Giacomo Leopardi, Canti, 1837

nullo conforto ¶ Lo spietato dolor che la stracciava ¶ Ammollir

schermo alcuno ho dal dolor, che scuro ¶ M'è

sfortunato ¶ Amante. Ahi dal dolor comincia e nasce ¶ L

Che riparo non ha? dolor non sente ¶ Chi di

alle stanche e nel dolor sepolte ¶ Umane menti riede

quelle tue varie note ¶ Dolor non forma, e te

Fuor che il nostro dolor. Negletta prole ¶ Nascemmo al

Facea più sconsolato il dolor mio. ¶ Ma sei tu

immatura sapienza il cieco ¶ Dolor prevale. Oh sfortunata, oh

se una volta sola ¶ Dolor ti strinse di mia

dove segue ¶ Odio al dolor compagno; e doloroso ¶ Io

a cui ¶ Tanto nostro dolor diletti o giovi: ¶ Con

cor gelato ¶ Prima il dolor mancò! ¶ Mancàr gli usati

guardo mira, ¶ Tutto un dolor mi spira, ¶ Tutto un

per sé; ma con dolor sottentra ¶ Il pensier del

La speme e il dolor mio. Poscia, per cieco

ti lice ¶ D'alcun dolor: beata ¶ Se te d

Se te d'ogni dolor morte risana. ¶ XXV ¶ IL

necessario in noi ¶ Tanto dolor, che sopravviva amando ¶ Al

memoria solo ¶ E di dolor custode, il simulacro ¶ Della

uomo incolpando ¶ Del suo dolor, ma dà la colpa