Roberto Saviano, La paranza dei bambini, 2016

dopo l’arresto di don Feliciano Striano ’o Nobile

di separarsi dal padre. Don Feliciano aveva scelto una

familiare a Forcella, ma don Feliciano era andato a

quello muori. Però poi don Feliciano si era pentito

non c’era tempo. Don Feliciano si era pentito

basta! Se comandava ancora don Feliciano non succedeva. Com

accanto. ¶ – Quella merda di don Feliciano, – disse Nicolas, – ci

una paranza. Ma chi? Don Feliciano Striano si era

ammazzato il figlio di don Vittorio Grimaldi, Gabriele. Cosa

Grimaldi, Gabriele. Cosa vera, don Vittorio, detto l’Arcangelo

aveva sbeccato rendendole appuntite. Don Vittorio vide la scena

Gabriele dalle pale. Eppure don Vittorio, durante tutto il

chiese se lo riconosceva, don Vittorio diceva no. Il

avvicinare le parti. E don Vittorio disse no. – Riconosce

so neanche chi sia –. Don Vittorio sapeva che quelle

onore. Il silenzio di don Vittorio Grimaldi fu visto

Tigrotto venne assolto e don Vittorio riportato ai domiciliari

lo sguardo sereno di don Vittorio sotto una capigliatura

teniamo mezza palla di don Vittorio, non ci ferma

sé sperasse. Al Maraja don Vittorio piaceva, ma era

Viola, la figlia di don Feliciano, teneva il sangue

vuole regola di proprietà. Don Feliciano l’aveva sempre

catturandi stessa era incredula: don Feliciano era tornato a

gente, su gente. ¶ Rideva, don Feliciano: i boss casalesi

Gli dispiaceva solo, a don Feliciano, di non essere

tutti delusi e direbbero, don Feliciano Striano, e questo

fu la frase di don Feliciano. Copacabana la riportò

e alla figlia di don Feliciano, come in una

ultima strategia vincente di don Feliciano ’o Nobile era

fu violato proprio da don Feliciano. Nell’arco di

Apocalisse, inaspettata, violenta, inimmaginabile. Don Feliciano aveva deciso di

sicure i familiari di don Feliciano. Fu cosa più

occhi azzurri, fermi, di don Feliciano se li sentivano

e paura. Quegli occhi don Feliciano aveva deciso di

di centinaia di arrestati. Don Feliciano denunciò i killer

iniziò a cantarsi tutti. Don Feliciano parlò, parlò e

una sola cosa: “Perché don Feliciano si è pentito

Perché?” significava soltanto: “Perché don Feliciano lo ha fatto

era semplice, persino banale: don Feliciano s’era pentito

fine della figlia di don Feliciano, che finché non

ombra ingombrante del Micione. Don Vittorio, intanto, seguitava a

Tigrotto non sembrava innervosire don Vittorio, che non aveva

sola e unica strada. Don Vittorio non poteva che

Conocal i guaglioni di don Vittorio Grimaldi erano obbligati

a bassissimo costo. Ma don Vittorio non aveva voluto

si poteva arrivare a don Vittorio, e da lì

aggi’’a parlà con don Vittorio l’Arcangelo. ¶ Aucelluzzo

lo vedo mai a don Vittorio. ¶ – Sì, però sei

dama di compagnia di don Vittorio l’Arcangelo. ¶ È

il piatto preferito di don Vittorio – una semplice pasta

aveva dato lo stesso don Vittorio una ventina d

un uccello, aveva pensato don Vittorio, che la libertà

scolando la pasta per don Vittorio quando ricevette un

il piatto profumato a don Vittorio, che ringraziò increspando

sotto l’appartamento di don Vittorio. Sarebbe bastato per

chiesto di parlà con don Vittorio. ¶ – Cioè, vò parlà

Cioè, vò parlà cu don Vittorio? E non esiste

non esiste proprio. Cioè, don Vittorio non parla con

se farlo vedere a don Vittorio, ma infine si

metro sopra di lui. Don Vittorio era uscito sul

sguardo appuntato in cielo. Don Vittorio dovette aggiungere un

Fatima. ¶ Poco dopo fu don Vittorio in persona a

proprio lì, davanti a don Vittorio. Adesso o mai

o mai più. ¶ – Eh, don Vitto’, vi devo chiedere

ringraziò l’Arcangelo: – Grazie, don Vittorio, – e abbassò la

una specie di inchino. Don Vittorio gli prese le

cinquanta per cento. ¶ – Cioè? Don Vitto’, non v’ho

settimana. ¶ – Cinquanta per cento. ¶ – Don Vitto’, perdonatemi, continuo a

una tassa direttamente a don Vittorio. Aucelluzzo abbassò la

imparare qualcosa: – Guarda che don Vittorio t’ha salvato

il suo contatto con don Vittorio Grimaldi, cappello in

entrata principale perché lui, don Vittorio, era agli arresti

arrivò all’appartamento di don Vittorio in scooter, tanto

appartamento sotto quello di don Vittorio, come da indicazioni

chi non poteva raggiungere don Vittorio dalla porta principale

botola. Era lui stesso, don Vittorio, che quando sentiva

dorsale. Nicolas era emozionato, don Vittorio l’aveva visto

gli sembrava più debole. Don Vittorio lo lasciò entrare

monolite vistoso e pacchiano. Don Vittorio si sedette alla

passione della moglie di don Vittorio, di cui però

aspettando un cenno di don Vittorio che, presa posizione

registratori, cimici e maronne... ¶ – Don Vitto’, adda murì mammà

Usò il verbo sbagliato. Don Vittorio alzò la voce

capi perdono, per necessità. Don Vittorio gli fece il

di fronte all’altro. Don Vittorio non si era

si mise a ridere, don Vittorio annuì con la

che lo chiamassero solo don Antonio, chi lo chiamava

fine ha fatto poi don Pucchiacchiello? – lo disse sorridendo

e non piacque a don Vittorio. ¶ – È sparito, c

centrale tua? Eh bravo, – don Vittorio fermò un sorriso

della canzone. ¶ – Qua’ canzone? ¶ Don Vittorio, con un sorriso

non si poteva nascondere. ¶ – Don Vitto’, devo restare col

pesce fuori? – disse solo. ¶ Don Vittorio, seduto sulla medesima

e parlo con rispetto, don Vitto’, io non sono

o pesce. ¶ – Fatemi insistere, don Vitto’, i vostri guaglioni

descrivendo la realtà e don Vittorio glielo lasciò fare

ripeteva a ogni frase. Don Vittorio voleva dirgli di

che colpisce alle spalle. ¶ – Don Vittorio l’Arcangelo, voi

ho paura di voi, don Vitto’. Se le vostre

brutto e pure saggio, don Vitto’. ¶ – Mo’, Maraja, come

puoi andare a prendere. ¶ Don Vittorio gli porse la

in fretta possibile. ¶ – Ah, don Vitto’, una cosa... ¶ Don

don Vitto’, una cosa... ¶ Don Vittorio si girò stanco

arriviamo. ¶ – Adda murì mammà, don Vitto’, non dovete tenere

primo piolo quando sentì don Vittorio: – Oh! – lo fermò

le porcellane di Capodimonte. ¶ – Don Vitto’, ma veramente fate

introdotti a Napoli. A don Feliciano ’o Nobile una

esattamente ciò che voleva: don Vittorio in persona aveva

segnale da parte di don Vittorio Grimaldi l’Arcangelo

di Marlon Brando, di don Vito Corleone, ma si

vent’anni prima, quando don Feliciano e i suoi

Ma il fratello di don Feliciano, ’o Viceré, non

che il potere di don Feliciano era salvo grazie

Zarina, la vedova di don Cesare Acanfora detto ’o

appena percettibile delle spie. ¶ – Don Vitto’, ma state male

me ne devo andare don Vitto’? – disse Maraja. ¶ L

vi dovevo dare niente... ¶ – Don Vittorio, ci stiamo prendendo

voi, lo dovete ammettere, don Arca’, oggi vi sto

Uno che sta murenno, don Vitto’, anche se dice

Gianturco... e devo continuare? ¶ – Don Vittorio, se mi date

di capire. ¶ – Secondo voi, don Vitto’, perché tutti usano

a fare breccia, ormai don Vittorio aveva abbassato la

cosa ci guadagniamo? ¶ – Niente, don Vitto’, esattamente come a

capiranno. Anche ’a cocaina, don Vitto’, ci dovete dare

purtammo in America. ¶ – Eccerto, don Vitto’, io non mi

mi fate bere pisciazza, don Vitto’, per dimostrarvi che

attento ogni parola di don Vittorio. Obiettò: – Eh, ma

zaino il suo acquisto: – Don Vitto’, che dite, alla

perché a casa di don Cesare Acanfora non si