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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Paolo Cognetti, Manuale per ragazze di successo, 2004

concordanze di «dico»

nautoretestoannoconcordanza
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Dopo un po’ glielo dico. ¶ “Non durerà molto”. ¶ “Che
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cosa stia parlando. Invece dico: “Devi proprio fumare in
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la stessa cosa. Ne dico una qualunque: due rette
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lui, e non glielo dico che non ce l
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il quinto emendamento. Invece dico che ho bisogno di
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della domenica”. ¶ “L’arrosto”, dico io. ¶ “Come?” ¶ “Alla sua
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diritto di essere felici”, dico, e subito dopo mi
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le finestre. In macchina dico: “Non ho mai capito
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una volta al mese”, dico. ¶ “L’iniezione si è
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sola”. ¶ “Non mi ricordo”, dico. Nicola sbuffa. Dico: “Fa
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ricordo”, dico. Nicola sbuffa. Dico: “Fa niente. Non cominciare
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lui. Ogni tanto gliele dico, queste cose: gli grido
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Non è un gioco”, dico io. ¶ “Va bene, d
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tua”. ¶ “La tua cosa?”, dico. Lo scetticismo che precede
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il corso d’inglese. Dico: “Lo so che è
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corto di argomenti, gli dico: “Marty, è da quando
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piccola, sarà tutto tuo”. ¶ Dico: “Marty, mi sembra esagerato
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cera?” ¶ Allora è grave. Dico: “Brutta come?” ¶ Mia madre
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dietro l’altra. Insomma, dico io, pensavo che gli
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da certi gesti. ¶ Io dico che finalmente capisco come
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chi è?” ¶ “Non importa”, dico io. ¶ “Ma almeno tu
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solo deciso di usarti”, dico io. Mai lasciar credere
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gara è già finita. Dico a Guido che voglio
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le ultime. La prima dico che non ho tempo
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in macchina. ¶ “Sei qui”, dico. “Non ti ho più
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dalla tasca del kimono. ¶ Dico: “Sei seduta sul mio
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Teresa. ¶ “Sei molto bella”, dico, prima di riempire il
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del genere?” ¶ “È finta”, dico io. ¶ “Era una specie
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con la sabbia sopra”, dico. ¶ Noi due conosciamo ogni
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Studio per una parte”, dico. “Se ti sto rovinando
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mio cuore è gelido”, dico. “Battaglioni di globuli bianchi
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nera vinificata in bianco. ¶ Dico: “Va bene, confesso. Teresa
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dovunque lontano dal cibo. Dico: “Noi due stiamo girando
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voce da topo e dico: “L’ho sempre pensato
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voleva qualcosa da me”, dico. “Voleva dirmi qualcosa. Io
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per il piede destro. ¶ Dico: “Allora voglio credere, e
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Cerca di essere felice”, dico. Mentre cado all’indietro
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di dolcezza. ¶ “Aiutami”, gli dico. “Liberami”. ¶ “Ti ho dato
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vento con le mani. ¶ Dico: “Da bambini io e
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alla lampada per riscaldarmi. ¶ Dico: “Io ero l’unica
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altro segreto”, dice Teresa. ¶ Dico: “Ho cominciato a scrivere
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Non ho più tempo. Dico queste cose, e poi
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gialla della Shell, le dico del posto e lei
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affonda dentro gli occhi. Dico: “Chi, quello lì?” ¶ Di
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Io cado dalle nuvole. Dico: “Bella questa. Dove l
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dieci e dieci. Le dico: “Betti, sul serio, se
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l’hanno mai sfiorata. Dico: “Betti, per piacere”. ¶ Lei
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uomo”. ¶ “Non ho capito”, dico io, aggrappandomi alla maniglia
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Strana la vita”, le dico, quando me lo racconta
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portacenere sul banco e dico che credo di capire
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quello delle poesie”. ¶ “Sbagliato”, dico io, staccandomi. “Ti confondi
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Shakespeare. A Bet piacerebbe. Dico: “Che amore è se
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il sole e piove”, dico. Questo è il verso
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così, aggrovigliati e scomodi. Dico: “Betti, non si vede
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in mente molto. Le dico che sono contento che
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per farmelo sapere. ¶ “Ehi”, dico. “Hai parlato”. Però tengo