Camillo Boito, Il maestro di setticlavio, 1891

quadro della processione famosa delle Reliquie. Un veneziano puro

Le più intricate fughe delle partiture manoscritte erano sgrovigliate

sotto quei dorsi convessi delle piccole mani una chiarezza

sempre agli stessi nomi delle medesime note". ¶ "Ma gli

dozzinali. Già i parrochi delle altre chiese lo ricercavano

già egli aveva aperto delle trattative segrete con qualche

dei principali alberghi. Una delle più recenti canzonette principiava

polsini che coprivano metà delle mani, non sembrava mai

spesso invitato, in grazia delle serenate, dei concerti di

concerti di famiglia o delle orgie musicali tra scapoli

altro che il parrucchiere!) delle tue liberali anticipazioni, senza

altare di San Clemente delle occhiate incendiarie, che incontravano

ora arruffandoli, e dolendosi delle macchiette verdastre di lentiggini

incarnato del viso e delle spalle, e la pelle

punti dei ricami e delle trine, che ogni tanto

poter pagare la pigione delle due stanze ove tengo

quale, scordandosi un poco delle ubbie di prima, dava

cerchi di filiggine. Prima delle otto già era quasi

in una svolta buia delle scale, scendendo, Mirate circondò

che altro per causa delle imputazioni contro il setticlavio

di avere fatto una delle tue solite bestialità, accettando

famoso concerto, col fornitore delle seggiole, con quello delle

delle seggiole, con quello delle lampade, e via via

alcune barcarole e serenate delle opere teatrali, anche certi

palazzi e sulle case delle Zattere, sui prospetti e

nelle fondamenta, sugli alberi delle navi ancorate presso alla

luogo alla incalzante ridda delle altre. Era una trasformazione

nerissime. ¶ Intanto nelle fondamenta delle Zattere e della Giudecca

sconquassarsi. I ferri lucidi delle prore davano il cozzo

cuneo tra le bande delle barche vicine. In certi

rose non meno pavonazze delle chiazze della tovaglia. Dopo

mezzo dell'affetto e delle cure pazienti lo avrebbe

voce nella solenne messa delle esequie al Soldini, per

un buon posto. Prima delle otto la chiesa era

non si raccapezzavano; davano delle rapide occhiate in su

a passare i mesi delle vacanze, ora ti facevano

avere mostrato la vanità delle ricchezze, dopo avere eccitato

tutte le grandi lapidi delle tombe. La gente, spaventata

con la sola varietà delle inflessioni di voce tutte

impetuosi tutti i muscoli delle gote, del naso, della

un attimo la ragione delle mie risa e, scordando

prete intonò una canzone delle sue più sguaiate; ed

avrei mangiato i gusci delle ostriche. ¶ La mia guarigione

scoccava dalle imposte socchiuse delle occhiate assassine. ¶ Adesso ancora

più riposti i segni delle scomparse dorature: e vi

anno accatastati nel padiglione delle feste. Questo magazzino, gioia

scendono così dai sentieri delle montagne l'un dietro

giungeva appena all'altezza delle panche, passava abbastanza lesta

musica e gli ornamenti delle donne, volli goder lo

Parlava sul Demonio muto delle coscienze già infami: delle

delle coscienze già infami: delle donne empie, degli uomini

stella. Il suono fesso delle parole della vecchia ricominciava

di qua, di là, delle fiamme d'allegria, alla

Chiese, riflettendo i fuochi delle alture, pareva se la

lunga, angelica della risposta delle donne. ¶ La vecchiaia è

sanno che ci sono delle impressioni artistiche, le quali

dalla vista; ci sono delle impressioni che, mentre rimangono

artisti; e codesta irritabilità delle fibre ci fa gonfiare

cosette insulse! Il lavoro delle molecole del pensiero è

con il seguirsi infinito delle transazioni e con la

ponti scuri. Sui gradini delle rive e sui basamenti

rive e sui basamenti delle case, certe macchie nere

il ricordo dei moti, delle espressioni, delle forme, della

dei moti, delle espressioni, delle forme, della luce, delle

delle forme, della luce, delle tinte; basterebbe che il

passeggia lungo la fondamenta delle Zattere, può vedere, appoggiati

confrontava tra i valori delle tinte e li paragonava

la eloquenza degli alberi, delle onde, delle bestie e

degli alberi, delle onde, delle bestie e dei corpi

toni cupi e misteriosi delle alte conche ai lati

altro che allo sfarzo delle materie e delle forme

sfarzo delle materie e delle forme, non ricordava che

muricciuolo rosso, le finestre delle casupole, dalle quali, tenute

col suo selciato sconnesso, delle case coi loro pèrgoli

a trovare, del battello, delle piccole increspature del canale

e le spalle morbide delle sue mezze figure, che

quello roseo e carnoso delle donne del Giorgione, delle

delle donne del Giorgione, delle Veneri di Tiziano, e

del mare, l'incarnato delle guance, il corallo delle

delle guance, il corallo delle labbra, le nevi del

andare grandioso e pittoresco delle popolane viene dagli scialli

più naturali su quelle delle anche. ¶ È singolare come

dubitare non bisogna vedere delle questioni tutti i lati

a poco dal moto delle labbra - le labbra nei

intorno alla quale tenne delle pubbliche conferenze e stampò

o male il grosso delle cose; vogò subito a

per vezzo ogni periodetto delle proprie ciarle. Ma i

voglia sotto i portici delle Procuratie nuove, in faccia

compiacersi in quelle ciance, delle quali cinquecent'anni addietro

dell'arte. L'amore delle tinte vivaci era antico

diedero convegno nella città delle lagune per compiere l

del bello. I gastaldi delle Arti avevano un bel

e beato. Quella libertà delle membra in mezzo a

rivoltavo, e coi remi delle braccia e delle gambe

remi delle braccia e delle gambe, andando rapido, ma

di lontano. Non parlo delle spiagge e dei mari

le creste regolari, allineate delle altre onde, che sembrano

impertinente, come le donne delle Baruffe chioggiotte. Ma Dio

Nella donna la bellezza delle membra è men rara

rara: basta l'armonia delle parti, una certa rotondità

Tacito si lagnava già delle vesticciuole misere degli oratori

gruppo d'Inglesi. Una delle signore, vestita di seta

sua punta nelle tenebre delle nubi. ¶ La luce della

chiesa avevano sull'orlo delle strisce scintillanti. Le finestre

scintillanti. Le finestre spalancate delle Procuratie Vecchie lasciavano vedere