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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alessandro Verri, La vita di Erostrato, 1815

concordanze di «di»

nautoretestoannoconcordanza
1
1815
consenso volontario si conferma di generazione in generazione. Quindi
2
1815
se tu fai pompa di così molli dottrine, che
3
1815
spazio della vita, cadranno di mano alle intere falangi
4
1815
tenti scuotere la base di questo idolo colossale di
5
1815
di questo idolo colossale di gloria, che ha i
6
1815
spiegami che vi sia di reale in questo pensiero
7
1815
giovinetto ardente "v'è di reale il nobile conforto
8
1815
reale il nobile conforto di cui gode or l
9
1815
ella compra la lusinga di lodi quando non avremo
10
1815
che i posteri parlino di te, quando non curi
11
1815
delle Parche. La speranza di tali onori conforta l
12
1815
soffrire l'inesorabile decreto di quelle figliuole dell'Erebo
13
1815
non abbia senso alcuno di oneste brame, è degno
14
1815
oneste brame, è degno di rimanere insepolto esca agli
15
1815
degli eroi ne' campi di Troia, quindi potrò anch
16
1815
Pure instando col pungolo di questa mia plebea dialettica
17
1815
sono alberi frondosi privi di radici, esposti al turbine
18
1815
modo conseguire da loro di morire in patria, dare
19
1815
che tanto natura insegna di conservare, e tanto abborrisce
20
1815
conservare, e tanto abborrisce di scemare anche di un
21
1815
abborrisce di scemare anche di un sol giorno? Proporremo
22
1815
felici, mentre il desiderio di queste sodisfazioni accresce per
23
1815
per lo contrario, affine di goderle, più diligente cura
24
1815
ne esala funesto vapore di carneficine. La tomba della
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1815
nazioni, e anela insieme di conseguire gli encomj da
26
1815
chi spinge un branco di maniaci alla strage. Ma
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1815
ogni più vasta celebrità di nome altro non è
28
1815
è che il garrire di pochi uomini, per breve
29
1815
sia celebrato il nome di alcuno? E se questo
30
1815
perpetua, sarebbe consolante aspettazione di ricordanza immortale. Ma le
31
1815
rimase incerto delli effetti di sue parole; nel quale
32
1815
Erostrato vie più noiato di vita così molle, si
33
1815
ricoverava spesso negli orti di Testoride, ove si ragionava
34
1815
ragionava alternamente della violenza di Sparta e della magnanimità
35
1815
Sparta e della magnanimità di Tebe con diverse opinioni
36
1815
uomini provetti il destino di Sparta, come quella che
37
1815
costante fortuna divenuta arbitra di tutta la Grecia, prometteva
38
1815
per lo contrario, bramosi di vicende inopinate, esaltavano Tebe
39
1815
erano maggiori i pericoli di quella, tanto più ne
40
1815
valoroso il farsi partecipe di così grande emulazione. Ma
41
1815
stimasse iniqua la impresa di Sparta, pure la sua
42
1815
in quegli orti asilo di franchi ragionamenti. Rimaneano più
43
1815
spenti nel petto senile di Testoride gli sdegni marziali
44
1815
contemplare lieti quell'apparecchio di vittorie. Le fanciulle palpitavano
45
1815
vittorie. Le fanciulle palpitavano di gioia quando gli amanti
46
1815
che un giorno solo di tutta la sua vita
47
1815
funesto. ¶ Omai la gioventù di Lemno a drappelli navigava
48
1815
a Testoride la cura di consolare con offizj pietosi
49
1815
stesso ora ti sia di conforto, né fa ch
50
1815
ch'io debba dolermi di averti nodrito! Questa solo
51
1815
ebbi cura del principio di tua vita, così tu
52
1815
mia. Deh ti calga di me: serbati per sodisfarmi
53
1815
mi rimane se non di scendere alla tomba?". Mentre
54
1815
sue lagrime sul petto di lui, il quale ammollito
55
1815
lor donna. ¶ Testoride intanto, di non altro pasciuto che
56
1815
della perduta figliuola. Prima di consegnarla al talamo, ne
57
1815
artefice valente, per vederla di continuo nelle sue stanze
58
1815
Ora gli divenne cagione di tristezza, alla cui vista
59
1815
base la funesta avventura di sua morte con flebili
60
1815
delizie fallaci." Il nome di lei inciso nelle pareti
61
1815
lei scolpito nella buccia di molte, erano spine al
62
1815
come viva soltanto, ma di bellezza celeste. Si lanciava
63
1815
sovente il vasto imperio di Amore. Il cielo, il
64
1815
sembrano un inno concorde di natura a quel Nume
65
1815
fuorché un odioso paragone di sé con quella. Onde
66
1815
Tristo cielo" sclamava "magione di tristi Dei, a che
67
1815
empierti d'incensi e di voti, quando su noi
68
1815
versi che un nembo di pianto? E voi Numi
69
1815
che magnificate aver cura di noi, come rimanete beati
70
1815
La dura Sparta, schiava di sé stessa, non godeva
71
1815
miglior libertà che quella di turbare l'altrui. Tutte
72
1815
tempo agli orgogliosi imperj di lei. Per la continua
73
1815
i Fati alla violenza di Sparta. Non più ella
74
1815
l'altrui. Né contenta di usare la forza manifesta
75
1815
ora gli artifizj ignominiosi di occulta seduzione. Con la
76
1815
allora indotto Leontide, capitano di Tebe, a tradire la
77
1815
dell'Asia i nomi di Pelopida e di Epaminonda
78
1815
nomi di Pelopida e di Epaminonda formidabili a Sparta
79
1815
fanciulli alteramente le battaglie di Leuctre e di Mantinea
80
1815
battaglie di Leuctre e di Mantinea. Avendo pertanto que
81
1815
si lanciava alla distruzione di Tebe. Questa, non più
82
1815
addietro abbagliata dallo splendore di Atene e di Sparta
83
1815
splendore di Atene e di Sparta, sofferse le ingiurie
84
1815
quattrocento cavalieri. Il romore di così alte vicende, le
85
1815
animo con nuovi desiderj di avventarsi a sublimi esperimenti
86
1815
avventarsi a sublimi esperimenti di fortuna. Né aveva aspettato
87
1815
la Grecia, si compiacque di quella virtù con cui
88
1815
trofei, non più smaniava di notte in veglia sulle
89
1815
notturni maledicendo la violenza di Sparta: or ne' volumi
90
1815
ammirava solingo le imprese di coloro i quali aveano
91
1815
gli ornamenti de' simulacri di fontane e di piante
92
1815
simulacri di fontane e di piante che con grata
93
1815
nostre opinioni, la instigatrice di brame ardenti, la nemica
94
1815
brame ardenti, la nemica di ogni calma, l'aculeo
95
1815
dunque biasimevole il desiderio di lode?". "Non mai" rispose
96
1815
a lodare la virtù di qualche eminente suo cittadino
97
1815
meravigliosa destrezza. Una schiera di matrone veniva presso gli
98
1815
stille da' begli occhi di Glicistoma; Erostrato serbava un
99
1815
d'entrambi una corona di fiori, li profumò d
100
1815
allora collocò nelle dita di lei l'anello, pegno
101
1815
lei l'anello, pegno di eterna fede, mentre già
102
1815
sollecita la coppia amorosa di salpare, congetturando la tenera
103
1815
Erostrato, fiso nel volto di lei, dimenticava il cielo
104
1815
prime sue voci furono di chiedere all'onde, al
105
1815
empieva così gli animi di spavento, che resi muti
106
1815
Bramava insieme e temeva di scontrarla. Omai una mortale
107
1815
occupandogli il cuore, deliberava di gettarsi nelle onde, e
108
1815
degli occhi ora oggetto di pianto! ¶ Intanto i genitori
109
1815
rattenere il tridente scotitore di Nettuno. Volevano pur entrambi
110
1815
ma ricusava ogni nocchiere di solcare onde così feroci
111
1815
quali trapassando la spiaggia di Imbro, si avvide che
112
1815
essi erano i naufraghi di Lemno, e da loro
113
1815
e Samotracia la isoletta di Imbro, la quale è
114
1815
quando era in procinto di salire il talamo; ivi
115
1815
lagrime vedovili appena coronato di rose nuziali. Questi, immobile
116
1815
fisi alle misere spoglie di Glicistoma, non udiva lo
117
1815
invito pietoso de' nocchieri di Lemno a salpare con
118
1815
come desto da letargo di morte, esclamò: "Vivo io
119
1815
Oh belle membra albergo di anima più bella di
120
1815
di anima più bella di voi, occhi arbitri del
121
1815
sé medesima stolta consigliera di quella spedizione, e barbara
122
1815
Testoride, fatto immobile simulacro di angoscia, tenea le pupille
123
1815
tenea le pupille come di smalto fitte nella figliuola
124
1815
avea lo sguardo come di chi dorme ad occhi
125
1815
ciglio. Risuonarono le vie di Lemno di modesto susurro
126
1815
le vie di Lemno di modesto susurro, narrandosi la
127
1815
la sua mensa priva di figliuoli, di consorte, e
128
1815
mensa priva di figliuoli, di consorte, e sé chiamava
129
1815
chiamava il più misero di tutti, siccome il primo
130
1815
ricusava gli amichevoli conforti, di niun altro capace, fuorché
131
1815
solitudine quasi in pelago di lutto. I servi suoi
132
1815
i capelli con serto di fiori. E quando fu
133
1815
il feretro. Un coro di tibie con flebili note
134
1815
del Tempo in atto di muovere la falce distruggitrice
135
1815
ivi chiuse fossero desiderose di eterna fama. In avello
136
1815
fanciulla al mesto canto di morte. Le sue ancelle
137
1815
lungamente quasi marmoreo simulacro di sé, immobile, muto, avea
138
1815
precedente alle nozze cinta di sua mano una fascia
139
1815
sua mano una fascia di porpora ed oro, da
140
1815
s'infiammò il petto di angosciosa disperazione. E però
141
1815
cessava con lotta vigorosa di chiedere la funesta libertà
142
1815
chiedere la funesta libertà di manomettere se medesimo. In
143
1815
omeri, e declinata sul di lui petto, "Come rimango
144
1815
diss'ella "se tu di questa vita ne vai
145
1815
la fanciulla si compiaceva di gareggiare con sì snello
146
1815
Erostrato si era studiato di insinuarsi nella benevolenza di
147
1815
di insinuarsi nella benevolenza di quello. Amore facendolo sagace
148
1815
Glicistoma anteponea l'ospite di Lemno agli altri, scegliendolo
149
1815
fuggenti innanzi agli occhi di lei per farseli più
150
1815
degli Eroi. La voce di lei scendeva al cuore
151
1815
coll'arte, facea colloquio di armonia. L'aura sospendeva
152
1815
accoglieva così deliziosa gara di suono e di canto
153
1815
gara di suono e di canto. Ma cresceva in
154
1815
ma il desiderio stesso di fama sofferiva il formidabile
155
1815
sofferiva il formidabile predominio di Amore. ¶ Avvenne pertanto che
156
1815
e vide alcune stille di pianto caderle dagli occhi
157
1815
brami saperlo, la morte di Leandro, di Piramo, di
158
1815
la morte di Leandro, di Piramo, di Adone compianta
159
1815
di Leandro, di Piramo, di Adone compianta da Ero
160
1815
Venere, ne' teneri versi di Mimnermo e di Simonide
161
1815
versi di Mimnermo e di Simonide". "Ben puoi" aggiunse
162
1815
col genitore che ogni crescesse la bellezza della
163
1815
quanta sia la forza di quell'affetto, il quale
164
1815
Madre io ti chiamo di Possideo, perocché tutti gli
165
1815
I Numi, soltanto consapevoli di sua condizione, la nascondono
166
1815
mortali. Quindi foss'egli di stirpe eroica e di
167
1815
di stirpe eroica e di patria illustre, per suo
168
1815
culla che il margine di un fiume, né altro
169
1815
essergli madre non solo di nome, ma al cospetto
170
1815
leggi, e come figliuolo, di ogni mia facoltà lasciarlo
171
1815
vedi scancellata ogni macchia di sua condizione, e reso
172
1815
condizione, e reso degno di nozze generose". Testoride consentì
173
1815
onesta profferta, e conchiusero di appagare sollecitamente gli scambievoli
174
1815
il corredo alla sposa di monili, anella, vasi di
175
1815
di monili, anella, vasi di argento, vesti splendide, anelavano
176
1815
splendide, anelavano i giovanetti di stendere le destre all
177
1815
sollecitudine stimolava i genitori di congiungerli, perché omai Possideo
178
1815
ivi celebrate nel tempio di Giunone. Quindi preparata una
179
1815
preparata una nave coperta di velame purpureo, sotto cui
180
1815
Era la poppa coronata di edera mista a fiori
181
1815
Alla prua un coro di cetre e lire e
182
1815
all'aure, quelle empieva di lieta armonia. La sposa
183
1815
in saio succinto ornato di oro e di gemme
184
1815
ornato di oro e di gemme, non curando la
185
1815
non curando la dolcezza di que' concenti, altra ne
186
1815
giacendole accanto. Il fiato di zefiro spingea la poppa
187
1815
approdarono. Accorsero i servi di Agarista, i quali già
188
1815
soglia, ivi una schiera di fanciulle coronate di fiori
189
1815
schiera di fanciulle coronate di fiori accolse gli sposi
190
1815
chiamavano felici i genitori di coppia così bella. Fra
191
1815
la sua. Un drappello di garzoni in succinte vesti
192
1815
tripudio nuziale con lanci di meravigliosa destrezza. Una schiera
193
1815
domestici, le molli cure di Agarista e di Panfilo
194
1815
cure di Agarista e di Panfilo per moderare nell
195
1815
per moderare nell'animo di Erostrato i desideri tumultuosi
196
1815
decimonono anno, siccome primavera di vita, fioriva nelle sue
197
1815
le membra tutte piene di audace vigore. Serpeggiava in
198
1815
precursori dell'imminente imperio di amore. Gli occhi suoi
199
1815
cui spiaggia era sparsa di ville frequenti. Ivi continue
200
1815
a Teti. Il simulacro di quella stava nel mezzo
201
1815
del cielo l'arte di Fidia e di Policleto
202
1815
arte di Fidia e di Policleto! Per te congetturiamo
203
1815
dieci tratti d'arco di questo soggiorno di Agarista
204
1815
arco di questo soggiorno di Agarista era altro non
205
1815
altro non men delizioso di un provetto guerriero. Testoride
206
1815
sotto Senofonte, era partecipe di quell'esperimento memorabile di
207
1815
di quell'esperimento memorabile di disciplina, quando dieci mila
208
1815
perseguitati da un milione di Persiani, per lo spazio
209
1815
Persiani, per lo spazio di mille e cinquecento miglia
210
1815
alla patria. Sette anni di poi era egli con
211
1815
egli con Agesilao re di Sparta quando sconfisse i
212
1815
i Tebani nella pianura di Coronea, ed altrettanti ne
213
1815
spartano Antalcide. Già pieno di cicatrici e di età
214
1815
pieno di cicatrici e di età passava Testoride in
215
1815
Testoride in quel ricovero di estremi anni in cure
216
1815
lasciata una consolante immagine di sé nella figliuola nominata
217
1815
nella persona ed ornata di leggiadri costumi, custodita dalle
218
1815
pertanto Glicistoma al tempio di Teti. Era quel giorno
219
1815
da spettatori del pericolo di quella: l'interno rimanea
220
1815
membra eccitava il desiderio di rimirarne il volto. Ma
221
1815
sembrava che non mai di tal pregio si fosse
222
1815
sugli animi forza maggiore di ogni artifizio più scaltro
223
1815
il velo dalla fronte di lei, e tutto apparve
224
1815
onesto lanciarono al cuore di Erostrato il primo dardo
225
1815
pendea al collo monile di perle vinte dal candore
226
1815
perle vinte dal candore di lui. Vera e prima
227
1815
Vera e prima ferita di amore quanto più duole
228
1815
tacito seguì le orme di lei, finché la vide
229
1815
vide entrare nella soglia di Testoride, ove ne intese
230
1815
quindi maggior sollecitudine quanto di cogliere onesta opportunità di
231
1815
di cogliere onesta opportunità di alcuna dimestichezza con lui
232
1815
qual venerata matrona, compiacendosi di produrre alla costumata adunanza
233
1815
armi, ora negli ozj di pace gustava i trastulli
234
1815
canto delle fanciulle incoronate di fiori: le cetre dei
235
1815
da tanta armonia empievano di tripudio e di allegrezza
236
1815
empievano di tripudio e di allegrezza le sale. I
237
1815
servi officiosi distribuivano vini di Lesbo e di Chio
238
1815
vini di Lesbo e di Chio e vivande ristoratrici
239
1815
accanto lei, e quanti di anni maturi gustavano la
240
1815
Grazie, perocché ben composto di membra temperava il vigore
241
1815
alquanto i primi impeti di dolore, Agarista ordinò che
242
1815
Focide, ove nel tempio di Delfo ammirò il seggio
243
1815
Era la città piena di concorrenti e di festa
244
1815
piena di concorrenti e di festa, e quindi appena
245
1815
negli atri del tempio di Giove, dove si adunavano
246
1815
dileguava saziata alle declamazioni di un altro; animava questo
247
1815
Erostrato rimase alquanto spettatore di quelli sperimenti, al vario
248
1815
una base fe' cenno di implorare benigna udienza. La
249
1815
Sdegnava il dire comune di cose comuni, e splendeva
250
1815
cose comuni, e splendeva di sentenze brevi. Erano però
251
1815
suo ragionare a baleno di notte. Fu pur notato
252
1815
non prevalevano a segno di superare i pregi, perocché
253
1815
davan tempo all'uditore di giudicare se la colpa
254
1815
giudicare se la colpa di non intendere fosse propria
255
1815
intendere fosse propria o di chi favellava. Fu quindi
256
1815
e ammoniva, rimanendogli speranze di ottenere con lo studio
257
1815
una perfetta facondia, giacché di gran parte di essa
258
1815
giacché di gran parte di essa era già stimato
259
1815
l'alba, e sollecito di nuovo esperimento, prese la
260
1815
la lira, e copertosi di una splendida veste, lavoro
261
1815
poi sopravvenne il difetto di una scarsa varietà, per
262
1815
stile spontaneo, verace dono di natura, destò maraviglia. Ma
263
1815
Ma il nuovo aspetto di tanta e sì riguardevole
264
1815
quanto una soverchia ansietà di perfezione renda l'opera
265
1815
l'abbandonarsi agli inviti di felice ardimento produca effetti
266
1815
sentenza che il giovane di Lemno, benché non ottenesse
267
1815
gara fu coronato Eufronimo di Delo, il quale da
268
1815
lo silenzio; brevi esclamazioni di maraviglia universale lo interrompevano
269
1815
bensì tutta la maestria di tanto rivale, ma non
270
1815
rivale, ma non disperò di se medesimo. Anzi gli
271
1815
sembrò aprirsi nuova imitazione di concenti onde ampliare il
272
1815
cimento, non senza speranza di corona, il susseguente giorno
273
1815
Ma avvenne che Neoclito di Argo il quale era
274
1815
molte vittorie, ma impazienti di freno, il quale conveniva
275
1815
per tale occasione, bramoso di quella palma a tutte
276
1815
Lemno egli avea perizia di quest'arte, e perciò
277
1815
Le avvolse un nembo di polvere, che il vento
278
1815
il vento, quasi sollecito di rendere visibili i casi
279
1815
Corsieri sciolti imperversano: ruine di bighe infrante sono sparse
280
1815
deserta, perocché tutta ingombra di silenzio, or che tutta
281
1815
sia minore il giro di trapassarla: ma altra biga
282
1815
con le braccia stese di riparare il danno della
283
1815
fato persecutore. Reso incapace di nuovi cimenti per allora
284
1815
sciolta quella celebrità, restaurato di forze quanto bastava al
285
1815
lui contezza de' casi di Olimpia, ma con discreta
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che imperfetto il movimento di alcune dita, le quali
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le quali rimasero incapaci di quella snodata velocità richiesta
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molestia, sforzandosi in vano di trasmettere alle corde, fino
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come solea al ritorno di cacciare, con lieta fronte
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facoltosa, senza figliuoli: prese di quello una materna cura
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impresa, ordinò solenne pompa di sagrifizj a implorare al
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ella celebrò nel tempio di lui una ecatombe. Ma
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il fanciullo in atto di consegnarne la difesa al
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insieme lo accompagnavano cori di fanciulle e giovanetti incoronati
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anelarono temendo il fulmine di Giove. Ma poiché niuno
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quel prodigio come segno di benevolenza del Nume del
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il fanciullo al palagio di Agarista. Spargeansi per la
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nome, gl'impose quello di Possideo, sendo sacro a
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sue labbra quasi immagine di costanza virile. E quando
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gli altri fanciulli, diffidando di quella imbecille postura, chiedeva
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alle percosse dello scettro di Giove irato nelle sfere
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non mai all'aspetto di questi segni della potenza
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uccise. E non molto di poi fattosegli incontro in
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scagliò fra le corna di lui già vicino a
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tutti una violenta brama di superare i condiscepoli suoi
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onori, ed era mesto di non conseguirli. Parimenti nella
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disciplina letteraria egli procurava di avere pronti alla memoria
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degli oratori; si accendeva di nobil fierezza al suono
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al suono della tromba di Omero e leggendo i
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stile soave e aperto di Erodoto, lo giudicava felice
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leggerezza, da' garrimenti propri di quel tempo. Scopriva pure
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persona. ¶ Costumava la gioventù di Lemno esercitarsi, nelle principali
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in lui la brama di vincere per esser stato
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molle dolcezza. Si compiaceva di sonare all'aere aperto
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splendore empiendogli il petto di amorosa delizia, la trasmettesse
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suono, seguace degli impulsi di natura. Esprimeva anco all
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migliori. Ma la palestra di Lemno era angusta alle
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quali aspiravano alla fama di giuochi solenni. Non poteva
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quanto egli si dolesse di udire da lontano quelle
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chiedea spesso ad Agarista di tentare in quelle il
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timida per gli pericoli di que' cimenti, ben consapevole
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il sonno alle palpebre di Erostrato, e vie più
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ammonizioni. Aquila già vestita di penne sdegna il nido
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solea liberalmente somministrargli Agarista, di notte s'imbarcò al
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s'imbarcò al porto di Lemno, e sendo propizio
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petto, e quasi tiranna di ogni mio pensiero, tutti
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tuo amato grembo vincitore di Olimpia, spero che per
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mia, dimenticherai quella tristezza di cui ora ti sono
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Lemno. Sorgea nel palagio di Agarista una torre eccelsa
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proponimento. Ma le palpebre di Agarista non declinavano che
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manifestata la spiacevole ansietà di svellersi dalle braccia sue
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aurora e fu sollecita di sapere se i sonni
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smarrita una ancella apportatrice di tristo messaggio. Avea per
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tuo dolore ti vieta di favellare, ma il mio
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corse smaniosa alle stanze di lui, le quali trovò
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Ed ella tutti rimproverava di negligente custodia. Ma pur
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PROEMIO ¶ Io Dinarco, cittadino di Epidauro, ho lungamente dubitato
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Epidauro, ho lungamente dubitato di scrivere quanto a mia
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della vita e costumi di quel tristo, il quale
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falce sacrilega al Santuario di Efeso, perché quella opinione
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nel foro; e prima di ridurmi in patria negli
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son giunto, fui vago di raccorre per la Grecia
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la Grecia le tradizioni di così illustre malvagio. Ragionai
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siccome in tutto ansioso di fama, si compiaceva di
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di fama, si compiaceva di narrare intrepido non tanto
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per fine non presumo di togliere al delitto la
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smisurato e costante desiderio di fama possa infiammare l
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possa infiammare l'animo di uno stolto. Disposero i
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Asia, empiè l'Orco di anime irate, lasciò i
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lasciò i campi coperti di scheletri avanzi de' corvi
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sangue e il pianto di molte genti non saziata
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altro paga della fiamma di un tempio. E però
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però se la smania di rinomanza è pazzia, converrà
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dagli effetti maggiore quella di Alessandro, come esempio incomparabile
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Alessandro, come esempio incomparabile di quanto giunga a beffarsi
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quanto giunga a beffarsi di noi un audace usurpatore
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Quello che si narra di Ecuba, quando avea Paride
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avvenne ad Ippodamia madre di Erostrato. Perché sognavasi continuamente
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Erostrato. Perché sognavasi continuamente di produrre faci, le quali
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fossero sdegnati. Le risposte di quelli minacciavano in sensi
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in mare nel porto di Corinto sua patria e
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e soggiorno, gli impose di esporla a quel lido
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cui pendeva la immagine di quel Nume, e il
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alpestre e selvosa, priva di abitatori. La sua spiaggia
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ampio golfo, nel mezzo di cui sboccava un fiumicello
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la nave all'ingresso di una spelonca. Ivi parve
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seguente sendo alcuni principali di Lemno a tale diporto
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diporto, risonavano le selve di latrati e di trombe
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selve di latrati e di trombe, scorreano cervi palpitanti
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sconsolata, sparito il fanciullo, di cui niuno dava contezza
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suo Erostrato, lo incolpava di atrocità, di superstizione, d
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1815
lo incolpava di atrocità, di superstizione, d'insania, e
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il fanciullo al tempio di Giove in Dodone e
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fosse educato nel ministerio di quell'oracolo: diviso dalla
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e non sentire desiderio di altra condizione di vita
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desiderio di altra condizione di vita. Lo che udendo
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ella indugiava apparire, talché di continuo volgeano al mare
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Intanto Menalippo nella selva di Lemno poich'ebbe raccolto
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anteriori, usandone a guisa di mani, svellere la freccia
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sforzo lacerava l'occhio di più, sendo la punta
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La fiera perciò incollerita di spasimo, rizzandosi su' piè
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gola, si spinse contro di lui, il quale con
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ella agonizzando si avventò di nuovo, e nell'occhio
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silenzj tranquilli. Agarista, sorella di Menalippo, fattasegli incontro, come
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Epaminonda, allora in procinto di muovere i suoi, favellò
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mostrò consapevole delle ragioni di Tebe e le espose
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più partecipi della ignominia di quello. Chiedeva anco animosamente
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quello. Chiedeva anco animosamente di non stare fra la
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banda allora denominata sacra di trecento sceltissimi giovani, i
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i quali avean giurato di non sopravvivere alla sconfitta
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1815
prepose a cento fanti di leggera armatura. Di che
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fanti di leggera armatura. Di che lieto il giovane
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lieto il giovane fece di sé voto agli Dei
394
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intervallo nella vasta pianura di Leuctre in Beozia, fra
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corsieri gareggiava col suono di quelle ad annunziare lo
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ugne manifestava la impazienza di cimentarsi. Il rombo delle
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il sole era testimonio di così illustre contesa: al
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sofferivano così umiliante ammaestramento di bellica fortuna. Erostrato in
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con la sua banda di cento eletti avea combattuto
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petto suo una ebbrezza di sangue. Sterminava, dimentico di
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di sangue. Sterminava, dimentico di sé e della centuria
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tormentoso, allorché videsi defraudato di onori militari, quando ne
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giornata. ¶ CAPITOLO X ¶ RITIRO DI CONSOLAZIONE ¶ Omai stanco delle
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dell'animo, si proponea di godere alquanto di sé
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proponea di godere alquanto di sé e non più
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non più vivere fuori di sé medesimo. Ottenuto pertanto
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una villa nell'istmo di Corinto sovra colle imminente
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surgea entro una selva di platani un tempio marmoreo
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eloquenza ottenne la dimestichezza di que' solitarj. E però
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del silenzio ne preparava di nuove. Splendea la luna
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palpitavano come facelle. Glicerio di Tenedo, giovane sacerdote ascritto
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universo. Ecco spazio infinito di sfere sparso d'innumerevoli
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ineffabile dee esser quella di tanto suprema lira, quando
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tu in ogni tema di favellare rapito a trasporti
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rapito a trasporti sublimi di sentimento, ove poi ci
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ove poi ci occorre di ragionare dell'ordine dell
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dell'universo, intrepido spettatore di sue maraviglie mi fai
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maraviglie mi fai palpitare di terrore che in questo
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in questo argomento maggiore di tutti non sieno come
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me scoccato. Sappi adunque, di niuna cosa io dolermi
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cosa io dolermi quanto di una trista perplessità, la
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in vero l'animo di quiete deliziosa, e infonde
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nell'intelletto il senso di benigno e ordinato governo
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nel comprendere la giustizia di Giove. E vie più
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rattristano il momento infelice di nostra vita, quando la
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l'uomo a saziarsi di tutti, quando taluni bruti
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anzi a chiunque pretore di villa? Il quale diritto
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riconosci derivare dalla necessità di opporsi all'impeto delle
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modi che per consenso di ogni legislatore e per
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dito superno, né ardire di trapassarlo. Mira nelle eccelse
431
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si dimostri con sottilità di argomenti, ma è celeste
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1815
convince più con maraviglia di opere che con artifizj
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opere che con artifizj di eloquenza; svelle il consenso
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intelletto, smarrito nella vastità di queste contemplazioni, cerca in
435
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nella quale però niuno di noi presume ergersi in
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che il sublime canto di Omero, la commovente lira
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1815
Omero, la commovente lira di Terpandro, e quella mirabile
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in Atene nelle labbra di Eschine, di Lisia e
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nelle labbra di Eschine, di Lisia e di Demostene
440
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Eschine, di Lisia e di Demostene, e il divino
441
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e il divino ingegno di Platone, e l'animo
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e l'animo composto di cento anime di Alcibiade
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composto di cento anime di Alcibiade, e Sofocle lagrimoso
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lagrimoso, e i portenti di Fidia e di Apelle
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portenti di Fidia e di Apelle sieno effetti di
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di Apelle sieno effetti di atomi adunati alla ventura
447
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se delle illustri opere di nostra mente niun'altra
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usciti, in quello speriamo di tornare." Mentre egli così
449
1815
suoi. Strinse la mano di Erostrato e si avviò
450
1815
tal animo non pago di sé mai, e scontento
451
1815
Avea Cleante in officio di magistratura per giustizia condannato
452
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multe pecuniali uno sciagurato di Corinto, giovane dissoluto, audace
453
1815
giovane dissoluto, audace, perduto di costumi e di fortune
454
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perduto di costumi e di fortune. Ora costui, bramoso
455
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fortune. Ora costui, bramoso di vendetta, insidiava Cleante, e
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luogo a sfogarla, consapevole di quel suo divoto ritiro
457
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caso vero o illusione di sogno gli fosse avvenuto
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del giovane trassero Cleante di perplessità. E mentre egli
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pendesse. Vide la immagine di Nettuno, lesse il motto
460
1815
caso distruggeva i timori di parricidio, sottentrava a questi
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1815
il figliuolo, il quale di questo improvviso impeto sentì
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in quella violenta commozione di manifestargli schiettamente a che
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avesse indotto il terrore di presagj divini. Parve al
464
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dissimulando, onestamente si astenne di turbare con alcuna doglianza
465
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giudicato universalmente un esempio di estrema sconoscenza. Non ripugnò
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improvvisa novella. Non cessava di esclamare, appartenere a lei
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de' più esperti oratori di Lemno ad impugnare la
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1815
ad impugnare la richiesta di Cleante in solenne giudizio
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causa avanti i Pritani di Corinto con somma frequenza
470
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Corinto con somma frequenza di uditori. Il primo a
471
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declamare fu l'oratore di Cleante in tale sentenza
472
1815
nel Foro, e tenta di preoccupare le menti vostre
473
1815
principio della presente azione di Cleante, cioè ch'egli
474
1815
è maravigliosa la intrepidezza di costoro i quali disprezzano
475
1815
evidenza. Eccovi i familiari di quel tempo consapevoli del
476
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qual mai sarebbe stoltezza di Cleante nel chiedere ciò
477
1815
bramarlo per figliuolo, gravarsi di sostentarlo, e farlo erede
478
1815
riescono pur troppo così di noia i figliuoli, siccome
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Il fondamento dell'azione di Cleante è la natura
480
1815
e della sacra monarchia di famiglia, vi sperano vivere
481
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richiede respinto a' sentimenti di natura, ogni onesto animo
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1815
fino l'orrendo sospetto di parricidio. Alla voce divina
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alcune gravi calamità, affine di placarlo. Tutti sappiamo che
484
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Tanto è l'imperio di natura e di religione
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imperio di natura e di religione, il quale non
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1815
fia che biasimi Cleante di avere non già sottoposto
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alla bipenne sacerdotale, ma di avere sperato anzi di
488
1815
di avere sperato anzi di sottrarlo al suo tristo
489
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loro, ecco il seno di Cleante ansioso di amplessi
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seno di Cleante ansioso di amplessi lungo tempo desiderati
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non altro brama che di cancellare con ogni prova
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cancellare con ogni prova di affetto, per tutto il
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per tutto il rimanente di sua vita, la memoria
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sua vita, la memoria di un sol giorno crudele
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divini sollevano la dignità di nostra mente alla celeste
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petto il velenoso desiderio di recuperare con lusinghe questo
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un suo figliuolo tanto di averlo esposto a morte
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paventava bambino. Anzi invece di nascondere nelle tenebre del
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tempo così trista avventura di paterna atrocità, la espone
500
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altrui il diritto consolante di nodrirlo ove nacque. Brama