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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alberto Savinio, Tutta la vita, 1945

concordanze di «di»

nautoretestoannoconcordanza
1
1945
piatto, come un bicchierino di rosolio rosso come il
2
1945
e poi minuscole tazze di gabinetto adibite a ceneriere
3
1945
sigaretta e il residuo di essa, il finto telegramma
4
1945
ripiegato noto col nome di Scherzo Americano, la vescica
5
1945
d’uomo, una lastra di vetro opaco illuminata da
6
1945
infaticabile danza del ventre. ¶ Di tutti gli oggetti esposti
7
1945
due mostre dei Capricci di Belzebù, era questa semovente
8
1945
Codro, proprietario dei Capricci di Belzebù, e sua profonda
9
1945
in quel suo emporio di oggetti di non riconosciuta
10
1945
suo emporio di oggetti di non riconosciuta necessità, bisognava
11
1945
allentare un certo freno di pudore e armarsi di
12
1945
di pudore e armarsi di una certa dose di
13
1945
di una certa dose di intrepidezza, eguali se non
14
1945
dei preservativi. ¶ Abbiamo ragione di credere d’altra parte
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1945
la collocazione dei Capricci di Belzebù tra via Tolomeo
16
1945
via Copernico, alla congiunzione di due concezioni del mondo
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1945
in essa contenuti erano di là da ogni concezione
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1945
da ogni concezione cosmica, di là da ogni meccanismo
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1945
resto qui si parla di cose passate, di cose
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1945
parla di cose passate, di cose morte. La bottega
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1945
quell’incontro così significante di due vie, quella congiunzione
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1945
due vie, quella congiunzione di due opposte concezioni del
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1945
metafisicamente preciso e fecondo di incontri sorprendenti, lo ha
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1945
sbarrato da quadre colonne di basalto; ha soppresso per
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1945
due vie il nome di Copernico e lo ha
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1945
ha sostituito con quello di un ignoto: «Egino Tancredi
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1945
quella piccola parte almeno di esso la cupola del
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1945
all’anima la libertà di volo. ¶ Qui si parla
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1945
volo. ¶ Qui si parla di cose morte; e a
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1945
al tempo dei Capricci di Belzebù ne aveva appena
31
1945
valse finalmente il soprannome di Padreterno – e precisamente il
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1945
passante la sua forma di piccolo cono posato a
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1945
un breve tronco verniciato di ocra, il quale a
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1945
posava sopra un dischetto di legno dipinto di verde
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1945
dischetto di legno dipinto di verde. Ebbe la mamma
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1945
a vincere alcun impedimento di indole morale prima di
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1945
di indole morale prima di entrare nella bottega del
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1945
finzione ispirata dal timore di morire e dal desiderio
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1945
morire e dal desiderio di durare. Fermo il mondo
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1945
dio padrone e direttore di quei pochi movimenti «interni
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1945
che bastano alla vita di questo giocattolo colossale. Ma
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1945
precisa volontà dell’uomo di opporsi alla vita naturale
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1945
che dà piena garanzia di solidità e di durata
44
1945
garanzia di solidità e di durata. Sentirsi come uno
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1945
più vaste hanno ridotto di poi quella terra, quel
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1945
del signor Codro fu di timore, perché la simiglianza
47
1945
timore, perché la simiglianza di forma tra il fogliame
48
1945
alberetto e le supposte di burro di cacao con
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1945
della scipitezza». L’idea di quella creatura senza sale
50
1945
a lutto. L’idea di quella verginità vizza e
51
1945
solo particolare della morte di Enrico, Lodovico non ebbe
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1945
ultimi giorni il polso di Enrico si era gonfiato
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1945
pelo e interamente patinato di nicotina, capì che dentro
54
1945
che dentro il polso di Enrico una berna aveva
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1945
ora vagisse debolmente. ¶ Approfittare di quelle lacrime e avvicinarsi
56
1945
iniziare con quest’atto di fraterna partecipazione al comune
57
1945
dolore il suo piano di seduzione? Lodovico preparava il
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1945
minuscoli tuoni alla fine di un minuscolo temporale. ¶ Lodovico
59
1945
era un poco più di luce. A Lodovico non
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1945
naso arrossato e gonfio di pianto. C’era tuttavia
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1945
incenso e delle smoccolature di candela. Tornarono in salotto
62
1945
punto «cruciale»: quel punto di cui tre volte ha
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1945
tre volte ha tentato di ricostituire il tessuto, ma
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1945
domandò con un fil di voce presso che impercettibile
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1945
suo nome». ¶ La trovata di Lodovico sortì l’effetto
66
1945
improvvisamente in una donna di luce, tutto il salotto
67
1945
che ignorava il nome di lei? Non ricorda. Messa
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1945
essa cominciò a tempestarlo di domande. Lodovico sentiva chiudersi
69
1945
udì pronunciare il nome di lei, e ora questo
70
1945
se la sentì cadere di bocca. Quanto avrebbe dato
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1945
proiettato d’un tratto di là dall’incolmabile buco
72
1945
egualmente la subitanea trasfigurazione di lei. ¶ Ella si alzò
73
1945
piedi le poltrone vestite di bianco, i membri del
74
1945
E dopo una lotta di durata immisurabile ma muta
75
1945
lotta, in quell’intermezzo di perplessità durante il quale
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1945
il quale la repulsione di lei non aveva ancora
77
1945
vinto la passiva resistenza di lui, Lodovico cominciò come
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1945
vedeva» dentro la testa di quella dea, di quella
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1945
testa di quella dea, di quella Giustizia, che essa
80
1945
alla sua povera statura di donna piccola e schiacciata
81
1945
a un piccolissimo globo di fumo; e anche questo
82
1945
Ogni volta che Lodovico di poi ha rievocato quel
83
1945
visto riformarsi quella gabbia di buio, quella prigione di
84
1945
di buio, quella prigione di oscurità nella quale lo
85
1945
ancora sentiva la forza di quelle mani che lo
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1945
enorme, la tragica buffoneria di quel momento. Il quadro
87
1945
con l’impronunciabile cognome di lei sulle labbra... ¶ Lodovico
88
1945
nudo sul letto, finge di essere lui il morente
89
1945
e cinto i fianchi di un lurido grembiale, spuntano
90
1945
grembiale, spuntano le lucerne di due carabinieri. ¶ Alla vista
91
1945
i carabinieri, col nome di lei, della sua «occasione
92
1945
bottega era Ai capricci di Belzebù, i quali capricci
93
1945
su un finto dadino di zucchero, come due finte
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1945
burro posate a imitazione di un paio d’occhiali
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1945
gialli dentro un tegamino di coccio, come alcune finte
96
1945
come alcune finte rotelle di salame raccolte in un
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1945
quella narrazione, la minaccia di una dimenticanza che d
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1945
Diceva: «Fu una vita di stenti continui e di
99
1945
di stenti continui e di spossanti fatiche, sopportati gli
100
1945
le altre con animo di eroe e pazienza di
101
1945
di eroe e pazienza di santo», e contemporaneamente pensava
102
1945
pensava: «Fu una vita di lazzarone e di porco
103
1945
vita di lazzarone e di porco, sprecata in azioni
104
1945
egli sopportava nell’idea di rendersi degno di lei
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1945
idea di rendersi degno di lei e poter tornare
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1945
poter tornare un giorno di laggiù per darle la
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1945
pensava: «Non si ricordava di te se non per
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1945
scema”, e se progettava di tornare un giorno in
109
1945
e sobbarcarsi all’obbligo di sposarti, era perché soltanto
110
1945
tutte le sue ore di lavoro e quelle del
111
1945
e l’aria intossicata di quelle rive lo vinsero
112
1945
Perseverò nel lavoro, ma di giorno in giorno le
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1945
gli empì il corpo di pustule, gli coprì gli
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1945
gli coprì gli occhi di una résina purulenta». ¶ Lodovico
115
1945
résina purulenta». ¶ Lodovico stupiva di certe parole così nuove
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1945
aveva studiato un po’ di musica per l’insistenza
117
1945
musica per l’insistenza di sua madre bonànima che
118
1945
ormai dell’invincibile disamore di suo figlio per il
119
1945
della sua nessuna speranza di successi nella vita pratica
120
1945
nella vita pratica, sognava di fare di lui un
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1945
pratica, sognava di fare di lui un «artista»; e
122
1945
apprezzare meglio il buffo di questa frase. Dal che
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1945
a pensare al mare di là dalla finestra, ingombro
124
1945
là dalla finestra, ingombro di navi attraccate al molo
125
1945
attraccate al molo, sudicio di detriti galleggianti, chiazzato di
126
1945
di detriti galleggianti, chiazzato di iridescenti macchie di nafta
127
1945
chiazzato di iridescenti macchie di nafta; ma sgombro di
128
1945
di nafta; ma sgombro di là dal porto e
129
1945
su l’infinita distesa di quel mare, sotto quel
130
1945
mare, sotto quel cielo di cui la finestra dà
131
1945
dà un rettangolare campione di limpidità senza fine. «Ma
132
1945
fine. «Ma chi accetterebbe di cantare al mio fianco
133
1945
voci si era arricchita di una terza voce. Mentre
134
1945
come dicono gli archeologi, di una presa di intimità
135
1945
archeologi, di una presa di intimità. ¶ «Come sarà costei
136
1945
neri?». Nel suo animo di parassito e di mantenuto
137
1945
animo di parassito e di mantenuto, Lodovico più volte
138
1945
aveva prospettato la possibilità di amori con donne vecchie
139
1945
trovare seducente la mancanza di seduzione di colei che
140
1945
la mancanza di seduzione di colei che gli sedeva
141
1945
colei che gli sedeva di fronte. Riuscì a incuriosirsi
142
1945
traversavano la mente: finestrelle di cantina velate di ragnatele
143
1945
finestrelle di cantina velate di ragnatele, bauli abbandonati in
144
1945
solaio che ad apertura di coperchio esalano il tanfo
145
1945
Lodovico piacque l’idea di una fortuna che giace
146
1945
del pacchetto, prima cura di Lodovico fu di aprirlo
147
1945
cura di Lodovico fu di aprirlo e di leggersi
148
1945
fu di aprirlo e di leggersi le lettere. L
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1945
le lettere. L’idea di commettere un atto disonesto
150
1945
anzi che «prendere visione» di quelle lettere, come testualmente
151
1945
tirocinio in una società di assicurazione, gli era necessario
152
1945
E infatti la lettura di quelle lettere fu sommamente
153
1945
non solo per istigazione di lei, e cioè per
154
1945
viaggio interamente a spese di lei e si era
155
1945
Lodovico conobbe il carattere di lei, e poté farsi
156
1945
lei, e poté farsi di lei quella immagine precisa
157
1945
quando scese alla stazione di Fàbara. Risultava da quelle
158
1945
vita. Dal tono materno di alcune lettere Lodovico inferì
159
1945
essa aveva più anni di Enrico. Lodovico scoprì a
160
1945
modo il lato debole di lei, la fessura attraverso
161
1945
gravi, pensò Lodovico, nemici di ogni frivolità. E concluse
162
1945
Nel percorso dalla stazione di Fàbara alla abitazione di
163
1945
di Fàbara alla abitazione di lei, Lodovico ricapitolò mentalmente
164
1945
che gli diede agio di esaminare la forma del
165
1945
che figurava una testa di negro agganciata per le
166
1945
il portone una testa di vecchia che guardando giù
167
1945
guardando giù con sorriso di buon’accoglienza domandò: «Che
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1945
per pronunciare il cognome di lei, fu fermato dalla
169
1945
fu fermato dalla impronunciabilità di quel cognome e tacque
170
1945
Del resto la riluttanza di Lodovico fu secondata dalla
171
1945
a risparmiargli la difficoltà di quel cognome rispose in
172
1945
un’anima tutta vestita di nero. ¶ È vero che
173
1945
può indovinare l’età di una donna? Troppe volte
174
1945
arrabbiatissimo. Gli pareva una di quelle scene troppo scure
175
1945
era imposta dalla condizione di lutto, dalla volontà di
176
1945
di lutto, dalla volontà di creare un quadro adeguato
177
1945
al grande fiume ma di tutta l’umanità, di
178
1945
di tutta l’umanità, di tutta la terra, di
179
1945
di tutta la terra, di tutto l’universo. Lodovico
180
1945
la mano una poltrona di fronte a quella sulla
181
1945
pronunciate come dalla voce di una moribonda si posarono
182
1945
esangui sullo stridio arruffato di quegli uccelli pazzi, come
183
1945
lungo su un tappeto di sonori aghi di pino
184
1945
tappeto di sonori aghi di pino. «Come fratelli» confermò
185
1945
lo smorto, l’esangue di una voce di moribondo
186
1945
esangue di una voce di moribondo. ¶ Queste due battute
187
1945
in un silenzio tumido di cose ancor inespresse ma
188
1945
orecchio che a forma di molle conchiglia si era
189
1945
dell’altro, la «storia di lui». ¶ A Lodovico il
190
1945
non ci bado rischio di diventare io stesso donna
191
1945
dolorante, e fidanzata perpetua di un ricordo». ¶ Poi Lodovico
192
1945
narrare la falsa storia di Enrico, ma senza mai
193
1945
essa era più innamorata di Enrico morto, di quanto
194
1945
innamorata di Enrico morto, di quanto fosse stata innamorata
195
1945
quanto fosse stata innamorata di Enrico vivo. E quale
196
1945
possibilità ella aveva avuto di amare Enrico vivo? Enrico
197
1945
un uomo che sta di là da un oceano
198
1945
suo progetto. Si riprometteva di trarre partito da questo
199
1945
sentimento cieco, servirsene come di una strada battuta. «Enrico
200
1945
nomi, che gli parve di buon augurio. Il suo
201
1945
morto esercitava sull’animo di lei, e faceva prendere
202
1945
egli stesso a caccia di dote, Lodovico ci rinuncia
203
1945
per pigrizia; ma accettava di raccogliere la preda cacciata
204
1945
il suo diffidente animo di ricca si accorgesse della
205
1945
della sostituzione. ¶ Nel progetto di Lodovico, tutta la prima
206
1945
del morto. «Parlerò soltanto di lui», si riprometteva Lodovico
207
1945
sue virtù, abbellirò anche di più la finta vita
208
1945
più la finta vita di Enrico». L’arte doveva
209
1945
più che l’amico di Enrico, più che il
210
1945
meglio ancora la «continuazione» di Enrico. Convincerla che Enrico
211
1945
a scacciare il ricordo di Enrico dall’animo di
212
1945
di Enrico dall’animo di lei e rimanere solo
213
1945
lui indispensabile. Chi altri di lui poteva sorreggere quella
214
1945
dopo la «seconda» morte di Enrico? Chi altri poteva
215
1945
difenderla dal «cattivo» ricordo di Enrico? Chi altri poteva
216
1945
Chi altri poteva vendicarla di Enrico? ¶ Per arrivare a
217
1945
non avrebbe avuto bisogno di fingere. Lodovico odia la
218
1945
e che gli tornavano di grande vantaggio, Lodovico rinunciava
219
1945
rinunciava per la noia di portarle avanti. Ma per
220
1945
per scacciare dall’animo di lei il ricordo di
221
1945
di lei il ricordo di Enrico, Lodovico non aveva
222
1945
narrare la «vera» vita di Enrico, laggiù sulle rive
223
1945
distrutto la bella immagine di Enrico, quella immagine che
224
1945
Lodovico pregustava la gioia di vedere, alla luce di
225
1945
di vedere, alla luce di quella verità sapientemente dosata
226
1945
proiettata, il prezioso sogno di lei cadere in frantumi
227
1945
in frantumi. ¶ L’idea di sostituirsi a Enrico in
228
1945
Lodovico sentì la «ricchezza» di quelle lettere, come se
229
1945
gli consegnasse un pacchetto di lettere, ma un pacchetto
230
1945
lettere, ma un pacchetto di titoli: una specie di
231
1945
di titoli: una specie di patrimonio. Poi questa idea
232
1945
ossia tutta quella somma di felicità e di benessere
233
1945
somma di felicità e di benessere che Enrico, per
234
1945
il caso per eccellenza di forza maggiore, ossia la
235
1945
Lodovico, «solo uomo degno di succedergli nel cuore di
236
1945
di succedergli nel cuore di lei...». Poteva essa opporsi
237
1945
soprattutto evitato a Lodovico di fare da sé. Ma
238
1945
per pagarsi il viaggio di ritorno in classe di
239
1945
di ritorno in classe di emigranti, Lodovico dové racimolare
240
1945
inaspettata fortuna aveva qualcosa di «coloniale», e a Lodovico
241
1945
viva. Ma niuna voce di città veniva dal fondo
242
1945
città veniva dal fondo di quel viale e forse
243
1945
ebbe percorso un paio di chilometri in mezzo agli
244
1945
nel basso del tronco di un’antica banda bianca
245
1945
antica banda bianca che di notte doveva fare da
246
1945
trovò il primo segno di vita umana nel suono
247
1945
vita umana nel suono di una tromba che lentamente
248
1945
cavallo, quelle ore odorose di creolina tirate coi denti
249
1945
dell’infermeria, l’olio di ricino mischiato col caffè
250
1945
in fondo alla tazza di latta, le strofe «umoristiche
251
1945
mostrarsi. Città estremamente pudica, di una pudicizia grinzosa da
252
1945
ancora mezzo chilometro prima di trovare sul lato destro
253
1945
quale una vecchia vestita di nero, immobile e composta
254
1945
composta come un faraone di basalto, poppava con le
255
1945
sdentate una pipetta bianca di coccio da tiro al
256
1945
senza togliersi il bersaglio di bocca, e prima che
257
1945
al sicuro. Trasse allora di tasca il taccuino e
258
1945
veramente quello. Temeva o di averlo trascritto male, o
259
1945
averlo trascritto male, o di non pronunciarlo come andava
260
1945
diletta della sua perplessità di allora, ora che conosce
261
1945
che conosce il significato di questa curiosa parola e
262
1945
è un’antica misura di terreno. Di quanti versuri
263
1945
antica misura di terreno. Di quanti versuri sarà proprietaria
264
1945
come una tomba imbiancata di fresco; solo non capisce
265
1945
alti muri soltanto pezzati di macchie di umidità e
266
1945
soltanto pezzati di macchie di umidità e pelosi di
267
1945
di umidità e pelosi di muschio, sopra i quali
268
1945
la spuma dal bicchiere di birra trabocca la sovrabbondanza
269
1945
altissima e a forma di conchiglia, lui in una
270
1945
lui in una poltrona di dimensioni più modeste e
271
1945
dalla spalliera a pètalo di rosa. Le altre poltrone
272
1945
davano modo a Lodovico di argomentare in uno il
273
1945
in uno il padre di lei, che nella penombra
274
1945
poco della sua faccia di vecchio cane, nell’altro
275
1945
nell’altro la madre di lei che lasciava intravedere
276
1945
poco della sua faccia di vecchia capra. ¶ Lodovico si
277
1945
volta sul fianco, ansioso di un poco di fresco
278
1945
ansioso di un poco di fresco su quel lenzuolo
279
1945
casa per quanto imbiancata di fresco non ci avrei
280
1945
che l’Ottocento va di moda», se quel progetto
281
1945
a lungo avevano parlato di «lui» nel salotto in
282
1945
camera da letto, tomba di un amore antemorto al
283
1945
sepolta in un odore di muffa e di naftalina
284
1945
odore di muffa e di naftalina, in mezzo alla
285
1945
aprì gli armadi colmi di biancheria, le credenze rilucenti
286
1945
biancheria, le credenze rilucenti di argenteria e di maioliche
287
1945
rilucenti di argenteria e di maioliche. ¶ Lodovico non si
288
1945
progetto, ma era sicuro di superarle. Sarebbe venuto più
289
1945
in quando un’occhiata di sospetto e gli domandò
290
1945
aprì un occhio rosso di sonno, guardò Lodovico con
291
1945
inferiore della stazione, tagliata di porte e raccolta nell
292
1945
sul naso, un ovale di luce si aprì come
293
1945
come per l’apparizione di un dio coricato, entro
294
1945
ormai nella rassegnazione; dopo di che Lodovico aprì lo
295
1945
si affollavano altri nomi di accentuazione ambigua che essi
296
1945
utensìli» con innocente mancanza di riguardo; come le «zanzàre
297
1945
pronunciava «zànzare» col sussiego di uno che parla forbito
298
1945
sua vita così grigia di un ideale. Anche l
299
1945
vita inutile, il ricordo di una delle sue tante
300
1945
ricordo con la diligenza di un mosaicista che colloca
301
1945
non i soli fatti di allora ma anche i
302
1945
fatti, tale il segreto di quel capostazione che come
303
1945
riposa morta al piano di sopra, e la figlia
304
1945
d’accanto al vaso di gerani guarda i treni
305
1945
ultima speranza. La vita di Lodovico è simile a
306
1945
dànno più del grido di dolore che dà la
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1945
più cupa sente sopra di sé la minaccia di
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1945
di sé la minaccia di questa noia mortale; sempre
309
1945
numerose sente le macchie di insensibilità che questa lebbra
310
1945
via via lo rivestono di vuoto; queste lacune sempre
311
1945
lui annullano qualunque ragione di vita, fino ai confini
312
1945
E con quel tanto di forza che gli rimane
313
1945
rimane ancora, Lodovico cerca di riempire questi vuoti a
314
1945
è mobiliata del letto, di un comodino nero che
315
1945
d’aprire nel timore di liberare i ginn frequentatori
316
1945
i ginn frequentatori assidui di latrine e di ogni
317
1945
assidui di latrine e di ogni luogo impuro che
318
1945
si trovino imprigionati; e di un trespolo di ferro
319
1945
e di un trespolo di ferro che con il
320
1945
anello recinge il catino di smalto e col braccio
321
1945
stampa come un oggetto di penitenziario. I cadaveri delle
322
1945
dalle pantofole dei clienti di passaggio, costellano i muri
323
1945
Davanti a una strisciata di sangue più lunga delle
324
1945
a imitazione della formazione di volo di alcuni uccelli
325
1945
della formazione di volo di alcuni uccelli migratori, e
326
1945
spalancata entra lo squittio di un gruppo di piccoli
327
1945
squittio di un gruppo di piccoli tritoni, che hanno
328
1945
straziante come il grido di un’otaria, l’ululo
329
1945
un’otaria, l’ululo di un caccia fende da
330
1945
nudo sul povero letto di questo poverissimo albergo, a
331
1945
a ordire la trama di un ricordo triste e
332
1945
e grottesco, nel tentativo di riempire in parte il
333
1945
la noia, questa paralisi di vuoto, questa cancrena di
334
1945
di vuoto, questa cancrena di nulla gli salirà al
335
1945
argomentare da un viale di ippocastani vecchi e incolti
336
1945
iniziavano lor severo schieramento di fronte alla stazione dalla
337
1945
Breton mi diede lettura di una pagina scritta da
338
1945
guerra mondiale, a capo di quella forma d’arte
339
1945
forma d’arte che di poi prese nome di
340
1945
di poi prese nome di surrealismo, c’è mio
341
1945
nella carne. In materia di surrealismo, come contestare le
342
1945
ma sento il bisogno di commentarla. Il surrealismo per
343
1945
rappresentazione dell’informe ossia di quello che ancora non
344
1945
espressione dell’incosciente ossia di quello che la coscienza
345
1945
un surrealismo mio, se di surrealismo è il caso
346
1945
surrealismo è il caso di parlare, esso è esattamente
347
1945
è esattamente il contrario di quello che abbiamo detto
348
1945
testimoniare, non si contenta di rappresentare l’informe e
349
1945
rappresentare l’informe e di esprimere l’incosciente, ma
350
1945
non dirlo? una specie di apostolico fine. Quanto alla
351
1945
assieme con alcuni racconti di Gradus ad Parnassum e
352
1945
Parnassum e con alcuni di Casa «la Vita» i
353
1945
altri mobili, in ispecie di personaggi sensibili, parlanti e
354
1945
stiamo traversando la crisi di allargamento dell’universo. Guerre
355
1945
parte, tutto è conseguenza di questo allargamento – di questo
356
1945
conseguenza di questo allargamento – di questo universo più vasto
357
1945
più luogo né modo di fermarsi e di affermarsi
358
1945
modo di fermarsi e di affermarsi, almeno in quella
359
1945
cristianesimo segue la sorte di questo universo più vasto
360
1945
campagna sterminata e fumosa di canapa. Quella città aveva
361
1945
terra, viveva la fidanzata di Enrico, morto laggiù in
362
1945
deluso che quella donna, di cui egli, benché non
363
1945
e che si teme di perdere. Talvolta però i
364
1945
ferrovieri hanno strane inflessioni di voce. Credono pronunciare il
365
1945
deformano in una specie di grido convenzionale, simile ai
366
1945
e anche ora veniva di là da un oceano
367
1945
che il ferroviere passava di corsa lungo le vetture
368
1945
fosse gridato a intenzione di lui. Che i ferrovieri
369
1945
veramente Fabara? Lodovico cercò di accertarsene guardando fuori del
370
1945
suoi vari significati idee di tristezza e di morte
371
1945
idee di tristezza e di morte. E di sopra
372
1945
e di morte. E di sopra la piccola tettoia
373
1945
piccola tettoia a frangetta di ferro battuto, aggomitata a
374
1945
accanto a un vaso di gerani, il mento nella
375
1945
fulminei e fragorosi, pieni di cose ignote e magnifiche
376
1945
ignote e magnifiche che di notte e di giorno
377
1945
che di notte e di giorno, esso pure notte
378
1945
ragazza guarda il treno di Lodovico con tristezza immobile
379
1945
donna fosse la fidanzata di Enrico, morto laggiù in
380
1945
affiancata a un vaso di gerani, era anche più
381
1945
era anche più morta di Enrico, trasformato in cadavere
382
1945
prete, suo unico compagno di viaggio, col quale si
383
1945
scompartimento per quattro ore di séguito, senza scambiare parola
384
1945
scambiare parola ma solo di quando in quando un
385
1945
imbottito internamente della gravità di un presidente di Corte
386
1945
gravità di un presidente di Corte di Cassazione. ¶ La
387
1945
un presidente di Corte di Cassazione. ¶ La signora Sapo
388
1945
Dio. Pensò al luogotenente di Dio, ineffabilmente collocato sulla
389
1945
Marconi. Cercando egli pure di spiegare il mistero che
390
1945
che circondava la vita di suo figlio Nìvulo (questo
391
1945
non dargli il nome di un santo e perché
392
1945
francesi della Rivoluzione e di Augusto Comte aveva in
393
1945
Comte aveva in mente di cambiare i nomi del
394
1945
calendario) cercando egli pure di spiegare il mistero che
395
1945
che circondava la vita di suo figlio, pensava sì
396
1945
ma a un mistero di carattere fisico. I giornali
397
1945
scritto che per mezzo di un apparecchio radiocomandante si
398
1945
i movimenti in mare di una nave priva di
399
1945
di una nave priva di equipaggio, e il commendatore
400
1945
come una nave priva di equipaggio, cioè a dire
401
1945
equipaggio, cioè a dire di coscienza, che un apparecchio
402
1945
ossia una coscienza, dirige di lontano. Ma quale questo
403
1945
nella mente, nella coscienza di questa radiocoscienza, di questo
404
1945
coscienza di questa radiocoscienza, di questo angelo custode, di
405
1945
di questo angelo custode, di questo vampiro – di questo
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1945
custode, di questo vampiro – di questo fratello. La madre
407
1945
conduce con tanta delicatezza di tratto, con tanta leggerezza
408
1945
tratto, con tanta leggerezza di mano, con tanta squisitezza
409
1945
E la madre fa di più: si adegua all
410
1945
suo meglio. Gli parlava «di dentro» con grande dolcezza
411
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suo passo ancor incerto di bambino a un oggetto
412
1945
tirò giù dalla libreria di suo padre i Principii
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1945
suo padre i Principii di Scienza Nuova di Giambattista
414
1945
Principii di Scienza Nuova di Giambattista Vico; sfogliò il
415
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generò trentadue anni prima di te, ma mentre stavo
416
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anima. Ora l’anima di colui che è morto
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1945
tanto più l’anima di me morto prima di
418
1945
di me morto prima di nascere. Di me posso
419
1945
morto prima di nascere. Di me posso ben dire
420
1945
ti vidi in procinto di venire al mondo, senza
421
1945
continuò la strana vita di Nìvulo. Intorno a lui
422
1945
e oscurità, ma dentro di lui era luce e
423
1945
meno possibile, a fine di lasciare a «lui» tutta
424
1945
prudenza estrema, si circondava di accorgimenti come la donna
425
1945
che porta e teme di cadere, di urtare uno
426
1945
e teme di cadere, di urtare uno spigolo, di
427
1945
di urtare uno spigolo, di stancarsi – di stancare «lui
428
1945
uno spigolo, di stancarsi – di stancare «lui». E mangiava
429
1945
era dedicato all’anima di «lui». ¶ Anche i suoi
430
1945
a poco a poco di avere un figlio: quel
431
1945
era stanco. Più stanco di quanto quella età comporta
432
1945
età comporta. Trentadue anni di vita senza corpo lo
433
1945
al suo viso sporgenza di naso. I suoi occhi
434
1945
loro non si accorgono di lui. Meno che se
435
1945
a un sottilissimo soffio di aria morta che ci
436
1945
Leone vive, alla maniera di un arbusto nano in
437
1945
dentro il suo involucro di vuoto. ¶ Leone ieri sera
438
1945
trattoria. Il cielo sopra di lui era splendidamente stellato
439
1945
la testa così leggera di Leone e glie la
440
1945
e glie la empì di rombo. La casa presso
441
1945
da un’alta colonna di fumo, ma questo non
442
1945
gli abitanti della città di starsene chiusi nelle loro
443
1945
vita. ¶ Un’onda improvvisa di vitalità prima contorse il
444
1945
e poiché l’involucro di vuoto intorno a lui
445
1945
esaltato da questa felicità di spazio, cominciò a saltare
446
1945
per una improvvisa voluttà di movimento si è sradicato
447
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su per la costa di una collina, che era
448
1945
frattempo si era coperto di nubi a pecorelle. Era
449
1945
un cielo morbido e di mezza età. Un cielo
450
1945
ronzio come uno sciame di altissime api. ¶ D’un
451
1945
un tratto un anello di fiamme si accese intorno
452
1945
da uno spaventoso boato. Di rimando luci abbaglianti si
453
1945
dal cielo, la mente di Leone all’improvviso si
454
1945
galleggia immobile sull’acqua di uno stagno, questo uomo
455
1945
capo al ventiquattresimo mese di vita, il piccolo Nìvulo
456
1945
un giorno dall’angolo di muro ove la mamma
457
1945
primi passi, arrivò tremante di stupore fino nel mezzo
458
1945
si rifugiò nelle braccia di sua madre che trèpida
459
1945
infantile, non la gioia di scoprire il mondo, non
460
1945
mondo, non la volontà di farlo suo. Lo sguardo
461
1945
cosa che stava dentro di lui. «Nìvulo è come
462
1945
interno». E il dolore di aver messo al mondo
463
1945
ma era morto prima di venire al mondo. Nel
464
1945
Jolanda, che tutto infiorato di bandiere e la prora
465
1945
e la prora bagnata di spumante, s’infilò nel
466
1945
commendatore Sapo non mancò di stabilire un accostamento tra
467
1945
tra la fallita nascita di suo figlio e il
468
1945
diciotto anni, alla nascita di Nìvulo ne aveva cinquanta
469
1945
della venuta al mondo di Nìvulo non era prudente
470
1945
prudente rievocare l’esempio di Rachele, di Giacobbe e
471
1945
l’esempio di Rachele, di Giacobbe e del loro
472
1945
È forse l’influsso di quella ostentata rievocazione che
473
1945
era mancata la soddisfazione di sentirsi chiamare «mamma», né
474
1945
al commendatore Sapo quella di sentirsi chiamare «papà». Il
475
1945
dieci anni era vecchio di anima. ¶ Non passava settimana
476
1945
le ascoltazioni, le manipolazioni di pediatri, psichiatri, biologi, psicanalisti
477
1945
sfuggire che «sentiva dentro di sé una voce». Uno
478
1945
altri arrischiò una diagnosi di «engastrimia del subcosciente». Un
479
1945
parte iniziare l’educazione di Nìvulo? In che maniera
480
1945
educatamente che la presenza di un conduttore sempre vigile
481
1945
di carne, di legumi, di verdura, e la pianessa
482
1945
e la pianessa per di più si beveva tre
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1945
si beveva tre litri di latte al giorno. La
484
1945
uno scopo. ¶ Intanto, piena di quelle giovani corde, di
485
1945
di quelle giovani corde, di quelle bianche tastiere, la
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1945
Fufù si è riempita di un’armoniosa musica d
487
1945
musica d’oro, che di giorno non si spegne
488
1945
si spegne mai e di notte si raccoglie nel
489
1945
donne ha l’amore di Don Giovanni, il quale
490
1945
sua casa, e sogna di unire i nuovi pianoforti
491
1945
ora si vede circondata di una vita rigogliosa e
492
1945
capofabbricato che si occupa di lei, aiutato dal portiere
493
1945
giovani donne sobriamente vestite di grigio, che dolci e
494
1945
le due donne vestite di grigio a una villa
495
1945
villa fuori porta, circondata di un amenissimo giardino. La
496
1945
la finestra è quadrettata di solide sbarre. ¶ In mezzo
497
1945
a pagina 83, sull’invito di Don Giovanni a Zerlina
498
1945
mano, là mi dirai di sì...». Quello spartito che
499
1945
in grandi uffici lucidi di silenzio, s’infilano sopra
500
1945
della giacca una soprammanica di alpaca, mettono in bella