Gian Pietro Lucini, Revolverate, 1909

Le parole dei ciarlatori di professione sono come il

pazze a volare, ¶ nuvole di scarlatto sotto vento, ¶ bandiere

qua e là schiumeggia di volti pallidi e lividi

Folla e s'incresta ¶ di gonfaloni rossi, ¶ come le

incendiata come un cuore ¶ di passione al reciproco diletto

e li inghiotte". ¶ Uragano di sotto nell'oceano ¶ delle

molto estetico), ¶ questo mercato di carni, d'onori, di

di carni, d'onori, di vite..." ¶ Ribollon l'onde

Eroi oscuri e disprezzati ¶ di tutta la grandezza, di

di tutta la grandezza, di tutta la bellezza della

luna, ¶ dentro una chiostra di timide viole, ¶ dove le

contro ai tristi facitori ¶ di leggi che vi affamano

D'oro una frangia di nuvole passa ¶ sulle viole

causa santa, ¶ santa missione di redenzione. ¶ Essere tra le

l'evento, ¶ sacrificate vittime di carità:... ¶ perché risplenda, corruschi

non sbadiglia, ¶ male nascosto di su l'occhiello? ¶ Due

la testa. ¶ Delirio! Burchio di gioia barcheggia ¶ di sopra

Burchio di gioia barcheggia ¶ di sopra al flutto dell

dell'ovazione. ¶ Antica processione di trionfo, ¶ Umanità bambina, ¶ niente

piú, ¶ valvola il meeting di sicurezza, ¶ per l'imminente

ognuno, ¶ con una predica di gesuita ¶ e un fervorino

gesuita ¶ e un fervorino di socialista, ¶ trova il suo

un perfetto cinquecentesimottavo ¶ scampolo di re costituzionale, ¶ Arlecchino pezzato

corpo del Tribuno peso ¶ di retorica grossa ed incompresa

a un ostensorio ¶ barocco di un tempietto rituale: ¶ stanche

piú care ¶ per fiorir di galere a buon mercato

s shocking!" esclamazione normale di Mrs Grundy, la quale

la quale, presbiterianamente, propone di vestire d'un pyiama

pyiama anche il David di Michelangiolo: come del resto

e vigoroso. La Commissione di uomini pudichi e certamente

monarchici, perché le sale di quella fiera d'arte

fiera d'arte e di panificazione avrebbero dovuto essere

una catedrale, il cadavere di un Giovanni Tenorio veniva

resto che i preti di tutte le confessioni ed

oscenità della Bibbia, o di Sant'Alfonso de' Liguori

ammiratori, ¶ dentro alle gallerie di tela, di gesso e

alle gallerie di tela, di gesso e di cartone

tela, di gesso e di cartone ¶ che sogliono chiamare

linguaccie preste ed unte di trecche mulinanti ¶ ingiurie, vituperii

in rosso, ¶ orgoglio gorgogliante di fellatrici; ¶ non si parla

vi diè fuori tumide di vita, ¶ pensiero generoso composto

Arte, che si piace ¶ di tutte le fandonie inconcludenti

e spiccia ¶ del figlio di famiglia e del sensale

tabacco; ¶ rifasciate d'adipe, di cenci inorpellate, ¶ affaturate dalla

e i soldatini epilettici di nostalgia. ¶ Vergini e dame

Vergini e dame passeran di qui, ¶ giovanetti e bambine

de' vostri plurimi mariti di ventura, ¶ e le rivali

risposte condegne;... ¶ qualcuno arrossirà di ricordarsi la prima lezione

buffoni; ¶ e, per esser di moda; ¶ han prediletto il

il verde-pallido-acqua-di-Nilo, ¶ l'azzurro ed

condiscendenti ¶ in questi asili di prostituzione. ¶ Vengano qui, vengano

vedere, cinematograficamente, ¶ sequenza oscena di stupri, ¶ la morte gladiatoria

gladiatoria per un soldo di rame. ¶ E, zitto, in

sopra la testa ¶ ne' dí di festa della prima

la testa ¶ ne' dí di festa della prima donna

tesoriere strofinò, ¶ coi marenghi di fresco usciti dalla zecca

dire ¶ se una goccia di sangue, ¶ eccellente motivo per

alzarsi ed il discendere ¶ di un telone istrionico? ¶ Se

terminare coll'Inquisizione... ¶ Buon dí, buon anno! ¶ Sappiam già

sull'aria della canzone ¶ di Calpigi: "Ahi! Povera Nobiltà

rosso e popolare! ¶ Sinfonia di fuoco a San Giovanni

lingue in procaci ¶ inlanguidimenti di bisce scarlatte; ¶ fiamme lucide

cuore, pel grande amore di libertà, ¶ non si consuma

scintilla, attizza, ¶ sorgi fiore di favilla, ¶ scroscia piova di

di favilla, ¶ scroscia piova di lapilli, ¶ sprizza e ghigna

discioglie in torrenti tumidi di scintille e di vapori

tumidi di scintille e di vapori, ¶ si umilia sotto

gemebondi ed umidi. ¶ Fuoco di San Giovanni, sopra ai

sopra ai prati ¶ diamantati di fiori e di rugiada

diamantati di fiori e di rugiada, ¶ consolatore caustico, ¶ signor

l'Iddii, ¶ furto miracoloso di Prometeo; ¶ fuoco, fanfara che

si raduna, ¶ in riverenza di se stessa, persuasa: ¶ tornato

India trionfante, ¶ ad impiccar di nuovo Cristo in croce

sesso delle prostitute, ¶ arma di ciottolo la mano scabra

trombe inrauchite ¶ squillan diane di spavento; ¶ ma determina il

fu, per sempiterna ragione di sommosse, ¶ sopra l'ondivago

giorni burrascosi, ¶ ad alzarsi di mattina, belle, fresche e

scoppia come un cuore di gemme e di bragia

cuore di gemme e di bragia, ¶ o come una

Sarcasmi ¶ Oggi è tempo di Satira! ¶ OLDRADO, Le Cose

piega ¶ al monotono ufficio di machina. ¶ Il cervello non

onde d'oro e di fiamme nel cielo. ¶ Ecco

autoctone voci primitive, un dí de' signori del suolo

alle sorgive acque recinte di narcisi freschi ¶ e grida

legna, ¶ che le suste di carne non s'allentino

bionde fanciulle nel capriccio di un'ora; ¶ ed abbiate

riverire i morti oppressi di ricchezze e di delitti

oppressi di ricchezze e di delitti. ¶ Accidiosamente lasciateci vivere

non si debba morire di fame. ¶ Ma, per pietà

dai solchi sommossi, aspersi di sementa, affratellati. ¶ Cosí, vedete

seminatore e cavaliere, ¶ ipostasi di un Marte cristiano: ¶ siamo

porta il sorriso rappreso di rugiada dei fiori e

pietà: che non muojan di fame". ¶ - "A suggellare il

forme d'omiciattoli, gonfiati di retorica, ¶ ci apprestereste ad

il vostro sangue? ¶ Macchie di sangue sulla pergamena consacran

nostre e il sacrificio, ¶ di qualche vita, Signore, e

gonfio di cibo e di lussuria. ¶ Gente! chi voglia

Galatea con un ceffo di Mammana, ¶ e i galanti

dei Poeti d'annunziani di ritmi vari e zoppi

e dei cari Imbecilli di Poesia, che accoppan d

s'inchinano allo sfoggio di questo abbigliamento, ¶ senza lamento

delle Antologie, colle malinconie ¶ di castrare le statue e

e le liriche, ¶ e di sciupare, nella melma, i

nota e l'ultima ¶ di certe canzoni peregrine non

un incanto d'errori di sintassi e di gramatica

errori di sintassi e di gramatica. ¶ Ho visto l

lustre alli sciocchi fanno di sicurtà. ¶ Piangono l'Imbecilli

mio stomaco, si mareggiava di vino avvelenato ¶ in faccia

delle età, la puerizia ¶ di tra le orecchie d

e benedice l'ipocrisia. ¶ Di sotto al pivial spesso

tabernacolo. ¶ Genesi e simbolo di carità! ¶ Il vario e

spine e fan mostra di sigilli ¶ tutti rossi alla

poi che un cuore di vitella ¶ ha dipinto l

letamajo, ¶ ed un velo di sposa del sajo caprino

Dialogo per l'occasione ¶ di un qualunque anno nuovo

speranze; ¶ siam troppo ricchi di speranze pure, ¶ e possiamo

e sempre; siam ricchi di speranze. ¶ Testè rinacque il

il bambolo Gesú ¶ biondo di mille ed una virtú

de' Re sapienti venuti di lontano... ¶ per una Epifania

Re; ¶ non facciam atto di vassallaggio, pari con pari

nella sua, la vita di tutti; ¶ esplode amore, lo

per sempre! ¶ E carezze di luce e carezze di

di luce e carezze di mani! ¶ Noi facciam pel

in una paglia calda di seta e d'oro

ragazzo utilitario, vero Ebreo di razza, ¶ si è acconciato

e fortunato: ¶ lasciò messe di allori e di proventi

messe di allori e di proventi ¶ a chi, di

di proventi ¶ a chi, di sul Giordano, avea battesimato

da quel vecchio scroccone di Giuseppe d'Arimantea, ¶ al

d'Arimantea, ¶ al terzo dí, prodigio ben risuscitato. ¶ E

la pantomima d'ogni dí? ¶ E non ti senti

la solita polenta ¶ gravida di pellagra, ¶ e dormiremo al

e ginnetti al carrozzone ¶ di questo baraccone. ¶ E so

Gesú, ¶ presiedono alla nascita di un bimbo ¶ al vagito

un bimbo ¶ al vagito di un secolo, ¶ evangelisti animali

dio!" - ¶ - "Son troppo stanco di danzare al ritmo ¶ della

nella City, ¶ all'alea di miniere, chiocce sornione d

sornione d'ori e di diamanti. ¶ Sdegno la Monferrina

per calmare l'isterismo ¶ di Dama Chrysanthème, tuonarono i

alle solite formole piene di vento; ¶ sono stanco di

di vento; ¶ sono stanco di udire le solite menzogne

della Magna Charta, ¶ raffazzonata di velluto cremisi, ¶ rimpastojata nelle

la prendi coi mobili di casa. ¶ Sta zitto. - Scusami

le viete funzioni, ¶ nascoste di sotto a larve inedite

poi?... ¶ Infioriamo le bare di alloro e di rose

bare di alloro e di rose, ¶ perché, dentro, i

cimitero igienico, al carnajo di prossime battaglie, ¶ lenzuolo ultimo

è reticente, ¶ bellissima Regina di Cirene, dell'Africa romana

romana; ¶ amore ignora disparità di clima e di religione

disparità di clima e di religione. ¶ Oh, finalmente! ¶ acconsenti

bacio eroico, Signora". ¶ Lai di un Eroe sfortunato ai

lucido, ¶ come un fior di purezza e d'onestà

nome del casato, decorato ¶ di rendite, d'invidie, d

tanto meno, per vaghezza di sports coloniali, ¶ per interromper

mai, io vinsi ¶ un dí cavallerescamente, ¶ (ahimè, memoria atroce

me stesso alla brama ¶ di questa apoteosi dalla gabbia

il mondo, dai canali di Milano, ¶ disposti in simmetria

e avvenimenti, a richiamo di genti, ¶ com'io impersono

le medaglie, recente amor di Spiombi; ¶ machine fumigose a

Assise ai bei casi di morte, ¶ Amor non è

si giuoca ¶ un macao di fiducia, ¶ aristocraticamente, persuasi dei

precoci d'incanto e di bellezza; ¶ petali sparsi ed

petali sparsi ed ali di farfalle, sui cappelli di

di farfalle, sui cappelli di trine, ¶ sorrisi dalle bocche

saluti dalla mano breve di candidezza. ¶ E la dolce

tartarughe. ¶ Sono la meta di tutt'i lorgnons, ¶ sporgo

Bertillon, ¶ tra il cervello di Dante e quel di

di Dante e quel di Gasparone. ¶ E le dispute

tra i ciarlatani, Barnums di conto, ¶ mostro prezioso alla

son lo sposo novello di monna Giustizia; ¶ sono alla

perdonate al mio grido di rivolta ¶ per l'enorme

prossima risurrezione. ¶ Oh, covata di penne internazionali, variopinte ed

curiali; ¶ penne d'oca, di merlo e di gallina

oca, di merlo e di gallina, ¶ intese al volo

viso sbarbato ed occhio di bambino. ¶ Raccogliete le nobili

compianto offertorio alla natura, ¶ di perdite infeconde, ¶ lungo la

libero e scosceso, ¶ balze di clivi arrampicanti al vertice

al vertice, ¶ macchie profonde di querceti annosi, ¶ inquieti riposi

fresco d'ombrie e di fonti cristalline; ¶ e vaghe

sete d'amore, ¶ primizia di seni e d'abbracci

e d'abbracci e di baci, ¶ da labra compiacenti

lucida d'armi, stridula di fanfare, ¶ sonora di nitriti

stridula di fanfare, ¶ sonora di nitriti e di comandi

sonora di nitriti e di comandi; ¶ e perenne Vittoria

perenne Vittoria a incoronare ¶ di lauri foschi il mio

crepitar tra le siepi di moschetteria; ¶ la ritirata subdola

scapolare ¶ della miracolosa Vergine di Pompei, ¶ toltomi di sul

Vergine di Pompei, ¶ toltomi di sul petto tra il

e fieramente, ¶ per insidia di un filo ¶ di ferro

insidia di un filo ¶ di ferro teso al mio

in onore delli Imbecilli ¶ di tutti i Paesi ¶ Un

un buon Curato gonfio di cibo e di lussuria

senza costume, ¶ va, libertino di mille concubine, ¶ pazzo di

di mille concubine, ¶ pazzo di libertà, ¶ libertario affamato senza

Che mi direte un dí, ¶ se dietro alla fanfara

chiricchichí ¶ procederà una schiera di Galletti ¶ ribelli, indomiti e

l'instancabile vigilatore, ¶ avviso di lontano, il nibbio, la

Lai a Melisanda Contessa di Tripoli ¶ Virile robur foemineae

foemineae fragilitati subiicens. ¶ HROSWITHA DI SASSONIA. ¶ Amor de tierra

come se li abitanti di Chicago volessero intendersi d

Noi non ci intendiamo di conquiste; quindici secoli di

di conquiste; quindici secoli di schiavitú ed una attuale

Garbo (Tarabulissi Garb) questa di Cirenaica, e l'altra

e l'altra Tripoli di Siria, di cui Melisanda

altra Tripoli di Siria, di cui Melisanda fu contessa

ma si prende licenza di rimettere una nuova Melisanda

le nostre cupidigie: comprende di commettere un errore di

di commettere un errore di storia, ma se ne

viso nudo, o sfolgorante di bellezza, Altezza. ¶ Il fez

a mare; ¶ portate cappellini di fiori e di piume

cappellini di fiori e di piume, ¶ e fatevi ammirare

invisi, e sfoggi ¶ abiti di Parigi e decolletés di

di Parigi e decolletés di Worth, ¶ giojelli di Lalique

decolletés di Worth, ¶ giojelli di Lalique, e pelliccie di

di Lalique, e pelliccie di Bergem, ¶ e si permetta

annunziano ¶ e uno scambietto di ciarlatano. ¶ Tal sia, a

gazzette ¶ che pativate mal di desiderio, ¶ un male doloroso

pietà, ¶ Cavaliere Rudel, Signor di Blaja, ¶ perché non paja

nel mare, aperta gloria di commerci! ¶ Un aquilotto d

Alpe remissivo ¶ s'accontenta di poco; ¶ porto Jaufré Rudel

dico: ¶ interrogate i gorghi di Stambul. ¶ Cosí venni munito

dolci notti al castello di Blay, taumaturghe ¶ di figure

castello di Blay, taumaturghe ¶ di figure dipinte e primavere

vita? ¶ È l'ombra di un sogno fuggente...) ¶ come

come li stomachi morti di fame. ¶ E verran gli

sul principio si accontenteranno ¶ di cercarvi lavoro a buon

Signora, ¶ i futuri progetti di colonizzazione, ¶ e Vi prometto

cavaliere, ¶ Cavalier del Lavoro, ¶ di rimondarvi presto dal tesoro

Ho rimedii e parvenze di rimedii ¶ per questi ed

avete i Tuaregs abbrunati ¶ di lutto azzurro oscuro e

alla routine delle guarnigioni, ¶ di tra le coscie divaricate

impedir un pleonasmo ingombrante, ¶ di qualch'altra clorotica Isolina

Isolina Canuti. ¶ Piacere lepido di molto humur, dopo la

vostra parente vicina, ¶ al di là del Deserto e

sono, Jaufré Rudel, signore di Blaja ¶ alla pazzia dei

viaggi lontani, ¶ per amore di udita e pei mostri

del lampo li occhi di porcellana ¶ del pacifico Budda

spada crociata! ¶ All'impresa di Rodi, che ricorda ¶ un

Jaufré Rudello il signore di Blaja ¶ è una antica

riassunta, ¶ per arte maga di diplomazia, ¶ nel garbato ufficial

tentaculata, ¶ dai mille occhi di fiamme e di bragia

occhi di fiamme e di bragia, ¶ dalle mille scintille

de' monili, ¶ artificiate stille di vetro e di similoro

stille di vetro e di similoro; ¶ la Città polverosa

polverosa e fracassona, ¶ iridescente di princisbecchi, ¶ cortigiana e lenona

lavandino, ¶ conquistatore, compreso satirello di lussuria. ¶ Accampo pretese da

giardini della pubertà, ¶ fiori di carne polputi o magrolini

mento, per l'amministrazion di mia persona, ¶ tre volte

sorriso e un incanto di lagrime sincere, ¶ pago l

pezzuola ¶ della bianca polizza di un magro capitale. ¶ Pagare

alla verginità; ¶ pagar atto di farsa e di bottega

atto di farsa e di bottega, ¶ soluzione pacifica, che

no, ¶ sopra l'intrico di un qui pro quo

chiuso, ¶ vorrò stimolanti squisiti ¶ di tenerelle bambinette rare, ¶ angiole

spiumacciato, ¶ previo un bagno di latte profumato, ¶ olocausto proteso

pulzelle scozzonate ¶ dai taumaturghi di un posticcio imene; ¶ sí

unzione ¶ e magna pompa di funerale. ¶ Oggi, sorrido ancora

come una tiara, meglio di una corona, ¶ nelle permesse

leale e fiorente. ¶ Puzzo di vipere, odore di rose

Puzzo di vipere, odore di rose! ¶ Stelle e diamanti

monumenti menzogneri, ¶ ulcere ricoperte di velluto, ¶ ciarlatani e bancarottieri

della propria onestà: ¶ dopo di noi il diluvio! Sarà

quel che sarà!" ¶ Favoletta di un Gallo ¶ Aere ciere

Corte. ¶ Il buon sole di Ottobre vi ridesta ¶ la

e fatale, ¶ il coltel di cucina giustiziere, ¶ codice arcigno

necessario, ¶ sorridendo alla noja di dover scomodarsi ¶ pel gesto

patire ¶ de' lor compagni di schiavitú; ¶ e quanto adagio

fatto lega colla Man di lassú, ¶ le additan le

vuoti propizi, s'impinguano di piú. ¶ Tra Leibnitz e

grasse e succulenti ¶ lavorano di denti, esteti mondi di

di denti, esteti mondi di gastronomia; ¶ e a rosicchiar

d'ale, o stormire di frasca, ¶ fugan dal verde

emeriti ¶ in ogni ramo di scienza sociale, ¶ smarrirsi al

contadine italiane: ¶ s'ingozzano di melica e di vermi

ingozzano di melica e di vermi ¶ e sfuggon la

grassi, e, cattolicamente, candidi di peccati. ¶ In crocchio, sulla

milleni ¶ dura senza ventura di rimutazione. ¶ Ma ceffo superbo

a cimiero, ¶ pettoruto foriero di battaglie. ¶ La Corte è

chiricchichí! ¶ sul far del dí; i castighi non valgono

la covata, ¶ a viver di spiluzzico, ¶ giorno per giorno

Superstiziosamente, quella Mano armata di coltello, ¶ che scende dall

persuadere ¶ la nessuna ragione di quel fatale esizio del

sé ¶ un suo poema di rossi perché. ¶ Il Gallo

per l'ebraico costume, ¶ di tuffarsi, se piove, a

nel tugurio, non pretender di piú, ¶ tutto il mondo

cosí; per l'inconscienza di molte virtú, ¶ e in

virtú, ¶ e in virtú di pazienza, ¶ si può rimaner

si può rimaner senza di pane e companatico, ¶ aspettando

occellata d'Imperatrice e di Sirenetta. ¶ Domino; attraggo; respingo

raccomandate, ¶ filtri che odorano di sortilegio, ¶ carezze irresistibili, ¶ esca

in pugno, ¶ guardando al di là delle siepi i

siepi i giardini ¶ colmi di frutti maturi, ¶ e, in

calmo; ¶ ed odimi, amico di pietà sincera, ¶ nella bufera

crepuscolare, ¶ se il sol di mezza notte contrafatto non

amore, ¶ per rinnovare, offertorio di grazia, ¶ la mia sapienza

vergognosa e crudele maestra di vita. ¶ D'oggi a

mi abbrucia; ¶ passerò su di voi, sulla vostra famiglia

come l'uragano, ¶ larva di disonore e di fanghiglia

larva di disonore e di fanghiglia, ¶ come un'angiola

come un'angiola nera di vendicazione. ¶ Ora ridiamo; ho

è passato; sono momenti di debolezza, ¶ vengono e vanno

e il lungo brivido di mezza notte. ¶ L'estetica

fervore, ¶ se ti piace, di' pur: "Qui regna amore

Vedi un palazzo nuovo di stile liberty, ¶ cemento, ferro

ipocrisia, Canzone plebea: ¶ lustre di buon costume e di

di buon costume e di soda ricchezza; ¶ il rubar

ultimo e primo stipite di mia generazione. ¶ Alla spontanea

spontanea mia nobiltà ¶ creai, di fantasia, questo blasone: ¶ corna

fantasia, questo blasone: ¶ corna di becchi in croce con

sto, colle mani scabre di brillanti, ¶ a invigilar la

ogni giorno tre paja di guanti, ¶ accordandoli al colore

e al Latticlavio; ¶ svengo di tenerezza alle fotografie ¶ della

de' ritratti ambiti, ¶ venerazione di tutta la Nazione. ¶ Fui

oggi, dama autentica, ¶ figlia di un vecchio portiere putativo

per una gravidanza ¶ frutto di cameriera e di duchino

frutto di cameriera e di duchino..., ¶ sapete; sangue misto

sapete; sangue misto, rifornito di globuli rossi ¶ colla opportuna

prospettive lontane e serene ¶ di parchi nobiliari, di saloni

serene ¶ di parchi nobiliari, di saloni barocchi e secenteschi

saloni barocchi e secenteschi, ¶ di porticati a ogiva, ampii

e al getto capriccioso di fontane sapienti in rocailles

sesto dall'edera poetica, ¶ di bel garbo romantico sotto

la luna, ¶ alla fortuna di pergamene maliziose e apocrife

dopo i restauri, ¶ galleria di quadri falsi e celebri

d'oltre bare, ¶ anfitrione di bardassa astrusi, ¶ che bestemiano

affanno, ¶ a quarant'anni, di tutte le marchese di

di tutte le marchese di provincia, ¶ isteriche e spiantate

fatale sentenza, alla scadenza, ¶ di tutti i coronati e

vecchiardo insatirito, ¶ al re di Serbia, spiccio assassino cortese

un sospetto, all'occhiello, di nastro sottolinea, ¶ l'ironia

parata, il piú grande di tutti, ¶ senza uniforme e

cosmopolita, compreso ed avveduto ¶ di pace, di guerra, di

ed avveduto ¶ di pace, di guerra, di bel tempo

di pace, di guerra, di bel tempo e d

delle fabriche, ¶ che avvelenan di fumi e di miasmi

avvelenan di fumi e di miasmi ¶ i campi suburbani

eleggo odio palese. ¶ Solaro di Varazze, il 28 di Dicembre

Solaro di Varazze, il 28 di Dicembre 1907. ¶ Per chi?... ¶ Per

volli raccogliere ¶ questo mazzo di fiori selvaggi; ¶ stringerli in

i fiori vi sono di sangue e di lagrime

sono di sangue e di lagrime, ¶ raccolti lungo le

in codesto sdegnoso rifiuto di prosodia, ¶ per l'odio

uscite da un limbo di nebbie e di fumi

limbo di nebbie e di fumi, ¶ tra il vacillar

fumi, ¶ tra il vacillar di fiamme porporine, in sulla

portici tozzi e sospetti di nere officine? ¶ ed è

voi, pallide teorie impietosite ¶ di giovani, di vecchie e

teorie impietosite ¶ di giovani, di vecchie e di bambine

giovani, di vecchie e di bambine ¶ inquiete tra la

astrusa prosodia?... ¶ Varazze, il 27 di Marzo 1908. ¶ Scherzi ¶ Che pensa

inforco il destriero, risuono ¶ di sproni, di sciabola e

destriero, risuono ¶ di sproni, di sciabola e d'albagia

e son qui, ¶ Palo di ferro, per servirsi al

ma mi fè libero di convolare a nozze piú

dono ¶ babbuccie ricamate, aspre di perle, ¶ grandi vasi di

di perle, ¶ grandi vasi di vecchio Giappone, ¶ in torno

scolpiti, ¶ un piccolo bazar di chinoiseries ¶ tutto per voi

troppo pudiche ¶ lunghi veli di seta sul talamo; ¶ per

sfacciate, ecco larghe conchiglie di sete rosate ¶ a paragone

posso offrirvi una notte di amore? ¶ L'ozio m

varie d'umori e di colori, ¶ fumo leggiero e

leggiero e inconsistente, fumo di Parlamento. ¶ Sul sí e

sottile dell'orecchio, ¶ padiglione di morbidi secreti ¶ seminascosto dai

iscordo ¶ l'obbligo mio di nobiltà. ¶ Camere ammobigliate ¶ e

Asti e sandwichs ¶ ripieni di prosciutto e di caviale

ripieni di prosciutto e di caviale, ¶ ostriche di Taranto

e di caviale, ¶ ostriche di Taranto per le ballerine

ti attardi ¶ nei Caffè di mezza notte, ¶ quando corruscano

mezza notte, ¶ quando corruscano di lacche e di specchi

corruscano di lacche e di specchi, ¶ d'argenterie, di

di specchi, ¶ d'argenterie, di marmi e porcellane, ¶ ai

mille becchi de' candelabri di cristallo e d'oro

d'oro, ¶ e sciaman di ragazze in decolletées, ¶ di

di ragazze in decolletées, ¶ di souteneurs e di gaudenti

decolletées, ¶ di souteneurs e di gaudenti; ¶ Canzone, ascolta, ¶ tra

Fata ¶ con un nodo di pianto alla strozza, ¶ col

oriente intenerito; ¶ pensile giardinetto di quattro vasetti ¶ dove sfiammavano

prurigini moleste; ¶ cameretta inondata di luce, ¶ dove in un

al dondolar del ceppo di garofano, ¶ sui lunghi steli

cantarina apocrifa ¶ col pretesto di ricche acconciature, ¶ sopra li

soffocate sotto una furia di baci improvvisi, ¶ scendono, mancano

singhiozzo... ¶ oh! quanta angoscia di risa convulse, ¶ quanto soffrire

io vi balocco: re di corona, a me: ¶ sovverto

dell'epoca: ¶ i petali di rosa son meno teneri

morti alla Colonna. ¶ Ironia di proposito, una stola viene

la Popolana, nell'atto di battere ¶ l'enorme ed

comacino, ¶ per cui virtú di Popolo infutura, ¶ vuole la

Noi fummo molto prodighi di vite, ¶ le abbiamo sperperate

allori croati invidiosi, ¶ maggio di rose, maggio d'assassini

e riapriron ferite. ¶ Monumento di bronzo, di quei giorni

ferite. ¶ Monumento di bronzo, di quei giorni, ¶ la Popolana

la palma sporta ¶ ingrumata di sanie rappresa. ¶ Tal venga

corti marziali e canaglia di rasi galeotti, ¶ dalle adriache

adriache sponde ai flutti di Liguria, ¶ sopra Savona singhiozzanti

e morí un Re di Roma, avvelenato di baci

Re di Roma, avvelenato di baci e di carezze

avvelenato di baci e di carezze, ¶ sotto spoglie nemiche

sotto spoglie nemiche, Duca di Reichtadt; - ¶ alla notte, nel

Cavalieri, ¶ Filottete e Tristano di doppio poema, ¶ ambo di

di doppio poema, ¶ ambo di un sangue scorso da

da Carlo Quinto, ¶ discordia di tre razze bulicata, ¶ da

Lustrano, in lai, frusciando di veli e corrusche ¶ di

di veli e corrusche ¶ di tenui giojelli alle dita

parole d'amore e di sgomento ¶ per l'aria

aria abbrividita. ¶ Viene Massimiliano di lontano, ¶ disturbator di patrie

Massimiliano di lontano, ¶ disturbator di patrie americane, ¶ inseguito da

fucinava sangue generoso, ¶ dal dí ch'Egli sedette biondo

ad aquilotti, ¶ Miramar gajo di canzoni e risa, ¶ l

Mayerling sposi, ¶ bigami sposi di tra i picchieri, ¶ rifuggiti

infuocato e gelato, ¶ agitatrice di cavalli e fervida, ¶ come

alle spalle in anella, ¶ di gelsomini incoronata un dí

di gelsomini incoronata un dí, ¶ nella foresta di Witelsbach

un dí, ¶ nella foresta di Witelsbach compagna ¶ ad Elsa

Witelsbach compagna ¶ ad Elsa di Brabante, l'adolescente Re

i polledri, ¶ alla canzon di guerra e d'assunzione

Ettore morente, i marmi di Canova, ¶ Heine seduto, mesto

d'Oreste ¶ nel Castello di Schönbrunn la notte, ¶ rechino

coll'ale al ministero ¶ di una sanzione e al

Amici, ¶ sulla infeconda rovina di un popolo: ¶ Ei diede

popolo: ¶ Ei diede inferie di sangue italiano ¶ alla sua

CARDUCCI, Per la morte ¶ di Napoleone Eugenio. ¶ Nel giubileo

smarrita in esilio, pomposa ¶ di molti nomi, Contessa di

di molti nomi, Contessa di Teba, ¶ apocrifa Duchessa di

di Teba, ¶ apocrifa Duchessa di Peñaranda, ¶ cavallerizza, Dama di

di Peñaranda, ¶ cavallerizza, Dama di ventura e d'onore

d'onore ¶ ad Isabella di Spagna, lasciva ¶ pel galante

dai posticci polpacci inguantati ¶ di seta carnicina e ingannatori

l'etichetta, ricordando ¶ un dí, Camelia sfiorita, la Bohême

ed a Nana, ¶ cortigiane di sfarzo ed imperiali. ¶ Rievochi

rimembri ¶ d'atroce zuppa di cervella peste, ¶ di feminili

zuppa di cervella peste, ¶ di feminili interiora sconciate, ¶ servita

servita al fango diaccio di decembre. ¶ Rivolano le caccie

nascosto in un traino di fieno, ¶ cerchio d'incendio

gemma d'opale e di zaffiri inalza, ¶ sulla Laguna

Marghera ¶ dai bastioni improvvisati ¶ di tra i bronchi e

alla moría, ¶ masnada spessa di adolescenti, ¶ nobili, ricchi, vagabondi

adolescenti, ¶ nobili, ricchi, vagabondi di strada e sapienti. ¶ Affida

mascherate, ¶ or cannonieri ironici di vaglia ¶ motteggiatori all'obici

in sul Trentino irto di larici, ¶ tra i balzi

ogni dialetto, virida rama di nostra favella; ¶ giungevano a

suscitate e derise: ¶ comandare di Principe, disobbedir di Popolo

comandare di Principe, disobbedir di Popolo; ¶ venalità, vendette fresche

Popolo; ¶ venalità, vendette fresche di sangue intrise; ¶ meraviglie, disordini

alle Termopoli, ¶ per dieci dí di fuoco, combattuti sulle

Termopoli, ¶ per dieci dí di fuoco, combattuti sulle porte

nemici, ¶ dai retici giogai di Loreley romantiche, ¶ da ciascuno

canti il poema italico ¶ di libertà gestante e di

di libertà gestante e di rimproveri. ¶ Battano in sulli

Zapesi e il Campo di Zaperas, ¶ tramutata in lo

Massimo del Secolo, ¶ vestito di camicia come un contadino

come un contadino, ¶ ammantato di porpora come un sovrano

dall'Atlantico, ¶ come canestri di frutta e di fiori

canestri di frutta e di fiori, ¶ impennate di palme

e di fiori, ¶ impennate di palme e dense d

d'aranceti; ¶ l'Isole di smeraldo, rifratte tra li

eccelsi dell'onde, ¶ inargentarsi di sale e curvarsi ¶ sopra

Pampa ¶ per l'aquile di Roma in esultanza; ¶ e

Egli intende ancora fasciato di cupa gramaglia, ¶ carcando altra

se vedi intrecciare ¶ corona di rosario a corona d

o d'arme, o di parola, in pugno e

i Romani alli spalti di Roma! ¶ Roma accetta l

i vecchi, ¶ come un dí sulle torri di Troja

un dí sulle torri di Troja; ¶ furono e si

le trincee!" ¶ Avaro sol di Maggio alla Repubblica ¶ se

meraviglia in sul letto di morte ai nemici. - ¶ Villa

fucili dei verdi Cacciator' di Vincennes, ¶ dove cadde Manara

cadde Manara accennando, ¶ al di là della tomba, al

Ed i dragoni azzurri di Masina ¶ come un uragano

scrosciante sulle preste vampate di fumo e di fiamme

vampate di fumo e di fiamme ¶ alle vaghe girandole

spavaldo, ¶ dal Lanzo tardo di birra e luterano, ¶ dal

tormentato modello alle tele di Salvator Rosa. ¶ Da Velletri

San Pancrazio, aperta esplosion di vulcano, ¶ da Porta Portese

ridotti, celiar colle granate; ¶ di tra le fascinate e

rovesciati; ¶ le corsie asfissiate di fumo, ¶ spazzate dalla mitraglia

appare in un mare di nuvole fosche, ¶ cupola d

e protetto da piastre di rame: ¶ squarciata nelle mure

deserte. ¶ Bruciate al sol di Luglio accolsero i nemici

lo guidi, sibbene ambizione di regno brama di conquista

ambizione di regno brama di conquista. ¶ RADETZKY, Milano, il

Asia, ¶ portan sacchi ripieni di bottino, calici, ostensorii, ¶ incensieri

pastorali. ¶ Rapiron l'occhi di perle alle Panaghie; ¶ sgretolano

femine contrastano ¶ ai corsaletti di ferro; e le mani

polledri: ¶ li antichi eroi di Grecia disputan nei conventi

chiuso tra le sponde di travertino, ¶ numera catedrali, giardini

altri che vennero dopo di te, ¶ ebbero crudeltà, genio

Imperatori ¶ seppero vantare diritti di plebe; ¶ l'uno e

beneficato. ¶ Roma accolse Simone di Montfort, ¶ reduce da Tolosa

dell'Albigesi: ¶ postrema erede di poesia, Provenza, ¶ livide stese

ed enorme domenicano, ¶ nutrito di Summa e di carneficine

nutrito di Summa e di carneficine: ¶ ed ammise Lojola

a sua malizia, ¶ Amadigi di Gaula della Chiesa e

indomite cavalle, nelle sale di marmo, ¶ a chierici e

cielo cattolico, ¶ un sorriso di azzurro e uno sguardo

azzurro e uno sguardo di sole, condanna: ¶ tortura Galileo

passare i Flagellanti, ¶ Guglielma di Boemia, Santo Spirito femina

contemplarsi il bellico, ¶ oziosi di preghiera e di immondizie

oziosi di preghiera e di immondizie: ¶ Roma, Capo del

Capo del Mondo, dispensatrice di potestà. ¶ Ma se Pietro

ti protende ¶ plurime grazie di compassione". ¶ Ragione afferra l