parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Federigo Tozzi, Tre croci, 1920

concordanze di «di»

nautoretestoannoconcordanza
1
1920
fatto leggere l'Imitazione di Cristo. Non era delicato
2
1920
della libreria dovessero andare di molto male e che
3
1920
dire che diffidavano anche di lui. Egli si disse
4
1920
Egli si disse, vergognandosi di questa diffidenza: "Ma! Soltanto
5
1920
quel giorno aveva voglia di sentirsi lieto, non si
6
1920
solito. ¶ Niccolò si alzò di scatto dalla sedia, stirandosi
7
1920
tanto che gli parve di essere molto più alto
8
1920
essere molto più alto di quel che era, disse
9
1920
ci lasci il tempo di riparare alla nostra uscita
10
1920
M'ammazzo! ¶ Il malessere di Giulio si eccitava anche
11
1920
Giulio si eccitava anche di più; e finì che
12
1920
che per se stesso. Di Enrico pensò che era
13
1920
cretino. ¶ Niccolò gridava sempre di più: ¶ — Come! Due uomini
14
1920
come un matto, escì di bottega. ¶ Giulio rimise insieme
15
1920
giù per la scesa di Via del Re ci
16
1920
Anche tu hai ragione di riposarti, qualche volta. Dacci
17
1920
nipoti gli andavano dietro, di stanza in stanza. ¶ — Voi
18
1920
ne sono più contenta di te. ¶ Egli rise a
19
1920
sul registro quel pacco di libri arrivato stamani. ¶ — Che
20
1920
farei ballare a suon di lividure. ¶ — Codesti son ghiribizzi
21
1920
ci penso più io di te. ¶ — Perché? Che hai
22
1920
Pensavo, invece, se qualcuno di voi si potesse salvare
23
1920
non avrebbe potuto resistere di più alla monotonia di
24
1920
di più alla monotonia di questa tristezza sconsolata. Egli
25
1920
avessimo una mezza dozzina di beccacce arrosto, io pulirei
26
1920
gli ossi. La soddisfazione di farmi stare male non
27
1920
come ora! Mi sembra di non avere più nulla
28
1920
tracollo. È una specie di orgoglio alla rovescia; ma
29
1920
sempre orgoglio. Ho fatto di tutto non per essere
30
1920
morire con più coscienza di quella che avevo due
31
1920
ora faccio a meno di qualunque stima. Sono io
32
1920
approvare, fece una specie di grugnito; e disse un
33
1920
morire, desiderando lo stesso di sacrificarsi senza chiedere un
34
1920
posso apprezzarti. Ma anche di me non te ne
35
1920
la sua collottola dura di lardo e di cotenna
36
1920
dura di lardo e di cotenna, entrò anche più
37
1920
vogliamo mangiare una spiedonata di tordi? Li ho visti
38
1920
fanno i fiorentini. Questi di Siena non sono buoni
39
1920
lo dissuadessero, aveva evitato di parlare a solo con
40
1920
i fratelli. ¶ Quando prendeva di queste decisioni, doventava intrattabile
41
1920
decisioni, doventava intrattabile; rifiutando di darne qualunque giustificazione. Non
42
1920
come tante strisce dritte di tetti e di facciate
43
1920
dritte di tetti e di facciate, della stessa altezza
44
1920
fuori, pigliando un poco di poggetto. Ma San Francesco
45
1920
e Provenzano, con spicchi di case in mezzo, da
46
1920
Giulio non aveva voglia di guardare. Aspettando l'ora
47
1920
si sentiva con lui di una timidità molle. L
48
1920
nell'animo il desiderio di compensarlo con una devozione
49
1920
sfortuna avere un micco di fratello, che non capisce
50
1920
modo, magari per mezzo di tribunale, di farmi rispettare
51
1920
per mezzo di tribunale, di farmi rispettare? ¶ Alla fine
52
1920
farmi rispettare? ¶ Alla fine di parecchie partite, toccava a
53
1920
ho mai un giorno di bene. Ma come dovrei
54
1920
mi scortichi se nessuno di voi ci resisterebbe. Non
55
1920
remissivo; anzi, dolce. Fanno di me come se fossi
56
1920
a sorsellare un gocciolo di vino, perché ho bisogno
57
1920
vino, perché ho bisogno di distrarmi! Non ho altra
58
1920
Giulio, che è responsabile di tutti i nostri affari
59
1920
essermi riconoscente se io, di mia volontà, mi son
60
1920
e non cerco mai di nessuno. ¶ — Ma con la
61
1920
non dico mai male di lei; e mi rimetto
62
1920
Non dice mai niente di quello che fa, e
63
1920
bestemmiavano per un litro di vino; perché s'erano
64
1920
perché s'erano scordati di portarglielo, e non lo
65
1920
quantunque si fosse affissato di gusto ad ascoltare quel
66
1920
ad ascoltare quel grumolo di bestemmie. ¶ Enrico non entrò
67
1920
quantunque, pensandoci meglio, dentro di sé non ne trovasse
68
1920
che non doveva lagnarsi di niente. E, scontento di
69
1920
di niente. E, scontento di sentirsi solo, entrò in
70
1920
gli era venuto voglia di farseli amici anche lui
71
1920
tutti e due, cercò di dire subito qualche cosa
72
1920
deriderlo, gli gridò: ¶ — Tu di che t'intendi? ¶ — Io
73
1920
quanto te e più di te. ¶ Niccolò dette in
74
1920
Niccolò dette in una di quelle sue risate, che
75
1920
rispose: ¶ — Lo vedremo chi di noi due ha più
76
1920
cosa molto più seria di questa. Ché questa è
77
1920
Nisard è più competente di voi, e io ho
78
1920
e si sentì pieno di dolore. ¶ — Io me ne
79
1920
ne lavo le mani di tutto: te lo fischio
80
1920
una delle vostre bazzecole di famiglia! E, per così
81
1920
C'è qualche cosa di grosso, che vorrebbe trapelare
82
1920
sé. Ma, allora, aspettate di essere soli. ¶ Il Nisard
83
1920
serio pur senza capire di che si trattava. Egli
84
1920
che tornasse la giovialità di prima. Il Corsali, credendo
85
1920
prima. Il Corsali, credendo di far bene, disse: ¶ — Ormai
86
1920
a me la colpa di tutto? ¶ Enrico non s
87
1920
che gli era caduto di bocca, disse al fratello
88
1920
Allora Giulio, avendo bisogno di una parola buona, chiese
89
1920
parola buona, chiese: ¶ — E di lui che ne pensi
90
1920
non gli parrà vero di parlarti come deve! ¶ Ma
91
1920
lei: lo porti fuori di bottega! ¶ Il Nisard si
92
1920
fratelli, e gli pareva di avete agito bene. Ora
93
1920
fatto intendere! Gli pareva di essere stato bravo come
94
1920
non avevano il coraggio di venire a giocare, come
95
1920
che non avevano voglia di burlare. Egli disse: ¶ — Ma
96
1920
mai stare male più di quanto è necessario! ¶ Niccolò
97
1920
perché ti rifiuti ora di prendere sul serio la
98
1920
Giulio, lo sai! Io di queste bazzecole non me
99
1920
Volevo parlare a uno di loro. Non so a
100
1920
un anno al Demanio di Siena. ¶ Giulio, inchinandosi, gli
101
1920
Io desidererei l'onore di fidanzarmi con la signorina
102
1920
d'una mia nipote; di Chiarina. ¶ Il Nisard, a
103
1920
complimenti, esclamò: ¶ — Mi duole di essere arrivato troppo tardi
104
1920
Nisard aveva parlato abbastanza di quell'argomento, e disse
105
1920
quello che ci domanda di Chiarina, gli disse Giulio
106
1920
voce crepitante come fatta di aghi, con un sorriso
107
1920
da far caso più di niente con lui! ¶ Ma
108
1920
bastone su le ginocchia di Niccolò, per salutarlo. Ma
109
1920
salutarlo. Ma Niccolò finse di non destarsi. Quando sentì
110
1920
Giulio, senza un quadro di autore vero, saremo sempre
111
1920
suono, che pareva quello di un trombone; e, spalancando
112
1920
Ah, m'era passato di mente! ¶ Niccolò parve preso
113
1920
a domandarmi il consenso di.... ¶ — Oh, lo sapranno tutti
114
1920
dovuto cambiare la donna di servizio... che non si
115
1920
persone che non sono di qui, non ce le
116
1920
non ho avuto tempo di chiederlo a nessuno. ¶ — O
117
1920
precisione quanti anni ha, di che famiglia è nato
118
1920
da farsi. Si fidi di me. ¶ Giulio, allora, chiese
119
1920
toccare a lui... Una di quelle due signore, la
120
1920
brutta, è la moglie di un tale che s
121
1920
per amante la zia di quel signore che l
122
1920
comprò tutti quei libri di chimica... quella è l
123
1920
dev'essere l'amante di lui! Basta guardarla in
124
1920
disinvolto? ¶ — È un gingillino, di pelo rosso, mogio, un
125
1920
se si deve dirgli di no o di sì
126
1920
dirgli di no o di sì? ¶ — Se sono innamorati
127
1920
sono innamorati, io direi di non rimandarlo via! E
128
1920
a togliere la polvere di sopra alla cassapanca. Allora
129
1920
Enrico disse: ¶ — Io, invece di prendere moglie, mi metterei
130
1920
prender moglie! Allora, anche di me direbbero che ho
131
1920
Enrico era stato uno di quei ragazzi impertinenti e
132
1920
lo avrebbero mandato fuori di casa, riescirono a mettergli
133
1920
a mettergli un poco di giudizio. Egli, però, doventava
134
1920
specie dopo il matrimonio di Niccolò; e così cercava
135
1920
Niccolò; e così cercava di andare d'accordo più
136
1920
qualche volta, aveva tentato di comandare e d'imporsi
137
1920
essendo meno intelligente, specie di Giulio, aveva dovuto sempre
138
1920
dovuto sempre sottomettersi. Dentro di sé, è vero, glie
139
1920
i fratelli parlassero male di lui anche con gli
140
1920
s'avvicinava la scadenza di un'altra cambiale, piuttosto
141
1920
volta suggerisca il mezzo di toglierci d'imbarazzo! é
142
1920
da proporgli, e fingeva di aver fiducia in lui
143
1920
c'entra Dio? Bada di non scherzare. ¶ Egli, indispettito
144
1920
non sarebbe stato capace di escirne. E incontrato Niccolò
145
1920
loro amicizia avesse bisogno di sottrarsi a chiunque. Erano
146
1920
a chiunque. Erano contente di pensare a cose eguali
147
1920
avevano fatto proponimento, giurando, di essere sempre così; non
148
1920
zia, sebbene non più di due volte la settimana
149
1920
settimana, le portava fuori di città, per una strada
150
1920
pianta d'edera; sbrandellandosi. Di fronte, un muro più
151
1920
l'arco della Porta, di fuori, una meridiana vecchia
152
1920
arco più alto, fatto di pietre grigie; chiuso quando
153
1920
improvviso sentivano il fruscìo di una scala messa da
154
1920
contadino tra i rami di un fico. Una delle
155
1920
muraglie, dopo un cancello di legno, coperto sotto un
156
1920
alti. La poggiaia fuori di Porta Romana s'appiana
157
1920
tracolla ed una fazzolettata di chiocciole in mano. ¶ Chiarina
158
1920
franasse, con certi rinforzi di mattoni, a pendio, che
159
1920
Aveva la facciata gialleggiante di licheni. ¶ Ora, i muri
160
1920
Era stato uno sbaglio di lei che avrebbe potuto
161
1920
Appunto perché si tratta di me, mi parrebbe d
162
1920
su un siepone pieno di roghi, c'è una
163
1920
c'è una ventina di cipressi; tutti diseguali anche
164
1920
con due scalini corti, di pietra e con un
165
1920
statuette, come due fantocci di pietra scortecciata, una di
166
1920
di pietra scortecciata, una di San Bernardino e una
167
1920
San Bernardino e una di Santa Caterina, in proda
168
1920
in proda al tetto di tegole smosse. ¶ — Ce la
169
1920
sentire la messa restano di fuori; qui dove siamo
170
1920
c'è una croce di legno; con un gallo
171
1920
la croce proibisse loro di star sole senza la
172
1920
diciassette! ¶ Chiarina, allora, andò di corsa a dare un
173
1920
marito? ¶ Modesta, allora, cercò di riflettere se aveva detto
174
1920
questo! ¶ La sorella smise di piangere, e la picchiò
175
1920
Modesta glie la tolse di sotto e le chiese
176
1920
sé, con il desiderio di non lasciarla più. ¶ Modesta
177
1920
avrebbe domandato in casa di fidanzarsi. ¶ Tornarono a dietro
178
1920
Tornarono a dietro, fuori di sé dalla contentezza. Modesta
179
1920
dovuto promettere a Chiarina di non dire niente, ancora
180
1920
mi noia. Avrei bisogno di distrarmi. ¶ — Perciò vieni con
181
1920
e la campagna doventava di un colore cinerognolo tutto
182
1920
la cinta delle mura di Siena. Si sentiva chiudere
183
1920
gli archi della fonte di Follonica s'interrano fino
184
1920
fino a mezzo; impiastricciati di muschi, che si sfanno
185
1920
non sentiva le foglie di un gran tiglio, sotto
186
1920
a studiare un libro di scuola; e Chiarina si
187
1920
dote piccola. Era curioso di conoscere il giovine; e
188
1920
aveva perduto ogni senso di volontà. Però, fu di
189
1920
di volontà. Però, fu di parere di dirlo ai
190
1920
Però, fu di parere di dirlo ai fratelli: Enrico
191
1920
la pena né meno di occuparsene. Allora, Giulio volle
192
1920
coscienza. E credette, così, di rendersi meno abbandonato a
193
1920
credo che possiate lamentarvi di me. ¶ Niccolò riescì a
194
1920
tentare! ¶ — Perché sono sicuro di quello che succederebbe! ¶ — Giulino
195
1920
assumerti tu la responsabilità di dirglielo? ¶ — Io? Io, finché
196
1920
a prendere una ventina di lire per il pesce
197
1920
non c'era pericolo di leticare. E disse: ¶ — Che
198
1920
senza fare nulla, cerca di passare le ore con
199
1920
Il cavaliere parla sempre di quel bambino, che crede
200
1920
crede suo! Più imbecille di lui, non c'è
201
1920
altro e non capiva di più. Energica e robusta
202
1920
lei che la donna di servizio. Per farsi portare
203
1920
le empivano la casa di provviste da mangiare; ed
204
1920
ella doveva soltanto preoccuparsi di cucinarle. Ma aveva subodorato
205
1920
volta. ¶ Mentre Niccolò finiva di asciugarsi il viso e
206
1920
a palate? ¶ Niccolò temette di lei, ma rispose con
207
1920
calza! ¶ Ella si perse di franchezza, ma non volle
208
1920
farmi andare in collera di mattinata! Mi ero alzato
209
1920
Mi ero alzato così di buonumore, e tu me
210
1920
io? T'ho detto di lasciarmi vestire in pace
211
1920
viso afflitto; e, pure di potersene andare, non gli
212
1920
del nostro matrimonio, tenti di nascondermi quello che fai
213
1920
Come quando aveva creduto di sognare un terno sicuro
214
1920
le fette imburrate, decise di parlarne con lui. Con
215
1920
o se aveva ragione di sospettare. Egli la guardava
216
1920
era subito rimproverata; come di una sconvenienza. Non poteva
217
1920
un cognato! Pensò, allora, di supplicarlo; ma a pena
218
1920
le disse: ¶ — Ti prego di smettere e di andartene
219
1920
prego di smettere e di andartene! ¶ Ella obbedì, pentita
220
1920
avrebbe ascoltata. ¶ Enrico, invece di fare la passeggiata di
221
1920
di fare la passeggiata di tutte le mattine, andò
222
1920
Ed io ti dico di sì. Non fare il
223
1920
le permetto né meno di fiatare! ¶ — Pare di sì
224
1920
meno di fiatare! ¶ — Pare di sì: altrimenti, non avrebbe
225
1920
osato, mentre facevo colazione, di mettersi lì ad affrontarmi
226
1920
Niccolò disse: ¶ — Oggi, prima di metterci a tavola, la
227
1920
Giulio era anche spiacente di obbligare la cognata a
228
1920
insieme con la donna di servizio. E le disse
229
1920
si sentì addirittura incapace di difendersi. Era il suo
230
1920
non avesse più forza di tenersi ritta. Era sbigottita
231
1920
non avrebbero più osato di apparirle dinanzi. Ma ella
232
1920
vergognava. ¶ Allora, ella, piena di gioia quasi delirante, andò
233
1920
pareva perfino troppa; e di essersi ubriacata, benché non
234
1920
e la timidità corrotta di Giulio. Ma, a un
235
1920
Cionchiamoci sopra un bicchiere di vino; e vi passerà
236
1920
vi passerà la voglia di fare un bisticcio. È
237
1920
che rimetteva la voglia di ridere. Le due nipoti
238
1920
cucendo da sé; e di grazioso non avevano niente
239
1920
gli occhi, si raccomandavano di non confessare. Ma nascondevano
240
1920
E si promettevano sempre di non parlarsi più a
241
1920
Vittorio, che aveva voglia di ridere, disse: ¶ — Fatemi il
242
1920
disse: ¶ — Fatemi il piacere di smettere, tutti e due
243
1920
ma ormai capì che di più non avrebbero sciorinato
244
1920
sciorinato. ¶ — Se avete paura di me, io vi lascio
245
1920
sentì gli occhi empirsi di lacrime bollenti; che lo
246
1920
non ebbero il coraggio di guardarsi ancora. ¶ IV ¶ Il
247
1920
assessore comunale e capo di parecchie congregazioni di carità
248
1920
capo di parecchie congregazioni di carità, era sicuro di
249
1920
di carità, era sicuro di trovare sempre la stessa
250
1920
Entrava con un'aria di bonarietà affettuosa, procurando di
251
1920
di bonarietà affettuosa, procurando di non far sentire che
252
1920
Non cambiano. ¶ — Ma... niente di peggio? ¶ — No, no! ¶ Niccolò
253
1920
e doveva stare attento di non perdere la testa
254
1920
per fare a meno di parlargli; come quando trovava
255
1920
d'avere un sacco di faccende, svignandosela subito; sebbene
256
1920
fa sempre il piacere di venirci a trovare, sia
257
1920
trovare, sia tanto buono di trattenersi quanto vuole. ¶ Il
258
1920
ed essi, avvedendosene, cercarono di dirgli cose gradite: ¶ — Come
259
1920
manine... Intelligente!. Capisce più di noi!. Basta fargli... psi
260
1920
cominciava ad aver voglia di ridere, ma fece finta
261
1920
ridere, ma fece finta di starnutire. ¶ Il cavaliere disse
262
1920
Io parlo volentieri soltanto di lui. Per me, al
263
1920
Niccolò gli faceva cenno di sì con la testa
264
1920
da Fontebranda. La strada di Pescaia cala girando sotto
265
1920
e si nasconde sempre di più dietro ad essa
266
1920
Il cielo era tinto di una nebbiolina rosea; e
267
1920
tra un arruffio tremolante di pioppi storti e arrembati
268
1920
c'era l'erba di un verde così forte
269
1920
che il Nicchioli smise di parlare del suo bambino
270
1920
volentieri con i miei di Monteriggioni. ¶ Ma si riprese
271
1920
dette tempo al libraio di rispondere. Egli aveva raccontato
272
1920
aveva dovuto provare, prima di azzeccarne una che avesse
273
1920
cominciavano a spuntare. Cavò di tasca un libretto foderato
274
1920
tasca un libretto foderato di cartone bianco, con i
275
1920
a chiamare il medico di casa... che, per dire
276
1920
Badi, m'ero scordato di dirle... che il bambino
277
1920
la testa... chi correva di qua... chi di là
278
1920
correva di qua... chi di là... Era venuta anche
279
1920
fa vergogna. Mi permettano di dirlo francamente... Ah, se
280
1920
aveva paura, ma cercava di pensare ad altro; perché
281
1920
Una volta era stato di modi distinti, quasi signorili
282
1920
Niccolò andò a cambiare di posto a una fila
283
1920
posto a una fila di libri; spolverandoli con un
284
1920
Giulio lo avrebbe supplicato di smettere; e Niccolò ficcava
285
1920
risposta dispiacque, perché credette di avere irritato il loro
286
1920
e disse: ¶ — Nessuno.. più di me... conosce la vostra
287
1920
vostra onestà... nessuno, più di me... vi stima. E
288
1920
Io vi chiedo soltanto di trattarmi... da amico... perché
289
1920
Quelle bambine hanno bisogno di vestiti da inverno. ¶ — Glieli
290
1920
a meno delle scarpe! Di tutto! Mi lascio morire
291
1920
tutto! Mi lascio morire di fame! ¶ Quando aveva di
292
1920
di fame! ¶ Quando aveva di questi propositi, che gli
293
1920
stretta. Egli era soddisfatto di se stesso e dava
294
1920
stesso e dava occhiate di orgoglio affettuoso; ansando come
295
1920
mattine, venendo dall'Archivio di Stato, un giovane francese
296
1920
giorno. ¶ — Che mi dice di nuovo? ¶ — Ho trovato una
297
1920
molto importante su Matteo di Giovanni. Una cosa straordinaria
298
1920
libraio aveva una specie di ammirazione per tutto ciò
299
1920
un buon amico, uno di quelli da confidenze. Gli
300
1920
Ora si sentiva, sempre di più, costretto a subire
301
1920
avrebbe ardito né meno di chiedere a un altro
302
1920
Egli ora era impaziente di essere a casa; perché
303
1920
Egli, pentito, soffriva anche di essersi impegnato ad aspettarlo
304
1920
giorno; non vedo mai di che colore è il
305
1920
anni, e mi sembra di averne ottanta o cento
306
1920
credergli. Ma Giulio cercava di ricordarsi se avevano comprato
307
1920
i maccheroni; e, dentro di sé, diceva: "Chi sa
308
1920
sente che non è di quello come piace a
309
1920
noi!". E gli pareva di vedere il fratello che
310
1920
il pranzo. Era capace di alzarsi da tavola, quando
311
1920
tavola, quando aveva finito di mangiare, e di escire
312
1920
finito di mangiare, e di escire senza voler parlare
313
1920
si fermò nel mezzo di bottega, con il viso
314
1920
con il viso ubriaco di godimento. ¶ Ad un tratto
315
1920
tratto, si sentirono suoni di parecchie campane insieme. Era
316
1920
presa in affitto fuor di Porta Camollia, lo salutò
317
1920
diceva una parola più di quelle che volesse ascoltare
318
1920
Per la strada, fingeva di fare il viso da
319
1920
affare! ¶ — Non ho voglia di affari! Parlane con lui
320
1920
e ti metto fuori di bottega! ¶ Egli respirava forte
321
1920
è questo il modo di trattare gli amici. ¶ Ma
322
1920
all'incirca, un cranio di volpe. Giulio domandò al
323
1920
Ci farai il piacere di dircelo. ¶ — Tutte le volte
324
1920
con gli occhi luccicanti di godimento; stimolandoli a ridere
325
1920
c'è, un cirindello di cacio quanto basterebbe per
326
1920
Perché mi ricordavo sognando di quella che dissi l
327
1920
sapere che bisogno avesse di sbatacchiare! ¶ — Gli sarà arrivato
328
1920
Eh, ma si tratta di educazione! Non ci sta
329
1920
questo modo! Io credevo di trovarcene almeno un bicchierino
330
1920
arrabbiava, aveva la voce di cattivo; e seguitò: ¶ — Me
331
1920
pelle! Se avete voglia di questionare, io sono sempre
332
1920
siete in due contro di me. ¶ Giulio lo guardò
333
1920
Io non ti dico di no. ¶ — E, allora, perché
334
1920
non ho nessuna voglia di alzare la voce. ¶ — Tu
335
1920
ma perché la roba di bottega la deve tenere
336
1920
bottega la deve tenere di conto! È d'una
337
1920
Quegli fece una specie di grugnito, bestemmiò, si tirò
338
1920
i forestieri; tutta ingombra di vasi, di piatti e
339
1920
tutta ingombra di vasi, di piatti e di pitture
340
1920
vasi, di piatti e di pitture. ¶ — Ohé! Non ti
341
1920
Io, fino all'ora di mangiare dormo! ¶ — Volevo dirti
342
1920
Vai! C'era bisogno di destarmi? ¶ — Alla bottega chi
343
1920
sé alla banca, invece di mandarci lui o l
344
1920
ora ha sempre bisogno di fare una passeggiata. ¶ — E
345
1920
disse, con una specie di ammirazione sempre meno involontaria
346
1920
quello che sperava perciò di guadagnare tanto con la
347
1920
bene: avevano preso più di cinquantamila lire senza destare
348
1920
da vero il favore di firmare qualche cambiale non
349
1920
era anche più alto di Niccolò: ma senza barba
350
1920
pensare a qualche pietra di quel colore. Il più
351
1920
solo che avesse voglia di lavorare, stando dentro la
352
1920
stava quasi sempre fuori di Siena, a cercare alle
353
1920
con la sua pacatezza di uomo educato: ¶ — Ci metteranno
354
1920
andò alla banca; cercando di camminare a testa alta
355
1920
a testa alta e di farsi vedere senza preoccupazioni
356
1920
vedere senza preoccupazioni; sicuro di quel che faceva. ¶ Niccolò
357
1920
E lei? ¶ — Un poco di raffreddore. ¶ Niccolò sorrise, dicendogli
358
1920
con una serietà finta di cui nessuno alla prima
359
1920
un signore, io; più di lei! ¶ — Più di me
360
1920
più di lei! ¶ — Più di me? Ah, lo credo
361
1920
non ha quelle preoccupazioni di cui io non posso
362
1920
affari, con una tenuta di trenta poderi come io
363
1920
da me. Mezzo litro di rumme per volta! Ah
364
1920
nostra serva, un chilo di parmigiano e certe pere
365
1920
che le viene voglia di desinare con me! ¶ Il
366
1920
ne prenderà? ¶ La voce di Niccolò si fece tonante
367
1920
a sedere, si alzò di scatto, battendo i piedi
368
1920
per darmela! ¶ E finse di ridere tanto, come fosse
369
1920
come fosse sul punto di soffocare. ¶ Giulio, con il
370
1920
dalla banca, entrò serio: ¶ — Di che ti esalti? ¶ Niccolò
371
1920
non valeva la pena di rispondergli. ¶ II ¶ Fuori camminava
372
1920
buone e più saporite di quante ne aveva mangiate
373
1920
in tasca. Ma decise di supplicare il fratello, perché
374
1920
Che t'ha fatto di male?, gli chiese Giulio
375
1920
mi faccia qualche cosa di male? Non lo posso
376
1920
levo anche la voglia di quelle! ¶ — Ci manderemo Enrico
377
1920
lui. ¶ — Non ci vorrà di molto! ¶ Enrico entrò sbattendo
378
1920
strascicata. — Hai sempre voglia di ruzzare. Ho visto escire
379
1920
compro anche un pezzo di gorgonzola dal nostro pizzicagnolo
380
1920
tu ti spicci; invece di star qui tra i
381
1920
seguitò: ¶ — Non ha voglia di fare niente. ¶ Ma tutti
382
1920
oggi, sono cinquemila lire di più. ¶ — A me lo
383
1920
sentirne parlare. ¶ — Hai paura di guastarti il sangue? ¶ — Giulio
384
1920
e sarebbe stato capace di fargli anche le moine
385
1920
del resto, il mezzo di salvarsi soltanto per altre
386
1920
avrei bisogno da lei di una gentilezza che m
387
1920
aveva più nessuna stima di lui. Allora si raccomandò
388
1920
come un ragazzo, cercando di fargli credere che si
389
1920
che si trattasse quasi di un capriccio, di una
390
1920
quasi di un capriccio, di una necessità non indispensabile
391
1920
necessità non indispensabile; quasi di un lusso. Gli premeva
392
1920
Ma il cavaliere, addirittura di un altro umore, non
393
1920
non aveva più voglia di parlare. Questo cambiamento sembrava
394
1920
Questo cambiamento sembrava pieno di conseguenze cattive. Camminava più
395
1920
avuto un altro attacco di gotta. Modesta, vicino alla
396
1920
Non gli importava più di niente, e le voci
397
1920
niente, e le voci di quelli che parlavano nella
398
1920
con un gran guazzabuglio di ricordi e di pensieri
399
1920
guazzabuglio di ricordi e di pensieri, ch'egli non
400
1920
trovare una ragione qualunque di quel silenzio cosciente. Se
401
1920
Se uno avesse parlato di cose allegre, gli avrebbe
402
1920
potuto fare a meno di riavvicinarcisi. ¶ S'accorse che
403
1920
Tu farai sempre conto di cadere dalle nuvole, qualunque
404
1920
stai costì solo? Vieni di qua anche tu. Le
405
1920
se il fratello cercasse di fargli commettere qualche errore
406
1920
errore: ¶ — Perché devo muovermi di qui? Ci sto così
407
1920
cambiarsi! È lo stesso di una malattia, che viene
408
1920
vedendolo, avrebbe potuto sospettare di niente. Gli seccò che
409
1920
Pensava: "C'è bisogno di queste smancerie?". E non
410
1920
Tutta la nostra regola di vivere dev'essera intesa
411
1920
che fa parte anche di me stesso, mi troverei
412
1920
sono illuso da vero di godere e di soffrire
413
1920
vero di godere e di soffrire soltanto per un
414
1920
paura che io ho di sbagliare a prendere qualche
415
1920
decisione, l'impossibilità anzi di prenderla, è la causa
416
1920
sua sofferenza a qualcuno di loro; ed egli ritrarsi
417
1920
io abbia il diritto di rifiutarmi. Anzi non mi
418
1920
trovava; e, a forza di pensarci, gli vennero in
419
1920
gli era mai capitato di perdersi in queste possibilità
420
1920
resistenza; e un giorno di disperazione si trovava subito
421
1920
del suo sentimento. ¶ Escì di camera con un viso
422
1920
portò almeno un centinaio di ragioni, l'una migliore
423
1920
si sentì nessuna fretta di andare a casa. Lasciò
424
1920
volta. Era tentato, perfino, di domandare quale strada dovesse
425
1920
a guardare la basilica di San Francesco; già scura
426
1920
con anche certi colori di grigio quasi bianco. Un
427
1920
che lo giudicassero pieno di boria e d'alterigia
428
1920
libraio volesse troppo approfittarsi di lui; e, perciò, s
429
1920
E aveva in mente di spiegarlo al Gambi; disposto
430
1920
gli permetteva né meno di temere che Giulio avesse
431
1920
Egli, intanto, per evitare di chiedergli troppo presto scusa
432
1920
presto scusa e anche di accondiscendere, pensò che non
433
1920
almeno per un poco di tempo alla libreria; e
434
1920
andò alle sue tenute di Monteriggioni: così, se lo
435
1920
gli avrebbero fatto perdere di più la testa. ¶ Egli
436
1920
a almanaccare la via di scampo più prudente. Si
437
1920
e parevano fatte soltanto di tendini. Niccolò non voleva
438
1920
fratelli, che s'aspettavano di meglio, restarono zitti; quasi
439
1920
volte? ¶ — Ma... sarebbe tempo di smettere. ¶ Niccolò si drizzò
440
1920
i soldi nella ciotola di legno; pigiandoci la punta
441
1920
anzi, avesse la bramosia di comprare la cambiale. Egli
442
1920
fosse voltato dalla parte di Enrico; e sentiva le
443
1920
d'impiccio? ¶ Giulio accennò di no, con la testa
444
1920
provassi! ¶ Giulio si fece di porpora, e disse: ¶ — Glie
445
1920
a sedere; e gridò: ¶ — Di qui non mi alzo
446
1920
Corsali; che aveva voglia di raccontare un pettegolezzo su
447
1920
certi suoi pigionali; uno di quei pettegolezzi che li
448
1920
pettegolezzi che li mettevano di buon umore. Niccolò lo
449
1920
hai da guaire contro di me? Finché vi ho
450
1920
e basta! ¶ — Mi meraviglio di Giulio! ¶ Ma anche Giulio
451
1920
tutti e tre fuori di sé dalla collera; ed
452
1920
potuto fare a meno di finire la firma; quasi
453
1920
per la strada, sentiva di perdere quella specie di
454
1920
di perdere quella specie di sicurezza; e camminava sempre
455
1920
erano almeno una dozzina di persone. Ma non gli
456
1920
venne mai in mente di andarsene; anzi, ostentava di
457
1920
di andarsene; anzi, ostentava di avere fretta; e consegnò
458
1920
altre, in una cestina di vimini. ¶ Giulio, scendendo con
459
1920
far pesare quella specie di giocondità corretta, quasi precisa
460
1920
poco impacciato e incuriosito di quel che parlavano. Soffiò
461
1920
anche perché gli parlava di pittura antica; e con
462
1920
mostrare la sua erudizione di bibliofilo; sempre con un
463
1920
accarezzasse. S'intendeva bene di stampe vecchie e le
464
1920
zitellona, con il labbro di sotto che gli pendeva
465
1920
sua amabilità, sfoggiò, prima di andarsene, qualche parola come
466
1920
appunto perché tu dici di no, che la cambiale
467
1920
vele gonfie! Mi par di vederla, quando la prenderanno
468
1920
a meno! Mi parrebbe di non essere più io
469
1920
un tratto, senza osare di dirlo a lui, sentì
470
1920
altra cambiale; e pensò di dirglielo. ¶ Il Nicchioli non
471
1920
non avrebbe potuto accasciarsi di più. La moglie gli
472
1920
anno e forse meno di rendita. Egli le dava
473
1920
ricominciava a smaniare più di prima; senza sapere se
474
1920
mattina, pianse per più di un'ora, zitto zitto
475
1920
alzò con il proposito di andare alla libreria, a
476
1920
Corsali; che credeva piuttosto di sognare. ¶ Intanto, i Gambi
477
1920
dicendo che si trattava di quasi novantamila lire; e
478
1920
ma aveva gli occhi di chi ha sparso sempre
479
1920
era sempre una specie di risata, che la rendeva
480
1920
sarebbero rifatti sfogandosi contro di lui, Niccolò si fermò
481
1920
lui, Niccolò si fermò di botto, sbiancando come se
482
1920
l'ascoltasse: ¶ — Avrei diritto di dirvi quel che penso
483
1920
volessi, ma ho compassione di voi! ¶ Niccolò fece un
484
1920
la porta; e, prima di escire anche lui, disse
485
1920
infuriava; e lo sollevò di peso, accomodandolo su la
486
1920
più forte! ¶ Giulio, tentando di sorridere, chiese: ¶ — Il Nicchioli
487
1920
Giulio disse: ¶ — Mi pare di sentirmi male. ¶ Ma Niccolò
488
1920
che sono tutti peggio di noi! ¶ Poi, credendo di
489
1920
di noi! ¶ Poi, credendo di avere già influito sul
490
1920
perché sentiva una specie di serenità incerta e nebulosa
491
1920
da sé, a contatto di una misericordia. Disse a
492
1920
parlare, e s'impazientì di più. ¶ — Giulio, oggi tu
493
1920
e gli mancava sempre di più l'animo. Ed
494
1920
animo. Ed aveva paura di doversi pentire. Nondimeno, per
495
1920
per ora, sembrava capace di qualunque resistenza e anche
496
1920
qualunque resistenza e anche di qualunque eccesso. Egli, infatti
497
1920
sapevano camminare. Giulio affettava di essere indifferente e anche
498
1920
essere indifferente e anche di non dare importanza alla
499
1920
come puzzano queste stalle! Di qui non ci si
500
1920
passare! ¶ Scesi dal Vicolo di San Vigilio, si trovarono