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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carlo Bernari, Speranzella, 1949

concordanze di «disse»

nautoretestoannoconcordanza
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1949
vedere la sua gamba disse: ¶ «E proprio inutile che
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quel dolore. ¶ «Fatemela vedere» disse allora a Ciccillo. «Mi
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andare…». ¶ «Non mi serve» disse Mastrovincenzo salutando con un
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no. Me le restituì. Disse che era uno scherzo
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la fortuna del paese» disse il Re rivolto a
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più che per sfida disse: ¶ «Si.» ¶ «Finalmente uno» esclamò
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come la fai difficile» disse Nannina che si sentiva
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dal taschino di petto disse: ¶ «Write your address.» ¶ Nannina
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chiese l’americano. ¶ «Buonissimo» disse Nannina, sicura che l
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me?». ¶ «Yes, stai fresco» disse Nannina e scappò via
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terra. ¶ «Mi dovete aiutare» disse Nannina richiamando la donna
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riscaldo una bella tazza» disse Elvira, e affaccendata tornò
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anche tu hai ragione» disse Elvira e si fermò
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cervello una si rimbambisce» disse Nannina, e come se
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raffredda.» ¶ «Mi dovete salvare» disse la ragazza dopo il
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so proprio come fare» disse Nannina, facendosi uscire più
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Certo quando si ubriacano…» disse Nannina per mostrare alla
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giovanotto a momenti, Nannì» disse risentita Elvira. ¶ «Ma chi
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inguaiarti così giovane?» ¶ «Nessunissima» disse secco Nannina. «E non
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rimanere qui, ho capito» disse Elvira e riportando in
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soglia. ¶ «Signor Me’, favorite» disse Elvira all’arcangelo Gabriele
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non bagna il pavimento» disse. «Si può avere una
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Buon giorno e sono» disse. ¶ «Buon giorno signor Me
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o puramente…?» ¶ «O puramente…» disse accomodante don Giosuè. ¶ «Insomma
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inglese. E sono centottantaquattro» disse Elvira scostando la macchinetta
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fiore vi caccio fuori» disse Elvira porgendo il pacchetto
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Mele. ¶ «Hai proprio ragione» disse don Giosuè, «questa viene
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dell’infedeltà. ¶ «Ecco, vedi» disse Elvira, accennando con una
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mi potete essere madre» disse Nannina, sperando inconsciamente di
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sulla strada buona.» ¶ «Sicuro» disse Elvira «e ti devi
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e non vengono più…» disse Parenti sporgendo la sua
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qua dietro, dal professore» disse infine. ¶ «Pure dal professore
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troverai!» ¶ «Non fa niente» disse Nannina. «Vuol dire che
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poco e vi sbrigate» disse una donnetta seduta al
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l’ha smessa, finalmente» disse Nannina e sogguardando l
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attenta a quei broccoli» disse la donna in chimono
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ufficio ai vostri colleghi» disse la voce del mago
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qui?» ¶ «Vengo per commissione» disse Nannina vergognosa di trovarsi
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carico di segreti. ¶ «Epurazione» disse la donna in chimono
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sbaglia uno.» ¶ «Ah, sì?» disse Nannina pensando a suo
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neppure ti salutano.» ¶ «Sicuro» disse don Giosuè «e se
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è così, è così» disse don Giosuè afferrandosi i
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vuoi?» ¶ «Mi ha mandato» disse Nannina e proruppe in
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visitare.» ¶ «E allora entra» disse il chiromante guidandola per
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Nannina. ¶ «Bella luce, no?» disse il mago, appendendo la
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suo pensiero il chiromante disse: ¶ «Avercela avuta durante i
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giacca da camera. ¶ «Dunque» disse poi sedendosi «siedi. Veniamo
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guanto sporco. ¶ «Sentite, professò» disse Nannina «posso dire una
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la ragazza che subito disse : ¶ «Avete capito chi mi
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Avevo capito già tutto» disse il mago. «Ridatemi la
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monte di Apollo. Poi disse: «L’incontro di Venere
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lo leggo nella mano» disse Lonegro riafferrando la mano
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siete nata?» ¶ «A ottobre» disse Nannina. ¶ «A ottobre avete
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A ottobre avete detto?» disse il mago e piegò
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cominciò a sfogliare. Poi disse: «Ottobre ottobre: Bilancia secondo
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davanti agli occhi e disse: ¶ «Che cosa avete sentito
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avete sentito?» ¶ «Un soffio» disse Nannina. ¶ «Dove;» ¶ «Qua» fece
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mano offesa e agitandoli disse: ¶ «Siete un soggetto. Un
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Che fa quella lì?» disse subito. ¶ La madre rispose
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Dieci lire di posa» disse come ogni mattina donna
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di pazienza, donna Filumè» disse donn’Elvira mentre si
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adesso che ci pensano» disse Elvira. ¶ «Donn’Elví, e
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parere. ¶ «Ah, il comunista?» disse. «Così è? E chi
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sfuggirono alla vecchia che disse: ¶ «Donn’Elví non mi
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non ce l’hanno» disse Elvira raccogliendo i fondi
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E voi siete servita» disse poi porgendo la caffettiera
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te la prendere cosi» disse la madre. «Lo so
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varcare la soglia. Poi disse: «Be’, buon giorno e
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buona giornata». ¶ «Hai sentito» disse la madre «questa è
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la città. ¶ «Elvira bella» disse don Giosuè accarezzandosi lo
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un sogno.» ¶ «Ma questi» disse don Giosuè, estraendo dal
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sorsata di caffè; poi disse: «Ti ricordi la mia
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cinque fogli e poi disse: «e queste sono mille
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perché, perché? Lasciate stare» disse la Cafettèra raccogliendo il
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mi fate certe domande…» disse la Cafettèra ferita nel
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digerire tanto facilmente.» ¶ «Certo» disse don Giosuè «hanno agito
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e porgendolo ad Elvira, disse: «Ecco, dalli al re
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Perché correva. “Già,” si disse Nannina, “e allora perché
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pungolo – che stupidaggini! – si disse Nannina; e dette uno
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waiting for me?» ¶ «Yes» disse Nannina, sicura che ogni
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Poi si fermò e disse: ¶ «Chi, chi t’è
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gioco… Per fortuna, si disse Nannina, non m’ha
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si disperò: mannaggia, si disse, pure il sole ora
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coscia della ragazza che disse sgomenta: ¶ «No, non ti
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io italiano; well?» ¶ «Uelle» disse Nannina, che capiva alfine
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le aveva dato: «Ecco» disse porgendo il minuscolo pezzo
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di si. ¶ «O.K.» disse il sergente e avviò
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mai stata; mai si disse mortificata. E guarda, si
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mortificata. E guarda, si disse pure, potevo anche morire
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ragazza con più forza disse: ¶ «Don’t worry… No
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aveva data e restituendogliela disse: ¶ «Sorry… I can’t
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di fare cosi? ¶ «Amico» disse Nannina «io no signorina
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che lo solcava. ¶ «Bello» disse Nannina, richiamando con la
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mai percorsa. Gesù, si disse, ma qui è campagna
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Dove mi porti, amico?» disse Nannina. ¶ L’americano fece
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va a finire”, si disse poi, rassegnata. ¶ Il non
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non c’è male» disse Nannina, e con un
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che le ha preso» disse la Pizzicatela, una conoscente
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un sonno contorto; e disse: ¶ «Quanta gente.» ¶ «Donn’Elví
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capo sul petto, e disse: «Acqua». ¶ Le porsero un
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e come sta sudata!» disse la Pizzicatella. «E questa
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questa è proprio svenuta» disse poi. ¶ Elvira si scosse
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muro di fronte. ¶ «Ferma» disse a quel punto Nannina
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che so’ arrivata.» ¶ «Okei» disse il Joe e frenò
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waiting for you, here» disse poi il sergente. Al
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capi. ¶ «No, è inutile» disse, «è inutile che aspettate
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altra strada, io.» ¶ «Okei» disse il sergente e rimise
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sei decisa, e brava!» disse Elvira come se parlasse
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fra i curiosi. ¶ «Elví» disse Ciccillo entrando affannato: «Ma
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ve la pigliate amara!» disse la Pizzicatella. ¶ «E con
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Be’, cominciamo a sfollare» disse la Pizzicatella verso i
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più cauto: ¶ «E allora» disse «si può sapere che
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allora?» chiese Ciccillo. ¶ «Dopo» disse la Cafettèra. ¶ «Ma che
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che te lo dico» disse la Cafettèra porgendo le
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Nannina. ¶ «Quest’idea qua» disse Vincenzo alla Torretta sollevando
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principe, non è re» disse Nannina. ¶ «Prima di tutto
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le lampade fluorescenti. ¶ «Guarda» disse Vincenzo, facendo col braccio
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Be-e-e-llo» disse Nannina a questo punto
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Vedi come faccio io?» disse poi «iscrivo la gente
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noi?» ¶ «Certo che no» disse Nannina. ¶ «Però» disse don
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no» disse Nannina. ¶ «Però» disse don Vincenzo, «Umberto qua
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il portello cedette. ¶ «Permesso!» disse Nannina, ed era già
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era già dentro. ¶ «Favorite!» disse Elvira, e quasi per
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S’è calmata, finalmente» disse Ciccillo, strappando la cinghia
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tu sei arrivata?» ¶ «Nessuno» disse Nannina. ¶ «Hai visto?» approfittò
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hai visto, quanta gente?» disse Elvira; e solo dopo
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sei scordata una cosa» disse Ciccillo: «ti sei scordata
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giacchetta, che fa freddo!» disse Elvira, finalmente rabbonita; e
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È una cosa fina» disse poi facendo la bocca
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non potesse udire, le disse: ¶ «Quanto a noi, mia
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si può sapere ora» disse Ciccillo, terminata la sua
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me.» ¶ «Mi fa piacere» disse Ciccillo sfottente. «Mi fa
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come un sole: ¶ «Niente» disse poi. «Vi giuro niente
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visto, meglio; almeno sapete!» disse Nannina riaffondando il piatto
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che cosa?» ¶ «Quella cosa» disse Nannina: «La sapete meglio
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Pascalotto; perciò senza malizia disse: ¶ «E vallo a pescare
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di malavoglia, e non disse di no solo perché
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Elvira. ¶ «C’è permesso?» disse Parenti, affacciandosi dalla porta
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lo guardò contrariata. ¶ «Favorite!» disse invece Ciccillo. ¶ «Se l
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giusta e non disturbo» disse Parenti: «me lo farei
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Non c’è male» disse la Cafettèra con tono
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a fare un caffè?» disse la Cafettèra. «Favorite dentro
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guaio!» ¶ «Niente. È fame» disse solo Michele. ¶ «E mangia
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so’ messo d’accordo» disse Michele, sedendosi davanti al
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Ma sapete chi sono?» disse Nannina che era salita
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ignorante in queste cose» disse Elvira e si asciugò
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freddo soltanto a pensarci» disse Elvira tergendosi la fronte
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E l’ho capita!» disse il mago. «Ma si
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affrettò ad uscire: ¶ «Santanotte» disse superando la soglia. ¶ Ciccillo
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quanto so’ fesso.» Così disse Michele e si alzò
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confidenza. ¶ «Non esagerare, adesso!» disse Mastrovincenzo, disposto a non
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non mi fate parlare» disse Michele e si accese
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voce del vecchio e disse: ¶ «Non c’è pericolo
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la bocca sbavata e disse: «Ora però, senti un
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era sbigottito. ¶ «Ma tu, disse poi, le centomila lire
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scherzate? Quando vi prego!» disse offeso Michele. «E poi
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madre, ora.» ¶ «Mi credete» disse il giovane, e abbassando
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Essa l’ha voluto!» disse il ragazzo, che in
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sua naturale esperienza; e disse: «L’affare di questi
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spreco: ¶ «È roba americana» disse. «Mezza sigaretta per volta
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E che ci vuole ?» disse il vecchio. ¶ «Che ci
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Mastrovincè, non v’offèndete» disse il ragazzo «ma voi
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si ficcò sotto. ¶ «Buonanotte» disse. ¶ «Fammi sapere una cosa
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Fammi sapere una cosa» disse allora Mastro Vincenzo. ¶ «Che
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disposizione.» ¶ «Ce l’ho» disse il ragazzo con slancio
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letto.» ¶ «Sono i pensieri» disse il vecchio. «Sono i
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una coltellata, ci voleva» disse pure, quando seppe del
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riserve politiche: non sentire, disse nel suo strano linguaggio
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Le mani a posto!» disse Nannina; e fece per
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lo fate questo piacere?» disse Nannina. ¶ «Eh, te lo
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schiaffo bello solo lui», disse Nannina, e uscì di
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è leggero, una penna!» disse poi, appendendo il copricapo
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dalla Cafettèra. ¶ «Tie’,» le disse la Cafettèra; «portagli queste
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mandava dal figlio! ¶ «Niente», disse la Cafettèra. «Ringraziasse Iddio
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la Cafettèra capì e disse: ¶ «Lasciami mettere le cose
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filo interrotto nella costura, disse: ¶ «E che cuore mi
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subito a chiamare.» Lo disse con tale gioia nella
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decapitando il suo fagiolino disse: ¶ «Figlia mia, dove vuoi
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il fagiolino controluce: «Eppure» disse «questi non sono nostrani
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favore come superfluo e disse: ¶ «Sissignore, il re ha
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ciocca del grembiule, poi disse: ¶ «Ma che sarà buono
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col suo grembiulone nero, disse: ¶ «A secondo di come
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È verità di Dio» disse Parenti. «Quella, ‘sta povera
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capelli. ¶ «Calmatevi donn’Elví», disse una col battipanni e
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per poco. ¶ «E voi» disse, «qua ve ne state
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né qua né là,» disse Carmilina aprendo sulla Pizzicatella
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e andava verso là» disse Carmilina. «Ma non v
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hai paura. ¶ Lei paura? Disse “Va be’” per tagliar
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S. Carlo sul loggione, disse: «Mi pare l’opera
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raggiunto Michele, ¶ «Traditore!» gli disse. E uno schiaffo sigillò
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braccia spiegate: ¶ «Ferma, ferma!» disse. «Lasciate stare. È la
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stai dicendo una bugia» disse donn’Elvira scuotendo la
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suo trionfo» Facesse! – si disse. – E il momento suo
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vedete? Quelli non scherzano» disse il poliziotto napoletano. ¶ «Giustamente
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in un inglese domestico disse: ¶ «Com’jà!» e fece
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napoletano: ¶ «Voi a me» disse, «mi dovete conoscere.» E
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il sudore sogguardandola compassionevolmente, disse: «Andiamo, volete dire che
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si tratta di questo…» disse il poliziotto sbrigativo: «E
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ugualmente fra tutte, e disse: ¶ «Sifilite, e buongiorno, scusate
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quest’è il fatto?» disse donna Filomena, la donna
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è soltanto da fare» disse poi. ¶ «Da fare, da
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tu, ancora devi nascere!» disse donna Filomena. ¶ «E perché
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questo l’ha denunziata» disse donna Filomena, che quelle
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malattia. Bastano i soldi!» disse la Pizzicatella. ¶ «E qui
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che ne volete sapere!» disse donna Filomena. ¶ A questo
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fece la Pizzicatella. ¶ «Sicuro!» disse la vicina di porta
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sbiancata. ¶ «Non una parola!» disse, illudendosi di contenere lo
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guarda che faccia tosta», disse, e allungò una mano
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che figura stiamo facendo?» disse Ciccillo. ¶ «Mazza e panelle
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combinati, io, i pasticci?» disse la Cafettèra. ¶ «So assai
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che è tua figlia» disse la Cafettèra sentendo improvviso
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una parola: ¶ «E tu» disse stolidamente la Cafettèra, «così
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alla moglie: ¶ «Tieh» le disse, «tienitelo caro caro.» E
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raccontandogli dello schiaffo. ¶ Nannina disse: ¶ «Schifo? No. Perché? È
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fastidio me ne vado» disse Nannina voltandosi dalla soglia
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devo portare dal dottore» disse Pascalotto rallentando appena la
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presentò alla mente e disse: «Sai come dice il
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Senti a me» le disse: «chi corre appresso al
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così sta il fatto», disse la Pizzicatella, appena riseppe
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di me, ditemelo subito» disse Michele imbronciato. «Ma in
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tu lo sai come disse zi’ prete?» Alla sguardata
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affacciò al confessionale e disse, colla mano a forma
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come l’ho vista» disse. «Aveva una mossa e
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quattro sedie sgangherate; e disse a Parenti, che gli
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della sua gobba e disse: ¶ «Curioso veramente… Ma sapete
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vicoli: «Ne eravamo migliaia», disse il giovane di Diomede
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le ci manca ora…» disse Nannina. ¶ Ma la Cafettèra
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che abbagliava. ¶ «Uscite, uscite», disse Ciccillo ai presenti, «alla
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si offrisse. Quel giorno disse: ¶ «Un caffè, questo lo
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Cafettèra. ¶ Sorbito il caffè disse: ¶ «Dove stanno i figli
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fuori a brandelli. ¶ «Michè!» disse la Cafettèra appena il
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sempre il figlio mio» disse la Cafettèra prendendo una
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ti escono dalle mani» disse poi, legando a quella
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dito al naso, e disse: ¶ «Sss… zitto, scordiamoci tutto
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la loro commozione – gli disse: «Tu questa ce l
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quell’atmosfera straziante e disse: ¶ «Ma guarda un poco
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voleva farmi sposare così…» disse Nannina trasognata. «Non era
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uno sguardo intenso, e disse: ¶ «Hai visto? Ha scorno
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Chi vuol vedere, vede!» disse. ¶ La sua porta era
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gesto del figlio, poi disse, al primo curioso che
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Non vedi quanti amici?» disse Ciccillo per saggiare la
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un po’ d’affanno disse: ¶ «Michele, lui… mi piange
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fece un passo e disse: ¶ «Cafettè, Cafettè, mi vedi
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sono venuto a trovarti?» disse don Giosuè. ¶ «In tempo
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caffè a tutti quanti» disse Ciccillo. ¶ Era arduo in
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E… papà?» ¶ «Piange, mammà» disse Michele avendo intuito il
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piangere a tutti quanti» disse Michele. ¶ «Ah!» disse la
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quanti» disse Michele. ¶ «Ah!» disse la Cafettèra in un
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facendo crepare, e gli disse: “Figli di Dio, e
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dicendo a Pascalotto, quando disse che aveva fretta?…» ¶ Mastrovincenzo
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salute! Volete sentire come disse Pulcinella?…»