parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Roberto Saviano, La paranza dei bambini, 2016

concordanze di «di»

nautoretestoannoconcordanza
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poco più dell’età di Nicolas e dei suoi
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C’era il tavolo di Drago’ e della sua
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Drone, nell’altro orecchio di Nicolas. ’O Maraja allungò
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al salmone con uova di lompo. ¶ La serata era
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dell’ingresso delle ballerine di samba, e un gruppo
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samba, e un gruppo di invitati, in piedi sulle
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del neomelodico sbucò Alvaro, di corsa, con il riporto
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capelli che gli penzolava di lato. Si precipitò al
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Si precipitò al tavolo di Copacabana: – Gli sbirri! Fuori
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morì subito. Una ventina di carabinieri in borghese fece
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per coprire le vie di fuga. Qualcosa doveva essersi
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essersi inceppato nella struttura di avvistamento, forse una telecamera
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era sfuggita ai controlli di Copacabana, forse i carabinieri
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sguardo intimò al batterista di allontanarsi per prendere il
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affidarono proprio alla moglie di Copacabana: un bacio sulla
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braccia conserte, si alzò di scatto e disse: – Un
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per guadagnarsi la possibilità di battere le mani. Andavano
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Poi presero un paio di persone che erano evase
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bacchette e si permise di tirare il fiato. ¶ – Sarnataro
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a due dei suoi di raggiungere il palco, non
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ci fu neanche bisogno di dare altre indicazioni. ¶ Mentre
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a terra, col ginocchio di un carabiniere tra le
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pensato anche al viaggio di nozze, sistemandoli nel suo
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in cucina, era ora di togliersi quella roba di
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di togliersi quella roba di dosso e ricevere la
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guantiere d’argento ricoperte di coca e invece aveva
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al giro dei sacchi di canapa raccattati in qualche
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raccattati in qualche negozio di antiquariato con i quali
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accanto, e veniva voglia di afferrarli e scappare via
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e niente mance –, uscirono di lì solo con le
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pesce palla impagliato completo di aculei. Il significato di
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di aculei. Il significato di quella scelta era sconosciuto
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a tutti. Nicolas decise di portarla a casa come
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per acquietare la diffidenza di suo padre, che a
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Voleva salutare tutti prima di rientrare in carcere. ¶ – Alva
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testa per dodici ore di lavoro. Se avessero venduto
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Poi in tre ore di fatica guadagniamo quello che
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allineando delle strisce ordinate di coca sul bordo del
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era così a portata di mano. Bastava un passo
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testa e tirare su di botto col naso. ¶ – Grazie
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da quella prima tirata di coca, si sentivano euforici
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braccio attorno alle spalle di Alvaro. – Te piace sta
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veleggiava sicuro. La guida di ’o White era precisa
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volta nel suo libro di scienze. Poi successe. ¶ La
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un lampo il braccio di ’o White che si
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Bum bum. La testa di Alvaro pare un palloncino
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che scoppia: un pezzo di cranio sul finestrino, un
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dello sconcerto, l’urgenza di sapere. Dentino e Briato
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non avere esitazioni, affronta di slancio quei pochi metri
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Nicolas sfugge alla stretta di Mena e corre verso
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diventando la vera protagonista di quella scena. Il sangue
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con la sua opera di madre. Nicolas non ha
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dice, e ha paura di dirselo. Ma è così
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qualche tempo ha pensato di portarselo in negozio, dopo
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piega una candida manica di camicia. Pensa che forse
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per un corso accelerato di alberghiera. Copacabana aveva scelto
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scelto un maître che di matrimoni come quelli ne
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al ristorante, una mandria di motorini sputacchianti, il maître
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li attendeva alla porta di servizio. Aveva un’età
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sarebbe stato il generale di quella banda di camerieri
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generale di quella banda di camerieri improvvisati. Banda da
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dito ossuto alla porta di servizio e sparì all
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G – gli stilisti preferiti di Viola. Il maître, con
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abiti e ordinò loro di andare in magazzino a
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contro la parete immacolata di acciaio inox che ospitava
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capire con il dito di prima che così non
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Stavodicendo arrossì, infiammando ancora di più l’acne che
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le spalle. Ti occuperai di ritirare i piatti, così
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le sopracciglia ad ala di gabbiano. ¶ – Tu spilungo’, – disse
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e diede un paio di strattoni verso l’alto
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Copacabana gli aveva detto di andarci leggero e quindi
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voleva farsi un’idea di come si muovevano fra
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piazzato sopra una manciata di flûte, che adesso tintinnavano
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a tutti e quattro di fare il giro della
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e si arrampicò ancora di più sulle punte. Poi
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così esposto, così pieno di invitati: la voce del
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matrimonio è vuota, quelli di San Giovanni a Teduccio
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è pericoloso... ¶ – Sta pieno di occhi ’e guagliune miei
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grande festa nella reggia di Sorrento. Nicolas se la
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agli occhi, si trattava di fare i camerieri, di
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di fare i camerieri, di fare gli attori, tutti
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C’era un che di magico. E un’attesa
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un’attesa, un senso di attesa, che i compari
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fastoso, Copacabana si vantava di non aver dimenticato niente
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era previsto un corpo di ballo di samba da
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un corpo di ballo di samba da venti elementi
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questa parola, “pieno”, cercava di pronunciarla sempre vicino a
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soffitto dopo ogni volo di colombe. E ancora tripudi
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colombe. E ancora tripudi di cassatine, torte, cinque primi
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cinque secondi, un trionfo di cibo. E infine un
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E infine un arazzo di dodici metri preso da
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Governo. Copacabana aveva deciso di piazzarlo dietro gli sposi
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gli sposi come segno di buon auspicio. ¶ C’erano
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C’era il tavolo di ’o White, Orso Ted
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Orso Ted, Chicchirichì, e di tutti i guaglioni della
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i guaglioni della paranza di Copacabana che gestivano le
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aveva rifiutato il programma di protezione, non si era
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le atterrava ogni genere di insulto: buste piene della
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cani, uccelli morti, viscere di colombi. E poi le
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liberata d’un colpo di tutte quelle accuse che
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gli occhi del padre, di un blu accecante, un
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cifra. Viola era una di quelle donne che sanno
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più importante è fingere di non esserne a conoscenza
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due significava la fusione di due famiglie fondamentali. Sembrava
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riuscire a renderla stilista di una azienda sotto il
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Faella che produceva borse di lusso. Ma poco contano
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sotto la morbida onda di capelli biondi in disordine
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La porta della cameretta di Nicolas era aperta e
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fondo al letto. Cercava di sovrapporre la notizia (“Vado
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non aveva mai smesso di costruire. Lei lo sapeva
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A lei le imprese di Nicolas arrivavano, e quelle
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silenzio, e in attesa di una mossa nuova. Per
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Nicolas quell’abbraccio era di quelli che danno le
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è pur sempre meglio di niente. Lei pensava che
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per una strana forma di generosità l’avesse premiata
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premiata con un poco di normalità. Ma quale normalità
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apre sempre sul volto di una madre quell’ispezionare
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E fece il gesto di reggere un piatto fra
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sensazione che lo sguardo di lei durasse, e infatti
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Filomena, Mena, la madre di Nicolas, aveva aperto una
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rumene poi una coppia di peruviani, lui minuto, stiratore
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aveva fatto un po’ di sartoria napoletana in gioventù
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quindi fra i requisiti di Blue Sky c’erano
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era un buco, pieno di macchine e scaffali per
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clienti (“Signo’, la giacca di suo marito è diventata
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Mena studiava il mondo di quella zona che non
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conosceva e in cui di fatto era una estranea
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era una estranea, Mena di Forcella, ma i proprietari
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più, che un professore di ginnastica una famiglia non
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uomo cecato, per modo di dire, non le vedeva
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non vedeva i figli di cosa avevano bisogno, non
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calendario e una lavagna di sughero con sopra una
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con sopra una cascata di ricevute infilzate. Christian a
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anni, e poi una di adesso, con la zazzera
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Lo si doveva vedere di fianco al padre e
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qualcosa. Si inscuriva frusciandosi di tutta quella giovane bellezza
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in mente una specie di proverbio che le era
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a rassettare un vestito di seta che era rimasto
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che è una camicia di Fusaro, quella. – Non ce
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in mente un pomeriggio di domenica, di parecchi anni
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un pomeriggio di domenica, di parecchi anni prima. Allora
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silenzio truce, una lama di silenzio, e i suoni
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si immobilizza, alcuni spariscono di scena. E perfino il
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collottola. Prova una sorta di fatica nel tenerlo. Nessuno
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in saletta, una terra di nessuno nata dalla unione
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nessuno nata dalla unione di bar, tabaccheria, sala giochi
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naso dentro una tazza di caffè, chi a buttare
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punto, chiaramente stava fatto di cocaina, che non faceva
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quel “Mo’ che facciamo?” di Nicolas lo aveva captato
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aveva detto senza smettere di rullare. – Ora faticate facendo
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altrimenti. Dopo l’uscita di scena di Copacabana la
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l’uscita di scena di Copacabana la piazza di
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di Copacabana la piazza di Forcella era definitivamente chiusa
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a poco a poco di togliersi il fumo e
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Tutti quelli più grandi di loro facevano soldi anche
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mentre lui, sotto casa di Letizia, cercava di farle
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casa di Letizia, cercava di farle capire che l
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capire che l’umiliazione di Renatino non era stata
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suo e a quello di ’o Briato’. Stavano piazzati
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mammà. ¶ – E mo’ quelli di San Giovanni comandano a
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gli altri. ¶ Il momento di cambiare vita era quello
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verità non aveva idea di cosa sarebbe successo, ma
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in un Fiorino stipato di attrezzi per pulire. Uscì
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Nuovo Maharaja. Il padre di suo padre lo aveva
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che amava le camicie di sartoria, con le iniziali
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ma le indossava rigorosamente di una taglia in meno
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mi aspettavo... ¶ – Sono amico di tutti, lo sai, ma
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sai, ma come socio di maggioranza di questo locale
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come socio di maggioranza di questo locale... le nostre
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le nostre politiche sono di tenerci lontani da... ¶ – Da
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Noi prendiamo i soldi di tutti, ma ’nu matrimonio
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ti levi l’onore di una cosa del genere
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disse Copacabana. – Hai idea di quanti matrimoni ti porti
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altri non si aspettavano di dover fare i camerieri
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stanza. I ragazzi dietro di lui come dei cuccioli
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indietro ancora più incazzato di prima, con gli occhi
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occhi ancora più rossi di prima, e gli avrebbe
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lui per la storia di Renatino e gli rispose
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sempre più sontuosi, pieni di promessa. S’erano presi
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dall’ingresso dalla porta di servizio nel mondo che
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La figlia aveva deciso di sposare Diego Faella, detto
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o Micione. I Faella di San Giovanni a Teduccio
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estorsioni, cemento, voti, distribuzione di generi alimentari. Il loro
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amabile persino. La figlia di Feliciano Striano, Viola, era
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tollerabile, Dolores, era già di proprietà di un esercito
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era già di proprietà di un esercito di sue
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proprietà di un esercito di sue cugine. E quindi
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la decisione della madre di separarsi dal padre. Don
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moglie, ma la madre di Viola non aveva concesso
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Viola lo era ancora di più, per lei era
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come genitore. Il nome di Addolorata Striano era stato
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subito inserito nel programma di protezione. I carabinieri erano
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quella sua privatissima piazza di spaccio, aveva conosciuto Pesce
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che dal vomito incomprensibile di parole ogni tanto spuntava
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retata. Era il turno di Agostino. Nicolas stava arrivando
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non si era accorto di niente. Il palo era
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I falchi avevano finto di fermare una macchina per
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calati addosso mentre cercavano di far sparire il fumo
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Avevano chiamato il padre di Nicolas che, arrivato in
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progressivamente si era riempito di rabbia. Nicolas aveva tenuto
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marito si era fatto di lato per lasciarle la
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lentamente, con il passo di una belva. Quando gli
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il padre gli era di nuovo piombato addosso, schiacciandolo
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uno schiaffo, più debole di quello del padre ma
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ne stava al fianco di Nicolas, gli occhi bassi
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Nicolas si era sforzato di non ridere davanti a
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davanti a quel fratello di cui era l’idolo
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in cameretta, avrebbe avuto di che sfamare la sua
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faceva ogni volta prima di augurargli la buonanotte. ¶ Anche
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sento comme ’o vampiro di Twilight! –, ma la sua
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quindi si facevano scorpacciate di baci, strategie laterali di
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di baci, strategie laterali di sfioramenti, ore ad ascoltare
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durante il turno, rischiava di avere la peggio. Per
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prese anche la responsabilità di aver dato lui il
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ricevuto un pagamento mensile di pochi spicci, mille euro
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mille euro. E, prima di andare a Poggioreale, una
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gruppo. Si erano imposti di non scrivere nulla dell
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lì dovevamo finire. ¶ Ognuno di loro si era immaginato
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andava fatta, al punto di farsi beccare per un
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non era emerso nulla di probante. E quindi Nicolas
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voleva ancora un po’ di più, essere presentato al
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aveva trovato il coraggio di chiederlo di persona a
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il coraggio di chiederlo di persona a Copacabana. – Eccerto
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il locale, Copacabana raccontò di come fosse soddisfatto del
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la miglior tradizione costiera di maioliche dai colori pastello
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a nord. La vita di Nicolas era cominciata lì
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dal luogo dell’impepata di cozze e della pizza
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cozze e della pizza di famiglia, dal posto consigliato
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incontrare chiunque senza bisogno di giustificarlo, perché era come
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ghingheri sommava la musica di una parola. Lazarat. Il
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nuova forza. Copacabana aveva di fatto due attività: quella
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acchiappare l’ennesimo calice di vino. – È la più
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senza difficoltà: le vie di mare e di aria
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vie di mare e di aria dall’Albania non
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non avrebbe mai smesso di ascoltarle. ¶ Ogni carico erano
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Ogni carico erano pacchi di soldi, e quando questi
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non c’è modo di nasconderli. Qualche settimana dopo
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beccato uno degli spalloni di Copacabana ed era stato
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stato emesso un mandato di cattura. A lui non
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quanta prenderne, che tipo di vendita fare, quali turni
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successo che un giorno di qualche mese prima, a
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uomo importante degli Striano di Forcella. ¶ Copacabana aveva avvicinato
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un parente: il padre di Agostino era suo fratocucino
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fratocucino, cioè suo cugino di primo grado. ¶ Agostino era
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Dice che ha bisogno di una mano, ha bisogno
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una mano, ha bisogno di guaglioni. E che paga
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stato per i ragazzini di strada di un tempo
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i ragazzini di strada di un tempo. Non importava
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importava nulla, a loro, di come si facessero i
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uomini. ¶ Solo Agostino sapeva di più della storia di
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di più della storia di Copacabana, un nome che
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che fosse in grado di ospitare chiunque nel suo
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visibile tra gli affiliati di una famiglia in grande
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non aveva neanche bisogno di vederli in faccia, per
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anni, dopo l’arresto di don Feliciano Striano ’o
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rimasto il solo dirigente di Forcella. ¶ Dal processo contro
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cui affidare un po’ di business e mostrare di
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di business e mostrare di aver retto il colpo
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fretta, o quantomeno credi di esserci arrivato. ’O White
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in riga, ma tirava di continuo. La paranza dei
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inizio c’era bisogno di materiale più malleabile. Ma
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Si aveva un margine di guadagno molto risicato, ma
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faticare. Tutti gli amici di Forcella, quelli che vedo
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un palazzo all’ingresso di Forcella, ma non si
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sempre un uomo lesto di parola ma assai lento
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parola ma assai lento di mente, lo chiamavano Alvaro
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ma ne dimostrava molti di più. Quasi analfabeta, si
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era fatto più anni di galera che per strada
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galera giovanissimo ai tempi di Cutolo e della Nuova
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vicini. Ma era uno di cui Copacabana si fidava
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auto, passava i panetti di fumo per suo conto
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cancellate e barriere, nulla di tutto questo. Copacabana voleva
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coltello i vari pezzi di fumo. Alvaro si univa
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per farne un po’ di caccole e pezzettoni. Pezzi
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e su una quantità di persone che stando per
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era durato un paio di mesi, poi si era
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a vendere un po’ di fumo sul cantiere dove
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imbroglio fuori dalla piazza di spaccio, spezzando qualche caccola
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e anche agli allievi di suo padre, ma aveva
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Nicolas non importava nulla di quel chiattillo di via
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nulla di quel chiattillo di via dei Mille, non
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2016
Che ne capiva lui di rispetto e serietà. Se
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e serietà. Se sei di via dei Mille il
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per nascita. Se sei di giù Napoli il rispetto
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conquistare. Il compagno parlava di categorie morali ma per
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2016
ma per Nicolas, che di Mussolini aveva visto giusto
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2016
foto e un paio di video in televisione, non
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Tutti uguali. Sul Wall di Facebook Nicolas li aveva
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2016
la catena dalle caviglie di Renatino, lo liberarono delle
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2016
stringendo quelle manette rivestite di peluche. Gli altri si
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2016
motivo, frenarono per evitare di cozzare l’uno con
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2016
Maharaja ¶ Forcella è materia di Storia. Materia di carne
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materia di Storia. Materia di carne secolare. Materia viva
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2016
dal vento, il senso di quel nome. Forcella. Una
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arriva. Una strada simbolo. Di morte e resurrezione. Ti
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con il ritratto immenso di san Gennaro dipinto su
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2016
muro, che dalla facciata di una casa ti osserva
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Forcella è una storia di ripartenze. Di città nuove
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una storia di ripartenze. Di città nuove su città
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su città vecchie, e di città nuove che diventavano
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nuove che diventavano vecchie. Di città chiassose e brulicanti
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chiassose e brulicanti, fatte di tufo e piperno. Pietre
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come fosse un filare di viti da innaffiare. Pietre
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stessa allegria. Si ricordava di quando, due anni prima
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a rubare l’albero di Natale in galleria Umberto
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da Letizia, che uscendo di casa la mattina dell
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albero, ci era andato di notte con tutto il
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il gruppo. Erano usciti di casa appena i genitori
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spalle da piscitielli, cercando di non fare rumore, imprecando
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veri e propri fiumi di acqua vomitati dalle fogne
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riuscivano a destreggiarsi meglio di quelli più grandi di
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di quelli più grandi di loro. Però su quella
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e parcheggiò sotto casa di Letizia, voleva prenderla e
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su Facebook: le foto di Renatino immerdato, i tweet
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si perdonava agli occhi di Nicolas. ¶ Nicolas si era
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un amico, la vicina di casa che ha titolo
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La finestra della camera di Letizia non dava sulla
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affacciava su una sorta di cavedio senza luce. La
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largo pianerottolo, spazio comune di diversi appartamenti. Le persone
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era informata. Le gesta di un guerriero passano di
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di un guerriero passano di bocca in bocca, fanno
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fra intonaci slabbrati, infissi di alluminio, grondaie, terrazze, e
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che ricevette un messaggio di Agostino. Un messaggio urgente
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Nuovo Maharaja, il locale di Posillipo. Un locale imponente
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si levava al centro di una roccia di Posillipo
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centro di una roccia di Posillipo. A Nicolas il
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mare con la maestà di un tempio greco, con
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accanto, osservando la schiera di moto e macchine parcheggiata
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entrare, non in veste di cameriere né per un
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chiedeva Nicolas, per permettersi di trascorrere la sera e
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che con un po’ di fortuna e mettendocela tutta
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lo stipendio del padre di Nicolas era quello di
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di Nicolas era quello di un professore di educazione
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quello di un professore di educazione fisica e la
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indietro. È il paradosso di ogni generazione: le scelte
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sempre state la prova di essere un uomo piantato
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la cloaca, la via di fuga, il mare barriera
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C’è il mare di notte. ¶ Di notte si
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il mare di notte. ¶ Di notte si esce per
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preghiera. Silenzio. Solamente rumore di motore. ¶ Due barche si
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Lampare. Luci accecanti, elettricità di salsedine. La luce violenta
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è? È questa accolita di sassi e rena che
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questo? ¶ Paranza è nome di barche che vanno a
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che vanno a caccia di pesci da ingannare con
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non c’è verso di superarlo. Si dimenano sopra
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in mezzo alla selva di corpi, ma quando se
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lo sguardo è manifestazione di potere. ¶ Occupavano il centro
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chiusa tra un golfo di palazzi, con un’unica
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sola aveva il potere di imprimerle un marchio esotico
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in pochi metri quadri di terriccio trasformava la percezione
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Bellini con un colpo di vento. ¶ Nessuno di loro
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colpo di vento. ¶ Nessuno di loro superava i sedici
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situazione con un gesto di sudditanza l’avrebbe fatto
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a tutte le foto di Letizia. Vai mettendo commenti
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a strattonarlo: il corpo di Renatino inciampava sui piedi
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Nicolas come sulle sponde di un biliardo. ’O Briato
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Tucano. Questo fece finta di colpirlo con la testa
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gli usciva come quella di una bestia, anzi di
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di una bestia, anzi di un cucciolo impaurito. Ripeteva
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senza la massima umiliazione di doverla esplicitare. ¶ Nessuno intorno
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più restarono fingendo quasi di non essere lì, un
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a giurare, se interrogato, di aver tenuto per tutto
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e non essersi accorto di niente. ¶ Nicolas diede uno
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alzarsi, ma una pedata di Nicolas in pieno petto
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pieno petto lo schiacciò di nuovo a terra. I
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un capitone che cerca di volare a mezz’aria
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che Renatino tentava disperato di assestargli. Poi gli imbragò
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gambe con una catena, di quelle leggere che si
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mani in un paio di manette di metallo rivestite
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un paio di manette di metallo rivestite di pelo
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manette di metallo rivestite di pelo rosso, doveva averle
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si accovacciò sul viso di Renatino. Con un gesto
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a mmerda? ¶ – Io credo di sì. ¶ – Vai che sta
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solo per non rischiare di sporcarsi. La testa ricominciò
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e a sinistra cercando di spostare il pezzo di
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di spostare il pezzo di merda che gli si
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secondo pezzo dall’ano di Nicolas. Un peloso occhio
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Renatino sentì le mani di Drago’ liberarlo e quindi
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gli vennero dei conati di vomito. Poi Nicolas prese
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un lembo della maglietta di Renatino e si pulì
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che cucina quella zoccola di mammeta ora ti cacavo
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ti facevi la doccia di merda. ¶ Risate. Risate che
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strozzavano. Simili al raglio di Lucignolo. La più banale
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delle risate ostentate. Risate di ragazzini, sguaiate, tracotanti, un
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telecamera puntata addosso sempre, di mattina, di pomeriggio, di
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addosso sempre, di mattina, di pomeriggio, di notte. Non
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di mattina, di pomeriggio, di notte. Non si può
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Non si può scegliere di vedere un programma alla
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mese, dietro una lastra di vetro antiproiettile. Sotto quel
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parlare. Null’altro. ¶ Quello di Drago’ fu un viaggio
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svolta, ma non sapeva di che tipo. ¶ Drago’ trovò
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non capiva era capace di trovare il modo di
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di trovare il modo di richiedere l’informazione. Proseguì
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l’informazione. Proseguì, accostandosi di più al citofono, quasi
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e riempire il figlio di schiaffi. ¶ – E sto fatto
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schiaffi. ¶ – E sto fatto di andare in Romania insieme
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perché ci si diverte di più ed è per
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allora mi ha detto di andare anch’io, perché
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con la Romania, niente di niente. E poi a
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non gliene fotteva più di tanto, che quella era
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era una cosa più di Nicolas, che lo aveva
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fregandosene che era sangue di un pentito. Ne capiva
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sentiva un soldato, seppure di sangue nobile, e quel
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un po’ una perdita di tempo. Stava cercando nel
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quando il Viceré decise di troncare il colloquio. ¶ – Dicci
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non ci capisce niente di turismo e di clienti
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niente di turismo e di clienti, che nun è
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la matassa. Si offrì di accompagnare in motorino il
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frenò sollevando una nuvola di fumo e affumicando con
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dei copertoni un paio di turisti seduti ai tavolini
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devo andare, – e accelerò di nuovo. ¶ Stavodicendo scrisse l
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Dal secondo piano, quello di Oscar, una luce filtrava
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Le persiane si spalancarono di botto e fece la
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vestaglia che gli gridò di stare zitto e poi
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zitto e poi scomparve di nuovo nella luce. Nicolas
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poltrona, inebetito. Una bottiglia di spumante che probabilmente si
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a lui. Nicolas cercò di farlo ragionare ma lui
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locale perché aveva detto di no al matrimonio. ¶ – Non
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era scolata il padrone di casa. Era calda, chissà
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voglio io; 50 per cento di sconto su qualsiasi consumazione
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per alzarsi, ma franò di nuovo sulla poltrona. Lanciò
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ora fammi il piacere di andartene! ¶ Era ricomparsa la
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quella era una casa di gente per bene, e
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non era il momento di forzare la mano e
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era una vecchia agenzia di polizia privata nata intorno
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il vecchio fondatore, amico di Lorenzo Nuvoletta, uno dei
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potenti capi della Camorra di quegli anni, e adesso
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guarda un po’, proprio di Copacabana. ¶ – ’O White, hai
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Ah sì, bella situazione di merda. ¶ – Sai chi dicono
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che ce ne fotte di Posillipo? Anzi ci piaceva
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Aveva preso il posto di ’o White nella partita
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mentre preparava un tiro di sponda. – Noi? Noi chi
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Lo tenete un cazzo di capo? –. Tra le tante
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larga alzandosi dalla sedia di plastica e muovendo qualche
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qualche passo barcollante verso di lui. ¶ – Con un vostro
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giovane, con i capelli di un biondo cenere raccolti
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voce neanche un grammo di paura, solo fastidio e
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respirare e gli sembrava di sentire nella bocca il
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legarono a una sedia di legno con le gambe
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legno con le gambe di metallo che dovevano aver
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l’unico in grado di dargli una mano, l
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uscita dal negozio. Era di qualche taglia più grande
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le maniche un paio di volte e i pantaloni
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perché? Ci mettiamo paura di tua madre che viene
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qua? – Lo zingaro evitava di incrociare lo sguardo di
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di incrociare lo sguardo di Nicolas e camminava fissandosi
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gli occhi un paio di volte e gli comparve
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e gli comparve davanti di nuovo l’uomo in
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che sbattevano. Erano curiosi di capire chi lo mandasse
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chi lo mandasse e di questo erano preoccupati. Si
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Si sentì un vociare di ragazzini fuori, un uomo
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poi ecco la voce di Stavodicendo: – Nicolas, Nicolas, dove
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capo, e lo colpì di nuovo. Intanto Drago’ e
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circondati dal solito gruppo di donne e ragazzini. Entrare
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Striano, ’o Viceré, fratello di Feliciano Striano ’o Nobile
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si spostano le spighe di grano. ¶ – Tu sei il
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girate e poteva permettersi di fabbricare un po’ di
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di fabbricare un po’ di sputo e sangue per
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per insozzare quella cazzo di tuta linda dello zingaro
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Mio padre però pensa di sì, tutte le famiglie
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sì, tutte le famiglie di Sistema pensano di sì
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famiglie di Sistema pensano di sì. ¶ Mojo alzò le
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le braccia a mo’ di resa e poi li
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dorso della mano cercava di pulire la felpa disse
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Nella penombra occhieggiavano scatoloni di lavatrici, frigoriferi, televisori, perfino
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perfino una cucina completa di elettrodomestici. C’erano motofalciatrici
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e se le famiglie di Sistema vogliono qualcosa vengono
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Quei camioncini erano pieni di roba da mercatone di
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di roba da mercatone di periferia, quegli zingari non
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tutto lo smaltimento clandestino di stracci, gomme, rame. Stare
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avvicinò con la Francotte di Nicolas. Mojo gliela lanciò
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fissato con sta cosa di sgamare chi si è
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fatto dare un po’ di ghiaccio da mettere sul
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non si sarebbe accorta di nulla. ¶ – È l’unico
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fatta loro, una roba di assicurazioni... – disse Stavodicendo. ¶ – Se
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Drago’, – me ne fotte di chi ha fatto sto
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Deve essere un milione di euro e nuje ce
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me ne fotte proprio di stà llà tutt’’e
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re, mi so’ rotto di stare vicino a chi
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sul fuoco. ¶ La madre di Drago’ aveva convocato il
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piazze di fumo e di coca. O i negozi
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con il vecchio pezzo di ferro pensavano, dopo le
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pensavano, dopo le rapine, di fare la loro prima
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a tutti sti cazzo di marocchini e negri e
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allo stadio ci stanno di sicuro tutti quelli che
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sempe i dipendenti disoccupati di qualcuno! Lo vogliamo capire
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sedere su una sedia di plastica lì accanto. ¶ – Quella
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lì accanto. ¶ – Quella merda di don Feliciano, – disse Nicolas
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cazzi suoi. ¶ Il tormento di Agostino era che mettersi
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anche mettersi a favore di qualcuno e contro qualcun
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qualcun altro. Invece lavorare di giorno in giorno, per
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scusa, dandogli una parte di quello che si stava
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dovuto decidere col fratocucino di suo padre cosa fare
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tasca una grossa quantità di banconote, appallottolate come l
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portafoglio. Ti sei dimenticato di Lefty? ¶ – Ua’, scassate i
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fatto fare una figura di merda, – disse Nicolas appoggiando
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Ma Rinuccio ’o frate di Carlitos Way dei Capelloni
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andò dietro allo scooter di Nicolas, mentre gli altri
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piaceva che qualche traccia di quella festa si fosse
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magone e gli sembrava di essere più vicino al