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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giovan Battista Marino, La strage degli innocenti, 1632

concordanze di «di»

nautoretestoannoconcordanza
1
1632
di neve, in cui di fiamma ¶ vivacissimi semi amor
2
1632
ascose, ¶ e tanto ebbe di senno acerbo ingegno ¶ che
3
1632
la carità dipinta, ¶ che di vaghi bambin schiera gentile
4
1632
cheggia, ¶ n’avea costei di età poco maggiore ¶ parte
5
1632
reggia, ¶ sì perché stretti di fraterno amore ¶ l’un
6
1632
sovra un finto destrier di fragil canna, ¶ miser, né
7
1632
cela ¶ l’ultimo che di cinque ancor le resta
8
1632
fier, che petto ha di macigno, ¶ brandisce il brando
9
1632
giorno i duoi signor di Delo ¶ orba la fèr
10
1632
Delo ¶ orba la fèr di sette vite e sette
11
1632
restò la tapinella instupidita, ¶ di color, di calor, di
12
1632
tapinella instupidita, ¶ di color, di calor, di senso priva
13
1632
di color, di calor, di senso priva, ¶ senza moto
14
1632
ma men che viva ¶ di bianco marmo imagine scolpita
15
1632
bianco marmo imagine scolpita; ¶ di bianco marmo se non
16
1632
avean vermigli. ¶ Pur, tanto di vigor le dà pietate
17
1632
il cor mi passa, ¶ di riunir, di risarcir m
18
1632
mi passa, ¶ di riunir, di risarcir m’insegni? ¶ Altro
19
1632
ch’una orribil massa ¶ di frammenti avanzati a gli
20
1632
sdegni, ¶ altro che mucchio di sanguini e monche, ¶ squarciati
21
1632
gran tempo avanti, ¶ trattando di mia man serici stami
22
1632
vagheggiar solea, ¶ o soli di quest’occhi, occhi pietosi
23
1632
a i giorni suoi. ¶ Di che ti lagni poi
24
1632
che ti lagni poi, di che ti sdegni ¶ mondo
25
1632
quaggiù fin da quel rimase uccisa? ¶ Già scorre
26
1632
s’ode ¶ che voci di dolor, strepiti d’ira
27
1632
sparsi corpi orridi avanzi ¶ di naufragio mortal legni sommersi
28
1632
de’ miserabili infelici ¶ misurar di sua man le cicatrici
29
1632
cicatrici. ¶ Sembra a punto di tana uscito drago ¶ con
30
1632
un feroce e vago, ¶ di squallid’auro e rigido
31
1632
ira e veneno. ¶ Vede di brutte macchie altri coverti
32
1632
mostrano i sembianti ¶ effiggiati di pietà, d’amore, ¶ atteggiati
33
1632
pietà, d’amore, ¶ atteggiati di pianto e di dolore
34
1632
atteggiati di pianto e di dolore. ¶ Altri il vital
35
1632
alcun vel, che sia di sangue asciutto, ¶ pietosissimamente in
36
1632
in morte. ¶ Stanchi già di mirar, ma non satolli
37
1632
in lievi giri ¶ auretta di mortiferi sospiri. ¶ Libro IV
38
1632
il volo gira. ¶ Carca di nembi e sovra l
39
1632
la notte al mesto successe, ¶ onde de’ pargoletti
40
1632
pioggia versando gia, quasi di pianto, ¶ da l’ombre
41
1632
pena ¶ d’esser steril di figli, e ’l Ciel
42
1632
al fiero eccesso, ¶ non di re crudo essecutor men
43
1632
essecutor men empio, ¶ ma di signor sì rigido e
44
1632
fila a fila turbini di storni, ¶ onde, mentre calar
45
1632
germoglio ebreo ¶ traccia crudel di quella turba uccisa ¶ lo
46
1632
Egeo, ¶ s’odon sonar di fanciulleschi accenti, ¶ di donneschi
47
1632
sonar di fanciulleschi accenti, ¶ di donneschi ululati e di
48
1632
di donneschi ululati e di lamenti. ¶ Non altrimenti che
49
1632
d’ira e qui di morte i visi, ¶ fremono
50
1632
è che molti ¶ già di senso e di vita
51
1632
già di senso e di vita e d’alma
52
1632
gran tetto al suon di tante spade; ¶ ahi tetto
53
1632
cade ¶ per non tinger di sangue i raggi al
54
1632
ciel fendenti, ¶ veggionsi rosseggiar di sangue miste. ¶ Ascolta Erode
55
1632
e gli arboscelli ¶ canto di ninfe e melodia d
56
1632
nido ¶ ferisce il ciel di doloroso strido, ¶ tal divenne
57
1632
vene, e quanto ¶ egli di sangue, ella versò di
58
1632
di sangue, ella versò di pianto. ¶ In altro lato
59
1632
altro nel braccio preme; ¶ di pietà ferve quella e
60
1632
la spoglia al fin di quel contrasto ¶ la spoglia
61
1632
quel contrasto ¶ la spoglia di un bambin lacero e
62
1632
pianto ¶ «quel che nacque di me da me dividi
63
1632
assai n’ha più di lui questa infelice. ¶ Due
64
1632
morire. ¶ Tanto in una di lor l’affanno acerbo
65
1632
dea, ¶ che non avria di Marte empio sergente ¶ lasciato
66
1632
quel masnadier giuppa contesta ¶ di sottil maglia a guisa
67
1632
sottil maglia a guisa di corazza; ¶ l’avanzo ignudo
68
1632
l’avanzo ignudo avea di ferro in testa ¶ rugginoso
69
1632
ei non udilla ¶ e di man le rapì l
70
1632
volto pallidetto ¶ con lacrime di cor riscalda e lava
71
1632
il sangue spande. ¶ Né di ciò pago ancor l
72
1632
e scoppiandole il cor di tenerezza, ¶ gridò: «Meravigliar non
73
1632
e tanti morti, ¶ ma di te, Re del Ciel
74
1632
lunge era un villan di fier visaggio, ¶ rozzo a
75
1632
sì caro, io vo’ di sen rapirti. ¶ Vo’ sviscerarti
76
1632
ferita ¶ che lei toglie di dubbio e lui di
77
1632
di dubbio e lui di vita. ¶ Impiaga, ahi crudo
78
1632
fianco, ¶ fa che colà di nova morte ei mòra
79
1632
orso, ¶ per privar lei di figlio e lui di
80
1632
di figlio e lui di vita ¶ già levato avea
81
1632
volse, ¶ con intrepida man di man gli tolse, ¶ fra
82
1632
non fia vero, ¶ figlio di questo core unica doglia
83
1632
sì fero ¶ trionfi mai di sì leggiadra spoglia. ¶ Pria
84
1632
che madre -. ¶ Ciò detto di sua man, nova Medea
85
1632
propri figli impara. ¶ Impara di ferir più fere guise
86
1632
solo, ¶ l’altra ricca di due germane belle; ¶ premean
87
1632
ginocchi ¶ purpureo cencio, e di pel crespo e rosso
88
1632
e bieco gli occhi, ¶ di sozzo ceffo e di
89
1632
di sozzo ceffo e di sparuta ciera, ¶ in somma
90
1632
l ferro acuto ¶ fora di mano al feritor caduto
91
1632
l’acciar che era di morte empio stromento. ¶ Ei
92
1632
de’ dui figli e di qual colpo ei fieda
93
1632
sottrarsi al can tenta di bocca; ¶ ecco un altro
94
1632
onde la poppa ¶ già di latte, or di sangue
95
1632
già di latte, or di sangue, è fatta coppa
96
1632
ombrose, ¶ dentro il solco di neve, in cui di
97
1632
rabbia iniqua e ria ¶ di civil sangue e di
98
1632
di civil sangue e di dolor materno, ¶ ecco in
99
1632
ruini ¶ d’orgoglio e di furor sett’urne piene
100
1632
intorno ¶ l’acque segnar di luminosa face; ¶ e de
101
1632
ampio soggiorno ¶ c’ha di ben sette reggie il
102
1632
illustrò, memorie eterne; ¶ e di cedro e di pece
103
1632
e di cedro e di pece e di bitume
104
1632
e di pece e di bitume ¶ e d’umani
105
1632
cocodrilo uscio. ¶ Con stupor di natura, il manto vile
106
1632
i fiori. ¶ Anime lievi di vezzose aurette ¶ e con
107
1632
gli augelli. ¶ Mille, e di mille fiamme intanto accesi
108
1632
assicurar la strada, ¶ e di lucido scudo il petto
109
1632
l’altra desta. ¶ Qual di se stesso e genitore
110
1632
del sole e solo, ¶ di foco il capo e
111
1632
foco il capo e di piropo il ciglio, ¶ con
112
1632
ali d’ostro e di zaffiro a volo. ¶ Ammirando
113
1632
Ma, vinto al folgorar di raggi tanti ¶ e tali
114
1632
precipitò l’Egitto. ¶ Cadder di Tebe e Menfi i
115
1632
Menfi i sozzi altari, ¶ di Faria e d’Asna
116
1632
et a le prede ¶ di ladroni fuggir turba leggera
117
1632
vede ¶ i principi del che fa ritorno, ¶ teme
118
1632
e profano ¶ l’ombre di forza e di baldanza
119
1632
ombre di forza e di baldanza vòte ¶ sparver dinanzi
120
1632
le bugiarde note. ¶ Pien di spavento e di stupor
121
1632
Pien di spavento e di stupor dal piano ¶ le
122
1632
credenti il seggio tenne ¶ di ferma e stabil fé
123
1632
la magnifica cittade ¶ ricca di cento porte e d
124
1632
l’accolse ¶ povero tetto di cortese amico. ¶ Qui poi
125
1632
sovente altrui consiglia ¶ necessità, di cui l’industria è
126
1632
ritirar non poca parte. ¶ Di fortuna a schernir gli
127
1632
i figli ¶ volse onorar di lacrime pietose, ¶ insanguinò le
128
1632
e le rose. ¶ Cinto di lampi torbidi e vermigli
129
1632
de la notte il s’ascose. ¶ Pareva il
130
1632
quasi a foggia ¶ fatta di tempio sferico si vede
131
1632
Cananei certo si crede, ¶ di quel gran re che
132
1632
città reina ¶ primiero edificò di Palestina. ¶ Non volse il
133
1632
piaghe stillanti e sanguinose ¶ di propria mano ad asciugar
134
1632
correste, ¶ intenti ad arricchir di sì begli ostri ¶ il
135
1632
come prima il novo s’aperse, ¶ venner citate
136
1632
innumerabili diverse ¶ si raccolser di madre e di matrone
137
1632
raccolser di madre e di matrone. ¶ Tosto ch’entraro
138
1632
apparecchio d’armi e di persone, ¶ tra pensiero e
139
1632
ubidienti in schiera ¶ tratto di figli un numero infinito
140
1632
soglio Erode intanto, ¶ coronato di gemme e ’l petto
141
1632
reale ammanto ¶ guernito avea di luminoso usbergo. ¶ Ma vago
142
1632
aver d’intorno ¶ che di porpora e d’or
143
1632
petto pria quant’ha di spirto accoglie, ¶ quinci il
144
1632
ferro piomba, ¶ già fuor di mille piaghe il sangue
145
1632
dal volto ¶ un abisso di fiamme, un mar di
146
1632
di fiamme, un mar di lampi, ¶ onde tutto rigaro
147
1632
il sacro loco ¶ torrenti di splendor, fiumi di foco
148
1632
torrenti di splendor, fiumi di foco. ¶ Tremaro i poli
149
1632
l’alta immortal bocca di Dio ¶ irrevocabilmente il fato
150
1632
tuoi prieghi ardenti, ¶ ferrati di pietà, strali pungenti». ¶ Ma
151
1632
solo ¶ le stelle ornai di luce, ornai di moto
152
1632
ornai di luce, ornai di moto, ¶ fei tre giri
153
1632
i pesci il nuoto; ¶ di fior d’erbe e
154
1632
fior d’erbe e di piante il suol dipinsi
155
1632
venne, ¶ colpa sai ben di cui, grazia cotanta, ¶ così
156
1632
ch’ei va fondando ¶ di fregi abondi e di
157
1632
di fregi abondi e di tesor diversi; ¶ né questa
158
1632
duolo in gioia e di splendor sublime ¶ ogni lor
159
1632
la lor vita ¶ torca di bianco fil linea di
160
1632
di bianco fil linea di vita. ¶ E farò sì
161
1632
e custodito, ¶ fuga non di timor ma ben di
162
1632
di timor ma ben di scherno, ¶ per vincer morte
163
1632
famiglia ¶ vede il pensier di Dio che fuor traluce
164
1632
d’aure leggiere e di color diversi. ¶ Poi dal
165
1632
l più basso cielo ¶ di bianca neve i suoi
166
1632
a l’aura spande. ¶ Di piropo immortali e di
167
1632
Di piropo immortali e di rubini ¶ fascian l’eburnea
168
1632
raccolta ¶ lungo il solco di luce in aria stampa
169
1632
Etiopia nera ¶ cui corona di rupi alte circonda, ¶ ove
170
1632
d’avorio et un di corno, ¶ l’Oblio stordito
171
1632
dio posa e quiete. ¶ Di papaveri molli ha il
172
1632
la gravosa testa, ¶ e di pelli di tasso è
173
1632
testa, ¶ e di pelli di tasso è la sua
174
1632
Tra ’l negro stuol di quelle larve alate ¶ vola
175
1632
lucente una donzella, ¶ che di spoglia diafana velate ¶ porta
176
1632
Re celeste ambasciadrice amica. ¶ Di cristallo la fronte ha
177
1632
creabili o create. ¶ Dio di sua man le scrisse
178
1632
scrittura ¶ è d’inchiostro di luce a lettre aurate
179
1632
mille secreti ¶ i veraci di Dio sacri poeti. ¶ Qui
180
1632
l’amato discepolo, ripieno ¶ di quel che ’n carte
181
1632
interno sguardo, ¶ e distinto di Dio l’ordin vi
182
1632
sogno bugiardo: ¶ oracolo è di Dio vero e fedele
183
1632
timor t’affreni o di tiranno rio. ¶ Tra le
184
1632
che informata dal Ciel di tutto il fatto ¶ non
185
1632
tenerezza il bagna ¶ tutto di pianto, e con paterno
186
1632
andrenne, o figlio, ¶ o di padre in pietà, figlio
187
1632
già vicin periglio, ¶ o di quest’alma afflitta anima
188
1632
essiglio, ¶ o del tronco di Iesse unico fiore. ¶ Co
189
1632
per la guancia senil di ruga in ruga. ¶ Il
190
1632
abbraccia in tanto, ¶ e di sua man le lacrime
191
1632
cesto a guisa pur di cuna, ¶ pon la salute
192
1632
povero panno, ¶ opera vil di rozze mani industri. ¶ Se
193
1632
tenerezza di sangue o di natura. ¶ Questi, calvo la
194
1632
il mento, ¶ era ancor di vigor fresco e vivace
195
1632
ribellante ¶ sanguinose stampò piaghe di morte, ¶ tant’ella ha
196
1632
e selvaggio, ¶ gente vaga di risse e di rivolte
197
1632
vaga di risse e di rivolte, ¶ vulgo incostante e
198
1632
più volte. ¶ Aviso fia di re discreto e saggio
199
1632
de le future. ¶ Spegnesi di leggier breve favilla ¶ pria
200
1632
la cura. ¶ Opra fia di te degna e di
201
1632
di te degna e di quel senno ¶ che sotto
202
1632
è fregio, ¶ indegno è di pietà l’infido, il
203
1632
ragion del regno. ¶ Qualor di regno trattasi e d
204
1632
codardigia che volto ha di temenza, ¶ non se, non
205
1632
per la memoria almen di quest’essempio ¶ non fia
206
1632
fia più mai chi di tradirti ardisca. ¶ E se
207
1632
tradirti ardisca. ¶ E se di tanti pur solo quell
208
1632
però non hai ¶ titolo di protervo e di tiranno
209
1632
titolo di protervo e di tiranno, ¶ anzi, di giusto
210
1632
e di tiranno, ¶ anzi, di giusto e d’incorrotto
211
1632
ardesse, ¶ ma fu lingua di Dio, che ’n sua
212
1632
plebe e sempre vaga ¶ di novità volga a suo
213
1632
né poche risparmiar stille di sangue ¶ suol perché ’l
214
1632
resti la pianta ebrea di frondi e fiori ¶ e
215
1632
i principi commiato, ¶ machinator di scelerata fraude, ¶ e corre
216
1632
corre, in guisa pur di rigid’angue, ¶ inferocito, inviperito
217
1632
e lo spaventa ¶ tema di morte e gelosia d
218
1632
gli è tolto. ¶ Già di Sion la notte empia
219
1632
gravida d’armi e di mortali ecclissi, ¶ né tanto
220
1632
ciel de la Giudea ¶ di tartarea caligine coprirsi. ¶ Sì
221
1632
concava terra. ¶ Vuol che di quante madri il cerchio
222
1632
madri il cerchio aduna ¶ di Bettelemme, entro la regia
223
1632
e sotto altro color di cagion lieta ¶ vela l
224
1632
non sei, ¶ poi che di terra in ciel schiva
225
1632
a piè del tribunal di Dio; ¶ tolse il freno
226
1632
empio infernal angue, ¶ nata di fame d’or, sete
227
1632
fame d’or, sete di sangue? ¶ Padre già più
228
1632
è bastante? ¶ non è di vivo umor stille ch
229
1632
piace, ¶ e che sol di tua voglia io fo
230
1632
con quanto affetto ¶ già di Sion gli abitatori amasti
231
1632
giuramenti d’amor, patti di zelo, ¶ or può le
232
1632
pena indegna? ¶ Se piegar di costei non so pregando
233
1632
in te può forza di prece ¶ che ’l tutto
234
1632
tanti amari suoi stilla di dolce. ¶ Su l’incendio
235
1632
e triade unita, ¶ corda di tre cordon, man di
236
1632
di tre cordon, man di tre dita. ¶ Ne la
237
1632
zaffiro. ¶ Le fila sue di non so che conteste
238
1632
copre abito santo; ¶ paion di sol se ’l sol
239
1632
lei fiso e rivolto ¶ di doppio amor più vivamente
240
1632
più vivamente avvampi. ¶ Arse di zelo et inondò dal
241
1632
di timor gelata arder di sdegno. ¶ Tarlo d’ingiuria
242
1632
crudi e malvagi ¶ ritornò di timor tacita lima. ¶ Or
243
1632
manda e che comanda. ¶ Di che paventi, Erode? e
244
1632
e quale acceso ¶ hai di sangue nel cor fiero
245
1632
cui donna imbelle ancor di latte pasce ¶ in breve
246
1632
ciò ch’a lui di temer porge sospetto; ¶ Urizeo
247
1632
d’or ch’il n’apporta ¶ rimesso il
248
1632
espressi. ¶ Avevano in sé di Marianne orditi ¶ gl’infausti
249
1632
i tragici successi, ¶ spoglie di babilonica testura ¶ regi superbi
250
1632
real gli aurati scanni. ¶ Di mano in man, secondo
251
1632
e fino ¶ forma ha di core, e ’l core
252
1632
e ’l core è di rubino. ¶ Il pavimento ov
253
1632
posa le piante ¶ tutto di drappi d’or rigido
254
1632
d’or rigido splende; ¶ di varie gemme lucida e
255
1632
sovra gli pende; ¶ ha di ben terso e candido
256
1632
al ciel solleva, ebri di sangue, ¶ indi gli affigge
257
1632
tempie onora, ¶ si trae di testa, e sospiroso il
258
1632
ch’entro i confini ¶ di Bettelem l’usurpator temuto
259
1632
e ’l mar vincer di Rodi, ¶ schermir Pacoro, e
260
1632
Sento sfidarmi, ¶ strepiti son di guerra e di congiura
261
1632
son di guerra e di congiura, ¶ son minaccie di
262
1632
di congiura, ¶ son minaccie di morte, accenti d’armi
263
1632
Voglio in un mar di sangue universale ¶ l’àncora
264
1632
larga piazza ondeggi ¶ lago di sangue, e di sanguigne
265
1632
lago di sangue, e di sanguigne stille ¶ ritinta questa
266
1632
covili in schiera vanno. ¶ Di quel parlar fra gli
267
1632
ascese, ¶ e gran bosco di barba irsuto e folto
268
1632
sermon sonoro ¶ versò fiumi di latte e vena d
269
1632
dunque il tuo miglior, di quel sì fero ¶ desir
270
1632
soave e dolce impero ¶ di ragion consigliata il fren
271
1632
ché s’a giogo di legge il collo altero
272
1632
sensi, ¶ biasmo esser suol di questa rabbia insana ¶ aver
273
1632
mai turbo o tuon di vil furor non sente
274
1632
e corregge ¶ ch’accenni di servir, più che non
275
1632
tante prove esperto, ¶ trar di danno presente util futuro
276
1632
per messi. ¶ E poi di questo re che temi
277
1632
e santo ¶ d’amor, di grazia e di dolcezza
278
1632
amor, di grazia e di dolcezza pieno, ¶ re che
279
1632
pieno, ¶ re che vestito di mendico manto ¶ di tesori
280
1632
vestito di mendico manto ¶ di tesori immortali ha colmo
281
1632
il Cielo. ¶ Fuggi, signor, di re crudele e folle
282
1632
reo più tosto e di ciascuno ¶ la pena universal
283
1632
uno». ¶ Più oltre assai di sue ragioni il corso
284
1632
il capo, e più di tigre e d’orso
285
1632
baron, d’astio e di sdegno ¶ roco mormorador, nodrito
286
1632
fervido d’ingegno, ¶ vago di strage e cupido di
287
1632
di strage e cupido di morte, ¶ che pietà non
288
1632
che non cura ¶ tenerezza di sangue o di natura
289
1632
Ciel capo sublime ¶ far di limo terrestre indegna massa
290
1632
vincitor sotterra scenda ¶ ricco di ricche e gloriose palme
291
1632
lampadi minori, ¶ così ricco di lumi alti celesti ¶ fra
292
1632
che mi val fuor di speranza ¶ a lo stato
293
1632
e tutte in lui di Stige e d’Acheronte
294
1632
esecutrici ancelle, ¶ sommo signor di questo orribil chiostro, ¶ tuo
295
1632
virtù d’erbe e di pietre o suon di
296
1632
di pietre o suon di carmi, ¶ inganno, ira et
297
1632
sol costei ¶ può trar di dubbio i gran sospetti
298
1632
mal nate schiere, ¶ vaga di rinforzar l’esca immortale
299
1632
non ha la region di morte ¶ più de la
300
1632
le porte ¶ scabre, e di selce adamantina e dura
301
1632
adamantina e dura; ¶ son di ferro le basi e
302
1632
le basi e son di forte ¶ diaspro impenetrabile le
303
1632
impenetrabile le mura, ¶ e di sangue macchiate e tutte
304
1632
e tutte sozze ¶ son di teste recise e membra
305
1632
in vece v’ha di cortinaggi appesi. ¶ Rote, ceppi
306
1632
nel sangue orribilmente intrisi ¶ di fratelli svenati e padri
307
1632
e l’inumano Erisitton di questa ¶ cibano ad or
308
1632
le sue vesti ordite ¶ di negre fila di recise
309
1632
ordite ¶ di negre fila di recise vite. ¶ Circonda il
310
1632
e Ciclopi orridi armenti ¶ di draghi e tigri, e
311
1632
ceraste, idre e Chimere. ¶ Di Diomede i destrier, di
312
1632
Di Diomede i destrier, di Fereo i cani ¶ e
313
1632
Fereo i cani ¶ e di Terodamante havvi i leoni
314
1632
Terodamante havvi i leoni, ¶ di Busiri gli altari empi
315
1632
altari empi e profani, ¶ di Silla le severe aspre
316
1632
aspre prigioni, ¶ i letti di procuste orrendi e strani
317
1632
fiamme, havvi i coltelli ¶ di Nabucco et Acabbe e
318
1632
tremenda corte ¶ ch’ella di Dite, in men che
319
1632
e serena ¶ tutta macchiando di pallor di morte, ¶ sol
320
1632
tutta macchiando di pallor di morte, ¶ sol con la
321
1632
la verdura ¶ sentir forza di peste, ira di verno
322
1632
forza di peste, ira di verno. ¶ Potria col ciglio
323
1632
facelle empie e funeste ¶ di Tebe apparve a le
324
1632
la Giudea ¶ la progenie di Giuda avea perduto, ¶ e
325
1632
lui qual proprio uscì di Lete ¶ mostrarsi il mostro
326
1632
ombra vagante. ¶ Ciò che di Furia avea spoglia in
327
1632
in un tratto, ¶ e di forma mortal si vela
328
1632
che per l’Egeo di nembi oscuri e densi
329
1632
che vicino ¶ ti minacci di reo forte destino. ¶ Sai
330
1632
spirto addormentato, ond’arda ¶ di regio sdegno, e l
331
1632
l’armi appresta. ¶ Teco di ferro e sangue ombra
332
1632
anfesibene ¶ de le schiume di Cerbero nodrita, ¶ ch’al
333
1632
Rompesi il sonno, e di sudor le membra ¶ sparso
334
1632
morbido, gli sembra ¶ siepe di spine e campo di
335
1632
di spine e campo di battaglia. ¶ Ciò che d
336
1632
il dispietato Erode ¶ già di timor gelata arder di
337
1632
le quieti al regnar, di ciò non gode, ¶ ma
338
1632
che non pote avidità di regno?) ¶ fe’ del materno
339
1632
l’infermo ingegno ¶ nunzi di Cristo e testimoni invitti
340
1632
gole ¶ sangue in vece di voce e di parole
341
1632
vece di voce e di parole. ¶ Antonio, e tu
342
1632
e pregi, ¶ non dispreggiar di sacre rime ordito ¶ questo
343
1632
serto fiorito. ¶ Né fregiar di tai fior sì degna
344
1632
Musa devota arrossir deve, ¶ di que’ fior che nutrisce
345
1632
vena si beve, ¶ fior di cui mai non spoglia
346
1632
il sacro monte ¶ o di Sirio o di Borea
347
1632
o di Sirio o di Borea arsura o neve
348
1632
pregio e gloria tanta ¶ di Partenope bella il fren
349
1632
Atene o Roma eroe di te non vanta ¶ più
350
1632
tuoi famosi gesti, ¶ ma di tutto il Tirren l
351
1632
groppo immondo ¶ lo stringe di cento aspidi a traverso
352
1632
cento aspidi a traverso; ¶ di tai legami in sempiterno
353
1632
Paradiso il vinse. ¶ Giudice di tormento e re di
354
1632
di tormento e re di pianto, ¶ d’inestinguibil foco
355
1632
e luminoso manto, ¶ or di fiamme e di tenebre
356
1632
or di fiamme e di tenebre contesta. ¶ Porta, e
357
1632
suo regno il vanto, ¶ di sette corna alta corona
358
1632
digrigna ¶ i denti aspri di rugine e di schiuma
359
1632
aspri di rugine e di schiuma, ¶ e de’ membri
360
1632
tiranno, ¶ e con sferze di vipere e di spine
361
1632
sferze di vipere e di spine ¶ intente sempre a
362
1632
lo stanno. ¶ Crespi han di serpi innanellato il crine
363
1632
fanno. ¶ Scettro ei sostien di ferro, e mentre regna
364
1632
primiero ¶ perdesti e, già di luce angel più bello
365
1632
aria viva, ¶ invido pur di nostro stato umano, ¶ le
366
1632
e gli editti ¶ e di sacri indovini e di
367
1632
di sacri indovini e di Sibille, ¶ osserva poi vaticinati
368
1632
adamantini ¶ sciorsi in rivi di nettare e d’argento
369
1632
d’argento, ¶ e verdeggiar di Scizia i gioghi alpini
370
1632
alpini ¶ e i diserti di Libia in un momento
371
1632
e i pini ¶ sudar di mele, e stillar manna
372
1632
e luminosa ancella ¶ tragge di là da gli odorati
373
1632
n guisa ha pur di due gran vele aperte
374
1632
le cagion superne, ¶ tinte di sangue e di venen
375
1632
tinte di sangue e di venen travolse ¶ quasi bragia
376
1632
e bianco ¶ dover uscir di verginello fianco. ¶ Onde creder
377
1632
e che vestita ¶ gir di spoglia mortal deggia la
378
1632
nume ¶ fatto pria prigionier di poche fasce; ¶ che latte
379
1632
con pueril costume, ¶ chi di celeste nettare si pasce
380
1632
stia chi trono ha di stelle il Paradiso; ¶ che
381
1632
foco il fattor tremi di gelo ¶ e che il
382
1632
espresso avviso. ¶ Come suol di letizia aperto segno ¶ essere
383
1632
genti, ¶ ove per fin di sì malvaggia sorte ¶ non
384
1632
è concessa pur speme di morte. ¶ Volse a le
385
1632
Dio ¶ che da’ colli di Ramma il suon s
386
1632
la madre il numero di figli, ¶ spandendo van l
387
1632
van l’ingiuriose spade ¶ di sangue cittadin fiumi vermigli
388
1632
i baci. ¶ In cambio di saluto ecco veloce ¶ a
389
1632
mammella. ¶ Misera avea colei di non perfetto ¶ altro parto
390
1632
tinge, ¶ et a piaga di legge il braccio forte
391
1632
a quel meschin piaga di morte. ¶ Allor colei per
392
1632
fatto, e passa audace ¶ di stanza in stanza i
393
1632
trova che giace ¶ coppia di similissimi gemelli, ¶ e l
394
1632
questo e quel come di par v’entraro ¶ vo
395
1632
del mondo ancor escan di paro». ¶ Ciò dice, e
396
1632
pagar, rotto e battuto ¶ di sangue a ciascun grado
397
1632
si lagna. ¶ Nati già di duo ventri e d
398
1632
alvo, ¶ verso colui che di scampar desia, ¶ ahi folle
399
1632
affonda. ¶ Giunse ove poi di cittadine inermi ¶ povera famigliuola
400
1632
pena avea disciolta, ¶ ma di ben quattro assai leggiadri
401
1632
e senza erede. ¶ Duo di lor per il collo
402
1632
a la notte il congiunge. ¶ Si rode Erode
403
1632
fiocchi ulular tutto, ¶ e di servi e di ancelle
404
1632
e di servi e di ancelle intorno sente ¶ suoni
405
1632
ancelle intorno sente ¶ suoni di palme e gemiti di
406
1632
di palme e gemiti di lutto, ¶ et ecco arriva
407
1632
sire, ¶ un son io di color ministro indegno ¶ cui
408
1632
ogni successo, ¶ istoria memorabile di cui, ¶ vagliami teco il
409
1632
né mentre un reo di capital delitto ¶ cercando ei
410
1632
ad ubidir ritroso. ¶ Quindi di borgo in borgo in
411
1632
a soddisfarti intensa. ¶ Ebri di sangue i cori, e
412
1632
incontrar scudiero astuto, ¶ secreta di Malecche e fida spia
413
1632
onde ’l real giardino ¶ di sovra ’l fiume il
414
1632
empio destino. ¶ Vago pur di saper ciò ch’esser
415
1632
e ’l duolo, ¶ e di duo fanciullin, timida e
416
1632
suolo. ¶ Voce tremante e di sospir commista ¶ dal cor
417
1632
celle ¶ carni ch’eran di lor nate e concette
418
1632
con l’essempio già di tanti eccessi, ¶ figlio, ben
419
1632
ch’io non sarei di ricettarti avara ¶ dentro l
420
1632
capace ¶ che del licor di Bacco era ricetto ¶ non
421
1632
indi fuggì veloce ¶ ove di quell’albergo era nascosta
422
1632
avesse altrui senza dimora ¶ di cui si fusse il
423
1632
e dispettoso, ¶ volse, gioco di lei prendendo alquanto, ¶ spaventevole
424
1632
destra il sangue piove, ¶ – dic’ella – ove son
425
1632
son tanti meschini? ¶ tanti di tante madri occhi e
426
1632
e pupille? ¶ Tu cerchi di duo soli et io
427
1632
duo soli et io di mille. ¶ Fusse in grado
428
1632
che palesar convienti. ¶ Violenza di ferro a viva forza
429
1632
gioco, ¶ ma però che di ferro ha i cerchi
430
1632
spettatrice. ¶ In pari incendio di pietate e d’ira
431
1632
Spada a quel dir, di sangue ancor fumante, ¶ da
432
1632
or a voi sol di vendicar s’aspetta ¶ nel
433
1632
andrete ¶ troppo lieti però di mia sventura: ¶ l’ultimo
434
1632
era d’amor, non di natura. ¶ Riconoscere Albina omai
435
1632
diss’ella, e pien di mal talento ¶ per oltraggiarla
436
1632
al gran caso restò di nostra schiera ¶ attonita ogni
437
1632
Il fin non aspettò di questi accenti ¶ il tiranno
438
1632
lacrimoso coro e pien di doglia ¶ di donzelle e
439
1632
e pien di doglia ¶ di donzelle e di donne
440
1632
doglia ¶ di donzelle e di donne accompagnata, ¶ che del
441
1632
piè le giacque; ¶ tempestato di piaghe era, a vedello
442
1632
il freno! ¶ Oh Dio di che dolcissimi sospiri ¶ ferì
443
1632
dicea «sì concia, o di me stessa ¶ sembianza estinta
444
1632
tuoi trofei. ¶ Dimmi, spirto di serpe, anima d’orso
445
1632
d’orso, ¶ dimmi cor di diaspro e di metallo
446
1632
cor di diaspro e di metallo, ¶ in che poté
447
1632
irato, ¶ o la Sfinge di sangue immonda e lorda
448
1632
stuol vorace ¶ de’ dragon di Cirene, Arpia rapace. ¶ E
449
1632
pur indugio a squarciar di questa il velo, ¶ che
450
1632
No no, che se di morte orrido gelo ¶ preme
451
1632
d’una strage e di più morti. ¶ Deh quanto
452
1632
il miglior se ’l ch’apristi, ¶ o pargoletta
453
1632
trar vagiti in cambio di parole ¶ dato, pria che
454
1632
pria che l’umor di questo seno, ¶ t’avessi
455
1632
questo seno, ¶ t’avessi di mia man mortal veneno
456
1632
veneno! ¶ Ma questo sen, di sé medesmo avaro, ¶ troppo
457
1632
figlio essangue ¶ quanto negò di latte or dia di
458
1632
di latte or dia di sangue». ¶ A queste note
459
1632
queste note intenerissi alquanto ¶ di quel rigido cor l
460
1632
la soccorse in vano. ¶ Di dolor, di stupor, di
461
1632
in vano. ¶ Di dolor, di stupor, di meraviglia ¶ tremò
462
1632
Di dolor, di stupor, di meraviglia ¶ tremò, gelò, quasi
463
1632
pallor statua rassembra, ¶ già di sasso ebbe il core
464
1632
l figlio ¶ parean scogli di marmo in mar vermiglio
465
1632
al sangue vostro? ¶ O di quanto crudel, misero e
466
1632
reali, ¶ la mia vita di vita, ohimè, divisi, ¶ che
467
1632
peggio, ¶ indegno er’io di te, poiché t’ho
468
1632
spogliai dianzi, or rivestir di velo, ¶ per di novo
469
1632
rivestir di velo, ¶ per di novo spogliarle, et a
470
1632
architetrici illustri, ¶ nobil lavor di ben composte celle ¶ moli
471
1632
ingegnose e fabriche soavi ¶ di bianche cere e di
472
1632
di bianche cere e di odorati favi, ¶ così da
473
1632
in un bel nembo di fiammette avolte, ¶ incoronate di
474
1632
di fiammette avolte, ¶ incoronate di diadema ardente, ¶ in lieto
475
1632
una schiera accolte, ¶ fatto di sé medesme un cerchio
476
1632
abissi, e la prigion di morte, ¶ che de gli
477
1632
ira getea, ¶ posata allor di Lete in su la
478
1632
per trecciarsene il crin, di fior novelli, ¶ quando per
479
1632
vermiglietti raggi ¶ precursori del ch’a noi s
480
1632
le teste, ¶ ohimè, trafisse di punture acute? ¶ ahi qual
481
1632
e gelsomini intatti ¶ e di purpureo nettare conditi, ¶ a
482
1632
conditi, ¶ a i giardini di Dio serbati e fatti
483
1632
e rubini, ¶ gemme degne di far ricca e pomposa
484
1632
e pomposa ¶ la corona di Cristo e de la
485
1632
vivi e vivaci, ¶ e di gloria e d’onor
486
1632
onor securi pegni, ¶ e di grazia e d’amor
487
1632
dolci umori ¶ in coppa di pietà smembrati Amori? ¶ De
488
1632
Ciel fregiarsi. ¶ Torrebbe volentieri di fin ostro ¶ la luna
489
1632
e ben gradita ¶ cui di pregio e d’onor
490
1632
trionfa e regna, ¶ ciascun di voi de gli Angeli
491
1632
gli Angeli consorte ¶ spogli di sua vittoria avrà ben
492
1632
giorno solo, ¶ nel primo l’ultima notte avesti
493
1632
palme, ¶ sperando il fin di così lunga notte, ¶ e
494
1632
gian per l’orror di quelle ombrose grotte ¶ portando