parolescritte
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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carlo Sgorlon, L'armata dei fiumi perduti, 1985

concordanze di «di»

nautoretestoannoconcordanza
1
1985
altra voce, che riferiva di un incontro di Vlasov
2
1985
riferiva di un incontro di Vlasov e di Krassnov
3
1985
incontro di Vlasov e di Krassnov in un paese
4
1985
era scaturita la decisione di un ritiro in Austria
5
1985
Poi si sarebbe visto. Di fatto tutte le valli
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1985
valli della Carnia, quella di Gorto, quella d’Incarojo
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1985
la Valcalda, la valle di san Canzano, la valle
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1985
san Canzano, la valle di Timau erano piene di
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1985
di Timau erano piene di cosacchi che confluivano verso
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1985
confluivano verso il passo di Montecroce. Tutte le strade
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1985
Montecroce. Tutte le strade di fondovalle erano gonfie di
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1985
di fondovalle erano gonfie di cosacchi come le vene
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1985
cosacchi come le vene di un corpo sono gonfie
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1985
un corpo sono gonfie di sangue. ¶ Continuava a cadere
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1985
le strade erano zeppe di fango e le carrette
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1985
russo, la Piazza Rossa di Mosca e il grande
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1985
violenti temporali ed acquazzoni di pioggia gelida, quasi vicini
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1985
dalle strade. La febbre di Luca non accennava a
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1985
non sapevano cosa fare di più che tenere il
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1985
cannibali. Urvàn si accorse di guardarli come l’avrebbe
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1985
nella villa, a dormire di un sonno tranquillo, gli
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1985
col fucile a portata di mano, col terrore di
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1985
di mano, col terrore di sentir crepitare all’improvviso
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1985
ingrossando. Soltanto nella valle di Gorto si diceva che
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1985
ne fossero non meno di trentamila. Adesso non erano
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1985
divisi secondo il luogo di provenienza, ma tutti mescolati
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1985
marcia, o meglio campioni di tanti popoli diversi, che
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1985
percorrendo l’ultimo tratto di strada prima del collasso
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1985
ordine e l’organizzazione di ferro cui erano abituati
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1985
avanzavano allo sbando, privi di ogni certezza, coinvolti dalla
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1985
stessa tragedia. I cosacchi di Urvàn li guardavano con
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1985
come loro, vogliosi soltanto di liberarsi delle bardature di
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1985
di liberarsi delle bardature di guerra e di tornare
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1985
bardature di guerra e di tornare nelle loro città
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1985
passato, ormai consumata, svuotata di speranza e di sostanza
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1985
svuotata di speranza e di sostanza. Ora li attendevano
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1985
altro, come è destino di tutti i nomadi del
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1985
che l’intenzione era di seppellirle con i loro
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1985
in Österreich, perché al di là della frontiera v
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1985
v’era come qualcosa di magnetico e quasi di
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1985
di magnetico e quasi di magico. Approfittando del fatto
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1985
nuovo bivacco. Mangiarono arrosto di pecora, cantarono sottovoce canzoni
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1985
dumy epici che parlavano di disfatta e di morte
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1985
parlavano di disfatta e di morte. Poi si distesero
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1985
delle carrette e cercarono di dormire qualche ora, perché
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1985
valle, da cui migliaia di cosacchi erano già usciti
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1985
fecero avanti, diede ordine di aprire il fuoco. I
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1985
cominciata col tradimento, quello di Domanòv, e si chiudeva
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1985
a dare il segnale di partenza ai cavalli con
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1985
svegliato anche la madre di Alda, seppellita nel suo
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1985
requie, e la madre di Ugo, e l’una
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1985
il loro mormorio intessuto di maledizioni e di minacce
53
1985
intessuto di maledizioni e di minacce. ¶ La lunga colonna
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1985
Erano diretti nella valle di Gorto, per raggiungere con
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1985
altre valli, il passo di Montecroce e passare in
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1985
tutti gli eserciti sconfitti di questo mondo lo facevano
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1985
questo mondo lo facevano di fronte all’avanzata di
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1985
di fronte all’avanzata di forze nemiche. Fino all
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1985
nel freddo della notte di aprile provarono una disperata
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1985
stanchezza della guerra e di quella ripresa del loro
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1985
pareva la compagna invisibile di ogni cosacco, e gli
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1985
era ancora un po’ di neve. Da un lato
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1985
Soffiava una forte brezza di valle, ma presto il
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1985
La temperatura si abbassò di colpo e il vento
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1985
avesse assunto i panni di un subdolo nemico. Come
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1985
la vendetta. ¶ Urvàn pensava di ricorrere ad arcaici sistemi
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1985
dell’orda, per esempio di fasciare con gli stracci
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1985
aveva tutta l’aria di voler aumentare. Urvàn era
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1985
era rannuvolato e pieno di pensieri. Si compiaceva di
70
1985
di pensieri. Si compiaceva di ricordarsi l’immagine di
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1985
di ricordarsi l’immagine di Marta che dormiva, e
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1985
fuga. Pensava ai cadaveri di Gavrila e della vedova
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1985
e il più carico di angoscia, cioè dove stavano
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1985
e che ne sarebbe di loro. Una qualche speranza
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1985
Ma anche all’interno di esso si faceva largo
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1985
prima o poi, qualcuno di loro sarebbe ritornato alle
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1985
Luca però, per colmo di sfortuna, stava peggiorando perché
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1985
confluenza con la valle di Gorto i cosacchi del
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1985
più darsi il nome di armata, si stava radunando
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1985
per un istinto ansioso di sopravvivenza. Qualcosa si era
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1985
era mosso dentro ognuno di loro, come un frullo
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1985
loro, come un frullo di ali, un sentimento arcano
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1985
ali, un sentimento arcano di riunificazione, per contare i
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1985
dell’Africa, un bisogno di riunirsi per trovarsi insieme
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1985
riunirsi per trovarsi insieme di fronte a tutti i
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1985
che Saetta avesse giurato di sterminare i cosacchi prima
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1985
mettere piede sul confine, di non lasciarne uscire vivo
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1985
avevano avuto la pretesa di conquistare. Di Vento non
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1985
la pretesa di conquistare. Di Vento non si parlava
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1985
quelle montagne in cerca di salvezza. Ma erano voci
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1985
anche più spaventoso, era di andare a incappare nell
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1985
Qualcuno sussurrava il progetto di un generale tedesco, Kaltenbrünner
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1985
un generale tedesco, Kaltenbrünner, di resistere sulle Alpi. Le
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1985
Nessuno aggiungeva una parola di commento, e si limitava
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1985
chiaro che per ciascuno di loro, che di guerra
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1985
ciascuno di loro, che di guerra se ne intendevano
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1985
ma c’era luce di luna. Le case erano
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1985
là l’incendio finiva di bruciare qualcosa, una trave
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1985
era caduta la kubànka di pelo di agnello, bianca
100
1985
la kubànka di pelo di agnello, bianca come quella
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1985
v’erano ancora mucchi di braci, che il vento
102
1985
Non tutti gli abitanti di Madrojas erano fuggiti. Qualcuno
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1985
anche alcuni bambini; due di essi portavano un’asse
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1985
legata alla trave intatta di un’aia. Ad ogni
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1985
aria smarrita e piena di sonno. ¶ Urvàn e Ghirei
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1985
spingevano un carretto pieno di masserizie, in questo o
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1985
era morto gli tornavano di continuo in mente le
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1985
sua sorte era quella di essere un nomade eterno
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1985
proprie speranze trascinato dietro di sé. Cominciava a scorgere
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1985
avevano incendiato il borgo di Madrojas, silenziosi, truci, inquieti
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1985
sua mente il proposito di far pagare al Salvadi
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1985
e la sua kubànka di pelo bianco non lo
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1985
lasciavano ogni presidio arbitro di seguire il proprio destino
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1985
caduta addosso la coscienza di essere degli invasori e
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1985
il pantano le ali di un uccello. Pareva che
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1985
erano soltanto i segni di vitalità misteriosa di un
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1985
segni di vitalità misteriosa di un popolo che non
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1985
tutti la propria voglia di stare al mondo. Ma
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1985
una parte si parlava di arrendersi agli Alleati, ormai
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1985
potere salvifico, e decisero di ritirarsi da quella parte
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1985
si uniscano ai cosacchi di altri presídi. Tu non
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1985
tanti nascondigli. È questione di pochi giorni. Di lasciar
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1985
questione di pochi giorni. Di lasciar passare la burrasca
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1985
Sentiva l’enorme forza di attrazione che Marta esercitava
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1985
che Marta esercitava su di lui, le onde irresistibili
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1985
non sopportava l’idea di perdere anche Urvàn. Aveva
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1985
per Urvàn sentiva qualcosa di più e di particolare
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1985
qualcosa di più e di particolare. Con Urvàn aveva
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1985
ad Anita, al bambino di lei, ad Haha, alla
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1985
unica soluzione era cercare di trattenere Urvàn, di nasconderlo
131
1985
cercare di trattenere Urvàn, di nasconderlo per un po
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1985
si placavano, e poi di sistemarlo in qualche modo
133
1985
si ritrovino dopo anni di separazione forzata. ¶ Una notte
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1985
alla perfezione gli ordini di Urvàn, e la loro
135
1985
Luca aveva un po’ di bronchite e qualche linea
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1985
bronchite e qualche linea di febbre. Tuttavia bisognava andare
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1985
segreti tra i cosacchi di tutti i presídi, in
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1985
a Marta, per paura di svegliarla e di destare
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1985
paura di svegliarla e di destare il suo sospetto
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1985
sonno leggero come quello di una lepre. Venne alla
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1985
non facendo più rumore di un tarlo o di
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1985
di un tarlo o di una cicala, e restò
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1985
gli fece un gesto di saluto. Haha rispose con
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1985
poteva servire alla sopravvivenza di uomini e cavalli per
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1985
Anita era una ragazza di scarsa iniziativa, di poche
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1985
ragazza di scarsa iniziativa, di poche risorse d’intelletto
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1985
ma in compenso godeva di una salute invidiabile. Solo
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1985
il parto ogni segno di sofferenza era volato via
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1985
venuta una vera alluvione di latte, sicché il bambino
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1985
sicché il bambino aveva di che saziarsi a volontà
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1985
intensificò la sua ricerca di cibo presso i contadini
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1985
la puerpera non mancasse di niente, e con buoni
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1985
antivedere, cominciavano a respirare di sollievo, e a mettere
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1985
lo autorizzasse ad abbandonarsi di nuovo al suo gusto
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1985
diverse, e ne succedevano di tutti i colori. Provava
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1985
aveva resistito alla tentazione di scendere di notte al
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1985
alla tentazione di scendere di notte al paese per
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1985
voglia sorda e irritata di abbandonare i cosacchi al
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1985
la responsabilità. La missione di lui, Urvàn, era finita
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1985
Non gli avevano permesso di condurla fino in fondo
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1985
un suo diritto ormai di nascondersi, di sparire agli
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1985
diritto ormai di nascondersi, di sparire agli occhi di
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1985
di sparire agli occhi di tutti, finché l’ultimo
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1985
ortiche la sua divisa di cosacco e di colonnello
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1985
divisa di cosacco e di colonnello, e aveva rinnegato
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1985
in Francia… ¶ Urvàn decise di andarlo a cercare, per
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1985
rispose soltanto il latrato di cani invisibili, perché era
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1985
casa, ruppe il vetro di una finestra, aprì i
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1985
ed entrò, a costo di esser preso per un
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1985
ladro e un violatore di domicili, e di sentirsi
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1985
violatore di domicili, e di sentirsi fischiare una fucilata
172
1985
luce elettrica e proseguì di stanza in stanza, brancolando
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1985
aprendo entrava un riflesso di luce lunare. Bussava invano
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1985
Bussava invano alla porta di ogni stanza, ognuna delle
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1985
aveva la sua divisa di colonnello, tranne il berretto
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1985
la più piccola traccia di sangue da nessuna parte
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1985
a chissà quale veleno, di cui però non si
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1985
bocca o spie qualsiasi di sofferenza. Quella donna enigmatica
179
1985
provenienza, doveva anche disporre di veleni che procuravano la
180
1985
l’avrebbe fatto. Dentro di sé disse addio a
181
1985
li seppellirà la gente di qui, quando tutto sarà
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1985
ogni circostanza. Ghirei sentiva di essere inesplicabilmente maturato, come
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1985
ogni giorno, dalla morte di Alda, per lui fosse
184
1985
montagna, vide il rosso di un incendio. ¶ «Sono gli
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1985
incendio. ¶ «Sono gli stavoli di Madrojas» disse. ¶ «Già. Andiamo
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1985
carretto a mano, carico di masserizie raccolte alla svelta
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1985
e dell’invasione; qualcosa di simile avevano già visto
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1985
Del resto i fuggiaschi di quel paese sperduto facevano
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1985
ricordare il proprio arrivo di nomadi, le peregrinazioni attraverso
190
1985
era niente a fronte di ciò che era successo
191
1985
essere quasi un’oasi di pace, confrontata con il
192
1985
villaggio verso le otto di sera, ma c’era
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1985
cosacco indomito e pieno di simulato disprezzo per le
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1985
la più piccola eco di quegli urli. Si meravigliò
195
1985
quegli urli. Si meravigliò di ogni cosa, perché era
196
1985
stesso, e perché apprendeva di essere diverso da come
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1985
vicino.» ¶ Ghirei fu contento di allontanarsi dalla villa. Camminarono
198
1985
buio. Vedevano lampi lontanissimi di cannoni e di mortai
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1985
lontanissimi di cannoni e di mortai, e avrebbero dato
200
1985
impressione che in ognuna di esse, dovunque si trovassero
201
1985
momento, la stessa sensazione di essere alla soglia di
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1985
di essere alla soglia di fatti definitivi e senza
203
1985
dovettero consumare un po’ di tempo a rincuorarla e
204
1985
era tranquillo, e niente di strano vi stava succedendo
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1985
buttò giù un bicchierino di grappa e li seguì
206
1985
si sentivano le urla di Anita, che gridava con
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1985
con tutta la forza di ragazza un po’ selvatica
208
1985
venti anni, le grida di sua moglie, e sapeva
209
1985
che era una legge di natura e una cosa
210
1985
con dolore. ¶ Aveva pena di Anita, ma accettava la
211
1985
diceva essere una vedova di guerra, e a lei
212
1985
lei chiedeva il mezzo di riuscire a dimenticare quei
213
1985
non c’era modo di saperlo con sicurezza. Adesso
214
1985
da un’allegria piena di trilli e di parole
215
1985
piena di trilli e di parole, perché tutto era
216
1985
Ma Urvàn era convinto di non aver fatto tutto
217
1985
e all’improvviso decise di andare a cercare anche
218
1985
veterinario, ma s’intendeva di tutto, curava insieme bestie
219
1985
uscire in quella notte di battaglie remote, come fosse
220
1985
Si sentivano ancora colpi di fucile, di mitragliatrice e
221
1985
ancora colpi di fucile, di mitragliatrice e di mortaio
222
1985
fucile, di mitragliatrice e di mortaio, a cui adesso
223
1985
anche un ronzio minaccioso di aerei da caccia. Sentì
224
1985
paura dell’ignoto. Assisté di lontano ai maneggi di
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1985
di lontano ai maneggi di un cosacco del presidio
226
1985
se la sentiva più di dare né ordini né
227
1985
anni. Tutte le vene di Urvàn tremavano per l
228
1985
addosso un grandioso sentimento di disperazione per il disastro
229
1985
Era venuto il tempo di dire ai suoi cosacchi
230
1985
che era l’ora di andare. Ma dove? ¶ Appena
231
1985
Sorrise. Chiese a Dunaika di essere ammesso nella camera
232
1985
dito e gli impose di levarsi i valenki infangati
233
1985
Dunaika aveva un momento di ruggine e di dissapore
234
1985
momento di ruggine e di dissapore nei confronti degli
235
1985
confronti degli uomini, ricordandosi di suo marito e dei
236
1985
furono ammessi nella camera di Anita. La trovarono nel
237
1985
appoggiata a una montagna di cuscini, sorridente e felice
238
1985
e felice perché sentiva di essere più che mai
239
1985
Era un bel bambino di colore rossastro, che dormiva
240
1985
tutto il giorno, infischiandosene di quello che succedeva nel
241
1985
di immensamente più forte di loro, al quale non
242
1985
amici del vecchio. Tanti di loro erano stati uccisi
243
1985
addosso. Ma che uno di loro fosse stato condannato
244
1985
legge la rifiutavano, arrossendo di sdegno, sputandoci sopra e
245
1985
della vendetta. Il cadavere di Akmek fu fatto ritrovare
246
1985
per il suo rifiuto di volerci avere qualcosa da
247
1985
sistemato in una bara di assi di abete appena
248
1985
una bara di assi di abete appena piallate, ancora
249
1985
appena piallate, ancora odorose di resina. La bara fu
250
1985
La bara fu riempita di fiori raccolti nei cortili
251
1985
negli orti. Il nome di Akmek fu ricamato da
252
1985
le grida della madre di Ugo e il mugolio
253
1985
funerale, nell’aria limpida di aprile. La banda dei
254
1985
al cimitero dagli amici di Akmek, attraverso tutto il
255
1985
condotto per la briglia di corda da Ghirei, benché
256
1985
era dentro quelle assi di legno, e si fermava
257
1985
in continuazione. Gli amici di Akmek, specie se anziani
258
1985
ormai arrivate alle porte di Vienna. La croce era
259
1985
del morto. Tre scariche di fucileria furono sparate per
260
1985
astuzia, il suo gusto di vivere, la sua abilità
261
1985
amici baciarono il viso di Akmek, poi la bara
262
1985
Ognuno gettò una manata di terra, quindi pochi soldati
263
1985
venne piantata una croce di legno ortodossa, con inciso
264
1985
entrare in una fase di stanca e di svogliatezza
265
1985
fase di stanca e di svogliatezza, si attizzò e
266
1985
vendette, che erano impastate di ingiurie e di bevute
267
1985
impastate di ingiurie e di bevute di grappa. Ogni
268
1985
ingiurie e di bevute di grappa. Ogni volta che
269
1985
diventavano truci e violenti di parola: «Maledetti. La peste
270
1985
dagli zoccoli dei cavalli di uno squadrone di cosacchi
271
1985
cavalli di uno squadrone di cosacchi di un presidio
272
1985
uno squadrone di cosacchi di un presidio non lontano
273
1985
passati e ripassati su di lui fino a ridurlo
274
1985
una poltiglia sanguinosa, impastata di terra e di fango
275
1985
impastata di terra e di fango. Neanche i cosacchi
276
1985
erano arrivati ai sobborghi di Berlino e tutto ormai
277
1985
sera, verso la fine di aprile, Anita fu presa
278
1985
suo bambino aveva deciso di nascere. Lui non sapeva
279
1985
che stava accadendo qualcosa di strano e di insolito
280
1985
qualcosa di strano e di insolito, e come sempre
281
1985
conto in prima persona di ciò che accadeva, ed
282
1985
sempre tra i piedi di tutti. Ad un certo
283
1985
e le fece cadere di mano un catino di
284
1985
di mano un catino di rame pieno di acqua
285
1985
catino di rame pieno di acqua calda. Fu un
286
1985
dovette ricorrere all’aiuto di Ghirei. Baldo si mise
287
1985
parabellum e ogni genere di armi, molto lontano. Cosa
288
1985
Ghirei sentiva le grida di Anita per le doglie
289
1985
passata, studieremo il modo di andare in America» diceva
290
1985
diceva. Ascoltava le parole di lei per spremerne tutto
291
1985
trovato laggiù un pezzo di steppa per i kazàk
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a valle. L’ispiratore di tutto questo non era
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giovane, impaziente e orgoglioso di lui. Saetta si era
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Saetta si era liberato di Bora e di Sonia
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liberato di Bora e di Sonia, e chissà cosa
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pareva non avere altro di cui parlare. A Marta
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aveva veduto le linee di uno stile a lei
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volta uno degli stavoli di Madrojas l’aveva mandata
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a salutare per mezzo di Ghirei, costui avrebbe potuto
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fatto altro che cercare di evitare lo scontro diretto
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raccontato la fine terribile di quelli che erano rimasti
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mentre andava alla ricerca di fieno per il suo
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Ci fu una specie di rapido processo e la
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morte per l’uccisione di Alda e di Ugo
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uccisione di Alda e di Ugo, perché i partigiani
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come sempre, erano informatissimi di tutto ciò che accadeva
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Akmek sentiva che parlavano di lui come di un
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parlavano di lui come di un individuo bieco, assetato
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un individuo bieco, assetato di sangue, e in certo
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gli pareva che discorressero di un altro. Certo, lui
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erano successi i fatti di Alda e di Ugo
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fatti di Alda e di Ugo, aveva agito come
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avevano avuto l’intenzione di ucciderli, così almeno gli
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malignità del destino, o di chissà quale foga o
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piedi calzati nei valenki di cuoio come fossero quelli
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cuoio come fossero quelli di un cadavere. Aveva già
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del suo corpo crivellato di colpi e seppellito nella
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montagna. La sua parabola di essere vivente si chiudeva
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destino, simile a quello di un kazàk ubriaco, e
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e la sua mentalità di ortodosso volava via, e
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fatto v’era qualcosa di innaturale, di forzato, di
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era qualcosa di innaturale, di forzato, di contrario alla
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di innaturale, di forzato, di contrario alla natura, perché
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galli cedroni e pernici di monte, bere vino assieme
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i giovani del plotone di esecuzione, quando fu l
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vide che quelli cercavano di non fissarlo e di
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di non fissarlo e di voltare lo sguardo da
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che facevano era qualcosa di coatto, di insensato, di
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era qualcosa di coatto, di insensato, di innaturale. Sentì
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di coatto, di insensato, di innaturale. Sentì la loro
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Sentì la loro vergogna di alzare il parabellum contro
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era negli uomini qualcosa di comune e di universale
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qualcosa di comune e di universale, che tendeva alla
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avrebbe avuto il tempo di scoprirlo per tutta l
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rivolgeva loro una specie di discorso mentale: “Giovanotti, perché
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spinti avanti da qualcosa di immensamente più forte di
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il giorno della morte di Alda, e non poteva
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era mostrata sul terrazzo di casa con la collana
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casa con la collana di monete d’oro e
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per abbagliarlo e accenderlo di sé. Aveva ancora dentro
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collana e il riso di Alda, che a parole
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faceva capire che dentro di sé apparteneva a lui
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troppo giovane e assetato di vita per potersi affiatare
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tutto il suo splendore di ragazza… ¶ Aveva sentito Alda
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popolo. Tante volte dentro di sé l’aveva chiamata
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suo ingresso in casa di lei col cavallo, come
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come fosse il preludio di un rapimento. Come avesse
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due volte impossibile, quello di presentarsi con Alda al
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gentilezza rispettosa e ricca di omaggio. Capiva che Alda
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russo, della Piazza Rossa di Mosca e di Stalin
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Rossa di Mosca e di Stalin, che era georgiano
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loro esercito, nella difesa di Mosca? E poi, prigioniero
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per evitare il campo di concentramento, o credeva veramente
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un’anima vagabonda. Girava di notte per il villaggio
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dall’abitato, a rischio di essere raggiunto da una
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raggiunto da una scarica di sten. Ghirei prese ad
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dormire. Una notte passarono di fronte a una casa
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c’era la figura di una donna, grande, con
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cominciando a rovesciare su di loro strane maledizioni. Il
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riconobbe. Era la madre di Ugo. Ogni volta che
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colbacco o un paio di valenki, ricominciava a sibilare
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lava sale dal cratere di un vulcano. Si poteva
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s’accompagnava alla madre di Alda. Allora le maledizioni
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e gli occhi spaventati di una cavalla ombrosa. Il
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all’improvviso alle spalle di chiunque. La voce della
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matte”. ¶ Delle due, specie di quella che pareva pazza
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cosacchi avevano una sorta di timore e di rispetto
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sorta di timore e di rispetto. Avevano sempre ritenuto
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un male sacro, e di fronte ad esso si
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afferrati da un sentimento di panico superstizioso. Così riunivano
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che venisse l’ordine di tirar loro una palla
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Lo accompagnava la coscienza di essere un uomo senza
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cosacca. Era una profuga di nazionalità incerta, dal sangue
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cui non importava più di nulla. Ma ogni tanto
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Non vuol sentire parlare di onore?» ¶ «Non in questo
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questo modo. Meglio parlare di dovere, piuttosto. E il
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E il primo dovere di ognuno è quello di
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di ognuno è quello di salvare la propria vita
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Marta sentiva un bisogno di intimità familiare. A volte
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propria mente alla ricerca di una salvezza e di
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di una salvezza e di uno scampo per tutta
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tribù. Ma all’interno di quei pensieri, che era
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fuori il vago progetto di andare in America con
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sé. Marta gliele diceva di continuo queste cose, e
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micidiale del fronte, oppure di consegnarsi ai partigiani. A
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salvarne due o tre, di cosacchi, ma non tutti
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anche perché ormai contro di loro si era alzata
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Faceva e disfaceva piani di continuo. Forse l’essenziale
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ferocemente e senza esclusione di colpi. Le incursioni dei
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si aveva la notizia di scontri avvenuti in questa
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questa o quella valle, di vittime e di carneficine
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valle, di vittime e di carneficine. Tanti giovani morivano
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come disorientato, istupidito, incapace di parare i colpi. Era
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non sognavano se non di saltargli addosso e di
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di saltargli addosso e di finirli, come fossero dei
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impotente ad agire sopra di essi. Vedeva benissimo come
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alla cieca e parlavano di resistenza ad oltranza e
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resistenza ad oltranza e di onore cosacco in un
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delirio simile a quello di Hitler, nel suo bunker
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Hitler, nel suo bunker di Berlino. Ma tutto questo
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Ma tutto questo sapeva di follia… ¶ Gavrila aveva smesso
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Gavrila aveva smesso persino di sognare il ritorno in
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il ritorno in terra di Francia e nella fattoria
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ciecamente in Krassnov, prigioniero di un sogno farneticante, un
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vecchi erano ancora armati di antiche flinte ottocentesche con
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neppure da lontano, e di essa non si era
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Non era più capace di pensieri semplici ed essenziali
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in loro, portandovi folate di un vento freddo e
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suo. Traduceva le parole di Gavrila nel suo linguaggio
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Tuttavia, per una sorta di necessità fisiologica, si ostinava
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per noi è cercare di sopravvivere. Perciò dobbiamo consegnare
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le armi ai patrioti di questa terra, che hanno
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che hanno il diritto di difenderla.» Era questa la
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farlo. Con la fuga di Stiepàn assai più di
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di Stiepàn assai più di prima gli pareva che
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spesso con Ghirei. Tentava di comunicare al giovane, che
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essere svanita, quell’ordine di pensieri per cui un
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aveva sempre la sensazione di trovarsi, dentro di essi
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sensazione di trovarsi, dentro di essi, in un luogo
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coda, come frasi staccate di un testo perduto. A
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avvertiva che la morte di Alda si proiettava in
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proiettava in un’infinità di cose, e le colorava
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cose, e le colorava di grigio e di nero
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colorava di grigio e di nero. Essa aveva anche
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aveva anche il potere di sconnettere e di snaturare
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potere di sconnettere e di snaturare le tradizioni e
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gli usi cosacchi dentro di lui. Quando aveva saputo
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scudisciate, la sua frusta di cuoio intrecciato, di cui
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frusta di cuoio intrecciato, di cui finora era stato
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stato orgoglioso, gli diventò di colpo odiosa, la buttò
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più. ¶ Aveva la sensazione di essere dentro un sogno
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un sogno straziante, carico di sfaceli, che era cominciato
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frustate, e un’ondata di orrore percorse il paese
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Questo atteggiamento esasperava anche di più i cosacchi. Urvàn
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quasi più il coraggio di guardare Marta negli occhi
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non c’erano secoli di distanza, ma un breve
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faceva che sentirsi carica di responsabilità per Caleb, il
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angolo con un minimo di sicurezza per quel bambino
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più truce e carico di minacce… ¶ Avrebbe voluto spedir
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era impregnata e intrisa di uno strano desiderio di
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di uno strano desiderio di fuga. O meglio di
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di fuga. O meglio di quello, mai sentito così
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mai sentito così intensamente, di addormentarsi di un sonno
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così intensamente, di addormentarsi di un sonno di pietra
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addormentarsi di un sonno di pietra, e di risvegliarsi
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sonno di pietra, e di risvegliarsi soltanto quando la
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cancellati, come il personaggio di quel racconto olandese che
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della speranza, questi momenti di abbandono erano sempre di
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di abbandono erano sempre di breve durata. Poi rispuntava
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Poi rispuntava la Marta di sempre, piena di slanci
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Marta di sempre, piena di slanci e di temperamento
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piena di slanci e di temperamento, la donna che
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le facevano compassione, sempre di più, sicché lei non
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quel sentimento, che minacciava di travolgerla. Lo provava per
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tutti la stessa voglia di fuggire e di nascondersi
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voglia di fuggire e di nascondersi nelle caverne e
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trovare finalmente un po’ di pace. Scorgeva in tutti
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guardavano attorno, alla ricerca di una protezione che non
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Tutti cercavano un mantello di difesa, una campana di
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di difesa, una campana di vetro, che poi nel
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in Dio, la speranza di essere protetti da Lui
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che lei aveva più di un volta veduto dipinto
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se non le ali di una chioccia protettiva, di
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di una chioccia protettiva, di una madre celeste che
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si doveva sperare, altrimenti, di fronte a fatti come
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fatti come i campi di sterminio, dove avevano trovato
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Esther o la famiglia di Haha? ¶ Così anche lei
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a volte, aveva voglia di sperare nella Provvidenza e
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affannoso desiderio degli uomini di salvezza e di difesa
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uomini di salvezza e di difesa. Pensò che tutti
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quella avevano l’aria di offrire protezione, rappresentavano un
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accanto alla fontana piena di muschi, nel bosco, o
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percepire l’atmosfera strana di quel posto, carico di
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di quel posto, carico di un passato antichissimo, pullulante
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un passato antichissimo, pullulante di vita. Lì in certo
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accadevano intorno, era piena di desiderio di avere una
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era piena di desiderio di avere una vita tutta
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pensare intensamente un modo di salvezza per lui e
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e per sé. Immaginava di ritirarsi nella grotta, con
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e coperte, e lì di aspettare con lui il
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mutismo. Ugo era pieno di lividi e di sangue
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pieno di lividi e di sangue. Le carni ulcerate
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che era un uomo di ferro, e soltanto con
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Gli venne un impeto di orgoglio smisurato, e capì
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compagni. La stessa paura di ciò che gli stava
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volontà in una tenaglia di ferro, e decise di
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di ferro, e decise di fargliela vedere a quei
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colpirlo finché Ugo smise di divincolarsi sul pavimento. Akmek
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collo tumefatto e imbrattato di sangue, la schiena tutta
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la schiena tutta striata di segni paonazzi, con la
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Era un partizan. Uno di meno.» ¶ Burlak provò una
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in mano l’occasione di entrare finalmente dentro i
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mistero, come chi vada di notte in una cantina
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le montagne ancora spruzzate di neve. Sentiva brividi, sensazioni
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pronte a scattare su di loro e a chiudergli
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chiusa in lui. ¶ «E di questo che ne facciamo
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Burlak. ¶ Diede l’ordine di lavare la stanza, in
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ogni più piccola traccia di sangue. Lui intanto non
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a guardare il corpo di Ugo, come si fosse
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come si fosse svegliata di colpo in lui una