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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Marco Missiroli, Atti osceni in luogo privato, 2015

concordanze di «di»

nautoretestoannoconcordanza
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2015
Antoine era più brutto di me. Nero e dinoccolato
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da fare. Aveva qualcosa di protettivo, dipendeva dalla stazza
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dissi che avevo bisogno di una rivelazione. Quanti incontri
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sua sensibilità gli vietò di chiedermi il bilancio delle
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bacio e un approccio di natura dubbia su un
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sapevo che la richiesta di spiegazione avrebbe portato a
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chi suona la campana di Hemingway e La città
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città e i cani di Vargas Llosa. Prima di
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di Vargas Llosa. Prima di andarmene le chiesi di
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di andarmene le chiesi di uscire nel cortile sul
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spiegò che esisteva qualcosa di molto più succulento dell
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senza spiegazione. La chiave di tutto era: senza spiegazione
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era: senza spiegazione. Al di là del viso, del
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Fu il sì migliore di sempre. Possedevo l’alchimia
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lo senti, Marie? Verso di me intendo. ¶ Annuì, e
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sorriso era un misto di timidezza e timore che
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Llosa. ¶ Era un periodo di caos portentoso. Casa era
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Casa era un andirivieni di mamma ed Emmanuel che
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facevano cene a lume di candela e ascoltavano Édith
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Tanto meglio. Avevo bisogno di correre anche io, fuori
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dal destino del protagonista di Buzzati: come aveva potuto
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come aveva potuto crepare di solitudine? E come aveva
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potuto, l’altro maschio di Un amore, farsi fesso
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malattia: il desiderio struggente di condividere una voglia e
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voglia e il terrore di riuscirci. Sentivo un’impellenza
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riuscirci. Sentivo un’impellenza di darmi al corpo, e
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e nonostante la paura di farlo decisi il salto
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Camille. La mia compagna di classe rappresentava il viatico
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aveva attraversato un momento di astio nei miei confronti
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mi creò un’attenuante di ferro. Tornammo a scambiarci
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Accettò, raggiante e ignara di essere uno strumento di
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di essere uno strumento di iniziazione. ¶ Ci vedemmo all
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in giro una specie di grazia che alleggeriva la
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del tutto impreparato. Peggio di un’interrogazione, peggio della
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erezione presuntuosa, un’abbondanza di saliva e un’improvvisa
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ancora minorenne, si scrollò di dosso l’incombenza del
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e Camille ci vedemmo di nascosto per incontri di
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di nascosto per incontri di labbra. E sì, lei
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che avrei amato donne di apparenza discreta. La goccia
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dopo. Ero a casa di papà quando sentimmo la
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e il peggior nemico di Camus, vieni al suo
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le ali ai piedi di mio padre, le ali
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le ali ai piedi di questo fiume di gente
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piedi di questo fiume di gente che bisbigliava della
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che bisbigliava della fine di Sartre. E intanto la
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des-Prés. Un nugolo di anime compresse e disorientate
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cui calava l’imbrunire di Parigi e di un
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imbrunire di Parigi e di un’epoca. Poi mi
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dietro a un séparé di specchi che nascondeva la
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gomiti su un paio di quotidiani ridotti a carta
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la testa e cercò di inquadrarmi, sorrise – Bonjour, je
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oui. ¶ L’eccitazione cerebrale di quei giorni sottrasse sangue
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mi fiondai a casa di papà nei due pomeriggi
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la Bastille, mi svelò di averlo acquistato con mamma
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turchesi e due pile di libri sopra un tavolo
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mettemmo lì e parlammo di questo Sartre e della
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fidanzata Simone, la moda di citarlo solo per citarlo
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conosciuto qualcuno più importante di McEnroe? ¶ – Oui. ¶ Amai papà
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Oui. ¶ Amai papà più di sempre. Aveva cinquant’anni
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un uomo solo. ¶ Decisi di proteggerlo. Feci un piano
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per mio padre e di boicottaggio per Emmanuel. Mamma
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inaspettato nel suo ometto di mondo. Le dissi che
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futuro. Che la smettessero di bluffare, lei e i
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e i suoi cliché di spiritualità che nascondevano la
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stritolato nelle mani. ¶ Prima di dormire uscii dalla mia
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salotto. Andai in camera di mamma, era rannicchiata sotto
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i capelli a coda di cavallo e un paio
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cavallo e un paio di pantaloni di taglio maschile
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un paio di pantaloni di taglio maschile. ¶ – L’ho
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e andò al piano di sotto, tornò con un
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aveva scritto un italiano di nome Buzzati. Riconobbi la
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in famiglia. Le dissi di papà e del suo
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da Deauville la differenza di altezza si era assottigliata
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donna. Dava un senso di compiutezza. E quando andai
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a mettermi al mondo. ¶ Di quella notte ricordo il
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2015
letto con il romanzo di Buzzati. Avevo acceso la
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la lampada a forma di giraffa e me l
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c’era una specie di cattedrale bianca in copertina
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2015
odorai, anche lui sapeva di muffa. Lessi una pagina
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2015
niente e aveva terrore di se stesso, ecco, io
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deserto dei Tartari rischiava di essere me stesso. Il
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casa sua, dovevamo parlare di libri. ¶ – Di libri? ¶ Annuii
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2015
dovevamo parlare di libri. ¶ – Di libri? ¶ Annuii, – Va bene
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2015
giorno, per un paio di giovedì al mese fino
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2015
Antoine Lorraine avremmo confabulato di romanzi e delle parole
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2015
Buzzati? Nel mio quaderno di Lupin, a tre quarti
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Un amore, anche questo di Buzzati, e Lolita di
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2015
di Buzzati, e Lolita di Nabokov. Lunette li aveva
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2015
gambe da donna. ¶ Lunette di Belleville mi aprì all
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quasi venti e più di un fidanzato intorno. Antoine
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carino. ¶ Aveva detto questo di me: carino. Dovevo rifondare
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occhi delle mie compagne di classe, dalle passanti, dalla
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ma senza la volontà di oltrepassarlo: Tu es un
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solo a un tipo di donna che dovevo ancora
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2015
rasavo i due peli di barba che tentavano di
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2015
di barba che tentavano di affiorare, e i baffetti
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trattarmi come un amico di vecchia data. Mi inteneriva
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2015
e rossetto, i capelli di Monsieur Marsell erano pettinati
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Lo svedese le diede di santa ragione all’americano
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ragione all’americano, assistetti di sfuggita all’incontro e
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2015
niente, poi ci chiesero di uscire. ¶ Fu in quel
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2015
un po’ starò fuori di casa. ¶ Si separarono. Papà
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in cui era sicuro di non incontrare nessuno. Io
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2015
raccolse la sua collezione di dischi e i ritagli
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del Canada ai Mondiali di hockey era la memoria
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scatoloni anche una trentina di libri, tra quelli in
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mi scagliai sul cuscino di mamma, lo presi a
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non era una questione di peccati o di castighi
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questione di peccati o di castighi o di impurità
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2015
o di castighi o di impurità. Era una semplice
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Era una semplice faccenda di antipatia. Lui biascicò qualcosa
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Era l’anatema finale di un libro che mi
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2015
Evitai le librerie e di chiederlo a papà. Aprii
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Aprii il mio quaderno di Lupin e rilessi l
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cortile interno, un quadrilatero di sampietrini consumati, ed entrai
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incontrai vicino alla stanza di consultazione: Marie indossava un
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informazioni a una coppia di anziani in un modo
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tavoli e si accorse di me. Restammo a fissarci
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i capelli più sfilati di Deauville, la pelle diafana
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la declassasse. Un neo di antipatia, una smagliatura dell
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Marie era grazia al di là della cortesia. E
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mi aveva terrorizzato. Qualcosa di troppo grande, oscuro, pericoloso
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che ne aveva più di una edizione e mi
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Marie annuì, mi disse di aspettarla nella stanza degli
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ordini, un atrio rivestito di moquette verde che sapeva
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moquette verde che sapeva di polvere. Andò a prendermi
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il libro al piano di sotto, un magazzino sconfinato
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annusai la copertina, sapeva di vecchio, premetti la carta
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a parte le storie di indiani e cowboy e
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amore sensuale delle Marie di turno, per niente quello
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gesti inconsapevolmente eroici scelsi di battermi con la religione
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battermi con la religione, di saltare il pasto (per
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pasto (per quella volta), di ricercare il consumo carnale
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aveva scritto una storia di indiani. ¶ Dovetti aspettare una
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2015
una notte, una mattina di scuola e un pranzo
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2015
Poi chiesi il permesso di uscire e chiamai papà
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2015
a trovarlo, dovevo parlargli di un libro. Appena seppe
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2015
des-Prés numero 6. Disse di vederci entro mezz’ora
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mani, mi fece segno di entrare e di sedermi
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segno di entrare e di sedermi a uno dei
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in bianco e nero di un uomo seduto all
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morte gli aveva impedito di completare il risveglio delle
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cuori. Bevvi un sorso di Coca e mi accorsi
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2015
Mi presentò a qualcuno di loro e si diresse
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2015
aver ignorato quel libro di Camus. ¶ La sera della
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con i miei compagni di liceo, saremmo andati a
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Antoine fece in modo di sedersi vicino a Hélène
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esilio finì per mano di una ragazza dal sedere
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della mia famiglia bislacca, di come avessi imparato a
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2015
grazie a mamma e di come papà avesse tentato
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2015
come papà avesse tentato di calmare i guaiti del
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2015
cane con una mistura di Fiori di Bach e
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2015
una mistura di Fiori di Bach e granuli omeopatici
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che il primo giorno di scuola mi aveva scambiato
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2015
o per un trapezista di un circo rumeno. ¶ Bastò
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un mese accadde qualcosa di doloroso, qualcosa di dolce
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2015
qualcosa di doloroso, qualcosa di dolce, qualcosa di strano
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2015
qualcosa di dolce, qualcosa di strano e un piccolo
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2015
un piccolo miracolo. ¶ Qualcosa di doloroso: compresi definitivamente che
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2015
quel razzismo estetico, decisi di forzarlo. Due giorni dopo
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2015
capì. A scuola smettemmo di parlarci e mi dispiacque
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2015
vicino all’indignazione. ¶ Qualcosa di dolce: l’eredità di
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2015
di dolce: l’eredità di Camille furono i baci
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aperte con una punta di lingua. Il cervello si
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2015
Rivoli, con una ragazza di terza che vedevo passare
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2015
miei orizzonti, al contrario di Marie che ogni tanto
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2015
sera a Deauville. ¶ Qualcosa di strano: mia madre che
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2015
vestita con un lupetto di seta, e mi porta
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2015
Dame, poi nella chiesa di Saint-Vincent-de-Paul
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2015
la grata che dice: Di cosa chiacchieriamo, figliolo? Ti
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Io che gli racconto di John McEnroe, della sua
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della sua collera, e di come certe volte la
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2015
sorride e mi chiede di parlargli d’altro e
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2015
casa nostra per colpa di mamma. Io che non
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2015
miracolo: il secondo giorno di primavera andai a casa
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2015
primavera andai a casa di Antoine a fare i
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2015
due anni in più di noi, gli occhi chiari
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2015
messa avevo l’obbligo di confessarmi con il prete
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2015
confessarmi con il prete di Saint-Vincent-de-Paul
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2015
e ogni volta parlavamo di tennis, degli indiani e
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2015
fra tutte l’atto di dolore. – A un certo
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2015
ero ancora il preferito di Mademoiselle Rivoli anche se
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2015
finiti ero vergine anche di baci, al contrario di
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2015
di baci, al contrario di Antoine che aveva fatto
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2015
mille pezzi; avevo smesso di leggere il futuro con
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ottenni la completa dignità di fecondare. Prima era stata
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prepuzio che si rifiutava di scendere. ¶ L’eros segnava
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2015
trattenevano lo sguardo su di me e le mie
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2015
mio padre questo incremento di sudorazione piacque a tal
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2015
tornava con un vassoio di pasticcini. Mi affacciavo al
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2015
in camera e finsi di dedicarmi ai miei puzzle
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2015
puzzle. Rifiutai la compagnia di Manù che provava a
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2015
uteri, le successive lacrime di dispiacere. Finimmo i sorbetti
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2015
una passeggiata sul lungomare di Deauville. Passammo davanti al
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2015
tornammo a casa evitai di salutare Emmanuel, lui si
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2015
sete e un sentore di profezia. Mi alzai, uscii
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2015
le provai entrambe. Cercai di indietreggiare, lei tirò su
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2015
quasi tredicenne che invece di tornarsene a letto uscì
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2015
letto uscì nel giardino di una villetta e aspettò
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2015
una trentenne si accorse di lui per la seconda
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2015
abbracciò e mi disse di sedermi con lei. Ubbidii
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2015
la vacanza. ¶ – Il bello di questa vacanza sei tu
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2015
dissi, avevo un accenno di erezione. Maturò, mi girai
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2015
un abbraccio che sapeva di sorella, mi disse Vienimi
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2015
a chiave, e prima di darmi la liberazione mi
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2015
e sentii l’odore di salsedine, e di Normandia
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2015
odore di salsedine, e di Normandia. Scrissi l’ultima
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2015
Scrissi l’ultima traccia di quella notte sul mio
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2015
per tutti i giorni di mare, placidi e guardinghi
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2015
risale sotto le gambe di mamma, la carica sopra
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2015
alla roulette, cinque cene di pesce al ristorante e
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2015
E poi un comandamento di mio padre, il giorno
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2015
alla sua amica Manuela di Milano quando le chiese
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2015
perché si fosse innamorata di lui. Mancava qualcosa: era
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2015
era un uomo privo di senso della realtà. Il
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2015
verginità d’animo e di una sorta di presagio
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2015
e di una sorta di presagio che percepiva nei
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2015
bohème. L’entrata era di un nugolo di ragazzini
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2015
era di un nugolo di ragazzini con la pashmina
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2015
io avevo una camicia di una taglia in più
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2015
certezza che il posto di banco avrebbe deciso la
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2015
treccia e l’odore di mandarino. Le strinsi la
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2015
Rivolevo l’affidabilità gentile di Marione e la barbarie
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2015
Marione e la barbarie di Lorenzo. Rivolevo me stesso
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2015
me stesso. Mi alzai di scatto e andai alla
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2015
finestre della possibile classe di suo figlio. ¶ Andai in
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2015
quando uscii mi trovai di fronte Antoine Lorraine. Mi
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2015
a mamma la sensazione di quell’amicizia, lei annuiva
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2015
mentre preparava il pasticcio di foie gras e la
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2015
gras e la crostata di mele cotogne. A tavola
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2015
tutto il primo mese di lezioni. Un piccolo coraggio
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2015
equivaleva a dieci gocce di Rescue Remedy che papà
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2015
dormire. Ne approfittavo anche di mattina prima di andare
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2015
anche di mattina prima di andare a scuola. Il
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2015
croniche. ¶ L’altro cambio di prospettiva era riuscire a
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2015
al contrario della professoressa di francese. Si chiamava Mademoiselle
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2015
un seno che faceva di tutto per mortificare. Quella
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2015
Marsell, legga Lo straniero di Albert Camus. Ci troverà
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2015
troverà dentro qualcosa. ¶ – Chiedile di uscire – insisteva Antoine. ¶ Mademoiselle
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2015
si videro nei voti di metà anno: buono in
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2015
Lui era un poco di buono, solo adesso lei
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2015
lo sgabello e invece di abbracciarmi si appoggia alla
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2015
che sento le lacrime di Marie, gliele asciugo e
244
2015
asciutta, do il colpo di grazia, la branda sussulta
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2015
la mascella, la voce di papà squilla al di
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2015
di papà squilla al di là del muro, – La
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2015
del muro, – La smetti di agitarti o no? ¶ La
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2015
mattina mi svegliai prima di tutti, sgattaiolai fuori e
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2015
ora incastrai una miseria di tasselli, continuavo a fissare
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2015
genitori con la vergogna di chi è stato preso
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2015
stato preso in flagranza di reato. Quando mamma mi
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2015
in cucina a ingozzarsi di croissant e cose buone
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2015
il lavello e nessuno di loro. ¶ – Come hai dormito
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2015
la testa. Papà smise di mangiare il suo croissant
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2015
maglietta e cappellino, rifiutai di passeggiare, rifiutai i racchettoni
256
2015
dietro, era la mano di Marie che mi sollevava
257
2015
sua sposa da più di un decennio. Mi lasciò
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2015
donna, soprattutto la rincorsa di mio padre verso sua
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2015
che dovevo fare finta di niente. ¶ Feci una doccia
260
2015
sull’amaca. Era questione di tempo. Mamma spuntò poco
261
2015
era stato un intreccio di uteri, e forse una
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2015
e la sua aria di azzardo mi convinse a
263
2015
rossa. Avevo l’abitudine di scriverci le cose più
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2015
le cose più grandi di me. A Milano l
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2015
riempito con una ventina di scintille, Pellerossa accompagnano chi
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2015
lui rallentò e prima di entrare mi sorrise. Lo
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2015
sinistra. Venne l’asso di spade. Nella simbologia di
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2015
di spade. Nella simbologia di mamma annunciava un successo
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2015
la pagava l’azienda di papà che vendeva Fiori
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2015
papà che vendeva Fiori di Bach e rimedi omeopatici
271
2015
Mamma teneva lezioni private di italiano, spendeva in Montenapoleone
272
2015
santoni. Frequentava un gruppo di fanatici che le avevano
273
2015
delle premonizioni in cambio di centomila lire a seduta
274
2015
a seduta. Controllava fondi di caffè e segni zodiacali
275
2015
carte. Si era stancata di colpo, perché l’utero
276
2015
imparato. Interpretavo un mazzo di briscola meglio dell’istinto
277
2015
del futuro più che di me stesso. Che quella
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2015
notte, prima della partenza di Emmanuel e Marie, preparò
279
2015
l’acconciatura a mo’ di ananas. Io mi rintanai
280
2015
e Marie si presentarono di colpo, vestiti come il
281
2015
il ristorante. Rimasi indietro di qualche passo e riuscii
282
2015
in veranda. L’asso di spade diede il primo
283
2015
quando mi ritrovai seduto di fronte a Marie. Ricordo
284
2015
che mangiai mezza zuppa di ostriche e due bocconi
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2015
ostriche e due bocconi di salmone. Papà tenne viva
286
2015
era finito l’insegnamento di Gramsci? ¶ – Tutte chiacchiere – disse
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2015
almeno avrete un argomento di conversazione. ¶ – Chiedilo tu, al
288
2015
assistere alle due nature di mia madre: la soddisfazione
289
2015
e un silenzio prolungato di mia madre. Sul lato
290
2015
lato passeggero della Citroën di Emmanuel sedeva una trentenne
291
2015
chiara con la pelle di luna e le lentiggini
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si aggiustò un foulard di seta e mi disse
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i ritornelli, un cappello di paglia che Marie aveva
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non sentivo l’affanno di disturbare. Mi ero sistemato
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si vedeva una spalla di Marie e il suo
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e allargai il campo di visuale. C’era più
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che lei mi chiese di allungare una mano. – Avanti
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che ringraziai la Madonna di Notre-Dame per non
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il più affascinante professore di Parigi. ¶ Il mio carattere
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papà mi aveva consigliato di usare per tramortire le
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Scavava in un fondo di verità, e colpiva alla
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l’altra. Venne verso di me, mi mostrò dove
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a disposizione poco più di una branda da campeggio
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l’orecchio al muro di cartongesso: sentii la voce
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cartongesso: sentii la voce di Emmanuel. E quella della
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un temerario in grado di schivare sette agguati aerei
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padre scardinava le detonazioni di mia madre e sorvolava
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stato eletto miglior venditore di Fiori di Bach dell
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miglior venditore di Fiori di Bach dell’Europa centro
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aveva festeggiato quattordici anni di matrimonio con mamma. ¶ Per
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sera a Deauville decise di portarci al casinò. Avrebbe
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a mia madre utopie di mobilità economica. ¶ – E Libero
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Emmanuel, mamma si offrì di restare con me. Chiesi
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me. Chiesi e ottenni di rimanere in solitudine a
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Liberò. – Marie veniva verso di me. ¶ La salutai. ¶ Mi
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ordinò un rosé. Scoprii di lei che possedeva l
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del bere in punta di labbra, snocciolava le olive
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preferito era Lo straniero di Camus. Pizza ai quattro
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si domandò): uno magnifico di cinque anni, gli altri
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quello che le rivelai di me: avevo fatto uno
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uno sciopero della fame di due pasti per oppormi
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McEnroe, ero un campione di puzzle e andavo matto
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matto per il purè di patate. Ero capace di
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di patate. Ero capace di dormire anche quindici ore
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dormire anche quindici ore di fila. La mia tartaruga
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voluto fare il lavoro di papà o la guardia
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noia tranne le storie di indiani. Mi chiese come
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silenzio. Lei mi abbracciò di colpo, si protese in
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C’era un profumo di torta in forno e
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amaca ad ascoltare Deauville di notte, gli echi delle
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chiamarmi. Arraffai uno strappo di carta igienica e mi
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lì il senso pratico di papà, nel compimento di
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di papà, nel compimento di una masturbazione circense che
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eros è l’arte di immaginare situazioni realistiche con
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situazioni realistiche con possibilità di fallimento: mi vidi di
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di fallimento: mi vidi di nuovo al bar du
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mamma riempiva i piatti di cappelletti e raccontava di
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di cappelletti e raccontava di come l’utero sia
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modernità. Versò il brodo di gallina e disse – Impariamo
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con le sue ondate di suffragette che hanno liberalizzato
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perché adorava i luccichii di place Vendôme e le
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per riportarmi al trauma di un mese prima, il
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era Emmanuel, l’amico di famiglia. Papà era uscito
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avevo intuito il movimento di liberazione. Avanti e indietro
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con costanza. L’inganno di mamma, l’estasi di
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di mamma, l’estasi di Emmanuel. La mia gelosia
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Mamma mi chiamava Ometto di mondo, papà diceva Cher
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ufficiale nel suo circolo di attenzioni. L’equazione fu
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e il modo esatto di interpretarla. A ogni preoccupazione
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godimento barattava un paio di piagnistei. Ricordo alla perfezione
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alla perfezione tre elementi di quei primi autoerotismi: le
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inaspettato ribollire cerebrale. Amplessi di cinque-sei secondi mi
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sul Centrale degli Open di Francia, privilegio che negli
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era il piatto preferito di Manù. ¶ Quella sera pianse
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per il suo torneo di bridge e io ero
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ero il suo ometto di mondo e mi tenne
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Emmanuel tornò una sera di qualche settimana dopo. Quando
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bene l’umanità, ometto di mondo? ¶ – L’utero e
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suo cuscino, mamma sapeva di glicine, e aspettai che
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al timo. Ricordo tutto di quella sera: il cambiamento
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Ricordo anche un paio di dettagli: Emmanuel che non
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per confermare la presenza di Dio. ¶ Dissi a mamma
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che era il momento di andare. Si era messa
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per questo la teoria di mio padre sarebbe stata
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gli imbianchini, i direttori di banca, i commercianti di
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di banca, i commercianti di surgelati e i padri
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padri dei miei amici di Milano ogni volta che
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prenderli in anticipo, anche di un’ora, perché sapevano
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pace al­l’entrata di Notre-Dame, mamma mi
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vedi Gesù al centro di tutto? Ecco, non guardare
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vede e provvede, – finì di dirlo e il bottone
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io chiesi alla Vergine di non fare più entrare
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Peugeot 305 e il terrore di passare le ferie da
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e tardivo, ancora latitante di eiaculazione al contrario di
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di eiaculazione al contrario di Mario e Lorenzo, i
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Lorenzo, i miei amici di Milano. Loro fiorivano, io
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ambiguo da una compagna di classe: migliore amico di
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di classe: migliore amico di Stefania, confidente di Lucia
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amico di Stefania, confidente di Lucia, complice di Maria
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confidente di Lucia, complice di Maria e servitore della
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che Mario aveva consumato di baci. ¶ Per Deauville chiesi
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della partenza, un venerdì di luglio che abbagliava una
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dopo provocò una smorfia di soddisfazione di mio padre
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una smorfia di soddisfazione di mio padre e un
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ad aiutare il professore di sociologia in un seminario
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assistere ai suoi interventi di contenuti istituzionali intrecciati a
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lei acquistò una fierezza di coppia che spazzò via
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alfabeto minuzioso che parlava di gesti piccoli e di
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di gesti piccoli e di protezioni minute. Mi facevo
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la facevano ridere prima di dormire, cucinavo stramberie associando
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il giorno, lei diceva di fare lo stesso, certe
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frase: Leva gli occhi di dosso alle turiste. ¶ Era
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antonomasia agitava i gruppi di ragazze ai tavoli, e
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gratuito. C’era qualcosa di più, e mi spaventò
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domanda, una sera prima di dormire: – Pensi mai ad
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liberatorio schiacciato dal senso di colpa e lo sgomento
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colpa e lo sgomento di chi, incredibilmente, la stava
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facevamo l’amore fingevo di essere un altro, personificavo
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altro, personificavo l’estasi di chi l’aveva conquistata
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l’aveva conquistata al di là di ogni aspettativa
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conquistata al di là di ogni aspettativa. Erano eccitazioni
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bagno e una specie di camicia da notte nell
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armadio. Arrivarono mesi furiosi di cinema e libri e
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e filosofia, una divergenza di interessi l’avevamo sulla
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tessera del Partito comunista di papà, la mise nel
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i suoi peccati e di conseguenza anche i miei
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Mamma le parlava poco di me per rispetto. E
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E un senso preciso di solidità. L’ultimo anno
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il sesso avevano invaso di endorfine i neuroni, che
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vedemmo Il colore viola di Spielberg. Tornammo a casa
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un pugno per dirmi di calmarmi e a quel
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terra. Lei si voltò di scatto, mi fissava. Sapeva
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si ritraeva per finire di leggere un romanzo o
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ansia legata alla tesi di laurea. Allora chiedevo se
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iniziavo con il movimento di liberazione mentre le sfioravo
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a settimana e ognuna di quelle notti erose le
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era cambiato. Cercavamo mondi di appartenenza e ci lasciavamo
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le confidai la distrazione di Lunette e anche i
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che era un fatto di svuotamento: – Più c’è
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un mese dalla laurea di Lunette aprii il barattolo
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e presi un foglio di carta, lo divisi in
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scrivere in ogni pezzo di carta un luogo del
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dei soldi: le correzioni di bozze e le sostituzioni
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concedermi una settimana estiva di ferie. Era il mio
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Era il mio regalo di laurea per lei. Lasciai
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mi diressi all’agenzia di viaggi vicina a place
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place des Vosges, prima di entrare pescai uno dei
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pescai uno dei pezzetti di carta: New York. ¶ Chiesi
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valigia. Mamma aveva quella di Louis Vuitton, noi un
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Spalding con le cinghie di corda. Monsieur Marsell me
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trenino o un indiano di plastica, a volte un
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a volte un puzzle di pochi pezzi. Poi mi
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Lorenzo, così la finisce di mettere in giro certe
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casa mia, sulla poltrona di Monsieur Marsell o sul
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Magots. Ignoravo il monito di mia madre: Usa le
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Usa le precauzioni, ometto di mondo. Provai un paio
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mondo. Provai un paio di volte, lui si afflosciò
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con l’assoluta meraviglia di una scoperta: capii che
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vinceva. Praticarlo era meglio di immaginarlo. Il sabato del
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sulla Senna, smise anche di venirmi a trovare. Lunette
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trovare. Lunette mi confidò di temere per l’amicizia
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fondue au fromage. E di Mitterrand. E dei Bleus
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e Antoine ritrovammo squarci di intesa, era la nostra
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stava adottando e chiedeva di mia madre, Perché non
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intravisto Lunette al funerale di papà e l’aveva
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offerto invano l’aiuto di un amico psicoterapeuta quando
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mia assenza in esempio di sacrificio. Quando entrammo nella
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Quando entrammo nella casa di rue des Petits Hôtels
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ci accolse in scarpe di vernice e con un
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e prese la bottiglia di Chardonnay che avevamo portato
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che avevamo portato. Dichiarò di essere eccitato all’idea
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essere eccitato all’idea di passare una serata con
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i cappelletti alla scorza di limone o dal fatto
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femminista e sulla possibilità di convivenza tra educazione religiosa
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cubiste e all’abitudine di visitare il Centre Pompidou
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la pirofila aveva rischiato di marchiare a fuoco le
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a fuoco le dita di mia madre. Madame Marsell
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Lunette si era alzata di scatto e gliela aveva
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mia mamma è piena di cicatrici. ¶ Prima di andarcene
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piena di cicatrici. ¶ Prima di andarcene Madame Marsell mostrò
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regalò La vie aigre di Luciano Bianciardi. Poi l
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camera mia e prima di andare con Emmanuel in
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Si imbatté nel quaderno di Lupin, lo lisciò piano
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bianche. Aveva questo modo di sfiorare le cose, si
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sovrappensiero per introiettare ognuna di quelle materie. Rimasi alle
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apprensioni e le possibilità di qualcosa di buono. Non
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le possibilità di qualcosa di buono. Non ero più
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potuto prendere le ferite di un altro essere umano
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essere umano e tentare di ripararle, e che io
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mia cameretta, le chiesi di sedersi sul letto e
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solitudini e dai carichi di sogni e repressioni. Dal
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e repressioni. Dal trauma di mamma ed Emmanuel. Lunette
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perdevo la mia infanzia di mansuetudine, di ometto di
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mia infanzia di mansuetudine, di ometto di mondo, di
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di mansuetudine, di ometto di mondo, di individualità, a
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di ometto di mondo, di individualità, a favore di
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di individualità, a favore di un punto di non
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favore di un punto di non ritorno. ¶ Allora era
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e Lunette ritagliammo su di noi l’anno che
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un lavoretto come correttrice di bozze in una casa
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Sedeva dall’altra parte di place Saint-Germain, un
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Magots. Mi fece segno di raggiungerla, attraversai maldestro la
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io mi resi conto di non averla mai toccata
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un documentario sui draghi di Komodo. C’era una
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le staccò una zampa di netto. I draghi di
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di netto. I draghi di Komodo hanno in dotazione
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Lui era una via di mezzo, e io rimpiansi
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si provava. La perdita di se stessi. L’assoluta
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reggiseno con un gioco di prestigio. Aveva tette più
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Aveva tette più colme di quanto apparivano vestite. Le
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lo scrissi nel quaderno di Lupin per tradurre lo
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per tradurre lo sconquasso di quella notte. Dormii solo
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mano altrui. L’idea di tornare alla masturbazione mi
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dava un preciso senso di vuoto e un’inconsistenza
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andata bene, Grand. ¶ Dissi di sì, era andata bene
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stava frequentando un architetto di nome Jacques che le
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appena uscito. Mi disse di aspettarla e andò dentro
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ritornò con L’amante di Marguerite Duras. ¶ – È furba
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alla luce la parte di me che era me
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una creatura in via di estinzione. Trasformavo la vigilia