi, ai disperati delle cose loro familiari, di

falsi pretesti, coi colori delle ipocrisie dipingere gli scelerati

facevano spiccar le membra delle figure che dipingevano nelle

menzione de' vizi nonché delle imperfezioni di quegli eroi

le più esquisite virtù delle quali un prencipe a

illustrissimi poeti in compagnia delle serenissime muse fu visitato

per inanimire i senatori delle patrie libere a coltivar

senza affettar la tirannide delle republiche, nell'anfiteatro di

sopramodo miserabile i cittadini delle patrie libere dal commetter

però grandemente essendo satolli delle vivande condite anco con

inimico della falsa alchimia delle scurrilità. Nel numero di

che con l'industria delle ben impiegate fatiche loro

di tutte le merci delle quali gli uomini hanno

capital nemici si conoscano delle fatiche, s'inducono nondimeno

si assuefanno nel servigio delle case private: tutto affine

di casa, severi cozzoni delle corti, a dar loro

che, stando sul traffico delle apparenze, non ad altro

a' quali nel furor delle libidini di modo si

scope, fatte di circonspezione; delle quali i più accorti

solo inchiostro nella memoria delle genti si eterna quel

muschi e dei zibetti delle onorate fatiche loro vogliono

consiglieri, a quei senatori delle republiche, che sono obbligati

Apollo e in dispregio delle serenissime muse, tutto il

chiese Apollo qual giuoco delle carte sopra tutti gli

al mondo il padre delle buone lettere, il mecenate

assisterono al pio offizio delle esequie: atto di mestizia

di tutte le accademie, delle universitadi e delle sètte

accademie, delle universitadi e delle sètte de' filosofi; e

de' filosofi; e pur delle infinite virtudi di così

più non avevano bisogno delle lodi umane. E perché

franzesi, — sommamente è benemerito delle buone lettere, per indennità

ricordanza dei lacrimevoli incendi delle campagne, dei crudeli sacchi

campagne, dei crudeli sacchi delle cittadi, della perdita miseranda

della perdita miseranda che delle facoltadi e della riputazione

discorrevano degli ordini egregi, delle leggi prestantissime e degli

con la severa osservanza delle sue antiche leggi, perpetuarsi

dagli scrittori più intendenti delle republiche era riputata la

due tanto pericolosi estremi delle immense facoltadi e della

stessa spesso ne pubblicava delle nuove, le quali rigorosamente

si compiacevano de' piaceri, delle delizie e dell'ozio

prudenza degli antichi legislatori delle republiche passate, sapienza solo

repugnava alla stessa natura delle cose; e che allora

volte egli avea discorso delle meraviglie che si scorgono

sale che dalla putrefazione delle corruttele d'ogni abuso

parentado, non la splendidezza delle molte ricchezze, non i

appresso i veri intendenti delle cose di Stato, non

di camminare alla grandezza delle dignitadi più supreme per

eterna rende la libertà delle republiche, alla fine fu

tutti gli acerbi dolori delle parturienti e tutte le

Ragguaglio VII ¶ I censori delle buone lettere severamente puniscono

degli eccellentissimi signori censori delle buone lettere fu pigliato

madrigali, de' sonetti e delle canzoni a quei giovanetti

E che quei che delle crudeltadi che vedevano usar

hanno fatto i letterati delle scienze seminate e coltivate

qualità de' terreni e delle biade che sono state

hanno seminato lo studio delle leggi, ordinariamente hanno avuto

hanno coltivati i campi delle corti generali, hanno avuto

essi meno nobili stimano delle persone loro: pretensione per

dove arrivavano gl'interessi delle pensioni che 'l prencipe

infelice memoria della perdita delle Deche di Tito Livio

perdita della maggior parte delle preziosissime Deche di Tito

sempre piangeranno gli amatori delle buone lettere; nel qual

a raddoppiar le battiture delle discortesie, le sferzate de

sono la vera calamita delle bastonate: cosa tanto più

quei prencipi grandi che delle onorate azioni loro eterna

non operavano gli effetti delle particolari loro virtudi, che

che con gli esempi delle cose passate regolava le

tutto con tanto disordine delle cose di questo Stato

solo aperti nemici dichiarava delle serenissime virtudi, incapaci di

avanti lui per giustificarsi delle parole che 'l marchese

penetrar gli occulti sensi delle azioni di quei che

occupassero nella semplice narrazione delle cose accadute, e che

di tutti i particolari delle persone che la trattavano

né così poco pratico delle cose del mondo, che

gli Spagnuoli in concetto delle genti erano di aver

aspiravano, salivano il monte delle miserie per cader poi

E che, nella lezione delle cose passate e nella

passate e nella considerazione delle presenti avendo egli notato

che nelle mortalissime infermità delle congiure verissimi erano i

della vendetta, i beni delle nuove ricchezze, le felicitadi

certi degli uomini ambiziosi, delle persone disperate, delle genti

ambiziosi, delle persone disperate, delle genti balorde. ¶ Ragguaglio LV

filosofia con la diversità delle loro opinioni così malamente

noto che la moltitudine delle sètte era la vera

non solo degli organi, delle viole, delle arpe e

degli organi, delle viole, delle arpe e degli altri

Dio. Allora i maestri delle cerimonie di Sua Maestà

tirato l'importantissimo negocio delle gabelle, né più avanzando

imperio ottomano, capitalissimo nemico delle buone lettere, a quello

discordie e quelle divisioni, delle quali voi ora tanto

vedere che la infirmità delle discordie universali, che regnano

quelle parole del mastro delle sentenze politiche: "Quam arduum

ad Apollo il libro delle sue Relazioni, Sua Maestà

nell'altro ai senatori delle republiche fa conoscere quanto

gladiatori e dalle cacce delle fiere; il diletto dei

e con l'acqua delle armi comuni corressero ad

ai tradimenti; gli utili delle pensioni, ami inescati di

né altro principal soggetto delle province, ma solo senatori

e con le sedizioni delle armi civili: non altra

soldati, altra ne' governi delle province co' cittadini, così

libera, così i governatori delle cittadi erano obbligati alle

incamminava per la strada delle ingiustizie: perché Iddio, che

grandi conforme al rigore delle leggi non aveva potuto

vizioso, col soverchio rigor delle leggi usato contro lui

tempi, de' luoghi e delle persone: ma che, nella

quel finestrellino nel petto delle persone per oculatamente vedere

medico prima co' sciroppi delle male soddisfazioni, che ogni

conoscendo io le materie delle male soddisfazioni eccellentemente esser

già arrabbiato, con tolleranza delle forze della republica inferma

esser doveva suo erede, delle quali io isquisitissima diligenza

con la stessa autorità delle cose scritte dall'implacabile

ogni uomo poco intendente delle cose del mondo non

né altro qualsivoglia scrittore delle cose mie giammai ha

della plebe romana e delle province, mercé che non

l'amor del prencipe, delle più sublimi dignitadi e

nuovo gli uomini nobili delle republiche soggiogate solo si

fu fatta la distribuzione delle condotte, e a tutti

del male, degli accessi delle febbri: e che in

non, come è costume delle sciocche dame, con la

stranieri, apertissimi preludi sono delle bruttissime oscenitadi che con

di côrli negli adultèri delle fellonie, perché le ferite

Taide, che sapeva che delle risse tutte, le quali

che andavano al governo delle province, non da altra

amorose. Che quegl'ingordi delle ricchezze, che per ogni

ella aveva succhiati, e delle infinite ricchezze delle quali

e delle infinite ricchezze delle quali ella aveva spogliate

a non mai fidarsi delle apparenze, delle belle accoglienze

mai fidarsi delle apparenze, delle belle accoglienze, delle grate

apparenze, delle belle accoglienze, delle grate parole e delle

delle grate parole e delle cortesi proferte altrui, e

guisa: — Sire e padre delle buone lettere, e voi

avevano finalmente conchiuso che delle cose le quali egli

di aver col valor delle armi conquistato quel regno

che, conforme l'uso delle nobiltadi delle republiche, sia

l'uso delle nobiltadi delle republiche, sia lor lecito

credere che l'esercizio delle armi, il quale ordinariamente

della guerra, l'esercizio delle armi erano i veri

traffichi, le proprie mercatanzie delle genti nobili, e che

elemento l'esercizio perpetuo delle armi, con la sordidezza

diversissimi erano i fini delle republiche a quei delle

delle republiche a quei delle monarchie, perché l'esercizio

solo nato all'esercizio delle armi, non poco erano

le quali la nobiltà delle monarchie apertamente vien aggirata

l'ignoranza ch'avevano delle cose latine non solo

venerandi renderono i titoli delle persone loro. Ma alla

il "messere", in contracambio delle infinite cortesie ricevute, il

inimicissimi degli artifici e delle doppiezze, i quali ne

ancorché barbari e ignoranti delle buone lettere, fabbricate con

raro esempio dell'instabilità delle grandezze umane, perché, agli

ne' tempi più bui delle rivoluzioni chiaro lume facevano

le sollevazioni di Francia, delle quali egli ragionava, dal

facevano alcuni poco intendenti delle cose del mondo; perché

grandi, che negli affari delle cose loro solo seguivano

venga riputato l'oracolo delle cose politiche, e che

colui che in concetto delle genti è di esser

maestro, l'unico architetto delle più crudeli tirannidi. Grave

danno alcuno agl'interessi delle cose loro proprie, fecero

la tanto particolar narrazione delle enormi crudeltadi, non meno

far conoscere a' senatori delle republiche in quali deplorande

quando, preponendo gli odii delle private passioni, gl'interessi

Venieri, che da' maestri delle cerimonie pegasee secondo l

supplicarono allora i maestri delle cerimonie il Venieri che

da sciocchi era ridersi delle pretensioni degli uomini grandi

in mano. I maestri delle cerimonie, come prima si

quali, con sudori infiniti delle più illustri scienze, per

sicurezza: tutto per beneficio delle buone lettere, le quali

dell'astronomia, della cosmografia, delle matematiche, delle meteore, e

della cosmografia, delle matematiche, delle meteore, e sopratutto con

terrestre, come i piloti delle nazioni che si sono

si estendono le forze delle buone lettere, la navigazion

pratico de' profondi pelaghi delle corti; e, per sicurezza

scoprirono ne' moti incertissimi delle stelle erranti de' ministri

de' ministri col corso delle private passioni verso i