parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Antonio Moresco, Gli esordi, 1998

concordanze di «dicevo»

nautoretestoannoconcordanza
1
1998
necessariamente sull’altare, mi dicevo, per collocare i vasi
2
1998
così di fuoco, mi dicevo poco dopo seduto sulla
3
1998
la notte precedente, mi dicevo, quando mi era parso
4
1998
su se stessa!” mi dicevo. “Ma come si fa
5
1998
quante là sopra...” mi dicevo socchiudendo gli occhi a
6
1998
qualcuno dei parenti...” mi dicevo continuando a camminare in
7
1998
andati là dentro...” mi dicevo. Ma non erano neanche
8
1998
momento, le parole...” mi dicevo andando verso la chiesa
9
1998
grande di addobbi” mi dicevo turibolando senza guardare, “e
10
1998
sere. “O Signore” mi dicevo passando in silenzio sotto
11
1998
in questi luoghi...” mi dicevo continuando a guidare, perché
12
1998
lunghe queste sigarette!” mi dicevo stropicciandomi gli occhi. ¶ Costeggiavo
13
1998
dei cigni neri...” mi dicevo. ¶ Ritornavo nell’auto, ripartivo
14
1998
difficile guidare addormentati” mi dicevo, “basta sognare esattamente le
15
1998
in questi luoghi!” mi dicevo attraversando zone più estese
16
1998
in queste zone...” mi dicevo continuando ad andare. ¶ I
17
1998
essere a Flundia...” mi dicevo riconoscendo la luce ancora
18
1998
a una piazza...” mi dicevo, mentre già ritornavo al
19
1998
ha incastrato bene...” mi dicevo. Lo colpivo col polso
20
1998
la stessa persona...” mi dicevo, mentre la bocca dell
21
1998
frammenti del formaggio!” mi dicevo senza fiatare. “E poi
22
1998
i denti guasti!” mi dicevo. “Sembrano fatti di carne
23
1998
si chiudono gli occhi» dicevo a Sonnolenza, «raccontami qualcosa
24
1998
fatta di porcellana...” mi dicevo. Eppure frusciava sotto le
25
1998
entrare davvero tutti quanti!» dicevo allargando le braccia. ¶ Socchiudevo
26
1998
non sarebbe sbagliata” gli dicevo mentre gli affettavo l
27
1998
che si sposti...” mi dicevo “e che mi sposti
28
1998
percorrere le strade” mi dicevo, “se le strade non
29
1998
arrivare a Bindra!” mi dicevo, perché le ruote non
30
1998
massa dalle sedi...” mi dicevo “ci sarà tutto acceso
31
1998
organizzati qui dentro!” mi dicevo. ¶ Entravo nell’ufficio vicino
32
1998
splendore, questa sede!” mi dicevo. ¶ Avevo tagliato le tre
33
1998
con quella cassa...” mi dicevo. Dal retro dei caseggiati
34
1998
alzarmi a vedere!” mi dicevo. “Dovrei scendere fino al
35
1998
soltanto i topi...” mi dicevo, mentre gli occhi mi
36
1998
quella vecchia moto!” mi dicevo. “Cercare di rintracciare almeno
37
1998
avesse le ruote...” mi dicevo volando giù senza neppure
38
1998
rovesciarla sulla sella!” mi dicevo cercando di gonfiarla con
39
1998
riuscissi a gonfiarla...” mi dicevo “bisogna poi vedere in
40
1998
ora di pranzo!” mi dicevo. Alzavo la testa, mi
41
1998
a questo punto!” mi dicevo avvicinandomi per guardare. Mi
42
1998
Che ore saranno?” mi dicevo. “Forse l’ora di
43
1998
lampadina del fanale...” mi dicevo. ¶ Giravo la testa in
44
1998
Basta per oggi!” mi dicevo ritornando piano verso la
45
1998
la guarnizione spanata...” mi dicevo. Continuavo a girare, passavo
46
1998
mai vista prima” mi dicevo, “non ci avevo mai
47
1998
una cellula, qui...” mi dicevo entrando un po’ sbalordito
48
1998
un tratto. “Ecco” mi dicevo appoggiandomi allo schienale, “staranno
49
1998
Avrei dovuto aspettare” mi dicevo facendo cadere le briciole
50
1998
con il morbillo...” mi dicevo dopo avere decifrato su
51
1998
forse anche questo...” mi dicevo rigirandomi tra le mani
52
1998
dei primi paesi...” mi dicevo sollevando il foglietto. Il
53
1998
è una bustaia!” mi dicevo. ¶ Provavo a entrare. Il
54
1998
loro di vecchiaia...” mi dicevo. Non poteva essere stata
55
1998
tassa sulla spazzatura!” mi dicevo spalancando la tasca del
56
1998
Sarà caduto qualcosa...” mi dicevo. Ma solo un istante
57
1998
per questo corridoio!” mi dicevo fissando una nuova trappola
58
1998
a quest’ora?” mi dicevo penetrando in un vasto
59
1998
se guardo bene...” mi dicevo “ne riesco a trovare
60
1998
contro la vetrata...” mi dicevo stropicciandomi gli occhi. Sentivo
61
1998
Adesso mi alzo” mi dicevo, “vado a letto.” La
62
1998
altro una finestra...” mi dicevo “avrà sbattuto in qualche
63
1998
Sarà un segnalibro...” mi dicevo “sarà stato appiattito sbadatamente
64
1998
su a coricarmi!” mi dicevo. Le mattonelle bollivano un
65
1998
dal primo piano!” mi dicevo. Mi aggrappavo al manubrio
66
1998
al secondo piano!” mi dicevo imboccando l’altra rampa
67
1998
essere un topo...” mi dicevo, sentendo talvolta sospirare da
68
1998
tutte quelle trappole!» gli dicevo trascinandolo attraverso la sede
69
1998
notte sul tetto!» gli dicevo sporgendo a mia volta
70
1998
testa. ¶ «Dovresti riguardarti!» gli dicevo vedendolo scaturire tutto inzuppato
71
1998
impallidiva. ¶ «Non fa niente!» dicevo per consolarlo. «Possiamo sempre
72
1998
quella poltroncina sfondata” mi dicevo, “oppure in giro qua
73
1998
Ah... bene, sei qui!» dicevo scorgendo la forma del
74
1998
Ecco, siamo arrivati...” mi dicevo fermandomi a fianco di
75
1998
sciolto le bende...” mi dicevo correndo giù senza fare
76
1998
incendiate, quelle stelle?” mi dicevo senza fiatare. ¶ «Vuoi venire
77
1998
po’ di più!» gli dicevo vedendo che portava solo
78
1998
rallentare, al contrario...” mi dicevo “far girare le ruote
79
1998
passati a ritirarli!” mi dicevo suonando il campanello. Arrovesciavo
80
1998
saranno finiti, stavolta?” mi dicevo. Lo faceva sfrecciare attraverso
81
1998
a sentire quello che dicevo. “Non capisco bene” mormorava
82
1998
lungo quello scalone...” mi dicevo, perché si sentiva un
83
1998
cambiato il lenzuolo...” mi dicevo “lo sta trasportando tutto
84
1998
che ore saranno?” mi dicevo correndo nell’altra stanza
85
1998
con quei fuochi!” mi dicevo correndo verso il pianterreno
86
1998
uscendo da Bindra!” mi dicevo con la testa puntata
87
1998
da questa provincia” mi dicevo stropicciandomi gli occhi, “mi
88
1998
lontane, di confine!” mi dicevo senza riuscire a svegliarmi
89
1998
è il Sempio...” mi dicevo salendo con gli occhi
90
1998
starà mettendo seduto” mi dicevo, “gli starà accavallando per
91
1998
giorno di festa!” mi dicevo. ¶ Chiudevo di colpo gli
92
1998
ossicini sbocciati, ricamati...” mi dicevo voltandomi sull’altro fianco
93
1998
posto di mare!” mi dicevo arrossendo di colpo. “E
94
1998
da un pezzo!” mi dicevo. “Sta venendo notte...” Qualcuno
95
1998
in quello spiazzo...” mi dicevo mentre ero già nel
96
1998
le braccia allargate” mi dicevo, “si sono bendati il
97
1998
scentrate, tutte fracassate...” mi dicevo girandomi sull’altro fianco
98
1998
dormire sul pavimento” mi dicevo svegliandomi un’altra volta
99
1998
sono stelle filanti!” mi dicevo. “Allora vuol dire che
100
1998
lo vede? Cosa le dicevo?» lo sentivo allarmarsi un
101
1998
fatta di vetro!” mi dicevo mentre la folla ondeggiava
102
1998
lo stesso sbadiglio?” mi dicevo andando attraverso la casa
103
1998
un altro appartamento” mi dicevo, “qualcuno che è uscito
104
1998
la suora nera!” mi dicevo alzando la testa di
105
1998
a luci spente?” mi dicevo nella vettura della metropolitana
106
1998
luce sulla strada...” mi dicevo accostando “e quel passante
107
1998
certo un’indossatrice...” mi dicevo scorgendo i riflessi dei
108
1998
preso la pioggia...” mi dicevo pulendo la lama del
109
1998
ancora in bocca...” mi dicevo finendo di masticare. “E
110
1998
infilarci, qui dentro?” mi dicevo. “Forse uno di quegli
111
1998
ho già camminato!” mi dicevo. “Come ho fatto ad
112
1998
facendo qualche servizio...” mi dicevo scorgendo le loro cravatte
113
1998
tutti i giorni...” mi dicevo continuando a mangiare. Ascoltavo
114
1998
fare un servizio...” mi dicevo scorgendo la catenina agganciata
115
1998
cornetta del citofono” mi dicevo passando, “non l’avranno
116
1998
cena, si vede...” mi dicevo accelerando un po’ il
117
1998
quasi un mese” mi dicevo rasentando una cabina intensamente
118
1998
in quell’auto” mi dicevo mentre passavo, “starà muovendo
119
1998
mi fa festa...” mi dicevo rispondendo al suo saluto
120
1998
segnata, sempre incominciata...” mi dicevo cercando di staccarmi la
121
1998
con un martello...” mi dicevo, perché i tasti erano
122
1998
cadere di colpo...” mi dicevo girando improvvisamente la schiena
123
1998
sarà un bar...” mi dicevo aprendo la piccola porta
124
1998
avere sbagliato porta...” mi dicevo vedendo un uomo in
125
1998
in piena notte...” mi dicevo mentre la segretaria riprendeva
126
1998
o i poggiateste...” mi dicevo molto più avanti, mentre
127
1998
editore, là sopra...” mi dicevo girandomi piano sulla branda
128
1998
schettini ai piedi” mi dicevo masticando un biscotto, “per
129
1998
modo, nell’orgasmo!” mi dicevo pulendomi la bocca nella
130
1998
quasi di corsa...” mi dicevo andando senza vedere, senza
131
1998
campana, chissà dove...” mi dicevo passando “e qualcuno terrà
132
1998
venendo già freddo!” mi dicevo, perché si cominciavano già
133
1998
tirare ai gatti” mi dicevo, “li tengono dentro le
134
1998
a guardare bene...” mi dicevo scorgendo una testina dalle
135
1998
quella è Mignon!” mi dicevo senza riuscire più a
136
1998
mi faccio più vivo...» dicevo dopo che la voce
137
1998
lavata la faccia...” mi dicevo girando la testa. «Cosa
138
1998
c’è neanche oggi!» dicevo guardando al di sopra
139
1998
pescato oppure quarzo?” mi dicevo inclinando la testa. “Quelle
140
1998
mucose, le pelvi...” mi dicevo cenando davanti alla portafinestra
141
1998
non è neanche qui!» dicevo senza fiatare. La sentivo
142
1998
ancora un’ultima volta!» dicevo andando verso il corridoio
143
1998
starà sempre nuda?” mi dicevo portandomi un pezzo di
144
1998
se sillabasse ciò che dicevo. ¶ Sbadigliai gettando indietro le
145
1998
delle auto, acciambellate...” mi dicevo mentre andavamo per le
146
1998
volta ad aspettarmi...” mi dicevo “anche se è molto
147
1998
si mette niente...” mi dicevo togliendomi una dopo l
148
1998
Sarà il Gatto!” mi dicevo saltando fuori dal letto
149
1998
arrivato fin qui!” mi dicevo continuando ad andare. Scorgevo
150
1998
cominciato ad andare...” mi dicevo girando la testa sul
151
1998
giro nell’aria!” mi dicevo senza fiatare. “Che sono
152
1998
zeppo dell’auto...” mi dicevo passando “mentre aspettava di
153
1998
già mezzo staccato...” mi dicevo girando per un istante
154
1998
senza neanche guardare” mi dicevo passando “mentre si portano
155
1998
di quell’indossatrice!” mi dicevo trattenendo il respiro. Non
156
1998
lungo questa gravidanza!” mi dicevo chinando un’altra volta
157
1998
cresciuto anche lui!” mi dicevo correndo da un’altra
158
1998
a fare la spesa!» dicevo senza girarmi. «Se riesco
159
1998
correre ancora... cosa ti dicevo?» Si tastava per un
160
1998
finito quelle stelline...» gli dicevo con la testa girata
161
1998
contro quel portone!” mi dicevo senza fiatare. “Quell’uomo
162
1998
staranno già sotterrando...» mi dicevo andando lungo i suoi
163
1998
frantumati delle bottiglie...” mi dicevo sfrecciando a poca distanza
164
1998
punto di ieri...” mi dicevo senza fiatare, perché la
165
1998
sposta, corre ancora!” mi dicevo senza fiatare. “Quando non
166
1998
Trasmetteranno qualche partita...” mi dicevo passando. “Ma allora è
167
1998
forte, questa sera...” mi dicevo andando per lo stradone
168
1998
sotto i denti...” mi dicevo senza neanche guardare. ¶ Sotto
169
1998
come tutta sfuocata...” mi dicevo senza fiatare “sembra che
170
1998
il mio volto?” mi dicevo. “Sembra intenta a guardare
171
1998
mezzo ai capelli...” mi dicevo guardando la sua testa
172
1998
quanti ad anello...” mi dicevo cercando di tenere gli
173
1998
attorno alla banda...” mi dicevo senza fiatare “e quel