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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giovanni Battista Casti, Poema tartaro, 1796

concordanze di «dir»

nautoretestoannoconcordanza
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rari ¶ che, a vero dir, non fossero comuni ¶ anche
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ne godé, superfluo il dir sarebbe: ¶ prese, lesse il
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i capi: ¶ io voglio dir imperadori e papi. ¶ Papa
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può; ¶ e invece di dir: «Consule tali», ¶ dicasi: «Tali
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primiero, ¶ diede non so dir quai commissioni; ¶ e avvanzando
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e non ti saprei dir qual simpatia ¶ fer sì
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ne impone. ¶ Udii sovente dir che Turachina ¶ contrasse pei
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il quadro. ¶ Perché non dir piuttosto “il Menzognero”, ¶ “il
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dirò quel che a dir mi resta ancora. ¶ La
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onde «Che voglion mai dir que’ clamori» ¶ chiedea Tommaso
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tuoi. ¶ Di dogane, al dir lor, non son gravati
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ei mai non ebbe. ¶ Dir puoi circa alla lor
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in bocca; ¶ e al dir di chi conosce questi
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siffatte occasioni, ¶ a vero dir non era necessario ¶ adoperar
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altri diranne: io sol dir posso ¶ che un zodiaco
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meco, ¶ per quanto seppi dir, non impetrai, ¶ onde dovetti
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Astrea? ¶ Cutsai, per vero dir, nel primo istante ¶ mostrossi
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E t’odi intanto dir, se chiedi ascolto: ¶ «Cutsai
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la pena». ¶ In questo dir con barbaro dispetto ¶ su
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imbelle. ¶ Or chi può dir quali empi strazi ed
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E dava in questo dir scrosci di risa. ¶ Tommaso
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del Gran Cane ¶ – che dir Gran Cagna è error
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sempre aver ragione, ¶ di dir almen d’averla è
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è mal fatto ¶ il dir che il giallo un
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stessa. ¶ Che pertanto, a dir vero, era un gran
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massima costante ¶ di lasciar dir purché il lasciasser fare
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se s’ha da dir la verità, ¶ ne avea
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Ciò dico sol per dir, e non è questo
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a Catuna, a vero dir, non piacque, ¶ onde freddezza
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in paradiso». ¶ In questo dir Mengo vedean soletto ¶ che
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fosse il contratto al dir di qualche autore, ¶ pur
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E ben si potea dir che Turachina ¶ circa la
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sì indulgente, a vero dir, non sono ¶ come teco
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altrui, ¶ che pur troppo dir posso: io vidi, io
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altri e da te dir ne od’io ¶ un
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Tacque; e Turfana a dir l’istiga, ond’ella
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occhi ognora». ¶ In questo dir percosse il volto e
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nude spalle in questo dir le afferra, ¶ come falcon