Carlo Bernari, Tre operai, 1934
concordanze di «di»
n | autore | testo | anno | concordanza |
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1 | 1934 | il tempo. ¶ Anna finge di svegliarsi al richiamo di | ||
2 | 1934 | di svegliarsi al richiamo di Teodoro, che le dice | ||
3 | 1934 | deboli e hanno paura di scuoterlo: «ma perché, dico | ||
4 | 1934 | perché sarà l’aria di questa casa, sarete voi | ||
5 | 1934 | la finestra; pensa forse di scappare. Non lo rivedrò | ||
6 | 1934 | riflessioni vado facendo, invece di pensare seriamente a quello | ||
7 | 1934 | che fa una strisciolina di fuoco nell’aria e | ||
8 | 1934 | prova la stessa sensazione di stupore e di smarrimento | ||
9 | 1934 | sensazione di stupore e di smarrimento che provò la | ||
10 | 1934 | Anna; lo stesso sentimento di inferiorità e d’impotenza | ||
11 | 1934 | cuore. ¶ Maria ora tenta di scendere dalla carrozza, ma | ||
12 | 1934 | saranno quei due? Uno di essi ha un cappotto | ||
13 | 1934 | sul viso una mano di Maria. La carrozzella riparte | ||
14 | 1934 | zona scura della via di fronte: solo i due | ||
15 | 1934 | immagine che gli attraversa di tanto in tanto la | ||
16 | 1934 | tanto la mente piena di lusinghe e di promesse | ||
17 | 1934 | piena di lusinghe e di promesse. Non è la | ||
18 | 1934 | ci fosse Maria tra di noi... forse. Ma si | ||
19 | 1934 | Ma si è proposta di non essere gelosa, e | ||
20 | 1934 | che propose a Maria di accogliere in casa Teodoro | ||
21 | 1934 | Teodoro è cambiato, invece di mostrarsi riconoscente, la rimprovera | ||
22 | 1934 | sue attenzioni... Anna guarda di nuovo il suo seno | ||
23 | 1934 | gli occhi e cerca di allontanarsi da sé, fino | ||
24 | 1934 | non ha il tempo di fermarlo sulla porta. ¶ «Che | ||
25 | 1934 | risponde lei. ¶ «A rischio di buscarti un malanno!» la | ||
26 | 1934 | lui, dopo tanti giorni di lontananza! Tacciono assorbiti tutti | ||
27 | 1934 | pensa: siedile vicino, cerca di essere gentile, vedrai che | ||
28 | 1934 | profondo sospiro, al fianco di lei che ancora s | ||
29 | 1934 | la camicia. Egli finge di non guardarla, ma intanto | ||
30 | 1934 | Le ho sempre consigliato di prendere gli uomini alla | ||
31 | 1934 | meglio non le parli di Maria. E non osando | ||
32 | 1934 | le si accosta, cerca di attrarla per un braccio | ||
33 | 1934 | disfatto. Una sensazione come di umido e di freddo | ||
34 | 1934 | come di umido e di freddo le pervade il | ||
35 | 1934 | il capo nella spalla di lui e si lascia | ||
36 | 1934 | naufragare in un groviglio di panni che pungono il | ||
37 | 1934 | la seta della cravatta di lui scivolarle fredda sul | ||
38 | 1934 | collo: e le sembra di soffocare in un pianto | ||
39 | 1934 | non sa far nulla di buono: e tanto meno | ||
40 | 1934 | si ribella, inveendo contro di lei con ogni pretesto | ||
41 | 1934 | sono scambiati ogni sorta di parole. È domenica, piena | ||
42 | 1934 | parole. È domenica, piena di sole: nel palazzo si | ||
43 | 1934 | aria circola un odore di sapone da barba. Escono | ||
44 | 1934 | sapone da barba. Escono di casa ancora litigando. Per | ||
45 | 1934 | si spande sui gradini di marmo. Il cortile è | ||
46 | 1934 | finestre, illumina gli specchi di acqua. Operai stanno sotto | ||
47 | 1934 | più punti. I barattoli di caramelle sono ombrati; e | ||
48 | 1934 | i dolci hanno impronte di dita grasse. Sul banco | ||
49 | 1934 | per te.» Teodoro cercava di persuaderla prendendola per il | ||
50 | 1934 | domenica. ¶ «Perché, che faccio di male se vado al | ||
51 | 1934 | soffre se tu mostri di prendere troppo a cuore | ||
52 | 1934 | a cuore le sorti di Maria. «... Ma, vedi, ogni | ||
53 | 1934 | applicare le sue cognizioni di socialista a quella realtà | ||
54 | 1934 | realtà. La ragazza chiedeva di andare al cinema, con | ||
55 | 1934 | fosse stato in grado di pagarle il biglietto. Che | ||
56 | 1934 | che diritto aveva lui di parlare a quel modo | ||
57 | 1934 | suoi libri, nella speranza di riprendere le sue letture | ||
58 | 1934 | circolante, né il prestito di libri che gli faceva | ||
59 | 1934 | avvocato Messina; una serie di dispense del Socialismo e | ||
60 | 1934 | Angiolini; Capitale e salario di Mara pubblicato dalla «Critica | ||
61 | 1934 | un numero della «Lotta di Classe» del 1895, in cui | ||
62 | 1934 | cui spiccava un articolo di Oddino Morgari. ¶ Ecco il | ||
63 | 1934 | la relazione della Conferenza di Rimini in cui si | ||
64 | 1934 | Italiana dei Lavoratori era di romperla con il Consiglio | ||
65 | 1934 | letto. ¶ Spesso nei giorni di lavoro Teodoro andava incontro | ||
66 | 1934 | a un assordante rumore di macchine e di cinghie | ||
67 | 1934 | rumore di macchine e di cinghie di trasmissione. ¶ Sul | ||
68 | 1934 | macchine e di cinghie di trasmissione. ¶ Sul fondo livido | ||
69 | 1934 | torre scura della fabbrica di piombo con le sue | ||
70 | 1934 | con le sue feritoie di raffreddamento strette e nere | ||
71 | 1934 | passato anche questo periodo di buona stagione e io | ||
72 | 1934 | si chiama sfortuna! Perché di tentativi ne ho fatti | ||
73 | 1934 | che sale sulle gote di Teodoro. Sul marciapiede, ogni | ||
74 | 1934 | appare una macchia gialla di luce proiettata dai forni | ||
75 | 1934 | Sì, sì, verrò una di queste sere, arrivederci!» L | ||
76 | 1934 | ombra del compagno scivola di traverso sul muro bianco | ||
77 | 1934 | traverso sul muro bianco di una fabbrica di conserve | ||
78 | 1934 | bianco di una fabbrica di conserve. ¶ Ecco Anna. Ha | ||
79 | 1934 | Ha freddo e mal di testa. «Dovresti curarti!» le | ||
80 | 1934 | fattorino; dice che è di tua madre.» Teodoro se | ||
81 | 1934 | una lira cinque tavolette, di puro cacao e zucchero | ||
82 | 1934 | vendiamo a solo scopo di lucro, ma per mostrare | ||
83 | 1934 | sapone e un metro di elastico. ¶ A casa Teodoro | ||
84 | 1934 | Caro Teodoro, ti scrivo di nascosto, perché se tuo | ||
85 | 1934 | questa lettera per mezzo di Giacomo il fattorino e | ||
86 | 1934 | del tuo avvenire. Cerca di tornare che nessuno ti | ||
87 | 1934 | cortile viene un rumore di panni strofinati e il | ||
88 | 1934 | e il lontano battito di una macchina da cucire | ||
89 | 1934 | si diffonde un odore di aglio fritto. La cena | ||
90 | 1934 | le mani e, fingendo di dormire, piange. Perché certe | ||
91 | 1934 | lui. Maria rincasa adesso di rado, e quelle poche | ||
92 | 1934 | Teodoro, per non avvilirlo, di essere stata minacciata di | ||
93 | 1934 | di essere stata minacciata di licenziamento. Ed ecco che | ||
94 | 1934 | donne, senza preoccuparsi che di leggere; ma a quale | ||
95 | 1934 | quale scopo? Gli sembrava di aver lasciato la casa | ||
96 | 1934 | il disoccupato in cerca di lavoro, ma la figura | ||
97 | 1934 | ma non osa dire di no: non osa dissuaderle | ||
98 | 1934 | divano. ¶ Teodoro è sicuro di essere forte e di | ||
99 | 1934 | di essere forte e di sapersi dominare: quello che | ||
100 | 1934 | questo, accetta. Altrimenti direbbe di no, con tutto il | ||
101 | 1934 | uscita, egli ha finto di essere stanco, di sentirsi | ||
102 | 1934 | finto di essere stanco, di sentirsi male, e si | ||
103 | 1934 | Ma le lenzuola odorano di erba e dal cuscino | ||
104 | 1934 | già conosce – forse cipria di Maria. Poi l’odore | ||
105 | 1934 | guanciale è il volto di Maria che egli bacia | ||
106 | 1934 | correre ai suoi ricordi di fanciullo; ad una sua | ||
107 | 1934 | assolate, a quell’incendio di domenica: si ritrova ad | ||
108 | 1934 | ritrova ad un angolo di strada dove i cartelli | ||
109 | 1934 | pendono dai muri umidi di pioggia, tra le fiamme | ||
110 | 1934 | farà ora? che penserà di me? Si sente solo | ||
111 | 1934 | occhi gli si riempiono di lagrime; ma non vuol | ||
112 | 1934 | cuore. Sente il bisogno di essere confortato, di farsi | ||
113 | 1934 | bisogno di essere confortato, di farsi accarezzare sulla fronte | ||
114 | 1934 | sogna: si trova su di una banchina vuota, su | ||
115 | 1934 | banchina s’allunga sempre di più sul mare, senza | ||
116 | 1934 | a bere. Il viso di Anna era pallido, e | ||
117 | 1934 | quel gioco Teodoro cercava di sbarazzarsi di lei. ¶ Teodoro | ||
118 | 1934 | Teodoro cercava di sbarazzarsi di lei. ¶ Teodoro non aveva | ||
119 | 1934 | non posso vivere. Sentiva di essere diventato qualche cosa | ||
120 | 1934 | essere diventato qualche cosa di poco di buono. Che | ||
121 | 1934 | qualche cosa di poco di buono. Che cosa precisamente | ||
122 | 1934 | alla sua posizione: vie di uscita non ne vedeva | ||
123 | 1934 | cosa pensano queste donne di me? perché mi sopportano | ||
124 | 1934 | suo isolamento avevano qualcosa di malvagio; e l’autore | ||
125 | 1934 | autore e la vittima di quella assurda situazione protestavano | ||
126 | 1934 | suo spirito. Se approfittando di quelle pause fra lunghi | ||
127 | 1934 | un uccello capriccioso saltava di riga in riga e | ||
128 | 1934 | assalite da ombre moleste di gelosia, che le eccitavano | ||
129 | 1934 | Teodoro sulle sue letture: di chi erano quei libri | ||
130 | 1934 | a Teodoro l’illusione di essere capito e apprezzato | ||
131 | 1934 | dei suoi libri e di chi glieli prestava; e | ||
132 | 1934 | altri! Ma sempre pieno di debiti.» ¶ «Basta che sia | ||
133 | 1934 | siamo? Che diritto abbiamo di desiderare quello che non | ||
134 | 1934 | non aveva il coraggio di intervenire nel battibecco, che | ||
135 | 1934 | periodo leggeva un po’ di tutto e la mente | ||
136 | 1934 | dei comunardi nelle catacombe di Parigi. Tuttavia in questi | ||
137 | 1934 | Tuttavia in questi miscugli di eroismo popolare sentiva che | ||
138 | 1934 | pericolo la sua posizione di ospite. Era costretto quindi | ||
139 | 1934 | costretto quindi ad intervenire di nuovo. Aveva bisogno di | ||
140 | 1934 | di nuovo. Aveva bisogno di calma, per concentrarsi sui | ||
141 | 1934 | i soldi. Mi piace di vestire bene, di comparire | ||
142 | 1934 | piace di vestire bene, di comparire e di non | ||
143 | 1934 | bene, di comparire e di non farmi mancar nulla | ||
144 | 1934 | si potesse guastare ancora di più con quelle idee | ||
145 | 1934 | ciminiera piena di fumo. Di qua la parte urbana | ||
146 | 1934 | dondolarsi fra i tetti; di là la periferia solcata | ||
147 | 1934 | da innumerevoli tram affollati di operai che vanno verso | ||
148 | 1934 | ove le alte ciminiere di mattoni rossi cominciano a | ||
149 | 1934 | palline grigie. Andarsene lontano di qui; potersi fare una | ||
150 | 1934 | aveva intravisto la possibilità di liberarsi di quell’essere | ||
151 | 1934 | la possibilità di liberarsi di quell’essere debole. E | ||
152 | 1934 | era ancora ottimista, innamorarsi di Maria gli era parso | ||
153 | 1934 | cosa si sarebbe pensato di lui? E immaginò perfino | ||
154 | 1934 | lui? E immaginò perfino di andar via con lei | ||
155 | 1934 | vita nuova, una vita di pace. Poi, a mano | ||
156 | 1934 | si considerò perfino indegno di riavvicinare Anna. Ecco, si | ||
157 | 1934 | vogliono. Basterebbe un po’ di danaro per prendersi Maria | ||
158 | 1934 | Maria mi devo accontentare di Anna, e se mi | ||
159 | 1934 | a considerare Anna meglio di come aveva fatto fino | ||
160 | 1934 | ragazza che ha bisogno di conforto; e la vede | ||
161 | 1934 | peggiorate – un tantino al di sopra di lui: gli | ||
162 | 1934 | tantino al di sopra di lui: gli appare come | ||
163 | 1934 | acquistato, durante quei giorni di pessimismo, i caratteri più | ||
164 | 1934 | trovare lei la via di aiutarmi? In fondo un | ||
165 | 1934 | In fondo un po’ di bene gliene voglio. È | ||
166 | 1934 | È donna; ma cerca di non approfondire questo pensiero | ||
167 | 1934 | Pure, avverte l’assurdo di questa ipotesi; in quanto | ||
168 | 1934 | Maria: lei deve averne di buoni amici... Però non | ||
169 | 1934 | se lei si offre di aiutarmi debbo rifiutare. ¶ E | ||
170 | 1934 | nell’ambiente; gli spessori di grasso dei tegami e | ||
171 | 1934 | s’incontra nello sguardo di lei, e, per ritardare | ||
172 | 1934 | quasi per riparare, aggiunge: «Di te domandavo spesso ad | ||
173 | 1934 | sono dimagrita.» E tenta di stringersi la vestaglia addosso | ||
174 | 1934 | sua mente nell’atto di accarezzarla. ¶ «Come sei cambiato | ||
175 | 1934 | E Teodoro si ricorda di quella lontana sera in | ||
176 | 1934 | a ballare; si ricorda di quell’avvocato che le | ||
177 | 1934 | riconfortato. Se ne convince di più, ora che scorge | ||
178 | 1934 | che scorge nello sguardo di lei una certa timidezza | ||
179 | 1934 | loro sguardi s’incontrano di nuovo. ¶ «Ora» dice lei | ||
180 | 1934 | per riprendersi, «sarai gentile di aspettare che io mi | ||
181 | 1934 | stare così.» E mostra di nuovo il ginocchio nudo | ||
182 | 1934 | desiderio sempre più forte di Maria è stato sopraffatto | ||
183 | 1934 | sopraffatto dal proposito fermo di non tradire Anna. E | ||
184 | 1934 | Anna. E al pensiero di abbandonare l’assurda conquista | ||
185 | 1934 | abbandonare l’assurda conquista di Maria si è sovrapposto | ||
186 | 1934 | è sovrapposto il proposito di abbandonare anche Anna. E | ||
187 | 1934 | pettine sdentato, una lama di rasoio arrugginita, una limetta | ||
188 | 1934 | le unghie, una scatola di cipria di un colore | ||
189 | 1934 | una scatola di cipria di un colore giallo pallido | ||
190 | 1934 | il colore del volto di Maria... Maria è lì | ||
191 | 1934 | intuisce però il pericolo di questa soluzione: ma si | ||
192 | 1934 | Teodoro su un piano di coscienza si può... E | ||
193 | 1934 | fare di meglio e di più, ecco quel che | ||
194 | 1934 | questa situazione, rendersi padrone di sé: magari cominciando dal | ||
195 | 1934 | cose nuove, gli sembra di saper dominare, di sapersi | ||
196 | 1934 | sembra di saper dominare, di sapersi disimpegnare meglio da | ||
197 | 1934 | e allora si domanderà di lui: “cosa ne è | ||
198 | 1934 | pieghe che gli impediscono di stendersi. Accende il lume | ||
199 | 1934 | veste con lentezza. Al di là della finestra vi | ||
200 | 1934 | un muro bianco dipinto di fresco a calce che | ||
201 | 1934 | se il muro fosse di pasta malleabile. ¶ Quando è | ||
202 | 1934 | e discende le scale di casa. Non ha un | ||
203 | 1934 | quanto la fuga. Cerca di non pensare al padre | ||
204 | 1934 | ma principalmente si sforza di scacciare dalla mente l | ||
205 | 1934 | era stata una giornata di umido, di quelle che | ||
206 | 1934 | una giornata di umido, di quelle che danno il | ||
207 | 1934 | e le scarpe, coperte di fango e segatura, sembrano | ||
208 | 1934 | se le suole son di cartone, be’, tiriamo avanti | ||
209 | 1934 | Non è uscito mai di notte, nel cuore della | ||
210 | 1934 | notte, con quel tantino di mistero, da dover vivere | ||
211 | 1934 | più bianche, come verniciate di fresco. La strada è | ||
212 | 1934 | alle labbra la canzone di Maria: Ti ricordo, ti | ||
213 | 1934 | la tettoia: nell’interno di essa uno degli uomini | ||
214 | 1934 | mi sono mai occupato di queste cose» dice quello | ||
215 | 1934 | si conviene! Si crede di fare il gallo solo | ||
216 | 1934 | dei due uomini neri di carbone si ricorda di | ||
217 | 1934 | di carbone si ricorda di Marco: del suo orribile | ||
218 | 1934 | consiste nel buttar palate di carbone sotto la caldaia | ||
219 | 1934 | al giorno. Gli pare di riudire il battito della | ||
220 | 1934 | livello spruzza un filo di vapore che si dissolve | ||
221 | 1934 | che indica il massimo di atmosfere che la caldaia | ||
222 | 1934 | pensare. Assume l’aria di uno che ha qualche | ||
223 | 1934 | è sottosopra. Ha cessato di piovere, e ora s | ||
224 | 1934 | Teodoro sente un tinnire di chiavi; e si ferma | ||
225 | 1934 | Vede un uomo uscire di corsa dal piccolo padiglione | ||
226 | 1934 | Continua. Una donna vestita di scuro si tira su | ||
227 | 1934 | capisci. Quando lui è di turno, io vengo qua | ||
228 | 1934 | grosso, e allora pare di sentire delle voci che | ||
229 | 1934 | delle voci che vengono di lontano: Te-o-do | ||
230 | 1934 | batte contro le pareti di ferro. È curiosa la | ||
231 | 1934 | voce dopo un periodo di silenzio e di emozione | ||
232 | 1934 | periodo di silenzio e di emozione. Un rumore di | ||
233 | 1934 | di emozione. Un rumore di spiccioli ricontati; e Teodoro | ||
234 | 1934 | può più: ha bisogno di Maria; ma anche un | ||
235 | 1934 | ma anche un po’ di Anna ¶ Teodoro gira sulla | ||
236 | 1934 | vita sbandata: una settimana di prove e di tentativi | ||
237 | 1934 | settimana di prove e di tentativi andati a male | ||
238 | 1934 | proprio; e la tessera di navigazione come puoi averla | ||
239 | 1934 | personale conta ben poco di fronte alla fortuna. Ed | ||
240 | 1934 | la lunga ciminiera piena di fumo. Di qua la | ||
241 | 1934 | bruciato dal desiderio violento di baciare Maria e non | ||
242 | 1934 | non certo per amore di Anna vi rinunzia, ma | ||
243 | 1934 | tasca, tormentato dal pensiero di essere troppo indeciso, troppo | ||
244 | 1934 | non combinerò mai nulla di buono. ¶ Teodoro ha trascorso | ||
245 | 1934 | poche parole: l’immagine di Maria nella sua mente | ||
246 | 1934 | s’avveda della differenza di emozione che prova sostituendo | ||
247 | 1934 | prova sostituendo all’immagine di Maria quella più fioca | ||
248 | 1934 | Maria quella più fioca di Anna. Con Anna non | ||
249 | 1934 | senza dirle niente. Pensa di baciarla lì, all’oscuro | ||
250 | 1934 | puerile; lo metterebbe su di una falsa strada. Appena | ||
251 | 1934 | lo assale il rimorso di non essere stato abbastanza | ||
252 | 1934 | Anzi ha la sensazione di avere tenuto una condotta | ||
253 | 1934 | segnato da miseri alberi di cartapesta. Si ode il | ||
254 | 1934 | Si ode il rumore di un tram che si | ||
255 | 1934 | manifesto si ripete centinaia di volte, come una serie | ||
256 | 1934 | volte, come una serie di francobolli. Il quadro luminoso | ||
257 | 1934 | con chi ero? era di sera... ¶ Ritorna nel centro | ||
258 | 1934 | non abbia nessuna voglia di leggere. ¶ Appende in sala | ||
259 | 1934 | è fiorito un profilo di montagne. Della cena mangia | ||
260 | 1934 | un cassetto che puzza di pepe e di formaggio | ||
261 | 1934 | puzza di pepe e di formaggio, questi cassetti li | ||
262 | 1934 | mese. ¶ A letto tenta di leggere; ma la mano | ||
263 | 1934 | e gli si fa di ghiaccio; e l’occhio | ||
264 | 1934 | ma non sono armate di guerra, sono armate rivoluzionarie | ||
265 | 1934 | lenzuolo è una gamba di Maria, ha mille gambe | ||
266 | 1934 | le sue che cercano di trovare una positura comoda | ||
267 | 1934 | III ¶ Teodoro va via di casa perché in una | ||
268 | 1934 | perché in una famiglia di operai non si può | ||
269 | 1934 | che operai ¶ Gli sembrava di essersi accontentato di poco | ||
270 | 1934 | sembrava di essersi accontentato di poco, gli sembrava di | ||
271 | 1934 | di poco, gli sembrava di avere scelta una via | ||
272 | 1934 | propositi, i suoi progetti di un avvenire migliore? Non | ||
273 | 1934 | indipendenza. Da una famiglia di operai non può venir | ||
274 | 1934 | lui voleva essere qualcosa di più di un semplice | ||
275 | 1934 | essere qualcosa di più di un semplice operaio, perché | ||
276 | 1934 | vaga, che aveva molto di dilettantesco, ma contribuiva anch | ||
277 | 1934 | suo stato d’animo di scontento. E inoltre, ad | ||
278 | 1934 | sentimenti verso Anna, sopraffatti di continuo nella sua immaginazione | ||
279 | 1934 | immaginazione dal ricordo ossessionante di Maria. Ecco perché continuamente | ||
280 | 1934 | tempo questo suo desiderio di liberazione si acuì, fino | ||
281 | 1934 | la famiglia, l’affetto di Anna che aumentava a | ||
282 | 1934 | scemava sotto il vento di un’indifferenza mostruosa. La | ||
283 | 1934 | se stesso un momento di equilibrio, un attimo di | ||
284 | 1934 | di equilibrio, un attimo di riposo che gli consentisse | ||
285 | 1934 | riposo che gli consentisse di gustare quelle briciole di | ||
286 | 1934 | di gustare quelle briciole di felicità che la vita | ||
287 | 1934 | padre, che non sa di essere infelice. E allora | ||
288 | 1934 | solo avrebbe potuto fare di meglio e di più | ||
289 | 1934 | e lui si pente di essersi spinto tanto avanti | ||
290 | 1934 | giù. Né gli riesce di mangiare altro perché l | ||
291 | 1934 | altro perché l’ottimismo di Maria, in quell’ambiente | ||
292 | 1934 | cosce e dalle braccia di lei. E mentre si | ||
293 | 1934 | Eppure Teodoro si sforza di fissare i mobili, la | ||
294 | 1934 | più sulla sua compagna di lavoro. Dopo aver guardato | ||
295 | 1934 | giacchetto con il collo di pelliccia bionda, che fa | ||
296 | 1934 | già abbandonato Anna e di ricordarla come nella canzone | ||
297 | 1934 | come nella canzone e di esserne triste; e veramente | ||
298 | 1934 | ella dice: ¶ «Sai, uno di quelli che adesso frequento | ||
299 | 1934 | mi piacciono.» ¶ Teodoro ricorda di avere ancora qualche sigaretta | ||
300 | 1934 | cercava timidamente le labbra di Anna. Fuggirono alla ricerca | ||
301 | 1934 | Anna. Fuggirono alla ricerca di un riparo, lasciando la | ||
302 | 1934 | grigia, bucherellata dalle gocce di pioggia, era diventata una | ||
303 | 1934 | il mare argilloso, pieno di alghe e di rifiuti | ||
304 | 1934 | pieno di alghe e di rifiuti, assaliva la spiaggia | ||
305 | 1934 | ad abbracciarsi. La bocca di Anna odorava di pioggia | ||
306 | 1934 | bocca di Anna odorava di pioggia, e su quella | ||
307 | 1934 | Ma ora si accontenterebbe di un qualunque lavoro ¶ Appena | ||
308 | 1934 | sedie, fra le calze di lana del padre, grigie | ||
309 | 1934 | stanza e il capo di uno che lo guarda | ||
310 | 1934 | la strada del lavoro. Di questo passo so io | ||
311 | 1934 | guarda il paesaggio umido di terrazzi, di piante, le | ||
312 | 1934 | paesaggio umido di terrazzi, di piante, le piante gialline | ||
313 | 1934 | gialline che il signore di rimpetto mette fuori ogni | ||
314 | 1934 | occhi umidi e privi di espressione. «Dammi dieci lire | ||
315 | 1934 | teso, forse nella speranza di trattenerlo per il caffè | ||
316 | 1934 | operaio va in cerca di lavoro, piove sempre; e | ||
317 | 1934 | alle finestre del palazzo di fronte, panni d’un | ||
318 | 1934 | prima da Maria, poi di là stesso passerò da | ||
319 | 1934 | che ora mi disse di trovarsi in casa? Be | ||
320 | 1934 | ebreo questo, è padrone di mezza strada. Ma chi | ||
321 | 1934 | come in un corridoio di casa. Non c’è | ||
322 | 1934 | Non c’è aria di rivoluzione, ma di pace | ||
323 | 1934 | aria di rivoluzione, ma di pace. In questo porco | ||
324 | 1934 | ragazza ferma sulla porta di un dolciere e anche | ||
325 | 1934 | cui conobbe l’amarezza di sentirsi trascurato da lei | ||
326 | 1934 | l’emozione: un odore di carne al tegame, il | ||
327 | 1934 | al tegame, il rumore di una porta che si | ||
328 | 1934 | chiude, e il viso di uno che lo spia | ||
329 | 1934 | i vetri opachi. Prima di bussare Teodoro si aggiusta | ||
330 | 1934 | che mi faccia guadagnare di più.» ¶ «E perché non | ||
331 | 1934 | Maria e si compiace di trovarla più buona e | ||
332 | 1934 | ad Anna si conforta di vederla così modesta e | ||
333 | 1934 | debba essere più “facile” di Anna. ¶ «Dove vai tu | ||
334 | 1934 | domanda denuncia una differenza di vita tra lei e | ||
335 | 1934 | con Anna?» aggiunge, credendo di correggersi. ¶ «No, molte volte | ||
336 | 1934 | a Maria per amore di Anna. Parole, e se | ||
337 | 1934 | altra: la prima settimana di lavoro ¶ È domenica, di | ||
338 | 1934 | di lavoro ¶ È domenica, di marzo. Luigi Barrin e | ||
339 | 1934 | la Marsigliese. Vecchi cartelloni di propaganda elettorale pendono fradici | ||
340 | 1934 | dietro un muro dipinto di rosa, i due si | ||
341 | 1934 | ragazzo. ¶ «Non vi meravigliate di vederci di domenica» dice | ||
342 | 1934 | vi meravigliate di vederci di domenica» dice Barrin; e | ||
343 | 1934 | precede il figlio. Già di fuori si sente un | ||
344 | 1934 | si sente un puzzo di muffa e di sapone | ||
345 | 1934 | puzzo di muffa e di sapone marcito. Una scatola | ||
346 | 1934 | sapone marcito. Una scatola di latta brilla su un | ||
347 | 1934 | brilla su un mucchio di rifiuti. Dietro il tetto | ||
348 | 1934 | si preparano i bagni di soda e di sapone | ||
349 | 1934 | bagni di soda e di sapone, di acido solforico | ||
350 | 1934 | soda e di sapone, di acido solforico, di bisolfito | ||
351 | 1934 | sapone, di acido solforico, di bisolfito, di permanganato. In | ||
352 | 1934 | acido solforico, di bisolfito, di permanganato. In questa macchina | ||
353 | 1934 | cose svogliato. Si aspettava di entrare in una vera | ||
354 | 1934 | squadrano, se lo mangiano di occhiate. Che vogliono da | ||
355 | 1934 | crumiro. Dalle vasche gomitoli di denso vapore salgono verso | ||
356 | 1934 | o addirittura violacei schizzati di anilina. Sul ritmo cadenzato | ||
357 | 1934 | degli zoccoli tra rigagnoli di sapone sporco e di | ||
358 | 1934 | di sapone sporco e di acqua tinta che acquista | ||
359 | 1934 | si avvicina allo spiraglio di una porta chiusa, dove | ||
360 | 1934 | scontra con una lama di sole: fuori sarà bel | ||
361 | 1934 | bel tempo. ¶ Nell’ora di sosta Teodoro si avvicina | ||
362 | 1934 | studia, perché quel poco di intelligenza che ho non | ||
363 | 1934 | col padre. Che diranno di me? Forse si metteranno | ||
364 | 1934 | mentre aspira gli effluvi di vapore che si sollevano | ||
365 | 1934 | vasca, pensa al paio di scarpe nuove che potrà | ||
366 | 1934 | comperarsi dopo due settimane di lavoro. In tutta la | ||
367 | 1934 | a un bel paio di scarpe nuove da mettere | ||
368 | 1934 | la domenica, e credeva di tornare a casa con | ||
369 | 1934 | in uscita, al piano di sopra. È bella, ma | ||
370 | 1934 | dissolve in una nube di vapore, e preferisce Anna | ||
371 | 1934 | si combina mai nulla di buono nella vita. ¶ In | ||
372 | 1934 | incontrano i diversi rigagnoli di tinta e di acqua | ||
373 | 1934 | rigagnoli di tinta e di acqua saponata che rigurgitano | ||
374 | 1934 | cortile era rosso come di sangue. La lavanderia è | ||
375 | 1934 | un angolo che aspetta di vedere Teodoro. ¶ L’ipoclorito | ||
376 | 1934 | funzionano e molte perdite di vapore si spandono nell | ||
377 | 1934 | fa un lungo scolo di ruggine. ¶ Il giovedì si | ||
378 | 1934 | per approntare la biancheria di due vapori inglesi che | ||
379 | 1934 | stanchezza, dopo la giornata di lavoro, dà dei brividi | ||
380 | 1934 | cose; forse un paio di scarpe, e gli occorrerebbero | ||
381 | 1934 | e possibilmente un paio di calze di filo. Si | ||
382 | 1934 | un paio di calze di filo. Si sente felice | ||
383 | 1934 | Teodoro esce in compagnia di Marco De Martino. Questo | ||
384 | 1934 | operaio fa qualche cosa di diverso e Teodoro anche | ||
385 | 1934 | lieto sale le scale di casa. Abitava in via | ||
386 | 1934 | Croce presso una famiglia di piccoli impiegati, il cui | ||
387 | 1934 | ragazza, che non una di queste fraschettine moderne, che | ||
388 | 1934 | sua camera. Le accadeva di pensare a lui tutte | ||
389 | 1934 | ricordi più inquietanti, poiché di riflesso si sente più | ||
390 | 1934 | ed abbandonata. Quei mesi di vita dispersiva le hanno | ||
391 | 1934 | e sbattuta dalle persone di casa. Allora si distende | ||
392 | 1934 | aperti, mentre un velo di lagrime le offende la | ||
393 | 1934 | Ora sente il desiderio di rivederlo, magari di scrivergli | ||
394 | 1934 | desiderio di rivederlo, magari di scrivergli una lettera in | ||
395 | 1934 | le capita quel giorno di scorgere un uomo alla | ||
396 | 1934 | un uomo alla finestra di fronte. Sembrava così buono | ||
397 | 1934 | impacciata; è subito pentita di avergli risposto. È domenica | ||
398 | 1934 | la fa trasalire e di nuovo troppo facilmente un | ||
399 | 1934 | sorride e non smette di guardarla. La scoperta dell | ||
400 | 1934 | piace, e tuttavia teme di non attrarre più il | ||
401 | 1934 | sbirciandosi in un frammento di specchio, che appoggia sul | ||
402 | 1934 | per lei un compagno, di cui sente la mancanza | ||
403 | 1934 | bisogno che lo sguardo di lui di mattino o | ||
404 | 1934 | lo sguardo di lui di mattino o di pomeriggio | ||
405 | 1934 | lui di mattino o di pomeriggio la segua nei | ||
406 | 1934 | faccende. ¶ È per timore di perderlo che Anna accetta | ||
407 | 1934 | altro che una stretta di mano, un timido addio | ||
408 | 1934 | insieme a un sospiro di pentimento: doveva mostrarsi più | ||
409 | 1934 | quando è al fianco di lui ammutolisce, diventa triste | ||
410 | 1934 | intanto che le importa di piacere a quell’uomo | ||
411 | 1934 | s’è forse giurata di accettare la sua compagnia | ||
412 | 1934 | che lo sospingono verso di lei? ¶ Malgrado questi ragionamenti | ||
413 | 1934 | cose. Voi vi stancherete di me e mi pianterete | ||
414 | 1934 | lo abbandona sulla porta di casa, e con la | ||
415 | 1934 | da un banale desiderio di “provare” la costanza di | ||
416 | 1934 | di “provare” la costanza di lui, di far soffrire | ||
417 | 1934 | la costanza di lui, di far soffrire altri nell | ||
418 | 1934 | sofferto. Ma un sentimento di pietà, mista a curiosità | ||
419 | 1934 | cuore ad un soffio di speranza incerta, ma che | ||
420 | 1934 | in lei la schermaglia di promettergli e di mancare | ||
421 | 1934 | schermaglia di promettergli e di mancare, di giurargli e | ||
422 | 1934 | promettergli e di mancare, di giurargli e di venir | ||
423 | 1934 | mancare, di giurargli e di venir meno al giuramento | ||
424 | 1934 | l’aspetta Anna dice di sì. ¶ L’esperienza di | ||
425 | 1934 | di sì. ¶ L’esperienza di vita con l’operaio | ||
426 | 1934 | barca, con la paga di lui non si riusciva | ||
427 | 1934 | che si salvi, meglio di un essere sano. ¶ Giorgio | ||
428 | 1934 | con sé una bottiglia di caffè, che faceva lui | ||
429 | 1934 | ti porterà qualche cosa di buono.» ¶ Anna aspettava il | ||
430 | 1934 | le consegnava il pacchetto di biscotti. ¶ «Vi porto i | ||
431 | 1934 | Vi porto i saluti di Giorgio» le diceva, «il | ||
432 | 1934 | quale mi ha pregata di dirvi che verrà a | ||
433 | 1934 | vetrate riverberano minuscoli quadretti di luce. Teodoro è mal | ||
434 | 1934 | a tutti quelli incaricati di controllare il carico e | ||
435 | 1934 | cose. Lo accusano insomma di tutto quello che per | ||
436 | 1934 | ma cosa può fare di più? Gli tocca agire | ||
437 | 1934 | delle sue lontane letture, di quelle pagine ingiallite lasciate | ||
438 | 1934 | casa delle due ragazze, di quei caratteri minuscoli, poverissimi | ||
439 | 1934 | l’avversario per eccesso di zelo.» Tanto più quindi | ||
440 | 1934 | dei “compagni” sul punto di perdersi per il trionfo | ||
441 | 1934 | da quando ha scoperto di trovarsi in una posizione | ||
442 | 1934 | non solo la fine di ogni sua aspirazione, ma | ||
443 | 1934 | a questo mentre aspetta di essere introdotto dal capo | ||
444 | 1934 | perché, a questi pensieri di lotta. Il capo del | ||
445 | 1934 | personale rompe il filo di quei pensieri. ¶ «Oh, bene | ||
446 | 1934 | come una persona seria, di cui fidarsi... ma, non | ||
447 | 1934 | me lo sarei tolto di torno.» ¶ «Ma io credo | ||
448 | 1934 | sapete che c’è di nuovo? Poiché non avete | ||
449 | 1934 | e fatemi la cortesia di non farvi più vedere | ||
450 | 1934 | salutare. Attraversa i reparti di fusione, quelli degli elettrodi | ||
451 | 1934 | si risollevino al pari di un’onda sulla spiaggia | ||
452 | 1934 | calda e negli intervalli di silenzio si sente, sul | ||
453 | 1934 | qua e là cespugli di erba selvatica, che la | ||
454 | 1934 | elettrici che dalla centrale, di palo in palo, raggiungono | ||
455 | 1934 | paese; e il rumore di vecchi motori ad olio | ||
456 | 1934 | gli strilli si sollevano di nuovo aguzzi verticali e | ||
457 | 1934 | che osservano due guardie di finanza intente a misurare | ||
458 | 1934 | seguono rumorose. Infine una di esse protesta: ¶ «Ma com | ||
459 | 1934 | I bambini che alcune di esse portano in braccio | ||
460 | 1934 | che la buon’anima di tuo padre ci vuole | ||
461 | 1934 | lo avrebbero fatto licenziare di nuovo. Che mirabile armonia | ||
462 | 1934 | Catello d’interessarsi nuovamente di lui. Solo Catello può | ||
463 | 1934 | una. Non sono capace di guadagnarmi da vivere tranquillo | ||
464 | 1934 | fare. Usami la cortesia di dire a Catello che | ||
465 | 1934 | calunnie, perché i compagni di lavoro non mi possono | ||
466 | 1934 | sorella aveva sempre scritto di star bene, di non | ||
467 | 1934 | scritto di star bene, di non aver bisogno di | ||
468 | 1934 | di non aver bisogno di nulla, e che non | ||
469 | 1934 | il momento in cui di quei soldi sentiva la | ||
470 | 1934 | in un cinema, uno di quei bei cinematografi del | ||
471 | 1934 | cinematografi del centro, sfolgorante di luci, tiepidi d’inverno | ||
472 | 1934 | d’estate... Le riuscì di farsi ricevere dal direttore | ||
473 | 1934 | farsi ricevere dal direttore di uno di questi cinematografi | ||
474 | 1934 | dal direttore di uno di questi cinematografi di nuova | ||
475 | 1934 | uno di questi cinematografi di nuova costruzione, in una | ||
476 | 1934 | appartata ma nel centro di Roma. Al direttore piacevano | ||
477 | 1934 | mentre scriveva il nome di lei su di un | ||
478 | 1934 | nome di lei su di un registro: ¶ «Quanti anni | ||
479 | 1934 | precedente non l’assumerebbero di certo; una donnetta da | ||
480 | 1934 | buona impressione. Decise perciò di dire una bugia, che | ||
481 | 1934 | fare? Speriamo nella mano di Dio adesso, che per | ||
482 | 1934 | per la guerra. Spero di no per il fatto | ||
483 | 1934 | ma spero nella mano di Dio che tu non | ||
484 | 1934 | ci andrai. La mano di Dio invece lo ha | ||
485 | 1934 | parte! Sale nel treno; di sera, nella stazione deserta | ||
486 | 1934 | il treno è pieno di soldati. E ogni tanto | ||
487 | 1934 | non voglio. Invece parte; di nuovo solo, gettato chissà | ||
488 | 1934 | confortarla, come aveva sperato di fare, un giorno. Crede | ||
489 | 1934 | delle bugie; ho finto di star bene, di guadagnare | ||
490 | 1934 | finto di star bene, di guadagnare. Delle piccole occupazioni | ||
491 | 1934 | a fare qualche cosa di pratico, di concreto. Va | ||
492 | 1934 | qualche cosa di pratico, di concreto. Va ad uccidere | ||
493 | 1934 | idee sono il frutto di determinate condizioni d’ambiente | ||
494 | 1934 | d’ambiente ¶ Gli operai di Crotone sono in gran | ||
495 | 1934 | in gran parte ammalati di malaria. Il loro salario | ||
496 | 1934 | causa della grande richiesta di lavoro da parte di | ||
497 | 1934 | di lavoro da parte di quelli che non trovando | ||
498 | 1934 | famiglie in certe baracche di legno e di bandone | ||
499 | 1934 | baracche di legno e di bandone costruite sulla spiaggia | ||
500 | 1934 | si vede questo paesaggio di piccoli tetti, sotto la |