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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Vittorio Alfieri, Merope, 1782

concordanze di «di»

nautoretestoannoconcordanza
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1782
dolore, che in ogni di lei moto traspariva con
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1782
più!» e tali altre, di cui, per quanto ho
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1782
rispetto ed amore infinito; di cui picciolissimo attestato le
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1782
ella mi darà segno di averla gradita. ¶ Siena, 27 Agosto
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1782
ho in questa reggia di dolor trascorsi? ¶ suddita a
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1782
occhi... Uno men resta, ¶ di sventurate nozze ultimo pegno
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1782
e tutta Grecia scorre ¶ di lui cercando: e più
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1782
lui cercando: e più di lui non odo, ¶ né
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1782
più racquista; e te di te nemica ¶ cotanto fa
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1782
de´ vincitor soldati? ¶ Ebri di sangue, i miei guerrier
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1782
perseguian; né trarlo ¶ io di lor man vivo potea
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1782
urna gliel dava. — Ma, di madre, ¶ e di consorte
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1782
Ma, di madre, ¶ e di consorte il giusto duol
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1782
veri. — Io bramo ¶ sol di saper, donde il tuo
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1782
ammenda, ¶ ch´io tutto teco non faccia? ¶ Merope
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1782
Oh cor feroce! duolti ¶ di non avere i tuoi
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1782
ai quali io, privo ¶ di consorte e di prole
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1782
privo ¶ di consorte e di prole, avrei col tempo
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1782
trono... ¶ Merope ¶ Che ascolto! Di chi parli? ¶ Polifonte ¶ Di
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1782
Di chi parli? ¶ Polifonte ¶ Di me parlo. ¶ Merope ¶ Oh
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1782
sensi rei. ¶ Polifonte ¶ Sfogo di madre afflitta, ¶ ben giusto
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1782
ancora ¶ senti che un per te risorger nuova
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1782
so, che in cor di molti ¶ viva memoria è
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1782
molti ¶ viva memoria è di Cresfonte: il volgo ¶ sempre
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1782
altra donna il trono ¶ di Messene, già tuo. Questa
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1782
peggio, far per sempre; ¶ di sposa allor man ti
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1782
traggi ¶ in me argomento di soffribil doglia ¶ dal viver
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1782
in muto duol, qual di chi cova in petto
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1782
speme che adulta ogni più si faccia ¶ d
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1782
tu se´, per uomo di corrucci e sangue. ¶ Egisto
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1782
ver, contaminato io vengo ¶ di sangue, e forse, d
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1782
innocente anch´io. ¶ Polifonte ¶ Di qual terra se´ tu
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1782
era al vecchio genitor di furto ¶ sottratto, incauto; e
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1782
venìa calcando, impaziente molto ¶ di porre il piè nella
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1782
d´alti palagi e di superbe torri. ¶ Quand´ecco
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1782
Quand´ecco, a me di contro altr´uom venirne
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1782
atti, ¶ arroganti, assoluti: ei di lontano ¶ con man mi
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1782
solo ¶ ai più vecchi di me: m´inoltro io
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1782
io...» mi grida. Ardo di sdegno allora: ¶ «Ritratti tu
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1782
ma cor; lo aspetto di piè fermo; ei giunge
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1782
l´ira: io cieco, ¶ di man gli strappo il
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1782
sfuggito appena il colpo di man m´era. ¶ Non
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1782
pensier mi venne ¶ pur di lanciarvi il misero; di
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1782
di lanciarvi il misero; di torre ¶ ogni indizio così
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1782
là nei vorticosi gorghi ¶ di rapid´onda: ma il
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1782
molti altri, ¶ torbidi figli di civili risse, ¶ meglio era
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1782
non ho; sembiante ¶ ho di malvagio: e il sono
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1782
ei, ch´altro esemplo ¶ di onesta vita, e vivo
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1782
duro. ¶ Polifonte ¶ Odi: convinto ¶ di sparso sangue, il tuo
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1782
sì dell´ucciso, che di te, ritragga ¶ indizi, e
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1782
È ver; l´aspetto ¶ di malvagio ei non ha
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1782
nobil sembianza... ¶ ma, oimè! di sangue egli è grondante
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1782
difesa ¶ fui sforzato adoprar, di man gliel trassi... ¶ Ah
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1782
fogge ¶ mostravan più che di Messene. ¶ Merope ¶ Oh cielo
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1782
ch´io prenda ¶ pensier di ciò... ¶ Polifonte ¶ Per me
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1782
altrui sventure. ¶ Egisto ¶ Dunque di me pietà ti prenda
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1782
te costui si aspetta; ¶ di lui disponi a senno
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1782
Merope ¶ E che?... ¶ Polifonte ¶ Di ciò ti prego. ¶ Principio
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1782
EGISTO ¶ Egisto ¶ E men di lui saresti a me
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1782
è pure? ¶ Egisto ¶ Ei di Messene è figlio. ¶ Merope
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1782
Messene è figlio. ¶ Merope ¶ Di Messene? che ascolto? ¶ Egisto
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1782
pure il nome... — E di qual grado, ¶ di quai
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1782
E di qual grado, ¶ di quai parenti era in
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1782
sai? ¶ nobile?... ¶ Egisto ¶ No: di pochi campi ei donno
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1782
i figli. ¶ Merope ¶ E di sì dolce ¶ vita chi
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1782
narrò, che interne ¶ dissension di questo regno a fuga
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1782
bevvi le prime aure di vita ¶ in Elide; a
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1782
miei, desio m´entrava ¶ di Messene veder, quasi mia
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1782
parli?... — ¶ Giovine egli è, di quella etade appunto... ¶ e
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1782
ascondeva? ¶ Egisto ¶ Sì. ¶ Merope ¶ Di cor?... ¶ Egisto ¶ Superbo. ¶ Merope
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1782
cor?... ¶ Egisto ¶ Superbo. ¶ Merope ¶ Di vesti?... ¶ Egisto ¶ Abbiette. ¶ Merope
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1782
Ratto, ¶ quasi inseguito. e di sospetto pieno ¶ venìa ver
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1782
fra i singulti era di morte... ¶ Merope ¶ Ahi misero
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1782
ferocia impietosito; in voce ¶ di pianto, singhiozzando, ei domandava
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1782
avesti ¶ balìa dal re, di me disponi; e n
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1782
io: la brama ardente ¶ di pur vederti anco pungeami
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1782
spesso per te fiamma di puro incenso ¶ arsi davanti
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1782
tragge a pianger seco. — ¶ Di me il tuo padre
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1782
Egisto ¶ Oh quante ¶ volte di te, del tuo trafitto
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1782
ogni più picciol caso di tua vita: ¶ e in
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1782
nome ¶ mai non cangiasse? di´. ¶ Egisto ¶ Certo ne sono
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1782
poi mi dicea, che di Messene ¶ fuggito s´era
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1782
io ´l tacerei pur di mia vita a costo
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1782
sola assegno per carcere. Di nuovo ¶ udrotti or ora
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1782
ma, tu non hai di mentitor l´aspetto. ¶ SCENA
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1782
son essi ¶ più infelici di noi». Vero è, pur
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1782
annotta: ¶ poiché l´uscir di qui m´è tolto
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1782
nel regal tetto inoltrerò: di questo ¶ sangue mondarmi voglio
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1782
riveggo al fine. ¶ Pien di terrore io ti lasciava
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1782
suo sangue: ma, compreso ¶ di ben altro terrore or
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1782
pur troppo è questo di Cresfonte il cinto! ¶ Questo
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1782
ti perdei; già indarno ¶ di te vo in traccia
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1782
spoglie in un lago di sangue? ¶ Oh me infelice
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1782
Chi m´appella ¶ qui di tal nome omai?... Chi
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1782
giorno, a lagrimare ¶ là, di Cresfonte in su la
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1782
né indizio pure ebbi di lui: l´ardente ¶ sua
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1782
figlio!... ¶ troppa in te di vedere era la brama
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1782
io non vidi: e di persona ¶ sì ben formato
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1782
non era in te? Di mia vecchiezza ¶ sollievo solo
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1782
lagrimare a un tempo ¶ di gioia e di dolore
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1782
tempo ¶ di gioia e di dolore. Oh cielo!... e
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1782
non ebbi da quel ... Che dico? ¶ pace?... Ah
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1782
solo, ¶ inesperto, in balìa di cieca sorte; ¶ sotto misere
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1782
dai grandi alteri, e di repulse infami ¶ avvilito... Oimè
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1782
misera!... Or lo veggio ¶ di mar fremente infra l
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1782
presso a morire; or di servil catena ¶ carco le
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1782
ogni uomo ignoto, che di ria fortuna ¶ provato ha
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1782
vogl´io: deh! trammi ¶ di dubbio; su... ¶ Polidoro ¶ Parlar
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1782
già più non ho di chiederti... Ma, il voglio
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1782
omai non sono? Or di´; tu il sai, ¶ l
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1782
cinto? ¶ Merope ¶ Oh vista! ¶ di fresco sangue egli è
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1782
stillante?... Oh cielo! ¶ è di Cresfonte il cinto... Intendo
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1782
speranze, mia vita? al di lui fianco ¶ forse tu
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1782
speme, ove son iti? ¶ Di Polifonte l´odioso aspetto
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1782
d´un vile... Oimè! di sepoltura privo... ¶ Figlio, deh
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1782
Ed io,... tre lustri di paterna cura ¶ vedermi tor
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1782
POLIFONTE, MEROPE, POLIDORO ¶ Polifonte ¶ Di nuovo pianto, e inusitate
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1782
via, vieni, o tiranno, ¶ di pianto al suon; di
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1782
di pianto al suon; di pianto, qual già udivi
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1782
questa reggia stessa, il che morte ¶ seguia tuoi
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1782
del padre, ¶ dei fratelli, di me, del soglio avìto
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1782
nomar da te, men di te crudo io sono
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1782
duol tuo giusto: un verrà poi forse... — ¶ Ma
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1782
forse... — ¶ Ma, certa sei di tal novella? Ov´era
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1782
passato aver vendetta brami, ¶ di me la prendi: in
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1782
dolersi ¶ Merope lascia; e di mia trista vita, ¶ che
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signor tuo, ¶ tormi, quel , la vita in campo
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1782
morto figlio ¶ sparger pianto di sangue? Or va´; dal
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1782
creda? ¶ eri tu seco? di´. Come?... ¶ Polidoro ¶ Pur troppo
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1782
è questo. ¶ Spoglia già di Cresfonte; ancor grondante ¶ è
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1782
che in un mar di sangue ¶ colà il trovai
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1782
in te, che pur di lui sentivi, ¶ se di
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1782
di lui sentivi, ¶ se di crudel desio figlia non
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1782
miei ¶ del sangue tutto di quell´uom feroce... ¶ che
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1782
figlio, in voce moribonda ¶ di pianto e di pietà
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1782
moribonda ¶ di pianto e di pietà, chiamar la madre
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trarre dalle orrende ¶ fauci di lunga morte... Ed egli
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core accolgo ¶ dolce lusinga di perdono, il cielo ¶ sa
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io forse ¶ alla condanna di supplizio infame, ¶ come omicida
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della reggia, è ingombro ¶ di guardie; ma son lungi
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s´io ¶ teco un torno a riveder miei
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madre, che fa?... piange di me;... ben l´odo
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Vieni: assai mi resta ¶ di speme ancora: Polifonte acceso
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1782
più che figlio. ¶ Io di qui ti sottrassi; io
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a tua vecchia età di cor, d´ardire, ¶ di
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di cor, d´ardire, ¶ di forza e lena giovenil
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e scemarsi ¶ l´odio di tutti, or Polifonte astuto
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in sua feral natura ¶ di sangue ei torna; e
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stilla ¶ scontar mi può di quello? — Io, che già
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giustamente disperata io cedo ¶ di spontaneo volere: e, s
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tu sola ¶ a far di me qual più vuoi
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e degno or dianzi di pietà, ti parvi. ¶ Merope
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ti parvi. ¶ Merope ¶ Io... Di pietà... per te?... — Ma
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atto solenne. — A danno ¶ di me serbava occultamente un
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dolor tanto. ¶ Egisto ¶ Ah! di Cresfonte all´ombra altra
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Eri già fido ¶ tu di Cresfonte; al suo rimasto
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non mel dice, grondante di sangue, ¶ questo suo cinto
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io sì, svenarlo or di mia mano... ¶ Egisto ¶ Il
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ne arrechi tu, testor di fole antico? ¶ Un infame
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ch´ei pur sia, di giusta morte. ¶ Ma, vie
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Ma, vie più sempre di Messene agli occhi, ¶ donna
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visto ¶ perire; e udillo di tua bocca spesso ¶ Messene
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ognun qui meco estima ¶ di sì importante fatto e
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Lari miei, dato hai di sposa ¶ a me la
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ho tutti. — ¶ Guardie, qual di costoro uscir tentasse ¶ or
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madre, e non altro. Di te stessa orrendo ¶ sagrificio
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1782
patto infame ¶ parer venirne di buon grado; il dei
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Io finger meglio ¶ saprò di te. Ch´io la
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per te l´amor di madre io sento; ¶ ma
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ma inoltre n´ho di padre il senno, e
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o mio fedel: disponi ¶ di me: col figlio io
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d´abbracciarti almeno, e di baciarti ¶ mi sazi!... ¶ Egisto
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or or, per quanto ¶ di questo regio limitar l
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traggo, ¶ un nodo inestricabile di casi, ¶ pietà mia stessa
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arte ¶ proseguirò; fin che di forza il tempo ¶ torni
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più vantaggio, e pria di lei, trarronne. ¶ Fra securtà
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lei, trarronne. ¶ Fra securtà di nuziali letti, ¶ di comun
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securtà di nuziali letti, ¶ di comun mensa, e di
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di comun mensa, e di ospitale albergo, ¶ si apprestan
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ad ogni istante mille, ¶ di compier ciò, ch´or
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quanto il soffre brevità di tempo, ¶ apprestata al solenne
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vo´ de´ miei. ¶ Ragion di me render non temo
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figli: atroce frutto, ¶ ma di vittoria usato frutto. Il
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stette ¶ sempre onorata, qual di re consorte. ¶ Eppur, ben
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traggo ¶ qui in sembianza di perfido assassino; ¶ io d
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me venìa ¶ a trucidar di furto: e dotta intanto
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troppa è in me di pace: ha chiesto ¶ Merope
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dianzi ¶ usi all´impero di guerrier canuto, ¶ signor vorreste
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o tristo saggio ha di sé dato; ¶ che ignaro
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Messeni, alto stupore acchiude ¶ di mia troppa dolcezza. Appien
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me stesso tutto; e di costoro il core ¶ noto
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io ´l debbo. — ¶ O di Cresfonte inulta ombra dolente
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io vengo ¶ alle nozze di morte. A fero passo
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O voi, già un , sudditi fidi al padre
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io vivo: e ognun di lor ben vede, ¶ ch
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il volessi, or nulla ¶ di più potrei. — Su dunque
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mia... ¶ Egisto ¶ Muori.Strappata di mano al sacerdote la
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costumi, ¶ per la memoria di quel gran Cresfonte, ¶ padre
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dei fratelli, ¶ della madre, di me, di voi vendetta
200
1782
della madre, di me, di voi vendetta ¶ compiuta a
201
1782
appieno, ¶ e in man di voi: se ingiustamente il
202
1782
il sangue ¶ io versai di costoro, il mio si
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non muoio in questo ! più lieto ¶ mai non
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1782
riedo, ¶ Messeni, a darvi di me conto intero. — ¶ Tu