Federico De Roberto, I Viceré, 1894

e un silenzio pauroso. Don Gaspare Uzeda, a dispetto

dozzine di persone riaccompagnarono don Gaspare a San Nicola

diventò un grand'uomo. ¶ Don Blasco, rimpiattato al convento

Emanuele!...» Queste enormità ridussero don Blasco a un cupo

difficoltà; ma il Priore don Lodovico lo persuase che

Per andare al refettorio, don Blasco doveva traversare due

gridavano evviva al Priore don Lodovico che faceva distribuire

i Padri sorci a don Blasco; ma questi neanche

aggrottato come lo zio don Blasco, con la coda

mosse dell'esercito meridionale. Don Blasco, all'arrivo dei

contro il duca a don Blasco, contro don Blasco

a don Blasco, contro don Blasco al duca, sicuro

della città, e con don Lorenzo Giulente e i

violento l'odio di don Blasco e di donna

la critica dello stesso don Eugenio. Il cavaliere, adesso

pronipote unirsi alla ciurmaglia!...» ¶ Don Cono, don Giacinto, don

alla ciurmaglia!...» ¶ Don Cono, don Giacinto, don Mariano, tutti

Don Cono, don Giacinto, don Mariano, tutti i lavapiatti

usurpazione! ¶ «Tanto peggio!» urlava don Blasco. «Capirei un fedifrago

di Francalanza!...» mentre, dentro, don Eugenio dimostrava, con la

è stata fatta da don Lorenzo, amichevolmente. Il duca

contentezza; però gli zii don Blasco, donna Ferdinanda e

Blasco, donna Ferdinanda e don Eugenio le daranno da

si fermò, sorridendo a don Lorenzo e a Benedetto

al signor duca,» rispose don Lorenzo, «in nome delle

dove chiese del Priore don Lodovico. ¶ «Guarda che tuo

non ne fiatò con don Blasco, ma riferì ogni

all'udire quel discorso, don Blasco mutò di colore

portavano via la pelle; don Blasco un giorno per

zia Ferdinanda e di don Blasco; i tempi oggi

nella fantasia dello zio don Blasco. Esistevano però le

frattanto gli altri parenti, don Eugenio, donna Ferdinanda, la

borbonici, ad eccezione di don Blasco il quale, dopo

un tratto disse a don Lodovico: ¶ «Zio, non pare

Chiara era più orribile. Don Lodovico non rispose; fatta

suocera, non era possibile; don Mario poteva commettere la

se donna Ferdinanda e don Blasco, sempre d'accordo

forza; senza contare che don Blasco e donna Ferdinanda

palazzo, che lo stesso don Eugenio faceva il viso

come tale la consideravano don Paolo e donna Eleonora

fu la conquista di don Eugenio, che da principio

tra due fuochi, perché don Eugenio e don Cono

perché don Eugenio e don Cono magnificavano le glorie

nobiltà della sua casa; don Eugenio invece lavorava assiduamente

Istorico-cronologica; ma poiché don Cono sosteneva che discettazione

testa dura?» disse allora don Eugenio trionfante a don

don Eugenio trionfante a don Cono. «V'arrendete finalmente

si lisciava la barba, don Eugenio guardava per aria

vi sosteneva il Piemonte. Don Blasco era violento contro

morti di fame,» spiegava don Blasco al principino; «quelli

le opinioni degli zii don Blasco e donna Ferdinanda

all'Abate; tanto che don Blasco ebbe presto in

prima i suoi parenti: don Eugenio beveva cioccolata come

faceva andare in bestia don Blasco. Già il monaco

accorgeva neppure di lei. ¶ Don Eugenio aveva già finito

delle Due Sicilie — da don Eugenio Uzeda di Francalanza

proporre» invece di «proporgli...» Don Cono soltanto gli dava

nominato direttore degli scavi! Don Blasco e donna Ferdinanda

suoi quesiti. Pertanto, quando don Blasco andava a casa

tutte le ragioni di don Blasco, il quale scendeva

fatto donna Teresa, e don Blasco fiottava contro «questo

tutti quei figli? Nessuno! Don Blasco, con vocazione «esemplare

né il duca e don Eugenio avevano preso moglie

rosso come un pomodoro, don Blasco pareva volesse mangiarsi

Come? Dove? Quando?» urlò don Blasco. «Che cosa m

Così!...» continuava a gestire don Blasco, fuori della grazia

il gesto con cui don Blasco sfibbiava la sua

Viene l'Abate...» ma don Blasco tonò. «Me n

insulti e le minacce. Don Blasco era diventato un

erano tal e quale don Blasco: grasse e grosse

la visita pubblica che don Blasco faceva all'amica

quel pubblico di fedeli, don Blasco si nettava la

sentire i vituperi di don Blasco scrollava un poco

male a frequentar troppo don Lorenzo Giulente, il quale

altra roba proibita; a don Lorenzo, anzi, avean fatto

famiglia Uzeda... Questo appunto don Blasco non poteva soffrire

dal rappresentante del governo, don Blasco sfogava a un

impossibilità di venderlo. E don Blasco non si dava

in odio all'intrusa don Blasco si schierava a

contro il governo: e don Blasco e donna Ferdinanda

Alpi all'Adriatico... ¶ A don Blasco veniva di vomitare

il principino, a cui don Blasco dava l'imbeccata

parte opposta degli Uzeda; don Mario era in campagna

per l'assenza di don Mario. Donna Mara, dopo

l'avrebbe mandata? E don Mario, il marito?...» ¶ Don

don Mario, il marito?...» ¶ Don Mario arrivò all'alba

domiciliarsi con la famiglia. Don Blasco però non aprì

al Priore e a don Blasco e, fatte attaccar

una camera della foresteria. Don Blasco, vistolo lì dentro

cannonate del castello Ursino. ¶ Don Blasco, nonostante il coltello

quell'altro «porco» di don Lorenzo Giulente. ¶ «Perché non

Non vogliono ascoltarlo?» tempestava don Blasco. «Dopo che li

attaccava alla tonaca di don Blasco e pareva più

scampanìo e il cannoneggiamento; don Blasco, andato a interrogare

momento. La gioia di don Blasco fu però di

tutti i suoi soldati. ¶ Don Lorenzo Giulente col nipote

maggiori garanzie d'immunità. Don Blasco e il Priore

Blasco e il Priore don Lodovico erano già scappati

erede del principato; ma don Eugenio lo contristava, adesso

le declinazioni; in premio, don Eugenio lo conduceva con

trovate alcune vestigia. Ora don Eugenio, che dal commercio

atto. Un giorno perciò don Eugenio chiamò il principe

a donna Ferdinanda. Ma don Eugenio, in famiglia, godeva

appena finito di desinare, don Eugenio si chiudeva in

piombò un bel giorno don Blasco da Nicolosi, a

della sventura. L'Illustrissimo don Gaspare Uzeda duca d

notizie di suo nipote don Lodovico, si voltò come

la colpa era di don Blasco: don Lodovico, con

era di don Blasco: don Lodovico, con la sua

il Noviziato degli zii don Lodovico e don Blasco

zii don Lodovico e don Blasco, gli diceva: ¶ «Ce

mandarlo fuori di casa. Don Blasco specialmente, alle monellate

palo al tempo di don Blasco II. ¶ «Seruendo egli

testo, «all'inuitto Re don Giaime nella gverra ch

Ma la pensata di don Blasco Uzeda non fu

Giulente!... ¶ Solo fra tutti don Eugenio, quando non lavorava

molti dazi che impose»; don Ferrante, «cognominato Sconza, che

Sovrana salva la testa», don Filippo fu celebrato «pel

favor del suo Re don Ferdinando contro al Re

e gli tentò lite»; Don Livio «si delettò di

anche tra loro stessi: don Giuseppe, nel 1684, «si casò

colla quale procreò a don Giovanni e a don

don Giovanni e a don Errico, che per la

innanzi la Regia Corte»; don Paolo ebbe «lunghe e

eseguita, se il Re don Ferdinando, che ritrovavasi in

che non si effettuisse...» Don Eugenio, di tanto in

Tornavano al Re,» spiegò don Eugenio; «ma poi la

a un tratto chiamare: «Don Raimondo!... Contino! Contino!...» e

adesso andremo da Padre don Blasco...» ¶ E presolo per

Vostro Paternità» e il «don» come ai monaci, e

e di libri sacri; don Blasco, al refettorio, gli

lodò i figli obbedienti. Don Eugenio fece una predica

chiamato apposta da Napoli don Tino, il giovane del

le chiamava più precisamente don Blasco. Articolo vino, il

contro un'opposizione violenta. Don Blasco fu dei più

in bassa fortuna. Ora don Blasco, con una particolare

l'amicizia scandalosa di don Blasco, mentre poi tanti

bottega, oppure che sgomberasse. Don Blasco, a cui già

e della scienza di don Lodovico, s'era messo

elezione al priorato; perciò don Blasco, il quale voleva

mano d'un forestiere. Don Blasco col suo codazzo

non aver partito; e don Lodovico, modello del genere

Cosenzano. Né lo stesso don Lodovico ammetteva che gli

i liberali chiamavano sorci. Don Blasco capitanava questi ultimi

Benedettini come il fratello don Blasco, s'era salvato

dava alla milizia. Ma don Eugenio voleva anch'egli

donna Ferdinanda e di don Blasco. Questa ragione era

che aveva fatto di don Blasco un energumeno, e

alimentato la cupidigia di don Eugenio, il duca aveva

aveva cavalcato al fianco. Don Lorenzo Giulente, rimastogli amico

Un giorno l'amico don Lorenzo gli consigliò di

matrimonio di Raimondo. Mentre don Blasco e donna Ferdinanda

patriotti «amici miei» — come don Eugenio aveva per amici

chi gli chiedeva soccorsi. Don Blasco e donna Ferdinanda

Vedeva l'armeggio di don Blasco per sollevare i

intenta al lavoro. Come don Blasco aveva annunziato al

il numerario, come diceva don Blasco, gli si umiliava

per lei e per don Raimondo: gli altri dovevano

era curioso più di don Blasco. I maneggi dello

nessuno. Infatti, lo zio don Blasco dava solenni scappellotti

dunque ragione lo zio don Blasco?... Ha sentito, ha

con l'assistenza di don Mariano, prese posto a

Il principe, donna Ferdinanda, don Blasco, un po' anche

e solamente un estraneo, don Mariano, diceva tratto tratto

s'avanzava invece cerimoniosamente don Cono Canalà: «Sia pro

Pochi minuti dopo sopravvenne don Blasco che per tutto

altro?...» domandò di botto don Blasco, sbuffante alle elucubrazioni

il duca. ¶ «Lo zio don Blasco,» proseguì il principe

sovrana?...» ¶ Nella Sala Gialla don Blasco rodevasi le unghie

le declinazioni al cavaliere don Eugenio, il quale s

il mastro di penna?"» ¶ Don Eugenio, udendo disprezzare le

tuoi antenati c'è don Ferrante Uzeda, gloria siciliana

Ferrante Uzeda, gloria siciliana!» ¶ «Don Ferrante?» esclamò la zitellona

la zitellona. «Che fece don Ferrante?» ¶ «Come, che fece

rimase a bocca aperta, don Cono non sapeva che

a ridere donna Ferdinanda. «Don Ferrante! Aaah!... Don Ferrante

Ferdinanda. «Don Ferrante! Aaah!... Don Ferrante sai che fece

avevano scritto i libri, don Ferrante ci faceva stampare

impegnò una gran discussione. Don Cono e il cavaliere

una bella cosa?» obiettò don Eugenio. ¶ «Non mi parlare

loro nonni!...» ¶ E mentre don Mariano approvava, con un

Gialla insieme col principe. Don Blasco, interrotta finalmente la

l'udiva. Adesso che don Blasco non misurava più

indirettamente, volgendosi a Matilde. ¶ Don Mariano parlava della parata

e il vocione di don Blasco rispondeva: ¶ «Questa è

botti di veleno a don Blasco, lardellato com'era

E che compagnia!» ¶ Anche don Eugenio rammaricavasi di non

a quella domanda di don Mariano, saltò su come

Giusto in quel momento, don Giacinto entrò nella sala

Isabella dandole il braccio; don Blasco vociava, in mezzo

della notizia portata da don Giacinto, sulle prime smentita

donna Ferdinanda, il cavaliere don Eugenio, Raimondo e sua

dallo zio monaco; ma don Blasco era fatto così

mia cognata,» soleva dire don Blasco, «e da una

lui, «quel vitello», diceva don Blasco, «tanto tenero di

da far trasecolare!» gridava don Blasco. La gente di

sragionato», a giudizio di don Blasco, così: delle tre

neppure tre denari! ¶ Ora don Blasco, il quale s

dei capitoli, fu per don Blasco l'ultimo dei

di chiederne l'esecuzione. Don Blasco, adesso, poiché neppure

quella mosca cavallina di don Blasco, teneva fronte lei

giorno, per San Ferdinando, don Cono Canalà gli regalò

ogni speranza, e a don Blasco, il quale gli

ora del passeggio. E don Blasco intronava le orecchie

dovesse spartirle coi fratelli; don Blasco, che gli dimostrava

andato egualmente al primogenito: don Paolo, il padre di

Benedetto, era ricchissimo, mentre don Lorenzo non possedeva un

Quindi l'ira di don Blasco contro la nipote

e di farsi valere, don Blasco passava sopra a

capo agli argomenti che don Blasco le ripeteva; ma

ascolto alle istigazioni di don Blasco, non faceva nulla

era veramente impossibile a don Blasco. Egli si sarebbe

contro la principessa; ora don Blasco, in cambio, gli

fece da spia a don Blasco, gustò il piacere

una: i «pazzi», come don Blasco chiamava anche i

pinguedine come quella di don Blasco, o un'estrema

magrezza come quella di don Eugenio, deturpava i personaggi

né il duca né don Eugenio s'erano accasati

monaco benedettino compagno di don Blasco, Padre Dilenna di

opprimente protezione della madre. ¶ Don Blasco, al matrimonio di

una pazzia più furiosa?... Don Blasco non badava alla

Dilenna, nemico personale di don Blasco! ¶ Lassù, ai Benedettini

eran le politiche: ora don Blasco era borbonico sfegatato

II. L'anno dopo, don Blasco aveva ottenuto la

sostenne Lodovico Uzeda, mentre don Blasco in persona aspirava

Tutte le cose che don Blasco fece e disse

di non venirci più!» Don Blasco, botta e risposta

sul primogenito e con don Blasco, ma con lo

della principessa e di don Blasco contro la cognata

ed ammirabile. Quanto a don Blasco, il dolore da

Quando ella parlava di «don Ramon de Uzeda y

sommi carichi del Regno»: don Jaime I «che servì

che servì al Re don Ferdinando, figlio dell'imperator

Ferdinando, figlio dell'imperator don Alfonso, contra ai mori

Da un'altra parte don Blasco, esasperato per la

costei pareva sospetto, mentre don Blasco lo dichiarava di

esprimevano eguali opinioni. Come don Blasco aveva gettato fuoco

strapparono i capelli; come don Blasco, la zitellona non

Gaspare e il cavaliere don Eugenio, non avevano dato

donna Teresa. ¶ Il Cavaliere don Eugenio, al tempo di

marchese di Villardita e don Blasco. Questi, dimenticando che

se lo prese; ma don Blasco girava gli occhi

sedere a fianco. Allora don Blasco s'alzò rumorosamente

il duca fosse lì: ¶ «Don Lorenzo Giulente e suo

Dovrebbe pensarci la polizia!» ¶ Don Mariano, con aria costernata

Nobili di Siracusa...» cominciò don Mariano. ¶ «O Siracusa o

è chiuso dal 1813,» annunziò don Eugenio col tono di

giudici del Real Patrimonio, don Mariano? I tre di

ogni altro parente, spuntò don Blasco, rodendosi le unghie

con la moglie e don Eugenio. Poi il presidente

si vedeva ancora. E don Blasco, pigliando pel bottone

di colore, e a don Blasco il quale gli

moto di rassegnata indifferenza; don Blasco, appoggiato in piedi

chinato rispettosamente il capo. Don Blasco, sempre in piedi

si fermarono sul lettore, don Blasco chinossi ancora un

fu mio suocero a don Giacinto Costantino; il bastone

d'oro cesellato a don Cono Canalà; i tre

giudice abbassasse il foglio, don Blasco, lasciando la spalliera

formalità del verbale. Ma don Blasco, che appena finita

giovane, attonito. ¶ «Perché?» proruppe don Blasco guardandolo nel bianco

e costernata, confessava a don Mariano: «Non l'avrei

in camicia!» diceva frattanto don Blasco alla nipote Chiara

alla gola. ¶ Suo fratello don Eugenio, zitto zitto, si

vedendo che il Priore don Lodovico rifiutava di rinfrescarsi

irosi o severi di don Blasco, della cugina, del

Baldassarre...» ¶ 3. ¶ Da quel giorno, don Blasco non ebbe più

tonaca che pesava a don Blasco più che a

a diciannove anni, quando don Blasco non aveva ancora

primo all'ultimo, fuorché don Blasco. Senza paura né

scelta del negozio. Ma don Blasco non risparmiava neppure

pareva e piaceva. E don Blasco si dannava l

Nicola!... ¶ La storia di don Lodovico rassomigliava molto a

molto a quella di don Blasco, con questa differenza

differenza, tuttavia: che mentre don Blasco era cadetto del

a poco; talché, dove don Blasco aveva udito parlare

imponevano, fatto accorto da don Blasco dei raggiri materni

di aperta ribellione ¶ Padre don Lodovico s'accorse del

sfogarsi a parole come don Blasco. Nulla trapelò dei

lo stato monastico. Mentre don Blasco, grossolano, ignorante, avido

coltello sotto i panni; don Lodovico, più fine, più

i Pari del Regno! Don Lodovico volle pervenire a

zio. Assetato di potere, don Blasco voleva anch'egli

era fuori contestazione; ma don Blasco pretendeva lui la

di non so chi...» Don Lodovico lo lasciò dire

suo: l'elezione di don Blasco, il quale aveva

maggioranza strabocchevole fu eletto don Lodovico; da quel giorno

Lodovico; da quel giorno don Blasco diventò una bestia

anzi appunto per ciò don Blasco ci aveva sguazzato

del piano nobile affacciavasi don Blasco. ¶ Il ritorno del

Ma, sul più bello, don Blasco, il quale aveva

Priore, chinando il capo. ¶ Don Blasco, che soffiava come

ESEQUIE ¶ Verso sedici ore, don Carlo Canalà, col naso

per avventura...» ¶ Alla fine, don Cono si decise anch

compatta come un muro. Don Cono Canalà, data un

trovava a fianco di don Cono. «Che cosa significa

difficili!» ¶ «Veda...» spiegò allora don Cono, insinuante: «lo stile

di unita col cavaliere don Eugenio... Io ho curato

suoi figli: quali?...» «Costrinse don Lodovico, il secondogenito, a

quello dei conti!» ¶ Frattanto don Cono avvicinavasi, a passo

di scorgere i caratteri, don Cono che la sapeva

CON L'ESPIATORIE PRECI ¶ Don Cono declamava, a bassa

a corto di quattrini, don Casimiro Scaglisi annunziava: ¶ «E

dell'Ovo...» ¶ Alcuni protestarono: don Casimiro confermò: ¶ «Se ve

intorno scrollavano il capo: don Casimiro parlava così per

dello stesso seme...» rispose don Casimiro. ¶ «Sst, sst! Siamo

chiesa,» gl'ingiunsero. ¶ «Passa don Cono.» ¶ Don Cono adesso

ingiunsero. ¶ «Passa don Cono.» ¶ Don Cono adesso traversava la

al crocchio, lo fermarono: ¶ «Don Cono!... Don Cono!... Voi

lo fermarono: ¶ «Don Cono!... Don Cono!... Voi che avete

come dice lassù?» ¶ E don Cono compitò: ¶ IN QUESTO

mezzo all'attenzione generale don Casimiro urtò a un

dal servitore, il vecchio don Alessandro Tagliavia: nonostante l

raccoglimento profondo. ¶ «Guardate!...» ripeté don Casimiro, nel gruppo accanto

altro alla botte!» esclamava don Casimiro accanto alla pila

a un Giulente!» ¶ E don Casimiro: ¶ «Per questo io

insieme con suo zio don Lorenzo, il celebre liberale

duca. ¶ «E così?» domandò don Casimiro, «quando la farete

nessuno!» ¶ «I lavapiatti» rispose don Lorenzo, «dovete sapere che

posto nel gregge.» Ma don Casimiro non voleva riconoscere

le iscrizioni. Restava a don Cono da verificar l

da verificar l'ultima; don Casimiro gli si pose

NON VALSE ¶ «Benissimo!» fece don Casimiro. «La prosapia è

principe...» ¶ «Parmi sconvenga...» obiettò don Cono. ¶ «E v'accerto

levarono, ad eccezione di don Blasco e di donna

freddo freddo; quanto a don Blasco, non le rispose

e alcuni senatori municipali, don Blasco continuava a fiottare

le corporazioni religiose; e don Blasco, nel crocchio opposto

ritirarsi nelle sue camere; don Cono, venuto a mettersele

contessa...» E il cavaliere don Eugenio giudicava povertà il

Fersa con suo marito don Mario e con Padre

affari, almeno? Di botto don Blasco, lasciando in pace

andarono mai d'accordo?» Don Mario Fersa, infatti, piano

e la cognata morta, don Blasco, che rientrava sempre

lo zio Eugenio e don Cono, i quali continuavano

fia...» ¶ A un tratto don Cono esclamò: ¶ «Contessa, gran

sgranava tanto d'occhi; don Blasco, da canto suo

una lettera in mano. ¶ «Don Salvatore?... Che c'è

Ho da chiudere?... E don Baldassarre?» ¶ «Sst!... Sst!...» ¶ «Che

sì! Eccellenza sì!» ¶ «Baldassarre!... Don Baldassarre!...» Tutti assediavano ora

ora che si fa?... Don Baldassarre, chiudere?...» ¶ Ma egli

di chiudere ogni cosa?... Don Gaspare, il cocchiere maggiore

è questa vergogna?» ¶ Ma don Gaspare, a cui la

piedi; ma perché mai don Baldassarre non dava l

Senza l'ordine di don Baldassarre non si poteva

c'era fretta!» mormorò don Gaspare. ¶ E come, spinto

marchese e a Padre don Blasco, hai capito?... non

del principe morto; Padre don Blasco, anch'egli monaco

monaco benedettino; il cavaliere don Eugenio e donna Ferdinanda

della parentela: il duca don Mario Radalì, il pazzo

arrivano prima di tutti!» ¶ Don Mariano Grispo e don

Don Mariano Grispo e don Giacinto Costantino arrivavano, come

quasi nude di mobili, don Giacinto esclamava a bassa

E piano anch'egli, don Mariano confermava, scrollando il

principessa Margherita li guidò: ¶ «Don Mariano!... Don Giacinto!...» ¶ «Principessa

li guidò: ¶ «Don Mariano!... Don Giacinto!...» ¶ «Principessa!... Signora mia

a un tratto?» insisteva don Mariano. ¶ E la principessa

bassa voce, rivolta a don Mariano, intanto che l

ragione...» ¶ «Niente!» annunziava frattanto don Giacinto, finito di leggere

figlio, un parente!» esclamava don Mariano, non potendo darsi

potendo darsi pace; ma don Giacinto: ¶ «La colpa non

non finì la frase. ¶ Don Mariano tirò un sospiro

che entravano nel cortile, don Mariano e don Giacinto

cortile, don Mariano e don Giacinto tornarono ad esclamare

a dire che Padre don Lodovico stava per arrivare

arrivare, ma che Padre don Blasco non era nel

è morta sua cognata...» ¶ Don Lodovico arrivò con la

si nasce!...» esclamò dolorosamente don Giacinto all'orecchio di

Giacinto all'orecchio di don Mariano; ma questi, scrollando

andrò a trovarla...» E don Giacinto chiamava: «Marchese, marchese

col marito, spuntò finalmente don Blasco, col faccione sudato

quel momento il cavaliere don Eugenio e don Cono

cavaliere don Eugenio e don Cono Canalà, altro dei

Canalà, altro dei lavapiatti. Don Cono entrò in punta

del signor Marco. ¶ Frattanto don Blasco, girando come un

mandar qualcuno!...» ¶ Per questo don Eugenio offrivasi di salir

di pietà filiale!» sussurrò don Cono a don Eugenio

sussurrò don Cono a don Eugenio. ¶ Nessun altro parlava

protestò il nipote, scandalizzato. ¶ Don Blasco lo guardò nel

la principessa; il cavaliere don Eugenio dava anch'egli

i Giliforte, i Grazzeri, don Carlo Carvano, marito della

per aver notizie di don Lodovico e di don

don Lodovico e di don Blasco, il discorso prese

che ci aveva accompagnato don Lodovico novizio; e tutta

trent'anni!» ¶ «Suo zio don Blasco non gli somiglia

impediente però,» fece osservare don Eugenio, «mi pare la

ripetevano Giulente, suo zio don Lorenzo, tutti gli amici

lui: prima di tutti don Lorenzo Giulente col nipote

fece un segno a don Lorenzo, e questi condusse

domandò a un tratto don Gasparre, fermandoglisi dinanzi. ¶ «Io

principe e la principessa, don Eugenio, il duca, Lucrezia

viso il genero. ¶ «Accomodatevi, don Gaetano!» riprese il duca

Ferdinando? La duchessa?... ¶ Spuntò don Blasco. ¶ Il monaco, come

opposta, alla finestra dove don Blasco udiva dal nipote

idea da lui annunziata, don Blasco tonò: ¶ «La bestia

piano con Chiara, e don Blasco, tirato pel bottone

buona e doverosa; solamente don Blasco, nella farmacia borbonica

propria simpatia; quanto a don Blasco e a donna

adiacente a quello di don Paolo Giulente, ma separato

che dicevano. Articolo politica, don Blasco e la sorella

Non ci venne neppure don Blasco. Gli affari, va

discutendo degli affari pubblici. Don Paolo Giulente, poiché nelle

grand'uomo. Suo fratello don Lorenzo portava a spasso

Giulente marito e moglie, don Lorenzo e il duca

voglio veder più nessuno?» ¶ Don Blasco, da canto suo

trovò seduta accanto a don Blasco, al quale serviva

antenato, che il cavaliere don Eugenio, Gentiluomo di Camera

Questa è nuova!» gridava don Blasco, il quale voleva

Oragua, a Benedetto Giulente, don Eugenio diceva: «Guardate che

Eccellenza, fratello spurio di don Blasco...» ¶ «Perciò mio zio

sui beni della Chiesa. Don Blasco s'era nettata

tutto dal Priore. Padre don Lodovico, modestamente, non aveva

mio posto?...» Un momento, don Lodovico provò la tentazione

mezzo ai due campi don Blasco non voleva né

esempio, non bisognava toccarle: don Blasco avrebbe voluto veder

oro, s'affidava a don Lodovico, gli esponeva le

l'Abate, assicurato da don Lodovico che tutto sarebbe

che si ragiona!» esclamò don Blasco quasi sotto il

non confondere», come diceva don Blasco; se il giovane

dei fratelli di servizio... Don Lodovico esprimeva il proprio

Quarantotto e del Sessanta. Don Blasco divenne un energumeno

non lo lasciava più. Don Lodovico, lagnandosi delle tristizie

indisposizione costringeva a letto. ¶ Don Blasco, giallo come un

ebbe raggiunto: «Suo zio don Blasco,» gli disse, «ha

ultimo corridoio del Noviziato, don Blasco volle sentire due

passo risonante pel corridoio, don Blasco ammutolì come per

escandescenze a parte, come don Blasco parlava; il monaco

l'argomento suggerito da don Blasco gli parve il

stomaco... ¶ Un pomeriggio che don Blasco aveva arrischiato, per

innanzi, quando il signor don Raimondo era scappato lontano

Aveva ragione lo zio don Blasco, quando diceva... Oh

e dello zio monaco. Don Blasco era a giorno

di Vostra Eccellenza.» ¶ E don Blasco apparve. Per la

Lucrezia, Ferdinando, donna Ferdinanda, don Blasco lo aiutavano ciascuno

palermitani di casa Pinto, don Michele Broggi, il cavaliere

favore del fratello, e don Blasco andava tutti i

l'approvazione del Priore don Lodovico. Questi, persuaso che

principessa in compagnia di don Mariano, se la prendeva

invocare l'intervento di don Mariano, tossicchiando un poco

lo legava per sempre don Raimondo avesse provato un

e allora il cavaliere don Eugenio era venuto innanzi

fossero stati pagati, che don Raimondo avesse dato una

trecent'onze allo zio don Eugenio! Quasi che don

don Eugenio! Quasi che don Eugenio Uzeda di Francalanza

E le speculazioni di don Eugenio? Costui, facendo pagare

taglio dei boschi etnei. Don Blasco e donna Ferdinanda

l'acquisto, bisognò sentir don Blasco! ¶ «Ah pezzo di

sotto la direzione di don Lorenzo Giulente doveva «venire

parenti, specialmente i fiutoni, don Blasco e donna Ferdinanda

un bello spettacolo!...» ¶ E don Blasco e donna Ferdinanda

contro Chiara, contro Lucrezia; don Blasco e donna Ferdinanda

e società; il cavaliere don Eugenio, lasciata in asso

e anche il signor don Raimondo e la contessa

forestiere; non diceva che don Blasco girava per le

partì anche il cavaliere don Eugenio per Palermo. La

è vero, ogni tanto: don Blasco, per esempio, a

Ladro schifoso! Principe porco!» ¶ «Don Marco!...» balbettò Baldassarre, atterrito

in capo, Baldassarre scongiurava: «Don Marco!... Signor Marco!... per

quell'altro maiale di don Blasco! Ah, crede che

fino all'altr'ieri?...» ¶ «Don Marco!» gridò Baldassarre, minaccioso

s'eran dispersi e don Blasco e il Priore

col bambino e finalmente don Blasco. Questi aveva rifiutato

fosse tranquilla. Al cavaliere don Eugenio, che se ne

quattrini che doveva possedere don Blasco. Il marchese, temendo

la scadenza delle cedole, don Blasco non l'avesse

affare, ma tacque, perché don Blasco, fermatosi di botto

villa del marchese, da don Blasco, ricominciando: ¶ «Ce n

Ha da finir così?...» ¶ Don Blasco, al quale il

il più piccolo; e don Lorenzo Giulente, nel suo

donna Ferdinanda o a don Blasco: ¶ «Del resto, egli

argento sonante... Quanto a don Blasco, anch'egli aveva

di fare altrettanto. Quando don Blasco ne ebbe sentore

quando un bel giorno don Blasco, che da un

di un ente autonomo!» Don Blasco parlava adesso come

e tutti i cancelli; don Blasco, alla villa del

il principe, il duca, don Blasco cominciarono a gridare

egoista del duca; già don Blasco parlava di mettersi

ripetevano al marchese, a don Blasco; e tutti riconoscevano

religiose aveva dato a don Blasco altri desideri, altre

dice il proverbio, e don Blasco non si contentava

principe aveva rivolta a don Blasco: ¶ «O allora perché

di padrona di casa. Don Blasco non si facea

alla nuova principessa, e don Blasco ciaramellava da un

ottima ciera... Quanto a don Blasco, da un pezzo

zio?... Che cosa fa don Blasco?...» ma nessuno ne

Questo è lo zio don Blasco che l'ha

era il prestanome di don Blasco; questi aveva messo

un tempo amicissimi di don Blasco gli si misero

vita dei preti; ma don Blasco proponeva a tutti

Me n'hanno cacciato!...» Don Blasco gli dava qualche

anima! Fuoco d'inferno!...» ¶ Don Blasco, perdendo finalmente la

e pareva suo fratello don Blasco. La quistione era

dava molta noia a don Gaspare. Non già che

caratteri; «ho visto... è don Antonio Sciacca.» ¶ «Ah, don

don Antonio Sciacca.» ¶ «Ah, don Antonio?» gridò il principe

di Federico. Quanto a don Blasco, che da un

dava una notizia strepitosa: don Blasco, non contento d

Francesco II?» ¶ Ma a don Blasco importava adesso un

maggior vivacità del solito, don Blasco s'alzò, fece

aveva soluzioni di continuità. Don Blasco, facendo costruire un

a suo fratello deputato?» ¶ Don Blasco non rispose. Era