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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Ercole Luigi Morselli, Orione, 1910

concordanze di «di»

nautoretestoannoconcordanza
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1910
giunto! Onore allo sposo di Merope! Gloria al futuro
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1910
Gloria al futuro re di Chio!! ¶ GLI SCHIAVI: ¶ Gloria
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1910
ruzzano tra loro. ¶ CISSIBIO, ¶ di dentro l'osteria e
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1910
regale secondo l'usanza di Chio! ¶ Afferrando lo schiavo
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1910
t'è più cara di ogni onore e d
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1910
getta nelle braccia aperte di Orione. Gli occhi dell
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1910
sue belle membra pregne di desiderio. ¶ I SOLDATI: ¶ Il
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1910
Veneriamo il grande figlio di Bacco! ¶ CISSIBIO: ¶ Consacra con
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1910
amore! ¶ ENOPIONE, ¶ facendo cenno di voler parlare, sì che
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1910
fuggono lasciando le armi di Orione. Giunto, si ferma
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1910
e la terra sacra di Chio! ¶ ZETO: ¶ Gloria al
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1910
Gloria al futuro re di Chio! ¶ TUTTI: ¶ Gloria! Gloria
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1910
con l'anima scoppiante di giocondità! ¶ Tutti si levano
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1910
camminando appoggiato alle spalle di Cissibio: ¶ A mensa, a
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1910
pensieri non han via di scampo: o si strozzano
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1910
il re nel sasso di mezzo: ¶ Il grande e
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1910
ti doni il velo di Diana?... E prendilo!... È
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1910
Sei forse meno bella di lei, tu? ¶ Trascinandola fino
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1910
questo velo dai fianchi di Diana, padre!... Qual regina
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1910
diffonde un gran mormorio di maraviglia. Cissibio, appena collocato
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1910
collocato Orione a destra di Enopione, corre anch'egli
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1910
un grande catino pieno di erbe. ¶ IREO: ¶ Oh! mio
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1910
del mio governo.... ¶ ORIONE: ¶ Di qual governo? ¶ IREO: ¶ Come
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1910
i convitati: a sinistra di Enopione, Merope, poi la
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1910
la Nutrice; a destra di Orione, Zeto, poi Matusio
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1910
in Chio vi capitasse di parlare a qualche mercante
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1910
dell'o-ste-ria-di-Tro-chi-lo! ¶ PRIMO
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1910
più, la tua reggia di Chio? ¶ IREO, ¶ che intanto
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1910
ha distribuito i pezzi di carne ai commensali, i
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1910
sotto la prima quercia di destra, e mangia tranquillamente
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1910
ci metteremo la testa di Ergasilo!... Sei contento Ireo
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1910
poi voglio levar fuori di prigione quel tuo poeta
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1910
Gloria! Gloria al re di Chio! ¶ MATUSIO, ¶ segnando con
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1910
che non ha lasciato di guardare in alto: ¶ Ecco
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1910
per forza! ¶ ZETO, ¶ livido di rabbia: ¶ Sebbene malamente, egli
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1910
non ha cessato ancora di guardare il cielo tra
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1910
viscere un mostro capace di resistermi? Vengano vengano schiere
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1910
resistermi? Vengano vengano schiere di draghi verdi.... avvelenino tutte
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1910
code dentate! ¶ TROCHILO, ¶ urlando di dentro la porta dell
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1910
incontro!... Guardati dalle freccie di Orione! ¶ Incocca una freccia
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1910
a vedere il drago di quel somaro! È un
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1910
Tutti ridono. ¶ Qualche zampa di meno! Coraggio! Son cose
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1910
e ridono, il volto di Orione, che soprasta, si
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1910
gli occhi sulla faccia di Orione, a uno a
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1910
Ma tosto si vedrà di quanto sia capace l
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1910
natura del veleno.... ¶ Avvedendosi di Zeto che, livido di
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1910
di Zeto che, livido di rabbia, si è inginocchiato
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1910
ricercare subito quattro piantaggini di grossa radice.... Va tu
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1910
voce s'ode uscir di qua dentro.... e ti
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1910
tuo immortale! ¶ ENOPIONE, ¶ pieno di stupida maraviglia, accosta l
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1910
È la gran voce di lui, che mi consola
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1910
in semicerchio, e coperti di sette pelli di tigre
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1910
coperti di sette pelli di tigre, sono le patere
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1910
per ciascun convitato; tutte di legno, tranne quella di
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1910
di legno, tranne quella di mezzo ch'è d
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1910
con una corba ricolma di pampini, e lo fa
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1910
E che ci trovi di bello? ¶ TROCHILO: ¶ Tu scherzi
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1910
tu mi riscappi via di cucina! ¶ Trochilo fugge da
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1910
sinistra mentre tutti ridono di lui. ¶ LA NUTRICE, ¶ divincolandosi
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1910
NUTRICE, ¶ divincolandosi dalla stretta di Cissibio che traballa ma
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1910
in volto e pieno di libidine: ¶ E tu dimmi
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1910
libidine: ¶ E tu dimmi di sì!... questa volta farò
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1910
Inchinandosi. ¶ Che la vite di Beozia distenda il suo
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1910
piedi del potente figlio di Bacco! ¶ ENOPIONE, ¶ traendosi, uno
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1910
NUTRICE: ¶ Sentiamola! ¶ MEROPE: ¶ Ma, di che si tratta, padre
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1910
Si tratta dell'arte di fare figli maschi o
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1910
parole: ¶ .... è nel modo.... di quell'accortezza!... Ora a
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1910
chi vuoi udire tu, di lor due? ¶ MATUSIO: ¶ Odi
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1910
anni in Caldea! ¶ ZETO: ¶ Di' su! quanti maschi hai
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1910
fatto nascere? ¶ MATUSIO: ¶ Più di cento almeno! ¶ ZETO: ¶ Puff
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1910
Puff!... e io più di mille! ¶ MEROPE: ¶ Perchè gridate
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1910
attacca la Nutrice avida di sapere. ¶ MATUSIO, ¶ trionfante, camminando
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1910
Merope, che bisogna prima di tutto sapere, come avvenga
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1910
MEROPE, ¶ rispondendo alle premesse di Matusio: ¶ Ma queste son
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1910
fiorente Arianna tua madre.... Di loro, non mio, è
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1910
nome. Résomi un tributo di mille anfore all'anno
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1910
Cissibio!.... costui è capace di ridarci la giovinezza!... Uhm
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1910
la giovinezza!... Uhm!... fremo di giusta ira se penso
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1910
manderà quella bestia malnata di Ergasilo!!.. Ma il giorno
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1910
nella nostra alta reggia di Chio, io vo' che
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1910
ogni cosa nelle mani di costui! ¶ IREO, ¶ maravigliato e
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1910
dici, Ireo: occorre, prima di tutto, tagliare la testa
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1910
tua voglia? No!... dunque di che tremi?... E poi
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1910
tutte queste nostre paure di montanari non costumano.... E
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1910
esser governatore, crederesti mai di poterti guadagnare l'amore
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1910
le gregge.... senza bisogno di uccider pecore? ¶ TROCHILO: ¶ Questo
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1910
così? ¶ TROCHILO: ¶ Lo so di certo! ¶ Escono. ¶ PRIMO SCHIAVO
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1910
destra il grande velo di Diana. ¶ Si potrà mai
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1910
Merope è qui? ¶ ZETO: ¶ Di lei parlavo dianzi. Di
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1910
Di lei parlavo dianzi. Di Merope parlavo, sicuro!... e
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1910
fedele al falso consiglio di Matusio. E, di figli
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1910
consiglio di Matusio. E, di figli maschi, i-re
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1910
non vedi? Il figlio di Bacco offre al figlio
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1910
Bacco offre al figlio di Giove il fiore della
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1910
casa e lo scettro di Chio! Merope si strugge
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1910
per te! ¶ ORIONE, ¶ levandolo di terra con la sua
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1910
la sua vergogna?... Ghignerebbe di compassione quel re, se
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1910
ansia, portando la finzione di una veggenza impossibile.... solo
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1910
guardo, arrossisco e piango di rabbia, e sogno il
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1910
anima che è desiderosa di luce?... Ma nemmeno chi
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1910
esser felice, deve, prima di tutto, esser facile!... Potrebbe
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1910
avessi!... potrò mai riderne di limpida gioia?... Orione.... Orione
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1910
SCENA QUINTA. ¶ LA NUTRICE, ¶ di fuori: ¶ Vedi? non m
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1910
viene la voce. ¶ MEROPE, ¶ di fuori languidamente: ¶ Aspettami, nutrice
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1910
tuo Orione, e sognarsi di te.... ¶ MEROPE, ¶ udendo un
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1910
della luna: ¶ Chi cerca di Orione? ¶ Le donne si
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1910
dalla sua alta reggia di Chio, e per mille
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1910
profumo da me preparato, di sicuro effetto.... ¶ Si fruga
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1910
allora...? ¶ LA NUTRICE, ¶ spaventata: ¶ Di che? ¶ MATUSIO: ¶ Della vendetta
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1910
LA NUTRICE: ¶ Tu dici di quando ritornò d'un
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1910
profumo sotto il naso di Merope: ¶ Oh! Dèi immortali
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1910
sghignazzi satireschi e rumore di gente armata. ¶ LA NUTRICE
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1910
Merope! ¶ MATUSIO, ¶ tremando subito: ¶ Di quali soldati? ¶ MEROPE, ¶ balzando
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1910
armato d'arco e di scudo, ¶ corre ratto a
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1910
la più ¶ gran quercia di destra. ¶ ZETO, ¶ che avanza
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1910
con la sua voce di eunuco: ¶ Tu rimani, e
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1910
e non ti muovere di qua.... Ma se io
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1910
la porta in punta di piedi. ¶ Ci siamo! ecco
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1910
dell'osteria.... una coda di volpe.... è proprio qui
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1910
è proprio qui.... ¶ Raccoglie di terra un sasso e
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1910
giù: ¶ M'era sembrato di sentir bussare. ¶ ZETO: ¶ Ah
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1910
dalla sua alta reggia di Chio è partito, per
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1910
maraviglioso Orione. Il figlio di Bacco offre al figlio
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1910
Bacco offre al figlio di Giove la sua diletta
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1910
e gli porta doni di incredibile prezzo, e depone
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1910
i più ricchi monili di Merope.... Son per te
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1910
che non ardisse mai di ritornare senza portarle un
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1910
Merope! allegra! ¶ ZETO, ¶ saltando di gioia: ¶ È qui Merope
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1910
vinta. Niente più paura di busse! ¶ La nutrice tira
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1910
da destra il corteo di Enopione. Vestito di una
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1910
corteo di Enopione. Vestito di una amplissima veste color
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1910
redimito d'oro e di pampini, il figlio di
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1910
di pampini, il figlio di Bacco è disteso sopra
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1910
e calva dalle orecchie di satiro: ¶ O mio re
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1910
per alzare il mento di Merope: ¶ È un maraviglioso
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1910
occhi briachi, il volto di Merope alla luce delle
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1910
carezzevole e trepido fil di voce: ¶ Merope sono, sì
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1910
coraggio quanto la presenza di questo delicato germoglio della
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1910
enorme commozione il capo di Merope: ¶ Figlia mia!... Figlia
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1910
a te, la casa di Orione. E quel vecchio
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1910
la porta dell'osteria, di dove Ireo e Trochilo
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1910
nozze in un batter di ciglio! ¶ IREO, ¶ con voce
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1910
beva per le nozze di domani! ¶ IREO: ¶ Sia fatta
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1910
fatta la volontà tua. Di vino ce n'è
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1910
straordinaria e incredibile avventura di tutta la tua vita
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1910
che ti farà degno di sedere alla mensa degli
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1910
ripor piede nell'isola di Chio, intendi? Mai più
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1910
regina Domale, e più di ogni altro la stupida
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1910
forse è il mal di mare che m'ha
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1910
proprio si fosse trattato di aver Merope sola, e
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1910
luceva quanto gli occhi di Merope! Eh! Eh! ¶ ORIONE
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1910
terra ricca, quell'isola di Chio! Altro che questi
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1910
Altro che questi sassi di Beozia!... Ma pure, vedi
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1910
rabbia per le gambette di Merope, che per tutto
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1910
per tutto il regno di quel re briaco! ¶ MATUSIO
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1910
che anche la gente di Chio sia lieta di
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1910
di Chio sia lieta di vedere un giorno te
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1910
è infestata da belve di ogni più triste genia
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1910
arcigna regina Domale fu di certo! la vacca di
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1910
di certo! la vacca di pelo rosso, che frulla
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1910
suo piacere le corna di Enopione.... Ma pensa tu
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1910
patto? ¶ Con gran forza: ¶ Di che posso aver paura
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1910
i torrenti si gonfiavano di sangue, di veleno, e
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1910
si gonfiavano di sangue, di veleno, e di carogne
165
1910
sangue, di veleno, e di carogne.... finchè tutto il
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1910
si aprisse un'anfora di cento anni, e che
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1910
era preparata, sì che, di lì a poco, mi
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1910
quanto dopo, sulla riva di un fiume.... appena in
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1910
appena schiacciata la testa di quel brutto con una
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1910
ho stroncato un ramo di quercia, e poi, via
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1910
architettavo una vendetta degna di me!... Che ne dici
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1910
acchiappai quell'otre puzzolente di Enopione, lo legai forte
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1910
foresta giunge qualche arpeggio di lira, mentre una pallida
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1910
Dev'essere quello scimunito di Lino che tutti dicono
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1910
sua pazzia! ¶ LA VOCE DI LINO, ¶ accompagnandosi sulla lira
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1910
corde, come un branco di caprioli innamorati tra gli
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1910
E non ti curasti di sapere da che proveniva
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1910
figlia al vecchio re di Lidia: per questo odia
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1910
Tutt'altro! anzi minaccia di uccidersi se si fa
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1910
era grossa!... ¶ Gli accordi di Lino si riodono. ¶ Sarà
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1910
prima querce. ¶ LA VOCE DI LINO, ¶ alquanto più lontana
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1910
ma tu cerchi invano di scaldarle dentro le viscere
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1910
che uccidi. Il core di Lino, o Diana! Il
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1910
o Diana! Il core di Lino è più caldo
185
1910
Lino è più caldo di ogni core!... Vieni dunque
186
1910
mani sul mio core di poeta!... ¶ Una enorme risata
187
1910
poeta!... ¶ Una enorme risata di Orione lontano, tronca a
188
1910
a mezzo gli arpeggi di Lino, mentre Matusio seduto
189
1910
feroce Orione che ride di lui, e d'ogni
190
1910
la sua piccola vendemmia di domani, e il vino
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1910
che non si vergognerà di rendere giustizia nel suo
192
1910
oro il cuore innamorato di una figlia, e avere
193
1910
interrompendolo con più veemenza di prima: ¶ Ma niente dobbiamo
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1910
e incomparabili, e degne di un dio! Non dobbiamo
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1910
ghignando per la confusione di Ireo: ¶ Ohimè ch'io
196
1910
addentato un grosso pezzo di castrato: ¶ Per quanto voi
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1910
non racconterò nulla,... prima di aver mangiato!... ¶ MATUSIO: ¶ Riempiamo
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1910
ventre, ossequenti al comando di Giove!... E guai a
199
1910
parla d'altro che di mangiare! ¶ ORIONE: ¶ .... e di
200
1910
di mangiare! ¶ ORIONE: ¶ .... e di bere! ¶ TROCHILO, ¶ sempre ghignando
201
1910
mangia! che mi sembra di veder la tua fame
202
1910
il castrato, senza osare di prenderne: ¶ Una così alta
203
1910
il vin dolce.... è di quello dolce? ¶ IREO: ¶ Come
204
1910
che ruzzola, spaventevoli misteri di loro essenza, e di
205
1910
di loro essenza, e di lor nascimento, e di
206
1910
di lor nascimento, e di loro virtù portentose e
207
1910
e la mia testa, di tutta questa enorme sapienza
208
1910
valanga precipita sulle case di quelli che il mondo
209
1910
diverto a vedere dietro di me i colleghi miei
210
1910
orecchie come alle porte di un tempio.... e urlano
211
1910
per i tre gargarozzi di Cerbero! ¶ Versando ancora: ¶ Vediamo
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1910
ti siederai sulle ginocchia di Giunone! ¶ MATUSIO: ¶ I saggi
213
1910
non bevono mai più di tre tazze! o divino
214
1910
mangia!!.. ¶ I denti famelici di Matusio si affondano nella
215
1910
dominato dalle eroiche mascelle di Orione, cala lentamente la
216
1910
Sotto la prima quercia di destra, medita Matusio seduto
217
1910
Gli carezza i capelli. ¶ Di quante cose mi rammento
218
1910
con lui!... ¶ MATUSIO, ¶ avvedendosi di lui: ¶ Oh! vecchio! tu
219
1910
che so della vita di Orione.... È opera questa
220
1910
stai ora a scrivere di lui, te lo sei
221
1910
lui, io son sicuro di ottenerla.... purchè però io
222
1910
egli non sappia nulla di Mirrina, nè del sogno
223
1910
IREO: ¶ Sarò più muto di quel trogolo! Ma tu
224
1910
tu.... ¶ MATUSIO, ¶ interrompendolo: ¶ E di quel che vidi nelle
225
1910
gli accadde nell'isola di Chio? ¶ IREO: ¶ Tacerò tutto
226
1910
per lui, qua dentro! Di quel vino dolce che
227
1910
c'è bisogno poi di cercarle così lontano, mi
228
1910
fin fine, qualche po' di comodo gli ristorerà l
229
1910
Orione che ha smesso di russare e sembra vicino
230
1910
sappi tappar la bocca di quel tuo servo ribaldo
231
1910
grandi stiramenti: ¶ Ohè là! di chi è questa voce
232
1910
Che cosa mi dài di buono? ¶ IREO: ¶ Ma non
233
1910
io non senta puzzo di pesce però! ¶ IREO: ¶ Ma
234
1910
barba vale bene quelle di Giove e di Nettuno
235
1910
quelle di Giove e di Nettuno messe insieme! ¶ IREO
236
1910
per scrivere la storia di Orione. È vero? ¶ MATUSIO
237
1910
gli si avvicina saltellando di felicità. ¶ IREO, ¶ esce con
238
1910
La vecchiaia si nutre di sonno, figlio mio! ¶ ORIONE
239
1910
ode, io ti supplico di narrarmi subito la tua
240
1910
tua avventura dell'isola di Chio, prima d'ogni
241
1910
tutti gl'indovini circondarsi di profumi atti a far
242
1910
Trochilo: ¶ Fa, dunque, lingua di serpente!... e più ratto
243
1910
partisse? ¶ IREO: ¶ Orione è di poche parole.... so di
244
1910
di poche parole.... so di certo ch'egli s
245
1910
gran re Enopione.... figlio di Bacco e d'Arianna
246
1910
comanda alla fertile isola di Chio.... questo lo so
247
1910
ne posso saper io, di questo? ¶ MATUSIO: ¶ Ma qual
248
1910
Matusio, ho ben ragione di tremare! Ma non sai
249
1910
o vinto. ¶ TROCHILO, ¶ uscendo di dietro l'osteria, con
250
1910
con un catino pieno di viscere: ¶ Sta contento padrone
251
1910
sotto alla prima quercia di destra: ¶ Sian qui poste
252
1910
verso Matusio, senza osare di avvicinarglisi troppo: ¶ Maledetta ignoranza
253
1910
quanto lui.... no! io di poco m'accontenterei.... vorrei
254
1910
Trochilo! soffia, soffia! ¶ TROCHILO, ¶ di fuori: ¶ Son mezzo morto
255
1910
aceto, prima, poi olio.... di quello fino.... e.... occhio
256
1910
E ancora nulla? e di più vedo che gli
257
1910
lo desideri?... ¶ Matusio fa di sì col capo, sempre
258
1910
MATUSIO, ¶ dopo qualche attimo di aspettazione: ¶ Rallegrati, vecchio!... nessun
259
1910
oltremodo ardua, e piena di incredibili pericoli: ma tutti
260
1910
piena del riso tonante di Orione. ¶ SCENA QUARTA. ¶ ORIONE
261
1910
Orione. ¶ SCENA QUARTA. ¶ ORIONE, ¶ di fuori: ¶ Oh là! sai
262
1910
ti vedo un pezzo di gamba?... più t'arrabbi
263
1910
carico d'ogni sorta di armi: porta un grande
264
1910
due freccie: è coperto di pelli di fiere, ha
265
1910
è coperto di pelli di fiere, ha al fianco
266
1910
una grande cintura, fatta di code di leoni, alla
267
1910
cintura, fatta di code di leoni, alla quale sul
268
1910
sono appesi tre musi di leone asseccati. Entra e
269
1910
e trema e piange di gioia. Trochilo s'è
270
1910
miagola. Matusio, appena comprende di che si tratta, si
271
1910
rannicchia tutto, guardando appena di sottecchi Orione. ¶ Niente paura
272
1910
zitelle.... si sa.... son di razza viperina!... vorrebbero e
273
1910
ha colto una freccia di Diana? ¶ Ride. ¶ Zitto, zitto
274
1910
chè qualcuno sta peggio di te! ¶ TROCHILO: ¶ Qualche altra
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1910
con un gran seguito di schiavi.... Non si voleva
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nessun patto perchè, niente di meno, un certo famosissimo
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piccino sotto gli sguardi di Trochilo. ¶ le aveva messo
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capo che il re di Tebe l'aspettava! ¶ Ride
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più sicura dall'occhio di Diana.... ma, proprio sul
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nei gesti la condanna di Matusio. ¶ MATUSIO, ¶ urlando disperatamente
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Matusio, sorpreso: ¶ E tu di dove sei uscito?... sei
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non sdegnare l'omaggio di un povero sapiente, curvato
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cui confronto la storia di Ercole dovrà sembrare un
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sembrare un miserabile gioco di fanciullo!... ¶ ORIONE: ¶ Nonostante l
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quello che ti piacerà di sapere! ¶ MATUSIO, ¶ subito si
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sien rese, o figlio di Giove! ¶ TROCHILO, ¶ rientrando in
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avresti ora a rallegrarti di me! ¶ IREO: ¶ Certo, mio
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Non è tempo questo di lodar me! Dinanzi a
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darti gioia il responso di Matusio quanta a me
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mi rapì dalla casa di mia madre.... e mi
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salutando: ¶ Addio! addio! ¶ MIRRINA, ¶ di fuori: ¶ Colgo di queste
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MIRRINA, ¶ di fuori: ¶ Colgo di queste rose, vedi?... ne
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quella parte, mentre esce di là Trochilo, con nelle
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Ireo: ¶ Per un po' di fichi, così mi tratta
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se tu ti burli di me, lingua scellerata! asino
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ora, che questo ladruncolo di fichi, sia il grande
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tua vendetta sul corpo di quel vile ribaldo!... E
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figlio mio, che aspetto di lontano.... ¶ MATUSIO: ¶ Taci, taci
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tu legherai le mani di quel mariolo a un
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nè d'ossa nè di nervi, ch'io fui
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molto più ancora so di scienza mia, sì che
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MATUSIO: ¶ Parla, e cerca di non curare la mia
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ma, anche da giovane, di nessuna cosa ebbi paura
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in una breve risata di scherno e Ireo gli
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della prima.... la paura di morir solo, di veder
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paura di morir solo, di veder tutta questa mia
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triste e sconsolato, rammaricandomi di non avere un figlio
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imparasse anche l'arte di piacere ai viaggiatori.... perocchè
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nome d'onestà e di pulizia.... ¶ TROCHILO, ¶ piano, tirando
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piano, tirando il mantello di Ireo: ¶ Meno ciancie, padrone
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ti toccherò appena.... ¶ TROCHILO: ¶ Di' subito de' tre dèi
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vent'anni sono, passarono di qui tre dèi.... Certo
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Ah! mi son dimenticato di dirti che era d
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capita a dèi genuini di refocillarsi nelle osterie: dubito
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IREO, ¶ tirando il gonnellino di Trochilo: ¶ Ohimè! ora ho
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TROCHILO: ¶ Ora mi piaci!... Di' dunque della grazia che
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sì.... ma dopo che, di lor volontà, m'ebbero
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MATUSIO: ¶ Ma i nomi di quei tre dèi, fa
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ecco.... dunque.... pensai dentro di me.... è giunta l
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da costui, al cospetto di Giove, di Nettuno e
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al cospetto di Giove, di Nettuno e di Mercurio
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Giove, di Nettuno e di Mercurio.... e poi senz
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otre.... Ancora mi par di vedere, o sapiente Matusio
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e che non prima di nove mesi lo riscavassi
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io sappia il nome di questo figlio tuo che
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parli? dell'infallibile saettatore di cui il mondo ragiona
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Con un sottile sorriso di scherno: ¶ Di tanto eroe
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sottile sorriso di scherno: ¶ Di tanto eroe fecero.... te
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oltre mare? sai nuove di lui? dimmele! ¶ TROCHILO, ¶ solo
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dovunque ho sentito narrare di lui grandi, anzi maravigliose
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bella moglie al piacere di Giove! ¶ IREO: ¶ Oh! saggio
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e vivesse qui pacificamente, di questa poca roba che
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invecchiano strisciando carponi, pur di trovare sulla sudicia terra
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e tu vuoi sapere di lui?... Ebbene: io soglio
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soglio seguire le orme di chi intraprese viaggi lunghi
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vidi anche un castrato di perfette forme.... non è
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finisce un millenario bosco di quercie e incomincia la
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A sinistra, mezzo coperta di pampini e di grappoli
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coperta di pampini e di grappoli da terra promessa
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oltre la balza, vette di cipressi e di quercie
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vette di cipressi e di quercie si disegnano sul
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cipresso. ¶ A ogni alitar di vento nella foresta, cadono
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seduto sotto la quercia di destra, col viso nascosto
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più intrigante e cocciuto di te! ¶ TROCHILO: ¶ Come si
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comperando tutto il vino di quel matto riccone di
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di quel matto riccone di Cremete!... che t'è
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io mi sia dimenticato di dieci anni fa? Allora
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ne avevi davvero pochi di denari!... ma io ti
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e tempestandoti il petto di calci, gridava agli altri
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vero! ¶ TROCHILO: ¶ Ti contentavi di molto poco allora! e
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quei capelli, carichi sempre di fango, perchè tu ritornassi
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sera, come ritornava carico di selvaggina, si facevan cene
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io ti vidi piangere.... Di' la verità: non era
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te, appioppare col nome di figlio, un simile spavento
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spavento d'eroe, distruttore di fiere e di mostri
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distruttore di fiere e di mostri, stupratore di ninfe
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e di mostri, stupratore di ninfe.... Alla larga da
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la mia tetra vecchiaia di schiavo, vedi? con la
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no! Tu ti sbagli di grosso! Orione non mi
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sarei oggi più felice di Giove!... Ah! s'io
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s'ebbero a lodare di me!... e mai non
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SECONDA. ¶ Un allegro scoppio di risa e di parole
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scoppio di risa e di parole femminili, che vien
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parole femminili, che vien di dentro l'osteria, interrompe
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e' m'avvedo allora di non essere tutto schiavo
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levata la bella Mirrina di Tespi! I suoi servi
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alla mensa del re di Tebe! ¶ Dispare ridendo. ¶ IREO
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provvido messaggio dalla reggia di Tebe? ¶ Trochilo sopraggiunto, udite
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subito battendo la spalla di Ireo: ¶ A te quello
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le tue genti.... dimmi di lui.... dov'è.... come
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m'era parso, figurati!... di vedere due galline.... ¶ TROCHILO
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a me, ora, pareva di stare tutta nuda.... ¶ TROCHILO
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Sì!... seduta sulla cima di quell'erta; e di
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di quell'erta; e di guardare di lassù il
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erta; e di guardare di lassù il gallo che
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e si liberò così di quelle due galline, che
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E le due galline di fuori?! ¶ MIRRINA: ¶ Sì! sì
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non avevo appena finito di narrar questo sogno, che
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un tal sogno è di mirabile presagio!» Oh! che
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Tiresia», gli dissi «capace di scatenar tempeste per forza
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scatenar tempeste per forza di magia?» ma egli subito
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voi ignoravate il nome di questo grande indovino che
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una pietra scolpita! e di tutto m'ha data
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io muoio dalla voglia di sapere del figlio mio
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con una buffa risata di scherno: ¶ La piantaggine! La
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somministrare due abbondanti pozioni di erba argemonia, che son
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vino? La vecchia ricetta di Ermete, a nulla buona
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cervello, con l'empiastro di piantaggine!... ¶ MATUSIO, ¶ dandogli un
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tra le risa rinnovate di tutti: ¶ Peste!!.. A mensa
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ENOPIONE, ¶ abbracciando il collo di Cissibio e incamminandosi: ¶ Senti
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Finiamole una buona volta di riempire!... Qua l'anfora
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vicino e non cessa di guardarlo: ¶ Orione! ¶ Orione indietreggia
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Enopione e Cissibio cessando di bere si guardano attorno
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vi par bello questo, di mandare un piccolo scorpioncello
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al grande Orione?... ¶ Pausa di silenzio. ¶ Vi ricordate quando
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una mano la veste di Enopione: ¶ E più ti
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infuriate: costui, dalla cima di una palma dove s
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avevo! queste tre code, di leone: e con queste
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proprio sotto le mura di Chio, con un sol
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con un sol colpo di quella spada lì, tagliar
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par bello lo scherzo di questa mia vecchia Madre
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mia vecchia Madre, briaca di vendemmie? Ma non vi
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disperato: ¶ Oh! che sarà di me misero!... Domale mi
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cagnesco, piomba barcollante su di loro e li afferra
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un tempo: ¶ L'empiastro di radici di piantaggine. ¶ ORIONE
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L'empiastro di radici di piantaggine. ¶ ORIONE, ¶ getta un
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Terra che tu ingravidasti di me, s'è beffata
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stella per ogni muso di leone voglio!... ¶ Afferrando la
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dov'è il velo di Diana.... Chi me l
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il velo dal collo di Merope, che piange più
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lo getta nelle braccia di Orione. ¶ Il velo.... ecco
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Voglio che il freddo di questo mio ferro t