Enzo Striano, Il resto di niente, 1986

ogni cosa. Allegramente si disse che le sarebbe piaciuto

e rosse. ¶ «Don Nico’!» disse un caporale, avvicinandosi alla

gettò a sostenerla. ¶ «Grazie» disse lei. Un po’ mortificata

ncoppa. A mano destra» disse, indicando al sommo d

chimica, economia. ¶ Nel darglielo disse, sorridendo: «Son sicuro che

Lascia stare, Lenòr» le disse, sorridendo. «Hai quindici anni

avvicinato. Le sorrise. ¶ «Lenòr» disse. «È grazioso questo vostro

ora. Un giorno, forse» disse lui, con aria misteriosa

come sta?» ¶ «Dottor Cirillo» disse titìo, prendendolo sotto braccio

Non bene. Non bene» disse. «È troppo gonfio, non

che avete fatto, finadesso?» disse Sanges, ironico. «A Napoli

Lo so cos’è» disse, orgogliosamente. ¶ «La cosa più

meravigliosa: affascinante, allegra.» ¶ «Sì» disse lei, con sincero trasporto

entrare nel Pallonetto, Sanges disse no. ¶ «Non sopportano intrusioni

lugubri, crudeli.» ¶ «Tu no» disse lei, scotendo il capo

Meu Deus, Vincenzo!» ¶ «Guarda» disse lui, indicando verdi cale

trascinò via, aggrondato. ¶ «Scusami» disse, un po’ ansante. «Volevi

attraenti per stupore infantile, disse un giorno Vincenzo. E

nel salone dei politicanti. Disse, secco: «Quali stupidaggini state

che mi dà rabbia» disse Sanges, scuotendo la testa

rispondergli. ¶ «Mi sento onorata» disse. «Dovreste leggermene dei passi

perché a Jeròcades non disse mai né sì né

te ’mparo a chiagnere» disse. Una molletta gli brillò

le veniva addosso. ¶ «Scusa» disse lui, sgarbato. Buttò il

po’ dolente. ¶ La ribaciò, disse: «Buonanotte, Lenòr. Domattina passo

Hai fame? Io sì» disse Primicerio. La guidò a

Se è per questo...» disse. «Posso fare come Sheherazade

dovete far così» le disse. «V’ammalerete seriamente. Allora

Al secondo giro lei disse: «Sarebbe meglio li bruciassimo

giorno vi voglio imparare». ¶ Disse proprio così, confondendo “imparare

ammirazione, un giorno le disse, gravemente, che la trovava

far nulla». ¶ «Lo credo» disse beffarda. «I miei versi

tavola. ¶ «Lenòr. Ci siamo» disse titìo, sguardo fisso sul

far bene». ¶ Poi Pascual disse che il suo reggimento

Antonio sorrise. ¶ «È militare» disse, conciliante. Fattosi serio, aggiunse

per libri, carta, penne» disse, imbronciata. «E chiedo una

con sforzo. ¶ «Brava. Brava» disse monsignore, tendendole le mani

al suo fianco. ¶ «Eleono’» disse. «Ma che canchero, tu

servizio di zio Nicola» disse Pascual, ansando. Si sbottonò

ce la faccio più» disse. Andò ad aprire il

a posto, si voltò. Disse, indicando l’altro comodino

si cacciò nel letto, disse, sorridendo: «Mo’ ti puoi

quasi indolenzite. ¶ «Eri vergine» disse, malizioso, orgoglioso. «Vergine proprio

Cercherò di amarlo” si disse. Ripeté dentro: “Eleonora. Donna

medico fu comprensivo: sospirando disse che, per l’onorario

alla moglie. Una volta disse che, se nasceva un

buon odore. ¶ «Eh no!» disse, con energia. Colmò d

non “facevano schifo”, come disse Primicerio, erano nulla in

costa molto cara» lei disse. «Io adesso sono libera

piano piano t’impari» disse. «Lo lietto lo sai

per un braccio. ¶ «Grazie’» disse, con imbarazzo. «Di’ la

Scosse la testa. ¶ «Grazie’» disse. «Con me starai bene

ingegno e dell’anima» disse, traendola in un canto

si mise a ridere. Disse, con aria saccente: «Signo

essere. Quando re Carlo disse: “Non abbiamo ambizioni”, aveva

rise, approvando col capo. ¶ Disse: «Brava. Brava signora marchesina

vede’ un’altra cosa» disse. «Venite.» ¶ Li guidò in

città. ¶ «Questa è Ferdinandopoli» disse il re, gonfiandosi. «Don

Vincenzo, il quale le disse pure: «Non t’arrogare

tasche. ¶ «La grande città» disse, con sprezzo, sputò a

le mani qualche libro» disse, un po’ smarrita. «E

voce tanto profonda. ¶ «Assettàteve» disse, mostrando i sacchi, Lauberg

fascia rossa. ¶ «Amico. Siente» disse, dando al suo pugliese

respirargli in faccia. ¶ «Cavalie’,» disse, martellando le sillabe «tu

e colla. ¶ «Signora marchesina» disse, sollevando gli occhialetti e

a capire. ¶ «Don Edua’» disse. «Posso farvi una domanda

quanto all’intelligenza, poi...» ¶ Disse anche un’altra frase

ostentando amicizia e riverenza. Disse forte: «Monsignore bello! Preparatevi

Campolongo.» ¶ «Il caro vecchiume» disse lei, con dolcezza. ¶ «Bah

traverso mucchi di macerie. Disse a Sanges un giorno

Il povero marchese Fuscaldi disse alla duchessa di Ceprano

tutti e tre, lo disse pure, in tribunale, ch

riavere l’antefato.» ¶ «Capirai...» disse, innervosita. «Tria sarà morto

che Cirillo una volta disse d’aver visitato i

piangeva. ¶ «Non piangere» le disse. «Non è niente.» ¶ Sentì

materiale raccolto. ¶ «Grazie’, lèvati» disse lei, piano. «Tanto, non

re. Perciò statti zitta» disse un soldato. ¶ «E allora

lietamente stupita. ¶ «Donna Liono’» disse. «Venite. Non avete ’ntiso

in latino, poi si disse che la palomma sarebbe

non vuole. Ricorda quanto disse Cirillo circa il gusto

la jeune République napolitaine» disse. ¶ «Oh» mormorò lei, contenta

pure noi. Voglio vedere» disse agli amici. Dietro i