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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Domenico Starnone, Fare scene, 2010

concordanze di «di»

nautoretestoannoconcordanza
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2010
se stesso nel tentativo di trattenere calore, e gli
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2010
Fu chiamato il medico di famiglia (costava, lo si
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freddo, non deve uscire di casa, non deve fare
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2010
non deve fare bagni di mare, non deve fare
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2010
era successo? Nel trantran di lavoranti, aghi, filo, Singer
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tele dipinte con vedute di Parigi, cinema, giochi chiassosi
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cinema, giochi chiassosi, turni di ferroviere, scenate, progetti di
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2010
di ferroviere, scenate, progetti di grande artista che smaniava
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quadri meravigliosi e smettere di rifare all’infinito Utrillo
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per racimolare un po’ di soldi, Geppe aveva avuto
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Geppe interpretava una specie di subcomandante che mi veniva
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mi veniva a chiamare di corsa per dirmi che
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2010
in fondo al corridoio di casa nostra e io
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gialla. Ora la nefrite di Geppe mi sembrò una
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mi sembrò una specie di rottura della parete divisoria
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un lato la nave di Hornblower perse la sua
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dall’altro lo spazio di casa diventò ancora più
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ridusse il suo lavoro di sarta e si dedicò
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d’aria, mentre intanto di figli gliene arrivava un
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ferrovie e le vedute di Parigi, produsse un quadro
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opere migliori: il ritratto di Geppe malato, immerso in
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sguardo e un colorito di fragilità allucinata. E poi
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con una grande scatola di cartone da cui sbucò
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modo che il fascio di luce finisse proprio dentro
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macchina. Capito, mi chiedeva di continuo. Dicevo sì per
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sarebbe cominciato: le avventure di Charlot soldato. ¶ Quando finalmente
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dalle due donne, cercò di oscurare con una coperta
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era avere il buio di una vera sala cinematografica
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la manopola. ¶ Il fascio di luce volò in fondo
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gli schizzinosi, si trattava di cinema, il cinema nel
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Cosa si poteva volere di più. ¶ Per un po
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per i nostri compagni di gioco, per i vicini
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gioco, per i vicini di casa, per i parenti
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Geppe nel suo ruolo di spettatore privilegiato, distante, in
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fosse lui a occuparsi di tutto l’apparato, tanto
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e Ollio. Le proiettavamo di continuo. ¶ Mia madre disertò
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recitato un certo numero di volte la parte degli
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paio d’anni più di me e che gridava
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me e che gridava di continuo a Geppe: stuó
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e che si urlava di norma, sghignazzando, a qualsiasi
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lui non aveva niente di storto, a parte tutte
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maglie, sciarpe e cappello di lana, senza contare che
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e anzi smise volentieri di venire. ¶ Presto, a dire
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proiettore, io per amore di Charlot e di Stanlio
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amore di Charlot e di Stanlio e Ollio. ¶ A
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d’epoca, un oggetto di modernariato. E i film
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vita dei nostri compagni di gioco, dei moltissimi cugini
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proveniva da una famiglia di tutti ferrovieri (operai e
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sotto la furia incalzante di mio padre, di averlo
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incalzante di mio padre, di averlo ingannato mettiamo con
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che si era trattato di una falsa confessione, fatta
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confessione, fatta a fin di bene come quella di
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di bene come quella di Yvonne Sanson. Io stesso
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confessato qualsiasi cosa, pur di calmare le incazzature del
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disposto a tutto pur di essere perdonato, anche farle
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manichino in un momento di tregua felice e indossare
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che con le cose di femmine non voleva averci
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e salire sul tavolo di cucina, e lasciare che
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versi risuonavano per casa di continuo, e certe volte
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un negro Zubbònnn, armato di lancia e coltello, che
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avesse avuto l’opportunità di tradire mia madre con
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trovare una sua strada di pittore di manifesti del
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sua strada di pittore di manifesti del cinema, l
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uomo con forti sbalzi di umore. Su quella questione
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si alzasse la coda di animale tutte le volte
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inconsapevole tra la giungla di Tarzan e Jane e
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Jane e la giungla di Stewart Granger e Deborah
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sintonia, era difficile immaginare di fare ciò che faceva
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occasione me lo avvicinava di colpo a Jimmy Stewart
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che, come nel Prigioniero di Zenda o in Scaramouche
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anche con Le miniere di re Salomone, chi lo
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servirmi per un paio di libri che avevo in
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diventato come i pezzi di tessuto che cadevano dal
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che cadevano dal tavolo di mia madre quando tagliava
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tepore – provavo un po’ di dispiacere per i pezzi
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appoggiavo a un piede di mia madre, che dopo
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dondolare sorridendomi i pezzi di stoffa facessero almeno un
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facessero almeno un po’ di altalena. In genere però
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a fine giornata. ¶ Solo di rado mia madre ne
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polvere dai mobili. ¶ Uno di quegli appunti riguarda la
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2010
comprò un proiettore, rovesciando di punto in bianco l
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che normalmente era stracarico di energie, cominciò a stancarsi
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a stancarsi troppo presto di giocare. Non era un
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necessari perché una storia di indiani e cowboy funzionasse
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possibile costruire nel corridoio di casa nostra una verosimile
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edificare una casetta perfetta di cacciatori di pelli dentro
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2010
casetta perfetta di cacciatori di pelli dentro al cesso
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avevo il compito avventuroso di andare nel bosco, tagliare
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2010
tagliare un cospicuo numero di tronchi d’albero e
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2010
fiume sfidando un mucchio di pericoli tra cui i
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2010
conto suo la colla di farina e mi dava
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2010
mano ad arrotolare fogli di vecchi quaderni, producendo, nel
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2010
con dita impacciate, decine di bastoncini di carta. Quindi
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impacciate, decine di bastoncini di carta. Quindi, mentre sragionavo
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carta. Quindi, mentre sragionavo di tronchi trasportati a rischio
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2010
nel West selvaggio. ¶ Sennonché di punto in bianco cominciò
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quell’episodio delle Miniere di re Salomone, ma ci
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scommetto che si tratta di una scena piuttosto banale
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memorabile? Forse perché diventò di colpo il punto di
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di colpo il punto di sbocco di altri stimoli
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2010
il punto di sbocco di altri stimoli cinematografici che
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2010
quando sfaccendava nella casa di Tarzan sugli alberi o
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liane, e un pensierino di andare ad abitare con
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aveva il corpo massiccio di Johnny Weissmuller, né quando
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quando aveva quello muscoloso di Lex Barker. In lui
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passaggio segreto della fantasia di cui sono abbastanza sicuro
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2010
consapevole assistendo alle vicende di Tarzan, nemmeno quando si
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2010
ai turbamenti delle Miniere di re Salomone – oggi ne
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2010
coperto da una pelle di bestia da cui penzolava
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2010
da cui penzolava tanto di coda, mentre dava la
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2010
stura al suo selvaggiume di re della giungla in
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della giungla in presenza di signorine civili ma straordinariamente
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venivano legittimate dal lessico di Totò). ¶ «Hai visto come
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2010
se ero in grado di capire. ¶ Io ero in
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2010
senza tuttavia sapere niente di veramente preciso. Sorridevo, ma
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po’ complice, un po’ di compatimento. Solo mia nonna
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2010
diceva: io capisco meglio di voi, e lui rispondeva
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cose d’amore e di sesso che c’erano
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film tre volte, due di seguito con mia nonna
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2010
seguito con mia nonna, di pomeriggio, e qualche sera
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2010
facesse con quello stronzo di Vittorio Gassman (intendeva sia
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2010
detestava entrambi senza soluzione di continuità), mettendo in un
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2010
molto perbene, onesta, colta, di quelle che una femmina
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2010
le fa l’onore di volerla. ¶ Invece. ¶ L’incazzatura
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2010
in casi del genere: di passaggio in passaggio mio
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2010
poi il suo grado di immedesimazione diventava così alto
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2010
incendiava ansie sue permanenti. Di fatto non ce l
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2010
le sue rabbie, onde di sangue geloso, cominciavano a
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2010
mettendolo così nella condizione di dover per forza ammazzare
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2010
forza ammazzare un uomo di merda come Gassman. Infatti
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2010
uomo intelligente e pieno di fantasia, presto o tardi
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si fermava appena prima di ammazzarla, ma con l
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2010
ma con l’impressione di aver visto al cinema
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2010
suo futuro. ¶ Quando era di buonumore e gli veniva
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2010
e gli veniva voglia di istruirmi, diceva che la
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e che bisogna sforzarsi di non essere gelosi. Poi
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2010
essere gelosi. Poi però di passaggio in passaggio cambiava
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2010
quell’idea, facevo cenno di sì. ¶ In effetti era
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2010
ritraevo inorridito e facevo di tutto per non tornarci
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2010
non vedeva l’ora di rientrarci e, appena fuori
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2010
scombinatissime azioni e reazioni di amici o nemici, in
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2010
quando Anna la smetteva di fare la cantante-ballerina
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2010
volentieri, come nei Figli di nessuno, e la cosa
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2010
Catene, che quando confessavano di aver tradito l’onesto
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2010
visto in tv? ¶ Eppure di quel film non sono
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2010
non sono in grado di parlare. Gli elementi sicuri
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2010
si riducono all’immagine di un mare che all
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2010
su cui mi sento di fare discorsi più articolati
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2010
Non so. I film di indiani e cowboy, forse
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2010
in mente un mucchio di titoli e di immagini
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2010
mucchio di titoli e di immagini. Ma più titoli
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2010
proprio da quei segmenti di lettere: Là dove scende
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2010
che venisse il momento di andare a vedere ciò
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2010
è il titolo italiano di western che ho amato
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western che ho amato di più: prometteva, secondo me
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locandine avevano una forza di suggestione capace di imporsi
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forza di suggestione capace di imporsi quanto la visione
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2010
film stesso, se non di più. Mio padre, per
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2010
per anni certi moduli di ferroviere sul cui retro
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2010
anni indiani con diademi di penne in testa, vivi
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2010
con precisione la fonte di ispirazione dei miei sgorbi
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volte, e mi immagino di aver ricamato molto su
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2010
mai sentito la necessità di correggere la parola nella
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2010
con, non perché era di. Propendo perciò a credere
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2010
sempre assegnato il corpo di James Stewart, ed è
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2010
era l’attore preferito di mio padre, lo sentiva
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2010
qualche parola a favore di Gregory Peck o di
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2010
di Gregory Peck o di Montgomery Clift. Forse il
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2010
le membra, l’andatura di Jimmy Stewart erano un
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2010
Stewart erano un po’ di famiglia, assomigliava a mio
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2010
ah, ecco il motivo di tutto quel disgusto. No
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2010
era solo una specie di idiosincrasia infantile, era l
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2010
stato rafforzato dalla lettura di Tex Willer, che aveva
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2010
una bellissima moglie pellerossa di nome Lilith (mistero dei
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2010
anni almeno, un nome di squaw e non quello
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2010
quello della prima moglie di Adamo). All’origine però
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2010
ha partecipato una bambina di nome Annamaria che, anche
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recalcitrava (lei preferiva ruoli di principessa con abiti lunghi
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2010
accettava alla fine, pur di giocare, di fare l
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2010
fine, pur di giocare, di fare l’indiana e
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2010
giovinezza, ho chiesto spesso di farsi trecce che scendessero
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2010
anche perché le ragazze di quel tempo erano il
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2010
tempo erano il punto di congiunzione tra le finzioni
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2010
si trova nelle Miniere di re Salomone. Stavo lì
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2010
passano urlando, senza accorgersi di niente, e Stewart Granger
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2010
sul ramo, senza timore di perdere l’equilibrio, anzi
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2010
abbandono caldo, una specie di gradevole scioglimento di tutti
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2010
specie di gradevole scioglimento di tutti i legacci che
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2010
alzavo con una specie di torpore in fondo allo
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2010
per qualche minuto aspettando di riprendere le forze. O
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2010
sguardo attento e triste di Geppe e mio, aveva
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2010
scatto allegro della fantasia, di premersi il seno e
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2010
esercizio per l’intelligenza di massa. ¶ La gente arrivava
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2010
più urgente era cercare di capire chi era iss
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2010
giustificata, non si trattava di sfiducia nell’informatore. Poteva
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2010
seccante appassionarsi alla storia di un personaggio secondario come
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2010
fin dai primi anni di vita, e pur potendomi
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2010
mia madre, mi permetteva di andare con loro all
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2010
già visto due spettacoli di seguito allo Stadio – mi
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2010
pessime condizioni. Si trattava di volumi scuciti, scollati, ridotti
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2010
mi lagnavo. Ero uno di quei bambini che anche
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2010
un’idea positiva sia di quelle letture a brandelli
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2010
brandelli, sia della possibilità di entrare al cinema a
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2010
non è una sorta di interruzione che interviene anche
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2010
dunque, che c’è di speciale: Contemplò il suo
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2010
quello tra la fine di uno spettacolo e l
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2010
spettacolo e l’inizio di quello seguente. Non tolleravo
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2010
seguente. Non tolleravo che di punto in bianco – proprio
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2010
dimenava tra le braccia di nonna strillando, Geppe di
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2010
di nonna strillando, Geppe di ritorno con la bocca
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2010
le porte del corridoio di destra che venivano aperte
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2010
piaceva, dopo un po’ di stupore svagato, nemmeno l
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2010
mi piaceva la realtà di poche povere dimensioni che
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2010
anni presi l’abitudine di chiudere gli occhi durante
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2010
perfido maggiordomo diceva decine di volte alla povera fanciulla
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2010
può accomodarsi. Però temevo di distrarmi, e allora di
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2010
di distrarmi, e allora di tanto in tanto schiudevo
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2010
fratello Geppe, che però di solito si faceva i
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2010
badavano più li chiudevo di nuovo. ¶ Ah sì, meno
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2010
mi parevano assai meglio di ciò che avevo intorno
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2010
e ricominciava lo strazio di un nuovo intervallo. Per
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2010
vedere ancora dieci minuti di proiezione, chi mezzora, chi
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2010
situazione, adesso, era peggio di prima. Alla fine di
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2010
di prima. Alla fine di quest’altro intervallo il
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2010
ed ecco una sventagliata di godimenti futuri, spezzoni di
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2010
di godimenti futuri, spezzoni di dialoghi molto drammatici o
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2010
drammatici o divertenti, segmenti di scene che ti facevano
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2010
subito venire la voglia di vedere ciò che c
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2010
ora comparivano in veste di spadaccini, ora di toreri
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2010
veste di spadaccini, ora di toreri, ora di pistoleri
231
2010
ora di toreri, ora di pistoleri, e tanti tanti
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2010
un tempo estenuante privo di interesse e per molti
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2010
molto; le immagini erano di un bel bianco e
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2010
era la musica. Ma di fatto si vedevano sempre
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2010
strette intorno ai braccioli. Di buono c’era solo
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2010
tanto mi viene voglia di concedermi una prova d
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2010
sbarrati. Dovrei dire, dunque, di come vedevo i film
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2010
i film allora e di come, durante gli intervalli
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2010
edifici come la lama di una mannaia. La scena
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2010
essere travolto dal mare di Napoli che investiva la
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2010
obbligo di far cenno di sì, ma ero anche
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2010
ma ero anche fiero di confermargli che mi piacevano
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2010
della sigaretta dalla parte di lei, tra i suoi
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2010
io soffrivo soffriva più di me, se solo storcevo
245
2010
faceva storcere. Per via di quest’amore, illimitato e
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2010
eccezionale, non semplicemente malato di grandezza come mio padre
247
2010
strada verso un futuro di magnificenze si adoperava moltissimo
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2010
moltissimo perché potessi godere di tutti i privilegi: i
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2010
i privilegi: i pezzi di carne migliori, senza nervature
250
2010
bianchicce; la pasta priva di semi e pelli di
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2010
di semi e pelli di pomodoro; neanche un pezzetto
252
2010
pomodoro; neanche un pezzetto di prezzemolo o basilico o
253
2010
piatto facendomi venire conati di vomito; la frutta perfettamente
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2010
l’uva; il diritto di leggere in un angolino
255
2010
leggere in un angolino di casa senza che i
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2010
mi disturbassero; la possibilità di vedere i film in
257
2010
c’era quest’ansia di arrivare, di entrare, di
258
2010
quest’ansia di arrivare, di entrare, di sedermi, di
259
2010
di arrivare, di entrare, di sedermi, di dimenticarmi d
260
2010
di entrare, di sedermi, di dimenticarmi d’ogni prima
261
2010
c’era la fatica di trattenere il film, di
262
2010
di trattenere il film, di respingere, attardandomi in un
263
2010
Stadio, fumosa, sudata, piena di fiati e di puzze
264
2010
piena di fiati e di puzze, buialuminosa. Adesso la
265
2010
questi aggettivi che cercano di scomporla. Ma allora era
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2010
tornavo all’aria fresca di campagna che spirava per
267
2010
stranito, e mi rammaricavo di non poter respirare più
268
2010
e persone dello schermo, di dover rinunciare alla bella
269
2010
continuava a fluttuare senza di me. ¶ Non so se
270
2010
entrata o all’uscita di un cinema. Forse sì
271
2010
entrando, tutta la fretta di dimenticare il mondo disordinato
272
2010
scritto. Pendevo dalle labbra di mia nonna, quando la
273
2010
raccontava favole e vite di santi in dialetto, e
274
2010
diavolo in for­ma di bella signorina diceva a
275
2010
An­tuóno si rifiutava di toccargliele, e per la
276
2010
fuoco all’improvviso sfiammando di qua e di là
277
2010
sfiammando di qua e di là, e si capiva
278
2010
stesso biondo della lavorante di mia madre, che avvampava
279
2010
lingueggiando fiamme da punte di zizze identiche a quelle
280
2010
la camicia da notte di mia nonna quando la
281
2010
Mario, il giovane protagonista di «Naufragio», l’ultimo racconto
282
2010
del libro Cuore, sceglieva di buttare in acqua la
283
2010
dai marinai della scialuppa di salvataggio e si salvasse
284
2010
bionda come la lavorante di mia madre in cima
285
2010
Jane e Cita (solo di recente ho scoperto che
286
2010
Ti sedevi e cercavi di orientarti, tanto poi il
287
2010
per vedere la parte di film che ti eri
288
2010
via una grande occasione di esercizio per l’intelligenza
289
2010
la figura del primogenito di gran signori. ¶ Poiché Toni
290
2010
nella foto, un bambino di pochi mesi, mio padre
291
2010
febbraio o a marzo di quell’anno, non più
292
2010
anno, non più tardi. Di conseguenza in quell’attimo
293
2010
in bianco e nero di sessantadue anni fa, ma
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2010
è travestita da mamma di film, ed è elegante
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nelle corna che faccio di nascosto con l’indice
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silenzioso), nello sguardo irrequieto di mio fratello, che aveva
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esce per strada. Fingiamo di essere di un ceto
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strada. Fingiamo di essere di un ceto diverso dal
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assegnare così una data di nascita alla mia passione
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nostra posa si spezzò di colpo, credo, come un
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io, era l’elica di un aereo. La nostra
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mentre io mi allenavo di nascosto da mio padre
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per le due stanze di casa, per il corridoio
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tempo ho perfino progettato di lanciarmi dal davanzale della
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dal davanzale della finestra di casa, al secondo piano
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gambe penzoloni, ero sicurissimo di farcela. Poi non so
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fumetti o in forma di giocattolo metallico. Ma non
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aveva esattamente le apparecchiature di una carlinga. Tendo perciò
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Cinquanta ho inventato giochi di quel tipo in continuazione
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croce come i bambini di cui parla Coleridge, che
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parlate, mettevo in scena di tutto servendomi di tutto
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scena di tutto servendomi di tutto e trasformando ogni
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giochi sono prove precoci di poesia (cioè artificio verbale
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passione passata (cioè riproposizione di emozioni intense già vissute
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che non sei malato di grandezza come tuo padre
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sperare: ero già malato di quella malattia e mi
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e mi ammalavo sempre di più. Il cinema offriva
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mi sentivo in grado di rifare alla perfezione. Tanto
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capirci, se il bambino di Coleridge avesse visto i
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svagato dentro un delirio di fantasie strabilianti. Se no
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sentire punto per punto di avere un aereo, a
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in via Scarlatti, cinema di qualità superiore dove andavamo
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mia madre, io cercavamo di guardare il film, si
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saettava lungo il corridoio di destra, poi per il
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poi lungo il corridoio di sinistra, poi in fondo
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schizzato via dal sedile di nuovo, ha ricominciato a
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nostri genitori smisero presto di portarlo al cinema e
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si andava al cinema di pomeriggio, con i genitori
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i genitori ci andavo di sera, dopo cena. Mia
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vigilava. Non gli importava di andare al cinema con
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ci andassi io senza di lui. Se si accorgeva
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con cautela la porta di casa e me la
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prestando orecchio alle voci di Geppe e di mia
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voci di Geppe e di mia nonna, tenendo d
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i vetri smerigliati splendenti di luce. Per me era
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mi sentivo in obbligo di far cenno di sì
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mia nonna, la madre di mia madre, per lasciarli
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fratelli, per due spettacoli di seguito, quello delle quattro
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la linea dei modelli di carta fissati con gli
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bruna, mi piaceva ancora di più giocare col gesso
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cucina prendeva un odore di pezza nuova che si
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quell’altro suo lavoro di ferroviere, se ne stava
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lunga, gli occhi neri di tensione, faceva i quadri
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edifici grigi, figurine grigie di donne a spasso per
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pioggia, come nei quadri di Utrillo. ¶ Ma il cinema
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cinema – mi piaceva più di qualsiasi altra cosa, e
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giochi per l’appartamento di due sole stanze e
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figli, con un gesto di sfinita constatazione della nostra
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un destino, senza smorfie di fastidio ma anche senza
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attori. ¶ Innanzitutto si occupava di noi tre fratelli, specialmente
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noi tre fratelli, specialmente di me che ero il
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passandoci sopra un po’ di sapone Scala secco. Poi
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imponente, vedova dall’età di ventiquattro anni. Aveva ancora
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borsetta che possedeva, nera di pelle lucida, dentro cui
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anche con un po’ di malinconia, che la mala
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lacerata dal vaiolo. Forse di professione non vendeva solo
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il lavoro che speravo di fare io da grande
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mente non nel ruolo di chi guida gli spettatori
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con i raggi mobili di una sua lampadina magica
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magica, ma in quello di venditore di cose buone
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in quello di venditore di cose buone. Quando si
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con un vassoio rettangolare di legno su cui erano
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a scarpetta, e caramelle di tutti i tipi, le
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caramelle! – quasi un ordine di affrettarsi a comprare, e
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io non avevo voglia di stare attento a niente
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Portava verso il mercato di Antignano e lì andavo
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padre che le finiva di continuo, fumava due pacchetti
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Appena usciti dal portone, di fronte c’era lo
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aveva l’unico merito di aver dato il nome
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erano una fastidiosa chiazza di luce che bruciava gli
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da un’automobile prima di vedere il film. ¶ Non
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Non ho nessuna memoria di casse, cassiere, biglietti, spettatori
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se avessimo l’ansia di arrivare in tempo per
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e tuttavia la paura di averli persi era meno
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persi era meno forte di quella di perdermi anche
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meno forte di quella di perdermi anche un solo
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aria chiusa del cinema di terza visione, l’odore
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cappotto scuro col collo di astrakan, tra le braccia
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coperto da una mantellina di lana bianca. Alla sua
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vispa incorniciata dal cappuccio di un pellicciotto di gatto
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cappuccio di un pellicciotto di gatto grigio. A sinistra
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guanti. Grazie all’abilità di sarta di mia madre
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all’abilità di sarta di mia madre, sembriamo tutt
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sembriamo tutt’e quattro di condizione molto agiata, e
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era fatto il nome di Sergio Castellitto, ma Castellitto
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alto mare: si tratta di chiacchiere tanto per sondare
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che era un progetto di grande interesse, non volevo
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decisi là per là di parlarle delle quattro pagine
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parlarle delle quattro pagine di Raggalli. ¶ Feci una premessa
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lavoro. Quando mi sembrò di averle comunicato a sufficienza
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le stavo per parlare di roba sorpassata, ma attualissima
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ti racconto un po’ di cosette su questo signore
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già stata qualche occasione di lavoro e le cose
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per il tuo bene di fare altrettanto». ¶ Smisi di
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di fare altrettanto». ¶ Smisi di ribattere e lasciai che
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erano né i difetti di Raggalli, né quelli del
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esile Vincent, ex attore di teatro nato a Bordeaux
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spronò, «sono molti soldi». ¶ Di Campanella per un po
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sceneggiatore molto più giovane di me, pupillo di Nello
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giovane di me, pupillo di Nello, laureato in filosofia
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Nello, laureato in filosofia, di pretese miti proprio perché
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perché giovane, e cliente di Alda. ¶ Va bene, pensai
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già patito abbastanza. Per di più in quel periodo
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quel periodo ero carico di lavoro. Mi alzavo alle
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fino all’una scrivevo di camorristi efferati che ne
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efferati che ne combinavano di tutti i colori; poi
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anni, si innamorava perdutamente di una fanciulla sua allieva
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Non sapevo quasi niente di camorra e assolutamente niente
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camorra e assolutamente niente di musica inglese tra il
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in mente un mucchio di libri e di film
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mucchio di libri e di film che romanzavano sia
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dietro a un killer di Afragola che prima di
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di Afragola che prima di sparare – eccolo, si esprimeva
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orribili bestemmie – si accorgeva di avere una scarpa slacciata
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bocca con un paio di incisivi in meno, e
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ah, quanto mi vergogno di come sono diventato, posso
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mio tempo così: ronzii di voci, personaggi che uscivano
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nel mio film; ombre di tutte le età e
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poi felici, e scene di sesso sempre con lui
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Una volta, a casa di conoscenti, incontrai Raggalli. Riparlammo
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del film – le condizioni di lavoro degli operai oggi
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detto che l’idea di quel film gli era
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suggerita dalle esperienze lavorative di un suo amico d
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è impiccato nel bagno di casa lasciando tre figli
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che hanno urgente bisogno di diventare finti per diffondere
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La mattina dopo telefonai di nuovo a Nello, gli
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gli riproposi il progettino di Raggalli, ma aggiungendo in
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per mandare una corona di fiori a quel tizio
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fiori a quel tizio di Ravenna. Ma poiché sul
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Ha solo quattro soldi, di suo. Per fare un
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si autodefinisce produttore. Produttore di che? È un mediatore
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un mediatore, un procacciatore di danaro: cosa che potremmo
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risucchiato dentro una sorta di gorgo immaginativo. Questa persona
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con messaggi esplicativi, scopriremo di aver amato gli stessi
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piace lo stesso tipo di donna, ci spaventano le
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è toccato in sorte di essere, nel corso della
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ossessivamente obbediscono allo spasmo di afferrarsi, di rappresentarsi, di
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allo spasmo di afferrarsi, di rappresentarsi, di conoscersi, mentre
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di afferrarsi, di rappresentarsi, di conoscersi, mentre trascorriamo dall
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dalle passioni alla decadenza di ogni passione; o per
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nostri organismi e, bisognosi di una stabilità fosse pure
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fosse pure illusoria, cercano di testimoniare con tutti gli
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non è successo niente di tutto questo. L’uomo
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davanti a un negozio di articoli sportivi, è entrato
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è sommato il fastidio di me, di questo meccanico
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il fastidio di me, di questo meccanico mutare la
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o storiella, in combinazione di vecchi miti rianimati dalle
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persa dentro la ricerca di un possibile ingranaggio narrativo
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oscillare tra quell’impressione di riconoscimento e la scoperta
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schermo con questa immagine di mia moglie e mia
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fornito casualmente, tra centinaia di altre immagini, questa in
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essa aderisce all’idea di coppia che ci siamo
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era ancora la possibilità di non avere un’identità
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busta, in una scatola di metallo, le foto venute
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ultima istanza, un punto di fuga da noi stessi
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le danno una piacevolezza di massa senza alone. Siamo
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penso – in sessantasette anni di vita ho visto solo
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ciò che questa folla di strumenti in grado di
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di strumenti in grado di riprodurmi in posa o
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mi dico, ho creduto di incontrare me stesso, e
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e invece si trattava di un estraneo, sul quale
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avevo appoggiato una rapsodia di immagini, ai miei occhi
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ai miei occhi piacevole, di un me quasi di
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di un me quasi di schiena. Mi sono spaventato
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È un puro effetto di luce che si spegne
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luce che si spegne di continuo nell’irriconoscibile e
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nell’irriconoscibile e che di continuo, con un tempo
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negli effetti della pretesa di rappresentarmi, insieme al mio
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in questi sessantasette anni di vita. Sul tram, per
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del resto, sullo schermo di questo computer: ci sono
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figure abbracciate, legittimamente felici di apparire in una scena
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senza peso, tra icone di cartelline, eMule, internet, Skype
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lettura le quattro paginette di Raggalli non mi dissero
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in fuga e chiede di continuo: scusi, dove siamo
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giorno e le pagine di Raggalli non se ne
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mi sembrarono una manciata di ghiaia che, gettata in
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Ho letto quattro paginette di Raggalli, c’è in
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germe una bella storia di operai». ¶ Nello restò zitto
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per me: la vita di Tommaso Campanella in sei
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già diretto La vita di Benvenuto Cellini con grandissimo
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sbagliato direzione e invece di rientrare nel suo scompartimento
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scientifica, come si dice, di esperienze di questo tipo
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si dice, di esperienze di questo tipo. Freud ci
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ci vede una forma di spaesamento, un residuo di
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di spaesamento, un residuo di reazione arcaica di fronte
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residuo di reazione arcaica di fronte all’apparizione di
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di fronte all’apparizione di un sosia. E sarà
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ci offrono una sorta di specchio permanente di massa
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sorta di specchio permanente di massa dentro cui mirarci
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cui mirarci senza soluzione di continuità, può capitarci di
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di continuità, può capitarci di non riconoscerci, foss’anche
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solo per una frazione di secondo? Siamo ormai – mi
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umani col maggior numero di materiali che riproducono non
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solo il loro volto di prospetto (Freud si vede
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capitò la brutta avventura di tagliarsi la testa per
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morirebbe ancora, alla lettera, di paura se, incollandosela sul
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al contrario, gli toccasse di vedere il proprio didietro
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il proprio didietro? ¶ Credo di no. Nessuno di noi
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Credo di no. Nessuno di noi rischia più di
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di noi rischia più di spaventarsi vedendosi di spalle