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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Ortensio Lando, Commentario delle piu notabili, et mostruose cose d'Italia, et altri luoghi,di lingua aramea in italiana tradotto, nel qual s'impara, et prendesi istremo piacere, 1548

concordanze di «delle»

nautoretestoannoconcordanza
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pare) insieme lodate. ¶ COMMENTARIO DELLE PIU MOSTRUOSE ET MEMORABILI
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huomini bellicosi & litterati, e delle piu belle & vaghe donne
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Cameleonte. Stette la nave delle Carote forsi sei mesi
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contracambiarno; à noi lasciando delle lor Carote, & essi portandosene
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portandosene di quelle cose delle quali l'Italia mancava
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tolsero di belle prospettive delle quali si diletta quella
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affermando che bastava portarvi delle Carote lequali trapiantate in
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pazzi. Schiva le conversationi delle malvagie femmine, amara assai
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quale ti conforto mangiar delle offellette, & bervi dopo della
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dire delli Poponi chiozzotti? delle passere, delle orate, ostreghe
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Poponi chiozzotti? delle passere, delle orate, ostreghe, cappe sante
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le pera moscatelle, mangerai delle presenzuole, de buoni fichi
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presenzuole, de buoni fichi, & delle schiacciate fatte di pesche
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piu tenuto alla custodia delle cose tue, non ti
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piu che i padroni delle razze spesso con le
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larghe come sacchi, & sopra delle calcagna ricadenti et hanno
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portati. Trovansi parimenti Armeline, delle cui pelli non si
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di dolcezza. Che dirò delle castagne assai migliori delle
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delle castagne assai migliori delle Tarentine, piu belle delle
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delle Tarentine, piu belle delle coreliane, & piu saporite delle
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delle coreliane, & piu saporite delle meterane. Vi sono mora
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da Neratio ritrovati, non delle limoncelle, non de cedri
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non de cedri, non delle molte spetie di mortella
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tanto potenti che dettero delle mazzate à Romani & li
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Romani & li vituperarono spogliandoli delle arme, poscia che rotti
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si deve, del dispregio delle cose mondane, della divina
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che possibile lor sia delle cose Italiane, senza solcar
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à chi vole prevalersi delle fortezze) furono sforzati abbandonarla
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sane, da l'essempio delle paludi Ravignane, d'Altino
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que valorosi, & cortesi Signori delle tante amorevolezze, diedimi à
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potrebbe desiderare: l'odore delle Frondi, non che altro
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che non mi mancherebbono delle novità, & tante che mi
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picciolo anzi che no, & delle gambe, & delle mani ugualmente
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che no, & delle gambe, & delle mani ugualmente impotente, ilquale
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chiedere la parte sua delle spoglie in premio della
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ma ancho ci sono delle Pietre sante: & ecci una
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et hebbi à smascellare delle risa, veggendo il sforzo
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altra considerando l'instabilità delle cose humane, & la voracità
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hanno petti piu belli delle Romane: visi piu dilicati
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Romane: visi piu dilicati delle Modonese, di schena non
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schena non sono inferiori delle Tedesche, di bellezza di
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ancho letto che sieno delle reliquie dell'esercito di
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vino detto il vino delle sgonfiate, credo fermamente ch
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et solo col vino delle sgonfiate essersi risanato, & preso
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si toglia del vino delle sgonfiate, ne il Re
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il nome dalla copia delle camozze: ho quanti gozzuti
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ma che si dirà delle Rose, che tutto l
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in Trento, & all'albergo delle due spade smontai. Evvi
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Roma santa. Hocci ritrovato delle male spine,66 le quali
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voglio defraudare città alcuna delle sue debite lodi, che
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in Padova, ricordammi subitamente delle grandezze sue, del numeroso
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ragionare della divina maestà, delle celesti Gierarchie, della perpetua
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diedi tutto all'investigatione delle cose notabili, Dirò adunque
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civile, dedita alli studi delle buone lettere, dedita alli
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Bologna, veggendo starsi fuori delle Porte la misericordia:78 non
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starci, ma habitavano fuori delle mura? Doveva posarmi in
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di Abruzzo: qualche insito delle olive di bitonto: portami
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haveva: et i prohemi delle cene nostre: erano radici
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molto lontano, gli orti delle Esperide dove sono gli
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non debbo anchora narrarvi delle molte battaglie, che pel
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la onde m'accorsi delle mortali nemistà, che fra
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habitatore delli alberi, ò delle alte torri: con l
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buoi, & habitano ne forami delle pietre. ho veduto i
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Tapyri tanto altrui liberali delle lor mogli: Son stato
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Favola; sovengati della nave delle carotte nel cominciamento. Io
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Settembre. ¶ CATALOGO ¶ DELLI INVENTORI ¶ DELLE COSE CHE ¶ SI MANGIANO
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CHE ¶ SI MANGIANO, ET ¶ DELLE BEVANDE ¶ CHE HOGGIDI SI
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Settembre. ¶ CATHALOGO DELL'INVENTORI DELLE COSE, CHE SI ¶ mangiano
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COSE, CHE SI ¶ mangiano, & delle bevande, ch'hoggidi s
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vivevano dico) di giande: & delle frondi se ne coronavano
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dir semplicemente gli inventori delle cose, che vi hò
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che mangiasse Bottrici, & lasche, delle quali molto n'abonda
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solitario, & fu capital nemico delle donne. ¶ Anchise menocchio: fu
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à mangiar le conchilie, delle quali molto n'abonda
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spaventato poi dall'agitatione delle frondi. si lascia prendere
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la rana: vi sono delle terrestri, & delle acquatice: le
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vi sono delle terrestri, & delle acquatice: le terrestri, chiamansi
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accidente, alla smoderata frigidità delle acque dove habitano. ¶ Optato
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il color sulphureo: & fuor delle acque, lo ha simile
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Capovano: fu l'inventore delle Trisse, c'hoggidi à
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gelatina, mescolandovi per dentro delle frondi dell'alloro, et
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nelle sepi degli orti, & delle vigne: n'è cagione
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che facesse mai insalata delle interiora de polli: Al
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si pongono per dentro delle spetie: del grasso di
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li cuoceva per dentro delle pera selvatiche: Trovansi di
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le Damme, animal timidissimo, delle quali favella Martiale à
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l'inventrice de casoncelli, delle offelle, & delli salviati: fu
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usasse aniso, ne condimenti delle vivande, fu Creusa da
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del fare le insalatte delle carotte, & di far cuocere
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lucanica fresca, insalata, et delle tomacelle, per le quai
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Sanctra: fu l'inventore delle rossumate, del brodetto, & di
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Il primo che mangiasse delle lattughe per medicina fu
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che mangiasse lattimele, cagliata, & delle ricotte fresche: hora col
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contadini, & rilassar i spiracoli delle vene per quanto Dioscoride
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di fior di farina, delle quale fu inventore Pirro
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Atagena di Phrigia, tolse delle Grue Melice, capretti di
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invecchia per la brevità delle radici: & è piu fecondo
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vin cotto in servitio delle vivande: Fu cotal inventione
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pistacchi, e ne facesse delle torte per quelli, ch
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caviaro, e ne facesse delle frittate, un suo nipote
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fu il primo mangiatore delle frettate dette rognose, le
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i primi, che mangiassero delle giande. ¶ Li Budini popoli
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cui favellando i scrittori delle cose naturali: dicono non
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vini del Monferrato: sono delle radici del vino detto
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authore Nonnio da Moncia. ¶ Delle cervose ch'hoggidi si
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perciò io come consapevole delle molte fatiche dell'autore
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ilquale scrisse dieci libri delle virtù di Alessandro (il
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vedute le librarie Pergamene, delle quali favellando Plutarco, scrive
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Quintiliano nella Epistola liminare delle sue oratorie institutioni, siche
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Manzuoli. ¶ [25] ¶ Ca. marsilij. Casa delle Arme, & della Malvasia. La
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Gonfalonieri. ¶ [39] ¶ Il Sale presso delle S. Scritture significa la
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Materia, forma, & privatione, principij delle cose naturali. ¶ [73] ¶ Casa dotti
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Maria della pace, et delle gratie, & delli Agnoli. ¶ [80] ¶ Casa