Mario Sobrero, Pietro e Paolo, 1924

quanto gli si agita dentro; Margherita, per non perder

dovrei sentirmi “in patria” dentro certi confini? Casa mia

voglio più vederti qui dentro! ¶ Gli altri tacevano. Anche

malvestita e chiassosa. Là dentro, senza saperne il motivo

della vita bisogna cercarla dentro di sè. Ma poi

casa e pareva riflettersi, dentro la camera non ampia

una minaccia? Gli risonava dentro paurosamente. “Domani, domani, domani

la famiglia rinserrata là dentro: un vecchio, qualche ragazza

canzonò: – Brava, così mettono dentro anche lei! ¶ Michele s

falce e del martello. ¶ Dentro il palazzo si dovevano

cosa fai tu qui dentro? – gli domandò il fonditore

forzata, quando gli gorgogliavano dentro le parole e non

anche dei nemici di dentro, da cui siamo odiati

amor paterno sempre vivo dentro il suo cuore, da

stato bello vivere là dentro con Pietro senza involti

ai principii socialisti. Là dentro l’uomo rosso prendeva

guardie rosse, quelli di dentro rivolgevano affrettate domande ai

diurna degli occupanti rimanesse dentro la fabbrica fino a

avrebbero lasciati rimanere là dentro? Buio, buio. Non vedeva

che in caserma, qui dentro – disse al meccanico, poi

tre uomini. Lo portassero dentro, almeno! Pietro li guidò

l’avevano seguito là dentro. Dalla lampada della scrivania

e mi han tenuto dentro ventiquattr’ore, per castigo

sulle gambe inferme ma dentro ha ancora la speranza

la madre del fochista. Dentro, nella stanza del malato

sentì ripercuotersi con dolore dentro il suo petto. Perchè

diritto di tenerle là dentro per forza. Anche la

a Pietro di seguirlo dentro gli uffici; e là

essi sarebbero ritornati là dentro; e le speranze, i

suo spirito stava chiuso dentro un cerchio ristretto ch

avevano presi prigionieri; e dentro le case di Fiume

onda violenta delle laudi dentro la piccola chiesa. I

ogni cosa, – replicava Pietro. – Dentro di me. ¶ L’altro

gli pareva che anche dentro di lui, nel suo

cui era stato trascinato dentro il palazzo; ripensò le

più distratta. Anche là dentro la donna leggeva sulla

celle del grande alveare. Dentro la cucina la macchina

vicina, e la traeva dentro senza parlare. La giovine

realtà ch’egli avesse dentro, la irrigidivano, la rendevano

così vivo e certo dentro di me da sembrarmi

il sentimento onde tremava dentro, che non era pietà