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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Benvenuto Cellini, Vita di Benvenuto di Maestro Giovanni Cellini fiorentino, scritta, per lui medesimo, in Firenze, 1562

concordanze di «di»

nautoretestoannoconcordanza
1
1562
a fare un poco di segno di ridere di
2
1562
un poco di segno di ridere di quella bestia
3
1562
di segno di ridere di quella bestia e di
4
1562
di quella bestia e di quelle sciocche parole che
5
1562
lui aveva detto. Demmo di piedi a' cavagli, e
6
1562
morto corsono al Duca di Melfi, che dessi loro
7
1562
degli uomini del cardinale di Ferrara, non volse dare
8
1562
Cherubino e quel pazzo di quel milanese, che continuamente
9
1562
Per essere costui brutto di viso, e la bocca
10
1562
cresciuta la bocca più di tre dita; e con
11
1562
ci davano tanta occasione di ridere, che in cambio
12
1562
ridere, che in cambio di condolerci della fortuna, non
13
1562
fortuna, non possevamo fare di non ridere a ogni
14
1562
della bocca, avendo fitto di già tre punti, disse
15
1562
diceva con certi scrollamenti di testa, davano sì grande
16
1562
davano sì grande occasione di ridere, che in cambio
17
1562
ridere, che in cambio di condolerci della nostra mala
18
1562
noi non restammo mai di ridere; e così sempre
19
1562
che e' si parlava di quella bestia del milanese
20
1562
l'altre disgrazie avvenute; di modo che continuamente in
21
1562
piagneva. Facilmente guarì Pagolo: di poi ce ne andammo
22
1562
ne andammo alla volta di Ferrara, e il nostro
23
1562
fece acconciare da lavorare. Di poi dette ordine di
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1562
Di poi dette ordine di partirsi sanza me alla
25
1562
sanza me alla volta di Francia; e veduto che
26
1562
quel che tu hai di bisogno lascerò ordine a
27
1562
più volte ebbi voglia di andarmi con Dio: ma
28
1562
gran danno. Pure, vestitomi di quella gratitudine che meritava
29
1562
salvatico quasi un miglio di terreno scoperto, innel quale
30
1562
salvatici ivi covavano. Avvedutomi di questo, acconciai il mio
31
1562
polvere senza far romore; di poi appostavo di quei
32
1562
romore; di poi appostavo di quei pagoni giovani, e
33
1562
larghissimamente ci nutriva, ma di tanta virtù che tutte
34
1562
questo tempo il Duca di Ferrara s'accordò con
35
1562
antiche, che gli avevano di Modana e di certe
36
1562
avevano di Modana e di certe altre città; le
37
1562
ditto Papa con forza di danari: la qual quantità
38
1562
che la passassi più di trecento mila ducati di
39
1562
di trecento mila ducati di Camera. Aveva il Duca
40
1562
vecchio sopportare questa ingiuria di questi tanti danari che
41
1562
un flusso sì grande di corpo, che lo condusse
42
1562
io feci innun tondo di pietra nera, grande quanto
43
1562
ritratto della sua testa: di poi mi comandò che
44
1562
lieta, con panni sottilissimi, di bellissima grazia; e sotto
45
1562
e sotto i piedi di lei figurai afflitto e
46
1562
non si poteva saziare di chiamarsi sattisfatto, e mi
47
1562
lettere per la testa di Sua Eccellenzia e per
48
1562
era venduta per prezzo di danari. ¶ VII. ¶ In questo
49
1562
questa opera io spero di farla a chi l
50
1562
arà avere, e ciascun di voi la vedrete finita
51
1562
assai tempo da farne di quelle molto maggiori di
52
1562
di quelle molto maggiori di questa -. Il Cardinale disse
53
1562
mia allevati, furno provisti di cavalcature. Il Cardinale divise
54
1562
Madonna del Loreto, e di quivi poi a Ferrara
55
1562
dirizzò per la volta di Firenze. Questa era la
56
1562
a Sua Signoria reverendissima di andarmene seco; e così
57
1562
che l'eran governatrice di quel ricco monisterio; e
58
1562
certissimo per le orazioni di quelle povere verginelle d
59
1562
volsi per la volta di Firenze; e dove io
60
1562
io sarei andato franco di spese o col Cardinale
61
1562
accompagnai con un maestro di oriuoli eccellentissimo, che si
62
1562
partito el lunedì santo di Roma, ce ne venimmo
63
1562
io avevo dato intenzione di andarmene col Cardinale, non
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1562
non pensavo che nissuno di quei miei nimici m
65
1562
istato mandato una frotta di uomini bene armati, per
66
1562
traino, tenevano molto conto di me. Arrivai lo Iddio
67
1562
il monisterio. ¶ IV. ¶ Partitomi di Viterbo con i sopraddetti
68
1562
ditto traino del Cardinale, di modo che il giovedì
69
1562
v'era alcune cavalle di ritorno, e che quei
70
1562
quei delle poste aspettavano di darle a qualche passeggiere
71
1562
guadagno, che alla posta di Siena le rimenassi; veduto
72
1562
un giulio a un di quei garzoni delle poste
73
1562
buone che ci faceva di bisogno per cinque persone
74
1562
il detto sempre diceva di non me le voler
75
1562
soldati bravissimi, più bestiali di lui; sì che ricomperate
76
1562
niente -. Ricomperai un paio di staffe, pur pensando con
77
1562
pensando con amorevol parole di riavere il mio buon
78
1562
cavallo, e bene armato di giaco e maniche, e
79
1562
e molto mi fidavo di quel giovane romano che
80
1562
pure avere qualche poco di feria. Giugnemmo alla ditta
81
1562
non sarete voi contento di rendermi il mio cucino
82
1562
qual tornava da far di quelle divozione che si
83
1562
giorno; e avendo sentito di lontano benissimo tutte le
84
1562
davano biasimo alla città di Siena. Quei dua giovani
85
1562
padre invelenito dalle parole di quello onorato gentiluomo, subito
86
1562
alquanto indietro, feci segno di mostrargli la bocca del
87
1562
tanto, che fussi arrincontro di lui, anzi era colla
88
1562
il quale aveva viso di pazzo: e non valse
89
1562
bene egli era maestro di oriuoli eccellentissimo, come io
90
1562
benissimo, non fece segno di fuggire, come aveva fatto
91
1562
aveva fatto quel milanese; di modo che questi dua
92
1562
Io, che avevo dato di piè al cavallo e
93
1562
e che il colpo di Pagolo era ito tanto
94
1562
Ascanio, dissi loro: - Date di piè a' vostri cavalli
95
1562
peccato d'un po' di minestra di carne che
96
1562
un po' di minestra di carne che io mangiai
97
1562
Nostredonne e Cristi, ¶ il d'agosto vennon per
98
1562
sgombra. ¶ E quando privi di speranza foro, ¶ mi detton
99
1562
palazzo del sopraditto cardinal di Ferrara, molto ben veduto
100
1562
ripigliavo il fiato, ingegnandomi di ricordarmi dell'arte mia
101
1562
mia, presi grandissimo piacere di riscrivere questo soprascritto capitolo
102
1562
riscrivere questo soprascritto capitolo. Di poi, per meglio ripigliar
103
1562
forze, presi per partito di andarmi a spasso all
104
1562
per tenermi compagnia. Uscito di Roma, me ne andai
105
1562
ne andai alla volta di Tagliacozze, pensando trovarvi Ascanio
106
1562
partimmi per alla volta di Roma, e meco ne
107
1562
a ragionare dell'arte, di modo che io mi
108
1562
che io mi struggevo di ritornare a Roma, per
109
1562
rubato con molta quantità di altre cose di molto
110
1562
quantità di altre cose di molto valore. Innel detto
111
1562
il quale era composto di figurine tonde e di
112
1562
di figurine tonde e di basso rilievo; e similmente
113
1562
e similmente era composto di figure tonde e di
114
1562
di figure tonde e di pesci di basso rilievo
115
1562
tonde e di pesci di basso rilievo il detto
116
1562
fare, ancora mi abbundava di nuove opere; e mi
117
1562
pontificale, il quale fu di grandezza quanto una mana
118
1562
mana d'un fanciullo di dodici anni; e in
119
1562
altri suggelli dei cardinali di Roma, quali erano quasi
120
1562
quali erano quasi tutti di mano del sopraditto Lautizio
121
1562
voluto uscir dell'ordinario di quei che avean fatte
122
1562
Luigi, sopra questo, approposito di questo sale, disse molte
123
1562
Benvenuto mio, il disegno di messer Luigi e quello
124
1562
messer Luigi e quello di messer Gabbriello mi piacciono
125
1562
io dissi: - Vedete, Signori, di quanta importanza sono i
126
1562
in loro apparisce. Niente di manco se voi dimandate
127
1562
ai miei figliuoli, che di questa mia professione partorisco
128
1562
bello d'aspetto e di proporzion di corpo, e
129
1562
aspetto e di proporzion di corpo, e con suave
130
1562
facessi una Amfitrite moglie di Nettunno, insieme con di
131
1562
di Nettunno, insieme con di quei Tritoni di Nettunno
132
1562
con di quei Tritoni di Nettunno e molte altre
133
1562
feci una forma ovata di grandezza di più d
134
1562
forma ovata di grandezza di più d'un mezzo
135
1562
si vede certi rami di mare lunghi che entran
136
1562
accomodatamente e bene stava di molto sale; sotto al
137
1562
fatta una femmina tanto di bella forma quanto io
138
1562
mano posto un corno di dovizia, addorno con tutte
139
1562
tutta la bella sorte di pesci e chiocciolette, che
140
1562
fuora questa mia opera di cera: alla quale con
141
1562
si finire innella vita di dieci uomini; e voi
142
1562
noi, i quali dicevamo di quelle cose che si
143
1562
lui v'ha mostro di quelle che non si
144
1562
e a voi pien di virtù, dico, che questa
145
1562
Papa non si immaginava; di modo che il Papa
146
1562
una volta la settimana di fare una crapula assai
147
1562
Re aveva gran desiderio di tal cosa. Allora il
148
1562
in modo alcuno uscire di prigione. Venne il mandato
149
1562
gentiluomini del ditto cardinale di Ferrara, e alle quattro
150
1562
e alle quattro ore di notte passate mi cavorno
151
1562
né volse osservare nulla di quello che il Castellano
152
1562
Questa cosa mi costò di molte decine di scudi
153
1562
costò di molte decine di scudi, e perché il
154
1562
il Cardinale mi disse di poi, che io stessi
155
1562
lui non mi cavava di quel carcere, io non
156
1562
mai per uscire; che di già avevo inteso dire
157
1562
Papa si condoleva molto di avermi lasciato. ¶ CXXVIII. ¶ M
158
1562
lasciato. ¶ CXXVIII. ¶ M'è di necessità tornare un passo
159
1562
camera del Cardinale e di poi innel giardin segreto
160
1562
a trovare un cassiere di messer Bindo Altoviti, il
161
1562
aveva fidato il valore di parecchi centinaia di scudi
162
1562
valore di parecchi centinaia di scudi; e questo giovane
163
1562
pareva che si scontorcessi di non la volere, e
164
1562
che quel povero giovane di questo Bernardo Galluzzi detto
165
1562
iscrittomi innella fronte parole di grandissima importanza; e quello
166
1562
prigione s'interviene moltissime di queste cotal cose. Ancora
167
1562
dicevo, tutto quello che di poi intervenne al signor
168
1562
evidente a ogni sorta di uomo a chi io
169
1562
insino a dua ore di sole, e molto meglio
170
1562
aria in quella parte di là è tanto più
171
1562
prigione e in lode di detta prigione; di poi
172
1562
lode di detta prigione; di poi seguiterò i beni
173
1562
beni e' mali accadutimi di tempo in tempo, e
174
1562
parer mio; ¶ sie carco di pensieri e di famiglia
175
1562
carco di pensieri e di famiglia, ¶ e qualche doglia
176
1562
vita; ebbistrattato, ¶ senza speranza di salute mai. ¶ E sforzinti
177
1562
o fuoco, ¶ e pien di bei pensier fin dalla
178
1562
Per dir il ver di quel ch'io ne
179
1562
una gran maraviglia: ¶ venendomi di scrivere un capriccio, ¶ che
180
1562
co' denti un pezzuol di legno spiccio; ¶ e presi
181
1562
e presi un pezzo di matton per sorta, ¶ e
182
1562
animoso e audace, ¶ carco di bei pensieri in bene
183
1562
n'esca: ¶ sa ragionar di guerra, triegua e pace
184
1562
fa l'uom sì di virtù pieno, ¶ che 'l
185
1562
se ne va un di loro! ¶ Quasi che d
186
1562
no sono 'l primo, ¶ di questo taccio; e torno
187
1562
veggo su pe' canti ¶ di quei che hanno le
188
1562
paur che non sien di quei tanti. ¶ Oh quanti
189
1562
terra il vero spiana; ¶ di bruno, appresso a questo
190
1562
a questo, un cataletto ¶ di gigli rotti ornato; pianti
191
1562
fronte scrisse ¶ col calamo di Pietro a me parole
192
1562
e orso ¶ più setoso di quel, del sangue umano
193
1562
diamante di qualche poco di valore a una di
194
1562
di valore a una di queste guardie. Si disse
195
1562
poteva valere parecchi decine di scudi, costui dette ad
196
1562
e in minestra. Attesi di buona voglia a mangiare
197
1562
digiunato. Questo giorno era di festa. È ben vero
198
1562
Finito che io ebbi di desinare, essendo restato un
199
1562
guardavo, mi venne ricordato di quello iscrosciare che m
200
1562
mi pareva esser certo di essere ispacciato e morto
201
1562
orazione a Dio, ringraziandolo di quella così piacevol morte
202
1562
quel tempo che sopra di lui ero stato. Ora
203
1562
mano certi sottilissimi granelluzzi di quello creduto diamante, quale
204
1562
sobbillato da un poco di vana speranza; qual fu
205
1562
io presi un poco di coltellino, e presi di
206
1562
di coltellino, e presi di quelle ditte granelline, e
207
1562
vero. Subito mi vesti' di nuova isperanza e dissi
208
1562
io m'ero risoluto di starmi cheto e di
209
1562
di starmi cheto e di morirmi in pace a
210
1562
che me lo pestassi, di valore di più di
211
1562
lo pestassi, di valore di più di cento scudi
212
1562
di valore di più di cento scudi, costui per
213
1562
pestò un berillo cetrino di valore di dua carlini
214
1562
berillo cetrino di valore di dua carlini, pensando forse
215
1562
questo tempo il vescovo di Pavia, fratel del conte
216
1562
Pavia, fratel del conte di San Sicondo, domandato monsignor
217
1562
domandato monsignor de' Rossi di Parma, questo vescovo era
218
1562
un suo servitore alcune di quelle polveruzze avanzatemi; ma
219
1562
da poi la morte di quell'uomo da bene
220
1562
sua pani uno il , perché io non volevo
221
1562
messer Antonio, che certo di tal cosa non era
222
1562
se la passò così di leggieri, considerato che gli
223
1562
tutti quelli accidenti che di nuovo mi venivano, di
224
1562
di nuovo mi venivano, di punto in punto. Ancora
225
1562
sopra ditto Giovanni speziale, di quel di Prato, e
226
1562
Giovanni speziale, di quel di Prato, e quivi soldato
227
1562
nulla io volevo mangiare di quello che egli mi
228
1562
par mio. Questo disse di gran parole, e io
229
1562
alquanto, e ancora disegnato di farmi pagare quelle spese
230
1562
donate, trovò un altro di quei sua servitori, il
231
1562
il Papa era ogni molestato da quel monsignor
232
1562
molestato da quel monsignor di Morluc, il quale da
233
1562
io non disegnassi uscire di quella prigione di quel
234
1562
uscire di quella prigione di quel pezzo: al quale
235
1562
n'uscirei a dispetto di tutti. Questo giovane dabbene
236
1562
a Roma il cardinale di Ferrara; il quale, andando
237
1562
a ragionare col Cardinale di quelle francioserie. E perché
238
1562
innel pasteggiare vien detto di quelle cose, che fuora
239
1562
quelle cose, che fuora di tale atto tal volta
240
1562
al Papa molto più di quello che il Papa
241
1562
il sole; ed era di tanta bella grazia in
242
1562
o Virtù tua infinita, di che cosa mi fai
243
1562
innel mezzo del sole di nuovo gonfiava, sì come
244
1562
bellissima Madonna, qual mostrava di essere a sedere in
245
1562
atto piacevolissimo, quasi ridente; di qua e di là
246
1562
ridente; di qua e di là era messa in
247
1562
figura vestita a modo di sacerdote: questa mi volgeva
248
1562
continuamente ringraziavo la gloria di Dio con grandissima voce
249
1562
m'ha fatto degno di mostrarmi tutta la gloria
250
1562
questo io mi cognosco di essere libero e felice
251
1562
sono certissimo che il di tutti e Santi
252
1562
certissimo che il dì di tutti e Santi, quale
253
1562
a punto, il primo di novembre, la notte
254
1562
punto, il primo dì di novembre, la notte seguente
255
1562
a quattro ore, quel che verrà, voi sarete
256
1562
sarete forzati a cavarmi di questo carcere tenebroso; e
257
1562
e non potrete far di manco, perché io l
258
1562
e in quel trono di Dio. Quel sacerdote, qual
259
1562
nissuno non ha potenzia di farmi più male; e
260
1562
io lo farò chiaro di quel che forse lui
261
1562
medici non avessino punto di speranza della sua salute
262
1562
fuscelletti fatti per lavorar di cera, con molte cortese
263
1562
le disse un certo di quei sua servitori che
264
1562
tale era tutto contrario di quella setta di quegli
265
1562
contrario di quella setta di quegli altri ribaldi, che
266
1562
e sincero; ¶ le porte di Iustizia sacre e sante
267
1562
mandò lume per il e per la notte
268
1562
il sonetto più volte; di poi mandò a dire
269
1562
giovane, che era persona di pochissimo discorso, disse: - A
270
1562
perché io son condotto di sorte, che io non
271
1562
ma quanto all'uscire di questo carcere, e' non
272
1562
e non potete far di manco. - Costui si parti
273
1562
e andatosene, soprastette più di dua ore di oriuolo
274
1562
più di dua ore di oriuolo; di poi venne
275
1562
dua ore di oriuolo; di poi venne per me
276
1562
suo gran male passò di questa presente vita, e
277
1562
ebbe commessione dal Papa di lasciarmi stare in quella
278
1562
s'avessi a fare di me. Quel messer Durante
279
1562
quel soldato, speziale pratese, di darmi a mangiare qualche
280
1562
subito; facessi in termine di quattro o di cinque
281
1562
termine di quattro o di cinque mesi. Andorno inmaginando
282
1562
cinque mesi. Andorno inmaginando di mettere in fra il
283
1562
ha veleno in sé di sorte alcuna, ma per
284
1562
resta con quella acutezza; di modo che entrando innello
285
1562
e delle budella, e di mano in mano che
286
1562
con non molto ispazio di tempo le fora; e
287
1562
che ogni altra sorte di pietre o vetri mescolata
288
1562
sopraditto dette un diamante di qualche poco di valore
289
1562
morire il predicatore Foiano di fame: forse che vedendosi
290
1562
Monaldi con circa venti di quei servitori del Castellano
291
1562
un Dio Padre addorno di Angeli e un Cristo
292
1562
muro con un poco di carbone, che io avevo
293
1562
trovato ricoperto dalla terra, di poi quattro mesi che
294
1562
venivano a medicarmela, che di poi quattro mesi ero
295
1562
perché quello che è di buono in me voi
296
1562
voi non sete degni di guardarlo, né potete toccarlo
297
1562
fare, disse a quattro di quelli più gagliardi: - Levatevi
298
1562
noi doviamo aver paura di lui? Tenetelo or forte
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loro, inmaginandomi molto peggio di quello che poi m
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mia innocenzia i debiti di chi io non conosco
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era morto il Foiano di fame, e ivi mi
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mi iubbilava il cuore di speranza e di fede
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cuore di speranza e di fede. Il sicondo giorno
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sicondo giorno mi trassono di quella buca e mi
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quei miei primi disegni di quelle inmagini de Idio
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io fui, alla presenza di esse di dolcezza e
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alla presenza di esse di dolcezza e di letizia
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esse di dolcezza e di letizia io assai piansi
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poi il Castellano ogni voleva sapere quello che
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1562
tutto il seguìto, e di già li medici avevano
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1562
Papa fu cattivo inverso di me, pessimo e doloroso
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orazioni ad alta voce: di poi tutte, un Qui
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Qui habitat in ajutorium; di poi questo, ragionai con
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Idio arà mai misericordia di me e dei mia
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1562
Vadia, che in cambio di farlo morire, io gli
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1562
poi io morrei contento. Di tutte le cose io
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1562
ero tanto addimesticato, che di nulla io non avevo
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1562
desiderio, che il sognare di vedere la spera del
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la spera del sole. Di modo che seguitando innanzi
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1562
mortali, io ti prometto di venirti a visitare al
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1562
Dio le feci a' dua d'ottobre nel
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seguente, che fu a' tre di ottobre detto
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1562
fu a' dì tre di ottobre detto, io m
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1562
a dosso un poco di vestaccia che io aveo
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1562
mi concedessi almanco tanto di grazia, che io sapessi
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quale era la causa di quella penitenzia. ¶ CXXII. ¶ Dette
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1562
modo d'un giovane di prima barba; con faccia
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e indosso un giaco di maglia; e così mi
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1562
detta istrada, all'uscire di quella stanza mi trovai
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batteva in una pariete di muro, modo che una
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1562
modo che una facciata di casa, sopra il mio
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del sole. M'affrettavo di salire; e tanto andai
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tratto tutta quella forza di quei gran razzi gittarsi
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grazia mi fai tu, di quello che io non
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né manco un bagno di purissimo oro istrutto. In
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e crescere questa forma di questo gonfio, e in
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1562
che tu puoi, ché di nulla mi curo al
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non si cura né di vivere né di morire
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né di vivere né di morire, ed è più
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1562
mi parlate mai più di lui, che costui è
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1562
dell'acqua assai, piena di tarantole e di molti
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1562
piena di tarantole e di molti vermi velenosi. Fummi
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Fummi gittato un materassuccio di capecchio in terra, e
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che mi dessino alcuni di quei miei libri da
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1562
da leggere. Da nessuno di questi non mi fu
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1562
portato un mio libro di Bibbia vulgare, e un
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1562
dove eran le Cronache di Giovan Villani. Chiedendo io
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1562
che io avevo troppo di quelli. Così infelicemente mi
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ora e mezzo del di un poco di
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e mezzo del dì di un poco di riflesso
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dì di un poco di riflesso di lume il
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un poco di riflesso di lume il quale m
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piccolissima buca; e solo di quel poco del tempo
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pensieri de Dio e di questa nostra fragilità umana
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certo in brevi giorni di aver a finir quivi
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più piacevole che quello di prima: e a poco
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accomodata a quel purgatorio. Di poi che io senti
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e assuefatta, presi animo di comportarmi quello inistimabil dispiacere
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resoluto in qualche modo di spegnermi da me medesimo
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arebbe istiacciato al primo: di modo che, acconcio che
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dissi -. Subito mi levorno di quivi donde io ero
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maccheroni, lo gittorno fuori di quella stanza: e riditte
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e mia difensitrice. ¶ CXIX. ¶ Di poi la notte mi
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giovane, e a modo di sgridarmi diceva: - Sa' tu
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prigione, viddi un poco di mattone fracido; così lo
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modo che un poco di savore: di poi così
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un poco di savore: di poi così carpone mi
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accostai a un taglio di quella porta della prigione
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ne spiccai un poco di scheggiuzza; e fatto che
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mia dello intelletto, isdegnati di non voler più istare
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corpo dava loro isperanza di bene: così in dialogo
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a maggior guai. ¶ Ripreso di nuovo il vigore, da
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mi fui confortato, seguitando di legger la mia Bibbia
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Bibbia, e' mi ero di sorte assuefatto gli occhi
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alti pensieri in Dio; di modo che e' mi
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1562
una dilettazione tanto grande di questi pensieri in Dio
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1562
non mi ricordavo più di nessuno dispiacere che mai
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denti in bocca; e di questo io m'avvedevo
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e perché l'ultimo di luglio io mi
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perché l'ultimo dì di luglio io mi rallegrai
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festa che si usa di fare in Roma in
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Roma in quel primo d'agosto, da me
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più lieto sono io di questa che di quelle
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io di questa che di quelle! - Quelli che mi
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io non mangiassi nulla di quelle vivande che mi
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non aveva potuto far di manco, e che io
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e che io stessi di buona voglia, che m
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1562
Standomi così, ero ogni visitato e offertomi da
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amici un giovane greco di età di venticinque anni
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1562
giovane greco di età di venticinque anni: questo era
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1562
gagliardissimo oltramodo e giucava di spada meglio che ogni
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1562
ha dato uno uffizio di cinquecento scudi di entrata
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uffizio di cinquecento scudi di entrata; sì che io
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1562
che io ti priego di grazia, che tu non
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1562
croce che mi levassi di quivi, perché io sapevo
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1562
quello mi poteva fare di molto bene, ma che
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1562
segretamente, per suo onore, di molto male; però facessi
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1562
facessi presto e cercassi di camparmi la vita di
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di camparmi la vita di costui: che se lui
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se lui mi cavava di quivi, innel modo che
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1562
disperato. Questo fu il del Corpus Domini nel
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meco. Passato un'ora di notte di poi si
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un'ora di notte di poi si partirno; e
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m'assettorno da dormire, di poi si messono nell
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nero quant'una mora, di questi pelosi, e mi
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che me lo levassi di sotto il letto, perché
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insino alle quattro ore di notte. Al tocco delle
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tocco delle quattro ore di notte entrò il bargello
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1562
circa a quattro ore di notte. Questi mi portavano
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e coperto, e quattro di loro andavano innanzi, faccendo
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1562
mi portorno a Torre di Nona, luogo detto così
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1562
in sun un poco di materasso e datomi uno
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1562
materasso e datomi uno di quelle guardie, il quale
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1562
avvisato. Istetti un pezzo di quella notte col pensiero
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pregavo, che gli piacessi di accettarmi innel suo regno
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era fatto per difensione di questo corpo che Sua
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Maestà mi aveva prestato: di modo che io non
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si vive innel mondo, di meritare quella morte; ma
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sieno congiurate contro a di noi per farci bene
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Cielo mi porterieno fuor di quel carcere e mi
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influssi celesti adempieno sopra di me la loro malignità
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più presto io esca di questo carcer mondano, più
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allora: - Troppo gl'incresce di te e piange -. Allora
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l'amor de Dio, di mandare a dire al
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molto caro appresso a di sé - e andatasene in
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1562
mai cattivo animo inverso di lui -. Queste parole le
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1562
per essere alla presenza di quei Cardinali, i quali
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1562
mio gran bene. Desinai di buona voglia. Così mi
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insino a una ora di notte. A quell'ora
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1562
quel luogo portato, e di quivi con molte amorevol
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1562
comandò che avessin cura di non mi percuotere quella
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1562
mi portorno in Castello, di donde io ero uscito
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1562
grandissimo in Roma: che di già s'era vedute
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1562
gran torrione del mastio di Castello, e tutta Roma
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1562
e voleva a forza di tutti e' sua servitori
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1562
messer Roberto Pucci, padre di messer Pandolfo, avendo inteso
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1562
in persona per vederla; di poi se ne venne
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1562
una delle sue camere di già medicato. Questi dua
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1562
in prigione a riquisizione di certi sua - per essere
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1562
volendocelo tenere appresso a di noi, avevamo ordinato di
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1562
di noi, avevamo ordinato di dargli tanto bene, che
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non avessi aùto causa di ritornare in Francia. Assai
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1562
a visitare la nobiltà di Roma, e giovani e
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Il Castellano, così fuor di sé, si fece portare
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1562
via, e mi promesse di non volar via! - Il
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1562
giovane, ancora io iscesi di quel luogo proprio -. A
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1562
breve, essendo lui abbreviatore di Parco Maioris: papa Lessandro
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1562
aveva tenuto prigione assai; di poi, per esser la
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corroppe con danari certe di quelle guardie; di modo
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1562
certe di quelle guardie; di modo che il giorno
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1562
era solamente il torrione, di modo che lui non
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1562
quale era stato fatto di dua giorni innanzi vescovo
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1562
e così ho autorità di prometterti per commessione espressa
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1562
prometterti per commessione espressa di Sua Santità, il quale
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fatto Vescovo da dua in qua - che il
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1562
t'ha dato aiuto; di poi confòrtati e ripòsati
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d'altro uomo che di te -. Così fattomi cavar
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la mana, disse: - Istà di buona voglia e confòrtati
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a disagio un monte di gran gentiluomini e signori
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restorno meco; e chi di loro mi offeriva e
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1562
aveva detto a Benvenuto, di modo che lui bravissimamente
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1562
a voler far segno di far quistione; il detto
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1562
quel che la vuole di lui; io non voglio
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io non voglio mancare di non ve lo aver
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stato prigione a torto, di tirare una volta a
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1562
con biasimo non piccolo di coloro, li quali eran
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uomini da bene e di conto. ¶ CXIII. ¶ Alla presenza
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1562
conto. ¶ CXIII. ¶ Alla presenza di queste parole si era
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1562
si era quel gentiluomo di Santa Fiore con il
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1562
e santamente. Questo gentiluomo di Santa Fiore venne un
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1562
ogni conto da più di lui; ma che se
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1562
Ecco lassù il colombo di Giovan Francesco della Tacca
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1562
dissi: - Vadine un boccale di grego di quel buono
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1562
un boccale di grego di quel buono di Palombo
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1562
grego di quel buono di Palombo oste, e che
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1562
dirà il mondo e di Vostra Santità e di
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1562
di Vostra Santità e di me? - Il Papa replicò
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e per un poco di mia sadisfazione lo metterò
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1562
Andrea, che fussi contento di dire al Cardinale che
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1562
mi farei portare fuor di Roma in luogo sicuro
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1562
aveva molto istracco, e di più avevo iscorticato le
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1562
iscorticato le mane per di drento, che sanguinavano; per
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1562
posato quel mio fuso di fascie, col quale io
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1562
si scoperse adosso una di quelle sentinelle che facevano
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1562
della vita, mi disposi di affrontare quella guardia; la
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1562
sollecitava il passo, mostrando di scansarmi. Alquanto iscostatomi dalle
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1562
quanto io posso giudicare. Di poi, volendosi far chiaro
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1562
e subito mi ricordai di tutto quello che io
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1562
le levai tutte sanguinose: di poi cercatomi bene, cognobbi
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1562
bene, cognobbi e giudicai di non aver male che
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1562
fussi; però, volendomi rizzare di terra, mi trovai tronca
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1562
ossa con quella grossezza di quella pallottola, non possendo
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1562
quel luogo si roppe: di modo che io gittai
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1562
pugnale tagliai un pezzo di quella fascia che m
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1562
rimissi la gamba insieme, di poi carpone con il
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1562
mi provai a scalzarla; di poi vi messi le
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1562
CX. ¶ Era stato più di cinquecento passi andanti da
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che quello guaiva forte, di modo che gli altri
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in verso Sant'Agnolo, di quivi presi il cammino
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per andarmene alla volta di San Piero, per modo