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Dante Alighieri, Divina Commedia, 1321

concordanze di «dinanzi»

nautoretestoannoconcordanza
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non mi si partia dinanzi al volto, ¶ anzi 'mpediva
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rovinava in basso loco, ¶ dinanzi a li occhi mi
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fa parlare. ¶ Quando sarò dinanzi al segnor mio, ¶ di
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e 'l primo amore. ¶ Dinanzi a me non fuor
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e s'e' furon dinanzi al cristianesmo, ¶ non adorar
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vo' che sappi che, dinanzi ad essi, ¶ spiriti umani
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in mano, ¶ che vien dinanzi ai tre sì come
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mal nata ¶ li vien dinanzi, tutta si confessa; ¶ e
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giù sia messa. ¶ Sempre dinanzi a lui ne stanno
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mente, che si chiuse ¶ dinanzi a la pietà d
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corravam la morta gora, ¶ dinanzi mi si fece un
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abbatte e porta fori; ¶ dinanzi polveroso va superbo, ¶ e
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anime distrutte ¶ fuggir così dinanzi ad un ch'al
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dimora ¶ ch'io facëa dinanzi a la risposta, ¶ supin
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veggiate, se ben odo, ¶ dinanzi quel che 'l tempo
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l dito: ¶ «quando sarai dinanzi al dolce raggio ¶ di
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rompieno ogne rosta. ¶ Quel dinanzi: «Or accorri, accorri, morte
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sì fatte scale; ¶ monta dinanzi, ch'i' voglio esser
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convenia, ¶ perché 'l veder dinanzi era lor tolto. ¶ Forse
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n'andavam l'un dinanzi e l'altro dopo
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cappe con cappucci bassi ¶ dinanzi a li occhi, fatte
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l capo, ed eran dinanzi aggroppate. ¶ Ed ecco a
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detta è nel capitolo dinanzi a questo, e tratta
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ribadendo sé stessa sì dinanzi, ¶ che non potea con
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sei piè si lancia ¶ dinanzi a l'uno, e
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come storpiato è Mäometto! ¶ Dinanzi a me sen va
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richiuse ¶ prima ch'altri dinanzi li rivada. ¶ Ma tu
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ma el tenea soccinto ¶ dinanzi l'altro e dietro
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Lanfranchi ¶ s'avea messi dinanzi da la fronte. ¶ In
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verso di noi; però dinanzi mira», ¶ disse 'l maestro
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sua testa! ¶ L'una dinanzi, e quella era vermiglia
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così dolenti. ¶ A quel dinanzi il mordere era nulla
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d'alcuna nebbia, andar dinanzi al primo ¶ ministro, ch
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roggio, ¶ rotto m'era dinanzi a la figura, ¶ ch
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quand' io vidi ¶ solo dinanzi a me la terra
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andare onesta. ¶ Come color dinanzi vider rotta ¶ la luce
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la gente; ¶ qual va dinanzi, e qual di dietro
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del suo lungo divieto, ¶ dinanzi a noi pareva sì
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teme officio non commesso. ¶ Dinanzi parea gente; e tutta
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cammin sì poco piglia ¶ dinanzi a me, Toscana sonò
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da luce rifratta ¶ quivi dinanzi a me esser percosso
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turba magna; ¶ e due dinanzi gridavan piangendo: ¶ «Maria corse
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L'altra prendea, e dinanzi l'apria ¶ fendendo i
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e sì risposto ¶ poco dinanzi a noi ne fu
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ventura udi' «Dolce Maria!» ¶ dinanzi a noi chiamar così
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anima degna. ¶ Elli givan dinanzi, e io soletto ¶ di
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io toglieva i raggi ¶ dinanzi a me del sol
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E tu che se' dinanzi e mi pregasti, ¶ dì
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ancora a più letizie, ¶ dinanzi a noi, tal quale
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o tre aspetta; ¶ ma dinanzi da li occhi d
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risparmi; ¶ posto t'avem dinanzi a li smeraldi ¶ ond
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color che troppo reverenti ¶ dinanzi a suo maggior parlando
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s'affigge ¶ chi va dinanzi a gente per iscorta
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rivi l'alpe porta. ¶ Dinanzi ad esse Ëufratès e
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navigio, servando mio solco ¶ dinanzi a l'acqua che
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attraversa un altro passo ¶ dinanzi a li occhi, tal
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sentir si sterna, ¶ ove dinanzi dissi: "U' ben s
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piacer nessun diserra; ¶ e dinanzi a la sua spirital
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altra, di cui Tomma ¶ dinanzi al mio venir fu
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tanto volta, ¶ che quel dinanzi a quel di retro
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di Cristo MCCC.] ¶ Parea dinanzi a me con l
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da la destra rota, ¶ dinanzi al battezzar più d
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milia: ¶ onde mei che dinanzi vidi poi; ¶ e quasi
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sanza brama sicura ricchezza! ¶ Dinanzi a li occhi miei
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Ave, Maria, gratïa plena', ¶ dinanzi a lei le sue