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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Mario Sobrero, Pietro e Paolo, 1924

concordanze di «di»

nautoretestoannoconcordanza
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1924
chiusi. C’è aria di tempesta. ¶ — Qualche cosa deve
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figlio. – È la fidanzata di Pietro. ¶ Davide tese la
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quale la doppia fila di alberi ignudi sembrava stendersi
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dalle montagne alla collina. Di là dal viale si
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da steccati, da muri di cinta, da bassi tetti
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cinta, da bassi tetti di vetro, da gigantesche gabbie
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ferroviari, da depositi immensi di carbone, di legname, di
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depositi immensi di carbone, di legname, di ferro. Innumerevoli
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di carbone, di legname, di ferro. Innumerevoli camini, ai
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appeso ancora un velario di fumo, sovrastavano quali antenne
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fondo, Berto. La fabbrica di papà non si vede
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più rapido, più sonoro di voci e di richiami
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sonoro di voci e di richiami che nelle ore
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nel vuoto le note di un pianino che s
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mostrare ch’era pieno di bel pane, poi si
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non c’era verso di spendere. ¶ Davide ricordava di
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di spendere. ¶ Davide ricordava di aver già visto quel
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ch’era una vicina di cui le parenti gli
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aveva ripreso il mestiere di fochista del tram a
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e coi modestissimi aiuti di una sorella maritata. La
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tisico; ma quella tosse, di notte, passava i muri
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che sei nei comitati di beneficenza, potresti fare un
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c’è una famiglia di toscani.... Si chiamano.... ¶ — Gramigni
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Davide provò il bisogno di avvicinare quella miseria, un
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quella miseria, un impulso di agire subito, e senz
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battè, grande come quella di una rimessa, venne aperta
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spettinata, che diede segno di stupore, di viva diffidenza
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diede segno di stupore, di viva diffidenza. ¶ — Chi vole
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mai loro avessero intenzione di collocarli in qualche istituto
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sconosciuto entrasse. ¶ Nel mezzo di un camerone mal rischiarato
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v’era un cerchio di gente seduta, e ognuno
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attempata ma ancora nerissima di capelli; ascoltò la spiegazione
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Davide sotto il fuoco di uno sguardo malevolo, come
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1924
cagnolini sopra i rotoli di paglia che forse erano
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l’aria un sentore di rinchiuso, di giacigli, di
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un sentore di rinchiuso, di giacigli, di gente mal
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di rinchiuso, di giacigli, di gente mal lavata, un
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ci vogliono stare. ¶ Accorgendosi di essere l’argomento del
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per minaccia un pezzo di legno che teneva sotto
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la sedia, a portata di mano. ¶ — Son demoni, – commentò
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educazione.... ¶ La donna accennò di no, con la testa
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simile a un rodio di topi. Sotto la debole
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che colei aveva ragione di rifiutare il soccorso, la
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Non hanno più voglia di lavorare. Son tutti poltroni
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1924
poltroni! ¶ Ma all’orecchio di Davide quelle parole ebbero
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suo quaderno. All’arrivo di Davide i vicini si
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1924
alle labbra. ¶ Margherita, sedendosi di nuovo alla sua macchina
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a rubacchiare un po’ di carbone. Lo capisco quando
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altro. La confusa passione di fare non sapeva che
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sapeva che cosa, prima di andarsene dal mondo, lo
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altri, con un’andatura di sfaccendati, si disseminavano nelle
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intervalli le molte categorie di lavoratori, davano alla vita
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1924
della città qualche apparenza di carnevale proletario. In certe
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1924
si vedeva una confusione di toppe multicolori che ravvivava
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1924
L’avevamo domandato regolarmente di non lavorare in quel
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secolo innanzi, dagli architetti di corte. Intorno alla città
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1924
con un grosso carico di legname, tirato da un
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provò un leggero senso di vergogna perchè il fratello
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1924
il fratello, più vecchio di lui, intento alla sua
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1924
furono vicini, Michele mostrò di voler proseguire con un
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1924
capelli grigi sempre infarinati di segatura. Ma Davide si
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non si degna più di salutarmi. Ci siamo incontrati
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sua parte! ¶ Alla memoria di Davide quel tono di
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1924
di Davide quel tono di voce, l’espressione di
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1924
di voce, l’espressione di quel volto, richiamarono stranamente
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1924
sotto uno sventolìo rosso di bandiere e di làbari
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rosso di bandiere e di làbari. Corteo di gente
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e di làbari. Corteo di gente nuova, sicura di
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1924
di gente nuova, sicura di sè, che si guardava
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1924
intorno come in paese di conquista. ¶ Ma si rivolse
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1924
cominciate dalla sua infanzia di contadina: alzarsi all’alba
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sera, per una scodella di minestra. A diciott’anni
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fine, col segreto terrore di esser di peso agli
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1924
segreto terrore di esser di peso agli altri. ¶ * ¶ Attraverso
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era un mastello colmo di biancheria già ritorta, e
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acqua che non cessava di uscire dalla chiavetta guasta
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1924
guasta. Fra un ingombro di casse sfasciate, di rottami
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1924
ingombro di casse sfasciate, di rottami, beccavano alcune galline
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rapidamente nel misero lembo di cielo. Con l’alto
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1924
isolato aveva una tetraggine di reclusorio. Ma ad ogni
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1924
e voci e strepito di fanciulli. ¶ — Ho da parlarle
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fanciulli. ¶ — Ho da parlarle di una cosa.... – disse Maria
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1924
ma in verità cercano di sbarazzarsi delle estremiste. Quella
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1924
sottili l’operaia tentava di pareggiar la forza d
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1924
sono stati diciotto giorni di sciopero. Eppure, io ho
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mobili e quel po’ di roba indispensabile? Tu vuoi
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1924
nido senza un filo di paglia! Cari miei, siete
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lungo il loro comando di cessare il lavoro. Antonia
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la giovane con accento di soddisfazione. ¶ — Per i fatti
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soddisfazione. ¶ — Per i fatti di Roma. A mezzogiorno Pietro
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l’aveva detto che di là era arrivato l
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asse e un po’ di bucato in un secchio
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rivoltino, – disse Antonia passando. ¶ Di sopra, sentendo arrivar gente
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1924
calore. Mentre Margherita ricominciava di malavoglia a cucire a
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1924
i vetri la figura di Davide. Bianca, che faceva
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1924
che faceva il còmpito di scuola, corse ad aprirgli
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tutti e tre stavano di casa al di là
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stavano di casa al di là della ferrovia, si
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molti! Dieci contro uno. ¶ — Di quei dieci, nove son
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i dirigenti, il numero.... Di’ piuttosto che siete dei
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diventa subito una cricca di privilegiati che sfruttan gli
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che sfruttan gli altri? ¶ Di nuovo il passo di
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Di nuovo il passo di Pietro e del suo
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facendo scricchiolare il piolo di legno su cui pesava
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1924
mostrandosi come spiacente, talora, di dir cose troppo difficili
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da sè. Un tubo di gelatina esplosiva sotto un
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serviva allo scopo meglio di una sommossa. Egli non
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rinascere, spontaneamente, un mondo di eguali. Non credeva nel
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si produrrebbero senza guida di programmi. La creazione del
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ferrovia, videro dalle imposte di un bar trapelare un
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bar trapelare un filo di luce. ¶ — Venite – disse Lando
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1924
mutilato levando il bicchiere di poncino fumante. ¶ — Te come
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avevo la tessera ma di politica non ne capivo
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1924
per quei sette mesi di carcere.... ¶ — Ai comitati borghesi
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altri con l’intesa di rivedersi al circolo. Pietro
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1924
sul ballatoio il passo di Pietro, la vecchia Antonia
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Poi mostrò d’accorgersi di Maria: – Perchè sei qui
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aveva sonato. La donna di servizio, che parve un
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dello zio Augusto; lettere di amiche Giuliana non ne
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1924
sottoponeva ad una critica di ordine morale, e risalendo
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1924
precetti religiosi, alle norme di vita delle tribù primitive
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1924
primitive, Davide si proponeva di definire del diritto l
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1924
penna, egli guardava pensieroso di là dai vetri della
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1924
i comignoli del villino di fronte, dei quali conosceva
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1924
Quella lettera era certamente di un uomo. Il contegno
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ragazza faceva sospettare che di simili ne fossero già
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E se si trattava di una lettera senza importanza
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Giuliana era in età di disporre dei propri sentimenti
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dalla ragione, non poteva di quella libertà usare malamente
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libertà usare malamente. ¶ Sedutosi di nuovo alla scrivania, come
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tutta la vita intima di sua figlia, una vita
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1924
occupata da un estraneo di cui egli ignorava anche
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svogliato, stanco. Sulla casa di fronte vide il rosso
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avvivarsi d’un barlume di sole pallido. Uscito in
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fabbricati che un velo di nebbia faceva più lontani
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ad Arezzo, le vicende di un matrimonio mancato erano
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Ora Davide si rimproverava di non aver mai pensato
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potesse risvegliare l’anima di sua figlia. La parola
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non era in grado di pronunciare, chi altri avrebbe
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fredde come la luce di novembre, che uscivano rapide
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novembre, che uscivano rapide di sotto gli archi, ansiose
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sotto gli archi, ansiose di fuggire. Perchè Giuliana gli
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un tempo, egli credeva di aver trovato lo scopo
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trovata veramente la ragione di vivere? ¶ Attraversava ora la
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col loro carico ondeggiante di carabinieri, sbucano rombando dall
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capisce donde vengano. Urli di donne, imprecazioni di uomini
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Urli di donne, imprecazioni di uomini si levano dalla
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fugge con un calpestìo di mandra e pare disperdersi
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si muovono, e molti di quelli che sono scomparsi
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respiro. Il colpo parte. Di nuovo la tempesta di
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Di nuovo la tempesta di ciottoli si abbatte sugli
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Sparate in aria! ¶ Schioccare di moschetti, detonazioni più fragorose
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moschetti, detonazioni più fragorose di pistole empiono lo spazio
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Frattanto il debole argine di carabinieri viene sfondato, travolto
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della città. Dal gruppo di testa, che avanza veloce
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si chiudono. Un vento di paura sembra soffiare innanzi
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la corrente come insegne di battaglia. Risuona ogni tanto
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ogni tanto un tintinnio di cristalli. I passanti si
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pallide, salutati da voci di “Morte alla borghesia!” se
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se non hanno apparenza di operai. Qualche ufficiale si
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gli infonde un sentimento di orgoglio, di padronanza su
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un sentimento di orgoglio, di padronanza su questa via
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tutto nero; il fazzoletto di seta nera che gli
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l’uniforme dei mutilati di guerra e con l
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forte la sua gamba di legno e teneva nel
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veloce manovra per affrontar di nuovo i dimostranti e
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botteghe. Maria, a cui di nuovo batteva forte il
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si tenne a fianco di Pietro. Appena i rumorosi
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a portata, la pioggia di sassi ricominciò. Pietro lanciò
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urlando. Appostato all’angolo di una casa, il toscano
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da un largo fiotto di sangue; gli altri si
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le armi al viso di quanti si trovarono dinnanzi
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in mezzo a gruppi di carabinieri. ¶ Maria si trovò
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da Pietro, nell’oscurità di una viuzza che in
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attimo si era riempita di gente in orgasmo. Adagiato
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sotto la volta bassa di un androne c’era
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con la camicia inzuppata di sangue. Dallo strepito che
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avvenuto, i dimostranti sbucavano di nuovo da ogni parte
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gigante mutilato si sforzava di tenergli dietro arrancando con
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che egli desse segno di udirla; gli afferrò una
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manica: “Ma Pietro...!” Voltatosi di scatto, il giovine le
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era mutato, una maschera di fredda e feroce pazzia
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spari. Calpestìo, rumor sordo di percosse, colpi violenti contro
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violenti contro le lamiere di ferro e le imposte
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carabinieri, in catena, ridiscendevano di corsa rastrellando la gente
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brivido, il viso mutato di Pietro. Perchè l’aveva
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fermato. Una doppia fila di soldati a cavallo sbarrava
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il suo compagno? ¶ Pensò di recarsi subito a casa
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più grandi. Quello sguardo di Pietro! Quegli occhi fissi
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cessato, posandosi su lei, di esprimere l’odio! ¶ Le
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il gigante dalla gamba di legno, che le vicende
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degli ignoti compagni, propose di recarsi alla Camera del
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tuo fratello ha scritto di nuovo perchè tu vada
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suoi occhi si riempirono di grosse lacrime che scivolarono
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magro. ¶ L’uscio sonò di colpetti leggeri, come battuto
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fiore. Era la manina di Duccio, tenuta da sua
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il padre le accennava di tacere. Disse solamente: “Addio
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la destra sui capelli di Duccio, senza sorridere, tenendogli
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e la stanza fu di nuovo separata dal resto
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acque, con un rotolare di carriaggi in fuga, le
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intenderla. Era l’annuncio di qualche avvenimento che si
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donde veniva, la casa di sua madre; ma egli
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globi; e quella fascia di chiarore più vivo sembrava
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corpulento gesticolare ritto su di una tavola, giungevano vibrate
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lato. “Con questa marcia di Ronchi l’eroe dell
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siderurgico....” Un formidabile clamore di abbasso empì lo spazio
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le parole tonanti risonarono di nuovo nel silenzio. ¶ Dalla
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al vituperio. Erano operai di ogni età, vestiti da
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a qualche sinistra figura di malvivente, si mescolavano molti
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1924
giovani che avevano aspetto di studenti o d’impiegati
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della spianata, si sforzava di udire, appoggiato ad un
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1924
Ma coglievano pochi lembi di frasi: “La borghesia comprende
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proletarî.... Ma la minaccia di un’altra guerra....” La
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viva, scuotevano l’animo di Pietro e producevano in
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sua fatica, l’avvilimento di mangiare un pane guadagnato
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guadagnato da altri. Quanti di coloro che lo circondavano
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E come lui ardevano di ribellione, risoluti a tutto
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risoluti a tutto pur di cambiare la faccia del
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grande, nelle membra sature di energia, nel petto che
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1924
petto che si gonfiava di fiducia martellato con baldanza
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1924
ogni tanto aveva bisogno di stringere col suo il
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col suo il braccio di Maria. S’erano conosciuti
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1924
oblio. Era contento, adesso, di averla vicina in quel
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1924
passavano sulla folla ventate di comicità feroce o di
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di comicità feroce o di fredda logica o di
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di fredda logica o di violenza tribunizia. Per gli
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era che un susseguirsi di frasi monche, di nomi
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susseguirsi di frasi monche, di nomi balenanti all’improvviso
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nomi balenanti all’improvviso, di ragionamenti spezzati dall’improvviso
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1924
circostanti con uno scroscio di grandinata; acclamazioni ed abbasso
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nel maggio nefasto, scorrazzano di nuovo per le vie
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non ha un’anima di schiavo, vedrà innanzi a
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proruppe gagliardamente il canto di un inno. ¶ — Ehi, Lando
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1924
comandi e un rombo di grossi motori messi in
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1924
Allora, davanti ai cordoni di carabinieri che devono far
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autoritario, mentre un nuvolo di guardie si sparpaglia intorno
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1924
i dimostranti dànno segno di maggiore risolutezza, puntano i
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1924
vie, si addensano gruppi di persone curve al suolo
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che si sente piena di coraggio sebbene il suo
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1924
mentre passa un attimo di tetro silenzio. Appena i
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1924
hai trovata la maniera di vivere senza far fatica
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far fatica!” L’aspetto di sua madre gli rammentava
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gli rammentava la donna di servizio dei Vernea. Sua
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1924
poveretta non osava neanche di fargli una carezza. Ma
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1924
sentiva in ogni fibra di derivare da quel suo
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1924
dell’ubbriachezza. L’orrore di quella notte non era
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1924
vita bisogna cercarla dentro di sè. Ma poi aveva
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1924
magistrato, col solo intento di emanciparsi più presto. ¶ Già
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1924
da impedirgli, certe notti, di prender sonno. Dalla sua
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1924
Dalla sua prima residenza di pretore, aveva scritto alla
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1924
aveva scritto alla madre di andar a vivere con
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1924
alfine procurata la felicità di avere una famiglia. Clelia
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1924
per accudire i figli di Michele, rimasto vedovo dopo
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1924
l’altra passavano anni di lontananza. Ogni qual volta
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1924
come da una diversità di natura, che nei nipoti
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1924
aveva appresa la morte di Secondo, fulminato in officina
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1924
sofferto uno strappo violento di misteriosi legami. E quando
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1924
carriera, aveva pensato subito di stabilirsi nella città dove
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1924
sanguinante da una zuffa di strada, gli aveva gridato
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1924
a fargli una carezza. ¶ Di sopra, dalle voci udite
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1924
voci udite nella camera di Paolo, capì subito che
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1924
accesso della sua febbre di malaria. Era infatti coricato
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1924
il cappello. – Tutto fermo di nuovo per due giorni
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1924
Da noi si parla di licenziare degli impiegati. La
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1924
così poco! ¶ — Quei mascalzoni di operai non lavorano più
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1924
strada qualche raro suono di passi, che si perdeva
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1924
ella assorta e dimentica di quanto la circondava. Era
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1924
il mento, gli occhi di lei erano ancora perduti
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1924
misteriosa. ¶ — Era il venti di luglio, ti ricordi? Come
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1924
riprese con un atto di volontà che mutò subito
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1924
non sono che ombre. ¶ Di nuovo si addensò nella
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1924
domandò Davide col tono di chi sappia già la
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1924
Sarebbe l’unico modo di farla uscire. E poi
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1924
Comprando la carne, quelli di stamane non son bastati
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operai si parla addirittura di rivoluzione.... ¶ Paolo protestò subito
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1924
vita senza la speranza di dividerci la roba degli
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1924
trincee nelle piazze.... ¶ — Prima di lasciarsi gettare nell’inferno
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lotta! C’è fior di combattenti d’accordo in
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semplice soldato. A costo di morire nelle trincee di
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di morire nelle trincee di una piazza! ¶ Davide si
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adagio, accennando alle figlie di far silenzio. Dal corridoio
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1924
tornato? ¶ — Pietro, il figlio di Michele. ¶ — Ritornano tutti.... Quanto
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1924
figlio, col religioso rispetto di una monaca che adorna
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1924
Non credi? ¶ — Sicuramente...! ¶ — Lettere, di là, non ne arriveranno
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1924
nuovo regime gli impediva di ripartire; questa possibilità, ingegnosamente
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erano mancate le notizie di Mimo. E la sua
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darle le brevi risposte di consenso. Non gli era
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e col suo vezzeggiativo di fanciullo, era veramente cancellato
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esclamò Margherita – un po’ di giustizia...! – Toccando la cupola
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passeggiavano sopra come zampe di ragno, ella si rivolse
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stringendo appena la mano di Davide, gli disse a
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gli disse a modo di conclusione: – Tu non puoi
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la pensione. ¶ Il viso di Davide si scolorì subitamente
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un figlio? – Lo sguardo di Antonia correva di nuovo
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sguardo di Antonia correva di nuovo inquieto da lui
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seccamente. ¶ — No, io penso di aver fatto un sacrificio
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come per la gente di altra nazione. ¶ — La patria
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Berto con un sorriso di compassione – L’hanno inventata
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sono, mi lascia crepar di fame. ¶ Pietro andava su
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davvero messi d’accordo, di bandiere e di confini
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accordo, di bandiere e di confini, te l’assicuro
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condensata in lui tentasse di sprigionarsi, il giovane parlava
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cappello e la veste di seta. ¶ — Che cosa vieni
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guardava Emma senza osare di salutarla. ¶ — Non posso più
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più venire a casa di mio padre? – rispose la
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la vecchia Antonia. – Va di là, Emma. ¶ — Te l
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un po’ vergognosa, mostrò di commuoversi portando il fazzoletto
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Pietro. Aveva a portata di mano l’elmetto appeso
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si alzò in punta di piedi a palpare il
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avvide. – Ti ho proibito di toccare! Vuoi che saltiamo
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stanzino accanto. ¶ Dall’alito di passione che lo avvolge
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avvolge, da quest’aura di odio che sembra farsi
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intorno a lui qualcosa di oscuro, di infinitamente triste
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1924
lui qualcosa di oscuro, di infinitamente triste, ch’egli
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1924
umani alveari, una distesa di fabbriche, di tettoie, di
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1924
una distesa di fabbriche, di tettoie, di camini; e
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di fabbriche, di tettoie, di camini; e dietro a
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piano: – Era la fidanzata di Pietro, prima che andasse
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gli opuscoli, i giornali di propaganda. Durante la guerra
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la guerra, in giornate di sommosse, lo avevano arrestato
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insieme ad una squadra di ciclisti che avevano in
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invelenito. Perchè il nome di patria richiamava sul loro
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non l’avesse tolto di peso da quel mondo
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mondo d’ignoranza e di miseria? ¶ Ricordava suo padre
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Coi discorsi, continuamente ripetuti, di fatiche e di sforzi
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ripetuti, di fatiche e di sforzi animaleschi gli incuteva
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la sera, dalla fabbrica di specchi dove lavorava come
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uomo! Gli pareva ancora di sentirla piangere, perchè voleva
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mentre il padre urlava di no prendendo a calci
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Svègliati, poltrone!” ¶ Col proposito di beneficarlo, che cosa avrebbero
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la moglie, se non di allontanarlo dai suoi per
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persona civile”? ¶ Sovente, uscendo di collegio nelle brevissime vacanze
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gergo a lui incomprensibile, di argomenti – gli pareva – da
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la sua vita metodica di studente serio per andar
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il padre; Secondo, rozzo di modi al pari di
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di modi al pari di lui, mostrava le stesse
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scamiciata tra un disordine di vecchie suppellettili. ¶ Quel vestito
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passare davanti all’abitazione di tre altre famiglie. All
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visto il dorso poderoso di Antonia curvato sopra il
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La vecchia rivolge verso di lui la sua larga
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diffonde subito un senso di disagio. Pino e Bianca
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quale aspetta, in maniche di camicia, davanti al piatto
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per istinto l’atto di alzarsi come all’arrivo
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alzarsi come all’arrivo di un superiore; ma si
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mano al sopraggiunto. ¶ — Eccoti di nuovo a casa.... – dice
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ha un brivido sottile di malessere; non aggiunge parola
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delle contadine. ¶ Pietro soffia di malavoglia sul cucchiaio. Non
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Berto, è più basso di statura. Sebbene sia ingrassato
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è rimesso gli abiti di prima; ma ad un
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tascapane rigonfio. ¶ — Hai notizie di Rosa? – domanda Davide alla
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noi. ¶ Berto, mentre finisce di asciugarsi, si affaccia dal
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smisurata gola. La sirena di una fabbrica. E subito
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gli altri? Per esser di nuovo spedito, tra qualche
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altra guerra noi speriamo di non vederla più...! ¶ — Che
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fratello Pietro. Il malessere di Davide si inasprisce ora
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Davide si inasprisce ora di una punta d’irritazione
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piatto, egli lo studia di sfuggita, come a cercare
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La sua alta persona, di grossa struttura ma un
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grigi, gli si velano di tristezza. ¶ In un angolo
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c’è il letto di Antonia; di notte il
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il letto di Antonia; di notte il sofà scricchiolante
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colori, un piccolo specchio di Venezia coi fiori di
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di Venezia coi fiori di vetro pieni di polvere
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fiori di vetro pieni di polvere, un portaritratti fatto
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polvere, un portaritratti fatto di cartoline cucite insieme. A
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cucite insieme. A fianco di una guardaroba son affastellati
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manine al braccio villoso di Berto: – Zio, conduci anche
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comizio...! – Ma si stacca di colpo per correre con
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capelli lanosi son coperti di una grossa polvere di
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di una grossa polvere di legno. Dopo di lui
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polvere di legno. Dopo di lui è entrato suo
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con la tessera più di quel tanto non se
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la vittoria.... ¶ Il sorriso di Eligio diviene incerto; egli
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altra stanza. La testa di Michele, alle parole del
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oscilla con un moto di consenso: con lo stesso
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stesso movimento del capo di Berto, lanoso anche questo
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risposta è una scrollata di spalle. ¶ — Lavoro non se
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frase richiama sul viso di Antonia un’espressione di
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di Antonia un’espressione di inquietudine; ma Davide risponde
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Berto girando un boccon di pane nel piatto. ¶ — Io
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sono quelli del proletariato, di nessun paese! Alla fine
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guadagnato, è rimasta padrona di tutto, come prima. E
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per dare a intendere di essere occupato in qualche
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1924
rabbiosamente, come a sfogo di quanto gli si agita
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corpi municipali, tipiche figure di vecchi artigiani e di
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di vecchi artigiani e di agricoltori. Poi la sua
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il movimento dei Consigli di fabbrica che ci deve
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1924
deve mettere in condizione di costruire l’ossatura del
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1924
La rivoluzione deve valersi di tutte le energie, impiegare
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1924
preso forma negli ordinamenti di una grande organizzazione fondata
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1924
gesto nè un’inflessione di voce, affermando che la
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che la rivoluzione, oltrechè di metodo, era anche un
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1924
era anche un problema di tempo; e che perciò
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1924
che l’incessante sopravvenire di persone rendeva così denso
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1924
rivoluzionaria con tranquilla gravità di insegnante. Non lo interruppe
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1924
Davide, sebbene non uno di quei concetti gli riuscisse
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1924
in lui dal nome di rivoluzione si sostituiva per
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1924
prima volta la visione di un’impresa metodica e
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1924
attuabile. ¶ Una raffica violenta di applausi avvolse l’altro
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1924
dinnanzi; sul suo viso di mostruosa bruttezza era stampato
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1924
Il salone mandava riverberi di fornace. ¶ Il piccolo uomo
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fra proletari e datori di lavoro – diceva – vi era
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1924
era ormai una questione di potere, anzi la stessa
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1924
con un nuovo corpo di mercenari. ¶ — La borghesia! – gridava
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1924
Russia comunista mandando eserciti di ventura ad assalirla, chiudendo
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bolscevichi entro una siepe di baionette, come appestati. Questo
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potenza, sulla propria capacità di sacrificio. Chi pensa che
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1924
mostra incapace e indegno di essa. Noi non vi
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1924
tensione d’animo piena di ansietà; e ad ogni
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1924
ragazza, levandosi in punta di piedi con un braccio
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1924
vivo – non si tratta di qualche soldo d’aumento
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1924
aumento sulle mercedi o di mutazioni d’orario o
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1924
mutazioni d’orario o di altre simili inezie. È
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1924
simili inezie. È tempo di far capire quello che
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1924
la nostra potenza, fatta di unione, di volontaria disciplina
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1924
potenza, fatta di unione, di volontaria disciplina, animata dal
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rivendicazioni! Dopo cinque settimane di sciopero i contadini non
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contadini non dànno segno di stanchezza; ad una semplice
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le braccia nelle officine di tutta la regione. Ma
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1924
il ribollire, l’espandersi di un metallo in fusione
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1924
a frenar l’impazienza di agire; oltre quel grado
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1924
agire; oltre quel grado di febbre non poteva esservi
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1924
pause il rombo coperto di altre folle, un’eco
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1924
folle, un’eco sorda di uguali esplosioni giungeva fin
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1924
palco. Non gli incitamenti di un ridicolo nano infiammavano
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1924
operava in quell’agglomero di giovani e di vecchi
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1924
agglomero di giovani e di vecchi, di donne e
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1924
giovani e di vecchi, di donne e d’uomini
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1924
già avvenuta in ognuno di quei cervelli. In essi
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1924
essi parlava la certezza di un diritto, di un
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1924
certezza di un diritto, di un potere di far
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1924
diritto, di un potere di far giustizia, la certezza
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1924
qualche carro automobile sovraccarico di guardie col moschetto fra
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1924
del mattino odorava mollemente di acacie in fiore; altre
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1924
città diffondeva un sorriso di giovinezza, si offuscava agli
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1924
si offuscava agli occhi di Davide come attraverso un
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1924
prima volta, e credeva di scorgere intorno a sè
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capo. L’ira sdegnosa di Pietro contro la sorella
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felice. Come Giuliana. E di entrambe egli non avrebbe
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Per quanto si studiasse di ragionare, capiva solamente che
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figura e il nome di lei viveva adesso nel
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parlarle era il tormento di ogni giorno: non la
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carezze, era stata capace di ingannarlo. ¶ In mezzo al
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avanzava rumorosamente, alle spalle di Davide, un alto carro
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un alto carro colmo di carbone, trainato da enormi
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ai quali camminava, stimolandoli di continuo con la voce
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ov’era il nome di una cooperativa socialista; e
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paro, come per simpatia di quello sconosciuto, delle sue
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rettilinei alberati, un affluire di gente sparsa attirò Davide
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1924
che in lontananza brulicava di folla. Laggiù, sopra le
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frotte, ai drappelli serrati di uomini e di donne
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serrati di uomini e di donne che empivano l
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1924
all’edificio, ancora fasciato di impalcature. ¶ Tutt’intorno giravano
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1924
e guardie, a sciogliere di continuo gli assembramenti; ma
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modo che il varco di una diga inghiotte l
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quel giovine si presentò di profilo mostrando la sua
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grandi opifici, vestito sempre di nero col distintivo della
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diversi comizi, per gruppi di categorie operaie, nei sotterranei
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ripiani, era lo scompiglio di un formicaio in pericolo
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un formicaio in pericolo. Di coloro che salivano, alcuni
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risalire. Un continuo incrociarsi di richiami, di avvisi, di
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continuo incrociarsi di richiami, di avvisi, di domande: “Nel
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di richiami, di avvisi, di domande: “Nel cortile i
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1924
negli uffici, per faccende di tessere, di quote, di
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per faccende di tessere, di quote, di sussidi, subito
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di tessere, di quote, di sussidi, subito respinti da
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che aveva una gamba di legno e indossava l
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l’uniforme dei mutilati di guerra. Anche il nipote
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gli occhi fissi su di lui, sembrava ripetergli la
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giorni prima, in casa di Antonia, gli aveva rivolta
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col riparare nel vano di uno dei finestroni, tra
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Spiccavano tra quel nereggiare di popolo le uniformi della
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in Davide quella voce di moltitudine rendeva più viva
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più viva un’impressione di trovarsi solo fra stranieri
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alle porte nuove ondate di gente premevano tumultuando. Un
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già veduta la compagna di Berto, si rammentò ch
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ch’era la vicina di casa, la sorella del
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limpida. Il nome passato di bocca in bocca era
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in bocca era quello di un organizzatore assai noto
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salone immenso ove migliaia di individui si protendevano verso
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e sussidi a furia di sgobbare. Dell’amico, tornato
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vi dirigeva il giornaletto di un partito locale; e
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che si era lasciato di nuovo attirare dalla grande
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ed era divenuto segretario di un’associazione politica conservatrice
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era entrato nella redazione di un quotidiano, anch’esso
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stampato che si tratta di creare i Sovièti per
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reparto del nuovo corpo di polizia da poco tempo
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Davide con un barlume di sorriso. – Quando si muovono
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da una smania febbrile di rinnovazione? Tale è lo
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1924
da questo dispendio favoloso di vite, di energie, di
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dispendio favoloso di vite, di energie, di beni, che
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di vite, di energie, di beni, che non ha
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con un proposito istintivo di cambiare ogni cosa. ¶ L
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con evidente perplessità, ebbe di nuovo un gesto stizzoso
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aspirazioni mistiche e sentimenti di rinuncia; lo spirito egualitario
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non avremmo la lotta di classe! ¶ — Ma non è
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risolvere non un contrasto di interessi ma una questione
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interessi ma una questione di giustizia? E i borghesi
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farli odiare, lo spettacolo di questi saturnali! Non lavorano
500
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discorsi nei circoli, inaugurazioni di cenci rossi. Non rispettano