Michele Giordano, Una selvaggia normalità, 2012

Luigi Airoldi non mostrava di avere molto più di

di avere molto più di vent'anni, ma esibiva

del caposquadra della Milizia di Trezzo. ¶ Il dispensiere richiamò

lati. ¶ "Ancora un po' di pazienza, è pronto" annunciò

sulla tavola quattro caraffe di vino. ¶ "Bravo Angelo" approvò

davanti a una bottiglia di vino, ma il suo

grande era il timore di non essere rieletto. Se

sarebbe dato un po' di pace domenicale a casa

aveva alcuna voglia né di calma, né di gratitudine

né di calma, né di gratitudine, né tantomeno di

di gratitudine, né tantomeno di pazienza, perché specialmente quel

a mente le parole di Giulio Bonanomi. Cosa, non

non saresti capace neanche di travasare il vino dalle

hai. Guerino Airoldi fremeva di impazienza e di rancore

fremeva di impazienza e di rancore, incapace di adattarsi

e di rancore, incapace di adattarsi all'attesa e

all'attesa e tantomeno di rassegnarsi alla sconfitta, perciò

in quel buco fetente di Busnago, senza avere un

agli sgoccioli. L'urna di vetro era piena oltre

aveva pronunciato la frase di rito. ¶ "Dichiaro chiuse le

procediamo subito alle operazioni di scrutinio." ¶ L'urna e

avrebbero preso. ¶ Il sistema di voto, infatti, era piuttosto

scheda riportava una trentina di candidati al consiglio e

da eleggere. Le operazioni di spoglio si preannunciavano pertanto

aveva approntato, la dozzina di consiglieri che ogni socio

nella cantina della cooperativa di Busnago, seduto davanti a

davanti a una bottiglia di vino, ad aspettare l

ad aspettare l'esito di una votazione che temeva

presidente lo avrebbe sostituito di sicuro, e già sapeva

Se avesse un po' di amor proprio..." disse in

Giulio?" ¶ Il dispensiere cercò di dominare lo stupore per

per quello straordinario mutamento di prospettiva nelle idee del

timidamente. ¶ "Io devo tornare di sopra" disse il dispensiere

ripeté dolcemente lei "vado di sopra anch'io" e

si diede la cura di ingigantire. Infatti, una decina

ingigantire. Infatti, una decina di minuti dopo che era

malvolentieri il penultimo bicchiere di vino udì l'urto

prese a sbraitare, colmò di bestemmie il cielo e

confusione, nessuno si accorgeva di lui, sicché alla fine

qualche ragione per scendere di nuovo in cantina. ¶ Per

attese soltanto poco più di un quarto d'ora

davanti la faccia indemoniata di Guerino Airoldi che gli

l'osteria. ¶ La collera di Airoldi sbollì momentaneamente per

attorno ai tavoli, cercando di riconquistare un contegno adeguato

chino sul brogliaccio zeppo di piccole croci. Angelo Crotti

cantina, che il dubbio di sbagliarsi e la speranza

sbagliarsi e la speranza di vincere avevano smorzato e

segretario Castelazzi non sussultasse di muta indignazione, e si

era nemmeno fascista. Arse di rabbia, e guardò nuovamente

comanda a questo branco di pecore, eia, eia! Ma

qua e là capannelli di paesani che discutevano dell

ma la maggior parte di loro si era già

chi per la via di San Rocco, ma soprattutto

silenzio attorno alla pompa di benzina che sorgeva appena

Agostinelli andò ad appoggiarvisi di spalle, puntò contro un

che nessuno avesse voglia di parlare, come se quel

come se quel fiume di inutili parole che avevano

avvilendo il loro bisogno di azione, ma li avesse

silenzio. Airoldi li raggiunse di lì a poco, lento

Ci fu qualche istante di silenzio, che ogni squadrista

bocca a quel branco di pecoroni" proseguì Agostinelli "doveva

arrestò il passo voltandosi di scatto. ¶ "Militi" disse bruscamente

in aria un colpo di rivoltella. ¶ Subito diversi corvi

Solcia. ¶ "Così posso dire di non averla portata per

lunghissimo paltò nocciola, lieta di aver evitato il secondo

era salito alla stazione di Busnago, alcune carrozze dopo

la sua. ¶ Il Dopolavoro di Trezzo ¶ L'Opera nazionale

Opera nazionale del Dopolavoro di Trezzo era ospitata in

per gustare il banchetto di ricompensa promesso da Guerino

dispensiere Angelo De Angeli di blandizie e minacce, affinché

non ne volle sapere di attendere. ¶ "Angelo" ordinò "mangerei

mangiare." ¶ Il dispensiere evitò di incrociare lo sguardo di

di incrociare lo sguardo di Villa e Bonfanti e

Tu sei il fratello di Angelo?" domandò Pozzi, rivolto

Sì." ¶ Echeggiò la voce di Gabriele Agostinelli che si

guarda un giovane milite di domani." ¶ Agostinelli non parve

Solcia ebbe un moto di fastidio mentre il giovane

nel cassetto del banco di distribuzione, ma Pozzi proseguì

rientrava con un filoncino di pane e salame. ¶ "Sei

aver strappato un morso di pane. ¶ Il dispensiere si

a bada un branco di cacasotto" spiegò Pozzi quando

da un certo numero di strepiti che, nell'intenzione

a turno stava loro di fronte. Solcia fumava e

e soprattutto ascoltava, ma di quando in quando si

ordinò al giovane cognato di apparecchiare, poi tornò alla

discorso..." buttò lì, cercando di essere disinvolto. ¶ "Quale discorso

dispensiere. ¶ "Angelo vuol sapere di stamattina" intervenne ancora Cereda

però diede un colpo di spalle e fece un

e fece un gesto di diniego. Poi accese un

da soli, un centinaio di sovversivi" disse Cereda con

orgoglio. ¶ "Sì, un branco di luridi bifolchi che erano

della cooperativa... l'ammanco di qua, l'ammanco di

di qua, l'ammanco di là... e la merce

non perdersi una parola di quello che raccontavano gli

che produssero un supplemento di eccitazione e si lasciarono

un po' più anziano di Fiorentino Galli, e anche

dispensiere Giulio Bonanomi e di censura per il presidente

dopo furono più cauti di lui nel dire le

Quando venne il turno di Alfredo Bonanomi, però, si

volta con un cenno di discrezione. Scrutò l'assemblea

rimasto impalato, in attesa di eventi. ¶ "Prego, continui pure

da un robusto brusio di approvazione che lo incoraggiò

intanto, è mio cugino di secondo grado... e poi

intromise qualcuno. ¶ "Ma prima di tutto" concluse "bisognerebbe sentire

ha da dire. Prima di giudicare." ¶ "Ho mandato a

tavolo e sporgendosi verso di lui "Taci, fascista rinnegato

se no ti porto di sotto." ¶ Giovanni Pagnoncelli sentì

Giovanni Pagnoncelli sentì su di sé gli sguardi dell

immobile sulla soglia, consapevole di essere l'oggetto di

di essere l'oggetto di un'accesa polemica, ma

alla cooperativa un paio di anni prima, e a

difendeva anche lui, ma di sicuro non per generosità

responsabilità, un povero invalido di guerra, come Paolo Solcia

addirittura con l'obbligo di ringraziare, per non dover

poteva dire in coscienza di avergliele mai viste, neanche

prezzi alti: quasi 6.000 lire di deficit in poco più

deficit in poco più di un anno erano veramente

a lui: poteva dirgli di no? Del resto, come

come si poteva dire di no a Guerino Airoldi

Airoldi ebbe un moto di impazienza. Il dispensiere lo

sul deficit. ¶ "Il libro di carico e scarico io

so che il libro di carico e scarico lo

montava un benevolo brusio di commenti favorevoli. Il dispensiere

è scadente, ma costa di più che dalle altre

favorevole?" chiese. ¶ Una selva di mani si alzò silenziosamente

Angelo Crotti sono pregati di portarsi al piano di

di portarsi al piano di sotto per la costituzione

nessuno aveva il coraggio di sollevare lo sguardo verso

a scrutare quel gregge di pecore malmostose in marcia

Tutti. Vigliacchi bifolchi, capaci di alzare la testa solo

invece con un tono di voce che gli uscì

stiracchiato saluto fascista prima di andare a confondersi nel

dentro, una voglia indomabile di menare le mani che

medico condotto gli fu di fronte. ¶ "Presidente" ricambiò il

mancava solo la vista di quello stramaledetto rompicazzi del

segretario Camisasca del Fascio di Busnago lamentarsi di quella

Fascio di Busnago lamentarsi di quella persona fastidiosa che

persona fastidiosa che invece di fare bene e in

ai malati. Un po' di olio di ricino non

Un po' di olio di ricino non gli avrebbe

gli avrebbe fatto male di sicuro. ¶ "Ernesto, come la

occhiata senza significato verso di loro e poi tornava

nome, quello del forestiero di Trezzo, quello del controllore

andato, ma forse era di sotto, a sorvegliare l

sedersi nell'ultima fila di sedie. Sembrò un segnale

frastuono calasse, qualche scoppio di voce lo riattizzava. La

per la stanza prima di essere inghiottita dalla confusione

podestà "basta. Silenzio!" ¶ Approfittando di un momento di calma

Approfittando di un momento di calma l'avvocato Tenca

la parola. ¶ "In qualità di fiduciario provinciale dell'Ente

a cui la cooperativa di Busnago è affiliata, riconosco

affiliata, riconosco la regolarità di questa assemblea" dichiarò "e

alzò in piedi cercando di dissimulare una certa apprensione

bilancio consuntivo della cooperativa di Busnago al 30 novembre 1930" e

tanti sentivano l'urgenza di scambiare parole con chi

della presidenza in qualità di delegato del segretario politico

politico del Partito fascista di Busnago e Roncello, tacevano

c'era un ammanco di 5.500 lire nei conti della

fosse seduto, un paio di soci si erano già

miei sospetti e quelli di molti altri soci" disse

da un bel po' di tempo va di male

po' di tempo va di male in peggio..." ma

con una voce piena di acredine "che dovrebbe vigilare

raccolse anche un principio di caustico applauso. ¶ "Siamo stufi

caustico applauso. ¶ "Siamo stufi di questo andazzo" disse Domenico

gh'in, gh'in di furestee in del cunsilii

al suo solito. ¶ "Foera di ball" concluse nuovamente Pasqualino

icastico. ¶ "C'è bisogno di un nuovo consiglio..." Ferdinando

stile, ma fu interrotto di nuovo. ¶ "Un momento" protestò

schiena, nella posizione militare di riposo, presero a scrutare

l'assemblea. Fu questione di pochi istanti: subito il

sostituito da un silenzio di gelo, tanto che il

consiglio, bensì al conto di carico e scarico del

particolare alle prime file di soci, che sembravano quelle

ammanco è nel conto di carico e scarico del

una mano sulla spalla di Paolo Solcia. ¶ "Sappiamo tutti

proseguì "però ha bisogno di prenderci ancora un po

Tresoldi esponendo una coppia di dita "In due anni

esito infelice della gestione di carico e scarico del

proporre l'allontanamento definitivo di Bonanomi dalla cooperativa." ¶ L

esplose in un boato di dissenso. L'ispettore Muttoni

così intensa e compatta di disapprovazione delle sue parole

suo mestiere." ¶ "È ora di finirla. Bonanomi è un

per piacere" Airoldi tentava di apparire conciliante e si

e si sforzava anche di sorridere "cerchiamo di chiarire

anche di sorridere "cerchiamo di chiarire le cose..." ¶ "Le

gravità "nella mia veste di capozona della Federazione milanese

avrà tutte le facoltà di stabilire o meno a

la bocca quasi priva di denti "ciaparia subit la

Quando l'assemblea finì di ridere, il segretario annotò

l'assemblea a decidere di adottare la scopa per

pronunciò poche parole chiare di elogio per il dispensiere

pochi altri, dopotutto, molti di loro non erano che

a Milano, nel covo di piazza San Sepolcro, ed

della patria. Nel covo di Milano Gabriele non c

aveva distribuito un fracco di legnate a chi se

non devi mai dimenticare di mettere la camicia nera

ebbe un leggero scatto di impazienza "te l'ho

Airoldi ci ha chiesto di andare alla cooperativa per

Airoldi ci ha ordinato di andare a Busnago..." officiò

fumava come se nulla di quel discorso lo riguardasse

se avevamo il permesso di andare a Busnago, come

andate, siete a disposizione di Airoldi". Ti basta?" ¶ Non

sigaretta contro il telone di canapa. Piccole braci scintillarono

divisa" ammise Marino evitando di alterarsi "ma a te

qui. La consegna è di andare a Busnago in

a Busnago a coprirci di gloria con questa coraggiosa

alla fine, era tanto di guadagnato." ¶ Gli squadristi ascoltavano

la Milizia" aggiunse prima di fare una pausa e

a mettere un po' di ordine a modo nostro

lui, la sa meglio di me." ¶ Per qualche istante

pareva proprio il principio di una bella giornata invernale

Non c'è bisogno di armi" rispose per tutti

ce lo avrebbe detto di portarle. Dobbiamo solo fare

Dobbiamo solo fare atto di presenza, e stare a

sui pantaloni all'altezza di una tasca e strozzò

tessuto rivelando la sagoma di una rivoltella. ¶ Il tram

impegnato il tratto finale di strada e ben presto

assemblea della cooperativa agricola di Busnago era stata regolarmente

era un assiduo lettore di quel periodico e nessuno

era dato la pena di avvertirlo, sicché quando venne

sapere che l'ora di convocazione dell'assemblea confliggeva

prese bene e decise di avanzare delle rimostranze al

per una tale mancanza di rispetto verso le funzioni

deciso per conto proprio di far mancare provvisoriamente il

pratici, benché fossero usciti di casa con la moglie

seguito, con l'idea di recarsi alla cooperativa e

recarsi alla cooperativa e di indirizzare il resto della

In quella solare mattina di febbraio, dunque, quando giunse

costituita da un edificio di due piani che si

altro capo dalla chiesa di San Giovanni. Sulla piazza

sufficienza per una dozzina di tavoli adibiti alla consumazione

allora ci sarà bisogno di mettere un po' di

di mettere un po' di pace. Mi spiego?" ¶ Gli

un anticipo della cena di questa sera. Giulio!" ¶ Arrivò

questa sera. Giulio!" ¶ Arrivò di corsa la moglie del

Airoldi leggermente contrariato. ¶ "È di là negli alimentari. Sta

dei conti." ¶ La contrarietà di Airoldi aumentò. Una ruga

a lato del banco di mescita. In realtà, giungevano

occhiata esitante sulla compagnia di squadristi che schiamazzava in

era stato necessario mettere di nascosto un po' d

d'ordine a colpi di bastone nei locali della

era potuto fare molto di più. Ma poi c

loro cooperative, come quella di Busnago, erano passate ai

odio che molti paesani di Busnago nutrivano verso il

presidente della loro cooperativa di pezzenti. ¶ C'era però

del paese, gli impediva di ammirare con la libertà

che aveva mutato finalmente di posizione, scoprendo qualche centimetro

poteva dimenticare che prima di essere presidente della cooperativa

essere presidente della cooperativa di Busnago, e addirittura prima

e addirittura prima ancora di essere controllore capo della

era caposquadra della Milizia di Trezzo, vale a dire

assemblea che si profilava di lì a un paio

in malafede, ma rischiava di mettere in pericolo l

per l'aggressiva volontà di tutti quei popolari scontenti

un proprio dovere avvertire di questo pericolo prima di

di questo pericolo prima di tutto il maresciallo Minella

Minella dei Carabinieri Reali di Trezzo, il quale però

l'assemblea della cooperativa di Busnago potrebbe risultare tumultuosa

saluto fascista "come capomanipolo di Trezzo dovresti concedermi il

dovresti concedermi il comando di alcuni militi per la

l'assemblea della cooperativa di Busnago." ¶ Ma anche il

era infilato nel budello di case con cui incominciava

lo teneva distante solo di poco da quelle a

aver fiancheggiato la chiesa di San Giovanni, doveva impegnare

a una mezza dozzina di passeggeri, fra i quali

e forse avrebbe accettato di scambiare quattro chiacchiere. Ma

perché in quella mattinata di fastidi non c'era

entrò nella stazione, sperando di godere almeno di un

sperando di godere almeno di un po' di caldo

almeno di un po' di caldo. ¶ La cooperativa agricola

caldo. ¶ La cooperativa agricola di Busnago ¶ Alla stazione di

di Busnago ¶ Alla stazione di Trezzo che tutti chiamavano

alla fermata successiva. Prima di raggiungerla, però, erano passati

per bere un bicchiere di vino, da scalare sulla

con tutto l'impeto di cui era capace. Appena

qua!" ¶ Gli squadristi salirono di corsa e si stiparono

all'interno della carrozza. Di entrare e di sedersi

carrozza. Di entrare e di sedersi, come se fossero

se fossero una comitiva di borghesi in gita, non

strappato volentieri i teloni di canapa che l'amministrazione

gli effetti della pioggia di carbonella. Loro avrebbero preferito

potuto correre un po' di più. ¶ Altri passeggeri salirono

in fretta sgattaiolando fra di essi per raggiungere i

faceva sempre il miracolo di evocare quella devozione eccitante

giovani. Il più giovane di tutti era Andrea Villa

Tutti iscritti al Fascio di Trezzo, tutti appartenenti al

gerarchica, tutti i militi di Trezzo erano particolarmente affezionati

era anche un uomo di buon cuore, perché gli

per pagare le spese di ospedale per la malattia

ospedale per la malattia di sua moglie Giuseppina, e

aver insinuato nella testa di certa gente un pensiero

era una bella donna di oltre dieci anni più

stava andando all'assemblea di Busnago pieno di apprensione

assemblea di Busnago pieno di apprensione e di stizza

pieno di apprensione e di stizza. Negli ultimi anni

affidato a degli invalidi di guerra: prima a Paolo

che a nessuno più di loro, che avevano dato

fa un mestiere, e di mestiere Solcia e anche

broncio, che aveva mutato di posizione e adesso lasciava

intravvedere anche un accenno di polpaccio. ¶ L'assemblea della

della cooperativa, dunque, rischiava di essere piuttosto tumultuosa, per

prima verso quel poveraccio di Solcia e poi verso

poi verso quell'incapace di Bonanomi, ma dei quali

Visconti rendessero conto prima di chiunque altro. Gli avevano

firmata da una sfilza di soci. Airoldi non resistette

non resistette alla tentazione di rileggerla e tornò a

sia tenuta in giorno di domenica. ¶ E difatti era

E difatti era proprio di domenica mattina che Guerino

rinunciando al meritato riposo di un giorno di libertà

riposo di un giorno di libertà dal servizio, si

in quel buco fetente di Busnago per presiedere a

presiedere a un'assemblea di contadini analfabeti che volevano

Gli venne l'idea di confrontare le firme della

cinque minuti alla fermata di Busnago. Ci sarebbe tornato

seconda volta e sbirciò di nuovo la bella signora

si concentrò sulla fila di gelsi che fluiva da

delle rare macchine che di quando in quando percorrevano

Fece un lungo sospiro di impazienza e distolse lo

lo sguardo per posarlo di nuovo sulle caviglie della

presidente della cooperativa agricola di Busnago, un impegno dal

riceveva neanche un centesimo di compenso. Ma era stato

era stato il Fascio di Trezzo sull'Adda che

trascuratezza, come invece credevano di poter fare molti soci

un fascista più sincero di lui, perché di fascisti

sincero di lui, perché di fascisti veri, fra tutti

al tempo stesso onesto, di polso, abbastanza istruito e

messo gli occhi su di lui, e lui non

proprio perché lui era di Trezzo, ed era anche

popolare sotto una mano di vernice fascista, Guerino Airoldi

lui veniva dalla provincia di Cremona, ma viveva a

dunque per quei balordi di Busnago era vün de

dire vün de foera, di quelli che dopo cena

della cooperativa, l'osteria di Angelo Ripamonti e, poco

ma Airoldi giurava che di rivalità fra Trezzo e

proprio da quel branco di lupi travestiti da agnello

i leali sudditi lombardi di sua maestà Vittorio Emanuele

perché, qualora il principio di onestà che normalmente li

dal 1925 con il grado di caposquadra, considerati i suoi

considerati i suoi trascorsi di sergente nell'esercito, per

meglio esprimere il desiderio di ordine e di legalità

desiderio di ordine e di legalità che lo animava

non erano più quelle di una volta, quando la

il fegato contavano più di ogni altra cosa, e

non c'era bisogno di tante formalità prima di

di tante formalità prima di montare sul camion, nel

beato chi poteva dire di averla vissuta in prima

si ostinava a pretendere di far pagare il biglietto

ormai, grazie all'eroismo di tanti squadristi della prima

lungo il convoglio zeppo di operai che tornavano dal

sparargli anche un colpo di rivoltella, ma senza colpirlo

ma senza colpirlo, prima di scaraventarlo giù a calci

La presenza sul tram di questa signora assai distinta

dai documenti dell'Archivio di Stato di Milano, e

dell'Archivio di Stato di Milano, e ricostruisce una

ragionevolmente nella finzione narrativa, di cui la bellissima signora

Se pertanto la convivenza di questi due aspetti del

al lettore, in attesa di sottoporre l'intera vicenda

che le ultime case di Trezzo sfilavano lentamente davanti

che ben presto, prima di arrivare a Busnago, si

dare credito a più di una voce attendibile, ma

effetti, da un po' di tempo andava male, per

andava male, per via di un certo numero di

di un certo numero di ammanchi piuttosto seri che

persuasi che all'origine di queste perdite ci fosse

approfittava della sua posizione di presidente della cooperativa per

cooperativa per godere illecitamente di beni comuni. Lui fremeva

beni comuni. Lui fremeva di rabbia davanti a queste

e la riesaminò gonfio di collera: raffigurava un grasso

che non si trattava di uno scherzo, magari di

di uno scherzo, magari di cattivo gusto, bastava leggere

anche composto una poesia: ¶ Di Busnago la gestion ¶ i

anche con la decisione di spedirgliela come un augurio

sibilare una generica minaccia di morte verso ignoti, accompagnata

in un immenso collo di volpe, se ne accorse

fatto guadagnare il nomignolo di gamba de legn. Fosse

quell'ora, alla stazione di Trezzo avrebbero agganciato in

al convoglio una locomotiva di rinforzo, per soccorrere la

rinforzo; era la mattina di una domenica che si

che si annunciava irta di seccature fino a sera

sera, e forse anche di guai. ¶ La stessa vista

c'era pure quella di aver avuto una tresca

la fandonia più grande di tutte le altre. Il

dello spaccio, al posto di Paolo Solcia - ed era

senza difficoltà, il permesso di recarsi all'assemblea di

di recarsi all'assemblea di Busnago. Carminati negò tuttavia

compiere qualsiasi violenza privata". ¶ Di parere molto diverso si

comandante della Compagnia esterna di Milano, col quale il

capitano Caliari "mi permetta di essere molto franco." ¶ "La

attribuire al capomanipolo Carminati di Trezzo d'Adda." ¶ "È

dice" non seppe evitare di interporre il giudice. ¶ "Me

Caliari mettendo un accenno di passione nella voce ferma

faccende della cooperativa agricola di Busnago." ¶ Il cavalier Maini

dalle parole l'ombra di una indignazione repressa. ¶ Il

con un gesto liberatorio di una mano "Ma d

lascia trasportare ad atti di energia esagerati." ¶ Il capitano

interrogatori degli imputati e di alcuni testimoni, controfirmandone i

per farsi un'idea di prima mano dell'accaduto

quanto non tesserati fascisti. ¶ Di tutt'altro tenore è

analogo resoconto del capo di stato maggiore della Milizia

militi del vicino paese di Trezzo d'Adda, per

provocare disordini allo scopo di ottenere annullamento di dette

scopo di ottenere annullamento di dette elezioni stop Tale

riparavano nella vicina osteria di proprietà di tale Ripamonti

vicina osteria di proprietà di tale Ripamonti Angelo ivi

a Guerino Airoldi prima di essere pugnalato da Alberto

non è il caso di liquidare con sufficienza il

capitano Caliari. Quarantatreenne, sardo di nascita, sollecito e schietto

farsi un'idea su di lui, ma si può

Caliari sulla responsabilità morale di quanto era accaduto, da

anima nera del fascismo di Trezzo, e dovette distinguere

una memoria difensiva, tentava di sfilare i nomi di

di sfilare i nomi di Gabriele Agostinelli e di

di Gabriele Agostinelli e di Alberto Pozzi dai capi

Alberto Pozzi dai capi di imputazione per concorso in

la rivoltella contro? Nulla di tutto ciò è avvenuto

Tribunale civile e penale di Milano [...] dichiara [...] di rinviare

penale di Milano [...] dichiara [...] di rinviare al giudizio della

competente Corte d'Assise di Milano tutti gli imputati

primi quattro nello stato di detenzione in cui essi

ed Agostinelli Gabriele Francesco) di concorso in omicidio [...] per

e sotto la direzione di Airoldi Guerino a fine

Airoldi Guerino a fine di uccidere cagionato la morte

uccidere cagionato la morte di Ripamonti Angelo mediante una

ed Agostinelli Gabriele Francesco) di concorso in mancato omicidio

avere nelle stesse circostanze di tempo e di luogo

circostanze di tempo e di luogo in concorso fra

e sotto la direzione di Airoldi Guerino a fine

Airoldi Guerino a fine di uccidere compiuto tutto quanto

a cagionare la morte di Vergani Carlo, non avvenuta

con malattia ed incapacità di attendere alle ordinarie occupazioni

giorni diciotto in conseguenza di una pugnalata infertagli alla

quella un po' equivoca di Giovanna Colombo; inoltre, anche

inoltre, anche sull'adulterio di cui si vocifera in

verso Busnago, per evitare di essere esautorato dalla cooperativa

e insensata esplosione finale di violenza. ¶ Sconcerta, per esempio

a bere un bicchiere di vino - circostanza non documentabile

a Bonanomi, ancora incapace di farsi una ragione dell

dispensiere torna sull'argomento di propria iniziativa, come dichiara

per andare a toccare di nuovo quel tasto. ¶ I

del prestito. Dalla deposizione di un teste estraneo ai

già prima dell'assemblea di disfarsi dei servizi di

di disfarsi dei servizi di Bonanomi e di sua

servizi di Bonanomi e di sua moglie. ¶ "Se impari

al dispensiere del Dopolavoro di Trezzo, che doveva avere

ti metto nella cooperativa di Busnago." ¶ "Io sto bene

non mi sogno nemmeno di andare a Busnago." ¶ Vera

davanti a un bicchiere di vino, Airoldi parla con

dei quali lascia intendere di non sopportare più la

Airoldi una buona dose di opportunismo politico, spregevole fin

ritiene o quantomeno confida di poter evitare l'estromissione

brusca telefonata al capostazione di Trezzo resta difficile da

dell'azione, come pensa di poter poi giustificare ai

stazione dei Carabinieri Reali di Trezzo, Giuseppe Minella, si

si presentò al numero 1 di via Martesana, a casa

via Martesana, a casa di Guerino Airoldi e del

corso un tentativo maldestro di occultare le prove delle

provvisoriamente affidati al commissario di pubblica sicurezza presso la

presso la Regia Questura di Milano, Ugo Barbagallo, e

giorni successivi i carabinieri di Trezzo procedettero a numerose

La Corte d'Assise di Milano ¶ Il 18 settembre 1931 il

Tribunale civile e penale di Milano, cavalier Illuminato Maini

Maini, depositò la sentenza di rinvio a giudizio contro

Alfonso [...] ¶ libero. ¶ Si tratta di un fascicolo di sessantaquattro

tratta di un fascicolo di sessantaquattro pagine che ricostruiva

governative, ma cercando piuttosto di attribuirne correttamente le responsabilità

responsabilità, un'impresa già di per sé molto impegnativa

motivazioni diverse la posizione di alcuni imputati: ¶ Il Giudice

doversi procedere ¶ 1) nei riguardi di Airoldi Luigi in ordine

in ordine alla imputazione di concorso in mancato omicidio

mancato omicidio [...] per insufficienza di prove. ¶ 2) nei riguardi di

di prove. ¶ 2) nei riguardi di Airoldi Luigi, Pozzi Alberto

in ordine all'imputazione di tentato omicidio [...] per non

particolare scagionava l'imputato di rango più elevato rinunciando

a procedere ¶ 3) nei riguardi di Carminati Alfonso in ordine

in ordine all'imputazione di concorso in violenza privata

violenza privata [...] per insufficienza di prove. ¶ La posizione di

di prove. ¶ La posizione di Alfonso Carminati appare fin

esplicitamente nelle proprie deposizioni di aver richiesto di persona

deposizioni di aver richiesto di persona al capomanipolo, e

della Milizia, ma sta di fatto che il giudice

giudice istruttore, nella sentenza di rinvio a giudizio, scrisse

giudizio, scrisse: ¶ L'intenzione di uccidere tradottasi in atto

uso fatto in stato di concitazione propulsiva ai più

più gravi risultati lesivi di armi micidiali violentemente rivolte

forse involontaria ma apprezzabile di sano buon senso: certe

così facendo avrebbe mancato di rispetto alla sua buona

se l'immenso collo di volpe e il colore

occhi le si inumidivano di nuovo, che Benedetta non

dove salì sulla carrozza di prima classe completamente vuota

le undici, alla chiesa di Santa Maria degli angeli

pochi passi dalla casa di Benedetta. Era certa che

casa un solo minuto di più per il turbamento

e dunque aveva deciso di dissipare il tempo in

l'avrebbe desolata più di quanto temesse. ¶ Ma dove

aveva trovato il coraggio di andarsene così per sempre

per sempre. ¶ Alla stazione di Sforzatica salì una coppia

vagone senza degnarla neppure di un'occhiata, una cortesia

adolescenza. Provava un sentimento di vanità e di inutilità

sentimento di vanità e di inutilità che le faceva