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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Enzo Striano, Il resto di niente, 1986

concordanze di «delle»

nautoretestoannoconcordanza
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di Ripetta, dal balconcino delle sue prime esperienze romane
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galleggiava il gran mulino delle sue fantasie, fatto di
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gente. ¶ Miguelzinho era compagno delle sue esperienze. Si spingevano
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misto all’odore verde delle bucce di cocomero, a
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piccolo ventre, l’attaccatura delle cosce. Bianchissimi, lisci: non
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grandi pini verde cupo, delle macerie antiche. ¶ I cavalli
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sul viso, sul dorso delle mani. In effetti da
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giallo. «Benvenuti nel Regno delle Due Sicilie, signori» esclamò
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aguzzi. Da spaccare assi delle ruote, ossa dei passeggeri
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minacciavano, con brutti gesti delle mani. ¶ Il vetturino districò
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per l’aria. Bruciaticcio delle torce, dolciastro delle cere
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Bruciaticcio delle torce, dolciastro delle cere sciolte, asprigno del
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era cosparsa di escrementi delle bestie. Gli uomini usavano
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ciuffi d’alberi, una delle torri merlate di Castelnuovo
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l’invio da Roma delle rendite Mendes. Così compere
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via via dei segnali, delle persone, dei fatti che
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per estenuarsi col calar delle tenebre o spegnersi nel
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Altra curiosa attività quella delle capère. La prima volta
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di cicche, i domestici delle case signorili non domiciliati
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di Dio, nel corso delle esplorazioni. ¶ Andava quasi sempre
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anche piaciuto raccontare episodi delle famiglie Fonseca e Lopez
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coglieva spiragli: il passeggio delle carrozze per Chiaia, certi
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Perché non prendi qualcuna delle tue poesie?» ¶ «Leggerle lì
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giusta, è la massima delle utopie? Eppure anche tu
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leguleio... Questa è una delle poche cose in cui
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l’aiuto degli intellettuali. Delle classi medie. Non è
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sono, come posso dire, delle prestazioni... Non so, l
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avanti con colpo secco delle reni, sollevarsi la veste
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sempre l’improbabile riconoscimento delle sue patenti, avrebbe potuto
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discuteva di politica. Soprattutto delle prossime nozze del re
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per condurla sul trono delle Due Sicilie. Maledetto Belforte
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le pilotò al gruppo delle dame: gustavano sorbetti siciliani
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lo aiuta in una delle sue manie: a ficcarsi
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tepore scarlatto, nello scintillio delle luci, dei gioielli, nel
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dei gioielli, nel chiaro delle carni. Dava sensazione d
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alcuni gridavano in direzione delle ballerine, che ridevano e
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Chiara pare semplicemente una delle belle dame maliziose di
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chiusi fuori, su una delle panche di bardiglio. Lui
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di Ferdinando IV re delle Due Sicilie con Maria
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amici. O la correzione delle bozze, inquietanti strisce di
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nella società la gentilezza delle sue maniere, accrescere la
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Ebreo troppo mite, ignaro delle gioie dell’esistenza. Non
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non vanno quelle idiozie delle cerimonie misteriose, i simboli
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partecipare, all’augusta presenza delle Loro Maestà, a un
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quanto me ne fotte delle poesie? Io una sola
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nulla modificano il corso delle cose. E che però
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arte che significa». ¶ Anche delle poesie diceva: «Le faccio
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le trovava più belle delle proprie. Metastasio v’era
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era sparsa, nel salotto delle dame accorsero tutti. Sfolgorante
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dalle occhiaie. L’odore delle candele. Nessuno aveva avuto
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possa penetrare nell’essenza delle cose ch’egli ha
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Sanges, ascoltò i pettegolezzi delle dame. Si parlava di
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tacco, e il garbo delle donne nel reggersi il
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più dai sinistri despoti delle coscienze e dei corpi
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lei era giovanissima, una delle Tedeschine chiamate a Napoli
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Sulle facce l’aria delle notizie speciali. ¶ «Seja bem
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un capo all’altro delle mostre. Un negozio aveva
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si vedevano i merletti delle tre sottovesti. Merletti veri
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buona come al vicolo delle Chianche a Toledo, però
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fresca, occhio vivo. Color delle castagne, l’era parso
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le mogli: i colori delle divise, il luccichio degli
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i volti sgradevoli, ostili, delle quattro cognate, come li
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destatale dagli sguardi sardonici delle altre tre, Grazia, Rosa
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estrema, strappò i cordoni delle mutande a calzonetto, gliele
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succede.” ¶ Sentiva i muscoli delle cosce indurirsi per lo
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Lascia dilagare i ricordi delle cose infami: meglio questi
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casa a San Carlo delle Mortelle, fuori mano. Tria
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di provar la forza delle belle gambotte. ¶ Che delizia
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Cappella Vecchia, in una delle scuole aperte dal re
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inoltre, che la faccenda delle patenti stava per concludersi
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dei platani, le vette delle palme ondeggiavano oltre le
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d’Oriente, il baule delle carte. Nell’altro vano
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e cinque zoccole, una delle quali, detta Naso de
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che Napoli è una delle capitali europee dove si
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ne infischia del re, delle sue donne, purché lui
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al ritorno da una delle sparizioni. ¶ Era contenta, le
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si fidano di te, delle tue parole. Sei un
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lei, lasciando il tavolino delle carte. «Sapete che m
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non credo al successo delle cose forzate. Specie in
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libero il gioco naturale delle forze. Vedete in Francia
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ma le candide ali delle tende immobili. Servitori boccheggianti
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goccioloni. Le dame, molte delle quali insistono con le
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degli sguardi d’odio, delle scortesie di Jeròcades. E
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comprende l’odiosa stupidità delle remore morali, dei sensi
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dei sensi di colpa, delle orribili cose inventate dai
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Questa è un’altra delle cose belle che si
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Tempi d’azione... Tempi delle perdite di tempo, questo
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dal terreno, dai buchi delle case sgretolate. Vapori d
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solco dei seni, una delle grosse, pallide mammelle ne
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che lavora, gli operai delle manifatture, gl’impiegati. I
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si quotassero, in ragione delle sostanze: lei tirava fuori
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i canapè, i broccati delle tende, i cespi delle
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delle tende, i cespi delle ortensie turchine: come in
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ai fianchi, certamente una delle sue attrattive maggiori. A
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turno dei cavalieri e delle dame. A chi ancora
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e per la cattura delle galere barbaresche, e perché
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anni, indi divenne Susanna delle Nozze e cantò in
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s’intravedeva il rosa delle carni e si movevano
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degli uomini, la pochezza delle donne. E prevale sui
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di cambiare i nomi delle vie, per esempio Toledo
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familiare» e del «Giornale delle Due Sicilie» (i soli
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È davvero straordinario, una delle rare persone che spargono
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frusciano tra le foglie delle piante nei grandi vasi
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sfodera la bellezza struggente delle sue notti estive. C
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parte. Anche questa una delle cose che la tenevano
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ambiguo, mostra loro una delle piccole bare. ¶ «Signore belle
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dei cerogeni in ribalta, delle torcette ai palchi, dei
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esempio, i passetti silenziosi delle babbucce hanno ritmo strano
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maliziosa, infantile, in punta delle dita? Che demone li
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sai che dispongo personalmente delle rendite Serra a Perdifumo
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Sua Maestà Ferdinando IV delle Due Sicilie ordinava al
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lerci budelli del fondaco, delle polverose tane del Mercato
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d’oro: ai pennoni delle brigantine, dietro la mezzana
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quadratino a San Carlo delle Mortelle. Quanti anni avrebbe
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celeste pastello i fiori delle tapisseries, nivei quelli di
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sorridendo. ¶ Altrove l’esercito delle bottiglie: Taurasi, Gragnano, Solopaca
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Palazzo hanno paura persino delle parole? Il povero marchese
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monta la solita fumea delle feste. Fasulo salta su
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quiete distrutta, l’inutilità delle avventure. ¶ E ci fu
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di cercare il sostegno delle forze migliori, fa il
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Lo mandano all’ergastolo delle isole Tremiti. Ed è
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Duomo, tra gli applausi delle bizoche e dei lazzari
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dico che nella migliore delle ipotesi siete orrendamente pessimista
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i Francesi, renderete conto delle vostre opinioni» dichiara, tra
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gli avversari a Castiglione delle Stiviere ed aveva creato
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decisione.» ¶ «E dell’avventura. Delle cose roboanti. Buonaparte è
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ore segnava il cambio delle sentinelle. Ad attendere i
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Madre Cannitella, terribile comandante delle suore, poi tornava silenzio
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con batticuore lo spiegarsi delle voci nasali coi loro
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niente.» ¶ Sentì i muscoli delle mascelle contrarsi mentre quelli
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strano seguire l’avvicendarsi delle stagioni dentro un carcere
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animo. Dopo la crisi delle prime settimane s’è
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accettare i riti meschini delle ventiquattr’ore: cibo, sonno
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faceste perquisire gli studi delle persone colte d’ogni
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rifugiò precipitosa nella solennità delle frasi, ne tornì una
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infastidito. ¶ Possibile fosse una delle tre jene persecutrici dei
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aveva inchiodata. Nella migliore delle ipotesi avrebbe trascorso gli
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infine azzardò: «Ho detto delle cose contro il re
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eccitate e calde, strilli delle monache, rabbiosi pugni agli
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rabbiosi pugni agli usci delle celle, il vocione di
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certame di Palazzo, quello delle “gros tétons”. Nel vestito
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glorioso e ignorantissimo Regno delle Due Sicilie!» ¶ Nella sala
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leva nuvoloni per via delle Mortelle. ¶ Qui smuore. Che
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strani. Rende l’onore delle armi. In terra cadaveri
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parata repubblicana al Largo delle Pigne». ¶ 3 ¶ Che giornata, meu
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alle nove, il largo delle Pigne è lontano.» ¶ Freddo
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per le donne, alcune delle quali in pantaloni. Ragazzini
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quando chiese la traduzione delle parole lazzaresche. Non si
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alto tenendole nel palmo delle mani, poi decise di
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s’arrogò il diritto delle “parenti”: lanciò strilli all
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l’altra le finestre delle miserabili case, le portelle
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del pubblico, degli amici, delle persone colte. Qui non
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Meola, chiamiamo i ragazzi delle Sale Patriottiche. È un
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il Governo a stabilire delle missioni civiche, siccome prima
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prima ve n’erano delle semplicemente religiose... Invitiamo il
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incitano i fedeli cittadini delle province a ribellarsi alla
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a un filo, quello delle armi francesi, priva di
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tradimento. ¶ «Però quest’idea delle missioni civiche... Quanti preti
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luce del sole cose delle quali, prima, si parlava
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generale affonda in una delle poltrone damascate che una
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ha voluto, il re delle macerie». ¶ Lei ha un
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caparbia ironia. «Protettrice amorosa delle repubblichette figlie.» ¶ Diviene seria
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del proprio, in cerca delle labbra. Ha barba ispida
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aria così buffa, privo delle lenti... Strizza gli occhi
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smuove infastidita, nell’incrocio delle voci impastate, nel batter
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fuoco. Ininterrotto il frinire delle cicale sui greppi e
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si potrebbe trattare, salvare delle vite. Naturalmente a condizioni
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facendo il segno napoletano delle dita a coppo. ¶ «Igna
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Abbiamo ottenuto l’onore delle armi, la consegna nelle
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vi’! Chesta è una delle zoccole che abballavano ’ncoppa
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dai più schifosi animali delle tenebre; al confronto la
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in petto. La gente delle barche sembra impazzita: strilla
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bacio con la punta delle labbra. ¶ «Che so’ ’ste
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della Vicarìa, nel “trapasso delle camerette”. È spaziosa, pulita
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dei fatti, l’ombra delle persone e delle cose
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ombra delle persone e delle cose. ¶ È subentrato, al
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appreso molte cose. Una delle più importanti è questa
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anima?» ¶ «Posso farvi io delle domande? Dio, secondo voi
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abbraccia, nonostante l’intervento delle guardie. ¶ «Dio mio, Lenòr
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Campi Elisi, i luoghi delle ombre per gli antichi
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spiriti degli eroi e delle donne si possano incontrare
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a tentare il cappio delle forche, alza e appoggia
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cominciano gli urli isterici delle donne. Il boia avanza
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novità?» ¶ «Noooh!» strillano quelli delle prime file, già ridendo
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pallido, serio. Lieve fremere delle labbra indica che prega