Federico De Roberto, I Viceré, 1894

in camera quindici giorni di fila, senza metter fuori

piccola che aveva bisogno di pigliar aria e non

bel giorno, che pensa di fare la contessa? Pensa

fare la contessa? Pensa di chiamare suo padre, di

di chiamare suo padre, di metterselo in casa e

metterselo in casa e di scatenare una guerra tra

cose come sono: prima di tutto gli mancava l

Chi poteva più consigliargli di tornare a perdonare? Le

bisognava vedere che smania di andare ai balli, al

al teatro; che sfarzo di abiti quando riceveva tanti

gli altri, il padrone di casa... ¶ E la storia

casa... ¶ E la storia di Pasqualino passava di bocca

storia di Pasqualino passava di bocca in bocca, era

galla. ¶ Raimondo aveva giurato di romperla con sua moglie

aveva goduto l'illusione di quella libertà che gli

rinunziarvi, s'era promesso di riguadagnarla a qualunque costo

in cui la versione di Pasqualino non mentisse del

del suo padrone era di liberarsi della moglie e

le avesse credute espressione di un sentimento sincero: come

come il gran torto di sua moglie era il

gli voleva, la pretesa di averlo tutto per sé

averlo tutto per sé, di far tutt'uno con

unico suo sogno era di vivere con lei, per

lei. Dopo, aveva tentato di dare addietro; ma donna

bastato addebitare la freddezza di lui all'opposizione dei

volontà della moglie. Ognuna di queste allusioni era un

allusioni era un colpo di sprone nei fianchi del

dimostrarle che era libero di fare ciò che voleva

era ricominciato, più atroce di prima, accresciuto dal nuovo

nuovo disinganno, dall'impossibilità di ricorrere al padre, non

ella credesse all'abbandono di cui l'aveva minacciata

dinanzi a se stessa di non confessare l'errore

lontano egli li seguiva di passo in passo, aspettando

avvenuta, dopo pochi giorni di calma apparente, giù nelle

risposto col tono consueto di sprezzante superiorità: «Di che

consueto di sprezzante superiorità: «Di che intendete parlare? Occupatevi

che intendete parlare? Occupatevi di ciò che vi riguarda

che vi riguarda!...» Sì, di ciò che lo riguardava

il barone, della pace di sua figlia che gli

qualunque costo, a costo di portarsela via e di

di portarsela via e di romperla per sempre... «E

sentito un certo senso di freddo in pelle in

parola, Pasqualino non lavorava di fantasia, riferendola: e bisognava

aveva accecato al punto di non scorgere per tanti

occhi, s'era proposto di rinfacciargli la sua condotta

cocchieri; e aveva riconosciuto di meritarlo, ad alta voce

dinanzi al genero, prima di voltargli le spalle. Perché

ben sicura dell'opportunità di quel viaggio. Ella vedeva

Maometto!» riprese col vocione di prima e un gesto

galeotti, ru...» ¶ Al rumore di un passo risonante pel

importa un solennissimo cavolo di te, di Garibaldi, di

solennissimo cavolo di te, di Garibaldi, di Vittorio Emanuele

di te, di Garibaldi, di Vittorio Emanuele, e di

di Vittorio Emanuele, e di quanti siete...» ¶ Giulente tornò

Appena entrato in camera di sua moglie, vide Lucrezia

non c'è pericolo di niente? Che temi? Non

si guastano; ho bisogno di promettertelo?...» ¶ Dopo che ebbe

questo: che la moglie di Orazio, il cocchiere del

Ho fatto un fagotto di quei quattro cenci, e

Giulente, ella aveva giurato di non aver più che

Benedetto e la famiglia di lui l'avevano invece

argomenti della zia Ferdinanda, di Giacomo, del confessore; la

col fratello, il cruccio di non poter più entrare

nella casa dei Viceré, di sentirsi quasi posta al

due, il fermo proposito di non piegarsi: voleva andare

Giulente stava ancora cercando di persuaderla, quando arrivò la

duca. Il duca diceva di non aver più ricevuto

lettere, in quei momenti di agitazione, che gliele facevano

con impazienza. Le notizie di Sicilia gli avevano messo

ciò era per avvertirli di non lasciarsi trascinare da

permettere che una nazione di ventisette milioni sia messa

ma pare aver giurato di farli dimenticare con una

e un altro foglietto di gravi considerazioni sulla politica

internazionale. «Quindi ti raccomando di far comprendere queste verità

pericolo della situazione. Pregoti di parlare e occorrendo scrivere

la coscienza gli permetteva di dare ragione a quelli

non aveva nessun interesse di restare a Catania; o

chiedere al suo cuore di evitare gli orrori della

il governo aveva deciso di opporglisi... Quel discorso scandalizzò

ebbe tuttavia il coraggio di andare in persona dal

dall'alto della cupola di San Nicola, scrutava spesso

la partenza, un lievito di scontento restò nella città

a pregare il duca di farsi vivo, di venire

duca di farsi vivo, di venire a metter la

medici gli avevano vietato di tornare in Sicilia. «Sono

ciò che mi dici di Catania, ma anche per

Seppe qualche giorno dopo di che si trattava, quando

fossero due innamorati fuggiti di casa per forzar la

col padrone, fu assediato di domande. Pareva un signore

piedi: bisognava esser fatti di stucco per resistervi! Ma

i figli ne andavan di mezzo. Gli uomini, si

non aveva fatto più di ciò che fanno tutti

che hanno due dita di cervello, capiscono queste cose

e fanno la volontà di Dio. Invece, quella santa

capo; ma come? Peggio di prima! Suo marito non

La padrona, quando smetteva di andargli dietro, cominciava un

innanzi tutto il principio di tener alto, «il bestiame

mangiare, come a uno di quei tanti parassiti che

corse un lungo sussurro di approvazione: così andava fatto

Giulente, lasciato l'abito di San Benedetto per l

in compagnia dei fratelli di servizio... Don Lodovico esprimeva

l'aveva pregato, prima di tutto perché il suo

perché il suo proposito di neutralità glielo vietava, poi

imbarcarsi sopra un legno di guerra. E il Generale

tra due siepi vive di popolazione che applaudiva e

dominando il corso gonfio di popolo come una fiumana

non fucilavano Garibaldi e di Garibaldi che non spazzava

più d'acqua ma di ferro e di fuoco

ma di ferro e di fuoco perché il mondo

monaci liberaloni, «quei pezzi di scannapagnotte», osavano ancora batter

gli affamati in busca di un'offa, come i

come i galeotti evasi di cui si componevano le

fianchi ingrassati a spese di San Nicola, e si

beata cuccagna permetteva loro di mantener bianche e lisce

quelle delle dame! ¶ «Manetta di mangia a ufo che

mezzo a una strada? Di che vi rallegrate, traditori

vi rallegrate, traditori più di Giuda? Non volete capire

anche noi un po' di libertà...» ¶ Quando gli dettero

occhi parvero sul punto di schizzare dalle orbite. ¶ «Ah

ubriacarvi come tanti otri? di crepare dalla sazietà? di

di crepare dalla sazietà? di mantenere le vostre ciarpe

tutta la città: «Porci di Cristo!...» ¶ In mezzo al

delle discussioni che minacciavano di finire a cinghiate, il

dal Signore la cessazione di quelle dure prove, prese

e preparò il ricevimento di Garibaldi: ordinò che dessero

riprendeva il suo posto di combattimento in quei giorni

commilitoni, senza il dovere di non abbandonar la moglie

il domani dell'arrivo di Garibaldi, andò ad ossequiare

delle commissioni, delle rappresentanze di ogni genere accorrenti incontro

lettere su lettere pregandolo di tornare in Sicilia, poiché

Sicilia, poiché la presenza di lui poteva divenire necessaria

Dittatore l'unanime consenso di tutto il paese. Congedandosi

Congedandosi e sul punto di riscendere in città, si

orecchio, e con aria di mistero, quando l'ebbe

impazzito anche tu, pezzo di bestione?» disse a Benedetto

perché? Hai il viso di domandarlo? Con la guerra

Non è colpa tua? Di chi, dunque? Mia, forse

sono i galantuomini colpevoli di non transigere con la

con gli altri, invece di evitare quest'inferno?...» ¶ «Ma

incalcolabili, dove ne andrebber di mezzo le donne, i

Tutto il paese? Prima di tutto, sei una bestia

poi, quand'anche, ragione di più! Se il paese

parole quasi col tono di ogni altro cristiano; ma

lo persuaderà?» ¶ «Ah, sangue di Maometto!» riprese col vocione

madre, che i quattrini di casa erano tutti del

invidiava la futura libertà di Consalvo. ¶ Finita l'agitazione

meno una gran causa di risse al Noviziato e

trovato un'altra ragione di battagliare. Le voci relative

liberali, i fedifraghi, nemici di Dio e di loro

nemici di Dio e di loro stessi, che non

un partito in previsione di quell'avvenimento. A San

aveva preso consiglio prima di tutto dal Priore. Padre

avvenire è nelle mani di Dio. Dalla nequizia dei

della Chiesa son capaci di questo e d'altro

contro il nuovo ordine di cose, che da principio

tutti i suoi sogni di rivincita, di predominio, d

suoi sogni di rivincita, di predominio, d'onori. Che

ora mai del bilancio di San Nicola, mentre pericolava

proprio avvenire, il frutto di quindici anni di politica

frutto di quindici anni di politica, mentre egli doveva

Lodovico provò la tentazione di levarselo dai piedi; ma

capo, con maggiore umiltà di prima, rispose: «Vostra Paternità

prova, avremo qualche cosa di più da destinare alle

gli altri che temevano di dover rinunziare al lusso

dover rinunziare al lusso di cui avevano sempre goduto

i monaci in caso di scioglimento erano nel suo

erano nel suo modo di vedere, poiché egli avrebbe

egli si scagliasse contro di loro, chiamandoli «lerci straccioni

della spartizione dei quattrini, di possedere finalmente qualcosa di

di possedere finalmente qualcosa di suo, era per le

quanto pel modo regale di sperperare i quattrini, di

di sperperare i quattrini, di compensare il più piccolo

il più piccolo lavoro, di far godere ai primi

primi venuti il ben di Dio accatastato nei sotterranei

rubassero un po' meno di prima, che i fratelli

avrebbe fatto l'agiatezza di parecchie famiglie. Ma le

al mese, una soma di carbone, una salma di

di carbone, una salma di vino, tutta roba che

suo. ¶ L'Abate, o di buona o di mala

o di buona o di mala voglia, doveva lasciarli

espressa la ferma decisione di pronunziare i voti, era

C'era stato bisogno di una votazione, per questo

la sua triste situazione di orfano povero. Ai capoccia

chiasso: i nobili improvvisati, di fresca data, se ne

ne erano rallegrati come di una fortuna loro propria

Adesso, passato l'anno di prova, innanzi che il

i monaci a dire di sì. Dopo un primo

sociale, se, col pericolo di non goderne più i

i giovani chiedevano egualmente di sopportarne i pesi... ¶ E

quasi sotto il naso di Sua Paternità. ¶ Il complotto

regno e dei Viceré di un pronipote di mastri

Viceré di un pronipote di mastri notari come Giulente

pura accademia, una specie di lezione di diritto canonico

una specie di lezione di diritto canonico, come quella

cavaliere don Eugenio, Gentiluomo di Camera, aveva elogiato?... Nondimeno

Raimondo non parlava più di tornare in Toscana, che

Toscana, che le prometteva di condurla, subito dopo il

subito dopo il parto di Chiara, a Milazzo per

Torino, dove il padre di lei, placatosi, li aspettava

aver dimenticato l'amore di quell'altra?... Non finiva

voler sgravarsi senza aiuto di medici o di levatrici

aiuto di medici o di levatrici. Il guaio fu

della nipote. «Una gravidanza di dieci mesi dove s

volta dopo otto anni di matrimonio, gridò: ¶ «Se qui

faceva la stessa vita di prima, come al tempo

delle quali faceva, cerchiandole di fil di ferro, schioppi

faceva, cerchiandole di fil di ferro, schioppi e pistole

le mani e accecarlo di tutt'e due gli

agli uccelli, a costo di spaccar la testa a

dei passeri a rischio di fiaccarsi il collo egli

maestro per colpe inventate di pianta, li metteva a

avevano rifatta... La smania di fumare non gli era

un gran castigo, vietandogli di uscire per una settimana

in premio un'onza di quattrini, quasi tredici lire

moneta, più una scatola di cioccolata e due galletti

galletti vivi. La predica di Natale toccava quell'anno

che aveva una memoria di ferro e una faccia

d'ansia e uno di vera paura. Il giorno

tossicchiando un poco, prima di cominciare. Sotto lo stallo

allorquando in una stalla di Nazaret...» e tirando poi

meno profonda. «Che presenza di spirito! Che franchezza!...» e

d'essere l'autore di quel trionfo, d'aver

a fare il principe di Francalanza! ¶ E questo era

aspettava; per l'impazienza di non vederlo arrivare, per

carrozze, domandava il nome di tutti gli arnesi delle

perché non gli permetteva di salire a cassetta e

a guidare. Aveva tempo di spassarsi, gli diceva Orazio

piaceva. E all'idea di dover tornare nella prigione

invidiava perfino le persone di servizio, il figlio di

di servizio, il figlio di donna Vanna, Salvatore, che

casa Uzeda come mozzo di stalla, e passava tutto

Carmelo, sonata l'ora di ricondurlo al convento, doveva

un bel pezzo prima di stanarlo dalla stalla o

ad ascoltare i discorsi di Salvatore, che gli narrava

gli narrava le gesta di tanti Padri Benedettini: ¶ «La

ferraioli: il portinaio finge di capire che son uomini

È bastardo del bisnonno di Vostra Eccellenza, fratello spurio

Vostra Eccellenza, fratello spurio di don Blasco...» ¶ «Perciò mio

Eccellenza!...» ¶ Ah, come aspettava di crescere! Con quanta impazienza

loro vita! Spesso discorreva di queste cose secrete con

inviti; ma quando credeva di mettersi a tavola solo

palazzo, dove aveva giurato di non metter più piede

offertosi come al solito di accompagnarla al palazzo, si

Il principe aveva ritardato di settimana in settimana il

le spese della festa di nozze: un totale di

di nozze: un totale di centoventicinque onze. Notati gli

i dolci, i pacchi di candele, l'olio delle

Carcel; ad ogni persona di servizio un'onza di

di servizio un'onza di regalo; dieci onze di

di regalo; dieci onze di fiori, dodici tarì di

di fiori, dodici tarì di carrozze pagate a Baldassarre

e persino quindici tarì di piatti rotti. Quando Giulente

si mise a ridere di cuore, tanto gli parve

largamente!... Ma trent'onze di dolci, chi li ha

ha mangiati? Cento rotoli di roba? E quelle quattro

Quantunque suo marito cercasse di calmarla, dimostrandole che in

ch'io fossi padrona di comperarmi uno spillo?... E

alla cognata, ordinò rigorosamente di astenersene. La cugina Graziella

darsi adesso il tono di non so chi! Credono

non so chi! Credono di farmi dispiacere non venendo

sanno che non cerco di meglio? Che non voglio

tu,» diceva, «che razza di gente! Quante te n

vedere, ah? Quel birbante di tuo marito? Tutti quegli

discorsi, Matilde tentava nondimeno di metter buone parole; ma

anche? Lasciali andare!... Tutti di una pasta!... Chi sa

rinchinare?... M'importa assai di loro e delle loro

l'accaduto. Agli sfoghi di lei contro Giacomo e

dal nuovo nipote, chiacchierò di tutto un poco, mangiò

lo potè più levar di torno. Veniva continuamente, a

l'aspettavano; una strappata di campanello lo annunziava, brusca

come un trottolone, parlando di centomila cose, guardando in

non era più padrone di casa propria, giacché nulla

la soffriva allegramente, contento di vedersi oramai trattato da

dalla quale era informata di tutto ciò che avveniva

il fratello, lo accusava di averla rubata, di aver

accusava di averla rubata, di aver rubato Chiara, di

di aver rubato Chiara, di voler rubare adesso Raimondo

cognata! Io ho cercato di aprirle gli occhi perché

Io gli ho detto di non mescolarsi in questi

parte d'un secreto di famiglia, sollecitando i consigli

famiglia, sollecitando i consigli di un parente piuttosto che

estraneo, un azzeccagarbugli capace di tutto per amore di

di tutto per amore di far quattrini, non sarebbe

temere, non avrebbe consigliato di porre subito mano alla

causa? Invece egli confidava di riuscire a metter pace

enormi da superare finivano di rassicurarlo. Lo scioglimento d

della Fersa e quello di Raimondo, e i motivi

dovuto tenere se qualcuno di quei motivi fosse realmente

quartiere adiacente a quello di don Paolo Giulente, ma

Giulente, ma separato, finivano di dare l'ultima mano

molto gusto. Il notaio di famiglia aveva già steso

fare, s'era contentato di cinquemila onze, pel momento

onze, pel momento, invece di ottomila, poiché il principe

il principe gli diceva di non aver pronta tutta

farsi badare ogni giorno di più da quei due

sorella erano più arrabbiati di prima, vuotavano il sacco

allora il giovanotto fingeva di non udire, si voltava

sfogassero, quasi quell'onda di male parole non si

altre circostanze, nel corso di ogni discussione, si schierava

quel torno, un debitore di donna Ferdinanda, un certo

affare, contro il principe di Roccasciano che lo aveva

approvato; ma Benedetto, udito di che si trattava: ¶ «Questo

nulli; con la minaccia di impugnarli lo faremo rigar

e dopo una settimana di corse e di trattative

settimana di corse e di trattative Benedetto le ottenne

questo poi no. Tranne di loro due, del resto

ogni dove. Era uscita di conti, ma seguitava ad

le labbra ad ognuna di quelle rapide fitte, ma

circostanza, la cravatta verde di commendatore che l'amico

fatto concedere dal governo di Torino insieme con certi

accordare impieghi, sussidi, croci di San Maurizio ai patriotti

nota del loro amor di patria; talché tutti quei

nella casa dei Viceré, di vedersi serviti dai camerieri

reggevano i vassoi pieni di gelati, di spumoni, di

vassoi pieni di gelati, di spumoni, di gramolate e

di gelati, di spumoni, di gramolate e di dolci

spumoni, di gramolate e di dolci, e serviva la

che non si sapeva di dove sbucassero: se prendevano

avessero mangiato mai prima di quella sera. E i

Radalì e la principessa di Roccasciano, diceva al principino

aveva ottenuto il permesso di restar fuori la sera

Eleonora non s'accorgeva di niente: seduta accanto alla

alla contessa Matilde, sorrideva di beatitudine al passaggio degli

parte alla sua felicità di madre; la stessa Chiara

ella sarebbe stata felice di partorire lì, su quel

Ferdinando, infagottato nell'abito di società che metteva per

nei vassoi per mancanza di consumatori; e finalmente gli

drlin, drlin, un tintinnio di sonagliere, e la carrozza

sonagliere, e la carrozza di donna Ferdinanda, tutta impolverata

Non c'è modo di accordarli?» ¶ «I creditori?... Sicuro

ne inquieti. Il credito di Vostra Eccellenza era privilegiato

gli ordini alle persone di servizio per la colazione

degli strofinacci, dettava sentenze di economia domestica, biasimava il

biasimava il largo spendere di Benedetto dopo essersi opposta

Benedetto non si stancava di quella vigilanza curiosa e

in grazia della benevolenza di cui gli pareva prova

proponeva di rompere e di lasciarsi, si offeriva in

famiglia: «Non t'inquietare di me!... Me ne andrò

a buttarmi ai piedi di mio marito; forse mi

forse mi perdonerà...» Allora, di rimando, egli s'ostinava

non rispondeva al saluto di sua moglie, quando s

a piantarsi allo sportello di quella di Isabella. ¶ A

allo sportello di quella di Isabella. ¶ A Livorno, in

che alcuni buoni amici di Raimondo, il conte Rossi

gli altri, suo padrone di casa, l'avevano consigliato

aspettando ansiosamente il ritorno di Raimondo. A giorno, egli

con lo stesso abito di società col quale era

la straziavano. Il rancore di suo padre contro il

esistenza, un violento moto di collera gli cacciò tutto

vorresti difendere?... Saresti capace di corrergli dietro?...» Impaurita, giungendo

e con un fiotto di parole crude, minacciose, frementi

disse la vita indegna di lui, ciò che ella

che sei, l'esperienza di dieci anni?... Vuoi ricominciare

ne importa?... Saresti capace di volergli bene ancora?...» ¶ Sì

mai trovato una parola di rimprovero per Raimondo, l

bene? Che non chiede di meglio se non sbarazzarsi

meglio se non sbarazzarsi di te?... Sciocca che sei

schiavo per l'essere di un'altra razza, più

del padre, ella pensava di non poter vivere lontana

vivere lontana da Raimondo, di non poterlo lasciare a

qualcosa: non il ritorno di Raimondo, che sarebbe stato

una sua lettera, almeno, di pentimento, o l'intromissione

pentimento, o l'intromissione di qualcuno dei suoi... La

anche dargli questa soddisfazione, di pregarlo per giunta? Bada

possa aver più nulla di comune con lui!...» Povero

alle sue figlie, studiandosi di fare la voce grossa

gli permetteva, alla lunga, di mantenere. Scrisse così al

Né ella sperava più di questo. Il suo bel

sogno d'amore e di felicità s'era a

a poco a poco, di giorno in giorno, dileguato

eran venuti pel matrimonio di Lucrezia, lasciando a Milazzo

le bambine, i parenti di lui la trattavano meglio

mite, le dimostrava più di prima la propria simpatia

poco placati, perché invece di punzecchiarla non le badavano

Raimondo non si curava di sua figlia, la vigilanza

sua figlia, la vigilanza di Giacomo pesava fin troppo

giornate tra le monache di San Placido perché s

zie con un senso di paura negli occhi spalancati

bambina era una specie di muta ambasciatrice incaricata di

di muta ambasciatrice incaricata di sedare il malcontento della

e la piccina diceva di sì, di sì, mandando

piccina diceva di sì, di sì, mandando baci alla

tutti lodavano la saggezza di cui dava prova; per

col desiderio il matrimonio di Lucrezia, poiché dopo li

aveva promesso una quantità di provvedimenti per l'isola

aveva fatto il sacrificio di lasciar la capitale in

udivano se non esclamazioni di lode all'indirizzo del

del palazzo al Gabinetto di lettura, tutti ad una

barone con sette paia di effe...» ¶ 2. ¶ Quando la contessa

tornò, dopo due anni di lontananza, tra i parenti

gli occhi incavati, accerchiati di livido, lucenti di febbre

accerchiati di livido, lucenti di febbre, dicevano lo strazio

febbre, dicevano lo strazio di un pensiero cocente, d

il quale le proibiva di avere opinioni. ¶ «Un poco

quella casa, né permetterle di condurvi le bambine; eppure

entrava con un senso di sollievo e quasi di

di sollievo e quasi di fiducia. La tempesta recente

anzi con un senso di rammarico al tempo degli

intollerabili e non sapeva di quanto sarebbero cresciuti, a

veramente come un bisogno di inginocchiarsi e di ringraziare

bisogno di inginocchiarsi e di ringraziare il Signore, tanto

le pareva il ravvedimento di Raimondo. Poteva adesso sperare

lo scandalo in casa di Fersa, ella non aveva

avrebbero distrutto nel cuore di Raimondo il ricordo di

di Raimondo il ricordo di quell'altra? Ma colei

colei doveva aver giurato di rubarglielo, ad ogni costo

altra, che avesse finto di fuggirla per ritrovarla più

indulgenti, l'umile scongiuro di evitarle nuovi dolori. Egli

altre volte, la incolpava di volergli creare imbarazzi e

se non la finite di vessarmi, farò qualche pazzia

fosse sincero... ¶ Il capriccio di Raimondo per donna Isabella

della separazione, la paura di trovarsi qualche grossa responsabilità

dato convegno, aveva deliberato di spezzare in un modo

notizia del dramma domestico di cui era stato l

stima degli scapati amici di Toscana, del cui giudizio

gli procurava i sorrisi di compiacimento un po' invidiosi

gelosia della moglie finì di stringere quel vincolo nel

come per una specie di compenso, di fare maggiori

una specie di compenso, di fare maggiori dimostrazioni di

di fare maggiori dimostrazioni di affetto all'amica; più

sua moglie lo pregava di non trascurarla, più smaniosamente

smaniosamente egli andava via di casa. Ella sapeva com

fatto, com'era intollerante di ogni ostacolo, d'ogni

mostrarsi pubblicamente in compagnia di lei, per condurre i

propri amici nella casa di lei come in un

era sfogata non contro di lui, ma contro quell

Raimondo le aveva ingiunto di tacere, con la voce

da Firenze. Il terrore di spingere l'uno contro

padre, ricominciando a sospettare di Raimondo, aveva mutato a

sempre più nelle braccia di quest'ultima; poiché Matilde

volta le spalle... Sparla di me... Che cosa le

fatto?» Oppure gli proponeva di rompere e di lasciarsi

con un sorriso tra di modestia e di compatimento

tra di modestia e di compatimento l'Onorevole. ¶ Raimondo

Raimondo aveva finito intanto di parlare con la zia

cielo per essere incinta di sette mesi. Dopo due

ad ascoltare ogni prescrizione di medici, ogni consiglio di

di medici, ogni consiglio di levatrici e ogni opinione

levatrici e ogni opinione di femminucce, aveva finalmente mutato

aveva finalmente mutato sistema di punto in bianco, facendo

Ella dichiarava alla cognata di non esser mai stata

non ebbe l'ardire di venir da me, donn

che non ho bisogno di voi!..."» Tutt'intorno gli

ammalato, ma al rumore di una carrozza che entrava

ma l'hanno chiamato di fretta al tribunale per

nel cortile. Egli ripassò di là e poco dopo

Senza cavar le mani di tasca fece col capo

capo un breve gesto di saluto e disse: ¶ «Come

come per un principio di raucedine; poi gli domandò

dal giorno del fidanzamento di Lucrezia; come donna Ferdinanda

a udirne le notizie di seconda o di terza

notizie di seconda o di terza mano, per mezzo

sistemazione del nuovo ordine di cose, non gli bastavano

erasi compito il trionfo di quel rinnegato del fratello

fratello, dove quel cialtrone di Giulente doveva vomitare le

sbuffante e smaniante, più di una volta era stato

al nipote la soddisfazione di cedere pel primo. All

casa!... Se t'arrischierai di guardarli più in viso

a vapore: ¶ «La baraonda di Napoli, eh? Che paesone

ridursi come una città di provincia; invece cresce ogni

giorno, è più animata di prima. Anche Torino è

Anche Torino è piena di vita, però in modo

il barone, con tono di condiscendenza. come per non

del marito: ¶ «Questa smania di dir sempre male del

deputato non ebbe tempo di rispondere che il barone

mormorio generale. ¶ «Che maniera di stare in casa della

marchese: «Quando si è di quell'umore non si

che quegli diceva, tra di scusa per l'insistenza

Come se la colpa di ciò che è successo

le stava seduto quasi di faccia, badava a chinare

la principessa più quatta di lui, quel gesto d

ragione sta dalla parte di Raimondo,» continuava ella, «che

tutti i piccoli affari di casa propria...» ¶ Vedendosi guardato

e una gran quantità di elettori influenti e una

vera processione d'ammiratori di ogni condizione che venivano

venivano a fargli atto di omaggio. La stessa scena

risposta alle sue espressioni di modestia che il paese

Questo era il programma di Cavour. Che testa! Ragionava

dei nostri zolfi meglio di un sensale di piazza

meglio di un sensale di piazza...» Il governo gli

ricchezza di testi e di commenti di questa sono

testi e di commenti di questa sono davvero ammirabili

Permetti!» interruppe il Gentiluomo di Camera. «Impedimento che impedisce

dodici, poi il Concilio di Trento li aumentò di

di Trento li aumentò di due... Studiai queste cose

se veniva per via di terra, e di preparargli

via di terra, e di preparargli una dimostrazione. Egli

Egli giunse per via di mare e non era

Che si trattava già di separazione? Ma allora, il

visite per lui: prima di tutti don Lorenzo Giulente

alcune autorità, le rappresentanze di parecchie società politiche; poi

politiche; poi una quantità di cittadini d'ogni classe

dei ringraziamenti, s'ammantava di modestia; ma, alle domande

spaventava, composto com'era di gente più o meno

per certi gravi affari di famiglia... per sistemare certe

si movevano, parevano decisi di restare a dormire con

tanti preamboli. ¶ «A proposito di che?» rispose il nipote

non comprendesse. ¶ «A proposito di tua moglie e della

minaccia d'una lavata di capo. ¶ «Che hai da

avessi avuto da lagnarti di Matilde si potrebbe spiegare