Caterina Percoto, Racconti, 1858

ascoltare con una specie di secreto compiacimento lo scroscio

fanciulletti e quella melanconica di lei, poi dolcemente si

sola delle pareti, quella di contra, dove col carbone

carbone, ma a tratti di mano esperta, stavano effigiate

stavano effigiate alcune figure di grandezza naturale. Pareva una

naturale. Pareva una specie di corteo nuziale, e la

bella persona della padrona di casa, che subito t

ella aveva dovuto servire di modello a chi aveva

era lo slancio amoroso di un'alma contenta della

domestica de' suoi congiunti di sangue, o fratelli di

di sangue, o fratelli di fede; e chi sa

fede; e chi sa di quai sogni dorati e

quai sogni dorati e di quali dolci speranze lor

anni, sotto l'influenza di un'ora felice nel

eretta e così piena di brio giovanile si piegava

porgere una sola stilla di refrigerio.... Le prese fra

cuore con un impeto di disperato cordoglio, e bagnandole

disperato cordoglio, e bagnandole di lacrime le coricò nel

per esse la misericordia di Dio. – Passarono otto giorni

suo fine. Dopo quel dì nessuna nuova di lei

quel dì nessuna nuova di lei. Doveva aver passato

e provvedere un po' di pane a' suoi morenti

la fame, l'amore di madre vinsero la sua

diventato martirio insopportabile. Risolse di trapassare le file dei

file dei soldati e di procacciar loro ad ogni

ogni costo un tozzo di pane. Coll'ultimo pugno

pane. Coll'ultimo pugno di farina aveva loro apparecchiato

loro apparecchiato un po' di cibo. Mentr'essi mangiavano

colla pezzuola del seno di lei s'ingegnava di

di lei s'ingegnava di tergerle le lacrime. — Non

via, cuor mio, finisci di cenare e poi anderemo

strascinava dietro. Quando furono di sopra li fece inginocchiare

coricò. Non finiva mai di baciarli, accarezzava or l

una or l'altra di quelle due bionde testoline

rimirarla, sentivasi il desiderio di un nuovo amplesso, e

sono sangue e vita di lui che ho tanto

me li vegga morire di fame! Madonna benedetta, per

benedetta, per l'amore di quel bambino che tenete

fra le braccia, pietà di questi due poverini!.... Oh

se fossero i figliuoli di una ricca regina.... e

dimani neppure un briciolo di pane per nutrirli!.... Oh

amorose!.... e dovrete morire di fame? E non vi

dimando che un tozzo di pane per la vostra

Possibile che le lacrime di una madre non sieno

bruno fazzoletto. Poi prima di partire tornò ancora una

villaggio un silenzio come di morte; tutte le case

nella finestra. Una specie di fioco lamento che finiva

in un rantolo come di moribondo le rispose. Stette

famiglia corse a vedere di lei. In cortile i

sinistramente impressa nella sera di N.... le aveva sempre

sempre inspirato una specie di ritrosía: tutta la servitù

e poi quel raccomandarmi di salutare i suoi amici

suoi amici.... quel ricordarsi di ognuno.... Quell'anima santa

che conosceva; e anche di te, Oliva, si è

ripeterle le ultime parole di affetto con cui si

io faccia ancora uso di questo nome benedetto che

a lottare, mi comanda di ritirarmi nel santuario del

immagine paterna, e intendo di parlarvi senza velo, anzi

parlarvi senza velo, anzi di aprirvi tutto il mio

vostra ultima benedizione. ¶ Nata di sangue italiano, nulla ha

lo sposo, che credendo di farmi felice voi mi

destinato. Tra i figli di due paesi egualmente liberi

sangue! Ella è preludio di quella santa alleanza, che

alleanza, che nel cospetto di Dio stringerà un giorno

oppressori sorge un muro di separazione che non si

nè più mi parlaste di quelle nozze di peccato

parlaste di quelle nozze di peccato. Fu delicatezza di

di peccato. Fu delicatezza di cui vi sarò grata

dimenticherò le cure amorose di cui mi circondaste, quando

pietà che mi permise di rifugiarmi in questa tranquilla

lungi dalla gioia oscena di chi poteva godere dell

costumi e l'amore di questa buona gente nel

per l'imprescrittibile diritto di un popolo calpestato; non

affrettarlo egli mi comanda di offrirgli in ostia di

di offrirgli in ostia di propiziazione questa povera mia

e indossato l'abito di penitenza, io avrò pronunziato

qualche volta vi ricorderete di me, oh sia, non

Cati.» ¶ XV. ¶ LA DONNA DI OSOPO.6 ¶ Deus meus, Deus

cavi il tuo pane di bocca per darlo a

pian terreno nel villaggio di Osopo. Dalle lunghe tavole

lunghe tavole, dalle panche di legno situate ai due

aveva servito ad uso di osteria; ma ora era

la prima, la padrona di casa, seduta colla persona

una testa languente come di un fiore appassito, le

scarne e pallide quasi di cera; l'altra era

all'amica un cestino di uva e una salvietta

e una salvietta ricolma di farina. — Questa è l

me non fa più di bisogno. Esci un momento

suo tramonto, un fascio di nubi tenebrose occupava la

la cima del monte di Geònis, e alcune fumate

Geònis, e alcune fumate di nebbia s'alzavano dal

e non morirò più di fame. — Oh! s'io

sarò a Udine cercherò di tuo marito, gli farò

consolare l'immenso dolore di questa disgraziata che già

montagna; alcune grosse gocce di piova cominciarono a percuotere

accese un lumicino, poi di nuovo sedutasi pareva ascoltare

noi a dirci parole di conforto, a soccorrere come

sue parole al letto di un moribondo, ora le

fiamme, ora diversi tratti di quel cuore tutto viscere

quel cuore tutto viscere di misericordia per essi, e

l'ammalata mostrò desiderio di vederlo. L'Oliva corse

corse subito in traccia di lui, ed egli nella

tribolata. Le disse parole di pace e di perdono

parole di pace e di perdono quali ella non

sentite. La sua vita di sacrificio e l'intemerata

le disse, la misericordia di Dio non ha confini

Fra questi stessi uomini di sangue che sono venuti

al meschino un lampo di luce che lo ravveda

ora si fa strumento di chi opprime! O sorella

ostinata contro questo Padre di misericordia, che ti chiama

sua fede! Che sarebbe di te, se accecata da

sue smanie passate, prima di ricevere il Viatico mostrò

il Viatico mostrò desiderio di chiedere perdono a tutti

Ma egli nello stato di estrema debolezza in cui

permise, ed assunse invece di adempier egli per lei

lei a cotesto atto di cristiana pietà. Sul fare

l'Oliva; la padrona di casa non aveva osato

osato entrare per paura di disturbarla, e piangeva inginocchiata

infiorarsi ancora una volta di tutta la sua passata

la favilla che prima di estinguersi manda più viva

unzione il male peggiorò di modo che a momenti

a momenti la levava di sè, e allora tornava

poveretta me! mi dimenticava di puntarmi nelle trecce quel

hai donato a Madonna di Strada. Guarda com'è

rivivere io a forza di lacrime.... Che specchio è

sposa, è in grazia di lei. Oh voglio vederla

meglio per me. Finisco di patire! e di lì

Finisco di patire! e di lì a poco stendendole

ti ricorderai qualche volta di me, non è vero

osava stringerla al seno di paura che le restasse

sacerdote vide l'effetto di quelle povere due anime

conceda anche il Signore di riabbracciarci tutti in un

in un solo pensiero di unione e di amore

pensiero di unione e di amore! Offeriamo a lui

han contaminato questo lembo di terra italiana! Ecco un

luce eterna. I dubbi di questa terribile ora, le

vita, sieno un'ostia di espiazione e di pace

ostia di espiazione e di pace! Raccogli, o sorella

sollevati alla sublime carità di quest'ultima preghiera! — Ella

il Signore! — a guisa di persona stanca depose il

casa col cuore saturato di lacrime, impaziente di abbracciare

saturato di lacrime, impaziente di abbracciare il marito e

il marito e' figlioletti, di rivedere la buona fraile

ella sentiva come bisogno di confortarsi un poco nel

ella sentisse l'affetto di quella mano pietosa, e

pronostico; ora la trovava di molto aggravata, ma non

partire, disse alla padrona di casa che c'era

venite adesso a parlare di Dio? Dio, io l

a predicarmi la misericordia di Dio? Non v'è

suo nascimento.... La padrona di casa scandolezzata fuggì turandosi

ha detto una parola di conforto! L'hanno lasciato

pro ea, coprivano quella di lei affievolita dalla lunga

dalla lunga angoscia. ¶ — Contro di me, Vigi? contro di

di me, Vigi? contro di me che ti ho

hai donato a Madonna di Strada, io l'ho

Ti ho amato più di Dio.... più della giustizia

egli è tutto macchiato di sangue? Oh! io ne

sopraggiunto un nuovo impeto di furore, si cacciò le

sola non ebbe cuore di abbandonarla, e benchè afflitta

sue braccia. In uno di questi lucidi momenti, mentre

accarezzava quel povero corpo di già consunto su cui

e poi avrò finito di tormentarti. Oh, se tu

sapessi come io desidero di andar sotterra!... Ma prima

era più volte ricordata di me, io fui crudele

tra poco. Ma prima di andare all'eternità, vorrei

perdonasse.... — Lisa le promise di far subito cercar della

non volessi più saperne di me, e di dover

saperne di me, e di dover morire senza poterti

consunte, quelle mani color di cenere, e la trovava

parer appena l'ombra di quel che era nel

ripigliò: ¶ — Che differenza, Oliva, di quando ci siamo vedute

eccomi ridotta in fin di morte. Da questo letto

tristamente: ¶ — Oh, non parlarmi di Dio! La mia sorte

più sperare nella misericordia di Dio.... ¶ — Che dici mai

perduta salute? Chi più di me tribolata, quando fuggita

vicina al parto, priva di tutto.... e venivano a

durare tutti i dolori di quella misera vita: e

celeste sotto le forme di una bella signora che

vivere e da lavorare di modo che adesso siamo

adesso siamo più felici di prima? Oh, non manca

a chi la invoca di cuore! Senti, diss'ella

ella dopo un momento di pausa in cui pareva

alle labbra la mano di lei, che teneva tuttavia

io reciterò una parte di rosario; tu l'accompagnerai

altra speranza che quella di morire. ¶ — Dunque prometti? ¶ — No

Ma io non desidero di guarire.... Da gran tempo

io stessa a Madonna di Grazia. Anzi ci anderò

tua e per quella di lui, finchè saremo tutti

che tu possa proferire di simili bestemmie? Oh! non

il nostro buon parroco di Jalmicco, egli sì, saprebbe

entrare negl'imprescrutabili giudizi di Dio.... ¶ — Oh ti prego

abbia detto una parola di sangue; ma non sono

che prendessero la strada di Palma. ¶ X. ¶ DIO NON

le cagionò la partenza di Vigi. Siccome, sul primo

fulmine. Ogni suo progetto di felicità, ogni sua speranza

sempre la povera serva di prima. Indarno cercava immaginarsi

sue promesse: otto anni di servigio militare, otto anni

servigio militare, otto anni di separazione erano per lei

c'era la guerra di mezzo; la guerra, quest

in paese lontano, senza di lei!... Oh! se una

voce secreta, a guisa di verme che internamente la

sua camera, quelle robe di lei le stavano lì

suo cuore ogni senso di compassione e di giustizia

senso di compassione e di giustizia, ora ch'ell

cugina. Intanto vennero nuove di un tremendo fatto d

e la lettera diceva di molti del paese chi

all'ospitale, ma niente di Vigi. Allora le famiglie

tossicava e distruggevasi ogni dì più. Quel vederla così

la figlia della padrona di casa. Non ardiva però

piaga; ma la circondava di mille dilicate attenzioni, cercava

mille dilicate attenzioni, cercava di alleviarle le fatiche col

possibile affettuosa compagnia. Un dì, sul finire dell'inverno

sua compagnia alla sagra di Madonna di Strada quand

alla sagra di Madonna di Strada quand'egli ti

sua famiglia l'avviso di andarlo a prendere con

dell'ora? Son pochi dì che ho veduto sua

mai più saputo nulla di lui.... ¶ — Gli è per

perito, perchè alle famiglie di quelli che sono morti

potremmo sapere qualche cosa di preciso. E diman mattina

messa da Coletto. Era dì festivo, e trovarono più

e trovarono più gente di quel che avrebbero voluto

faccia macera e fuor di modo annerita dalla pioggia

d'essere il solo di que' del paese: gli

allora con quanto aveva di forza procurò di frenarsi

aveva di forza procurò di frenarsi, inghiottì i singulti

fu un altro paio di maniche. Quei maladetti ribelli

tornar indietro continui convogli di feriti, e chi vomitava

volta e ci ordinarono di avanzare, noi eravamo più

birri; ma un battaglione di croati pronti a tirarci

ho sentito la voce di Vigi che bestemmiava. Quando

ella stata la causa di quell'immenso accrescimento di

di quell'immenso accrescimento di dolore, s'affannava per

in casa, a guisa di macchina s'occupava delle

non sapendosi augurar niente di bene da quel tetro

denti con una specie di convulsione così terribile, che

avesse voluto, le impediva di parlare. S'accorsero che

la Lisa s'ingegnò di farla tornare a letto

sommessa, e a forza di carezze procurava di ravviarle

forza di carezze procurava di ravviarle i crini scomposti

crini scomposti. Quantunque priva di conoscenza, pur pareva che

province. Ma ad onta di tai regolamenti, il cimitero

tai regolamenti, il cimitero di Madonna di Strada era

il cimitero di Madonna di Strada era rimasto promiscuo

morto, che a guisa di sinistro augurio era venuto

agito sulla sua immaginazione, di modo che in quella

la notte si abbandonò di nuovo alla voluttà del

Oh! se l'alito di Dio la rianimasse ancora

in un solo pensiero di vita i ventiquattro milioni

creato scorresse quel volume di acque nerastre. Guardava atterrita

desolata. Solo dalla parte di mezzogiorno vedeva in lontananza

in lontananza una specie di giardino i cui alberi

velo e le vesti di seta. La bufera s

sempre aumentando, e nuvole di fiori schiantati avvolti in

schiantati avvolti in turbini di sabbia venivano spinti attraverso

grido d'infinite migliaia di morenti. Il giardino era

gli alberi a guisa di scheletri torcevano le braccia

ed agglomerate in vortici di sabbia passavano continuamente e

nero fiume, erano turbe di anime; erano i morti

altra vita. Una processione di venerandi vecchiardi colle braccia

noi le viventi barricate di Palermo! Noi lo scudo

sia sprecato! ¶ Sacerdoti avvinti di catene, sacerdoti col crocifisso

Poi fra una turba di guerrieri tutti coperti di

di guerrieri tutti coperti di sangue, ella vide una

ella vide una donna di maestoso aspetto, ma di

di maestoso aspetto, ma di straniera fisonomia. Aveva le

Aveva le chiome bruttate di fango, le vesti squarciate

ma versando un torrente di lagrime: — Fuggi, le disse

un fragore tremendo come di mina che scoppiasse, e

nell'aria a guisa di angelo sterminatore. Le schiere

al fiume. Erano giovanetti di tutte le stirpi italiane

muti, agghiacciati nell'espressione di un dolore che non

più consolato. Il segno di una ferita gli attraversava

i capelli tutti bruttati di polvere e di sangue

bruttati di polvere e di sangue rappreso; un'altra

in mezzo ai vilipendi di quella infame giornata mi

per baciare il sangue di quelle grondanti ferite. ¶ — Addio

non ascoltò le preci di una popolazione desolata che

giacciono fra le rovine di Marghera senza sepoltura cristiana

Io vado nel seno di Dio! Tu che rimani

generazione ventura cresca più di noi virtuosa, e possa

si trovò tutta bagnata di lagrime. Appena giorno, le

a levarla. Tutto quel dì e buona parte del

più volte a vedere di lei, confidò che doveva

da viaggio, la chiamò di sopra. Aveva la scrivania

scrivania aperta, e terminava di far la scritta su

che non ho cuore di salutare, diss'ella; ma

All'Oliva, quando sarà di ritorno, dirai che cotesto

non gli parlate giammai di me!... — E come per

piangevano di consolazione e di gratitudine, e la fraile

ma essa a forza di preghiere seppe persuaderlo a

solitudine per lei piena di attrattive ad onta di

di attrattive ad onta di tutti i rigori della

stagione. S'occupava continuamente di qualche benefico provvedimento pe

amati poverelli; una quantità di fanciulletti venivano a trovarla

muliebri. Per la gente di campagna l'inverno ha

ricamarsi il fazzoletto de' dì solenni, a cucir con

ch'ella, a forza di pazientemente tradurre nella lingua

parve che in grazia di quella vita semplice e

quella vita semplice e di quelle dolci abitudini di

di quelle dolci abitudini di campagna le si fosse

speranza. ¶ IX. ¶ IL CANNONE DI MARGHERA. ¶ Non era ancora

quel non so che di voluttuoso, che n'è

Erano stati a cercare di lei per una sua

gravemente ammalata, che prima di morire implorava di vederla

prima di morire implorava di vederla, e la fraile

famigliuola e le cure di madre per l'abbandonata

Rosazzo, e una quantità di paesuzzi seminati alle loro

pittoresco a quel lembo di paese che lì tutto

a riposare in cospetto di quella bella natura, e

fisonomia assumeva un'espressione di tanta felicità, che pareva

animo a quella specie di estasi non era nè

procuravano, v'era qualcosa di più profondo e di

di più profondo e di più sublime che in

tali istanti aveva potenza di agitarla. Il suo occhio

giovinezza, era il cannone di Venezia che udivasi distinto

entusiastava e la riempiva di gioia ineffabile. Divisa dal

rivoluzione italiana: ad onta di tutti i ragionamenti ella

raccolta come nei palpiti di un moribondo tutta l

lei, quella era quistione di vita o di morte

quistione di vita o di morte, e così lontana

s'erano oramai vestiti di verde, infoltivano gli alberi

infoltivano gli alberi, coprivasi di fiori la terra, ed

uscire all'aperto, avida di quel cannoneggiamento, come di

di quel cannoneggiamento, come di musica che le mettesse

alimentava la vita. ¶ Un dì, era digià l'agosto

chiesetta campestre che dicono di Madonna di Strada. Erano

che dicono di Madonna di Strada. Erano più giorni

nubi oscure a guisa di panno funebre velavano l

ad essa come macchiato di sangue calava muto e

senza portarle il fremito di nessun rumore. Stette così

la scosse il salmeggiare di alcune voci monotone che

tetri, che l'idea di un cadavere e della

fuggire, aveva anzi qualcosa di analogo colla terribile malinconia

sconosciuto che all'ombra di quella devota chiesetta veniva

veniva ad aspettare il dì del tremendo giudizio. Intanto

una sola parrocchia avevano di comune accordo eretto alla

cui vi avevamo nei dì solenni adornata?... ¶ E continuavano

memoria il miserando spettacolo di cui era stato testimonio

Fra i bicchieri colmi di vino e l'allegria

lugubre processione degli abbruciati di Jalmicco. ¶ VIII. ¶ GUSTI DELLA

godere con tutta pienezza di quella vita campestre, e

compagnia della gastalda e di suo marito, usciva a

loro figlia, una ragazzetta di quindici anni che le

a proferire le pareva di rivivere negli anni beati

dell'infanzia. ¶ Alzarsi ogni dì mattutina per respirare l

dinanzi in rapidi volumi di oro e di porpora

volumi di oro e di porpora; bevere gli effluvi

quell'ora malinconica prima di chiudere al riposo i

Ma un'altra sorte di piaceri assai più cari

la ponevano in istato di poter soccorrere molti disgraziati

ed ella come angelo di consolazione volava dappertutto dove

volava dappertutto dove sapeva di poter tergere una lacrima

madre dei poveri. Un dì, sul finire dell'autunno

nostra chiesa? interrogava una di esse. ¶ — Ma sì! almeno

altra, che una creatura di quei di là s

una creatura di quei di là s'abbia da

da battezzare in chiesa di cristiani! ¶ — Oh bella! quand

è nata sul fenile di messer Valentino, vorresti che

che la portassero fuor di paese? ¶ — Il fatto sta

creatura?... ¶ — Eh perdinci! Trattandosi di roba sua, il diavolo

stato ha potuto scappare di mezzo alle fiamme, l

partorita con un piedino di porco, e si saranno

ultima, poichè si tratta di ribelli, capite! ¶ A queste

sarò io la santola di quella povera creatura. — E

avviò a casa; indi di lì a pochi minuti

chiesa tra una folla di curiosi, e con devoto

forse la sola voce di gioia che si congratulasse

si congratulasse colla madre di quella nuova animetta ch

fece accompagnare al fenile di Valentino e volle salutare

su d'un po' di paglia in quel luogo

intemperie, ravvisò la poveretta di N***, a cui pochi

tutta quanta, e divenuta di bragia, colle mani si

posso riparare l'offesa di quella brutta sera, e

voi non potete negare di strignermi la mano in

la mano in segno di perdono e di amicizia

segno di perdono e di amicizia! — Oliva gliela baciò

osò pregarla che procurasse di far sapere a suo

aveva più volte tentato di acquistare da lui il

si consolava nell'idea di poter ancora protrarre cotesta

La fraile le promise di mandar subito a vedere

mandar subito a vedere di suo marito, e chiamato

sera colla gastalda cercò di combinare il modo di

di combinare il modo di alloggiarla. In pochi giorni

lavorato. Quei poveretti piangevano di consolazione e di gratitudine

e mentre gliela copriva di baci, — Oh! mio buon

il sangue. ¶ — Andiamo via di qua! diss'ella; andiamo

barone dopo un momento di pausa, io non potrò

risanata. — Il barone contento di quest'ultima parola che

la speranza, le promise di contentarla, ed uscì a

abbiamo veduto alla sagra di Madonna di Strada, e

alla sagra di Madonna di Strada, e sulla porta

Gorizia, sperando, la semplice, di poter redimere l'amato

non altro a forza di lacrime. — Ma se vi

questo non è momento di disturbare i padroni! Or

già anni il figlio di Piero!... ¶ — Erano altri tempi

madonna. Adesso si tratta di servire la patria.... e

messa in un dirotto di pianti. — Eh! non bisogna

certo la vostra parte di bottino; e quando cotesti

matti si saran finiti di quietare, che già non

vittoriose, m'impegno io di procurarvi un congedo. Tutto

al più un paio di anni, giovinotto, e poi

casa colle tasche piene di napoleoni, con una bella

aspettarvi, sarà ben contenta di cangiar stato e di

di cangiar stato e di diventare la vostra signora

Addio, addio; vi ricorderete di me e mi farete

neri occhi una specie di fiamma sinistra che consumò

scintillare d'un anello, di un monile, o di

di un monile, o di qualunque altro oggetto prezioso

veniva l'idea che di codesti in Italia ne

egli s'andava ogni dì più formando al destino

uno spirito d'intrapresa, di modo che quando venne

quando venne l'ordine di partire per l'armata

l'armata, egli era di già soldato nell'animo

il piccolo viaggio, invece di esacerbarne le sofferenze, l

dovuto starsene affatto digiuno di notizie politiche, ed era

politiche, ed era impaziente di conoscere alcuni dettagli e

alla direzione del blocco di Palma, dovevano trovarsi a

un conte suo congiunto di sangue, per solennizzare la

stato trasportato, e ordinò di dirigere a quella volta

volta i cavalli, proponendosi di godere anch'egli di

di godere anch'egli di quel lieto convegno, e

lieto convegno, e sperando di risapere da loro alcun

da loro alcun che di preciso intorno ai grandi

dovette fermarsi. Una quantità di gente ordinata in lunga

tenere. Erano gli abbruciati di Jalmicco che trasportavano l

accampata, aveva loro ottenuto di raccoglierli nella chiesa ospitale

Appena udita la nuova di questo permesso, la dispersa

sventolava ancora qualche brandello di seta arsiccia, indi i

Seguiva una turba infinita di donne, che ad ogni

manto ricamato, coll'abito di seta colle frange d

bestemmiata, come noi cacciata di casa!... ¶ — O cara nostra

Dove le tante rose di cui vi avevamo nei

che avevano per onore di affettare i costumi e

costumi e la lingua di là, le parve d

parve d'esser tornata di nuovo straniera. Aggiugni, che

Gorizia era piena zeppa di militari austriaci che inondavano

inondavano la sua casa di visite tedesche, e la

intorno a truci progetti di guerra e a tristi

e a tristi novità di sangue che a lei

cresciuta malaticcia e dilicata di fibra facevano male. Non

a rispettare l'autorità di chi credeva più sapiente

chi credeva più sapiente di lei, non le passava

neanche per la mente di contrastare alle altrui opinioni

distruzione tutte quelle orde di soldati; e i cannoni

trionfo, le vie piene di gente che faceva echeggiare

festa donne eleganti coronate di fiori che sventolavano i

mezzo conducevano una ventina di prigionieri, mutilati, sanguinosi, che

sua carrozza si degnò di sputare in faccia ad

in faccia ad uno di essi.... La fraile a

come se fosse morta di vergogna. Tornata a casa

dalla mente l'immagine di quel giovane italiano, ch

parve che promettesse il dì della vendetta. Indarno nel

nel Venerdì santo alcune di quelle signore vennero ad

d'una lieta comitiva di Goriziani che volevano accompagnare

si fossero le colpe di quella città, ella l

ogni sera una processione di fiacres conduceva al monticello

fiacres conduceva al monticello di Medea il bel mondo

Medea il bel mondo di Gorizia che là si

per godere lo spettacolo di Palma bombardata, ella aborriva

in folla all'esecuzione di un delinquente. Nei giorni

sua camera, e negava di lasciarsi vedere da chi

languore dopo la visita di N*** s'erano accresciuti

s'erano accresciuti fuor di misura. Passava le intere

non si parlasse nè di guerra nè di stragi

nè di guerra nè di stragi e le giugnesse

in pena, e temeva di qualche occulta malattia che

del paese: la ritrosia di lei congiunta alle loro

celebre professore del Giuseppino di Vienna, chiamatovi ad assistere

ad assistere il principe di W*** tornato dall'Italia

ferito. Il barone desiderò di fargli vedere la nipote

annunzio un impercettibile senso di disgusto trapelò dalla smorta

altra vita, una vita di moto e di svagamento

vita di moto e di svagamento, e soprattutto un

viaggio a qualche stabilimento di bagni. Ma dove condurla

condurla in quel momento di terribile agitazione politica? E

tanto aborriva ogni sorta di trambusti. Al barone si

e degli eleganti bagni di Baden, a' quali si

del vapore per le di cui corse ella aveva

atterrita da feroci immagini di sangue s'impallidì come

faccia lagrimosa sulla mano di lui, e mentre gliela

orologio, che in forma di tempietto colle sue colonne

cui pendevano ricche frange di ciniglia colore amaranto in

delle tende, le tavole di tarsia, le cornici dei

ogni cosa gli venisse di là, perfino la servitù

oggetto che non era di Vienna. Dinanzi alla finestra

ricchi cortinaggi, in forma di lampada pendeva un picciolo

pendeva un picciolo vasellino di ghisa e dentrovi una

metallo nè per ricchezza di adornamenti, egli era elegantissimo

tutti quei mobili sopraccarichi di minuzioso lavorío, finitissimi se

quel non so che di armonico e di gentile

che di armonico e di gentile che traspariva da

germogli verso il raggio di luce che a traverso

fanciulla nella profumata penombra di quel magnifico boudoir pareva

pupille le passavano memorie di altri tempi e di

di altri tempi e di altri luoghi, e vólti

altri luoghi, e vólti di persone amate e le

e aspettano il giorno di strignersi con affetto fraterno

avevano da fanciulletta strappata di là per farla educare

uno dei primari istituti di Vienna: la capitale con

torrida, che a forza di stufe si vuol fare