Matilde Serao, Il romanzo della fanciulla, 1886
concordanze di «di»
n | autore | testo | anno | concordanza |
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1 | 1886 | se avevano la disgrazia di restar telegrafiste sino a | ||
2 | 1886 | negli animi giovanili, incapaci di sopportare il giogo burocratico | ||
3 | 1886 | sollevavano in quel flusso di parole, in quelle frasi | ||
4 | 1886 | un ritornello. In casa di Caterina Borrelli discutevano Annina | ||
5 | 1886 | Sofia Magliano; in casa di Olimpia Faraone complottavano Peppina | ||
6 | 1886 | ribelli aggressive che consigliavano di non andarci punto in | ||
7 | 1886 | più forti: volevano mostrare di aver carattere. ¶ Ma quando | ||
8 | 1886 | piccola, bruttissima, sempre piena di gioielli, scrisse che avrebbe | ||
9 | 1886 | giorno prestato un’ora di più di servizio. Grazia | ||
10 | 1886 | un’ora di più di servizio. Grazia Casale, la | ||
11 | 1886 | bruna grassotta, tutta profumata di muschio, scrisse che avrebbe | ||
12 | 1886 | Adelina Markò, sarebbe rimasta di giorno sino alle cinque | ||
13 | 1886 | Torelli: farebbe cinque ore di servizio straordinario ogni giorno | ||
14 | 1886 | così tutte le altre, di ambedue i turni, senza | ||
15 | 1886 | turni, senza eccezioni, salirono di offerta in offerta, sin | ||
16 | 1886 | fu attaccato un pezzettino di lettera: Maria Vitale scriveva | ||
17 | 1886 | Che giornata fu quella di domenica, otto aprile! Alla | ||
18 | 1886 | come fitta gragnuola, telegrammi di candidati ai grandi elettori | ||
19 | 1886 | telegrammi umili, ardenti, pieni di concessioni precipitose e di | ||
20 | 1886 | di concessioni precipitose e di promesse disperate. Poi una | ||
21 | 1886 | in cifra, quattrocentosettantadue gruppi di numeri, una fatica immensa | ||
22 | 1886 | con la paura continua di un errore di cifra | ||
23 | 1886 | continua di un errore di cifra che avrebbe guastato | ||
24 | 1886 | impiegato paga sei lire di multa. Ma l’accesso | ||
25 | 1886 | multa. Ma l’accesso di febbre telegrafica fu a | ||
26 | 1886 | subito dopo, telegrammi privati di commenti, di sfiducia, d | ||
27 | 1886 | telegrammi privati di commenti, di sfiducia, d’incoraggiamento, di | ||
28 | 1886 | di sfiducia, d’incoraggiamento, di speranze moribonde, di trionfo | ||
29 | 1886 | incoraggiamento, di speranze moribonde, di trionfo, di congratulazione, di | ||
30 | 1886 | speranze moribonde, di trionfo, di congratulazione, di aspettazione, di | ||
31 | 1886 | di trionfo, di congratulazione, di aspettazione, di bestemmie, di | ||
32 | 1886 | di congratulazione, di aspettazione, di bestemmie, di amarezza, di | ||
33 | 1886 | di aspettazione, di bestemmie, di amarezza, di scetticismo. Alle | ||
34 | 1886 | di bestemmie, di amarezza, di scetticismo. Alle tre del | ||
35 | 1886 | e il ritardo era di tre ore; con Firenze | ||
36 | 1886 | era un ingombro tale di dispacci, che si contavano | ||
37 | 1886 | si contavano a serie di dieci. Tutte le macchine | ||
38 | 1886 | sigaro spento, un fascio di telegrammi in mano. La | ||
39 | 1886 | in mano. La porta di comunicazione con la sezione | ||
40 | 1886 | corti, una testolina simpatica di garzoncello svelto, correva da | ||
41 | 1886 | dispacci, regolando i sistemi di orologeria, dando l’inchiostro | ||
42 | 1886 | tutte il ritardo era di tre ore, i telegrammi | ||
43 | 1886 | trasmettere, mentre si finiva di trasmettere una serie di | ||
44 | 1886 | di trasmettere una serie di dieci, ne restavan fermi | ||
45 | 1886 | che ogni ora saliva di grado. Alta, seduta sul | ||
46 | 1886 | trasmettendo con una lestezza di dita di pianista emerita | ||
47 | 1886 | una lestezza di dita di pianista emerita, con uno | ||
48 | 1886 | con uno scricchiolio rapidissimo di tutto quell’ingranaggio, dando | ||
49 | 1886 | vice-direttrice? Chi opinava di sì, chi negava. ¶ — Vedrete | ||
50 | 1886 | migliori, per il posto di vice-direttrice. ¶ Chi, chi | ||
51 | 1886 | era una impiegata provvisoria, di passaggio. Caterina Borrelli? svelta | ||
52 | 1886 | Signorine, signorine, un po’ di silenzio. ¶ Erano le otto | ||
53 | 1886 | otto alle nove, sembrava di una lunghezza interminabile. Quelle | ||
54 | 1886 | studiasse; leggeva l’ora di tutti i telegrammi fermi | ||
55 | 1886 | direttrice, quasi la implorassero di alzarsi dal suo posto | ||
56 | 1886 | alzarsi dal suo posto, di raggiungere il direttore, di | ||
57 | 1886 | di raggiungere il direttore, di chiedergli quel benedetto permesso | ||
58 | 1886 | non capiva o fingeva di non capire: ella sapeva | ||
59 | 1886 | non capire: ella sapeva di non dover interrompere il | ||
60 | 1886 | aveva preso un telegramma di transito, alla linea di | ||
61 | 1886 | di transito, alla linea di Terracina e se n | ||
62 | 1886 | Galvani, Volta, la bottiglia di Leyda, la pila di | ||
63 | 1886 | di Leyda, la pila di Daniell, il solfato di | ||
64 | 1886 | di Daniell, il solfato di rame e la emancipazione | ||
65 | 1886 | non si permetta più di dare la buona notte | ||
66 | 1886 | stanchezza finale, l’aridità di sette ore passate in | ||
67 | 1886 | più neanche la forza di levarsi su per andarsene | ||
68 | 1886 | un bisogno tutto animale di mangiare un boccone e | ||
69 | 1886 | mangiare un boccone e di sdraiarsi: quelle che dovevan | ||
70 | 1886 | da una vacillante fiammella di gas, innanzi agli armadietti | ||
71 | 1886 | Faraone, innanzi allo specchio di mezzo, con certi colpi | ||
72 | 1886 | mezzo, con certi colpi di piumino, si metteva della | ||
73 | 1886 | che avesse ancora voglia di acconciarsi. Ma la sua | ||
74 | 1886 | tutta languori, si compiaceva di quello stato di abbattimento | ||
75 | 1886 | compiaceva di quello stato di abbattimento. Adelina Markò aveva | ||
76 | 1886 | aveva portato un corpetto di velluto nero, per indossarlo | ||
77 | 1886 | petto, nella ricca cravatta di merletto; e tutta la | ||
78 | 1886 | stanchezza infinita. Esse uscivano di là, salutandosi fiocamente, senza | ||
79 | 1886 | è? — chiedeva la madre di Giulietta Sorano alla figliuola | ||
80 | 1886 | le vie della Posta, di Monteoliveto, di strada Nuova | ||
81 | 1886 | della Posta, di Monteoliveto, di strada Nuova Monteoliveto, di | ||
82 | 1886 | di strada Nuova Monteoliveto, di Trinità Maggiore, strette nei | ||
83 | 1886 | del direttore, in forma di lettera alla direttrice, diceva | ||
84 | 1886 | così: — che pel giorno di domenica, 8 aprile, erano indette | ||
85 | 1886 | politiche e pel giorno di domenica, 15 aprile, le elezioni | ||
86 | 1886 | domenica, 15 aprile, le elezioni di ballottaggio: che in quelle | ||
87 | 1886 | stato un grandissimo affollamento di telegrammi, su tutte le | ||
88 | 1886 | a un servizio straordinario, di due, tre, quattro ore | ||
89 | 1886 | volessero dare questa prova di amore al lavoro, si | ||
90 | 1886 | trasognate, con la sensazione di un grosso colpo nella | ||
91 | 1886 | colpo nella testa, incapaci di decidersi: vi era tempo | ||
92 | 1886 | giorni. E il fermento di ribellione nacque subito, si | ||
93 | 1886 | dalle multe, dai giorni di malattia: e invece, esse | ||
94 | 1886 | quasi tutte il diploma di grado superiore e al | ||
95 | 1886 | come uomini, come impiegati di seconda classe, che avevano | ||
96 | 1886 | senza che avessero diritto di lagnarsi. L’avvenire? Quale | ||
97 | 1886 | non hai altri motivi di piangere, — mormorò Giulietta Scarano | ||
98 | 1886 | meglio una buona tazza di thè, — suggerì Peppina Sanna | ||
99 | 1886 | le coperte e cerca di sudare questa notte: domattina | ||
100 | 1886 | Vitale, non far nulla di questo, figlia mia, — disse | ||
101 | 1886 | e sottoprefetti del regno di sequestrare il numero 358 del | ||
102 | 1886 | parole: in un mare di sangue, conteneva voti contro | ||
103 | 1886 | contro l’attuale ordine di cose, insultava le istituzioni | ||
104 | 1886 | si rianimò, un fracasso di trasmissione si diffuse per | ||
105 | 1886 | come un giocondo rinascer di attività. Indi un minuto | ||
106 | 1886 | attività. Indi un minuto di pausa e di silenzio | ||
107 | 1886 | minuto di pausa e di silenzio: quindi uno stridìo | ||
108 | 1886 | le ausiliarie si distesero di nuovo nelle poltroncine, riprendendo | ||
109 | 1886 | loro pensieri. Il corrispondente di Catanzaro aveva subito detto | ||
110 | 1886 | sequestro: ¶ — Valeva la pena di scomodarci per così poco | ||
111 | 1886 | risposto Maria Morra. ¶ Discussero di politica: Maria Morra odiava | ||
112 | 1886 | era socialista. Il corrispondente di Cassino anche aveva mandato | ||
113 | 1886 | rispondere presto, aveva ingoiato di traverso un bicchierino di | ||
114 | 1886 | di traverso un bicchierino di rosolio e che ora | ||
115 | 1886 | conversazione proibita e temendo di sembrare ineducata al corrispondente | ||
116 | 1886 | udivano i primi scoppi di trictrac e delle bombe | ||
117 | 1886 | malgrado la sua presenza di spirito, arrossì nel suo | ||
118 | 1886 | nel suo delicato volto di bruna, e tutte le | ||
119 | 1886 | appassionata leggenda dell’innamorato di Peppina De Notaris. Era | ||
120 | 1886 | subito. Ma quando ella di servizio nel pomeriggio, egli | ||
121 | 1886 | nessuno e l’innamorato di Peppina che vi restava | ||
122 | 1886 | fatto amico con tutti. Di estate sedeva sulla porta | ||
123 | 1886 | non si dimenticava mai di fischiare, ogni mezz’ora | ||
124 | 1886 | non ho il coraggio di andare a divertirmi, mentre | ||
125 | 1886 | in tre, discorrendo piano di quello che era avvenuto | ||
126 | 1886 | avvolgendolo in un pezzetto di giornale: quelle che leggevano | ||
127 | 1886 | il volumettino delle poesie di Parzanese alla direttrice, che | ||
128 | 1886 | a leggere la convenzione di Pietroburgo, per il servizio | ||
129 | 1886 | direttrice guardando il vestito di lanetta bigia, poverissimo, e | ||
130 | 1886 | sciarpa al collo scarno, di ciniglia rossa. ¶ — Balliamo a | ||
131 | 1886 | mascolino. Venne la volta di Caterina Borrelli: ¶ — Direttrice, ora | ||
132 | 1886 | si recita? ¶ — La Messalina, di Cossa. ¶ La direttrice aggrottò | ||
133 | 1886 | lei. La direttrice prometteva di dirlo, d’intercedere: non | ||
134 | 1886 | come a un plotone di soldati, e la cui | ||
135 | 1886 | vero allobrogo, al Wermouth di Torino in piazza Municipio | ||
136 | 1886 | controllo serale: entrava sempre di sorpresa, arrivava alle spalle | ||
137 | 1886 | trascuranze, le macchine insudiciate di inchiostro azzurro stampante, i | ||
138 | 1886 | mal tenuti, i fogli di carta telegrafica disordinati. A | ||
139 | 1886 | non rispondeva, cercava subito di riparare il proprio errore | ||
140 | 1886 | si discutesse con lui. Di giorno, col sole, questo | ||
141 | 1886 | pareva meno terribile; ma di sera, nella penombra, con | ||
142 | 1886 | egli aveva qualche cosa di fantastico, egli faceva terrore | ||
143 | 1886 | fantastico, egli faceva terrore. Di giorno lo chiamavano il | ||
144 | 1886 | dei bimbi napoletani; ma di sera non lo chiamavano | ||
145 | 1886 | l’elsa a croce di una spada. Qualche punto | ||
146 | 1886 | e là: la campanella di vetro che proteggeva il | ||
147 | 1886 | piccolo parafulmine: il bottoncino di un tasto; gli orecchini | ||
148 | 1886 | un tasto; gli orecchini di strass di Olimpia Faraone | ||
149 | 1886 | gli orecchini di strass di Olimpia Faraone; gli spilloni | ||
150 | 1886 | Olimpia Faraone; gli spilloni di pastiglia nera che Ida | ||
151 | 1886 | linea, salvo affari urgenti di ufficio, era severamente proibita | ||
152 | 1886 | Pescara parlava col corrispondente di Foggia. Costui, dopo trasmesso | ||
153 | 1886 | che non le dispiaceva di reggere il moccolo, che | ||
154 | 1886 | segni, non aveva bisogno di lasciar correre la carta | ||
155 | 1886 | d’amore. I giorni di festa erano fatti apposta | ||
156 | 1886 | veniva loro la voglia di chiacchierare; le ragazze si | ||
157 | 1886 | direttrice non si accorgeva di nulla. Scriveva una lettera | ||
158 | 1886 | a una sua compagna di scuola, che ora faceva | ||
159 | 1886 | cadeva la stessa tristezza di tutte quelle fanciulle, riunite | ||
160 | 1886 | silenziosa, nel giorno sacro di Natale, mentre i parenti | ||
161 | 1886 | più, sentendo la mestizia di quelle lunghe ore fredde | ||
162 | 1886 | cuore una pietà profonda di loro, di sè medesima | ||
163 | 1886 | pietà profonda di loro, di sè medesima. ¶ Maria Vitale | ||
164 | 1886 | lieve lieve, la voce di Clemenza Achard. ¶ — Grazie, — e | ||
165 | 1886 | Casale che preferiva venir di mattina, essendo Natale. ¶ — E | ||
166 | 1886 | alle peggiori linee, dotata di una pazienza angelica, non | ||
167 | 1886 | mai la voce, cercando di ecclissarsi quanto più poteva | ||
168 | 1886 | sue amiche una quantità di piccoli servigi, naturalmente: portava | ||
169 | 1886 | naturalmente: portava un disegno di tappezzeria per pianelle a | ||
170 | 1886 | a una, un figurino di mode all’altra, un | ||
171 | 1886 | alla terza, un pezzo di musica alla quarta; si | ||
172 | 1886 | sempre pronta a cambiar di turno per una, a | ||
173 | 1886 | due o tre ore di più in servizio per | ||
174 | 1886 | financo il suo giorno di festa, che le toccava | ||
175 | 1886 | suo scialle e tremava di freddo, andandosene. Tutto questo | ||
176 | 1886 | ottenere da lei qualunque di questi sacrifici: ¶ — O Achard | ||
177 | 1886 | Ella non resisteva, diceva di sì, subito. Talvolta esse | ||
178 | 1886 | ne prego, lasciami venire di mattina, domani. È Natale | ||
179 | 1886 | da un mese pensava di andare al San Carlo | ||
180 | 1886 | doveva stare in ufficio di Natale. ¶ — Figurati, cara Achard | ||
181 | 1886 | avuto appena il tempo di ascoltare le tre messe | ||
182 | 1886 | ascoltare le tre messe di Natale alla chiesa dei | ||
183 | 1886 | e poi il pensiero di dover venire in ufficio | ||
184 | 1886 | mezzo, sopra un angolo di tavola: un piattino di | ||
185 | 1886 | di tavola: un piattino di maccheroni ed un pezzetto | ||
186 | 1886 | maccheroni ed un pezzetto di stufato: poi un mostacciuolo | ||
187 | 1886 | sono andati al teatro di giorno, al Fondo: si | ||
188 | 1886 | si fa La figlia di madama Angot. Beati loro | ||
189 | 1886 | hanno avuto la consolazione di godersi il Natale. ¶ — Se | ||
190 | 1886 | facevo sempre degli errori di ortografia nel cómpito di | ||
191 | 1886 | di ortografia nel cómpito di lingua italiana e non | ||
192 | 1886 | capo, come per dire di no, ma le lacrime | ||
193 | 1886 | Genova chiede un rinforzo di pila. ¶ — Direttrice, Benevento vuol | ||
194 | 1886 | Otranto ha un dispaccio di quattrocento parole, in inglese | ||
195 | 1886 | è guasto sulla linea di Potenza. ¶ Il sole d | ||
196 | 1886 | alle nove della sera, di Natale, facevano altro. Maria | ||
197 | 1886 | nascoste sotto il grembiule di ufficio, diceva silenziosamente il | ||
198 | 1886 | poetessa, leggeva un volumettino di versi di Pietro Paolo | ||
199 | 1886 | un volumettino di versi di Pietro Paolo Parzanese, libro | ||
200 | 1886 | rapidamente, sopra un foglio di carta da telegrammi; Adelina | ||
201 | 1886 | aria, col suo contegno di distrazione che le risparmiava | ||
202 | 1886 | la vicina, chi fingeva di non aver inteso, per | ||
203 | 1886 | solitaria in un angolo di tavolino. Concetta Santianello interruppe | ||
204 | 1886 | disse, con un tono di orazione: ¶ — Foggia chiama. ¶ Pure | ||
205 | 1886 | con un egoismo placido di beghina scrupolosa. E come | ||
206 | 1886 | e correndo alla macchina di Foggia. — È un bel | ||
207 | 1886 | mano sinistra la striscia di carta e scrivendo il | ||
208 | 1886 | letterario che stava leggendo di nascosto, la Farfalla, se | ||
209 | 1886 | anch’essa sulla striscia di carta, attentamente: ¶ — Che imbecille | ||
210 | 1886 | d’amore continuava, era di cinquantanove parole, veniva da | ||
211 | 1886 | in Napoli, alla Riviera di Chiaia. Era un telegramma | ||
212 | 1886 | amore in quel giorno di festa familiare, dolendosi della | ||
213 | 1886 | confortare, desiderando una parola di affetto dalla persona amata | ||
214 | 1886 | nè il medesimo disprezzo di lei, donna adorata. Tutto | ||
215 | 1886 | dieci, attorno alla macchina di Foggia. Annina Pescara, tutta | ||
216 | 1886 | piccola persona sulla poltroncina di tela e leggendo sulla | ||
217 | 1886 | nelle spalle, come seccata di tante scioccherie. Ma le | ||
218 | 1886 | al suo bell’ufficiale di marina, dai mustacchi biondi | ||
219 | 1886 | con lei la Celeste di Marenco e la farsa | ||
220 | 1886 | freddo. Annina Pescara, terminando di ricevere il dispaccio, pensava | ||
221 | 1886 | pensava al suo studente di legge di secondo anno | ||
222 | 1886 | suo studente di legge di secondo anno, che ne | ||
223 | 1886 | tre per il diploma di procuratore e aspettare altri | ||
224 | 1886 | per avere un po’ di clientela, o il posto | ||
225 | 1886 | clientela, o il posto di pretore in qualche paesello | ||
226 | 1886 | giovanili, in quel giorno di festa, che dovevano passare | ||
227 | 1886 | in quello stanzone pieno di macchine, lontane dalla gente | ||
228 | 1886 | discorrere! — Sanna, avete finito di copiare quel registro che | ||
229 | 1886 | il posto? Che smania di complottare! ¶ — Direttrice, era un | ||
230 | 1886 | viso monacale, l’impressione di quel telegramma amoroso. Ma | ||
231 | 1886 | ella non fece atto di nulla e, voltate le | ||
232 | 1886 | Signorine, ho creduto sempre di esser qui a dirigere | ||
233 | 1886 | a dirigere un ufficio di fanciulle serie, di impiegate | ||
234 | 1886 | ufficio di fanciulle serie, di impiegate solerti che dimentichino | ||
235 | 1886 | l’imprudenza giovanili. Vedo di essermi ingannata, vedo che | ||
236 | 1886 | con giuramento avete promesso di non rivelare il segreto | ||
237 | 1886 | il miglior mezzo, è di non interessarvi punto a | ||
238 | 1886 | intorpidite. Solo il tasto di De Notaris strideva, trasmettendo | ||
239 | 1886 | state accese le fiammelle di gas, ma visto che | ||
240 | 1886 | col piccolo braccio movibile di acciaio, con la chiave | ||
241 | 1886 | una parete un divano di tela russa: nessun altro | ||
242 | 1886 | chiusi in sottili cornici di legno nero, senza cristallo | ||
243 | 1886 | dalle mosche: l’interesse di tutte era quel foglio | ||
244 | 1886 | tutte era quel foglio di carta che circolava di | ||
245 | 1886 | di carta che circolava di mano in mano e | ||
246 | 1886 | in mente alla direttrice, di consegnarmi Avellino? — esclamava Ida | ||
247 | 1886 | cara Markò, una mummia di settant’anni, che non | ||
248 | 1886 | il ritardo è sempre di tre ore. ¶ Le più | ||
249 | 1886 | e vi è bisogno di forza e di attenzione | ||
250 | 1886 | bisogno di forza e di attenzione, in ambedue le | ||
251 | 1886 | Così queste coppie mancavano di simpatia fra loro: l | ||
252 | 1886 | si ripassava la parte di Paolina nei Nostri Buoni | ||
253 | 1886 | da filodrammatica, al teatro di San Ferdinando; la sua | ||
254 | 1886 | taciturna, prendeva del citrato di ferro in un’ostia | ||
255 | 1886 | tutta conturbata, dall’idea di dover lavorare con quella | ||
256 | 1886 | lavorare con quella noiosa di Serafina Casale. ¶ In un | ||
257 | 1886 | Mimì. La Galante diceva di no, protestando che di | ||
258 | 1886 | di no, protestando che di codesti affari non si | ||
259 | 1886 | inserviente valeva molto meglio di tante che portavano superbia | ||
260 | 1886 | lei, per ogni genere di favori. Giulietta Scarano impallidiva | ||
261 | 1886 | affogato in un profluvio di trivialità: giunse sino a | ||
262 | 1886 | dei rancori amorosi e di invidie di uffizio, un | ||
263 | 1886 | amorosi e di invidie di uffizio, un zittìo passò | ||
264 | 1886 | sorriso amabile sulle labbra di rosa morta. I fini | ||
265 | 1886 | morta. I fini capelli di un biondo cinereo erano | ||
266 | 1886 | precisamente, non uno fuori di posto: tutto il volto | ||
267 | 1886 | grassezza molle, il pallore di avorio delle zitelle trentenni | ||
268 | 1886 | in una castità naturale di temperamento e di fantasia | ||
269 | 1886 | naturale di temperamento e di fantasia. In verità, ella | ||
270 | 1886 | ella aveva qualche cosa di claustrale, in tutto: nel | ||
271 | 1886 | in tutto: nel vestito di casimiro nero, nel goletto | ||
272 | 1886 | si farebbe il còmpito di scuola. ¶ — Burrasca, in direzione | ||
273 | 1886 | da pioggia, un sacchetto di pelle nera e un | ||
274 | 1886 | camminando, come un’oca, di cui tutti si burlavano | ||
275 | 1886 | burlavano, che era piena di scrupoli religiosi, che prima | ||
276 | 1886 | scrupoli religiosi, che prima di trasmettere un telegramma, invocava | ||
277 | 1886 | telegramma, invocava il nome di Gesù e Maria. Era | ||
278 | 1886 | languidi, l’andatura indolente di una creola: impiegata svogliata | ||
279 | 1886 | parlottava, in un gruppo di due o tre, sogguardando | ||
280 | 1886 | la sua posa composta di alunna calligrafa; appena ella | ||
281 | 1886 | vedevano le facce assonnate di quelle che avevano troppo | ||
282 | 1886 | dormito, le faccie smorte di quelle colpite dal freddo | ||
283 | 1886 | freddo, le faccie scialbe di quelle malaticcie; e da | ||
284 | 1886 | si diffondeva un senso di pacata rassegnazione, di noia | ||
285 | 1886 | senso di pacata rassegnazione, di noia indifferente, di apatia | ||
286 | 1886 | rassegnazione, di noia indifferente, di apatia quasi serena. Cominciavano | ||
287 | 1886 | Cominciavano la loro giornata di lavoro, senza ridere, tutte | ||
288 | 1886 | metteva un rotolo nuovo di carta, chi bagnava d | ||
289 | 1886 | che dalle novanta lire di mesata, tra le sei | ||
290 | 1886 | a quel buon tempo di sonno che aveva perso | ||
291 | 1886 | ritrovato quella bella ora di sonno perduta. Dove andare | ||
292 | 1886 | in faccia la polvere di via Toledo, non ancora | ||
293 | 1886 | pazza, fra i venditori di frutta che scendevano dai | ||
294 | 1886 | giardini alle vie centrali di Napoli, e fra i | ||
295 | 1886 | ai Ventaglieri? Assunta era di servizio nel pomeriggio, quel | ||
296 | 1886 | giorno non aveva obbligo di levarsi presto: certo, felice | ||
297 | 1886 | ridendo, sbadigliando, col cappello di traverso, la treccia che | ||
298 | 1886 | diffondeva nella buona anima di Maria Vitale: le pareva | ||
299 | 1886 | Maria Vitale: le pareva di esser sola sola, nel | ||
300 | 1886 | amarezza era anche senso di abbandono, disgusto della miseria | ||
301 | 1886 | in uno dei banchi di legno dipinto, quello dei | ||
302 | 1886 | soldo per la sedia di paglia, e appoggiò il | ||
303 | 1886 | anno prima, la salute di sua mammà, di suo | ||
304 | 1886 | salute di sua mammà, di suo papà: nominava i | ||
305 | 1886 | altra, con la malinconia di una voce giovanile che | ||
306 | 1886 | aria saggia e compassionevole di donnina invulnerabile. ¶ — Sempre. ¶ — Ci | ||
307 | 1886 | Scendendo per la via di Monteoliveto, erano giunte presso | ||
308 | 1886 | Gliene ho scritte tre, di quattro foglietti l’una | ||
309 | 1886 | francobolli: e mi vergogno di mandarle senza. Chissà, Galante | ||
310 | 1886 | Gravina: severo palazzo bigio, di vecchio travertino, di architettura | ||
311 | 1886 | bigio, di vecchio travertino, di architettura molto semplice. Pareva | ||
312 | 1886 | e casi truci, feste di amore e congiure di | ||
313 | 1886 | di amore e congiure di ambizione, dolci affetti umani | ||
314 | 1886 | era una fioritura verticale di funghi bianchi, gli isolatori | ||
315 | 1886 | bianchi, gli isolatori telegrafici di porcellana, da cui partivan | ||
316 | 1886 | sul mondo. Sul balcone di mezzo, dietro il largo | ||
317 | 1886 | dietro il largo scudo di metallo, dove si legge | ||
318 | 1886 | Ignazio Montanaro: sarà stato di servizio questa notte. ¶ Per | ||
319 | 1886 | corpo sconquassato, troppo largo di spalle, troppo lungo di | ||
320 | 1886 | di spalle, troppo lungo di busto, senza fianchi, con | ||
321 | 1886 | Portava ancora il cappello di paglia bianca, dell’estate | ||
322 | 1886 | scoprire la dovizia meravigliosa di due treccioni neri, una | ||
323 | 1886 | neri, una ricchezza strabocchevole di capelli, che le tiravano | ||
324 | 1886 | quella fine carnagione dorata di bionda. La leggiadra e | ||
325 | 1886 | vestito caldo ed elegante di panno verde cupo. Una | ||
326 | 1886 | bianca volitante sul cappello di feltro verde, le dava | ||
327 | 1886 | le dava un aspetto di amazzone giovanile, una figura | ||
328 | 1886 | amazzone giovanile, una figura di fanciulla inglese, aristocratica, pronta | ||
329 | 1886 | viso appuntito e olivastro di volpe maligna. ¶ — È venuta | ||
330 | 1886 | sogghignando nella sua sfacciataggine di servetta viziata. ¶ Respirarono. Era | ||
331 | 1886 | burocrazia avvinghiava l’anima di tutte quelle ragazze, il | ||
332 | 1886 | quelle ragazze, il frasario di ufficio, sgrammaticato e convenzionale | ||
333 | 1886 | per avere un po’ di luce, parlavano già di | ||
334 | 1886 | di luce, parlavano già di linee, di guasti, d | ||
335 | 1886 | parlavano già di linee, di guasti, d’ingombri sui | ||
336 | 1886 | stanzone, un grande tavolino di mogano: a una parete | ||
337 | 1886 | prima parola a me, di grazia, per non essere | ||
338 | 1886 | Voi avrete letto Chérie di Goncourt, romanzo e prefazione | ||
339 | 1886 | Come il potente analizzatore di Germinie Lacerteux, di Manette | ||
340 | 1886 | analizzatore di Germinie Lacerteux, di Manette Salomon, della Faustin | ||
341 | 1886 | anatomia spirituale e fisiologica di Chérie? L’ambiziosa prefazione | ||
342 | 1886 | s’apra una corrente di comunione; deve indovinare tutto | ||
343 | 1886 | gigantesco, una volontà infrenabile di aggrapparsi a un uomo | ||
344 | 1886 | o distratti hanno sagacità di osservazione insuperabile: quelle testine | ||
345 | 1886 | e una favolosa tenacità di memoria: quelle belle angelette | ||
346 | 1886 | sognanti debbono, per necessità di difesa, essere implacabili raccoglitrici | ||
347 | 1886 | difesa, essere implacabili raccoglitrici di documenti umani. Aspra è | ||
348 | 1886 | ma il motto sconfortato di Giobbe è fatto per | ||
349 | 1886 | passare per più anni di seguito, a traverso un | ||
350 | 1886 | traverso un meraviglioso poliorama di fanciulle d’ogni classe | ||
351 | 1886 | si affollano, quale sfilata di fanciulle! Accade ciò perchè | ||
352 | 1886 | mia psicologia è fatta di memoria. E in me | ||
353 | 1886 | Telegrafo, ai balconi provinciali di Santa Maria ove fioriscono | ||
354 | 1886 | volta che io tento di costruire lo schema ideale | ||
355 | 1886 | per farne l’eroina di un romanzo, tutte quante | ||
356 | 1886 | tremano, che una commozione di tenerezza e di pianto | ||
357 | 1886 | commozione di tenerezza e di pianto mi scuote l | ||
358 | 1886 | questa parvenza così viva di cose che più non | ||
359 | 1886 | voglio risolvere un problema di psicologia sperimentale. Io scavo | ||
360 | 1886 | ingannata. Mi pare infatti di aver sentito dire che | ||
361 | 1886 | era il coro, e di aver letto che nelle | ||
362 | 1886 | letto che nelle commedie di Aristofane il protagonista è | ||
363 | 1886 | mio libro, io sento di amare queste novelle e | ||
364 | 1886 | amare queste novelle e di prediligerle sopra tutto ciò | ||
365 | 1886 | me ne pento. Invece di fabbricare una fanciulla, ho | ||
366 | 1886 | della mia fanciullezza: invece di costruire un’eroina, ho | ||
367 | 1886 | tenerezza, con più passione di questo. Mentre queste pagine | ||
368 | 1886 | mia, con la faccia di un tempo, con la | ||
369 | 1886 | tempo, con la voce di un tempo, o bellezze | ||
370 | 1886 | le cose mutate erano di nuovo come furono, le | ||
371 | 1886 | Insieme vivemmo la vita di questo libro. Io l | ||
372 | 1886 | lo dono. Beata chi di voi può leggerlo senza | ||
373 | 1886 | Vitale schiuse il portoncino di casa, fu colpita dalla | ||
374 | 1886 | rabbrividì nell’abituccio gramo di lanetta nera: ella si | ||
375 | 1886 | sul petto lo sciallino di lana azzurra, che fingeva | ||
376 | 1886 | lana azzurra, che fingeva di essere un paltoncino. Nella | ||
377 | 1886 | sbarrata: per i vicoli di Montesanto, di Latilla, dei | ||
378 | 1886 | i vicoli di Montesanto, di Latilla, dei Pellegrini, dello | ||
379 | 1886 | case, sui vetri bagnati di brina, sui chiassuoli sudici | ||
380 | 1886 | la madre la chiamava di nuovo, a voce più | ||
381 | 1886 | decideva, si buttava giù di un colpo, sbadigliando, non | ||
382 | 1886 | al letto, per timore di ricadervi, accanto alla sorella | ||
383 | 1886 | prima e un pezzo di pane stantìo: si vestiva | ||
384 | 1886 | aveva pagato una lira di multa. Accadeva che dalle | ||
385 | 1886 | Minerva sotto il cappellino di paglia nera, su cui | ||
386 | 1886 | aveva messo delle rose di maggio, fresche: Peppino Sannicandro | ||
387 | 1886 | d’imbecille una espressione di beatitudine, lo sciocco soddisfatto | ||
388 | 1886 | lasciava la sua mazzettina di balena: era in carattere | ||
389 | 1886 | in carattere la mazzettina di balena, per un ballo | ||
390 | 1886 | trovato questa insulsaggine piena di spirito, e la ripeteva | ||
391 | 1886 | contentone, raccogliendo i sorrisi di approvazione di Maria. Più | ||
392 | 1886 | i sorrisi di approvazione di Maria. Più tardi aveva | ||
393 | 1886 | Più tardi aveva inventato di domandare ai suoi amici | ||
394 | 1886 | quietamente, lusingando la vanità di quel cretinello: e parlavano | ||
395 | 1886 | ma era tutto felice di portare in giro una | ||
396 | 1886 | delle più belle ragazze di Napoli: ella non parlava | ||
397 | 1886 | parlava, col suo contegno di dea riflessiva e sagace | ||
398 | 1886 | pel passeggio, dei vassoi di gelati furono portati attorno | ||
399 | 1886 | femminile salì dal ponte di prora sino al cielo | ||
400 | 1886 | era un gran viavai di signore e di ufficiali | ||
401 | 1886 | viavai di signore e di ufficiali, un tinnire di | ||
402 | 1886 | di ufficiali, un tinnire di bicchieri, un crocchiare di | ||
403 | 1886 | di bicchieri, un crocchiare di dentini, un urtarsi di | ||
404 | 1886 | di dentini, un urtarsi di coppie. Le due ragazze | ||
405 | 1886 | due Sannicandro, vestite ambedue di rosa, che mangiavano con | ||
406 | 1886 | maionese, poi un gelato di crema, poi una fetta | ||
407 | 1886 | crema, poi una fetta di pasticcio di caccia, poi | ||
408 | 1886 | una fetta di pasticcio di caccia, poi della gelatina | ||
409 | 1886 | invitasse a ballare, dotata di quell’enorme appetito delle | ||
410 | 1886 | d’Aragona, che moriva di fame, diceva lei, e | ||
411 | 1886 | volontieri mangiato un piatto di vermicelli al pomodoro. E | ||
412 | 1886 | capitando in quei saloni di legno lucidissimo, dai divani | ||
413 | 1886 | legno lucidissimo, dai divani di iuta, molli, larghi e | ||
414 | 1886 | e profondi, dalle maniglie di ottone che sembravano di | ||
415 | 1886 | di ottone che sembravano di oro, provavano un grande | ||
416 | 1886 | provavano un grande senso di benessere e sospiravano quasi | ||
417 | 1886 | felici, l’appetito rabbioso di Anna Doria a cui | ||
418 | 1886 | sua madre faceva far di magro tre volte la | ||
419 | 1886 | la grossa fame popolana di Eugenia, a cui Giulio | ||
420 | 1886 | Brancaccio, sola sola, vestita di drappo azzurro, con le | ||
421 | 1886 | aguzzando i freddi occhi di metallo. ¶ — Non vi è | ||
422 | 1886 | non vi era mezzo di dissuaderla. ¶ Tenendosi a braccetto | ||
423 | 1886 | braccetto, mentre Chiarina cercava di farle una predica, traversarono | ||
424 | 1886 | della corazzata, dal ponte di prora al ponte di | ||
425 | 1886 | di prora al ponte di poppa, ma si tenevano | ||
426 | 1886 | quadriglie, fra l’albero di maestro e il ponticello | ||
427 | 1886 | Mottola e donna Maria di Miradois, le due ragazze | ||
428 | 1886 | che le aveva promesso di venir presto, per ballare | ||
429 | 1886 | con la sua aria di uomo strano se n | ||
430 | 1886 | Luigi Muscettola, il fratello di Eva, con Lodovico Torremuzza | ||
431 | 1886 | non aveva voglia nè di ridere, nè di ballare | ||
432 | 1886 | nè di ridere, nè di ballare, era inquieta e | ||
433 | 1886 | quattro, sovra un mucchio di cordami, mettersi a cavalcioni | ||
434 | 1886 | aria interessante, fingevano tutte di avere il passo incerto | ||
435 | 1886 | tanto a qualche ufficiale di marina in grandi faccende | ||
436 | 1886 | quello ridendo. ¶ Sul ponte di poppa, vasto, tutto infiorato | ||
437 | 1886 | fosse l’ultimo giorno di ballo, per tutte quelle | ||
438 | 1886 | d’Aragona, semplicemente vestita di lana bianca, con un | ||
439 | 1886 | un cappello tutto piumato di bianco, con un paio | ||
440 | 1886 | un paio d’orecchini di brillanti grossi come noccioli | ||
441 | 1886 | la pregava, ogni tanto, di riposarsi: ella faceva una | ||
442 | 1886 | Giulio subiva il fascino di quella giovinezza rumorosa. Ogni | ||
443 | 1886 | Innico Althan, un tenente di vascello, fratello della sua | ||
444 | 1886 | ma più le piaceva di chiacchierare e di ridere | ||
445 | 1886 | piaceva di chiacchierare e di ridere con Innico, un | ||
446 | 1886 | naturale meridionale, la punta di malinconia, di coloro che | ||
447 | 1886 | la punta di malinconia, di coloro che hanno fatto | ||
448 | 1886 | due giovani, fatta più di intenzioni che di parole | ||
449 | 1886 | più di intenzioni che di parole, consistenti più in | ||
450 | 1886 | saldezza affettuosa dell’anima di Eva, malgrado il disordine | ||
451 | 1886 | disordine e l’abbandono di una casa dove mancava | ||
452 | 1886 | domestico, sentiva quel fluire di tenerezza, che dal cuore | ||
453 | 1886 | voluto togliere dell’ambiente di vizio e di frivolezza | ||
454 | 1886 | ambiente di vizio e di frivolezza dei suoi compagni | ||
455 | 1886 | cappellino azzurro, un soffio di aria, fermato da margherite | ||
456 | 1886 | scuotendo i grossi orecchini di brillanti. ¶ Era un waltzer | ||
457 | 1886 | sedute stanche, sui divani di velluto azzurro, ma le | ||
458 | 1886 | Elfrida Kapnist, audacemente vestita di broccato rosso, con le | ||
459 | 1886 | rosso, con le scarpette di raso scintillanti di perline | ||
460 | 1886 | scarpette di raso scintillanti di perline d’acciaio, con | ||
461 | 1886 | rosso, piccolissimo, tutto lucido di perline, con questo vestito | ||
462 | 1886 | perline, con questo vestito di un carattere così sfacciato | ||
463 | 1886 | un carattere così sfacciato, di cui molte erano scandolezzate | ||
464 | 1886 | scandolezzate, con quell’aria di zingarella sempre arruffata, con | ||
465 | 1886 | teneva attaccata al braccio di Willy Galeota, il giovanotto | ||
466 | 1886 | come sempre, si dicevano di lei le più orrende | ||
467 | 1886 | incontrati in carrozza chiusa, di notte, a Posilippo, — Willy | ||
468 | 1886 | Willy non aveva ottenuto di poterle fare una visita | ||
469 | 1886 | avrebbe sposata. Ella mostrava di non sapere, di non | ||
470 | 1886 | mostrava di non sapere, di non udire tutto questo | ||
471 | 1886 | udire tutto questo fremito di attacchi e di difese | ||
472 | 1886 | fremito di attacchi e di difese, egualmente esagerati: e | ||
473 | 1886 | gli sposabili sulla lista di Giulia; ma quando Giulia | ||
474 | 1886 | a sè il principe di Sirmio, il ricchissimo patrizio | ||
475 | 1886 | ricchissimo patrizio romano, magnate di Ungheria; Giorgio de’ Neri | ||
476 | 1886 | fiorentino ricchissimo; il conte di Detmold, primo segretario dell | ||
477 | 1886 | bellissima nel suo vestito di Worth, portando sette fili | ||
478 | 1886 | Worth, portando sette fili di perle al collo, mentre | ||
479 | 1886 | con gli occhi umidi di gioia, vedendola così bella | ||
480 | 1886 | armoniosamente il suo vestito di seta nera, semplice semplice | ||
481 | 1886 | a questi bimbi, invece di mortificarvi a cucire? Ti | ||
482 | 1886 | Eva mia, se smetti di cucire quel tuo grosso | ||
483 | 1886 | quel tuo grosso pezzo di tela; oggi lo dico | ||
484 | 1886 | sè i sessanta milioni di dote, che riuniva in | ||
485 | 1886 | in sè la nobiltà di tre famiglie, Aragona, Ognatte | ||
486 | 1886 | era imparentata coi Borboni di Spagna, con gli Orléans | ||
487 | 1886 | Spagna, con gli Orléans di Francia, era una figliuoletta | ||
488 | 1886 | a perdersi nelle mani di nipoti indegni, aveva voluto | ||
489 | 1886 | acquistato la prodigalità noncurante di chi non deve contare | ||
490 | 1886 | si vergognava: la malignità di Anna Doria la fece | ||
491 | 1886 | senza carrozza, sei grande di Spagna di prima classe | ||
492 | 1886 | sei grande di Spagna di prima classe. Ci accomoderemo | ||
493 | 1886 | si buttò al collo di Chiarina Althan, fece un | ||
494 | 1886 | Althan, fece un giro di waltzer con Eva, diede | ||
495 | 1886 | allegria, che un raggio di sole attraversò tutti quei | ||
496 | 1886 | tutti quei cuori, e di nuovo brillarono, luminosi, i | ||
497 | 1886 | sorrisi. ¶ II. ¶ Un razzo di oro partì dalle ombre | ||
498 | 1886 | fulgida nel cielo stellato di primavera e ricadde nel | ||
499 | 1886 | razzo-segnale, una fila di fuochi di bengala si | ||
500 | 1886 | una fila di fuochi di bengala si accese lungo |