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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Italo Calvino, Fiabe italiane, 1956

concordanze di «diede»

nautoretestoannoconcordanza
1
1956
di Roma, che mi diede preziose indicazioni bibliografiche e
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1956
figlia del Re gli diede un anello col diamante
3
1956
della montagna. Il giovane diede un colpo di piccone
4
1956
dell’asino e la diede alla formica: – Tieni: questa
5
1956
le zampe e le diede al cane: – Qui tu
6
1956
le budella e le diede all’aquila: – Questo è
7
1956
Tutto il resto lo diede al leone che era
8
1956
al castello e lo diede alla figlia del Re
9
1956
e il Re gliela diede subito in sposa. ¶ (Riviera
10
1956
e il Re allora diede il permesso che l
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1956
sapeva niente, ma gli diede una tascata di nebbia
12
1956
Naso d’Argento le diede la chiave ma le
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1956
stanza era l’Inferno. Diede un grido, chiuse subito
14
1956
lei mostrò la casa, diede tutte le chiavi e
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1956
spazzavano il forno. Perina diede loro le tre libbre
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1956
della Corte, e Perina diede al Re la gallina
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1956
vide la biscia, le diede un paniere di roba
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1956
ancora, e tante gliene diede che l’ammazzò. ¶ Poi
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1956
poi la sera lo diede alla figlia del Re
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1956
e la sera lo diede alla figlia del Re
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1956
Facciamo le prove –. E diede a ognuno della canapa
22
1956
figlio del Re le diede la canapa e disse
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1956
caccia preferita, e li diede ai tre figli: – Portateli
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1956
E la Regina lo diede come sposo alla ragazza
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1956
una vecchia che le diede il fuoco con molta
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1956
alla porta del castello diede alle dame di compagnia
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1956
invece d’accarezzarlo gli diede un calcio. – Fatti in
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1956
reale, e il Re diede un ricevimento. ¶ La notte
29
1956
odor di cristianum, ¶ gli diede da mangiare e lo
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1956
niente. ¶ Stella Diana gli diede un bacio di sfuggita
31
1956
sfuggita e lui le diede il pesce per la
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1956
che nessuno lo vedesse, diede un bacio alla coda
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1956
vuoi mangiare. ¶ Il lupo diede una spinta alle stuoie
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1956
mia sorella. ¶ Il lupo diede una spinta alla casetta
35
1956
ricchezze l’astrologo e diede un pranzo in suo
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1956
tua sorte. ¶ La ragazza diede tutto al lupo, e
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1956
un bellissimo dito; gli diede un bacio e gli
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1956
ritorni. ¶ La vecchia invece diede ordine a un servo
39
1956
la consolò e le diede da bere e da
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1956
e a ognuno lui diede il regalo promesso. Per
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1956
una boccetta di balsamo, diede una spennellata a Scorzo
42
1956
in braccio e gli diede le due mele in
43
1956
a undici di loro diede in regalo un telescopio
44
1956
più vecchio di tutti, diede solo un telescopio d
45
1956
il mare! ¶ La Regina diede ordine di tirar su
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1956
mangiare? ¶ Il tignoso le diede uno dei suoi tre
47
1956
aveva ancora fame, le diede anche il secondo, e
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1956
vestituccio? ¶ Il tignoso le diede un carantano; poi pensò
49
1956
solo non bastava, gliene diede un altro; ma la
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1956
tanta pietà che le diede anche il terzo. ¶ E
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1956
Re. Il Re gli diede un’occhiata, lo vide
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1956
come vuoi! ¶ Lo sposo diede un bacio alla sposa
53
1956
li fece entrare e diede loro da mangiare e
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1956
non fare ingiustizie, stavolta diede una bastonata a quello
55
1956
altri che stessero quieti, diede fuoco ai quattro angoli
56
1956
lei un tizzone e diede fuoco all’aia. Ma
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1956
sua madre e le diede la vecchiaia felice che
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1956
fortuna –. Il padre gli diede la sua benedizione e
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1956
quel naso e gli diede un tale strattone che
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1956
presto a guadagnare! ¶ Gli diede settemila scudi per comprare
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1956
quelle parti –. E gli diede altri settemila scudi. ¶ – Sì
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1956
scudi! ¶ Così il giovane diede a quei corsari tutti
63
1956
che hai compiuto. ¶ Gli diede la benedizione e sparì
64
1956
chiuse in camera e diede ordine che nessuno lo
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1956
a un albero, gli diede un bacio e gli
66
1956
e affamata, prima le diede da mangiare tanto da
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1956
un fico, poi gli diede una bacchetta e gli
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1956
sfortuna. Il vicino gli diede una trombetta. – Va’ sulla
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1956
scudi. ¶ La zia gli diede cento scudi, si prese
70
1956
vuoi? ¶ – Trecento scudi. ¶ Glieli diede e portò via la
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1956
Lupo aperse e le diede la padella. – Io ve
72
1956
da Zio Lupo gli diede tutta questa brutta roba
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1956
i calabroni e li diede a Tabagnino. – Eccoti questa
74
1956
giorno la matrigna le diede uno schiaffo perché aveva
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1956
di prezioso –. E le diede un anello. – Se ti
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1956
parte –. Il cameriere si diede d’attorno e gli
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1956
un cassetto e le diede il ritratto. La Zosa
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1956
voglio più vedere! – e diede ordine che la accompagnassero
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1956
la notte. E poi diede ordine che gli portassero
80
1956
gente, ma lui duro: diede ordine di preparare il
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1956
i piedi. Lui le diede la mano e la
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1956
questa nuova, Sandrino si diede alla disperazione. Ma il
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1956
di gamba e la diede all’aquila. La Regina
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1956
che guarì e gli diede una mancia. L’uomo
85
1956
senza starci a pensare diede la libertà alla bestia
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1956
del pesce e gli diede la via, e poi
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1956
giovanotti grandi, il babbo diede loro un cavallo, un
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1956
naso? ¶ La Principessa glielo diede e il giovane ci
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1956
e il Re addolorato diede ordine che la città
90
1956
soffrire? ¶ Lui non le diede retta e partì con
91
1956
contenta e premurosa. Lui diede uno dei vestiti ad
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1956
rivolse al padre, gli diede una valigia piena di
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1956
famiglia. Il povero padre diede l’ultimo bacio alla
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1956
senza far parola, le diede la buonanotte e se
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1956
brutto com’ero. ¶ Bellinda diede la mano al giovane
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1956
di prima. Così gli diede la scatolina, dormì un
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1956
il ragazzotto. – Vuol vedere? – Diede una nota con l
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1956
sentì venir cieca e diede un grido. – Non vi
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1956
mesi, la fanciulla addormentata diede alla luce un bel
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1956
Gugliermo e Giovanni, gliela diede loro a leggere e
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1956
fece coraggio e si diede a esplorare la campagna
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1956
e un po’ offeso, diede ordine che il terzo
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1956
del regalo. Lei gli diede una scatolina sigillata da
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1956
con la sposa. La diede a una scimmia, che
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1956
della loro innamorata, e diede un grido. ¶ – Che c
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1956
sua grama terra, quando diede col ferro in qualcosa
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1956
insistette e allora le diede una veste d’argento
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1956
vide nello specchio e diede un grido. La testa
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1956
quest’anello che mi diede il mio sposo quando
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1956
più sostanziosi. L’Uliva diede da mangiare ai bambini
111
1956
solo che non gli diede del «villanaccio» perché i
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1956
le erano ricresciute, e diede agli Ambasciatori sorridendo. ¶ La
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1956
posto l’orecchio, gli diede un colpettino col dito
114
1956
cavallina prima di partire diede tre dei suoi crini
115
1956
il tempo, la Principessa diede alla luce due gemelli
116
1956
vennero le doglie e diede alla luce un bambino
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1956
con lui, e allora diede ordine di arrestare le
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1956
il gobbino e gli diede tante di quelle bastonate
119
1956
spiegazione. E il Re diede ordine che gli fosse
120
1956
in qualche modo egli diede a Sandrina una ricca
121
1956
E per dispregio le diede un pezzo di canovaccio
122
1956
ricamo. La Regina le diede tre monete d’oro
123
1956
di sorpresa e le diede un bacio. La lattaia
124
1956
col Re, che lui diede ordine che la prigioniera
125
1956
regali: alla prima cognata diede il fiasco di latte
126
1956
oro; alla seconda cognata diede la ricotta, ricotta d
127
1956
oro; alla terza cognata diede la cesta d’aglio
128
1956
io, quella pentola! ¶ Campriano diede un urlo: – Ah, sciagurata
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1956
ammazzi una donna? ¶ Campriano diede un’occhiata alla moglie
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1956
Priore, grazie se gli diede qualche sacco di sementi
131
1956
Regina dopo nove mesi diede alla luce una bellissima
132
1956
vide e s’innamorò: diede alla balia tanti di
133
1956
e il Re gliela diede in sposa e gli
134
1956
la Regina matrigna si diede da fare per entrare
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1956
magiche. La zia gli diede una polverina magica che
136
1956
spago, scope e li diede alla porta, ai cani
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1956
e finalmente Prezzemolina gli diede un bacio. ¶ Andarono al
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1956
il Re, e le diede il vinaio. ¶ – E tu
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1956
in guerra, la sposa diede alla luce un bambino
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1956
era lontano, la Regina diede alla luce un bambino
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1956
stella in fronte. ¶ Lei diede alla luce la bambina
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1956
e te lo porto. ¶ Diede il suo anello alla
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1956
viva? – e il Re diede subito ordine di farla
144
1956
il paniere fu pieno, diede la stura alle botti
145
1956
mise nel paniere. Poi diede fuoco a tutto il
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1956
Alla figlia per regalo diede una collana di noci
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1956
giovane lo ringraziò, gli diede una mancia e s
148
1956
Chiamò il cane, gli diede il panierino e gli
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1956
presero marito e Nina diede loro una dote da
150
1956
s’alzò all’alba, diede da mangiare agli ochini
151
1956
essere buono!» e gli diede un morso più forte
152
1956
di seta –. E le diede una bellissima veste di
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1956
loro e raggiungili. ¶ Gli diede un cesto con quattordici
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1956
chiesero i diavoli. ¶ Quattordici diede la lettera del suo
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1956
Benforte che a cinquecento diede la morte ¶ C’era
156
1956
Benforte che a cinquecento diede la morte. Andò in
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1956
troviamo più, – e gli diede i cento scudi senza
158
1956
Andarono, e il Gigante diede una ditata che penetrò
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1956
braccio. ¶ Il Gigante gli diede i cento scudi, ma
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1956
pian piano e gli diede una mazzata in testa
161
1956
le sette bellezze, ne diede un piano al padre
162
1956
in tasca. Poi le diede un bacio e se
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1956
Principessa, tutta contenta, gli diede ancora da bere finché
164
1956
Allora quell’infame le diede un po’ di pane
165
1956
che il padrone le diede, e si rimise in
166
1956
la cena. La signora diede uno schiaffetto all’addormentato
167
1956
gallo, la bella signora diede un altro schiaffetto al
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1956
un servo fidato, gli diede un sacco di monete
169
1956
Il figlio del Re diede ordine ai suoi servi
170
1956
dal focolare e le diede una botta con la
171
1956
figlio del Re le diede un anello coi brillanti
172
1956
portava al ballo, le diede con le briglie sulla
173
1956
te. ¶ Il cuoco le diede un piatto di zuppetta
174
1956
e la palombella si diede una scrollatina e le
175
1956
metà con me, – e diede a Giuseppe Ciufolo un
176
1956
tignoso. E la Reginella diede il fazzoletto a lui
177
1956
a litigare e gli diede del bastardo. Mandorlinfiore andò
178
1956
a mangiarlo, e ne diede una coscia anche a
179
1956
glieli ungeva. ¶ La bambina diede il pan coll’olio
180
1956
gli successe che si diede la lesina in una
181
1956
mio. ¶ La madre gli diede i dieci ducati e
182
1956
a chiamare e gli diede i cento ducati. ¶ – Ora
183
1956
Il figlio del Re diede le cosce al padre
184
1956
una gallina. ¶ La gallina diede un colpo di becco
185
1956
caccia. ¶ Così il Re diede un fucile a Temperino
186
1956
e alla volpe non diede niente. ¶ – E queste pecore
187
1956
vide di nuovo davanti, diede mano alla scopa e
188
1956
sua. Il Nanni gli diede una salvietta. – Bada di
189
1956
straccio. La madre gli diede un fracco di legnate
190
1956
più forte e gli diede il permesso di mostrarsi
191
1956
e Mamma Gatta le diede carne, maccheroni e un
192
1956
ai suoi figli invece diede solo fagioli. Ma alla
193
1956
a tavola –. Alla ragazza diede una galletta d’orzo
194
1956
pane, e la mattina diede un filone di pane
195
1956
i brillanti e li diede ai sette fratelli. – Sì
196
1956
salutarlo, il cognato gli diede tre penne d’uccelli
197
1956
era stato beccamorto gli diede un ossicino di morto
198
1956
chiesero, ma Liombruno non diede loro retta. ¶ Venne ad
199
1956
capo, e la Principessa diede in singhiozzi e fuggì
200
1956
pescare il drago, lo diede a cucinare a una
201
1956
cappello sulla fronte, non diede segno a Emilio di
202
1956
fontana d’acqua limpida. Diede un altro colpo di
203
1956
regina. Il giovane le diede un bacio e disse
204
1956
con gran piacere le diede la pala, prese lo
205
1956
sue braccia e gli diede mille baci, mentre il
206
1956
quella vista l’Orca diede un grido, si portò
207
1956
figlio mio! – e Filomena diede subito alla luce senza
208
1956
erano tredici briganti e diede un premio alla taverniera
209
1956
e la mattina gli diede le stesse istruzioni che
210
1956
mattina il padrone gli diede la lettera con tutte
211
1956
la lettera, e gliela diede. La donna aprì la
212
1956
Ebbene, li avrai –. Le diede lo zucchero e la
213
1956
altro romito che le diede una noce da conservare
214
1956
due messi assieme, le diede una nocciola e le
215
1956
sera la Turca-Cane diede a Re Pipi vino
216
1956
segno con la mano, diede loro un po’ più
217
1956
e il Re le diede ancora più danari. E
218
1956
il fidanzamento, Mariuzza gli diede da bere. Bevi una
219
1956
petto. ¶ Il Re le diede tutte queste cose e
220
1956
da fare, se la diede a gambe. Dopo un
221
1956
il contadinello e gli diede ordine d’andare alla
222
1956
per tutta risposta, le diede una beccata e le
223
1956
l’uccello allora le diede una beccata all’altro
224
1956
un anello. Lei lo diede a beccare agli uccelli
225
1956
mangiare da ogni piatto, diede un morso ad ogni
226
1956
di latte e gli diede un orsacchiotto. – Portate con
227
1956
mangiare in quantità, e diede ordine a uno dei
228
1956
figlio, senza farsi accorgere diede ordine ai suoi servitori
229
1956
padrona della bottega le diede pane e toma, e
230
1956
una mancia –. E le diede dieci onze. ¶ La Gnà
231
1956
l’ambasciata e le diede il pane bucellato. Poi
232
1956
fatto mai, – e le diede dieci onze di mancia
233
1956
panni fossero ben lavati, diede alla Gnà Francisca una
234
1956
questo marzapanetto,26 – e le diede uno scatolino piccolo come
235
1956
Dama di Corte le diede la Gnà Francisca. ¶ Lasciamo
236
1956
scopa del forno. Gli diede una forma alla bell
237
1956
a vedere la bambina, diede subito un ordine: che
238
1956
seconda delle Fate le diede un vestito da imperatrice
239
1956
Chiamò la ciurma e diede l’ordine di portare
240
1956
benissimo parente. Così le diede confidenza, la fece abitare
241
1956
abitare a Palazzo e diede ordine che fosse rispettata
242
1956
rivolse cenno di saluto. Diede ordine d’attaccare i
243
1956
a Monte Pellegrino, le diede un colpo e la
244
1956
giovane di studio. Le diede un lavoro da fare
245
1956
tanto d’occhi; le diede un altro lavoro più
246
1956
in aria39 e gli diede dodici tarì al giorno
247
1956
Milord in una stanza, – diede ordine il Vicerè, – e
248
1956
padrona si risvegliò e diede ordine alla cameriera: – Fa
249
1956
largo. La vecchia gli diede i tre peluzzi e
250
1956
a letto e le diede un bel brodo caldo
251
1956
sul capo, e mi diede un anello. «Mettiti l
252
1956
mio padre, mercante, mi diede una somma di danaro
253
1956
al morto, lo sguattero diede un colpo di martello
254
1956
volta fu svelto, le diede fuoco e la bruciò
255
1956
prendi questa! – e le diede una foglia di porro
256
1956
siete? ¶ E lei gli diede la solita risposta: ¶ Reuzzo
257
1956
e la Signora gli diede un tarì, e gli
258
1956
rumore del catenaccio e diede un pizzicotto al marito
259
1956
testine d’agnello. Le diede alla nipote e disse
260
1956
agnello e metà ne diede alla gatta e metà
261
1956
città di suo padre. Diede ordine di portare i
262
1956
perso per disgrazia, ne diede la colpa al suo
263
1956
padrone della vaccaria gli diede da mangiare e lo
264
1956
in bocca e subito diede una bastonata in testa
265
1956
Andò a mangiare, e diede mezza manna al bue
266
1956
fatta: tornò a palazzo, diede fieno ai buoi e
267
1956
ha detto? Il Sole?» ¶ Diede a loro tutta la
268
1956
alba l’eremita gli diede una pagnotta, e Peppi
269
1956
Arcangelo. ¶ Il Re le diede cent’onze e si
270
1956
fecero uscire; e lui diede lo scialle. ¶ Dopo una
271
1956
Passò un capraio, gli diede una mancia e si
272
1956
un suo amico. Gli diede un po’ d’erba
273
1956
più morta che viva: diede l’ultimo respiro e
274
1956
fu inutile. Il Generale diede la sentenza di bruciarli
275
1956
me. ¶ Il pecoraio gli diede lo zufolo, il Re
276
1956
due mesi, la comare diede alla luce una femminuccia
277
1956
e, tornati a tavola, diede ordine di non ridere
278
1956
lo chiamò subito, gli diede un occhio di quelli
279
1956
fortuna. ¶ Allora il giovane diede alla volpe una cesta
280
1956
volta. ¶ Il sarto le diede un abito da gran
281
1956
Catania) ¶ 186 ¶ Il bambino che diede da mangiare al Crocifisso
282
1956
il fegato e glielo diede. La donna tutta allegra
283
1956
il Reuzzo, e glielo diede. ¶ La Regina tornò a
284
1956
trecento scudi, e glieli diede. ¶ Il servitore si congedò
285
1956
tornò a salire, gli diede i cento scudi. – Dammi
286
1956
Salomone. Il servitore gli diede altri cento scudi e
287
1956
padrone lo chiamò, gli diede una focaccia e gli
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di morto e le diede un pezzo di canna
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la gloria! ¶ Peppino le diede il suo mantello e
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impulso che la Chiesa diede alla devozione di San
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sporcizie umane. Questo tema diede modo al BASILE di
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Benforte che a cinquecento diede la morte da GIANAN
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forte, che a cinquecento diede la morte, San Paolo
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raccolse per il PITRÈ, diede a questa fiaba un
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animale. ¶ 186. Il bambino che diede da mangiare al Crocifisso