Cosimo Giorgieri Contri, Le orme del satiro, 1920

consente il pronto livellamento delle classi, la nozione di

Chi era? Che era? Delle voci che correvano sul

aveva eccitato la curiosità delle donne, l'ammirazione degli

stesso tempo poi, con delle blandizie, quasi delle ingenuità

con delle blandizie, quasi delle ingenuità di voce e

voce e di sorriso, delle onestà quasi di gesti

intorno, e la galanteria delle ore piccole di un

pensato alla significazione occulta delle cose, Marco che non

ebbe un moto leggero delle spalle. Sempre quel brivido

sua madre abitava, udì delle voci: tutte note, diverse

riflesso rosso del caminetto, delle lunghe braccia nere di

capo, ma la sproporzione delle sue membra diminuiva quella

parlo dell'industria: parlo delle speculazioni... La Fiamma, per

ed era il più delle volte un particolare concreto

era così – un uomo delle sue condizioni, un commesso

suo atto il segno delle abitudini onde usciva... ¶ Così

dove i tre quarti delle sue compagne la perdevano

al pensiero della diversità delle lor vite, provava come

in una stanza, per delle ore, fra le sue

occhi dolci, anche lei, delle lunghe braccia e delle

delle lunghe braccia e delle mani piccole. Parlava poco

gli faceva, sulla infedeltà delle donne di servizio, sulle

un moto quasi convulso delle spalle, ma disse risolutamente

lo precede sulla soglia delle scale, chiusa da una

ancora al suo palco. ¶ Delle piante, il profumo, e

arazzi alla parete e delle tende ai vetri. Vide

sbocciate come un frutto: delle spalle di donna sana

antico precetto «non meno delle Grazie, non più delle

delle Grazie, non più delle Muse» era stato osservato

di prima nel calore delle vivande e dei vini

vini. ¶ Egli le chiese delle sue occupazioni in quei

trattenuta, come il sorriso delle labbra, ma più profondo

l'eterno mistero appassionante delle anime femminili che si

femminili che si svegliano, delle bellezze femminili che la

Vide un leggero battito delle ciglia rispondere a quelle

Nel congedo, il battito delle ciglia si rinnovò. Anch

uscendo, neppure l'amico delle sere prima: il soffio

facce. Parlavano di giuoco, delle partite assai forti che

lo tenne, il rimpianto delle impossibilità. ¶ – Ci divertiremo! – concluse

Almieri, il battito leggero delle sue ciglia tornarono al

atto una scena più delle altre scabrose si svolgeva

per la via Accademia delle Scienze, raggiunse casa sua

desiderio di assicurarsi con delle rinuncie l'al di

nella sua voce, quasi delle ondulazioni di sogno, benché

mai provato il tedio delle lunghe giornate invernali, il

pennacchi e le punte delle lor foglie lunghe e

carnato si addolciva, prendeva delle trasparenze incantevoli, sotto il

lasciavano indovinare, e anche delle sue cortesi maniere. Ella

S. Remo primaverile; o delle abitanti provinciali che vi

creato, dopo il cavallo, delle cose così belle... ¶ Le

con quella dannata genìa delle donne... Non mi stupirebbe

dove sapeva di avere delle conoscenze. Camminò di buon

ne dà agli occhi delle donne l'amplesso o

palco le sudicerìe velate delle pochades, e si disse

più! – Come ci sono delle ore che inspirano l

marino, empito dal senso delle lontananze, fra poco ripiomberà

brividi, dei piccoli fremiti, delle smorfiette di aspettazione un

Un applauso si propagò: delle voci, un nome: un

estasiava ancora sulle gambe delle donne. ¶ Adesso, erano scesi

cupa. Tutta la magia delle notti marine vi si

nuove mode? C'erano delle belle toilettes a Montecarlo

Ah! Per fiori, sì! Delle mammole, così... Figurati... ¶ No

altr'anno? Per quanto, delle viole ce n'è

della sua casa borghese, delle sue abitudini cittadine, la

fluidità snella del corpo, delle anche già donnesche. Tutto

di fianco, il lobo delle sue orecchie fini sotto

Noemi continuava, senza accorgersi delle sue meditazioni catastrofiche: ¶ – Mi

entro io? Io faccio delle lunghe passeggiate, non è

occhi, come un palpitar delle ciglia, ed ella era

mondane... ¶ Intorno il salotto delle signore Almieri sorrideva anch

Marco. – Se la compagnia delle persone di età non

pettinato e lisciato, con delle prode di un verde

verde lucido e chiaro, delle Muse, e, unica forma

con miss Craig su delle sedie di vimini, davanti

preso dalla sua immagine delle ninfee, corresse: ¶ – Un fiore

di lei, s'informava delle sue letture, discuteva con

dei suoi studi e delle sue lezioni, delle pitture

e delle sue lezioni, delle pitture che il pittore

ambiente in cui più delle virtù si apprezzano le

si apprezzano le forme delle virtù, più delle qualità

forme delle virtù, più delle qualità sostanziali, le qualità

Marco dall'anticamera udì delle altre voci: e si

degli occhi, nella piega delle labbra. ¶ – Ah! Sciagurato! ¶ Si

cose, un riflesso azzurro delle acque del Po ch

di gelosia... Ci sono delle belle passeggiate: e mia

quella solitudine montana empìta delle sua figura: e una

Tutti ti aspettiamo. Faremo delle passeggiate, dei pique-niques

indiscrezione. Vedeva il carnato delle sue braccia grano a

gli aveva ella detto delle sue soste serali? Ed

suo viso. Poi, finalmente, delle parole caddero nell'orecchio

Poi, scorse le buste delle lettere, come cercando. C

cartoncino solo. Ma, sovra, delle parole calde, un tu

sotto, degli interessi e delle passioni, ha dunque alcunché

Il pensiero della continuità delle generazioni gli si affacciò

così buona; da star delle ore dove la si

lamentoso. Oh! la impassibilità delle cose dinanzi al tormento

un altro biglietto comparve: delle parole rifiammeggiarono: Ti amo

suo appetito... ¶ – Vi devo delle scuse – interruppe Marco. – Ma

vita è lì... Quale delle due vincerà? La sorte

forte, a ghermirlo? ¶ E delle parole di Ettore gli

tornò familiare. L'aspetto delle cose si riprecisò: come

dei lembi di frasi, delle parole si rifoggiavano... «Io

veramente cercasse la tomba delle Naiadi... Povera, cara Naiade