Ermanno Rea, La comunista, 2012
concordanze di «disse»
n | autore | testo | anno | concordanza |
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1 | 2012 | un lungo momento. Poi disse di avere a lungo | ||
2 | 2012 | caffè in mia compagnia, disse. Non glielo proibiva nessuno | ||
3 | 2012 | quel whisky. ¶ Mi dispiace, disse con voce addolorata, ma | ||
4 | 2012 | e una peccatrice? ¶ Lo disse quasi gridando, mentre mi | ||
5 | 2012 | suo sincero ammiratore, sa, disse come scusandosi, ho letto | ||
6 | 2012 | di lettori… ¶ Mi dispiace, disse l’uomo, non volevo | ||
7 | 2012 | testa. Vacillai e Francesca disse: che fai? cadi? Non | ||
8 | 2012 | né volubile né lunatica, disse lei come se avessi | ||
9 | 2012 | dissolversi. ¶ Come mi dispiace, disse. Non puoi immaginare come | ||
10 | 2012 | determinata, si alzò e disse: io l’ho conosciuta | ||
11 | 2012 | il nome. È vero, disse, diventammo molto amiche. E | ||
12 | 2012 | luminosa alle mie spalle. Disse: ci sono, ci sono | ||
13 | 2012 | farei bene ad andarmene, disse, forse hai bisogno di | ||
14 | 2012 | basta con questi piagnistei, disse. È arrivato il momento | ||
15 | 2012 | una risposta. Va’ avanti, disse. Non puoi immaginare come | ||
16 | 2012 | scomparirò dai tuoi occhi, disse. Mi dispiace, ma deve | ||
17 | 2012 | dobbiamo perdere la bussola, disse, e percepii un suo | ||
18 | 2012 | il tuo cuore giacobino, disse canzonatoria. Non credo che | ||
19 | 2012 | nostro vivere e decadere, disse, un punto estremo di | ||
20 | 2012 | non sto affatto singhiozzando, disse, anche se le tue | ||
21 | 2012 | medio, occhi mobilissimi. Lei disse in maniera secca al | ||
22 | 2012 | in regola. ¶ «Va bene» disse Ammenda. «Dagli da bere | ||
23 | 2012 | il suo «tempio». «Vieni,» disse «è inammissibile che noi | ||
24 | 2012 | In-telli-gen-te» disse il polacco. «Io-in | ||
25 | 2012 | alla volta dell’Italia, disse, contro la volontà della | ||
26 | 2012 | rivelarmi a me stesso» disse una volta a Costanza | ||
27 | 2012 | parve riflettere intensamente. «Pensa» disse poi d’un fiato | ||
28 | 2012 | gli sorrise. «Non preoccuparti,» disse «non corri alcun rischio | ||
29 | 2012 | ci metto l’anima…» disse ad Ammenda che gli | ||
30 | 2012 | ti spaventa il vulcano» disse, ma con dolcezza, senza | ||
31 | 2012 | un grande umorista, professore» disse. «Beato te.» ¶ «Umorista?» replicò | ||
32 | 2012 | e per questi libri» disse allora Tadeusz scandendo le | ||
33 | 2012 | da perdere?». ¶ Costanza glielo disse. ¶ «Ho da perdere il | ||
34 | 2012 | Va bene, hai vinto» disse ad Ammenda. «Farò tutto | ||
35 | 2012 | fratello maggiore. ¶ Ammenda non disse nulla; non si soffermò | ||
36 | 2012 | basta. «Ce la farò» disse Tadeusz con uno di | ||
37 | 2012 | ispezionare uno dei mucchi, disse anzi che «fremeva dalla | ||
38 | 2012 | donna. «Volevi il ciliegio?» disse. «Eccolo!» ¶ Ammenda annuì. Improvvisamente | ||
39 | 2012 | a Tadeusz. «Per me – disse Ammenda – comincia una nuova | ||
40 | 2012 | una tazza di caffè. Disse a Costanza che quella | ||
41 | 2012 | fatto napoletano anch’io» disse un giorno a Costanza | ||
42 | 2012 | tirava vento. «Vieni, entra» disse Tadeusz aprendo la porta | ||
43 | 2012 | preferisco andarmene a dormire» disse il professore. «Concluderemo questo | ||
44 | 2012 | era concesso ma che, disse, sarebbe stato pronto a | ||
45 | 2012 | quindici, Costanza, abbracciandolo, gli disse: «Figlio mio!». Poi però | ||
46 | 2012 | dalla comunità. «Quel posto» disse «è pieno di brutta | ||
47 | 2012 | sulle mie librerie…»). ¶ «Ciao…» disse Ammenda con un filo |