Angelo Roncalli, Aeterna Dei Sapientia, 1961

XV CENTENARIO DELLA MORTE ¶ DI SAN LEONE I MAGNO

MAGNO ¶ L'eterna sapienza di Dio che «si estende

sua immagine nello spirito di san Leone I, sommo

Nostro predecessore Pio XII, di ven. mem., appare dotato

dotato in misura straordinaria di intrepida fortezza e di

di intrepida fortezza e di paterna bontà. ¶ Per questo

a sedere sulla cattedra di Pietro, che san Leone

illustrò con la saggezza di governo, con la ricchezza

governo, con la ricchezza di dottrina, con la sua

del suo beato transito, di rievocarne le virtù e

cattolica. La grandezza, infatti, di questo pontefice non va

legata principalmente al gesto di intrepido coraggio, con il

rivestito solo della maestà di sommo sacerdote, affrontò nel

episodio e un indizio di una vita spesa tutta

e sociale non soltanto di Roma e dell'Italia

vita e all'operosità di san Leone ben si

sede apostolica, il vicario di Cristo in terra, il

sede apostolica ¶ «Leone, toscano di nascita, figlio di Quinziano

toscano di nascita, figlio di Quinziano», come ci informa

giungendo fino al grado di diacono. Nel periodo che

Sisto III. Ebbe rapporti di amicizia con san Prospero

amicizia con san Prospero di Aquitania e con Cassiano

fondatore della celebre Abbazia di S. Vittore in Marsiglia

dietro suggerimento della corte di Ravenna, al fine di

di Ravenna, al fine di comporre il conflitto tra

allora che la chiesa di Roma pensò non potersi

potersi affidare il potere di vicario di Cristo ad

il potere di vicario di Cristo ad uomo migliore

nel portico della Basilica di San Pietro. Il papa

santo pontefice «nella rocca di Pietro»; dopo la costruzione

possiamo fare a meno di proclamare che ben raramente

il trionfo della chiesa di Cristo sui suoi spirituali

quanto durante il pontificato di san Leone Magno. Questi

altro congiunto con quello di sant'Agostino di Ippona

quello di sant'Agostino di Ippona e di san

Agostino di Ippona e di san Cirillo di Alessandria

e di san Cirillo di Alessandria. Effettivamente, se sant

contro le errate affermazioni di Nestorio, difese la divinità

Nestorio, difese la divinità di Gesù Cristo e la

e la divina maternità di Maria Vergine, san Leone

insigni luminari della chiesa di occidente e di oriente

chiesa di occidente e di oriente, domina su tutti

contemporanei nella chiara affermazione di queste fondamentali verità della

sguardo alla prodigiosa attività di pastore e di scrittore

attività di pastore e di scrittore svolta da san

sull'unità o duplicità di natura in Gesù Cristo

all'incarnazione del Verbo di Dio: fatto, questo, che

Lettera a Flaviano, vescovo di Costantinopoli, nella quale san

dell'incarnazione del Figlio di Dio, in conformità con

mortalità; e allo scopo di soddisfare al debito della

natura integra e perfetta di vero uomo, nacque vero

la condanna del concilio di Efeso del 449. In esso

violenza, si era cercato di far trionfare la errata

trionfare la errata dottrina di Eutiche, il quale, «molto

osato con ogni mezzo di «intaccare la fede cattolica

la fede cattolica» e di «rafforzare un'esecrabile eresia

esecrabile eresia». ¶ Il nome di san Leone è legato

soprattutto al celebre concilio di Calcedonia del 451, la cui

incarnato e il primato di magistero del romano pontefice

evidente apparve la sollecitudine di san Leone per l

ad una qualche ragione di carattere dottrinale, ma - come

e nell'evidente desiderio di procurarsi la benevolenza dell

la benevolenza dell'imperatore di Bisanzio, avevano riconosciuto alla

Pietro perciò la fortezza di tutti viene protetta, e

fermezza che, per mezzo di Cristo, viene data a

Pietro, lo asserisce anche di se stesso, non per

intima persuasione che ha di essere, non meno del

degli apostoli, il vicario di Gesù Cristo stesso, come

è per noi motivo di orgoglio la solennità con

solennità con cui, pieni di riconoscenza a Dio per

nostro ministero è opera di Cristo; e non di

di Cristo; e non di noi, che non possiamo

non possiamo nulla senza di lui, ma di lui

senza di lui, ma di lui ci gloriamo, da

la fiducia nella protezione di san Pietro, di cui

protezione di san Pietro, di cui si professa erede

espressione: «Se pertanto qualcosa di buono operiamo o vediamo

qualcosa otteniamo dalla misericordia di Dio con le quotidiane

opere e ai meriti di lui; nella sua sede

Leone non insegna nulla di nuovo. Al pari dei

Gv 21,15-17), egli è persuaso di aver ricevuto da Cristo

associare quella della città di Roma. Ecco come si

o Roma, l'evangelo di Cristo...; sono essi che

innalzarono a questa gloria di città santa, di popolo

gloria di città santa, di popolo eletto, di città

santa, di popolo eletto, di città sacerdotale e regale

fatiche guerresche è meno di quello che ti sottomise

fede dei primi cristiani di Roma, il grande pontefice

esente da ogni macchia di errore la loro fede

così autorevolmente esaltati. Nessuno di voi si renda immeritevole

voi si renda immeritevole di questa lode; di modo

immeritevole di questa lode; di modo che neppure dal

dal contagio dell'empietà di Eutiche possano venire contaminati

eresia». ¶ II. 5 Vasta risonanza di mirabile opera ¶ L'opera

dell'autorità della chiesa di Roma non fu vana

Roma, ma da più di cinquecento membri dell'episcopato

Calcedonia, e dagli imperatori di Costantinopoli. Anzi, prima ancora

celebre concilio, Teodoreto, vescovo di Ciro, aveva tributato nel

tributato nel 449 al vescovo di Roma e al suo

degli abitanti... Il Datore di ogni bene alla vostra

e la più illustre di tutte le città, governa

il mondo, è ricca di popolazione... Possiede inoltre i

Possiede inoltre i sepolcri di Pietro e Paolo, comuni

vita in occidente, e di là ora illuminano il

i rappresentanti delle chiese di oriente tributarono a Leone

vennero meno con la di lui morte. Infatti la

dell'ortodossia, dottore ornato di pietà e di maestà

ornato di pietà e di maestà, astro dell'universo

fratelli, che il coro di lodi inneggiante alla santità

a riscuotere il plauso di tutti i rappresentanti della

così il doloroso contrasto di opinioni circa la dottrina

che essi pure professano di credere: «Non vi è

Leone nella sede romana di Pietro, come professiamo con

origine divina del mandato di universale evangelizzazione e di

di universale evangelizzazione e di salvezza affidato da Gesù

successori, così al pari di lui nutriamo il vivo

nutriamo il vivo desiderio di vedere tutte le genti

è appunto allo scopo di rendere la chiesa più

che Ci siamo proposti di convocare il secondo Concilio

solo rafforzerà i vincoli di unità nella fede, nel

attirerà altresì lo sguardo di innumerevoli credenti in Cristo

essere quindi l'eco di quello più volte lanciato

già rivolto ai fedeli di tutte le chiese da

a reggere la sede di Lione e ad illustrarla

ininterrotta successione dei vescovi di Roma, eredi del potere

dubbio circa l'esaudimento di questa preghiera, così come

della chiesa non corrisponde di fatto alla comunione di

di fatto alla comunione di tutti i credenti in

in una sola professione di fede e in una

in una medesima pratica di culto e di obbedienza

pratica di culto e di obbedienza. Tuttavia è per

è per Noi motivo di conforto e di dolce

motivo di conforto e di dolce speranza lo spettacolo

si fanno, allo scopo di ricostituire quell'unità anche

quell'unità anche visibile di tutti i cristiani, che

unità, che è anelito di Spirito Santo in tante

Santo in tante anime di buona volontà, non potrà

conforme alla profezia stessa di Gesù Cristo, «si farà

i cristiani la grazia di riconoscere le note della

si degni il Signore di far sorgere presto l

sorgere presto l'aurora di quel giorno benedetto di

di quel giorno benedetto di universale riconciliazione, quando un

quando un immenso coro di amore giubilante si leverà

insieme!» (Sal 132,1). ¶ L'amplesso di pace fra i figli

avevano riconosciuto alla sede di Costantinopoli il primato su

aperto affronto ai privilegi di altre chiese più antiche

dai padri del concilio di Nicea; e inoltre costituiva

altro quello delle cose di Dio; non si avrà

alcuna stabile struttura al di fuori di quella pietra

struttura al di fuori di quella pietra che il

la fondatezza dei timori di san Leone a riguardo

san Leone a riguardo di future divisioni in seno

circa lo zelo pastorale di san Leone per l

alla data della festa di pasqua, come pure la

del sacerdozio». ¶ I. 3 Luminare di dottrina ¶ Oltre che pastore

pastore vigilantissimo del gregge di Cristo e coraggioso difensore

espositore e campione eccellentissimo di quelle verità divine, di

di quelle verità divine, di cui ogni romano pontefice

dagli antichi l'appellativo di Magno. La superiorità della

singolare maestà e ricchezza di eloquio sacerdotale, spicca a

distingue, grazie alle lodi di tanti uomini e all

chiesa». ¶ La sua fama di dottore è affidata alle

esegeta, applicato all'esposizione di un determinato libro ispirato

né un teologo, amante di profonde speculazioni intorno alle

persuasivo, degno senz'altro di essere giudicato un modello

giudicato un modello perfetto di classica eloquenza. Tuttavia egli

coeredi dello stesso regno di gloria, segnerà la celebrazione

trionfo del corpo mistico di Cristo. ¶ Esortazione finale ¶ Venerabili

XV centenario della morte di san Leone Magno trova

a Dio, a fallire, di staccare dal centro dell

fedeli. Ebbene, allo scopo di scongiurare così gravi pericoli

autorità e al popolo di Costantinopoli: «Perseverate dunque nello

la grazia non solo di credere in lui, ma

in lui, ma anche di patire per lui" (Fil

carità, «che è vincolo di perfezione» (Col 3,14), può dare

pronto, ilare e generoso di tutte le opere di

di tutte le opere di misericordia verso il prossimo

che la chiesa, «tempio di Dio vivo» (cf. 2 Cor

ciascuno dei suoi figli di soprannaturale bellezza. Pertanto con

solo e medesimo tempio di Dio, bisogna che questo

una così grande varietà di parti, il vincolo della

degli altri». ¶ Al termine di questa Nostra lettera enciclica

enciclica, Ci sia consentito di rinnovare l'ardentissimo voto

che erompeva dall'animo di san Leone, cioè, di

di san Leone, cioè, di vedere tutti i redenti

redenti dal sangue preziosissimo di Gesù Cristo, riuniti nella

diventa potentissimo il popolo di Dio, quando nell'unione

santa obbedienza i cuori di tutti i fedeli si

prevarrà, quando nella chiesa di Cristo regnerà 1'amore: «Poiché

degli uomini sono accesi di carità verso Dio e

affidato allo zelo ardentissimo di ciascuno di gran cuore

zelo ardentissimo di ciascuno di gran cuore impartiamo. ¶ Roma

base al suo ufficio di supremo pastore egli indirizzò

Leone manifesta doti eccezionali di uomo di governo, cioè

doti eccezionali di uomo di governo, cioè uno spirito

alla comprensione paterna, ricolmo di quella carità che san

riconoscere che tali sentimenti di giustizia e di misericordia

sentimenti di giustizia e di misericordia, di fortezza congiunta

giustizia e di misericordia, di fortezza congiunta a clemenza

richiese a Pietro prima di affidargli la custodia dei

infatti si studiò sempre di fare di se stesso

studiò sempre di fare di se stesso una copia

vie del Signore risultano di misericordia e verità [fedeltà

parole e dell'azione di san Leone, sempre preoccupato

san Leone, sempre preoccupato di assicurare il bene della

un tempo un atto di omaggio alla memoria del

il mondo noi godiamo di una sola casta, integra

È infatti la nascita di Cristo che determina l

madre del Signore»; «genitrice di Dio» e vergine perpetua

rende ogni cristiano membro di Cristo, ma lo rende

corpo e del sangue di Cristo non fa altro

tra loro, quali membra di un medesimo organismo vivo

romano pontefice: «La compattezza di tutto il corpo è

non lo stesso grado di potere; giacché anche fra

apostoli vi fu eguaglianza di onore, ma differenza di

di onore, ma differenza di potere, in quanto a

stato concesso il diritto di preminenza sugli altri». ¶ II

altri». ¶ II. 2 Il vescovo di Roma centro dell'unità

Centro, dunque, e fulcro di tutta l'unità visibile

cattolica è il vescovo di Roma, quale successore di

di Roma, quale successore di Pietro e vicario di

di Pietro e vicario di Gesù Cristo. Le affermazioni

Gesù Cristo. Le affermazioni di san Leone non sono

essere preposto all'evangelizzazione di tutte le genti, a

i padri della chiesa; di modo che, quantunque in

in mezzo al popolo di Dio vi siano molti

Dio si è degnato di far partecipe questo uomo

capi avessero qualche cosa di comune con lui, tutto

indissolubile fra il potere di Pietro e quello degli

apostoli questo potere» (cioè di sciogliere e di legare

cioè di sciogliere e di legare: Mt 16,19), «e fu

appunto perché la figura di Pietro sta al di

di Pietro sta al di sopra di tutti coloro

sta al di sopra di tutti coloro che governano

II. 3 Prerogative del magistero di Pietro e dei successori

cura in modo speciale di Pietro, e prega in

particolare per la fede di Pietro, quasi che la