Gian Pietro Lucini, Nuove revolverate, 1913

alta prostituzione, ¶ de' Capoccia di Corte e delle Stalle

parabolico. ¶ Riuscir con mantelletti di velluto, ¶ riser d'orgoglio

vituperio! Giustizia ¶ vituperata ogni dí da un chiunque ladro

per questa europea civiltà; ¶ di qual delitto rea, o

qual delitto rea, o di qual scempio osceno, ¶ se

d'argento, ¶ la Bilancia di rame, ¶ il Bilanciere d

nodi, ¶ e il ferro di una palla di cannone

ferro di una palla di cannone ¶ è il migliore

migliore gettone sul piattello di una falsa Bilancia". ¶ L

il Tocco: "O Bilancia di rame!" ¶ Tutto il servidorame

cosa giudicata. ¶ "Oh, Bilancia di rame, di cui non

Oh, Bilancia di rame, di cui non si fa

Codice equivale ¶ all'ignoranza di un Generale". ¶ Cuci, Penelope

dignità all'ampio Tocco di Giurisprudenza. ¶ Il Tocco esclama

Tocco esclama: "Oh, Bilancia di rame molto sdruscita!" ¶ La

enciclica, ¶ l'azione paralitica di un vecchio incatarrato ¶ svolge

al bilancio dell'Obolo di San Pietro. ¶ La Bilancia

pago". - "Non rendo il di piú". - ¶ La Tiara esclama

pozzo?" ¶ Ma l'altro dí un Bifolco, ¶ tagliando sterpi

roveto e un cespuglio di mammole, ¶ dié del ferro

l'ordigno, ¶ ignobile, rossigno di muffa e di ruggine

rossigno di muffa e di ruggine, ¶ catenelle, piattelli e

per chi ripasserà ¶ meno di noi pezzente, piú destro

in piazza ¶ un Ciarlatano di Codici. ¶ Monna Giustizia attende

e con un articoletto, di su La Lotta dedicato

democratico, per volerne sapere di piú, venne dicendo che

rispettava neppure le traduzioni di uno scherzo poetato da

ha gran corso. ¶ Moneta di Fiducia, Moneta d'Entusiasmo

non per la parata ¶ di chi s'addestra, intorbida

le mani, ingenuo Soldo, ¶ di mille e mille nell

Soldo senza macchia e di peso perfetto, ¶ tra i

Soldo lucente assai piú di prima, ¶ bel Soldo, alla

Pancia d'Italia, ripiena di zuppa avariata, ¶ d'aborti

sanguinolenti e disgraziati, ¶ e di borbogli costituzionali; ¶ Pancia d

Italia, flautolenta e crespa ¶ di chiacchiere inutili e di

di chiacchiere inutili e di malignità, ¶ d'isterismi di

di malignità, ¶ d'isterismi di monache saffiche, ¶ di sadiche

isterismi di monache saffiche, ¶ di sadiche inversioni salesiane; ¶ Pancia

sulla piazza la nomea ¶ di un leader sovversivo; ¶ Pancia

ciascun ubriaco, ¶ scimia ubriaca di aceto e di politica

ubriaca di aceto e di politica; ¶ Pancia d'Italia

o Giolitti allobrogo, ¶ gravida di bajonette spuntate, ¶ perché crepino

crepino sotto le macerie ¶ di fame, di sete e

le macerie ¶ di fame, di sete e di gangrena

fame, di sete e di gangrena ¶ li ultimi miserabili

nobile guiderdone alla tua di un dí Rivoluzione, ¶ or

alla tua di un dí Rivoluzione, ¶ or soppesato in

mani abbaziali e diplomatiche ¶ di qualche Machiavello proxeneta e

Palazzo di Breglia, il 27 di Maggio 1913. ¶ G. P. Lucini

si celebra il nome di Giacomo Boni. ¶ Gian Pietro

Pietro Lucini, letterato milanese di molto ingegno e di

di molto ingegno e di molta coltura, d'idee

delle ¶ Note azzurre, inedite di ¶ CARLO DOSSI ¶ Premunizione alle

mangia fino al punto di vomitare, non cade in

contrario ad alcun precetto di Dio o della Chiesa

diserto maneggiatore de' Codici, ¶ di questo vostro vangelo velino

non mi si avventa di fronte ¶ ira di Dio

avventa di fronte ¶ ira di Dio, tra i tuoni

avete ragione: ¶ avete riempito di broda lo stomaco ¶ dei

è pieno il mercato di questa derrata; ¶ per quanto

fronte ¶ coll'atroce ritratto di voi stessi, ¶ bollato, nel

bastardi d'uomini, ¶ un dí becchi sguarquoi ¶ oggi capretti

un poco! ¶ Sciapa ironia di pusillanimità, ¶ ironia giornalistica perfetta

Gonzalo de Ulloa, ¶ statua di marmo e di ghiaccio

statua di marmo e di ghiaccio, ¶ che tornò dall

e non il melagrano di Proserpina! ¶ Vi invito ad

ad una cena luculliana ¶ di carbone e di cenere

luculliana ¶ di carbone e di cenere; ¶ quante opime e

incoronata ¶ d'alta coreografia di fiamme e di razzi

coreografia di fiamme e di razzi stellari, ¶ di fuochi

e di razzi stellari, ¶ di fuochi, d'oro, di

di fuochi, d'oro, di idee generose, ¶ pirotecnica al

al punto e concludente ¶ di lazzi e di parole

concludente ¶ di lazzi e di parole prepotenti. ¶ - Son l

bizze incruenti e fracassone ¶ di quest'altre mie NUOVE

NUOVE REVOLVERATE. ¶ Venite, Galantuomini di mostra, ¶ e mangiate e

Ipocrisia! ¶ Breglia il XVIIIJ di Agosto 'CMX. ¶ Scherzi ¶ Che

Egoismo, cap. XIIJ. ¶ Espettorazione di un tisico alla luna

adultere; ¶ mezza maschera vuota di simboli, ¶ tegghia d'ottone

a friggervi i capricci di Diana, ¶ crachat maggiore allo

verdognolo ¶ gobbuto ad occidente ¶ di un'acida e bacata

spalancata, ¶ con lunga lingua di luce a imbavare ¶ i

per l'aja insabbiata di stelle, ¶ tra il Carro

compunta e avvelenata, ¶ dispensatrice di atroci virtú". ¶ Favoletta carnascialesca

carnascialesca ¶ sopra la "Cooperazione di classe" ¶ La Cooperazione è

Disse il Leone, un dí, il Re delli Animali

una falsa casacca e di una maschera. ¶ Tra primavera

ed ali e corna di bovini, ¶ code retrattili, membrane

retrattili, membrane crepuscolari, ¶ zampe di velluto e zoccoli di

di velluto e zoccoli di corno, ¶ pelle di pitoni

zoccoli di corno, ¶ pelle di pitoni, scudi di tartarughe

pelle di pitoni, scudi di tartarughe, ¶ pinne, creste, scaglie

vi impresto il vello ¶ di un mio morto fratello

Aquila deposto ¶ nel museo di Storia Naturale; ¶ quella che

colle mie Agnelle". ¶ Tacque di nuovo: uscí ¶ bella orpellata

quadrumane ¶ novelli aeroplani; - ¶ Uranghi di bell'aspetto, civilizzatori, - ¶ d

vendeva a L. 6, prezzo di copertina. Ridotti a 200 li

alli amici, l'Amministrazione di Poesia mi faceva un

opera. ¶ b) Il Carme di Angoscia e di Speranza

Carme di Angoscia e di Speranza, 1909, ebbe 3000 copie, dovendosi

tutto profitto dei terremotati di Sicilia e Calabria a

copertina portano a favore di Poesia e delle sue

avuto mai i conti di questa azienda, non posso

canto mio, credo però di aver ingrossato la scarsella

pro Sicilia e Calabria" di L. 2000. E vero? - Il

E vero? - Il Carme di Angoscia e di Speranza

Carme di Angoscia e di Speranza è esaurito. ¶ c

esaurito. ¶ c) Revolverate, 1910, edizione di 1000 copie, L. 4 ciascuna, fatta

cura ed a spese di F. T. Marinetti. Io

era sua. Nell'estratto di conto, 10 Giugno 1912, si legge

Revolverate", edizione a spese di "Poesia" ¶ copie n. 1000 ¶ di

di "Poesia" ¶ copie n. 1000 ¶ di cui vendute copie n

Canzone del Melibeo, 1910: edizione di 500 copie, piú 25 a mano

me L. 852,95. L'amministrazione di Poesia ne ebbe n

réclame. Nel solito estratto di conto 10 Giugno 1912 si legge

dal Sig. Lucini n. 524 ¶ di cui vendute n. 5 ¶ spedite

esaurita con un utile di L. 12. Vediamo dunque i

al Marinetti, ai socii di lui, a tutta la

mia fu qualche cosa di piú di una sciocchezza

qualche cosa di piú di una sciocchezza, perciò non

emerge limpida com'acqua di fonte montana e dice

avuto torto? ed è di solare chiarezza che il

che ne sarebbe morto di fame. Sí; siate ricchi

miei libri alli abbonati di una rivista che non

notorietà bisogna pagarla o di borsa, o di cuore

o di borsa, o di cuore, o di mente

o di cuore, o di mente; fortunato chi la

la mano all'agente di pubblicità, il quale ha

pei re de' reami di terra e di mare

reami di terra e di mare l'essere assassinati

e propaganda a suon di francobolli postali, - beata l

postelegrafica dello Stato - piuttosto di concentrarsi in libri. ¶ "Abbiamo

le libertà, tranne quella di essere vigliacco. ¶ 2. Sia proclamato

forma e la potenza di una bella dreadnought con

d'isole torpediniere. Orgogliosi di sentire uguale al nostro

disprezzando le stupide accuse di pirateria e proclamando la

simbolico; ¶ "ché tanto sfarfallar di tricolori ¶ mi ha abbacinato

tutto il sangue garibaldino di mio padre - il quale

e vita, in quei dí quando molti altri padri

piú italiani - a detta - di me, impinguarono quella e

per descrivere la carneficina di Sciara-Sciat; artisti italiani

gioja al mio cuore di letterato e di italiano

cuore di letterato e di italiano e la vostra

piú grande rispetto. ¶ Palazzo di Breglia, il 27 di Maggio

preposta ad un esemplare di Il Verso Libero, fresco

Il Verso Libero, fresco di stampa, per Simplicissimus: "Al

molto candidamente voltairiano, dopo di aver letto un suo

Pugno", questo breve biglietto di visita di un letterato

breve biglietto di visita di un letterato di buona

visita di un letterato di buona razza italiana, ch

e decorosamente, né servo di giornali e di editori

servo di giornali e di editori, né declamatore baritonale

editori, né declamatore baritonale di sé stesso: uno tra

Miserie e viltà, Simplicissimus di Stampa costituzionale. - Solaro di

di Stampa costituzionale. - Solaro di Varazze il XXV di

di Varazze il XXV di Febbrajo ¶ 'CMVIIIJ". ¶ Provo, infine

mancante, come il solito, di data, ma che può

inscritta con un giorno di Aprile o di Maggio

giorno di Aprile o di Maggio del 1911, riferendosi il

Me", articolo del 25 Marzo di quell'anno: ¶ Carissimo Lucini

da Core". A proposito di quest'ultimo libro, se

Castoldi, io sarò lieto di rimetterle in circolazione, mandandole

certo numero. Alla fine di questo mese ti manderò

che io desidero molto di pubblicare il tuo nuovo

sul tuo valore altissimo di creatore del verso libero

due serate a Palermo, di un nuovo genere e

un nuovo genere e di un'importanza eccezionale; cioè

eccezionale; cioè con esposizione di quadri futuristi sul palcoscenico

palcoscenico ed esecuzione orchestrale di musica futurista. - L'inverno

al Circolo artistico, covo di passatisti). - Mentre io lavoravo

Carlino" - che tu negavi di essere futurista, obbedendo semplicemente

o ad un bisogno di polemica immediata contro degli

sinistra. - Ti prego, dunque, di non farmi piú il

farmi piú il dispiacere di discutere sulla parola "futurismo

inviò, ritornandomi la prefazione di "Revolverate", cioè questa stessa

non fossi né desiderassi di essere chiamato Futurista. Per

Carissimo Lucini, ¶ Sono dolente di doverti rimandare la tua

réclamismo, sulla mia mancanza di buona fede, sulla necessità

buona fede, sulla necessità di produrre delle opere prima

produrre delle opere prima di erigersi a caposcuola, ecc

come il tuo tono di protezione compassionevole costituisca una

stonata, tanto piú trattandosi di una prefazione a un

da me" coll'intenzione di spingerlo verso la maggior

perfettamente questa tua diversità di tono nella prefazione attuale

confuso coi Marinetti", autori di una "gustosa parodia carnevalesca

senza rancore, ti prego di leggere attentamente tutte le

opinioni sul futurismo e di scrivere, "dopo", una prefazione

Marinetti ¶ 3) Colla vantata ricchezza di F. T. Marinetti si

anche la sua virtú di mecenate. Non ch'io

fare i miei conti di cassa. - Quattro sono le

mie uscite dalle Edizioni di Poesia: ¶ a) Il Verso

Il Verso Libero, 1908, edizione di 350 copie; venne fatta da

successive, la potenza viva di una grande famiglia umana

e veloce, vola: pieno di pericoli, ci fiammeggia dinanzi

diritto a questo fatto di precorrenza, per quanto nato

per quanto nato dopo di noi. È l'ideale

spoglio, nella sua pienezza di potere che trabocca e

e commuta ed attrae, di tutto quanto fin qui

misurare il relativo valore di un popolo, a noi

già rappresentano un indice di decomposizione, d'abbassamento vitale

vitale, tutt'al piú di convalescenza cronica. E pregni

cronica. E pregni, tumidi di quelle visioni, suggestionati dal

interiore, noi ci spogliamo di questa presente tangibilità; dichiariamo

diplomazia, che è quanto di piú vivo possa esporre

e vera del problema di vivere e di agire

problema di vivere e di agire in arte, ed

l'antica formola mistica di Villiers de l'Isle

opera e col desiderio di essere i coetanei di

di essere i coetanei di qualunque generazione a venire

nostra speranza si assicuri di sopravivere in potenza ed

ed in uno stato di continuità mentale efficace ed

l'immensa fatica gioconda di perfezionarsi e di perfezionare

gioconda di perfezionarsi e di perfezionare: tutte le degenerazioni

inturgidano come dei tumori di carne violacea e dei

violentemente. Da questo eccesso di vita, sorgerà la semplicità

ed avrà la coscienza di tutti i terrori, di

di tutti i terrori, di tutte le angoscie, ma

ventre, la pazza pretesa di vendicarsi della Vita ch

e simbolista, è capace di ripresentarsi modernissimo ed operante

romantico: cosí si robustano di metafisica, che scambiano per

resto dei fenomeni. Desiderosi di felicità impossibili, di sé

Desiderosi di felicità impossibili, di sé stessi carnefici, repugnano

non può essere persuaso di noi, non può rifondersi

antagonista, o come aumento di noi stessi; il nemico

Conserviamo intatta una superficie di coscienza, preserviamola dal contatto

delle cavallerizze boeme e di nessuna patria e vi

giovinetti ginnasiali si propongono di scrivere un drama a

colle sue scoperte estetiche di cui si trova capace

Con ciò io credo di rispettare la Vita e

da sé una serie di piccoli beneficii, lesina sulle

cura, od un bicchiere di vin buono all'indifferente

I, Parag. V. ¶ 1) Desidero di essere molto diligente nelle

stato levato il poco di buono che sta a

e similmente il Carme di Angoscia e di Speranza

Carme di Angoscia e di Speranza, che attivò quella

la BIBLIOGRAFIA: ¶ Del Futurismo: di SU LA RAGIONE, Roma

da pag. 454, a pag. 456, di Le Nottole ed i

e documentato con lettere di F. T. Marinetti dal

specificate; - in "Osservazione", parte di "Puff e Bluff", che

tra poco, essendo pagine di "D'Annunzio al Vaglio

frutti di vanagloria e di tornaconto a portata di

di tornaconto a portata di mano. Si china e

cauto come il serpente di Athena, e, credetemi sinceramente

non le solite grette di bizzarra astiosità. Massime tra

l'amore al genio di nostra razza, che procede

procede per rivoluzione integrativa di crisi evolventesi, non per

risultato: cioè quello stato di fatto che prepara e

del Foro, i glossatori di Dante, li amanuensi della

popolo nostro, cui appartengono di diritto, le ricchezze estetiche

perché le sappia riverente di nostra bellezza, senza affatturarle

folla: fuori alla discussione di tutti, sotto li occhi

tutti, sotto li occhi di tutti, per libera e

abbiano il grande significato di commemorazione per le attività

per le attività umane, di messa civile, nelle feste

civile, nelli umili ufficii di ogni giorno; bisogna che

serena e sincera popolata di gaudi geniali per rendersi

geniali per rendersi capace di virtú e di nobili

capace di virtú e di nobili imprese. - Il commercialismo

artista è qualche cosa di piú di un venditore

qualche cosa di piú di un venditore di bijoux

piú di un venditore di bijoux cesellati alessandrinamente, ma

là, il Demo rifulge di potenza e di gloria

rifulge di potenza e di gloria. ¶ Oggi, il Principe

In vano io cerco di dedicare ad alcuno le

può compiacere all'uomo-di-natura, può essere compreso

bomba anarchica: alle omelie di Fogazzaro, alle chitarrinate di

di Fogazzaro, alle chitarrinate di Pascoli, alle pornografie di

di Pascoli, alle pornografie di D'Annunzio le Revolverate

in libertà, ma cercare di difendersi: codesti eccessi ammettono

come un aquilone pregno di fuochi artificiali e di

di fuochi artificiali e di delirio chiesastico e dinamitardo

come Minerva dal cervello di Giove. Lo affidarono alla

stampata, ed alla punta di una spada di combattimento

punta di una spada di combattimento, perché uscissero delle

per minor conquista pericolosa di fama giornaliera. E pure

munificenza d'attività e di valore, che non tutto

Zarathustra non li richiede di essere o di significare

richiede di essere o di significare qualche cosa di

di significare qualche cosa di nuovo, però di rappresentare

cosa di nuovo, però di rappresentare valori nuovi. Ora

nitroglicerina, puramente interruttivi e di snobismo dilettante, interrompono i

Al poeta si rivelano di un tratto, in un

come dogmi, paragrafi, comandi di codice, ma voci, imagini

non sono uno stato di coscienza, ma una cerebrazione

coscienza, ma una cerebrazione di filosofia metodica ed esclusivista

riflesso del nostro passato di bellezza, a paragone della

tutti rispondono all'ideale di nostra emulata perfezione, al

emulata perfezione, al genio di nostra stirpe; la quale

LEGGE fisica e morale di loro stesse. ¶ Dopo ciò

colle loro stesse argomentazioni di cui testè si servirono

che rappresentano le forze di natura, sanguinano nello stupro

d'arte, al figlio di carne e di sangue

figlio di carne e di sangue, ad un altro

stato conferito il compito di un Futurismo; questo attuale

Lara, né un Aroldo di lirica può esporsi, oggi

oggi, sull'ippodromo, agitatore di cavalli e lottatore d

e, per mille piani di cristallo ed altrettanti angoli

suoi fossili ed attende di evacuarli tutti, sotto forma

evacuarli tutti, sotto forma di trapassata ed inutile zavorra

da una rivista internazionale di poesia, Poesia, si bandisce

Da un singolare concetto di anormale e dispersiva attività

impeto personale ed imperialista di dominazione; da un bisogno

da un bisogno generoso di afferrare, nelle variabili atmosfere

nordamericano, riproposto come metodo di filosofia vissuta tra noi

d'Italia; dalla smania di confondere, di esaltarsi, di

dalla smania di confondere, di esaltarsi, di farsi vociare

di confondere, di esaltarsi, di farsi vociare in piazza

tra i ciarlatani moderni di dramatica e di lirica

moderni di dramatica e di lirica, oggi rimunerato a

da tutto questo intruglio di vanità, di convenzionale disprezzo

questo intruglio di vanità, di convenzionale disprezzo per il

disprezzo per il pubblico, di evidente e sfacciata reazione

contro il capolavoro antico, di eccessivo orgoglio, di reali

antico, di eccessivo orgoglio, di reali meriti rappresentati con

tutti questi sono sintomi di uno stato d'animo

animo non ancora capace di una espressione estetica. ¶ Il

otrajata dalle singolarità magnanime di un principe delle lettere

cioè per miracolo assurdo di parola. Chi si richiama

quali non parrà vero di mettersi al riparo ed

che vi accorreranno, nitrendo di appetito e di fama

nitrendo di appetito e di fama estemporanea. ¶ Ed ecco

ai critici malevoli e di corta vista un gesto

d'incendio e rovinare di edifici scolastici; essi mi

spesso stampato sulle pagine di Poesia e conoscono la

per F. T. Marinetti, di connivenza al suo manifesto

per le conseguenze dirette di cui io avrei dovuto

chiedo, né mi curo di sapere, se mi metteranno

pancia. In tali condizioni di cose non sono libero

cose non sono libero di poter convenire in molti

tale e tanto sbaglio di tattica; so il pericolo

Tutta la marcita ripiena di biscie livide e di

di biscie livide e di serpentelli si mette in

visione formidabile e falsa di un cataclisma: si odono

Annunzio, pregandolo, con offerte di sbrodolare, definitivamente, sopra di

di sbrodolare, definitivamente, sopra di loro, riconsacrata la sua

che gli porgono frutti di vanagloria e di tornaconto

ne intendete - molto piú di quanto credevate di ascoltare

piú di quanto credevate di ascoltare. ¶ OLDRADO, Le Cose

la folla farà sopra di noi dopo la lettura

noi dopo la lettura di questa "Diffida" si dovrebbe

portare a prefazione, invece di quella che leggesi da

sí che nei paesi di lingua italiana, i nostri

a ringraziare il Futurismo di questi favori io lo

mio Carlo Agazzi, pittore di buon nome e di

di buon nome e di molta arguzia, suggerí celiando

luciferino. Mi propongo niente di meno che emulare e

in marsina a risvolti di raso e colletto di

di raso e colletto di velluto, gardenia all'occhiello

gardenia all'occhiello, panciotto di piqué bianco, guanti glacés

signori: a quest'abito di gala e diplomatico per

impunture ironiche e bonarie di Carlo Porta; - la industre

critica del buon senso di Giuseppe Giusti, maestro d

è farsi valere piú di quanto sono -; intenti a

ignoranza fatta vigliaccheria -; soddisfatti di essere riuniti, ciarlatani di

di essere riuniti, ciarlatani di vento e di menzogna

ciarlatani di vento e di menzogna, a farsi, collaudati

citrulli pur valgono meglio di loro. Mi si disse

intorno, che, ad onta di tutte queste mie intenzioni

ed una machina formidabile di guerra senza pietà; ed

accontentai. ¶ Quanto al modo di fabricarla ritentai un'altra

nel 1812, nel '13 il Nome di Maria ed il Natale

Sepolcri, differenza ideologica prima, di timbro poi, indi di

di timbro poi, indi di spiccatissima originalità, è pur

pariniana, la sublime proprietà di Foscolo, la schiettezza sonora

strofe smilze, senza lusso di aggettivi e come povere

genere. ¶ Chi mi proibisce di fare altrettanto, per continuarlo

mi metta in mente di volerli dimenticare, pur usando

Roberto Ardigò: ¶ "Poesia? ¶ Magia di parole, ¶ Musica di versi

Magia di parole, ¶ Musica di versi, ¶ Incanto di immagini

Musica di versi, ¶ Incanto di immagini, ¶ Festa di sentimenti

Incanto di immagini, ¶ Festa di sentimenti". ¶ Tal sia anche

appaja una satira, ma di tal garbo che ha

egualmente rivoluzionaria l'opera di Don Alessandro: rubare fedeli

i monarchi del Congresso di Vienna e di Verona

Congresso di Vienna e di Verona, ma il 1848 italiano

della competenza, l'ignoranza di un Tizio ad occupare

data catedra, perché figlio di suo padre, che già

Maistre ed al Sillabo, di Don Alessandro; da quell

napoleonico, il suo peccato di paura e di pigrizia

peccato di paura e di pigrizia; da quest'ordine

da quest'ordine anarchico di Giovanni Giolitti, il mio

Giolitti, il mio delitto di sincerità e di superbia

delitto di sincerità e di superbia. E come l

sono sempre state vestite di porpora cesarescamente, non per

vi trillano un motivo ¶ di una vecchia romanza romantica

i flauti l'avvolgono di gutturali modulazioni; ¶ un grido

vi prego,... ¶ sono migliore di quanto non pensiate; ¶ non

non ridete, vi prego di non ridere, ¶ non voglio

che ridiate; ¶ sono, dentro di voi, l'ultima e

ho diletta una rama di nocciuoli ¶ tenera e snella

fischio per verberar forte;... ¶ di là incanto ai rosai

e portar la speranza di un trionfo ¶ al Bimbo

Cosí, vado spargendo sementa ¶ di rossi splendori avanti all

e giocondo prodigio, ¶ gesti di Araldi all'Imperio novello

non temin la luce di un crisma ¶ e il

cuor che si corazzi ¶ di una severa e giusta

corpo del Bimbo ¶ ultimo di vostra razza, ¶ gli dismago

e dalla indifferenza; ¶ cala di tono l'eccessiva Canzone

vostro marito non parla ¶ di socialismo, né di religione

parla ¶ di socialismo, né di religione, ¶ schiva le gonfie

inquieta, ¶ confidare all'inganno di questa Canzone... ¶ E pur

vostro figlio; un destino ¶ di certezza gli inchiude, ¶ nel

alla cintola; ¶ la canottiera di paglia sfoggia una tonda

aureola, ¶ una breve raggiera di santo-fanciullo che abbaglia

dall'ultimo sole, ¶ meglio di una corona imperiale. ¶ È

punizione. ¶ Sò quanto pensa, ¶ di che freme quell'esile

dolore e la gioja ¶ di udire il suo pensiero

piangere, ¶ rinnovarsi e sofrire di nuovo? ¶ Con vien boccheggiar

È l'ultimo consiglio di un certo risultato, ¶ tra

sul tedio ¶ questo liquore di vita. ¶ Tu, redimita d

piena d'angoscia e di soavità. ¶ E il Bimbo

PORTA, Lament del Marchionn di gamb avert. ¶ ...ed è

décolletés e sparati, ¶ nulla di meglio quotato. ¶ Barcheggian Camerieri

all'equivoco ¶ e pieno di superbia, assai compreso ¶ del

Cantare? E che vorresti di piú? ¶ Passiamo tra l

passando la rassegna, ¶ compara di un'occhiata la promessa

ferma; ¶ è in habit di pragmatica, ¶ tuba di seta

habit di pragmatica, ¶ tuba di seta à-trois-reflets

coll'imbecillità. ¶ Val piú di un Colonello ¶ e piú

un Colonello ¶ e piú di un Consigliere alla Corte

un Consigliere alla Corte di Appello; ¶ opprime del suo

le stampe, le statue di genio ¶ nostro latino per

già scozzonate piccinine, ¶ parco di caccia folta e riservata

in vigile funzione ¶ contro di noi, Notari e Marinetti

ritinto a smalto, ¶ tronfio di una ignorante vanità, ¶ rossa

spudorato, ¶ sull'ultimo sorso di vino anacquato, ¶ - falso champagne

stela improvvisata ¶ La Venere di Milo reincarnata; ¶ incita se

inquisisce il Signore. ¶ "Piú di quanto potrei". ¶ "Non fate

col buon Socrate ¶ precursore di Cristo: tu sai li

che sbadiglia, ¶ dal cuor di Cleopatra all'altro del

sera sono piú ardente ¶ di uno stallone di San

ardente ¶ di uno stallone di San Rossore; ¶ nessuno mi

superbia all'azione, ¶ rifolgorar di fiamme e di splendori

rifolgorar di fiamme e di splendori, ¶ dominare ai fastigi

burocratica; ¶ demolirò la grata di confine ¶ dentro le maglie

confine ¶ dentro le maglie di cui vo numerando - ¶ e

signora Adamo in provvisorio ¶ di Adamo-I-Imperatore. ¶ E

futura ragione; ¶ son polvere di morti per i vivi

in un brago ¶ puzzolente di vomito vinoso ¶ ch'io

piú sozza della crapula; ¶ di quest'uomo ufficiale?" ¶ - "Quale

lune edisoniane ¶ che impallidiscon di piú. ¶ Tra due fumajuoli

cittadini; ¶ Canzone, in veste di seta ¶ sciupata ed elegante

inchino, Canzone, popolana ¶ un dí gaja e fiorente, ¶ sciupata

sulla bocca ai buffoni di corte; ¶ fa cortesia a

per millantarsi forse, fingerà ¶ di non conoscerti piú. ¶ "Son

e, scusate, son stanca di sognare; ¶ sono stanca di

di sognare; ¶ sono stanca di correre appresso ¶ l'eco

carole ¶ come pagliacci vestiti di cenci e di suoni

vestiti di cenci e di suoni -; ¶ sono stanca, Signora

non vi disturberò. ¶ Dentro di me canterò... il mio

ultima trasformazione ¶ della tocque di velluto di tre stagioni

della tocque di velluto di tre stagioni sono: ¶ vi

mentita, ¶ nascosta nelle smorfie di sul labro, ¶ che pare

e inquieto... ¶ i bagni di mare che a Mimí

sempre!) ¶ è un pantano di rospi, di funghi velenosi

un pantano di rospi, di funghi velenosi; ¶ quando fa

elegge, sulla gangrena, ciarpe di seta sfrangiate; ¶ sulla tavola

fa troneggiare il trionfo ¶ di una donata e rara

piú fortunati; ¶ pescatore melenso di lente protezioni; ¶ sgobbone, schiena

sul giovane dell'altro dí, oggi, sfiorito; ¶ sulla prosopopea

dettagli: ¶ mezze maniche stinte di lustrino; ¶ panciotto a pieghe

provocanti, ¶ grigi e rappresi di tricofilina;... ¶ parola povera non

sopra la smunta guancia di Mimí. ¶ Ma per l

lega, Signora, con catene ¶ di regali e sospetti, il

uscí, stridendo un grido di sorpresa, ¶ vapor dell'isterismo

che non c'è, di un falso paletuviere, ¶ cui

che vi fanno cucire ¶ di lena con lunghe agugliate

rimpiange - ¶ sopra la biancheria di bucato, ¶ per rattoparne li

piccola mano nel guanto ¶ di fil di Scozia-imitation

nel guanto ¶ di fil di Scozia-imitation; ¶ si terga

al malioso fascino deliquescente ¶ di una pessima luna dolorante

e calore, ¶ brevi rivolte di vizii benigni e vapori

affanni inquieti questa felicità ¶ di favole posticcie, Cenerentola, ¶ cavalcando

le nubi al favore ¶ di un cabalare astruso. ¶ Sproniamo

Canzone temeraria a prova ¶ di un tentar sulle cime

in giro ¶ come cavalli di legno, ¶ in giostra, sulle

vittoria sanguinosa ¶ allo sbaraglio di tutti! ¶ Cavalli, festini, automobili

è bello, piú bello di voi; ¶ è una pallida

obliati, ¶ in un istante di folgore, ahimè! ¶ Han suscitato

or che un sospetto di brezza ¶ rimette una carezza

verbo intiero e normale ¶ di moderna eleganza, ¶ nottambulo al

il frusto d'ogni dí. ¶ Notte, tu favoriscimi, se

un Icaro coll'ali di upupa; ¶ per intanto, sgolandomi

licenze, congedo militare, ¶ atto di nascita, fedina criminale, presentabile

criminale, presentabile, monda; ¶ fede di matrimonio in Chiesa e

giú... - ¶ son cinqu'anni di scuola alla ferula ¶ per

vita ¶ secondo l'obbiettivo di mia moglie; ¶ già che

furon conditi in salsa di dispetto, ¶ tra li abbracci

coll'arteriosclerosi demiurga-legislatrice, ¶ di tra le ciancie verdi

tra le ciancie verdi di paralisi, ¶ col gocciolar delle

che carrosello ¶ al soprassello ¶ di un asinello ¶ piccolo, a

scardinansi. ¶ Oh, beneficio,... valvola di sicurezza;... ¶ il diaframma convulsa

piú vicino mercato; ¶ fatti di fior di latte e

mercato; ¶ fatti di fior di latte e di farina

fior di latte e di farina ¶ impiastri per la

e decoro, ultimo applauso ¶ di Sarah Bernardt e delle

Canto della Notte, ¶ mosaico di fatica e pezzo virtuoso

le stelle col muover di groppone ¶ della pandemia all

nello spasimo umido ingannatore ¶ di una mentita partecipazione; ¶ Notte

agonia, ¶ dentro le coppe di vetro profumano, ¶ col fumigar