Teofilo Folengo, Orlandino, 1526

su le schiene. ¶ 61. ¶ Rampallo disse a lei: - Mi meraviglio

Giovanni Pico. ¶ 18. ¶ Lo quale disse ch'ambi hanno l

Io son in porto, - disse - già mi cedi, ¶ Carlo

il nome tuo fai! - disse Ottone, ¶ poi ruppeli su

Bovo ch'era vicino disse: - Io serbo ¶ in altro

contrafatto. ¶ - Tu m'hai, - disse - fratello, quasi ucciso, ¶ e

Arcana cogit Amor confiteri, ¶ disse l'Omero nostro mantoano

la mordace cura. ¶ - Va', - disse al nonzio - dilli che

suo ragionamento: ¶ - Vòi tu, - disse - fratello, ruinarte? ¶ Vòi tu

libero procede. ¶ - Venite mecum - disse - e non v'assonna

Chi c'è? - ¶ Frosina disse alor: - Chi batte là

Frosina vede, ¶ fatta zelosa, disse in voce piana: ¶ - C

Ove parli ch'andiamo? - disse Berta; ¶ quella rispose: - A

il viso vi scolora. - ¶ Disse la dama: - Questa è

d'oro giuppone. ¶ - Eccome - disse; alora scolorito ¶ stette Rampallo

venne. ¶ 58. ¶ - O sola, - Milon disse - o sola quella, ¶ c

strinsesil al petto. ¶ 60. ¶ - Ormai, - disse - ben mio, dispona il

se pria non giostri ¶ - disse Milon - e quel che

Anzi pur vegghi troppo - disse il conte - ¶ in far

per esser drento accetto, ¶ disse qual era, e Berta

del suo sterco feo. ¶ Disse Priapo: - Questo è gran

ex eo. ¶ - Surge, villane - disse Giove alora; ¶ e 'l

tien nel vestimento, ¶ - Lasciami, - disse alor - lascia, ti dico

la giumenta uscisce. ¶ - Ecco, - disse Milon - sazia, pedocchio, ¶ ch

una parola, ¶ piangendo tuttavia, disse per gioco: ¶ - Tre cose

solite monete. ¶ - Non dubitate, - disse 'l vecchio alora - ¶ lo

non luntano qui dimmora. - ¶ 4. ¶ Disse Milon: - Se quel non

adduna. ¶ - Deh, padre caro, - disse - abbi mercede ¶ di me

ella: - Io mi confido ¶ - disse - nel Ciel, o padre

ti prometto! ¶ - Mi pigliaranno? - disse Orlando - guai ¶ a qualunque

chiodo. ¶ 51. ¶ - O Iesú Cristo! - disse suspirando ¶ quel frate alor

passo appena. ¶ 52. ¶ - Sta' saldo, - disse Orlando - perché fuggi? ¶ Mi

Chi cerca l'orbo? - disse alor Orlando, ¶ e preso

del loco: ¶ - È questo - disse - quel c'ha tante

I' non mi meraviglio - disse alora - ¶ se scandalo patiscono

un sacco. ¶ 24. ¶ - Tràtivi avanti, - disse a lui Rainero - ¶ uomo

il coco, a lui disse: - Volete ¶ cenar, o monsignor

numquam noveris ieiunium! ¶ 55. ¶ - Ohimè, - disse 'l priore - tu m

a me tal cura, - disse il coco - ¶ ch'io

prese molto alegramente. ¶ 61. ¶ - Avete, - disse - monsignor mio bono, ¶ pensato

Rainero: ¶ - A la seconda - disse - senza sosta; ¶ ché perder

liquefatto giace! - ¶ Rainer confuso disse: - In veritate ¶ che piú

sol del novo coquinaro, ¶ disse: - Signor, s'io son

Rainer, al core ¶ tornato, disse: - Or stati, monsignore. ¶ 73. ¶ Eretico

Poi, vòlto agli altri, disse: - Di tal stampa ¶ son