Carlo Bernari, Tre operai, 1934

disappunto per questa prima domanda. «Cerco un lavoro un

pente subito, poiché questa domanda denuncia una differenza di

sua meraviglia: ¶ «Come va?» domanda. «Come ti sei sciupato

E dimmi un po’» domanda lei, «cosa te ne

e guardandosi una scarpa, domanda: ¶ «E l’avvocato, lo

più?» Ma subito questa domanda gli pare ingenua e

stato d’animo. ¶ «Perché?» domanda Teodoro, che già si

fai, così, nuda?» le domanda. ¶ «Mi spogliavo» risponde lei

là, a letto. ¶ «Malato?» domanda lui. «Cosa da poco

qualche cosa!» ¶ «Che cosa?» domanda Teodoro. ¶ «No, sai, o

qualche cosa e gli domanda: ¶ «Ma se non hai

Che cos’hai?» gli domanda Marco. ¶ «Ho lasciata proprio

porge. Quando ha finito, domanda: ¶ «Chi di voi è

al signore. Al signor...?» domanda l’uomo presentandolo alla

siede accanto. Teodoro si domanda perché ella si dia

tempo state qui?» gli domanda lei. ¶ «Da poco, da

qualche cosa; subito gli domanda: ¶ «Hanno preso solo l

Avete qualche licenza?» gli domanda l’uomo. ¶ «Questo no

mettervi a posto.» ¶ «Chi?» domanda sorpreso Teodoro. ¶ «Lui, quello

in cuor suo si domanda se può esser vero

spigoli del marmo, si domanda: Perché mi ha lasciata

Perché sei così triste?» domanda lei. «Non sei mai

risponde il meccanico. ¶ «Intesi?» domanda nuovamente il chimico con

in tono calmo. «Quale?» domanda il secondo. ¶ «Quello magro

pare di questa idea?» domanda Teodoro la sera ad

me.» ¶ «E le carte» domanda Marco quando è presso

più niente.» ¶ «E perché?» domanda il vice segretario. ¶ «Perché

a Marco e gli domanda: ¶ «Chi è morto?» ¶ «Nessuno

terreno. Dopo un poco domanda: ¶ «E che c’entro

passi, quando sorpresa dalla domanda gli si avvicina: ¶ «E

la luce. ¶ «Cinque lire?» domanda Teodoro guardandola triste negli