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Alessandro Verri, Le avventure di Saffo poetessa di Mitilene, 1782

concordanze di «delle»

nautoretestoannoconcordanza
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1782
le Muse nel principio delle opere loro, chiamando in
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1782
Venere infonde nell'animo delle vergini mortali. Oh voi
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essere opportuna la invocazion delle Muse in quest'opera
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per bersaglio di una delle più avvelenate frecce, che
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che non gustando alcuna delle sperate dolcezze, ne avrebbe
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maggior parte all'ombra delle vele. ¶ Faone sedeva intanto
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per qualche leggiero calpestio delle orme, o per qualche
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quelli che avevano cura delle vele. Faone non meno
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privato dello stimolo pungente delle di lei pupille, che
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né più l'urto delle onde oltraggiava il naviglio
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che superando la espressione delle parole, ammiravano nel silenzio
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sarebbe parso il profumo delle viole, quantunque umide di
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poteva in altri inspirare delle passioni tanto più profonde
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nell'agilità e forza delle membra in ogni esercizio
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violento amore l'animo delle tenere fanciulle. Ma Saffo
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schiera simile a quella delle grui, che volano altissime
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ne' tempi invernali messaggiere delle caligini e delle nevi
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messaggiere delle caligini e delle nevi, per ignoto instinto
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elmo leggiero a difesa delle tempia in una fortuita
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de' flagelli, lo stridore delle rote e il fremer
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rote e il fremer delle voci insieme al calpestio
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voci insieme al calpestio delle ferrate ugne. Ma ben
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quello ch'è autore delle subitanee procelle e che
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loro pareggia il centro delle rote di quel carro
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che le otto teste delle due quadrighe sembrava che
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avversario, secondo la giustizia delle leggi atletiche; ed intanto
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vincitore, accompagnato dagli applausi delle fanciulle, che versavano su
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ne gustava colle estremità delle labbra, che saziata, colle
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finora il miglior condimento delle nostre mense colla tua
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Dorilla, siccome ignara affatto delle pene amorose: “Nulla, rispose
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a distribuir le vivande, delle quali offrendone alla sorella
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porta, urtandola colla estremità delle dita, chiamando insieme lei
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perché nascondi la cagione delle tue pene? la quale
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lagrime cadevano in grembo, delle quali era già cosperso
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braccia ti sostennero prima delle tue piante, rivelami, siccome
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le angosce coll'alito delle parole, allorquando si rivelino
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si fa partecipe affettuosamente delle pene altrui; e talvolta
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Saffo seguiva coll'artificio delle dita la varia soavità
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alla mensa domestica, premiata delle sue cure con gli
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pietà al genere lamentevole delle vittime innocenti, le sprigionai
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fra gli altri racchiuse delle colombe, le quali, riserbate
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vento vespertino. I zampilli delle fontane ed i cristalli
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pungenti quanto lo stelo delle rose, invocava, rivolgendosi irrequieta
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la costringeva la stanchezza delle pene, languidamente mosse qualche
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letargo ritornando alla certezza delle sue pene: “Crudele! esclamò
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raggi indoravano il lembo delle nubi. Spettacolo in vero
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nascondere altrui il turbamento delle sue sembianze, e stanca
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si conviene la piacevolezza delle parole ad una lingua
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ch'io divenga ministro delle vendette, perché mi sarebbe
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i grandi, che inesperti delle angustie di bassa fortuna
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io interrotta la tranquillità delle tue preghiere; poiché già
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distinta per la diligenza delle domestiche occupazioni”. “Ampiamente lodi
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abbia già fatta alcuna delle sue capricciose ingiurie. Ma
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turbare collo strepito o delle porte che stridono o
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non sai la incostanza delle amorose proteste. Egli non
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basti d'avere pietà delle tue angoscie, senza rinnovare
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ma il solo conforto delle cure mortali, la speranza
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anco illesi in mezzo delle stragi e delle morti
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mezzo delle stragi e delle morti; ed il pastore
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ad entrarvi per sollievo delle cure amorose, ma bensì
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amato senza la mescolanza delle frodi, siccome ne' tempi
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leggiadro sorriso, la freschezza delle guance, la serenità del
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della bellezza ed autore delle piacevoli negligenze, spirando dall
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uccelli selvaggi, il romor delle foglie scosse dall'aura
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riti, discoprivano lo squallore delle interne pareti affumicate dall
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le vesti qualche stilla delle interne fonti, le quali
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sieno la maggior parte delle incantatrici, le quali provette
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ancor fragrante di vapori delle arse droghe, e verso
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con la sola scorta delle esterne apparenze delle mani
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scorta delle esterne apparenze delle mani e della fronte
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insieme e più lusinghiera delle umane passioni. Si tenti
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lagrime non meno copiose delle goccie cadenti dal non
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Venere sia la regina delle più vivaci delizie, se
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di godere nell'acquisto delle splendide virtù quell'invidiabile
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ingannevoli, quantunque floridi, sentieri delle fallaci delizie. Or dunque
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già persuasa dalla soavità delle sembianze, piuttosto che respinta
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iniquo capriccio per materia delle crudeli loro malìe; ma
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i geni maligni abitatori delle tenebre, destinati a crucciare
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fanciulla il misero conforto delle dubbiose e fatali parole
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raggi dopo la densità delle tenebre. Ma pure la
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dilatò alquanto il cuore delle afflitte donne, le quali
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come ciascuna setta, convinta delle proprie opinioni, conformi tutta
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straordinari e dubbiosi soccorsi delle divinazioni. Giunta adunque al
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ella veggendo l'inutilità delle preghiere, ed il di
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altrettanta era la mestizia delle due donne taciturne, che
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solchi gli umidi sentieri delle onde pericolose, così felicemente
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orme umane, i segni delle volubili ruote e delle
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delle volubili ruote e delle ferrate orme de' destrieri
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difesa con ragionevoli scuse, delle quali la più efficace
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domestiche. Finché la forza delle pupille poté distinguere la
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sommità de' templi e delle torri di Mitilene, non
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atterrirla cogli orrendi spettacoli delle tempeste. Ma crudele fu
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medesime tempeste, in faccia delle quali impallidisce anche il
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di acquistarlo cogli artifici delle amorose proteste. E quindi
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udiva il vicino muggito delle vampe dell'Etna, e
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con l'alterno moto delle vaste ali spingendosi alle
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ma oppressa dal letargo delle angosce, abbandonò le membra
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sonno l'oppressivo ingombro delle angosce, e quindi riacquistando
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s'incurva nell'ampiezza delle acque, qualche dubbioso segno
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numero e nel colore delle vesti e negli atti
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alzò sospesa nella estremità delle piante la fanciulla, quasi
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molto più perché desiderosa delle nuove di Faone, si
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ritirava ricomponendo il disordine delle vesti. Si guardarono entrambi
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e di Teseo, persecutori delle ingiustizie, ed altre la
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e per l'artificio delle dipinte immagini, secondava il
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profondo mare, o cibo delle fiere nelle oscure selve
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dedurre le acque limpide delle sue dottrine, onde le
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disputi ciascuno a norma delle sue opinioni. Ma però
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isolani; onde per timore delle pene di Encelado si
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questa felicità l'opinione delle pene di Encelado, soffrirò
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manifestamente nella tranquilla derisione delle pene di Encelado; e
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essere gratissime le dottrine delle pene e de' premi
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colloqui, offuscando la serenità delle fronti con rigorose obbiezioni
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fare più degna scelta delle sue inclinazioni”. “Ora per
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spesso ti mostri nemico delle opinioni, e tanto amico
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considerare che la gloria delle città dipende dall'amor
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più necessari al sostegno delle repubbliche che i sofisti
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parte l'amara ostinazione delle pene, parimenti è valevole
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calvo nocchiero alla vista delle spumanti procelle, palpita il
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e femminile sembiante, inesperto delle simulazioni, poteva nascondere quello
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adolescenza, al pietoso consigliero delle mie pene, l'amato
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in voi gli ardori delle contese. Onde è verisimile
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è vano l'orgoglio delle filosofiche esortazioni, se pretende
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Ospite giocondissimo, vi sono delle rose, le quali non
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non compensano la molestia delle spine con alcuna soavità
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si prova nella contemplazione delle fonti e del fuoco
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non errano nella formazione delle statue, di modo che
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io tollerando (siccome nemico delle contese filosofiche) un così
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e impune la corruttela delle lingue, segno espresso degli
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de' buoi, il belare delle pecore, il fischiare de
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leone, e ne' gemiti delle colombe il più tenero
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che andando in traccia delle speculazioni già assumo l
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di Scamandronimo ed esperto delle umane passioni) non tralasciava
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provai le barbare agonie, delle quali ti lagni; e
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ed allora noioso asilo delle mie contemplazioni, deplorando anzi
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della evidenza l'inganno delle illusioni, proruppi in sconsigliati
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finte spiegazioni, col fascino delle parole e delle lagrime
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fascino delle parole e delle lagrime, protestandosi innocente, mi
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nelle fonti mi compiaceva delle mie giovani sembianze, stimandole
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e spenta la gloria delle nazioni) oscurasse non meno
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spero) che tu ragionerai delle odierne vicende senza perturbazione
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di quelle medesime cure, delle quali hai l'animo
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che neppure per pietà delle mie pene profferirebbe qualche
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nell'animo tanto desiderio delle profonde speculazioni e insieme
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vivo ancor, ma vivo delle pene ¶ Coll'alimento. ¶ Scorre
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convulse membra il gelo ¶ Delle stille di Morte: io
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Aggiungono inoltre che prima delle avventure con Faone ella
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però confrontando la varietà delle tradizioni, sembra che siensi
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ogni eloquenza nel tumulto delle pugne; ma sì di
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crudele. ¶ Il piacevolissimo refrigerio delle acque d'Ippocrene e
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anzi incominciava a dubitare delle predizioni di Stratonica, onde
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poi nuovamente per mezzo delle occupazioni e de' vari
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viveva Saffo alquanto dimentica delle sue cure in quella
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alcuno esente dall'imperio delle tempeste. La montuosa onda
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riporre nella tomba bagnato delle mie lagrime colui che
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rivedrai la amata cagione delle tue pene, non già
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illeso dal profondo abisso delle acque, nelle quali il
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molli e il furor delle onde rendevano inefficace l
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su l'instabile tumulto delle acque siccome nebbia leggiera
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in alto sul cumulo delle acque ed ora mi
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conca del prezioso colore delle perle, sotto la quale
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veduto) al certo indizio delle colombe a lei sacre
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caso, superiore alla sufficienza delle parole, ma quando il
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giorno l'amarezza medesima delle sue pene, divenuta medicina
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muggito o dal belato delle vittime. Eravi nel mezzo
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qualunque sia l'effetto delle promesse divine, o avrò
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sopra, mirò l'ampiezza delle onde, che fremevano sotto
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che l'antico impeto delle acque aveva corrose le
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compiacendosi con maligno sorriso delle di lei smanie. E