Federigo Tozzi, Tre croci, 1920

Chi te l'ha detto? Che soddisfazione mi dài

vero? ¶ — L'ho sempre detto anch'io. ¶ — Ma Enrico

un signore gli avesse detto che sarebbe passato a

destata e m'ha detto: o che hai da

dico! ¶ — Che cosa ho detto? ¶ — Zitto, zitto! ¶ E si

firma messa... Vi ho detto che... a farmi restituire

il pesce! M'hanno detto che al mercato c

disse: ¶ — Che vi ha detto? Non capisco perché tutti

e troppe volte hai detto che noi ci possiamo

guarire io? T'ho detto di lasciarmi vestire in

presunzione! ¶ — Che t'ha detto? ¶ — Suppongo che prima abbia

E se, invece, avesse detto una mezza parola, tutti

di riflettere se aveva detto una cosa fuori posto

quel che gli aveva detto la cognata. Ma da

monaca! L'ho sempre detto! Non mi sento mica

quel che t'ha detto! ¶ — Chi? ¶ — Quel signore, che

impazienza: ¶ — Che t'ha detto? ¶ Ma ambedue si volsero

Nisard, e m'ha detto che la vostra Chiarina

tinge sempre!. M'hanno detto che la mantiene quel

Chi me l'ha detto, la conosce fin da

Ha ragione. ¶ — Mi ha detto il Nisard che è

e se gli hai detto niente. Non te ne

Quasi. ¶ — Che ti ha detto? Volevo parlargli io! ¶ — Non

parlargli io! ¶ — Non ha detto niente! Se non fosse

Allora, Giulio disse: ¶ — Ho detto... una cosa qualunque. Piuttosto

quella donna? Non ha detto né meno una parola

Perché non mi avete detto la verità prima? Vedi

ma questi gli aveva detto di no. Allora, pensò

fare come gli aveva detto. ¶ — Non ci doveva essere

dove egli le aveva detto che si chiudesse; e

che m'è stato detto? È morto quel farabutto

Siena, e gli ho detto che non avevo né

altri; ed Enrico aveva detto: ¶ — Sì, sì; a farmi