Paolo Cognetti, Il ragazzo selvatico, 2013
concordanze di «di»
n | autore | testo | anno | concordanza |
---|---|---|---|---|
1 | 2013 | quella parte all’inizio di giugno regnava il giallo | ||
2 | 2013 | pascolo, avanzando i paletti di qualche metro al giorno | ||
3 | 2013 | vitelli e una trentina di mucche adulte si precipitavano | ||
4 | 2013 | verso la nuova striscia di erba alta. Erano quasi | ||
5 | 2013 | e muscolose. A sera di quel prato non era | ||
6 | 2013 | per loro le croste di formaggio, tornavano a trovarmi | ||
7 | 2013 | alle croste qualche biscotto, di quelli che tra me | ||
8 | 2013 | due invece erano liberi di gironzolare fino al momento | ||
9 | 2013 | gironzolare fino al momento di ricondurre le bestie nella | ||
10 | 2013 | pastore giovane, facevano gioco di squadra: accerchiavano la mandria | ||
11 | 2013 | rissa. Per questo decisi di non chiamarlo Black, ma | ||
12 | 2013 | colpa: prendeva una buccia di salame e subito scappava | ||
13 | 2013 | passione per i rametti di larice lanciati a grande | ||
14 | 2013 | lasciava un buon odore di stalla nelle mani. Stava | ||
15 | 2013 | e così quello scappò di nuovo, e gli altri | ||
16 | 2013 | quel punto era fradicio di pioggia: guardò i vitelli | ||
17 | 2013 | ancora, e avevo deciso di fare le tagliatelle verdi | ||
18 | 2013 | tagliatelle verdi. Raccolsi foglie di ortiche e spinacio selvatico | ||
19 | 2013 | quando sentii un frastuono di campanacci e le grida | ||
20 | 2013 | campanacci e le grida di un pastore. Mi affacciai | ||
21 | 2013 | a rivolgermi un cenno di saluto, benché non avessimo | ||
22 | 2013 | gli diedi un colpetto di bastone sul fianco, e | ||
23 | 2013 | andava dietro. Tutto fiero di me li portai a | ||
24 | 2013 | vitelli con una corda di canapa e mi chiese | ||
25 | 2013 | insieme da una placca di metallo e un po | ||
26 | 2013 | metallo e un po’ di viti. Di me sapeva | ||
27 | 2013 | un po’ di viti. Di me sapeva già tutto | ||
28 | 2013 | quarto d’ora circa di sentiero, e grazie all | ||
29 | 2013 | e grazie all’impresa di quel giorno mi guadagnai | ||
30 | 2013 | finire la mia stagione di solitudine. ¶ Alle sette passò | ||
31 | 2013 | passò Mozzo in cerca di biscotti, e mi scrutò | ||
32 | 2013 | scarponi, presi la bottiglia di Nebbiolo che tenevo da | ||
33 | 2013 | sua, e anche parlando di donne gli piaceva fare | ||
34 | 2013 | fosse molto più anarchico di me: lui che non | ||
35 | 2013 | banca; non aveva bisogno di soldi se non per | ||
36 | 2013 | nessun sondaggio né indagine di mercato, non era nella | ||
37 | 2013 | non era nella media di niente. Un uomo così | ||
38 | 2013 | modo suo, era quanto di più sovversivo io riuscissi | ||
39 | 2013 | usavo parole difficili smetteva di ascoltarmi. Così lo accontentai | ||
40 | 2013 | stalla, un pascolo coperto di neve per sei mesi | ||
41 | 2013 | o spaccare qualche quintale di legna, ma prima di | ||
42 | 2013 | di legna, ma prima di sera col trattore tornava | ||
43 | 2013 | sonori ceffoni: al momento di essere legate le mucche | ||
44 | 2013 | mucche si ribellavano, mettendosi di traverso e scambiandosi di | ||
45 | 2013 | di traverso e scambiandosi di posto tra loro, così | ||
46 | 2013 | era una stanza rivestita di legno, tre metri per | ||
47 | 2013 | all’interno era stipata di oggetti: alle pareti una | ||
48 | 2013 | alle pareti una collezione di campanacci e collari, le | ||
49 | 2013 | quattro o cinque ore di cammino andando di buon | ||
50 | 2013 | ore di cammino andando di buon passo. Be’, disse | ||
51 | 2013 | Loro erano ai giri di grappa, io avevo quattordici | ||
52 | 2013 | e un gran bisogno di dimostrare il mio coraggio | ||
53 | 2013 | passammo la prima ora di cammino a inciampare nelle | ||
54 | 2013 | il primo a proporre di tornare indietro. A poco | ||
55 | 2013 | indietro. A poco più di metà strada, verso le | ||
56 | 2013 | ai pascoli ci sembrò di sentire il suono di | ||
57 | 2013 | di sentire il suono di un organo. Poi scorgemmo | ||
58 | 2013 | Poi scorgemmo il bagliore di una finestrella. Chi stava | ||
59 | 2013 | l’organo alle tre di notte, in una baita | ||
60 | 2013 | e mio zio decisero di non bussare, ma di | ||
61 | 2013 | di non bussare, ma di presentarsi cantando a squarciagola | ||
62 | 2013 | coro alpino: nel giro di due strofe la musica | ||
63 | 2013 | pianterreno e il padrone di casa venne ad aprirci | ||
64 | 2013 | sembrava per nulla contento di vederci. Era evidente che | ||
65 | 2013 | compagnia, ma si sforzò di essere ospitale: ci preparò | ||
66 | 2013 | pile, declinò i tentativi di conversazione, ci augurò buon | ||
67 | 2013 | ma non ricordo niente di quell’alba: chi era | ||
68 | 2013 | non proprio un matto di montagna; invece adesso, davanti | ||
69 | 2013 | avrei voluto esser capace di suonare anch’io. Una | ||
70 | 2013 | restava che un mucchio di braci incandescenti. Sentivo odore | ||
71 | 2013 | braci incandescenti. Sentivo odore di cenere e terra umida | ||
72 | 2013 | a pelo era fradicio di rugiada. Così mi alzai | ||
73 | 2013 | ebbe l’immediato effetto di svegliarmi. Ero incerto se | ||
74 | 2013 | Ancora quel vecchio bisogno di prove di virilità: ma | ||
75 | 2013 | vecchio bisogno di prove di virilità: ma se il | ||
76 | 2013 | vidi il profilo inconfondibile di una volpe. Il muso | ||
77 | 2013 | Non si era accorta di me: annusava il terreno | ||
78 | 2013 | io restai immobile sperando di non essere visto ancora | ||
79 | 2013 | nel prato illuminava tutto di una luce fredda. La | ||
80 | 2013 | leccò qualcosa, un pezzetto di carne che mi era | ||
81 | 2013 | forse per una folata di vento che le aveva | ||
82 | 2013 | intimo della solitudine. Molti di noi sono più soli | ||
83 | 2013 | è misurata dalle miglia di distanza tra un uomo | ||
84 | 2013 | suo prossimo. ¶ La compagnia di solito è cosa da | ||
85 | 2013 | senza avere il tempo di acquisire nuovo valore uno | ||
86 | 2013 | altro un nuovo assaggio di quel vecchio formaggio ammuffito | ||
87 | 2013 | accordarci su una serie di regole, chiamate educazione e | ||
88 | 2013 | frequenti incontri, ed evitare di dichiararci guerra a vicenda | ||
89 | 2013 | rispetto reciproco. ¶ Ho sentito di un uomo che si | ||
90 | 2013 | boschi e stava morendo di stanchezza e di fame | ||
91 | 2013 | morendo di stanchezza e di fame ai piedi di | ||
92 | 2013 | di fame ai piedi di un albero, la cui | ||
93 | 2013 | portavano ancora il gilet di velluto e il cappello | ||
94 | 2013 | velluto e il cappello di feltro, un costume a | ||
95 | 2013 | come se avessero bisogno di riabituarsi al paesaggio. Era | ||
96 | 2013 | una vita più dura di quella invernale, eppure c | ||
97 | 2013 | contemplare le nuvole gonfie di pioggia. Tra una e | ||
98 | 2013 | altra si aprivano scorci di blu. Due aquile volteggiavano | ||
99 | 2013 | a caccia dei cuccioli di camoscio e stambecco che | ||
100 | 2013 | alpeggi deserti, in cerca di rifiuti di cibo o | ||
101 | 2013 | in cerca di rifiuti di cibo o di qualche | ||
102 | 2013 | rifiuti di cibo o di qualche carcassa di roditore | ||
103 | 2013 | o di qualche carcassa di roditore che non aveva | ||
104 | 2013 | avvicinarono, scesero un po’ di quota e così mi | ||
105 | 2013 | assistendo sembrava una lezione di volo. L’adulto ripeteva | ||
106 | 2013 | una corrente ascensionale, poi di colpo raccoglieva le ali | ||
107 | 2013 | controllo. Sembrava il numero di un pilota acrobatico. Qualche | ||
108 | 2013 | mi accolse una selva di fischi e un fuggi | ||
109 | 2013 | mi avvicinai piano, cercando di non fare movimenti bruschi | ||
110 | 2013 | arrivai a tre metri di distanza lei sparì nel | ||
111 | 2013 | accanto con cautela. Pensai di cantarle una canzone, e | ||
112 | 2013 | André: In un vortice di polvere gli altri vedevan | ||
113 | 2013 | me ricordava la gonna di Jenny in un ballo | ||
114 | 2013 | Jenny in un ballo di tanti anni fa. ¶ Bastarono | ||
115 | 2013 | ascoltava, mi annusava, cercava di capire che razza di | ||
116 | 2013 | di capire che razza di nemico ero. Io andai | ||
117 | 2013 | la mia terra vibrare di suoni, era il mio | ||
118 | 2013 | suonato, per un fruscio di ragazze a un ballo | ||
119 | 2013 | cantai per tre volte di fila, e la marmotta | ||
120 | 2013 | Nonostante fosse passato più di un mese, mi ritrovavo | ||
121 | 2013 | preda a un senso di catastrofe imminente. In città | ||
122 | 2013 | in cui il flusso di traffico non si esauriva | ||
123 | 2013 | e per un gioco di specchi vedevo i fanali | ||
124 | 2013 | delle ambulanze, il verde di una farmacia notturna. Ogni | ||
125 | 2013 | una sirena, versi acuti di uccelli sopra il mormorio | ||
126 | 2013 | Sentire la vita sotto di me mi tranquillizzava, i | ||
127 | 2013 | sonno. ¶ Nella baita precipitai di nuovo nelle paure infantili | ||
128 | 2013 | dei larici. Il verso di un capriolo nel bosco | ||
129 | 2013 | uno lo immagina, niente di simile a un belato | ||
130 | 2013 | piuttosto a un colpo di tosse rauco, l’abbaiare | ||
131 | 2013 | tosse rauco, l’abbaiare di un cane senza voce | ||
132 | 2013 | che smonta dal turno di notte, mi assaliva un | ||
133 | 2013 | maglioni, riempii una borraccia di vino, presi il sacco | ||
134 | 2013 | a pelo e decisi di bivaccare fuori. Era una | ||
135 | 2013 | fuori. Era una specie di terapia d’urto. Verso | ||
136 | 2013 | punta a qualche rametto di salice e con quegli | ||
137 | 2013 | quegli spiedi infilzai pezzi di salsiccia da arrostire. Come | ||
138 | 2013 | avevo una piadina croccante, di quelle che cucinavo impastando | ||
139 | 2013 | ogni boccone un sorso di vino. Alle dieci, calato | ||
140 | 2013 | e ci entrai. Scoprii di non avere sonno. Allora | ||
141 | 2013 | in mente un’altra di molte estati prima, cominciata | ||
142 | 2013 | cominciata in un bar di paese con mio padre | ||
143 | 2013 | cena mio padre raccontò di una montagna, lì nella | ||
144 | 2013 | erano circa duemila metri di dislivello, quattro o cinque | ||
145 | 2013 | Remigio, il mio padrone di casa. Era venuto a | ||
146 | 2013 | un buon lettore: parlammo di Erri De Luca e | ||
147 | 2013 | Erri De Luca e di Mauro Corona, poi sfogliammo | ||
148 | 2013 | gli prestai i racconti di Rigoni Stern a cui | ||
149 | 2013 | uno strano contrasto, quello di un uomo giovane e | ||
150 | 2013 | Orto ¶ Dopo la scorta di legna c’era un | ||
151 | 2013 | spinta decisiva. Una mattina di fine maggio, in attesa | ||
152 | 2013 | a leggere il capitolo di Walden sul campo di | ||
153 | 2013 | di Walden sul campo di fagioli: “Che cosa significasse | ||
154 | 2013 | benché fossero molti più di quelli che mi servivano | ||
155 | 2013 | fare che quella porzione di superficie terrestre, che prima | ||
156 | 2013 | piante infestanti, dolci frutti di bosco e fiori gentili | ||
157 | 2013 | quotidiano”. ¶ Incantato dalle parole di Thoreau, studiai il pascolo | ||
158 | 2013 | il sole dalle nove di mattina alle otto di | ||
159 | 2013 | di mattina alle otto di sera, e l’acqua | ||
160 | 2013 | passi. Mi sembrava già di vedere il rosso dei | ||
161 | 2013 | il giallo dei fiori di zucchina. Ero impaziente di | ||
162 | 2013 | di zucchina. Ero impaziente di cominciare la mia vita | ||
163 | 2013 | coste. Con un po’ di fortuna sarei riuscito a | ||
164 | 2013 | a motore, delle dimensioni di un tagliaerbe, la cui | ||
165 | 2013 | terreno per qualche decina di centimetri, rivolta le zolle | ||
166 | 2013 | quel modo un rettangolo di quattro metri per sei | ||
167 | 2013 | steccato con quattro paletti di larice. Ci avvolsi intorno | ||
168 | 2013 | ed ero tutto contento di come stava venendo il | ||
169 | 2013 | ad ammirarlo la voce di Thoreau svanì, e al | ||
170 | 2013 | note del Suonatore Jones di De André. Il pezzo | ||
171 | 2013 | coltivati dorme la libertà. Di colpo, quelle sei gobbe | ||
172 | 2013 | colpo, quelle sei gobbe di terra smossa mi sembrarono | ||
173 | 2013 | il bastone e decisi di andare a camminare. ¶ Salii | ||
174 | 2013 | Salii più in alto di dove mi fossi mai | ||
175 | 2013 | nuvole basse, la minaccia di pioggia e il vento | ||
176 | 2013 | giù per un boschetto di abeti con l’intenzione | ||
177 | 2013 | abeti con l’intenzione di attraversarlo e risalire la | ||
178 | 2013 | bosco trovai un ponticello di legno, un villaggio di | ||
179 | 2013 | di legno, un villaggio di una decina di case | ||
180 | 2013 | villaggio di una decina di case sulla riva di | ||
181 | 2013 | di case sulla riva di un torrente. Avevano quasi | ||
182 | 2013 | crollo. Superando il senso di abbandono entrai in una | ||
183 | 2013 | stanza trovai un lettino di legno, una panca, uno | ||
184 | 2013 | segni più recenti: scatolette di carne e sardine, bottiglioni | ||
185 | 2013 | carne e sardine, bottiglioni di vino, una camicia ridotta | ||
186 | 2013 | a stracci, i rifiuti di qualche pastore che si | ||
187 | 2013 | era un odore opprimente di muffa e tornai all | ||
188 | 2013 | pendio raggiunsi la cima di un picco, e finalmente | ||
189 | 2013 | parte vidi il lago di cui avevo sentito parlare | ||
190 | 2013 | coperto da uno strato di ghiaccio e circondato dalla | ||
191 | 2013 | più scoscese. Avevo pensato di raggiungerlo, ma vederlo così | ||
192 | 2013 | dall’alto, nel gelo di quella conca in ombra | ||
193 | 2013 | in realtà il prodotto di molti secoli di lavoro | ||
194 | 2013 | prodotto di molti secoli di lavoro umano, era un | ||
195 | 2013 | artificiale tanto quanto quello di città. Senza l’uomo | ||
196 | 2013 | caduti, dai massi coperti di muschio e un sottobosco | ||
197 | 2013 | e un sottobosco folto di ginepro, mirtillo e radici | ||
198 | 2013 | ma una lunga storia di presenza umana, che oggi | ||
199 | 2013 | soffrono come della morte di una civiltà, a me | ||
200 | 2013 | a me succedeva invece di gioire trovando un rudere | ||
201 | 2013 | esplorazioni assunsero il carattere di un’indagine, il tentativo | ||
202 | 2013 | un’indagine, il tentativo di leggere le storie scritte | ||
203 | 2013 | rifiuti. Un vecchio secchio di legno marcio e mezzo | ||
204 | 2013 | allevatore aveva avuto bisogno di una stalla più spaziosa | ||
205 | 2013 | Era la più grande di tutte, ma anche la | ||
206 | 2013 | un litigio per questioni di confini? La quarta baita | ||
207 | 2013 | balconcino con qualche tentativo di decorazione, i vetri alle | ||
208 | 2013 | gobba qua e là, di un bianco sporco che | ||
209 | 2013 | che in compenso godeva di un panorama senza ostacoli | ||
210 | 2013 | tempo fosse un mucchio di cocci che non era | ||
211 | 2013 | trovandoci sotto un manico di legno, un grosso chiodo | ||
212 | 2013 | chiodo ritorto, un groviglio di fil di ferro, una | ||
213 | 2013 | un groviglio di fil di ferro, una vanga arrugginita | ||
214 | 2013 | aver ricevuto il compito di registrare tutti gli edifici | ||
215 | 2013 | il tre, quella intonacata di bianco il quattro. Ma | ||
216 | 2013 | chiamarmi re o imperatore di tutto il territorio che | ||
217 | 2013 | solo. ¶ Neve ¶ Una mattina di metà maggio mi svegliai | ||
218 | 2013 | a me. Un temporale di lampi e tuoni, come | ||
219 | 2013 | fuori. Misuravo lo strato di neve che si accumulava | ||
220 | 2013 | ed ecco la neve di maggio. Dura solo poche | ||
221 | 2013 | e preoccupazione alle femmine di capriolo in attesa del | ||
222 | 2013 | parto.” ¶ Verso le sette di sera il cielo si | ||
223 | 2013 | neve trovai diverse tracce di selvatici: una lepre, una | ||
224 | 2013 | una lepre, una coppia di caprioli, moltissimi uccelli, altre | ||
225 | 2013 | io, a casa, pensavo di essere tanto solo e | ||
226 | 2013 | invece avevo occhi incapaci di vedere, e dalla finestra | ||
227 | 2013 | piano si sarebbero fidati di me. Per il momento | ||
228 | 2013 | partendo da un cespuglio di ginepro vicino alla mulattiera | ||
229 | 2013 | vivo. I rami coperti di germogli affondavano nella neve | ||
230 | 2013 | neve, e mi sembrava di sentirlo rantolare come un | ||
231 | 2013 | ceduto all’ultima nevicata di maggio, imprevista e fatale | ||
232 | 2013 | Era la prima forma di vita con cui entravo | ||
233 | 2013 | uno straccio sul fondo di una scatola da scarpe | ||
234 | 2013 | sarà stata la dieta di un uccellino così piccolo | ||
235 | 2013 | a dargli delle palline di pane, e vidi che | ||
236 | 2013 | erano solo un’illusione di vitalità. Quando tornai a | ||
237 | 2013 | sarebbe diventato il pasto di una volpe o di | ||
238 | 2013 | di una volpe o di un corvo. Lasciarlo a | ||
239 | 2013 | difficile descrivere l’effetto di una visita dopo un | ||
240 | 2013 | visita dopo un periodo di completa solitudine: per me | ||
241 | 2013 | cucine avevano il secchiaio di pietra, e i bagni | ||
242 | 2013 | erano incisi due nomi di ragazza: Angela e Maddalena | ||
243 | 2013 | inizio secolo, al servizio di qualche dama di corte | ||
244 | 2013 | servizio di qualche dama di corte, e immaginavo i | ||
245 | 2013 | farne un condominio. Così di quel luogo, come scriveva | ||
246 | 2013 | valanga osservando le chiazze di neve nel pascolo di | ||
247 | 2013 | di neve nel pascolo di fronte alla baita. Benché | ||
248 | 2013 | terra intrisa d’acqua di fusione, e nidificano nelle | ||
249 | 2013 | delle baite”. Infatti due di loro avevano fatto il | ||
250 | 2013 | proprio sopra il trave di colmo della mia, in | ||
251 | 2013 | mista a un po’ di neve che cominciava a | ||
252 | 2013 | quando andavo a letto. ¶ Di notte stentavo ad addormentarmi | ||
253 | 2013 | normale e mi sembrava di avere un tamburo nel | ||
254 | 2013 | odori, c’è bisogno di tempo per lasciarsi cullare | ||
255 | 2013 | la pioggia sul tetto di pietra. E questi passi | ||
256 | 2013 | venuto istintivo il pensiero di un ladro. Lassù dovevo | ||
257 | 2013 | un selvatico in cerca di cibo. Serviva a poco | ||
258 | 2013 | ogni versante, il paesaggio di montagna si mostra sotto | ||
259 | 2013 | solo, un intero gruppo di montagne; così in mezzo | ||
260 | 2013 | ogni onda è irta di innumerevoli piccole onde irregolari | ||
261 | 2013 | andava. Attraversai un bosco di larici, i loro tronchi | ||
262 | 2013 | ogni tanto al verde di un abete più giovane | ||
263 | 2013 | sassi, dalle radici scoperte di un larice, formando torrenti | ||
264 | 2013 | larice, formando torrenti torbidi di fango. Dove il sentiero | ||
265 | 2013 | quel buco e decisi di tornare indietro. Scesi a | ||
266 | 2013 | alta; canzoni d’amore, di montagna, di lotta, non | ||
267 | 2013 | d’amore, di montagna, di lotta, non vedevo anima | ||
268 | 2013 | pensato che il senso di solitudine sarebbe aumentato con | ||
269 | 2013 | dopo i primi giorni di spaesamento ero pieno di | ||
270 | 2013 | di spaesamento ero pieno di cose da fare. Estendere | ||
271 | 2013 | regalava sorprese: il teschio di una marmotta, i carboni | ||
272 | 2013 | una marmotta, i carboni di un fuoco all’aperto | ||
273 | 2013 | solchi lasciati dalle ruote di un trattore. Il buco | ||
274 | 2013 | un trattore. Il buco di un topolino appena uscito | ||
275 | 2013 | appena oltre la porta di casa e si allargava | ||
276 | 2013 | Fontane. Occupavo la prima di quattro baite in fila | ||
277 | 2013 | a sud, sul colmo di una valletta percorsa da | ||
278 | 2013 | ogni tanto da cumuli di pietre bianche, squadrate con | ||
279 | 2013 | incredibilmente simile al letto di un fiume. Accanto al | ||
280 | 2013 | al ruscello, in corrispondenza di ogni baita, c’era | ||
281 | 2013 | bevessi come qualunque uomo di città, cioè aprendo un | ||
282 | 2013 | e nel suo sapore di notte mi sembrava di | ||
283 | 2013 | di notte mi sembrava di sentire la brina. ¶ Da | ||
284 | 2013 | che avevo intorno, ricco di sorgenti e ben esposto | ||
285 | 2013 | montagna ha l’aspetto di un prato ben curato | ||
286 | 2013 | della montagna come scie di valanghe. Erano comparsi i | ||
287 | 2013 | storia? Perché avevo bisogno di ripetermi una cosa molto | ||
288 | 2013 | autentico e selvaggio, fatto di alberi, prati, torrenti, era | ||
289 | 2013 | se avessi trovato qualcosa di buono lassù sarei rimasto | ||
290 | 2013 | mi poteva anche succedere di piombare in una disperazione | ||
291 | 2013 | libri e quaderni. Speravo di ricominciare a scrivere, con | ||
292 | 2013 | C’è una specie di commozione nell’aprire una | ||
293 | 2013 | era posato uno strato di polvere, come la cenere | ||
294 | 2013 | istante? Pensai al giorno di dieci anni prima in | ||
295 | 2013 | olfatto, era il profumo di resina a rassicurarmi di | ||
296 | 2013 | di resina a rassicurarmi di essere di nuovo a | ||
297 | 2013 | a rassicurarmi di essere di nuovo a casa. Le | ||
298 | 2013 | e scricchiolare nelle notti di gennaio, quando lassù la | ||
299 | 2013 | godere del pallido sole di marzo, i muri tiepidi | ||
300 | 2013 | grondaie. Se il fine di una casa è quello | ||
301 | 2013 | una casa è quello di essere abitata, pensai, forse | ||
302 | 2013 | provava una sua forma di felicità nel sentire di | ||
303 | 2013 | di felicità nel sentire di nuovo un uomo andare | ||
304 | 2013 | Così quell’acqua fatta di neve e di roccia | ||
305 | 2013 | fatta di neve e di roccia ricominciava a circolare | ||
306 | 2013 | storica degli Stern, vecchia di quattrocento anni e andata | ||
307 | 2013 | luogo in cui rimpiangeva di non essere nato, il | ||
308 | 2013 | sua terra, il senso di patria che per i | ||
309 | 2013 | stagionali, alla maniera giusta di farli. La seconda era | ||
310 | 2013 | quella dell’infanzia, piena di angoli segreti come sono | ||
311 | 2013 | mente: chiuso nel campo di prigionia, nel ’45, Mario aveva | ||
312 | 2013 | e trascorso lunghi giorni di fame a progettare una | ||
313 | 2013 | immaginò in una radura di montagna dove avrebbe vissuto | ||
314 | 2013 | montagna dove avrebbe vissuto di caccia, libri e solitudine | ||
315 | 2013 | come il Nick Adams di Hemingway nel Grande fiume | ||
316 | 2013 | prima. Era una casa di due sole stanze: di | ||
317 | 2013 | di due sole stanze: di sotto, dove una volta | ||
318 | 2013 | un cassettone, la stufa; di sopra la cucina, il | ||
319 | 2013 | sedia. Ma i muri di pietra viva non erano | ||
320 | 2013 | avessero accarezzati, quanto fumo di legna, fiati di bestie | ||
321 | 2013 | fumo di legna, fiati di bestie, vapori di polenta | ||
322 | 2013 | fiati di bestie, vapori di polenta e latte. A | ||
323 | 2013 | chiodo, o un paletto di legno mezzo carbonizzato. Che | ||
324 | 2013 | mi sembrava un po’ di abitare insieme a tutti | ||
325 | 2013 | a tutti quei montanari, di conoscerli attraverso gli spazi | ||
326 | 2013 | ancora anneriva qualche pezzo di muro. ¶ La casa in | ||
327 | 2013 | cima a un viale di faggi, ai piedi di | ||
328 | 2013 | di faggi, ai piedi di una cascata che diventava | ||
329 | 2013 | impetuosa durante le piogge di fine estate. Sull’intonaco | ||
330 | 2013 | soggiorno della regina Margherita di Savoia, quando l’officina | ||
331 | 2013 | aveva ormai l’aspetto di un glorioso maniero diroccato | ||
332 | 2013 | mesi restava chiuso. Privo di manutenzione e riscaldamento, ogni | ||
333 | 2013 | gli diedero il colpo di grazia: una valanga travolse | ||
334 | 2013 | rovina, ricordo lo stupore di trovare la neve all | ||
335 | 2013 | la neve all’inizio di luglio, così alta, ghiacciata | ||
336 | 2013 | dalla città mi sembrava di entrare in un’altra | ||
337 | 2013 | Remigio, ¶ i miei maestri di montagna. ¶ E alla memoria | ||
338 | 2013 | montagna. ¶ E alla memoria di Chris McCandless, ¶ spirito guida | ||
339 | 2013 | su campi e monti ¶ di luce – ¶ Traversai laghi morti | ||
340 | 2013 | Io sognai nella neve di un’immensa ¶ città di | ||
341 | 2013 | di un’immensa ¶ città di fiori ¶ sepolta – ¶ io fui | ||
342 | 2013 | e cantavo fra me di una remota ¶ estate, che | ||
343 | 2013 | importante ricordare l’origine di quel male. Avevo trent | ||
344 | 2013 | ipotesi remota quanto quella di mettersi in viaggio quando | ||
345 | 2013 | tempo tra librerie, negozi di ferramenta, il bar davanti | ||
346 | 2013 | contemplare il cielo bianco di Milano dalla finestra. Soprattutto | ||
347 | 2013 | fui attratto da storie di persone che, per rifiuto | ||
348 | 2013 | mondo, avevano cercato esperienze di solitudine nei boschi. Lessi | ||
349 | 2013 | nei boschi. Lessi Walden di Henry David Thoreau e | ||
350 | 2013 | David Thoreau e Storia di una montagna di Élisée | ||
351 | 2013 | Storia di una montagna di Élisée Reclus. Mi colpì | ||
352 | 2013 | colpì specialmente il viaggio di Chris McCandless, raccontato da | ||
353 | 2013 | pulsione suicida. Io sentivo di capirla e dentro di | ||
354 | 2013 | di capirla e dentro di me la ammiravo. Chris | ||
355 | 2013 | vedere se fossi capace di imparare quanto essa aveva | ||
356 | 2013 | non scoprire, in punto di morte, di non aver | ||
357 | 2013 | in punto di morte, di non aver vissuto. Non | ||
358 | 2013 | vita, né fare pratica di rassegnazione prima del necessario | ||
359 | 2013 | mie estati. Da bambino di città, allevato in appartamento | ||
360 | 2013 | l’idea più assoluta di libertà. Avevo imparato a | ||
361 | 2013 | e in un sistema di autorità e di regole | ||
362 | 2013 | sistema di autorità e di regole a cui obbedire | ||
363 | 2013 | in montagna mi sbarazzavo di tutto e liberavo la | ||
364 | 2013 | da chi è libero di viaggiare e incontrare persone | ||
365 | 2013 | e incontrare persone, o di passare la notte a | ||
366 | 2013 | corteggiare le donne, o di trovarsi dei compagni con | ||
367 | 2013 | o correre sul filo di una cresta dopo cui | ||
368 | 2013 | sembrava l’esatto contrario di quel ragazzo selvatico, così | ||
369 | 2013 | in me il desiderio di andare a cercarlo. Non | ||
370 | 2013 | era tanto un bisogno di partire, quanto di tornare | ||
371 | 2013 | bisogno di partire, quanto di tornare; non di scoprire | ||
372 | 2013 | quanto di tornare; non di scoprire una parte sconosciuta | ||
373 | 2013 | scoprire una parte sconosciuta di me quanto di ritrovarne | ||
374 | 2013 | sconosciuta di me quanto di ritrovarne una antica e | ||
375 | 2013 | e profonda, che sentivo di avere perduto. ¶ Avevo messo | ||
376 | 2013 | da parte un po’ di soldi, il necessario per | ||
377 | 2013 | ero cresciuto: una baita di legno e pietra a | ||
378 | 2013 | dove gli ultimi boschi di conifere cedono il passo | ||
379 | 2013 | trovava a una decina di chilometri dal paese più | ||
380 | 2013 | delle montagne ancora coperti di neve. Lasciai la macchina | ||
381 | 2013 | fino a un gruppo di baite ormai in rovina | ||
382 | 2013 | un tronco, i resti di un muretto a secco | ||
383 | 2013 | giorno il cielo era di un grigio funereo, una | ||
384 | 2013 | Non avevo nessuna intenzione di sottopormi a una tortura | ||
385 | 2013 | pareva di avere niente di rotto. Mi sdraiai su | ||
386 | 2013 | ero per nulla contento di andare via, così per | ||
387 | 2013 | il ritorno avevo deciso di cambiare strada. Sarebbe stato | ||
388 | 2013 | villaggio, a una decina di chilometri da lì, di | ||
389 | 2013 | di chilometri da lì, di cui quel giorno si | ||
390 | 2013 | mappa avrei dovuto scendere di mille metri e poi | ||
391 | 2013 | metri e poi risalire di altri mille in un | ||
392 | 2013 | quota, trovando il modo di aggirare la montagna. Tipico | ||
393 | 2013 | la montagna. Tipico modo di cacciarsi nei guai, quello | ||
394 | 2013 | cacciarsi nei guai, quello di cercare scorciatoie. Così avevo | ||
395 | 2013 | ogni tanto, qualche macchia di ginepro o rododendro, l | ||
396 | 2013 | destra avevo una catena di cime e da ognuna | ||
397 | 2013 | alta quota, e finivano di colpo dove i camosci | ||
398 | 2013 | che cosa ci fosse di là, sperando in un | ||
399 | 2013 | arrivavo in cresta scoprivo di avere di fronte solo | ||
400 | 2013 | cresta scoprivo di avere di fronte solo un’altra | ||
401 | 2013 | per il mio peccato di presunzione. Ore dopo, sdraiato | ||
402 | 2013 | se ero in grado di ritrovare la strada, scappare | ||
403 | 2013 | ogni volta più forte di prima. Avevo imparato a | ||
404 | 2013 | cucinare con le erbe di montagna, a mungere una | ||
405 | 2013 | l’unico vero scopo di ogni eremitaggio. In questo | ||
406 | 2013 | infinite volte. Potevo liberarmi di tutto tranne che di | ||
407 | 2013 | di tutto tranne che di lei. Per questo, sdraiato | ||
408 | 2013 | Ne avevo trovati diversi, di camosci e stambecchi spolpati | ||
409 | 2013 | fossero stati il cibo di qualcun altro. Potendo scegliere | ||
410 | 2013 | e qualche energia sapevo di averla ancora. Aggirai il | ||
411 | 2013 | salire con il ritmo di prima, due passi e | ||
412 | 2013 | piedi. Non mi accorsi di essere in cima al | ||
413 | 2013 | che cercavo. Una decina di baite addossate, due o | ||
414 | 2013 | o trecento metri sotto di me, con il bestiame | ||
415 | 2013 | era un grande paiolo di rame su un fuoco | ||
416 | 2013 | con la tromba. Credo di non essere mai stato | ||
417 | 2013 | e sentire un canto di chiesa. Mi tolsi lo | ||
418 | 2013 | lo zaino, mi sdraiai di nuovo e chiusi gli | ||
419 | 2013 | Ritorno ¶ Nel pomeriggio ero di nuovo alla baita. Da | ||
420 | 2013 | quella casa. Il teschio di stambecco che avevo trovato | ||
421 | 2013 | che chiamavo il dio di Fontane, ancora sorvegliava il | ||
422 | 2013 | perfino portarmi una cassetta di verdura come risarcimento, ma | ||
423 | 2013 | ringraziai e gli dissi di lasciar perdere. L’orto | ||
424 | 2013 | che lì nella baita, di me, non mi dovevo | ||
425 | 2013 | nel bosco. Trovai bacche di ginepro e mirtilli da | ||
426 | 2013 | laricini gialli, qualche mazza di tamburo nelle radure, qualche | ||
427 | 2013 | larice e tirai fuori di tasca il mio quaderno | ||
428 | 2013 | ripensare all’Arboreto salvatico di Rigoni Stern: io abitavo | ||
429 | 2013 | non c’era traccia di faggi, frassini, querce, betulle | ||
430 | 2013 | santi protettori. Così decisi di inaugurare il mio quaderno | ||
431 | 2013 | ringraziamento al piccolo arboreto di Fontane: ¶ Provo rispetto per | ||
432 | 2013 | come per l’abitante di un paese buio. Vive | ||
433 | 2013 | altra volta, e decisi di tornare. ¶ Di nuovo in | ||
434 | 2013 | e decisi di tornare. ¶ Di nuovo in cresta ebbi | ||
435 | 2013 | nuvole e uno scorcio di sole comparì all’improvviso | ||
436 | 2013 | c’era l’ombra di un uomo. Impiegai qualche | ||
437 | 2013 | stesso, un alieno circonfuso di luce. Lo spettacolo durò | ||
438 | 2013 | il bottino della battuta di pesca, e nella corsa | ||
439 | 2013 | pesca, e nella corsa di ritorno elencai tra me | ||
440 | 2013 | fritta nel lardo, filetti di trota in carpione, trota | ||
441 | 2013 | timo selvatico. Avevo voglia di preparare un bel pranzo | ||
442 | 2013 | delle esche, e prima di rientrare liberai le cavallette | ||
443 | 2013 | le mattine e qualcosa di più. Ci assomigliavamo troppo | ||
444 | 2013 | fisica, la nostra, ma di carattere, cioè del modo | ||
445 | 2013 | carattere, cioè del modo di sentire noi stessi e | ||
446 | 2013 | sentire noi stessi e di stare con gli altri | ||
447 | 2013 | non diventava un problema. Di me queste cose le | ||
448 | 2013 | vecchio rifugio, sulla linea di confine tra due valli | ||
449 | 2013 | all’incontro l’aria di un appuntamento. Non poteva | ||
450 | 2013 | a lungo la compagnia di un altro se stesso | ||
451 | 2013 | figlio d’arte, cioè di un custode di rifugio | ||
452 | 2013 | cioè di un custode di rifugio alpino, e nipote | ||
453 | 2013 | rifugio alpino, e nipote di un montanaro con cui | ||
454 | 2013 | inverno faceva il maestro di sci in una località | ||
455 | 2013 | per un po’, sapeva di essere al sicuro. Quali | ||
456 | 2013 | non c’era bisogno di dirlo. Meglio tre mesi | ||
457 | 2013 | confidarci, mi disse che di montagna non ne poteva | ||
458 | 2013 | il mio stesso bisogno di scegliere da sé il | ||
459 | 2013 | rifugio e l’inizio di quella dello sci, in | ||
460 | 2013 | i limoni. C’era di mezzo una ragazza in | ||
461 | 2013 | ragazza in questi progetti di isola felice. Andrea aveva | ||
462 | 2013 | aveva tutta l’intenzione di far fuori abbastanza soldi | ||
463 | 2013 | a esplorare, e andai di lì. Vidi che anche | ||
464 | 2013 | che anche Andrea partiva, di sotto, per una sua | ||
465 | 2013 | prendere una delle tracce di camosci che partivano, più | ||
466 | 2013 | facile, un ampio dorso di lastroni piatti e traballanti | ||
467 | 2013 | fu lì che incontrai di nuovo Andrea: saliva da | ||
468 | 2013 | passo: una coincidenza rara di cui nessuno dei due | ||
469 | 2013 | due sentì il bisogno di parlare. ¶ Lui però aveva | ||
470 | 2013 | buona: firmammo il libro di vetta con una data | ||
471 | 2013 | piano ¶ gesto; al senso ¶ di questa nostra fratellanza umana | ||
472 | 2013 | il cielo disteso ¶ al di là della nebbia. ¶ Antonia | ||
473 | 2013 | succedere e alla fine, di tutti i posti infelici | ||
474 | 2013 | mezzo a una pietraia di quelle che amavo tanto | ||
475 | 2013 | sempre più piano: salivo di qualche passo, mi fermavo | ||
476 | 2013 | crinale e mi sembrava di non essere avanzato di | ||
477 | 2013 | di non essere avanzato di un metro. Quanti ne | ||
478 | 2013 | parte ci fosse modo di scendere senza ammazzarsi. Non | ||
479 | 2013 | provai ad arrampicare, scoprii di avere perso tutta la | ||
480 | 2013 | però non mi pareva di avere niente di rotto | ||
481 | 2013 | del bianco, un moncone di patria che rappresentava bene | ||
482 | 2013 | con cui avrei legato di più. Quando scendevo lui | ||
483 | 2013 | sul portatile, o profili di ragazze in giro per | ||
484 | 2013 | accanto alla finestra umida di condensa. Verso le undici | ||
485 | 2013 | e Campari, arrotolando sigarette di Golden Virginia, offrendo da | ||
486 | 2013 | fugace come ogni apparizione di bellezza. Le forme del | ||
487 | 2013 | ma molto più malinconiche di quelle dell’andata. ¶ Davide | ||
488 | 2013 | aveva sempre più idee di quelle che poi realizzava | ||
489 | 2013 | a intagliare il manico di un coltello. Diceva di | ||
490 | 2013 | di un coltello. Diceva di non riuscire a disegnare | ||
491 | 2013 | Lì seduto nei giorni di pioggia parlava a ruota | ||
492 | 2013 | legumi secchi, farina, passata di pomodoro, scatolette di tonno | ||
493 | 2013 | passata di pomodoro, scatolette di tonno, acciughe e olive | ||
494 | 2013 | olive. C’erano sacchi di cipolle e patate che | ||
495 | 2013 | e la cronica mancanza di ragazze, il nostro problema | ||
496 | 2013 | un sogno nella testa di Davide e il gasolio | ||
497 | 2013 | capotavola leggevo le poesie di Antonia Pozzi e un | ||
498 | 2013 | storia dell’ex soldato di Napoleone che per quarant | ||
499 | 2013 | inverno, con il compito di battere la traccia dopo | ||
500 | 2013 | sulle pagine un po’ di quel chiarore lattiginoso, appena |