Guido Da Verona, I promessi sposi, 1930

mele renette. Erano tempi di carestia. Quand'ebbero dato

fiascone del generoso vin di Piemonte, Perpetua disse: ¶ - Io

Vuoi finirla?... Ti proibisco di darmi del minchione in

in pubblico! ¶ Al gallo di montagna impagliato e al

impagliato e al ritratto di Papa Borgia si era

Papa Borgia si era di fatti aggiunto un altro

per tutto il lago di Lecco, non funzionava nemmeno

narra che il principe di Condè dormisse profondamente la

notte avanti la giornata di Rocroi. Dormiva così profondamente

profondamente, che al mattino di quel dì memorando non

al mattino di quel dì memorando non fu possibile

Noi, desiderosi come sempre di perseguire la verità storica

per venire in chiaro di questa faccenda. Le nostre

confermano che il principe di Condè, iniziatasi la pugna

giornata. ¶ Ma il principe di Condè ne aveva ben

Littorio. Ancorché gli dolesse di trovarsi negli impicci per

era quella del matrimonio di Renzo con Lucia, pur

dintorni, un castello antico di recente costruito. Per ciò

punto che il principe di Condè aveva dormito profondamente

notte avanti la giornata di Rocroi, prese ancor egli

mani, cioè con quelle di Perpetua eziandìo, e russò

macacco d'un filatore di seta! - brontolò don Abbondio

e una cert'aria di braverìa che fece venire

ci troviamo in chiesa. ¶ - Di che giorno volete parlare

giorno volete parlare? ¶ - Come di che giorno? Non si

istretta confabulazione con individui di tinta sospetta.... ¶ - Ma che

sopra tutto in materia di matrimonio, avrebbe fatto pubblica

non appena accasata, pretendesse di appartenere alla comunità. ¶ - Dice

se io vi consiglio di soprassedere per un paio

soprassedere per un paio di settimane a questo matrimonio

questo matrimonio, non ho di mira che il vostro

vostro bene. ¶ - Un paio di settimane? E dopo non

saranno altri ritardi? ¶ - Speriamo di no, mio buon Renzo

sempre a tempo. ¶ Renzo, di umore pessimo, infilò le

bisbiglia, ci dov'esser di mezzo un certo don

Questi, che già credeva di aver rimandato il bellimbusto

tranquillamente leggendo i Mammiferi di lusso, del signor Pitigrilli

don Abbondio in voce di falsetto, vedendo l'aria

truce dello sposo promesso di Lucia. ¶ Ma Renzo, con

per il lurido scopo di.... ¶ - Renzo! Renzo! per carità

accordo con quel pescecane di don Rodrigo, ricevendo anche

dai villeggianti per provvederli di belle ragazze della sua

balbettò il disgraziato vaso di terracotta (senza imballaggio). ¶ - Voglio

quel che ho ragione di sapere. Quanto le ha

cifre! Lei è pregato di ricordarsi che, eventualmente, non

benissimo denunziarvi a chi di ragione, per certe vostre

sussurrata con un fil di voce, valse come d

ire dello sposo promesso di Lucia. ¶ - Diavolo d'un

di sentieri. ¶ Per una di quelle stradicciuole tornava bel

qualche passo gli sembrò di aver perduto l'indice

drento l'indice. ¶ Lietissimo di tale recupero, egli giunse

Signor curato, - disse uno di que' due, squadrandolo con

gelido la solita presa di tabacco. ¶ - Lei ha intenzione

tabacco. ¶ - Lei ha intenzione di maritar domani Renzo Tramaglino

lor signori son uomini di mondo... ¶ - Orbene, - disse il

Ma signori miei... - tentò di replicare don Abbondio, soffiandosi

e blu; - si degnino di mettersi ne' miei panni

due, - che abbiamo incarico di rimetterle questa busta. - Poi

curato, -aggiunse a mo' di commiato - l'illustrissimo signor

Questo è un altro di maniche paio... - mormorò don

al tatto il numero di biglietti da cento che

a lei che sa di latino! Via! che vuol

curato bruciava dalla voglia di sapere subito quanti biglietti

aveva cinque grossi timbri di ceralacca. ¶ Ma quei due

avevano preso il partito di filare all'inglese. ¶ Don

nato con un cuor di leone. Ancor meno egli

un uomo incorruttibile. Per di più sapeva che, a

sapeva che, a dispetto di tutte le comminatoria del

comminatoria del vigente Codice di Polizia stradale, que' bravacci

bravacci, ossia que' malandrini di «chauffeurs», prepotenti e ribaldi

che costui si attentasse di venir meno alle loro

un altro della casa di don Rodrigo; forse uno

gride contro questi arricchiti di guerra, che venivano a

far campagna nelle castellanze di Lecco, e là si

le tasche ben foderate di biglietti da mille, sgherri

Cordoba, potestà et governatore di Milano. ¶ Il nostro don

società come un vaso di terracotta (senza imballaggio) costretto

a viaggiare in compagnia di molti vasi di ferro

compagnia di molti vasi di ferro. Pensino dunque i

i miei venticinque (milioni di) lettori che impressione dovette

pure costui, innamorato cotto di quella civetta d'una

sua Lucia, che pensa di somigliare alla Nella Regini

che bisogno c'è di prender moglie? «Viaggio forse

non ha certo voglia di mettersi contro i signori

lane, se proprio ardono di far regolarizzare il passo

era giunto alla porta di casa sua, ch'era

subito, con un boato di voce che tradiva l

Introbbio aveva l'abitudine di parlar toscano. ¶ Don Abbondio

suo padrone. ¶ - Ti proibisco di darmi del tu pubblico

presenti, che un gallo di montagna, impagliato, e un

impagliato, e un ritratto di Papa Borgia ritagliato dall

mo' la faccia tosta di sostenermi che non la

scoppio, e, per colmo di jettatura, ho incontrato poco

lire... ¶ - Cribbio! ¶ - Conveniva esigerne di più. ¶ - Questo è vero

imballaggio), introducendo una presa di tabacco nel naso greco

in insalata. Un po' di formaggio; pere con la

nuovo per ogni quarto di luna. ¶ - Che vuole, Conte

il libro, sia quello di fabbricare coraggiosamente una nuova

le librerie. Ogni famiglia di borghesi o d'operai

oggi fanno i rappresentanti di biciclette, da editori che

volume... sotto il nome di romanzo, i bollettini statistici

stroncare od a tacere di quelli che per lo

col fòrcipe dal ventre di certi lumaconi, che, a

stampare chi tiene recensioni di lettere in qualche giornale

qualche birbonata nelle sale di un grande azionista. Quando

farne una professione, capace di risolvere il problema economico

per migliaia e migliaia di cervelli medi, i quali

la gloria, pretendevano anche di posseder l'automobile, di

di posseder l'automobile, di giuocare a baccarà, di

di giuocare a baccarà, di mantenere una donna... ¶ - No

una donna... ¶ - No, scusi: di farsi mantenere da una

che a cent'anni di distanza qualcuno se ne

ricordasse ancora. Nessuno più di me fu davvero malcontento

me fu davvero malcontento di questo romanzetto, col quale

dieci volte sul punto di lasciarlo incompiuto; e quando

che se n'infischia di tali quisquilie, e adopera

lo scherzo. Esso finge di tollerarlo, ma in verità

fu similmente ai Greci di far finire tutte le

serie nella scintillante vanità di una canzonetta, non è

lei ha fatto qualcosa di simile, avrà solo continuata

avrà procurato un po' di buon umore. Quanto a

viviamo in un tempo di danze negre. La musica

xilófoni e della batteria di jazz è quella che

nel suo frastuono creatore di potenza, la vita moderna

forme che le consentano di ridivenire un riposo dello

e che hanno cercato di risolvere con una formula

vita che si compone di polvere? ¶ - Non lo credo

Quando lei avrà finito di scorrazzare attraverso tutte le

val meglio lasciare dietro di sé il piccolo seme

seme d'una pannocchia di grano, che una grande

a me questo mazzo di semplici violette. ¶ Un sorriso

semplici violette. ¶ Un sorriso di calma eternità orlava la

Quel ramo del lago di Como che volge a

due catene non interrotte di monti, tutto a seni

sporgere e del rientrare di quelli (tali notizie noi

in luogo la città di Lecco, i cui abitanti

Leccobardi; gente industriosa e di grande malizia, che, per

v'è ancor quella di lasciarsi circondare, come già

due catene non interrotte di monti, le quali, se

avrebber costretto il lago di Lecco a trasferirsi altrove

oppure nelle immediate vicinanze di Milano, dove gli edili

tra i boschi, irte di sterpi, sparse di ciottoli

irte di sterpi, sparse di ciottoli, sotto il modesto

sotto il modesto appellativo di sentieri. ¶ Per una di

d'Italia il nome di Mimi Bluette, le faccio

mi fa l'onore di crederlo, caro Conte? ¶ - E

d'Italia, io che di libri, se permette, me

mi manda ogni fin di mese le «ultime novità

oltre un fascio enorme di riviste, le quali si

a tutti i giornali di qualche rispetto. ¶ - Ebbene, Conte

farmi parlare un po' di troppo! Dica a ciascuno

borioso Novecento intende continuare di questo passo, costringerà noi

d'ammirare persino e di prendere sul serio quel

scusi veh!, da precettore di buona famiglia, che, come

sonno, e come valor di endecasillabi non ha niente

mio colendissimo... che razza di spropositi mi fa lei

alla professione dell'uomo di lettere. Lei avrà capito

altro letterato... ¶ Dovetti ridere di questa cavatina da maestro

in Italia si occupan di lettere, ma sopra tutto

forse tutti i rabberciatori di scene a trarne libretti

e tutti i fabbricatori di pellicole a cavarne soggetti

Anzi, tutto questo rumore di orchestre e di manovelle

rumore di orchestre e di manovelle cinematografiche non serve

e coscienzioso - uno scrittore di razza, come suol dirsi

lieto che alle nozze di platino de' miei Promessi

metterà magari le calze di «voile», o di seta

calze di «voile», o di seta artificiale, su le

poiché piuttosto mi accusano di risciacquare i miei panni

e la grande vena di buon umore che vi

dice, signor mio, qualcosa di molto profondo e di

di molto profondo e di schiettamente vero. Non v

in quelle dell'arte di quel nulla che divide

appunto quel dono vigile di autocritica, il quale da

lettere, pensi alla: Venere di Milo o al Davide

Milo o al Davide di Michelangelo. Nulla di più

Davide di Michelangelo. Nulla di più puro o di

di più puro o di più perfetto mai diede

mi dà licenza, Maestro, di alterare le linee del

linee del suo capolavoro, di mischiarvi tutti quegli ingredienti

a me paresser opportuni, di fare insomma quel che

fece con la filosofia di Socrate, o, per cercare

licenza, - con la preghiera di chiamarmi Conte, se vuole

perché oggi il titolo di «Maestro» è usurpato da

usurpato da gran numero di persone, che, oltre a

ridotti su lo stile di Cléo dalla sua penna

ha letto Cléo? ¶ - Per Di... ndirindina se ho letto

e non si preoccupi di quel che dicono i

i giornali. Meno ancora di quel che mormorano le

caposcuola in erba sperano di crearsi discepoli col prezzo

crearsi discepoli col prezzo di un cedro-menta al

miglior stampa al mondo di qua, cioè nel mio

mio, che in quello di là, dove lei ora

quanto aborrono i teoremi di Euclide, oppure dai sapienti

oppure dai sapienti fugatori di polvere, che trascorrono la

quattro portoghesi negli istituti di alta cultura. ¶ Sinceramente io

nera sorte. Come collega di mestiere, venuto al mondo

buon Manzoni è degno di sorte più lieta che

ginnasiali, fra qualche buccia di castagna secca e le

ossia come fabbricante patentato di questi balocchi per vetrina

freddi vaniloqui degli oratori di grido infestavano la pace

glorioso centenario, un bel dì, camminando per quella mite

è la sua casetta di mattonelle rosse, fedele santuario

lo stile del cantore di Bluette. ¶ Questa era l

si vedrà, l'ho di molto modificata in séguito

quel che v'è di troppo invecchiato, quel che

quel che v'è di goffo e di stantio

è di goffo e di stantio per noi spiriti

ricollocare la vecchia storia di Lucia Mondella su le

si addice il poema di Maria Maddalena o la

riscopro e la rifaccio di bel nuovo, come s

maniera, per me degna, di onorare il centenario del

con quella famosa corona di violette e di gaggìe

corona di violette e di gaggìe, - rimasi a lungo

del Parnaso, in luogo di quella grande modestia ch

del vecchio stampo, nato di sangue patrizio, esperto, per

Parigi, della sottile grazia di spirito ch'è prerogativa

veruna piaggeria quelle parole di forte ammirazione che sentivo

affatto i miei gusti di decadente rimbaudiano e mallarmista

Kayil. ¶ Egli non mostrò di scandalizzarsene affatto, e questa

è naturale, mi aspettavo di vedere il morto sorgere

per lo sdegno. ¶ Nulla di tutto questo. Neanche una

questo. Neanche una esclamazione di collera o di protesta

esclamazione di collera o di protesta, ma una pausa

protesta, ma una pausa di lungo silenzio, durante la

faccia spugnosa da cocchiere di casa nobile, sbarbato il

che sembravan le code di due gatti soriani seduti

rossastro, pregno del polverone di lunghe strade maestre, intriso

lunghe strade maestre, intriso di macchie d'olio dell

per un istinto supremo di pulizia, si fece via

letto Maddalena, Bluette, Raggio di sole, Yvelise, Azyadèh: non

mi occuperei forse troppo di certi argomenti che lei

argomenti che lei mostra di tenere in esagerata considerazione

natura mi ha permesso di considerare la vita sotto

vita sotto un punto di vista più calmo. Però

per dire il vero, di lasciarsi leggere anche dalle

miei tempi. E dicevano di peggio: che avessi depredato

vede, a un secolo di distanza dal parto del

ho ancora l'onore di ricevere la visita del

secolo. ¶ - Grazie, caro Conte. ¶ - Di che? ¶ - Di nulla. Ma

caro Conte. ¶ - Di che? ¶ - Di nulla. Ma lei mi

e dolciastra, all'acqua di giulebbe, con quella sua

che può darsi fosse di moda, sul lago di

di moda, sul lago di Lecco, nel 1600, non si

nascere tutto quel mare di guai, e il Tramaglino

nostra immaginazione: la Signora di Monza. Questa Signora, per

conto, vale una dozzina di Lucie; ne vale tante

tante, quante volte è di lei più donna, più

principesca figlia del signore di Monza, chiusa, con il

è la sola cinta di vera umanità, in questo

ragioni della vita. ¶ So di aver sempre camminato su

che viene dalla riva di là. Non ignoro la

avere alcun giudice, fuori di me stesso. In fondo

dopo soli cent'anni di gloria, è andato a

dei testi scolastici; ossia di quella immortalità per fine

tutta pervasa dal fuoco di qualche altra Elena Muti

Muti, e, perché no? di qualche altra Mimi Bluette

Quel ramo del lago di Como che volge a

due catene non interrotte di monti, tutto a seni

stessa, la gioia mortale di vivere, il sole della

ignorava i quattro quinti di ciò che può essere

che può essere polvere di sogno indelirato e fumo

sogno indelirato e fumo di passante poesia; ma era

ma era un uomo di prim'ordine, buono, saggio

la storia della Monaca di Monza. Egli è passato

alla Chiesa, unica dispensiera di eterna gloria, sia che

precetti, sia che bolli di suggelli roventi le eresie

libertini. La Chiesa, paga di eternità l'arte che

servizio, lo leva su di peso nelle sue misericordiose

lo consegna, bene spalmato di crismi e di olii

spalmato di crismi e di olii santi, ai doganieri

ai doganieri dell'immortalità. Di ciò si mostrano persuasissimi

che hanno la prudenza di chiudere una vita infernale

dopo aver detto male di Cristo e de' suoi

avrebbe spesso la tentazione di poter accordare i valori

antagonistico, la Chiesa non di rado, per fini suoi

rado, per fini suoi di propaganda, è costretta ad

sua potenza un uomo di statura media. ¶ Non diremo

questo sia il caso di Alessandro Manzoni. In lui

come lanzichenecchi; se invece di convertir l'Innominato lo

con quel ribaldo sacripante di don Rodrigo; insomma, se

avesse aggiunto qualche pizzico di umanità più vera e

ove ribolle il genio di coloro che non servon

l'opera d'arte di carattere troppo eccezionale, è

umana. Questa ha bisogno di capolavori onesti e quieti

mediocre; effetto pressoché inevitabile di tutto ciò che arde

invece abbiamo ancora migliaia di persone che leggono, senz

da nessuno, La cena di Trimalcione, I Ragionamenti di

di Trimalcione, I Ragionamenti di Pietro Aretino, La vita

bene quanto v'era di superfluo, di prolisso, d

v'era di superfluo, di prolisso, d'invecchiato, di

di prolisso, d'invecchiato, di appartenente a una sensibilità

spesso d'infantile e di goffo, in questo capolavoro

del sito tempo, cioè di quell'Ottocento che in

brillato eccessivamente per finezza di buon gusto. ¶ Ancorché profonda

come una madia odorosa di fresco pane, il lato

quando piango, non tralasciava di farmi vedere quanto facile

d'un tal genere di arte, il quale aveva

difetto (o il pregio?) di mancare, almeno per noi

almeno per noi, uomini di questo secolo nevrastenico, d

e che si appagava di mantenere tutte le cose

episodio magnifico della monaca di Monza, che i pregiudizi

in parte sciupato. Esso, di fatti, è infinitamente più

meno geniali ed ortodosse di quella del Manzoni. Pensavo

capolavoro ha il torto di scendere fin nei particolari

minimi delle cose minime, di frugare troppo addentro nell

troppo addentro nell'inutilità, di non lasciar nulla, proprio

quale, talvolta, sarebbe ansioso di andar avanti un po

paradossale, che l'assenza di ogni difetto è il

scritto quando il mezzo di locomozione era la diligenza

andava piano; quando, prima di voltare una pagina, il

al termine della luna di miele, e finivano, con

e l'arco voltaico di diecimila candele, oggi che

l'innesto della glandola di Voronof oggi che tutto

scopo della vita è di accelerare il suo ritmo

per lo spazio effimero di un secondo, oggi, la

dovrebbe sentire il fremito di questo grande cataclisma elettrico

quale credeva sul serio di poter commuovere l'umanità

umanità con uno squarcio di prosa lirica piuttosto scadente

è il superbo foggiatore di caratteri, c'è l

c'è il modellatore di personaggi, un po' convenzionalista

un tipo, si preoccupa di ottenere il prototipo; c

ch'ebbe il torto di voler rivestire d'una

altra per l'abitudine di tenere un braccio dietro

nera che sapeva odore di sacrista; poi se ne

quale pagina più ami di tutta l'opera manzoniana

Karenine traversa le vie di Pietroburgo per andarsi a

essere sincero, debbo rispondere di no. Questi personaggi hanno

l'amore veramente umano di migliaia e migliaia d

che sentire il desiderio di prenderlo a pedate. Mille

stata un bel fiore di contadinotta: noi lo crediamo

con quel po' po' di ben di Dio che

po' po' di ben di Dio che certo aveva

quella sua carne fragrante, di selvatichezza e la sua

aver dato l'uzzolo di volerla tutta per sé

a quel ribaldo sterminator di ancelle che doveva essere

crediamo; però non partecipiamo di tali gusti. Che, con

Sposi ¶ Ricorreva nell'anno di grazia 1923 il centenario d

e foscoliana del tempo di Rosmini, vogliam dire di

di Rosmini, vogliam dire di que' Promessi Sposi, che

che dopo cent'anni di mondiale rinomanza, oggi più

ripreso per altra fuga di secoli, con qualche ruga

innalzavano tutti gli auleti di grido, i sampognari della

onesti e disonesti manipolatori di prose da giornale o

Italia, non mi riuscì di giungere in tempo col

tempista e meno estemporaneo di me nel mettere in

le generose bottiglie, non di rado si viene accumulando

con ben sei anni di ritardo alle soglie del

che vendono i mereiai di ghirlande funebri, però intessuta

cimiteri, fragrante come nessuna di violette e di gaggìe

nessuna di violette e di gaggìe. ¶ Il custode non

custode non vuol saperne di lasciarmi passare; mi consiglia

lasciarmi passare; mi consiglia di mettere le violette in

loquace da una moneta di grosso taglio (lire 10), ed

Lei è l'autore di Colei e di Mimi

autore di Colei e di Mimi Bluette? dell'Amleto

contemporaneo, gli perdono volentieri di avermi attribuita quella birbonata

Amleto, e, per compensarlo di tanta cortesia, gli allungo

allungo un'altra banconota di taglio medio (lire 5);poi

ebbero l'eccellente idea di fondare su sette colli

tutti i miei corsi di studi classici avvennero in

inoltre capitata la sventura di doverne apprendere alcuni brani

tutto quanto è musica di alata poesia, spesso io

il banco il romanzo di Elena Muti. ¶ Sicché non

Dio sa perché, risolsi di compiere questo gran salto

Mandai la mia donna di servizio a comperare il

possedevo nella mia biblioteca di libri quasi tutti forestieri

non stavo ancor bene di salute. Andò e tornò

recarmi, in una edizione di 733 pagine, questa grande storia

Alessandro Manzoni. ¶ C'era di che leggere per tutta

nel ritorno alla gioia di vivere. ¶ Ah, ma che

da tecnico dell'arte di scrivere, da letterato, da

d'uomini, da figurinaio di tipi vivi, da narratore

tipi vivi, da narratore di storie dell'anima umana

era il mio modo di sentire le cose - e

per sogno i tipi di personaggi fra i quali

grande e sincera ondata di bontà umana, sotto la

io stesso mi pentivo di aver troppe volte avuto

che fare con fior di lazzaroni. ¶ Mentre, dall'adolescenza

mi rimaneva il ricordo di un vecchio romanzo confuso

noioso, d'un testo di lingua accademico e pesante

d'una storia prolissa di preti e di serve

prolissa di preti e di serve, la quale a

dubbio il mio cervello di scrittore educato ai gusti

letterature, che nel sogno di dare una bellezza autoctona

Erba, la pampa selvaggia di Rogoredo e di Rho

selvaggia di Rogoredo e di Rho, abitata dagli animali

pure diverrebbe una donna di strada, ovverossia di lunga

donna di strada, ovverossia di lunga strada, sempre su

fuori dalle stanze (altrui) di tutti i caravanserragli, sempre

non c'è nulla di dazio, ai dragomanni dei

dei Consolati, ai vidimatoli di passaporti, agli ufficiali dei

della strada, sempre coperta di fumo e di polvere

coperta di fumo e di polvere, col Baedecker sotto

sbocca nel Ticino turbolento... ¶ Di tal genere, se non

appunto, erano i pensieri di Lucia, e poco diversi

eruditi e i decifratori di palinsesti dell'intero mondo

e indagarono per più di un secolo. Poiché tuttavia

scorrazzano in libertà branchi di elefanti selvaggi, con la

proboscide coperta da cappelli di paglia, e dove l

vasca fosse un giaciglio di novissima foggia, e vi

chiama doccia scozzese. Ma di acqua poteva scenderne quanta

le scale a forza di remi, il direttore del

Palace venne a pregarlo di chiudere il rubinetto. ¶ Purtroppo

Renzo non fu quella di, risvegliarsi in un bagno

prezzi sarebbe stata cosa di pessimo gusto; egli non

Bonaventura da Lodi, agente di cambio. ¶ Per solito, al

direttore gli fecero tanto di cappello. Sennonché l'infelice

preso un tale spavento di quelle tariffe, che lì

lì per lì decise di ricoverare la fidanzata e

nel convento della Monaca di Monza, dove le sopraddette

presentarono, munite delle credenziali di padre Cristoforo, mentre il

mentre il Tramaglino decideva di recarsi a cercar fortuna

cercar fortuna nel Ducato di Milano. ¶ Chiamato un taxi

da un bel pezzo di monzese, monzina, monzasca o

nei boschetti del Parco di Monza. ¶ In quel frattempo

se aspirasse una presa di tabacco. ¶ Tratta quindi Agnese

la gente si diletta di dir male, e Dio

la strada in compagnia di donne forestiere. ¶ Lucia arrossì

viaggia sola, a circondarsi di mille precauzioni. ¶ - La Signora

d'Adamo, e dispone di tutta la casa comandando

tempo videro una finestra di forma singolare, con due

grosse e fitte grate di ferro, distanti l'una

prima vista un'impressione di bellezza, ma d'una

guardiano, ma senza ardirsi di compiere la frase. ¶ - Reverenda

un non so che di appassionato e di consapevole

che di appassionato e di consapevole nella forma della

sicuro, non eran quelle di un corpo intristito dai

che questa celebrata Monaca di Monza non si contentava

non si contentava solo di portare cilici e di

di portare cilici e di sgranare paternostri, ma, come

quasi tutte le religiose di quel gentilizio convento, aveva

impediva che ogni sorta di licenza fosse consumata, dentro

non aveva nessuna voglia di maritarsi con quello spiantato

pronunziare la sacramentale formula di rito, nonostante i pizzicotti

nel divenire il marito di Lucia, la quale, sempre

dell'uscio, facendo miracoli di destrezza, come gli equilibristi

Tonio frattanto aveva profittato di quel gran scompiglio per

serrato a chiave dal di dentro nell'altra stanza

trovato un vecchio mazzo di tarocchi, e per ingannare

che piombati nella casa di Lucia l'avevan trovata

fungeva da suo aiutante di campo. Radunò il Griso

ci contemplano dall'alto di quelle Piramidi! ¶ Incuorate da

era tutto sossopra, armato di forcole e di tridenti

armato di forcole e di tridenti, ed accorreva alla

ed accorreva alla casa di don Abbondio, il quale

la papalina, si era di nuovo seduto nel suo

e stava, col mazzo di tarocchi, facendo un altro

quel citrullone d'Ambrogio di mettersi a tirare la

sola carta, il tre di spade, non m'è

qui, - risponde il console di mezzo alla folla; un

altro indumento a portata di mano s'era messo

riuscire ad abbottonarla per di dietro; ed in capo

capo aveva l'elmo di Scipio. ¶ Vi sovvien, - dice

si rovesciano alla casa di Lucia, dove le tracce

e non iscoprendo tracce di sangue, in breve i

Alberto da Giussano risolse di far aprire l'osteria

l'amante del cuore di Perpetua. ¶ Frattanto le nostre

forzate verso il converto di Pescarenico. ¶ Quella sera, nel

pregò le due donne di ritirarsi con lui in

in sacristia. Questa maniera di procedere parve al frate

fra Fazio, uomo infarcito di vecchie idee, un attentato

dal sussurrare all'orecchio di padre Cristoforo: - Ma padre

Cristoforo: - Ma padre, padre!... di notte... in chiesa... con

era entrato egli pure, di cambiar aria immantinenti, abbandonando

quel ramo del lago di Como, almeno per qualche

consegno frattanto questa lettera di raccomandazione per il padre

è il mio agente di cambio, con ufizio vicino

ufizio vicino alla Borsa di Milano. Potete fidarvi, perch

che si manifesta senza di esse, il padre canticchiava

cuore? Appena un poco di quello che è già

inoffensivo come un ringiovanito di Voronoff. La luna aveva

luna aveva un colore di anice al seltz, mancia

sotto la mano robusta di San Francesco, che nella

lauta mancia si rassegnava di buon grado a far

le capanne; il palazzotto di don Rodrigo, con la

d'essere la castellana di quel maniero, e del

muro del cortile. Struggendosi di questi pensieri, seduta com

le carovaniere della provincia di Bergamo, la brussa di

di Bergamo, la brussa di Calolzio, irta d'agguati

agguati, le montagne rocciose di Incino Erba, la pampa

la quale chiaramente mostrava di voler prender tempo. ¶ CAPITOLO

afflitto ma non inciocchito, di corsa e non in

nuovi ordini, a conferire di cose importanti: - similitudine abbastanza

tonica, Renzo, a titolo di compenso, gli offriva un

cacciato fuori a colpi di bernasco, dopo avermi consigliato

bernasco, dopo avermi consigliato di tornare al castello accompagnandovi

avvoltoi impagliati che stanno di guardia al portone. Dopo

Cristoforo, con l'aria di chi abbia qualcos'altro

però ancora un filo di speranza, e questo filo

bella Lucia una posizione di prim'ordine. Se vuol

prender parte al concorso di bellezze italiane della Fox

perché divenga una stella di Hollywood. Cinquantamila dollari di

di Hollywood. Cinquantamila dollari di stipendio alla settimana, come

la vostra balzana idea di voler sposare a tutti

Mondella, farete la fine di tutti i mariti poveri

vi darà un posto di contabile nella sua banca

al convento. Chiedo licenza di andarmene, e vi auguro

gran chicchiricchì; nelle case di quelli che non avevano

Finti mendichi e gente di fuor del paese erano

venuti a ronzare, fingendo di sbagliar direzione, intorno alla