Guido Da Verona, Colei che non si deve amare, 1910
concordanze di «disse»
n | autore | testo | anno | concordanza |
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1 | 1910 | Riotti, in persona. ¶ Arrigo disse di sì, risoluto a | ||
2 | 1910 | chiedere favori a nessuno! — disse con una specie di | ||
3 | 1910 | un po’ di cipria! — disse alla Luisa. — Tocca. ¶ Ella | ||
4 | 1910 | occhi. ¶ — Tu hai sonno, — disse quella che amava indugiare | ||
5 | 1910 | po’ troppo?... — interrogò. ¶ — Forse... — disse l’altra. E risero | ||
6 | 1910 | una sera, egli le disse per le scale: ¶ — Vieni | ||
7 | 1910 | lo levo il busto! — disse lei, tirando un baffetto | ||
8 | 1910 | proprio, volle proteggerlo e disse a Mamma Gilda: ¶ — Ti | ||
9 | 1910 | Non parlo più! — ella disse, cacciandosi le mani entro | ||
10 | 1910 | fatta una sciocchezza, — egli disse, battendolo col palmo sul | ||
11 | 1910 | grembiule sui fianchi: ¶ — Bene, — disse. — Metti fuori un biglietto | ||
12 | 1910 | capo. ¶ — Soffri? ¶ — Sì, molto. — disse fievolmente. ¶ —Ma non è | ||
13 | 1910 | cèè pericolo... ¶ — Mandali via, — disse questi laconico, segnando i | ||
14 | 1910 | le uscì dalla bocca. Disse molte cose incomprensibili, poi | ||
15 | 1910 | fissato per il matrimonio, — disse con voce beffarda, fissando | ||
16 | 1910 | Di questo non dubitavo! — disse. — Ma è per potervi | ||
17 | 1910 | Salomè, ed aveva, come disse argutamente uno scultore allora | ||
18 | 1910 | in fondo preferisco ballare! — disse ad Arrigo che cercava | ||
19 | 1910 | la signora Tatiana Ruskaia, — disse Arrigo alla venditrice, che | ||
20 | 1910 | si appoggiò, sorrise, gli disse in fretta: ¶ — Venite a | ||
21 | 1910 | sorrideva. ¶ — Sono stato scortese... — disse il giovine. ¶ — Sì, un | ||
22 | 1910 | un bel giovine però! — disse Totò Rigoli, un uomo | ||
23 | 1910 | altrui. E forse lo disse con l’intenzione di | ||
24 | 1910 | alcuni. ¶ — Mi sembra volgare, — disse, con quella sua voce | ||
25 | 1910 | di fare una malattia! — disse Giorgino Prémoli, il malevolo | ||
26 | 1910 | pranzo; Carletto Santorre gli disse un’altra sera: — Perchè | ||
27 | 1910 | volta, parlando dell’avvenire, disse che dell’avvenire nulla | ||
28 | 1910 | Dio, che bel capo! — disse. Poi s’inforcò bene | ||
29 | 1910 | oggi dal suo fidanzato, — disse il farmacista con noncuranza | ||
30 | 1910 | per mia fortuna... — egli disse con un tono galante | ||
31 | 1910 | cantato più. Il barone disse: ¶ — Oh, non raccontate queste | ||
32 | 1910 | all’uscio. ¶ — Sono io, — disse dal di fuori una | ||
33 | 1910 | È questione di cifre, — disse con un sorriso amabile | ||
34 | 1910 | un po’ di fatica, — disse. — Al momento non le | ||
35 | 1910 | fiducia nel limpido avvenire disse per la prima volta | ||
36 | 1910 | bene in faccia, poi disse: ¶ — E ora di finirla | ||
37 | 1910 | spaventosa. ¶ — Sono l’unico, — disse con voce rauca di | ||
38 | 1910 | crocchio degli amici. ¶ — Bellina! — disse Cesare Farra, che amava | ||
39 | 1910 | volta gli piaceva proverbiare; disse: ¶ — Stretto passaggio, si paga | ||
40 | 1910 | delle vergini ho paura, — disse gravemente Giannetto Pigna, — perchè | ||
41 | 1910 | tenete le vostre promesse? — disse ad Arrigo la signorina | ||
42 | 1910 | ridendo. ¶ L’altro non disse nulla, ma sembrò che | ||
43 | 1910 | Penso, cara Tita, — egli disse affettuosamente, — che ci siamo | ||
44 | 1910 | si vede più, — ella disse al Ferrante, sottovoce. — Che | ||
45 | 1910 | flessibile, che faceva roteare. Disse ad Arrigo: ¶ — Tu, che | ||
46 | 1910 | Finalmente... — esclamava. ¶ — Come va? — disse il padre, asciugandosi il | ||
47 | 1910 | vicino a me allora, — disse Loretta; e si mise | ||
48 | 1910 | un involto. ¶ — Eccolo qui, — disse. — Vedi che non dimentico | ||
49 | 1910 | che buona cipria adoperi! — disse Arrigo, sentendo l’odor | ||
50 | 1910 | con attaccato un portinaio! — disse ridevolmente Loretta, che si | ||
51 | 1910 | prendere in giro, eh? — disse con indulgenza il padre | ||
52 | 1910 | va in poltrona, lui... — disse la madre. ¶ — No, anzi | ||
53 | 1910 | sghembo. ¶ — Eh, si, vorrei... — disse. ¶ — Bene, ti ci condurrò | ||
54 | 1910 | male! ¶ — Ora lo chiamerò, — disse Arrigo, — perché prepari una | ||
55 | 1910 | già, ho capito... — ella disse ridendo. ¶ — Cos’hai capito | ||
56 | 1910 | sua nudità. ¶ — Sei carina, —disse Arrigo, quasi parlando a | ||
57 | 1910 | braccialetto d’oro? ¶ — Sicuro, — disse la sorella, nascondendo il | ||
58 | 1910 | tu lo conosci, — ella disse dopo aver lungamente riflettuto | ||
59 | 1910 | tavola e va pure, — disse Arrigo. Il domestico obbedì | ||
60 | 1910 | il conte Raffaele Giuliani, — disse Loretta pomposamente, con un | ||
61 | 1910 | te lo prometto, — ella disse dopo aver ascoltato. — Non | ||
62 | 1910 | di una vera passione, — disse Arrigo, — ma di commettere | ||
63 | 1910 | femminilità. ¶ — Aiutami Rigo... — ella disse. ¶ — Io? ¶ — Sì, tu, proprio | ||
64 | 1910 | malessere. ¶ — Allora cosa vuoi? — disse. ¶ — Nulla; che tu m | ||
65 | 1910 | insopportabile calore. ¶ — Allora, — egli disse con una voce lenta | ||
66 | 1910 | e non ebbi tempo, — disse Arrigo. — Dunque, come va | ||
67 | 1910 | ti sta molto bone, — disse; — oppure sei tu che | ||
68 | 1910 | brutto tipo, io! ¶ Egli disse queste parole con gravità | ||
69 | 1910 | Ora fammi un piacere, — disse. — Guarda un momento fuori | ||
70 | 1910 | dava questi suggerimenti. Poi disse: ¶ — Non credo che mi | ||
71 | 1910 | Forse non hai torto, — disse Arrigo,dopo avervi pensato | ||
72 | 1910 | fratello... — Esitò ancora, poi disse: — Mi sembra quasi d | ||
73 | 1910 | un moto nervoso e disse: ¶ — Non mi piace sentirti | ||
74 | 1910 | mese di Maggio. ¶ — Qui... — disse ancora. ¶ Egli si rivolse | ||
75 | 1910 | le dài troppi vizi! — disse il padre ad Arrigo | ||
76 | 1910 | ha già da vendere, — disse il padre con la | ||
77 | 1910 | tu... ¶ — Sì, naturalmente... — ella disse, quasi a malincuore. — Ma | ||
78 | 1910 | sera. ¶ — Dunque ceneremo, — egli disse. ¶ Ed ascoltava il romore | ||
79 | 1910 | esitò un momento, poi disse: ¶ — Vieni qui... Tanto è | ||
80 | 1910 | rossa. ¶ — Non guardarmi così... — disse a volto chino; — mi | ||
81 | 1910 | moto nervoso. ¶ — Véstiti, véstiti! — disse bruscamente. — Non ti guardo | ||
82 | 1910 | insieme, come sarei felice! — disse Loretta. — Non ti darei | ||
83 | 1910 | andò a cercare; le disse: ¶ — Lascia fare a me | ||
84 | 1910 | che piedino piccolo? — ella disse movendolo. — È più piccolo | ||
85 | 1910 | sua gola nuda. Ma disse, a mo’ di scusa | ||
86 | 1910 | Le otto e mezzo, — disse Arrigo scotendosi. — Fa presto | ||
87 | 1910 | contenuto. ¶ — Sei magnifica! — le disse. — Veramente sei ammirevole! Si | ||
88 | 1910 | questa è mia sorella, — disse Arrigo affabilmente. ¶ — Oh, signorina | ||
89 | 1910 | vedere se mi riconosce, — disse Loretta, divertendosi. ¶ — Vedremo, — bisbigliò | ||
90 | 1910 | prese una risoluzione e disse: ¶ — L’ho veduta molte | ||
91 | 1910 | lo sappiamo chi è, — disse il Rigoli. ¶ — Chi è | ||
92 | 1910 | risero. ¶ — Sta a vedere, — disse un altro, — ch’ è | ||
93 | 1910 | non osarono guardarsi. ¶ Ella disse, con una voce opaca | ||
94 | 1910 | su le grondaie. ¶ — Rigo, — disse la sorella dall’altra | ||
95 | 1910 | ti ho fatto, Rigo? — disse con una voce perfida | ||
96 | 1910 | so bene cos’hai... — disse, inarcandosi ancor più, ancor | ||
97 | 1910 | per parlargli all’orecchio. ¶ Disse, in un bisbiglio, in | ||
98 | 1910 | Dimmi... ¶ Ed invece nulla disse; intrecciò le dita nelle | ||
99 | 1910 | in teatro sere fa, — disse con esitazione. ¶ — Ah? Davvero | ||
100 | 1910 | intimamente il vostro amico!... — disse. — Con me non siete | ||
101 | 1910 | ora una scena, — ella disse con una voce piena | ||
102 | 1910 | di voi, Rafa, — ella disse con soavità. ¶ —Sì, riso | ||
103 | 1910 | meravigliata. ¶ — Via, Rafa, calmatevi, — disse. — Non prendete le cose | ||
104 | 1910 | andar oltre. ¶ — Loretta, — egli disse dolcemente, con una voce | ||
105 | 1910 | parole, anzi se le disse mentalmente: « Sei fina! » ¶ Rafa | ||
106 | 1910 | domestica rubiconda. ¶ — Loretta, — egli disse, al termine di quel | ||
107 | 1910 | male conosciuta. ¶ — Ma io, — disse — non ho mai avute | ||
108 | 1910 | tacere. ¶ — Addio... Scrivi, — ella disse. Poi scomparve nel buio | ||
109 | 1910 | sempre qualche contrasto. ¶ — Bah!... — disse il vecchio a mo | ||
110 | 1910 | troppo tardi, — la madre disse ad Arrigo. Ed il | ||
111 | 1910 | camminare a quest’ora, — disse Loretta al fratello, serrandogli | ||
112 | 1910 | un movimento nervoso e disse: ¶ — Era meglio dimenticare. ¶ — Ah | ||
113 | 1910 | più centrali; Arrigo le disse: ¶ — Non mi dare il | ||
114 | 1910 | momento a riflettere, poi disse; ¶ — Ma che piacere provi | ||
115 | 1910 | ridere. ¶ — Lo stesso piacere, — disse — che voi donne provate | ||
116 | 1910 | e quasi di malumore, disse: ¶ — Io, per esempio, se | ||
117 | 1910 | tu mi volessi bene... — disse di nuovo, tutta fremente | ||
118 | 1910 | mai venuta fin qui, — disse Loretta. — Sembra d’essere | ||
119 | 1910 | Loretta. ¶ — Com’è buffo! — disse piano al fratello. E | ||
120 | 1910 | ispido, ed abbaiò. ¶ — Guarda, — disse Loretta con un’ammirazione | ||
121 | 1910 | ginocchia. ¶ — Portami via... — ella disse ancora, supplichevole. ¶ — Non si | ||
122 | 1910 | là che si pranza, — disse Arrigo segnando il chiarore | ||
123 | 1910 | sotto da nove ore... — disse; — dovrei andarlo a cambiare | ||
124 | 1910 | gli luccicava davanti, e disse: ¶ — Ho fame! ¶ Prese un | ||
125 | 1910 | più volo. ¶ — E Rafa? — disse Arrigo improvvisamente. ¶ — Oh, non | ||
126 | 1910 | Perchè sei mia sorella, — disse. ¶ Ella si strinse nelle | ||
127 | 1910 | stupefatto. ¶ — Non bisogna vincerla, — disse oscuramente. — Anzi bisogna guarirne | ||
128 | 1910 | è male. ¶ — No, — ella disse con fermezza. — No! ¶ — Vedi | ||
129 | 1910 | avesse paura. ¶ — Loretta, — egli disse, — alla tua età non | ||
130 | 1910 | d’essere felici, — ella disse, inconsapevole forse delle sue | ||
131 | 1910 | cameriere, pagò in fretta, disse alla sorella: ¶ — Andiamo, camminiamo | ||
132 | 1910 | feligginosa. ¶ — Ti amo... — ella disse ancora, in un soffio | ||
133 | 1910 | fare in questi giorni, — disse a mo’ di scusa | ||
134 | 1910 | casa tutti questi giorni, — disse Lela con una cert | ||
135 | 1910 | mi racconterete voi qualcosa, — disse Arrigo. ¶ — Quello che faccio | ||
136 | 1910 | ora è diverso, — ella disse con una certa tristezza | ||
137 | 1910 | guardò Clara, sorridendo, e disse: ¶ — Facciamo conto che la | ||
138 | 1910 | paura. ¶ Ho perduto ancora, — disse Arrigo duramente, senza guardarla | ||
139 | 1910 | pieno di sconsolatezza, e disse fievolmente: ¶ — Sai bene che | ||
140 | 1910 | una voce soffocata le disse appena: ¶ — Via, non piangere | ||
141 | 1910 | come una volta... — ella disse. Ma vedendo ch’egli | ||
142 | 1910 | esclamò. ¶ — Taci, taci... — ella disse chiudendogli la bocca. — Va | ||
143 | 1910 | Non vuol star fermo, — disse. ¶ — E un cavallo bizzarro | ||
144 | 1910 | lo steccato. ¶ — Domino cede, — disse Loretta che li seguiva | ||
145 | 1910 | tre, mi pare, insieme, — disse Loretta. ¶ — No, Domino è | ||
146 | 1910 | rimasero perplessi. ¶ — Addio. Giuliani, — disse Arrigo seccamente. ¶ — Buon giorno | ||
147 | 1910 | un attimo, impercettibilmente. ¶ — Volentieri, — disse. E fece la presentazione | ||
148 | 1910 | a vedere le quote, — disse con asprezza. ¶ — Dunque lei | ||
149 | 1910 | Missolungi è un ronzino! — disse Arrigo aspramente. — Sarà finito | ||
150 | 1910 | Voialtri intenditori di corse — disse Rafa — vedete spesso il | ||
151 | 1910 | io di questo parere, — disse Loretta ridendo. ¶ — Infatti Io | ||
152 | 1910 | al « bookmaker ». ¶ — Thermosiphon vincente, — disse forte, per far ridere | ||
153 | 1910 | lei. E sottovoce le disse: — Come sei bella! ¶ — Oh | ||
154 | 1910 | moltitudine. ¶ — Speriamo non piova, — disse Rafa, entrando nella sala | ||
155 | 1910 | guasterebbe il ritorno. ¶ — Pazienza! — disse Arrigo; — ci bagneremo un | ||
156 | 1910 | per vedere la corsa, — disse Loretta. ¶ — Lei s’interessa | ||
157 | 1910 | angolo su le tribune, — disse Arrigo. ¶ — Vi dispiace se | ||
158 | 1910 | tracolla, incrociate. ¶ — È piccina, — disse Loretta. ¶ — Vicino a Gabriel | ||
159 | 1910 | squillò. ¶ — Una partenza magnifica! — disse Arrigo. Loretta gli si | ||
160 | 1910 | due. ¶ — Missolungi è finito, — disse Arrigo, un po’ ansante | ||
161 | 1910 | un poco temerario!... — ella disse per prima cosa, quando | ||
162 | 1910 | braccio, amorosamente. ¶ — No, lasciatemi, — disse Loretta sciogliendosi da lui | ||
163 | 1910 | bene? ¶ — Andate avanti. — ella disse, — vi seguirò. ¶ Il giovine | ||
164 | 1910 | lungo il muro. ¶ — Vieni, — disse Rafa; — c’è un | ||
165 | 1910 | curvo. ¶ — Amo le chiese, — disse Loretta — e i canti | ||
166 | 1910 | guardò a lungo, poi disse: ¶ — Come sei strana! ¶ Ella | ||
167 | 1910 | ti voglio avere... — le disse piano, quasi non potesse | ||
168 | 1910 | occhi ridenti. ¶ — E difficile!... — disse con ironia. E le | ||
169 | 1910 | era crudele. ¶ — Molte cose... — disse, e ripetè con una | ||
170 | 1910 | pace. Ma la bambina disse: Non stamattina. ¶ — E poi | ||
171 | 1910 | E poi? ¶ — ... Anche domani disse: Non stamattina. ¶ — E poi | ||
172 | 1910 | poi? ¶ —... anche dopo domani disse: Non stamattina. ¶ — E poi | ||
173 | 1910 | il fresco, la bambina disse al peccatore: Portami un | ||
174 | 1910 | oro. Ma la bambina disse: Portami un bell’anello | ||
175 | 1910 | cavalli… Ma la bambina disse al peccatore: Portami un | ||
176 | 1910 | mattine,., Non è vero? — disse finalmente, continuando la celia | ||
177 | 1910 | lei perde il treno, — disse il domestico, entrato nella | ||
178 | 1910 | d’uno straniero. ¶ — Signore... — disse timidamente il domestico, avanzando | ||
179 | 1910 | opera. ¶ — Ossia, lascia stare, — disse Arrigo. — Partirò forse domani | ||
180 | 1910 | a vedere chi è — disse febbrilmente. ¶ Avanzò dietro l | ||
181 | 1910 | di vederla soffrire. Nulla disse, non le diede neppure | ||
182 | 1910 | contro la spalla, e disse piano, ma con un | ||
183 | 1910 | notte non dormo, — ella disse; — la mattina non riesco | ||
184 | 1910 | voce. ¶ — No, non andartene, — disse. — Oppure, se parti, conducimi | ||
185 | 1910 | Insegnami a remare! — ella disse allegramente, nel pomeriggio di | ||
186 | 1910 | questo? Perchè fai così?... — disse, con un’ombra di | ||
187 | 1910 | suo collo nudo; poi disse: ¶ — Perchè mi hai fatta | ||
188 | 1910 | bel filo di perle, — disse al fratello con gelosia | ||
189 | 1910 | e tacque. ¶ — Non mangi? — disse Arrigo dopo una lunga | ||
190 | 1910 | prendono per chissà chi... — disse. — Veramente non ho l | ||
191 | 1910 | un riso innaturale e disse: ¶ — Ascolto la musica; questo | ||
192 | 1910 | Mi piacerebbe ballarlo, — ella disse; — ballarlo con te. ¶ Sotto | ||
193 | 1910 | contro la riva. ¶ Egli disse alla sorella: ¶ — T’annoierai | ||
194 | 1910 | damascato. ¶ —Qualche volta — ella disse — qualche volta, Rigo, son | ||
195 | 1910 | stai... » ¶ — Cantano… sono allegri! — disse Loretta con invidia. — lo | ||
196 | 1910 | Ora è tardi, — le disse: — dormi bone. Addio. ¶ — Rigo | ||
197 | 1910 | di quella voce. ¶ Ella disse ancora, snervata, spossata: ¶ — Guarda | ||
198 | 1910 | traboccava dalle sue parole. ¶ Disse d’aver pensato a | ||
199 | 1910 | Poi tornò a casa. Disse che Arrigo l’aveva | ||
200 | 1910 | la carezzò. ¶ — È strano, — disse, — ma tu m’intimidisci | ||
201 | 1910 | sono già in campagna — disse Rafa. — Il caldo mi | ||
202 | 1910 | riflettè un momento, poi disse: ¶ — Continua. ¶ — Che vuol dire | ||
203 | 1910 | Giuliani ha un’avventura, — disse con un leggero sbadiglio | ||
204 | 1910 | a un gomito e disse: ¶ — Tu, Saponetta, che pur | ||
205 | 1910 | segno di no. E disse: ¶ — Meglio assai che una | ||
206 | 1910 | ad ogni nome. Poi disse finalmente: ¶ — Una signorina! ¶ — Eh | ||
207 | 1910 | Perchè ride, signor Giorgio? — disse don Antonino. ¶ — Oh, nulla | ||
208 | 1910 | Con noi... Via! ¶ — Pare, — disse l’altro a bassa | ||
209 | 1910 | lo interruppero; poi uno disse: ¶ — Impossibile! ¶ — Insomma è quello | ||
210 | 1910 | a ridere forte e disse: ¶ — Buona sera. ¶ — Dove vai | ||
211 | 1910 | ricevo solo impertinenze. ¶ — Via, — disse la madre. — vieni e | ||
212 | 1910 | tu che devi parlare, — disse il Riotti all’occhialaio | ||
213 | 1910 | silenzio. ¶ — Su dunque, — ella disse al fratello, — parla tu | ||
214 | 1910 | le labbra. ¶ — Senta lei!... — disse con una voce sibilante | ||
215 | 1910 | offesa. ¶ — Macché offesa! ¶ — Insomma, — disse il padre radunando a | ||
216 | 1910 | Via papà, non sgridarmi…. — disse. — Che faccio poi di | ||
217 | 1910 | debole con quella ragazza, — disse. — Lei ti fa vedere | ||
218 | 1910 | minaccioso. ¶ — Cos’è questo?! — disse, dando con due dita | ||
219 | 1910 | una manica. ¶ — Lasciala stare... — disse, quasi supplichevole. ¶ — Dunque, rispondi | ||
220 | 1910 | anche noi, tutti noi, — disse con più forza — abbiamo | ||
221 | 1910 | avete vergogna di me, — disse, — abbiate solo un poco | ||
222 | 1910 | hai ammazzata qualcuna... — ella disse con voce piena di | ||
223 | 1910 | grave a spiegarsi ora. — disse Rafa sorridendo. ¶ Ella parve | ||
224 | 1910 | felice in campagna! — ella disse con un palpito. — Ho | ||
225 | 1910 | quella breve distanza, poi disse: ¶ — Ma la sera probabilmente | ||
226 | 1910 | risalì in vettura. ¶ — Via. — disse al cocchiere; — frusta e | ||
227 | 1910 | mezzo sorrise, il padre disse appena: ¶ — Bravo, sei tornato | ||
228 | 1910 | una confusione manifesta, poi disse: ¶ — Vorrei sapere qualcosa di | ||
229 | 1910 | era lì vicino. ¶ — Vieni, — disse ad Arrigo; — ho da | ||
230 | 1910 | semplici. ¶ — Vuoi prendere qualcosa? — disse, per mostrare la sua | ||
231 | 1910 | Sai... è una sgualdrina... — disse. ¶ Arrigo scattò in piedi | ||
232 | 1910 | Non dovevate lasciarla partire, — disse più duramente, con una | ||
233 | 1910 | virilità. ¶ — Con qual diritto, — disse, — ti permetti tu di | ||
234 | 1910 | d’amore. ¶ — Va bene, — disse lentamente, — va bene! ¶ Poi | ||
235 | 1910 | si scompose. ¶ — Ed ora, — disse, — vattene di qui, se | ||
236 | 1910 | stato via parecchio tempo, — disse per attaccar discorso. ¶ — Infatti | ||
237 | 1910 | farsi vento. ¶ — Bella donna! — disse, di una che passava | ||
238 | 1910 | altro di lontano gli disse: ¶ — Addio, come va? ¶ E | ||
239 | 1910 | velocemente il Cianella. ¶ E disse allo Spada: — Da questa | ||
240 | 1910 | n’è un altro... — disse ambiguamente il Malatesta — un | ||
241 | 1910 | lo sappia tu… ¶ — Pesca ! — disse il Cianella allo Spada | ||
242 | 1910 | percossa dallo stupore, non disse parola e restò perplessamente | ||
243 | 1910 | mia vita è morta, — disse. — Ho tutto perduto in | ||
244 | 1910 | a sè medesimo. E disse tre volte queste parole | ||
245 | 1910 | alla sui signora e disse: ¶ — Guardate. ¶ Aperse il grembiule | ||
246 | 1910 | dentro un cespuglio, Loretta disse a Lazzara: ¶ — Dove sei | ||
247 | 1910 | Ascoltarono, più attente. ¶ — Nulla, — disse Loretta; — è nulla; continua | ||
248 | 1910 | un attimo pensierosa, poi disse: ¶ — Entra. ¶ Così la presero | ||
249 | 1910 | mano. ¶ — Be’, Cardo, — ella disse — mi fate male!... ¶ E | ||
250 | 1910 | Ohibò, con quelle gambe! — disse con un riso bonario | ||
251 | 1910 | su la guancia, e disse: — Tanto fa!... il battello | ||
252 | 1910 | ombra nera. ¶ — No, signora, — disse Lazzara, levandosi a ginocchi | ||
253 | 1910 | coraggio. ¶ Ma subito egli disse con asprezza: ¶ — Voglio rimanere | ||
254 | 1910 | veduta. ¶ — Con te sola, —disse un’altra volta, — con | ||
255 | 1910 | una specie di obbedienza, disse piano a Lazzara di | ||
256 | 1910 | funesto potere. ¶ — Non ancora! — disse aspramente, con un riso | ||
257 | 1910 | straniero. ¶ Allora egli le disse con violenza: ¶ — Guardami! ¶ Poich | ||
258 | 1910 | la persona stanca. ¶ — Lora, — disse, — il giorno che ti | ||
259 | 1910 | ch’ella potesse rispondere disse cui forzai con ira | ||
260 | 1910 | fatto alcun male, — ella disse recisamente, con piena certezza | ||
261 | 1910 | esitò un poco, poi disse: ¶ — Tu non m’hai | ||
262 | 1910 | te. ¶ — Ed hai ragione, — disse il fratello. — Io son | ||
263 | 1910 | indovinare. ¶ Ma Loretta le disse: ¶ — Non temere, Lazzara. Sali | ||
264 | 1910 | Non me ne andrò, — disse il giovine. — Sono venuto | ||
265 | 1910 | Non ho dimenticato, — gli disse. — Ma ogni giorno vado | ||
266 | 1910 | di luna. ¶ — « Ora, — egli disse a colei che non | ||
267 | 1910 | quel leggero àlito. ¶ — « Ora, — disse un’altra volta, — ora | ||
268 | 1910 | fu lontano guaì. ¶ — Coraggio, — disse il mietitore; — forse non |