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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Ugo Ojetti, Mio figlio ferroviere, 1922

concordanze di «delle»

nautoretestoannoconcordanza
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e anche perchè molte delle sue idee e dei
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nomi dei luoghi e delle persone, cominciando da quello
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leggere qualche diretta descrizione delle nostre ormai lontane pazzie
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di scrivere il racconto delle mie vicende domestiche in
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ha mai avuto bisogno delle mie cure professionali. Dico
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dirla ancóra col latino delle vecchie scuole, non aveva
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bibliotecaria, data l’invasione delle donne che è, dicono
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molte. Queste confidenze infatti delle piccole vicende mie, dei
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vi davano la nostalgia delle mostre dei macellaj ai
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per caso era una delle poche giunte di partito
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pineta. Così è stato delle nostre speranze: pronte, bellissime
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ha, il minimo sentore delle buone qualità del suo
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persiane e anche vetri delle abitazioni sottoposte: tanto che
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stagione buona a portarle delle grandi cartate di fiori
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che l’anima, specie delle donne, si guarisce facilmente
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avevo finito il giro delle mie visite e il
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dei francobolli usati o delle farfalle con lo spillo
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dell’Aquila imperiale e delle Somme Chiavi sfuggiva facilmente
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comodamente per la libertà delle opinioni politiche. Ogni italiano
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fosse tutta roba sua, delle tremende novità delle quali
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sua, delle tremende novità delle quali da tre anni
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ormai, tra i compagni delle sue idee, séguito e
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moglie, o almeno una delle sue figlie, perchè un
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con tutto il tondo delle sue colonne fosse dalla
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autorevoli che questo riconoscimento delle sue benemerenze che io
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giù, compresi gli abitanti delle nuove Provincie. A proposito
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di legno nelle giostre delle fiere, beati di girare
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alterco. Prima si parlò delle decorazioni in genere, io
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e perfino dall’agente delle imposte che, appena gliel
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cognato, esonerato perchè esattore delle imposte). – E a noi
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di carne nei pranzi delle feste riconosciute. Quando quelle
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il povero Filiberti segretario delle Camera del Lavoro che
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orario e nella costituzione delle commissioni di fabbrica o
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dall’una all’altra delle sue labili verità come
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ridevo. ¶ Quest’altro capitolo delle mie memorie sono stamane
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sarebbe adoperato negli indirizzi delle lettere, correntemente, come si
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più tardi l’agente delle tasse, incomparabile maestro di
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nome legale di giorni delle requisizioni. ¶ Tornavo a piedi
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più balorda di quella delle galline impastojate perchè Giacinta
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e poi sugli stecchi delle braccia, con una gioja
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sommando ipoteticamente la capacità delle due scarpette si sarebbe
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spazio per una sola delle piote della mia vecchia
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e deserte, o fuori delle mura o in vicoli
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consiglio della moglie e delle figliole, avrebbe chiesto che
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il lavoro di semplificazione delle vendite e di stabilire
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è riscatenato. Nei calcoli delle probabilità (se c’è
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di sottoporgli la lista delle case e degl’inquilini
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studio del periodo e delle sue parti. Giacinta teneva
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avevo di lei e delle sue abitudini, compilai addirittura
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compilai addirittura una lista delle ragioni contradittorie ma convergenti
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donna la più instabile delle proprietà, egli súbito tenta
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tutte le ginnastiche. E delle donne non parlo: prima
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a velare i vetri delle finestre sotto la cupola
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solito, povera figlia, memore delle tante cronache e cinematografie
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avvertirlo appena nel groviglio delle macerie, dei reticolati e
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che volevano la proprietà delle officine, e un altro
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universo in quella cassaforte delle loro schede, non lo
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porta verso la stanza delle mie vecchie carte. E
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sconfitta, l’immediata amplificazione delle delizie di quel paradiso
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contadini reduci; le officine delle guardie rosse ecc.); la
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e proprio nell’imminenza delle elezioni che forse non
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so, ma la tintura delle donne non più giovani
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s’era alla stagione delle pere e Giacinta m
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in Parlamento. L’epoca delle bombe ammaestrate è finita
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buono, al momento cioè delle elezioni, rendono il cento
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e dopo le grasce delle requisizioni, gli venne in
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di farmi nominare medico delle ferrovie. La verità è
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che tra i medici delle ferrovie ce n’è
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mia nomina a medico delle ferrovie. Lo guardai senza
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e con le dita delle due mani alte e
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era tanto limpido che delle tre quercie sulla cima
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andare fino al deposito delle locomotive a cercar di
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tessili, tutti gli operai delle grandi officine, sarebbero i
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come già i sacerdoti delle religioni defunte curavano la
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produzione degl’idoli e delle immagini sacre, essi la
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ingegneri, geometri, ragionieri, agenti delle tasse: e dopo loro
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binario, dal lontano capannone delle locomotive, il povero Roncucci
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IX. ¶ A ROMA. ¶ Medico delle ferrovie me le sono
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cappello e gli orli delle sue maniche, tutto era
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riposandosi sulle ultime vocali delle parole. Fui contento di
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giallocanario. ¶ Un po’ prima delle otto Nestore ci venne
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popolare del litro slabbrato, delle ampolline senza tappo, del
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vino e di pomodoro, delle saliere che hanno per
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e quattro le “sale”, delle sedie di legno bianco
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duramente impagliate come quelle delle chiese: il quale aspetto
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convitati sempre più preoccupati delle ripercussioni internazionali che a
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giudice e la petulanza delle mosche, si lamentava che
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Il giovane era quello delle freddure e adesso, ripreso
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al cameriere la lista delle vivande, “ma quella vera
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fondo sotto il clamore delle affermazioni generiche e degli
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i ferrovieri saranno padroni delle ferrovie.... ¶ — Tu sei ferroviere
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gli alberi del giardinetto delle Terme, e quando passò
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dopo, un poco prima delle nove, sarebbero passati a
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meglio abituata alla magnificenza delle automobili ministeriali e delle
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delle automobili ministeriali e delle basiliche papali. Per ascoltare
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amore al cibo. Sono delle martiri. ¶ Eravamo sotto la
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di marmo sulle basi delle colonne ricordando d’essermi
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ombra e lo scialo delle due fontane e gli
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il sindaco voleva prima delle elezioni riaverla e cominciare
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i lavori, pubblico documento delle cure che la sua
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che nemmeno il ministro delle Finanze deve, se fuma
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all’albergo, e prima delle diciassette eravamo al caffè
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percorse tutto il basso delle pareti, il caminetto di
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magazzinieri vi invitano, dicesi, delle ragazze. E monsignor Satolli
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le gemme sui pruni delle siepi; ma bisogna ficcar
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sicura che s’infischiava delle furie dell’uragano. E
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fondo, non mi dispiacciono. Delle guerre lontane che danno
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neonati permettono il commercio delle armi vecchie, dei muli
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capissi che si trattava delle imminenti elezioni. ¶ — Ella era
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due fosse al posto delle gote, si poteva pensar
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parti e i malanni delle mammelle, intercalandoli a consigli
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i colli le vicende delle zitelle e delle maritate
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vicende delle zitelle e delle maritate, e la sua
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E poi, ad avere delle convinzioni politiche anche silenziose
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poteva misurare dalle persiane delle finestre: le più chiuse
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sguardo. Appoggiato ad una delle ali di bandone, le
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volto sotto il turbante delle fascie riflesso nello specchio
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hanno bastonato prima? Prima delle elezioni dovevano bastonarlo, loro
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batteva con le spatole delle mani sul ventre come
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facevano tremare i vetri delle finestre a terreno. Temetti
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a chi la conosceva. ¶ Delle bastonate al sindaco nessuno
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Sono arrivata col treno delle nove. Nestore verrà domani
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città; e i contadini delle leghe rosse e di
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mercati, specie dal lato delle donne le quali nei
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corde, una alla morsa delle froge, una alle corna
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l’urlo, dalle file delle donne, dei polli e
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donne, dei polli e delle oche, giunse ai vecchi
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Pascone; e senza dire delle prolifiche intenzioni della moglie
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sollecitamente tutti i fascisti delle città e della provincia
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e spalancava le dita delle due mani: due mani
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è di più inflessibile delle leggi della natura? La
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figlio è il rappresentante delle Smac per l’Italia
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igiene! E la fabbrica delle balie come va? Aspetta
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che se ne infischia delle pedate. ¶ — Quand’è che
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provvisoriamente utili, le opinioni delle quali hanno bisogno i