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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Guido Da Verona, Colei che non si deve amare, 1910

concordanze di «disse»

nautoretestoannoconcordanza
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Riotti, in persona. ¶ Arrigo disse di sì, risoluto a
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chiedere favori a nessuno! — disse con una specie di
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un po’ di cipria! — disse alla Luisa. — Tocca. ¶ Ella
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occhi. ¶ — Tu hai sonno, — disse quella che amava indugiare
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po’ troppo?... — interrogò. ¶ — Forse... — disse l’altra. E risero
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una sera, egli le disse per le scale: ¶ — Vieni
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lo levo il busto! — disse lei, tirando un baffetto
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proprio, volle proteggerlo e disse a Mamma Gilda: ¶ — Ti
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Non parlo più! — ella disse, cacciandosi le mani entro
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fatta una sciocchezza, — egli disse, battendolo col palmo sul
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grembiule sui fianchi: ¶ — Bene, — disse. — Metti fuori un biglietto
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capo. ¶ — Soffri? ¶ — Sì, molto. — disse fievolmente. ¶ —Ma non è
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cèè pericolo... ¶ — Mandali via, — disse questi laconico, segnando i
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le uscì dalla bocca. Disse molte cose incomprensibili, poi
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fissato per il matrimonio, — disse con voce beffarda, fissando
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Di questo non dubitavo! — disse. — Ma è per potervi
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Salomè, ed aveva, come disse argutamente uno scultore allora
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in fondo preferisco ballare! — disse ad Arrigo che cercava
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la signora Tatiana Ruskaia, — disse Arrigo alla venditrice, che
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si appoggiò, sorrise, gli disse in fretta: ¶ — Venite a
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sorrideva. ¶ — Sono stato scortese... — disse il giovine. ¶ — Sì, un
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un bel giovine però! — disse Totò Rigoli, un uomo
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altrui. E forse lo disse con l’intenzione di
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alcuni. ¶ — Mi sembra volgare, — disse, con quella sua voce
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di fare una malattia! — disse Giorgino Prémoli, il malevolo
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pranzo; Carletto Santorre gli disse un’altra sera: — Perchè
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volta, parlando dell’avvenire, disse che dell’avvenire nulla
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Dio, che bel capo! — disse. Poi s’inforcò bene
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oggi dal suo fidanzato, — disse il farmacista con noncuranza
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per mia fortuna... — egli disse con un tono galante
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cantato più. Il barone disse: ¶ — Oh, non raccontate queste
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all’uscio. ¶ — Sono io, — disse dal di fuori una
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È questione di cifre, — disse con un sorriso amabile
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un po’ di fatica, — disse. — Al momento non le
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fiducia nel limpido avvenire disse per la prima volta
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bene in faccia, poi disse: ¶ — E ora di finirla
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spaventosa. ¶ — Sono l’unico, — disse con voce rauca di
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crocchio degli amici. ¶ — Bellina! — disse Cesare Farra, che amava
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volta gli piaceva proverbiare; disse: ¶ — Stretto passaggio, si paga
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delle vergini ho paura, — disse gravemente Giannetto Pigna, — perchè
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tenete le vostre promesse? — disse ad Arrigo la signorina
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ridendo. ¶ L’altro non disse nulla, ma sembrò che
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Penso, cara Tita, — egli disse affettuosamente, — che ci siamo
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si vede più, — ella disse al Ferrante, sottovoce. — Che
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flessibile, che faceva roteare. Disse ad Arrigo: ¶ — Tu, che
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Finalmente... — esclamava. ¶ — Come va? — disse il padre, asciugandosi il
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vicino a me allora, — disse Loretta; e si mise
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un involto. ¶ — Eccolo qui, — disse. — Vedi che non dimentico
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che buona cipria adoperi! — disse Arrigo, sentendo l’odor
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con attaccato un portinaio! — disse ridevolmente Loretta, che si
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prendere in giro, eh? — disse con indulgenza il padre
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va in poltrona, lui... — disse la madre. ¶ — No, anzi
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sghembo. ¶ — Eh, si, vorrei... — disse. ¶ — Bene, ti ci condurrò
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male! ¶ — Ora lo chiamerò, — disse Arrigo, — perché prepari una
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già, ho capito... — ella disse ridendo. ¶ — Cos’hai capito
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sua nudità. ¶ — Sei carina, —disse Arrigo, quasi parlando a
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braccialetto d’oro? ¶ — Sicuro, — disse la sorella, nascondendo il
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tu lo conosci, — ella disse dopo aver lungamente riflettuto
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tavola e va pure, — disse Arrigo. Il domestico obbedì
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il conte Raffaele Giuliani, — disse Loretta pomposamente, con un
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te lo prometto, — ella disse dopo aver ascoltato. — Non
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di una vera passione, — disse Arrigo, — ma di commettere
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femminilità. ¶ — Aiutami Rigo... — ella disse. ¶ — Io? ¶ — Sì, tu, proprio
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malessere. ¶ — Allora cosa vuoi? — disse. ¶ — Nulla; che tu m
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insopportabile calore. ¶ — Allora, — egli disse con una voce lenta
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e non ebbi tempo, — disse Arrigo. — Dunque, come va
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ti sta molto bone, — disse; — oppure sei tu che
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brutto tipo, io! ¶ Egli disse queste parole con gravità
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Ora fammi un piacere, — disse. — Guarda un momento fuori
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dava questi suggerimenti. Poi disse: ¶ — Non credo che mi
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Forse non hai torto, — disse Arrigo,dopo avervi pensato
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fratello... — Esitò ancora, poi disse: — Mi sembra quasi d
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un moto nervoso e disse: ¶ — Non mi piace sentirti
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mese di Maggio. ¶ — Qui... — disse ancora. ¶ Egli si rivolse
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le dài troppi vizi! — disse il padre ad Arrigo
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ha già da vendere, — disse il padre con la
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tu... ¶ — Sì, naturalmente... — ella disse, quasi a malincuore. — Ma
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sera. ¶ — Dunque ceneremo, — egli disse. ¶ Ed ascoltava il romore
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esitò un momento, poi disse: ¶ — Vieni qui... Tanto è
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rossa. ¶ — Non guardarmi così... — disse a volto chino; — mi
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moto nervoso. ¶ — Véstiti, véstiti! — disse bruscamente. — Non ti guardo
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insieme, come sarei felice! — disse Loretta. — Non ti darei
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andò a cercare; le disse: ¶ — Lascia fare a me
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che piedino piccolo? — ella disse movendolo. — È più piccolo
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sua gola nuda. Ma disse, a mo’ di scusa
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Le otto e mezzo, — disse Arrigo scotendosi. — Fa presto
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contenuto. ¶ — Sei magnifica! — le disse. — Veramente sei ammirevole! Si
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questa è mia sorella, — disse Arrigo affabilmente. ¶ — Oh, signorina
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vedere se mi riconosce, — disse Loretta, divertendosi. ¶ — Vedremo, — bisbigliò
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prese una risoluzione e disse: ¶ — L’ho veduta molte
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lo sappiamo chi è, — disse il Rigoli. ¶ — Chi è
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risero. ¶ — Sta a vedere, — disse un altro, — ch’ è
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non osarono guardarsi. ¶ Ella disse, con una voce opaca
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su le grondaie. ¶ — Rigo, — disse la sorella dall’altra
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ti ho fatto, Rigo? — disse con una voce perfida
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so bene cos’hai... — disse, inarcandosi ancor più, ancor
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per parlargli all’orecchio. ¶ Disse, in un bisbiglio, in
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Dimmi... ¶ Ed invece nulla disse; intrecciò le dita nelle
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in teatro sere fa, — disse con esitazione. ¶ — Ah? Davvero
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intimamente il vostro amico!... — disse. — Con me non siete
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ora una scena, — ella disse con una voce piena
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di voi, Rafa, — ella disse con soavità. ¶ —Sì, riso
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meravigliata. ¶ — Via, Rafa, calmatevi, — disse. — Non prendete le cose
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andar oltre. ¶ — Loretta, — egli disse dolcemente, con una voce
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parole, anzi se le disse mentalmente: « Sei fina! » ¶ Rafa
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domestica rubiconda. ¶ — Loretta, — egli disse, al termine di quel
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male conosciuta. ¶ — Ma io, — disse — non ho mai avute
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tacere. ¶ — Addio... Scrivi, — ella disse. Poi scomparve nel buio
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sempre qualche contrasto. ¶ — Bah!... — disse il vecchio a mo
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troppo tardi, — la madre disse ad Arrigo. Ed il
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camminare a quest’ora, — disse Loretta al fratello, serrandogli
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un movimento nervoso e disse: ¶ — Era meglio dimenticare. ¶ — Ah
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più centrali; Arrigo le disse: ¶ — Non mi dare il
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momento a riflettere, poi disse; ¶ — Ma che piacere provi
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ridere. ¶ — Lo stesso piacere, — disse — che voi donne provate
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e quasi di malumore, disse: ¶ — Io, per esempio, se
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tu mi volessi bene... — disse di nuovo, tutta fremente
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mai venuta fin qui, — disse Loretta. — Sembra d’essere
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Loretta. ¶ — Com’è buffo! — disse piano al fratello. E
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ispido, ed abbaiò. ¶ — Guarda, — disse Loretta con un’ammirazione
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ginocchia. ¶ — Portami via... — ella disse ancora, supplichevole. ¶ — Non si
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là che si pranza, — disse Arrigo segnando il chiarore
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sotto da nove ore... — disse; — dovrei andarlo a cambiare
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gli luccicava davanti, e disse: ¶ — Ho fame! ¶ Prese un
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più volo. ¶ — E Rafa? — disse Arrigo improvvisamente. ¶ — Oh, non
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Perchè sei mia sorella, — disse. ¶ Ella si strinse nelle
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stupefatto. ¶ — Non bisogna vincerla, — disse oscuramente. — Anzi bisogna guarirne
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è male. ¶ — No, — ella disse con fermezza. — No! ¶ — Vedi
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avesse paura. ¶ — Loretta, — egli disse, — alla tua età non
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d’essere felici, — ella disse, inconsapevole forse delle sue
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cameriere, pagò in fretta, disse alla sorella: ¶ — Andiamo, camminiamo
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feligginosa. ¶ — Ti amo... — ella disse ancora, in un soffio
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fare in questi giorni, — disse a mo’ di scusa
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casa tutti questi giorni, — disse Lela con una cert
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mi racconterete voi qualcosa, — disse Arrigo. ¶ — Quello che faccio
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ora è diverso, — ella disse con una certa tristezza
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guardò Clara, sorridendo, e disse: ¶ — Facciamo conto che la
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paura. ¶ Ho perduto ancora, — disse Arrigo duramente, senza guardarla
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pieno di sconsolatezza, e disse fievolmente: ¶ — Sai bene che
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una voce soffocata le disse appena: ¶ — Via, non piangere
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come una volta... — ella disse. Ma vedendo ch’egli
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esclamò. ¶ — Taci, taci... — ella disse chiudendogli la bocca. — Va
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Non vuol star fermo, — disse. ¶ — E un cavallo bizzarro
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lo steccato. ¶ — Domino cede, — disse Loretta che li seguiva
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tre, mi pare, insieme, — disse Loretta. ¶ — No, Domino è
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rimasero perplessi. ¶ — Addio. Giuliani, — disse Arrigo seccamente. ¶ — Buon giorno
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un attimo, impercettibilmente. ¶ — Volentieri, — disse. E fece la presentazione
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a vedere le quote, — disse con asprezza. ¶ — Dunque lei
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Missolungi è un ronzino! — disse Arrigo aspramente. — Sarà finito
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Voialtri intenditori di corse — disse Rafa — vedete spesso il
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io di questo parere, — disse Loretta ridendo. ¶ — Infatti Io
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al « bookmaker ». ¶ — Thermosiphon vincente, — disse forte, per far ridere
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lei. E sottovoce le disse: — Come sei bella! ¶ — Oh
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moltitudine. ¶ — Speriamo non piova, — disse Rafa, entrando nella sala
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guasterebbe il ritorno. ¶ — Pazienza! — disse Arrigo; — ci bagneremo un
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per vedere la corsa, — disse Loretta. ¶ — Lei s’interessa
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angolo su le tribune, — disse Arrigo. ¶ — Vi dispiace se
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tracolla, incrociate. ¶ — È piccina, — disse Loretta. ¶ — Vicino a Gabriel
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squillò. ¶ — Una partenza magnifica! — disse Arrigo. Loretta gli si
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due. ¶ — Missolungi è finito, — disse Arrigo, un po’ ansante
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un poco temerario!... — ella disse per prima cosa, quando
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braccio, amorosamente. ¶ — No, lasciatemi, — disse Loretta sciogliendosi da lui
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bene? ¶ — Andate avanti. — ella disse, — vi seguirò. ¶ Il giovine
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lungo il muro. ¶ — Vieni, — disse Rafa; — c’è un
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curvo. ¶ — Amo le chiese, — disse Loretta — e i canti
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guardò a lungo, poi disse: ¶ — Come sei strana! ¶ Ella
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ti voglio avere... — le disse piano, quasi non potesse
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occhi ridenti. ¶ — E difficile!... — disse con ironia. E le
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era crudele. ¶ — Molte cose... — disse, e ripetè con una
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pace. Ma la bambina disse: Non stamattina. ¶ — E poi
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E poi? ¶ — ... Anche domani disse: Non stamattina. ¶ — E poi
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poi? ¶ —... anche dopo domani disse: Non stamattina. ¶ — E poi
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il fresco, la bambina disse al peccatore: Portami un
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oro. Ma la bambina disse: Portami un bell’anello
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cavalli… Ma la bambina disse al peccatore: Portami un
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mattine,., Non è vero? — disse finalmente, continuando la celia
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lei perde il treno, — disse il domestico, entrato nella
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d’uno straniero. ¶ — Signore... — disse timidamente il domestico, avanzando
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opera. ¶ — Ossia, lascia stare, — disse Arrigo. — Partirò forse domani
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a vedere chi è — disse febbrilmente. ¶ Avanzò dietro l
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di vederla soffrire. Nulla disse, non le diede neppure
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contro la spalla, e disse piano, ma con un
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notte non dormo, — ella disse; — la mattina non riesco
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voce. ¶ — No, non andartene, — disse. — Oppure, se parti, conducimi
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Insegnami a remare! — ella disse allegramente, nel pomeriggio di
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questo? Perchè fai così?... — disse, con un’ombra di
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suo collo nudo; poi disse: ¶ — Perchè mi hai fatta
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bel filo di perle, — disse al fratello con gelosia
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e tacque. ¶ — Non mangi? — disse Arrigo dopo una lunga
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prendono per chissà chi... — disse. — Veramente non ho l
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un riso innaturale e disse: ¶ — Ascolto la musica; questo
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Mi piacerebbe ballarlo, — ella disse; — ballarlo con te. ¶ Sotto
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contro la riva. ¶ Egli disse alla sorella: ¶ — T’annoierai
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damascato. ¶ —Qualche volta — ella disse — qualche volta, Rigo, son
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stai... » ¶ — Cantano… sono allegri! — disse Loretta con invidia. — lo
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Ora è tardi, — le disse: — dormi bone. Addio. ¶ — Rigo
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di quella voce. ¶ Ella disse ancora, snervata, spossata: ¶ — Guarda
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traboccava dalle sue parole. ¶ Disse d’aver pensato a
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Poi tornò a casa. Disse che Arrigo l’aveva
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la carezzò. ¶ — È strano, — disse, — ma tu m’intimidisci
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sono già in campagna — disse Rafa. — Il caldo mi
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riflettè un momento, poi disse: ¶ — Continua. ¶ — Che vuol dire
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Giuliani ha un’avventura, — disse con un leggero sbadiglio
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a un gomito e disse: ¶ — Tu, Saponetta, che pur
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segno di no. E disse: ¶ — Meglio assai che una
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ad ogni nome. Poi disse finalmente: ¶ — Una signorina! ¶ — Eh
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Perchè ride, signor Giorgio? — disse don Antonino. ¶ — Oh, nulla
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Con noi... Via! ¶ — Pare, — disse l’altro a bassa
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lo interruppero; poi uno disse: ¶ — Impossibile! ¶ — Insomma è quello
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a ridere forte e disse: ¶ — Buona sera. ¶ — Dove vai
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ricevo solo impertinenze. ¶ — Via, — disse la madre. — vieni e
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tu che devi parlare, — disse il Riotti all’occhialaio
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silenzio. ¶ — Su dunque, — ella disse al fratello, — parla tu
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le labbra. ¶ — Senta lei!... — disse con una voce sibilante
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offesa. ¶ — Macché offesa! ¶ — Insomma, — disse il padre radunando a
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Via papà, non sgridarmi…. — disse. — Che faccio poi di
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debole con quella ragazza, — disse. — Lei ti fa vedere
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minaccioso. ¶ — Cos’è questo?! — disse, dando con due dita
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una manica. ¶ — Lasciala stare... — disse, quasi supplichevole. ¶ — Dunque, rispondi
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anche noi, tutti noi, — disse con più forza — abbiamo
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avete vergogna di me, — disse, — abbiate solo un poco
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hai ammazzata qualcuna... — ella disse con voce piena di
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grave a spiegarsi ora. — disse Rafa sorridendo. ¶ Ella parve
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1910
felice in campagna! — ella disse con un palpito. — Ho
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1910
quella breve distanza, poi disse: ¶ — Ma la sera probabilmente
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risalì in vettura. ¶ — Via. — disse al cocchiere; — frusta e
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1910
mezzo sorrise, il padre disse appena: ¶ — Bravo, sei tornato
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una confusione manifesta, poi disse: ¶ — Vorrei sapere qualcosa di
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1910
era lì vicino. ¶ — Vieni, — disse ad Arrigo; — ho da
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semplici. ¶ — Vuoi prendere qualcosa? — disse, per mostrare la sua
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1910
Sai... è una sgualdrina... — disse. ¶ Arrigo scattò in piedi
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1910
Non dovevate lasciarla partire, — disse più duramente, con una
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1910
virilità. ¶ — Con qual diritto, — disse, — ti permetti tu di
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1910
d’amore. ¶ — Va bene, — disse lentamente, — va bene! ¶ Poi
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si scompose. ¶ — Ed ora, — disse, — vattene di qui, se
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stato via parecchio tempo, — disse per attaccar discorso. ¶ — Infatti
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1910
farsi vento. ¶ — Bella donna! — disse, di una che passava
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1910
altro di lontano gli disse: ¶ — Addio, come va? ¶ E
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1910
velocemente il Cianella. ¶ E disse allo Spada: — Da questa
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n’è un altro... — disse ambiguamente il Malatesta — un
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1910
lo sappia tu… ¶ — Pesca ! — disse il Cianella allo Spada
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1910
percossa dallo stupore, non disse parola e restò perplessamente
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mia vita è morta, — disse. — Ho tutto perduto in
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1910
a sè medesimo. E disse tre volte queste parole
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1910
alla sui signora e disse: ¶ — Guardate. ¶ Aperse il grembiule
246
1910
dentro un cespuglio, Loretta disse a Lazzara: ¶ — Dove sei
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Ascoltarono, più attente. ¶ — Nulla, — disse Loretta; — è nulla; continua
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un attimo pensierosa, poi disse: ¶ — Entra. ¶ Così la presero
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mano. ¶ — Be’, Cardo, — ella disse — mi fate male!... ¶ E
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Ohibò, con quelle gambe! — disse con un riso bonario
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su la guancia, e disse: — Tanto fa!... il battello
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ombra nera. ¶ — No, signora, — disse Lazzara, levandosi a ginocchi
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1910
coraggio. ¶ Ma subito egli disse con asprezza: ¶ — Voglio rimanere
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1910
veduta. ¶ — Con te sola, —disse un’altra volta, — con
255
1910
una specie di obbedienza, disse piano a Lazzara di
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1910
funesto potere. ¶ — Non ancora! — disse aspramente, con un riso
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straniero. ¶ Allora egli le disse con violenza: ¶ — Guardami! ¶ Poich
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la persona stanca. ¶ — Lora, — disse, — il giorno che ti
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ch’ella potesse rispondere disse cui forzai con ira
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fatto alcun male, — ella disse recisamente, con piena certezza
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esitò un poco, poi disse: ¶ — Tu non m’hai
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te. ¶ — Ed hai ragione, — disse il fratello. — Io son
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indovinare. ¶ Ma Loretta le disse: ¶ — Non temere, Lazzara. Sali
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Non me ne andrò, — disse il giovine. — Sono venuto
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Non ho dimenticato, — gli disse. — Ma ogni giorno vado
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di luna. ¶ — « Ora, — egli disse a colei che non
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quel leggero àlito. ¶ — « Ora, — disse un’altra volta, — ora
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fu lontano guaì. ¶ — Coraggio, — disse il mietitore; — forse non