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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giuseppe Marotta, L'oro di Napoli, 1947

concordanze di «don»

nautoretestoannoconcordanza
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1947
cogliere foglie di menta. ¶ Don Gennaro il “paglietta” percorreva
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1947
intorno un buon numero, don Gennaro cominciò a gesticolare
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1947
dispostissima a decidere se don Gennaro il “paglietta” avesse
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1947
La fronte cinerea di don Gennaro gocciolava di acre
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1947
avere l’occorrente certificato!» ¶ Don Gennaro barcollò e fu
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1947
Assunta, Siviero Luisa!» scandiva don Gennaro. «Naturalmente così stanno
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1947
Era pallida e taceva. Don Gennaro attingeva il parossismo
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1947
tocca!». ¶ I singhiozzi scrollavano don Gennaro il “paglietta” e
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1947
inverno napoletano, che accompagnava don Gennaro e sua moglie
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1947
consumava la chiesetta di don Bernardo, dedicata a Sant
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1947
nero, e del ciabattino don Bernardo Scuteri. ¶ L’unico
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1947
rione, la messa; e don Bernardo la serviva, compunto
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1947
che non di rado don Bernardo, se gli sfugge
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1947
della chiesetta, in cui don Bernardo si affatica al
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1947
consistevano i discorsi di don Bernardo alla statuetta di
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1947
fedeli la dimenticassero? Senza don Bernardo, che la domenica
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1947
mani in mano, pensava don Bernardo. «Vi mancano forse
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1947
si resero impossibili, e don Bernardo soffriva. Visitava, nelle
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1947
gelosia. Fu così che don Bernardo perdette la testa
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1947
agiva. ¶ Il deschetto di don Bernardo fu espulso in
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1947
suggestione collettiva. ¶ Quella notte, don Bernardo scivolò nella chiesetta
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1947
scorgere nell’animo di don Bernardo, se si eccettua
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1947
questo istante e manda don Bernardo in prigione. ¶ L
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1947
Per quanto ne so, don Bernardo, i cui radi
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1947
esaudito». ¶ Atterrito e giubilante, don Bernardo strizza l’occhio
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1947
miracolo, mezza Napoli accorse, don Bernardo vendette tutte le
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1947
angolo c’era sempre don Bernardo, e la sua
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1947
mestiere ¶ Nell’aprile del 1920 don Raffaele Caserta era vetturino
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1947
a trasferirsi sul marciapiede, don Raffaele rispose: «Sì; eccellenza
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1947
non dire la natura. Don Raffaele si era semplicemente
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1947
quale purtroppo identificò in don Raffaele un recidivo dei
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1947
dibattito, quella sera stessa don Raffaele non era più
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1947
ne approfittò per riflettere. ¶ Don Raffaele era operoso: perduto
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1947
è peraltro mancata. Insomma don Raffaele metteva mano al
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1947
la sposasse questo catastrofico don Raffaele, del quale si
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1947
tre mesi dopo, quando don Raffaele fu assunto come
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1947
scontrosa e taciturna di don Raffaele, che lo guardava
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1947
riguardo per l’arruffato don Raffaele, del quale essa
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1947
commovente odore di pane, don Raffaele la desiderava con
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1947
esistevano fatiche alle quali don Raffaele non sapesse adeguarsi
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1947
i morti. ¶ Come vetturino don Raffaele non ebbe fortuna
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1947
cui hanno notizia; ma don Raffaele seppe essere altrettanto
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1947
stato dichiarato fuori pericolo, don Raffaele vi entrava sorridendo
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1947
prezioso per l’altro. ¶ Don Raffaele si insinuava tra
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1947
veniva deciso. ¶ D’altronde, don Raffaele riusciva a collocare
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1947
un mortaretto in mano». ¶ Don Raffaele la esortò a
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1947
nella stessa casa di don Raffaele entrò la disgrazia
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1947
che fino all’alba don Raffaele, seduto sul letto
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1947
lo Stato» soleva dire don Ciro, col tono di
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1947
All’alba del lunedì don Ciro pigliava dunque un
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1947
fittizi sul suo modulo, don Ciro (che poi li
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1947
impiccoliva e saliva, finché don Ciro era pronto. Si
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1947
pareti, si chiede a don Ciro: ¶ «Ancora una sveglia
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1947
effettivamente, non aveva sorteggiato don Ciro? Orologi, dipinti, stoffe
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1947
riffa». ¶ Appunto. Due cose don Ciro, aveva sempre escluse
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1947
novanta, forse? ¶ La spuntò don Leopoldo Manfredini; costui fu
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1947
a interrogare le pietre. ¶ Don Leopoldo, che esplicava con
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1947
sesterzi per ciascun verso...», don Leopoldo seppe descrivere a
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1947
la bella figlia di don Ciro, nel momento stesso
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1947
pregiudizio» le disse poi don Leopoldo, iniziando con qualche
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1947
Fonseca e riferì a don Ciro ogni cosa, principiando
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1947
la vigilia di Pasqua. ¶ Don Ciro aveva imperniato la
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1947
quarantanove settimane» disse tranquillamente don Ciro, allargando sulla scrivanietta
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1947
c’era scritto, e don Ciro si riassestò le
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1947
l’uscio malfermo di don Leopoldo. Sporse il suo
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1947
atteggiamento di paziente attesa. ¶ Don Leopoldo si ricompose e
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1947
auguri» disse sorridendo seraficamente don Ciro. ¶ «E allora carte
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1947
fidanzato di Bianchina» disse don Leopoldo con dolente garbo
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1947
giglio» singhiozzò la ragazza. ¶ Don Ciro le ingiunse con
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1947
stata regolare aggiudicazione. Allora, don Leopoldo, che decidete?». ¶ «Vi
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1947
strillò il giovane Manfredini. ¶ Don Ciro non si mosse
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1947
si rialzò lentamente, e don Leopoldo poté vedere, tra
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1947
decrepita arma sulla quale don Ciro doveva aver più
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1947
buffa e paurosa regia. ¶ Don Ciro allontanò da sé
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1947
un lupo». ¶ Che momenti. Don Ciro esagera, ma forse
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1947
travolgendo un turista. ¶ Ecco, don Leopoldo abbraccia Bianchina, gemendo
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1947
se potranno essere felici. ¶ Don Ciro filosoficamente dichiara che
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1947
animale in casa Manfredini. Don Ciro depreca ed ammira
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1947
La mattina del 15 ottobre 1920, don Gennaro il “paglietta” sputò
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1947
soffiava. Grigio, allampanato, obliquo, don Gennaro sputava sul documento
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1947
sta per avvocatuccio; ma don Gennaro era un semplice
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1947
questo occorrono documenti, a don Gennaro il “paglietta” bisogna
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1947
le regole» soleva dire don Gennaro; e si capisce
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1947
caldo. ¶ A cinquant’anni don Gennaro il “paglietta” era
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1947
Faccio io» le disse don Gennaro. ¶ Sgusciò oltre gli
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1947
e diventare un signore». ¶ Don Gennaro partì, nel settembre
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1947
versione dello smacco di don Gennaro il “paglietta” fosse
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1947
anche gli uomini come don Gennaro, inimmaginabili eroi di
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1947
porta si spalancava e don Gennaro veniva scaraventato fuori
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1947
Non è mia!» strillò don Gennaro il “paglietta”, addossandosi
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1947
saluto. ¶ «Madonna santa» smaniò don Gennaro. «Ma io agisco
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1947
farlo per carità». ¶ Poi don Gennaro dovette allungarsi sul
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1947
le tasche del rimpatriato don Gennaro, per il semplice
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1947
unica soluzione possibile: che don Gennaro chiedesse alla Giustizia
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1947
confessare ogni cosa a don Gennaro, nel modo più
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1947
sull’aspetto fisico di don Gennaro; avutele, propose la
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1947
colpo avrebbe incrinate; oppure don Ciccio Sgambati tirava misericordiosamente
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1947
una suadente liturgia. ¶ Giovinetto, don Ciccio era stato guardiano
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1947
era attempato e onnipotente don Ciccio. Deteneva il privilegio
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1947
donna; era una sedotta. Don Ciccio si faceva raccontare
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1947
pregarvi?» diceva l’indomani don Ciccio al giovane spergiuro
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1947
ogni ruga; poi a don Ciccio non rimaneva che
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1947
La fondamentale attività di don Ciccio era infatti quella
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1947
incomodati per niente» diceva don Ciccio arrivando, e per
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1947
più vivo; la sera don Ciccio insinuava nuove banconote
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1947
per recarsi a scuola. Don Ciccio si fece riferire
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1947
agire a colpo sicuro don Ciccio redarguì il maestro
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1947
spodestati, come accadde a don Ciccio, da imberbi giovinetti
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1947
di frutta taglieggiato da don Ciccio. Con le sue
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1947
e deriso, schiaffeggiò positivamente don Ciccio. Fu uno spettacolo
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1947
agilissimo incorporeo studente. Infine don Ciccio giacque svenuto sulle
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1947
difesa in clamorosi processi. ¶ Don Ciccio invecchiò e decadde
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1947
intrigo. Rivedo il decaduto don Ciccio. Sedeva su una
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1947
la mia cara città. ¶ Don Vito ¶ Un altro del
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1947
Stella era il barbiere don Vito Scarano. Dico barbiere
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1947
penso nemmeno; quanto a don Vito Scarano, egli se
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1947
per un barbiere. ¶ A don Vito nasceva un figlio
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1947
capigliatura. Generato un maschio, don Vito gli cuciva addosso
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1947
che il primogenito di don Vito fu sorpreso da
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1947
finestre. Fu allora che don Vito depose il mandolino
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1947
e della follia di don Vito; infine fui io
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1947
bere a tutti. Ecco, don Vito conteneva un uomo
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1947
Corte d’Assise; voi don Vito, gli dissi, vi
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1947
non capita mai» disse don Vito. ¶ Io dissi: ¶ «Perché
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1947
e feroce. ¶ Porta Capuana ¶ Don Peppino Cammarota, “pazzariello” del
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1947
il vestito indossato da don Peppino. Si trattava di
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1947
musicale ai bandi di don Peppino Cammarota era quanto
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1947
Reclusorio e il Duomo. ¶ Don Peppino nacque “pazzariello” come
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1947
perché i guadagni di don Peppino Cammarota erano degni
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1947
un caritatevole messaggio che don Peppino inviava a quegli
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1947
che negli antichi tempi don Alfonso D’Aragona (dateci
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1947
espugnare Napoli di notte! Don Alfonso stimatissimo, domando e
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1947
che il ristorante di don Salvatore Manzella al Largo
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1947
voi potete trovare da don Salvatore colazioni alla forchetta
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1947
sangue circola in noi. Don Peppino era la Duchesca
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1947
bisogno producono un pescatore; don Peppino era, può darsi
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1947
prima volta, quella notte, don Peppino osò domandarsi se
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1947
Fu un colpo duro: don Peppino Cammarota, senza neppure
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1947
va bene, credo. Addio don Peppino, io ora mi
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1947
sa se il disgraziato don Peppino Cammarota sapeva che
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1947
numero vincente ¶ Debbo mostrarvi don Ciro Mancuso sulla soglia
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1947
e per dire: «Mancuso... don Ciro Mancuso sapeva». ¶ Viveva
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1947
Viveva di riffe, questo don Ciro; ricavava discreti guadagni
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1947
a Napoli che se don Ciro mai imperniò con
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1947
Chi sarebbe? Come, civile?». Don Ersilio: «Ciascuno. Quelli che
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1947
tutto: sissignore, il codice!». Don Mimì: «E allora?». Don
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1947
Don Mimì: «E allora?». Don Ersilio: «Questo è il
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1947
grida filtravano dalla botola, don Ersilio vi batteva imperiosamente
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1947
Napoli, si diceva probabilmente don Ersilio, non dipendono da
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1947
quasi, contro la legge: don Ersilio aveva appena fornito
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1947
infelici, ossessi e pavidi; don Ersilio insegnò le crisi
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1947
quindici classi; ma sempre don Ersilio, il “professore”, inventò
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1947
del cinquanta per cento; don Ersilio disse al suo
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1947
di frate confessore» soggiunse don Ersilio sbirciandoci. Per qualche
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1947
arbitro e basta» concluse don Ersilio alzandosi, egli ben
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1947
fuori». «Chi è?» chiese don Ersilio, fissandomi. «Sono io
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1947
ancora gli dico: morirete don Ersilio? Ci sono un
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1947
vita? Rispondete o piango, don Ersilio: rispondete o non
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1947
mangerò mai più. ¶ A don Peppino Finizio, calzolaio dell
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1947
fronteggiare il dolore di don Peppino si dovettero mobilitare
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1947
non lo abbandonavano più. Don Peppino dette del capo
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1947
miracolo recuperato illeso. ¶ Tuttavia don Peppino Finizio si calmò
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1947
Suo cugino, il fornaio don Vincenzo Miletto, fu impareggiabile
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1947
sontuosi gremirono la mensa; don Peppino vi si accostò
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1947
ne era uscito incolume, don Vincenzo, che invece sanguinava
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1947
si erano riconciliati. Quando don Peppino attirò a sé
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1947
a letto. Solo allora don Vincenzo capì che l
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1947
tenne per una settimana don Peppino fra la vita
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1947
la morte, e che don Vincenzo, rivelatosi definitivamente il
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1947
negozietto di vimini di don Gennarino Aprile. Ah vecchio
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1947
la botteguccia portatile di don Gennarino Aprile spiccava con
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1947
dei suoi fragorosi romanzi; don Gennarino non si illudeva
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1947
Teatro Nuovo; quanto a don Gennarino Aprile, nessun dubbio
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1947
nomignolo e dichiarò che don Gennarino conosceva le ragioni
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1947
ragioni della sua visita. Don Gennarino, concluse, doveva semplicemente
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1947
sono a voi» rispose don Gennarino, interrompendo la vendita
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1947
Senza aiutarla a rialzarsi don Gennarino le disse: ¶ «Zitta
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1947
tentacolo del polipo. ¶ Infine don Gennarino distese un panno
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1947
fece uno spazio enorme. Don Gennarino sembrava raddoppiato di
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1947
che nella mano di don Gennarino, come in quella
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1947
aranci da consegnarsi a don Gennarino, una vedovanza come
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1947
resiste per non deludere don Pietro d’Aragona che
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1947
sicurezza; la gobba di don Faustino aveva poi tali
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1947
quattro candele. ¶ Venite avanti, don Annunziato Scarlone, bagnino dei
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1947
che volete da me? Don Annunziato era una celebrità
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1947
che la circondavano, allora don Annunziato osservava brevemente la
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1947
io non mi degno». Don Annunziato voltava insomma le
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1947
dai freddi occhi di don Annunziato, l’inevitabile: «Non
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1947
mi siete piaciuti». Voi, don Annunziato, eravate dunque la
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1947
l’uragano per voi, don Annunziato. Immobilizzaste, con un
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1947
Autore del nostro paese, don Annunziato, non è gradita
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1947
del biglietto. «Servo vostro, don Carmine» gli diceva il
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1947
raccomandava sinceramente il vecchio. Don Salvatore (bisogna essere precisi
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1947
precisi), per l’appunto don Salvatore Guarracino fu la
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1947
esclamò ad un tratto don Salvatore, ah disgraziata creatura
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1947
da un delitto.) Ma don Salvatore Guarracino si era
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1947
Fontanelle. In due anni don Salvatore si ridusse agli
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1947
municipale) e conobbe così don Vincenzo Torrusio che già
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1947
sul deschetto e slanciandosi. Don Vincenzo evitò l’urto
200
1947
i pari suoi; infine don Vincenzo fu arrestato mentre
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1947
ti hanno sorriso, dopo don Salvatore Guarracino e dopo
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1947
so quante fruttuose botteghe; don Nicola le amministra gettandovi
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1947
non lo fate? Così don Nicola baciava la mano
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1947
amici e donnine, ma don Nicola ha più l
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1947
quando si invaghì di don Nicola, il quale non
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1947
i giorni. Fu esaudita: don Nicola passava e ripassava
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1947
e di steccati che don Nicola la illuminò con
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1947
veleno. ¶ Quando gliene parlarono, don Nicola cenava allo «Scoglio
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1947
desolatamente l’innocenza di don Nicola. Inoltre, chiese ed
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1947
nessuna disgrazia è successa». ¶ Don Nicola istruì nuovamente il
211
1947
si mette male per don Nicola, ecco don Nicola
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1947
per don Nicola, ecco don Nicola che accarezza le
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1947
esecutore della sua legge, don Nicola aveva agito senza
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1947
mise a ridere. ¶ Ma don Nicola ricomparve ogni giorno
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1947
i divampanti capelli di don Nicola, la sua fronte
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1947
ben presto evidente che don Nicola si sentiva meglio
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1947
ai Cristallini, e che don Nicola corrispondeva al vecchio
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1947
osservò Teresa. ¶ «Sì» rispose don Nicola. «Fu quasi un
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1947
avevano visto sua moglie, don Nicola ripensò a queste
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1947
giusto è giusto. Sconta don Nicola, sconta» egli si
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1947
condotto (un uomo come don Nicola) dalla dannata presunzione
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1947
diceva: ¶ «Sta a voi, don Antonio. Scopa a sette
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1947
Fatti e non parole, don Coso.» ¶ Giocavano. Ogni carta
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1947
pareti; la voce di don Cosimo Criscuolo, che dall
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1947
lascia prendere. ¶ Il “professore” ¶ Don Ersilio Miccio vendeva saggezza
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1947
possibilità di atterraggio: così don Ersilio, quando non aveva
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1947
ebbene, era marzo. Dunque don Ersilio viveva come un
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1947
attribuire al “basso” di don Ersilio; un cinto erniario
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1947
e i colloqui di don Ersilio, venivano issati in
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1947
pelosissimo e senza età, don Ersilio rifletteva delegatovi da
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1947
la risposta dell’eventuale don Mimì. Impassibile, don Ersilio
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1947
eventuale don Mimì. Impassibile, don Ersilio accennava con l
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1947
di regola il cliente; don Ersilio diceva: «Dieci lire
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1947
signori». Oppure, finanziariamente soddisfatto, don Ersilio faceva sedere l
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1947
nello stanzone. Infine, discutevano. Don Ersilio: «Agireste anche se
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1947
non è il caso?». Don Mimì: «Sono a pregami
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1947
a pregami: parole adulte». Don Ersilio: «Io ragiono, e
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1947
in faccia gli torna». Don Mimì: «Credete di avermi
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1947
di avermi allattato? Avanti». Don Ersilio: «Tanto per dirvi
240
1947
si costituisce parte civile...». Don Mimì: «Chi sarebbe? Come
241
1947
spese. Bisogna sapere che don Saverio era un abilissimo
242
1947
qualche migliaio di lire; don Carmine lo seppe e
243
1947
operaio. ¶ Per lunghi mesi don Saverio coltivò propositi di
244
1947
di marzo. D’improvviso don Saverio si fermò e
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1947
quegli uomini urtarono malamente don Carmine. Vi fu un
246
1947
poi un ceffone di don Carmine atterrò il più
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1947
da parte, senza affrettarsi. Don Saverio si era addossato
248
1947
morì la moglie di don Carmine. Il vedovo adottò
249
1947
piccoli Petrillo chiedevano a don Carmine il permesso di
250
1947
Quando era in vena, don Carmine li esortava ad
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1947
amore che, un tempo, don Carmine le aveva ispirato
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1947
Protestando una speciale ipersensibilità, don Carmine aveva voluto che
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1947
signora Javarone le effettuasse don Saverio, alle otto di
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1947
preghiere. Era convinto che don Carmine lo facesse sorvegliare
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1947
pomeriggio, importanti amici di don Carmine venivano a giocare
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1947
caffè o i liquori; don Saverio scavava nel legno
257
1947
otto di mattina e don Saverio stava per recarsi
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1947
uscio si spalancò, apparve don Carmine. Era pallidissimo e
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1947
era offerto di visitarlo. Don Carmine singhiozzò e concluse
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1947
sforzo, la minima emozione...». ¶ Don Saverio era andato arretrando
261
1947
tavolo. ¶ All’improvviso fragore, don Carmine sobbalzò e ricadde
262
1947
Quando riaprì gli occhi don Saverio teneva sollevata un
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1947
resto è noto. ¶ Ora don Saverio se ne sta
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1947
messa. È il momento. Don Saverio si sporge pericolosamente
265
1947
anno, o poco meno, don Carmine non fu più
266
1947
e col proprio lavoro, don Saverio mandava al suo
267
1947
sabato, una piccola somma. Don Carmine giaceva perennemente su
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1947
su tutti i giornali. ¶ Don Carmine ritrovò in pochi
269
1947
e dissero: ¶ «Abita qui don Carmine? Questo è il
270
1947
tavola. ¶ «Come sarebbe?» disse don Saverio, balzando in piedi
271
1947
mie notizie» rispose entrando don Carmine; e guardò l
272
1947
l’amico negli occhi. ¶ Don Saverio accarezzava la tovaglia
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1947
aspetta la furia di don Carmine Javarone, una sostanza
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e se io fossi don Carmine Javarone, volterei le
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sospiro nel “basso” di don Alfonso Corrado Mazzullo in
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fuori dal “basso” di don Alfonso Corrado e possono
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apparecchio che il malato (don Alfonso Corrado fu per
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e appeso. L’inventore, don Alfonso Corrado, sta adesso
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un minuto qua dentro». ¶ Don Alfonso Corrado (ah come
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La sera del 18 marzo 1945, don Alfonso Corrado ricevette da
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il modo» bisbiglia disperatamente don Alfonso Corrado. «Allora badate
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La visitatrice non risponde. Don Alfonso Corrado ha inesplicabilmente
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Silenzio. Le parole di don Alfonso Corrado hanno agito
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Ma un tumore in don Alfonso Corrado è un
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Corrado è un secondo don Alfonso Corrado. L’uomo
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un vecchio ciabattino. Costui, don Salvatore Guarracino, era il
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egli aveva sette anni; don Salvatore scacciò una mosca
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gli occhi non appena don Salvatore, spuntando il giorno
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nelle vene, dei pericolosi don Antonio Fiorentino e don
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don Antonio Fiorentino e don Ferdinando Avolio. Bastava che
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alla malavita: però costui, don Armando, nella forza fisica
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dormiva nella primavera del 1924 don Saverio Palumbo, un vecchio
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genere? Per carità, teneteveli». Don Saverio credeva fermamente che
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Qui il racconto di don Saverio precipitava. La strada
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lo uccide. Da allora don Saverio odiò la campagna
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bisogna immediatamente occuparsi di don Rosario Pugliese, come industriale
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e di ogni sabato, don Rosario Pugliese compariva sulla
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e un lapis che don Rosario, dopo averne tentato
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dire. Ora come ora don Rosario ha acceso il
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queste sollecitazioni olfattive, poiché don Rosario intonerà la stentorea
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costituito dalla guardia notturna don Amedeo Cafiero. Suppongo che
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addentandone una si allontana. ¶ Don Rosario inumidisce con la
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evidente profitto del nostro don Rosario, che sogguarda sua
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e guardano per cinquanta: don Rosario gongola e soffre
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prima. Fin da allora don Rosario tendeva alla pinguedine
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stato di sua madre, don Rosario ebbe paura. Sconosciuti
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costruttore di barche. Quando don Rosario fu soverchiato dalla
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con materno compiacimento, e don Rosario dovette impedirle con
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meno incline alla tragedia, don Rosario cominciò a ricevere
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fornello e tavolini, quando don Rosario gridò: ¶ «Gesù, e
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di essere nominali. Inoltre, don Rosario era accidioso ma
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basso”, bottega per bottega, don Rosario visitava gli odierni
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a ciascuno di essi don Rosario sostava alquanto, minacciosamente
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un radioscopico esame. Successivamente, don Rosario iniziava l’inchiesta
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interrogato cominciava a bollire: ¶ «Don Rosario, voi ora dovete
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esaltò i sospetti di don Rosario. ¶ «E quella è
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cannone. ¶ La voce che don Rosario fosse impazzito trovò
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l’infelice rosticcere riconobbe don Alfredo Guarino. Stato e
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significativa occhiata. ¶ «Per carità, don Alfredo», disse la signora
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galantemente dal taschino di don Alfredo e viene riconsegnato
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i cento chili di don Rosario vacillano sulle loro
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quadernetto e dichiara che don Alfredo non vi figura
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desiderio di pagarle, affinché don Rosario non sia costretto
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otto»; la popolarità di don Alfredo Guarino se ne
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deputato, se volesse. Sbalordito, don Rosario osserva la folla
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Presso il tavolino infarinato, don Rosario continua a sfogliare
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ferro. I bambini di don Saverio Petrillo stavano appunto
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della loro casa e don Saverio ne uscì volgendo
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andito, affiorò l’irriconoscibile don Carmine Javarone. Una inspiegabile
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un punto qualunque. ¶ E don Saverio? Tutto quello che
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accesa una torcia in don Saverio; egli si sollevò
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ordini! Tornate ad onorarci, don Carmine, non ci fate
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ditta Petrillo dovete rivolgervi!». ¶ Don Saverio rientrò in casa
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messa. ¶ Da trent’anni don Saverio viveva in soggezione
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mortificazione e al dolore. Don Carmine dette in moglie
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idea, che allo stesso don Carmine consentì di sposare
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mi scriveva: ¶ «Ti ricordi don Ignazio? S’era ridotto
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a bocca vuota questo don Ignazio Ziviello, e si
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zaino pieno di sassi. ¶ Don Ignazio se ne risentì
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un avvocato». ¶ L’indomani don Ignazio non possedeva che
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imbrunire aveva già privato don Ignazio dei gioielli materni
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lupini. Per un po’ don Ignazio li salò con
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fino a quel momento don Ignazio Ziviello avesse meritato
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stesso ti voglio sposare». ¶ Don Ignazio le indicò il
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umori e sonno. Frattanto don Ignazio questuava tenendo il
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era neppure gobbo» singhiozzò don Ignazio, componendolo sul marmo
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i successivi tre giorni don Ignazio preoccupò i suoi
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gli ossessionanti andirivieni di don Ignazio erano agevolati dal
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Per qualche anno, infatti, don Ignazio si distinse come
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si spezzi. ¶ Il rasserenato don Ignazio era in questo
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un torero. Se mai don Ignazio stentoreamente invocò la
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il suo meschino salario, don Ignazio aveva le “campagne
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un solerte complice di don Ignazio. ¶ Fu un periodo
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Il sottoscala in cui don Ignazio dormiva resistette, ma
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nord, perdendo di vista don Ignazio. L’artrite se
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Posso immaginare ogni cosa, don Ignazio Ziviello. Davanti alle
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caratteristiche di un qualsiasi don Ignazio. ¶ La possibilità di
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i “sette spiriti” di don Ignazio; perciò egli non
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a piangere. ¶ Arrivò prima don Aurelio, il cugino prete
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niente e nessuno. Disse: ¶ «Don Aurelio, questo è don
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Don Aurelio, questo è don Salvatore di cui vi
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indicando il cameriere grasso. ¶ Don Aurelio formulò adeguate domande
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Aurelio formulò adeguate domande. Don Salvatore dichiarò che era
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disse il cugino prete. «Don Salvatore mi sembra un
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una volta sola.» ¶ «Francamente, don Salvatore, questo non è
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Disse: ¶ «Nel vostro interesse, don Salvatore, non fatemi parlare
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I miei tre figli, don Salvatore.» ¶ «Certo» disse il
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subito? Peppino, vieni qua. Don Salvatore ti vuol dare
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rivolgendosi al cugino prete. ¶ «Don Aurelio, non ci seccate
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faccio? Per darli a don Salvatore! Perché don Salvatore
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a don Salvatore! Perché don Salvatore si sfoghi! E
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picchio i bambini, forse?». ¶ «Don Salvatore, e voi siete
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bambini non si toccano. Don Salvatore, non vi voglio
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inginocchiata davanti: ¶ «Un padrigno, don Salvatore, proprio un padrigno
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che si possono difendere... Don Salvatore, fate un matrimonio
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insieme. ¶ «È pazza» disse don Aurelio. ¶ «Se non vi
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tolgo l’incomodo» balbettò don Salvatore, e uscì per
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tasca del soprabito. ¶ Infine don Aurelio osservò brevemente che
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finestra, proprio come se don Aurelio gli avesse ceduto
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non poteva essere che don Eugenio ci riportò a
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l’ultima cena di don Antonio, mia nonna si
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di piacere a qualcuno. Don Ferdinando Avolio era a
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al mondo solo perché don Ferdinando ebbe l’idea
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matrimonio infelice, ben presto don Ferdinando si dileguò col
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sua soverchiante bellezza. ¶ Infine don Raffaele si alzò e
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al quadretto votivo che don Raffaele dipinse non appena
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sviare dal capo di don Raffaele, sotto una dirotta
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Istupidito dalle sue sofferenze, don Raffaele si inginocchiò ai
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note ragioni» disse semplicemente don Pasquale Angarella e colpì
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tutto cuscini e merletti; don Luigino Gargiulo impartiva agli
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non è una bomboniera?». ¶ Don Luigino era “squarcione”, ossia
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ognuno. Solerti emissari di don Luigino diffondevano notizie sconvolgenti
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1947
per convalidare tutto questo, don Luigino, frenando con una
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dolciumi. Lasciata la città, don Luigino liberava da appositi
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Cimitile e a Mercogliano don Luigino Gargiulo dava altri
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1947
e si riannodavano continuamente, don Luigino Gargiulo appressatosi alla
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1947
il grossista di pellami don Eugenio Caputo; e fu
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1947
anello. «Complimenti» disse acre don Luigino. «Non c’è
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è di che» rispose don Eugenio; le dita della
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poteva essere il protagonista. Don Luigino lasciò che don
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Don Luigino lasciò che don Eugenio chiedesse, per sé
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1947
imbottito. Possibile? Sì, confermò don Luigino, voglio quell’uccelletto
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ribatté con leggiadra pazienza don Luigino. ¶ Sospirò e aggiunse
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1947
si comprava un palazzo. Don Luigino mangiò senza distogliere
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Senza volerlo, soggiogato forse, don Eugenio Caputo cedette il
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Maddalena, sorpassando di poco don Luigino nella frenetica galoppata
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1947
cose. Qualcuno disse che don Eugenio aveva tagliato la
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tagliato la strada a don Luigino; i cavalli sudavano
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un’autoambulanza che raccolga don Luigino e questo è
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sono rientrati, il solo don Luigino Gargiulo è fermo
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celebre virtuoso di sberleffi don Pasquale Esposito, notissimo fabbricante
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tradizione, bisogna aver conosciuto don Pasquale Esposito. Era un
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sidereo come la luna. Don Pasquale non capiva che
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dire, uno sberleffo che don Pasquale usava solo nei
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Non so che farci». ¶ Don Pasquale Esposito era “figlio
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contare su di voi, don Pasquale, per la lirica
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avendo uno sberleffo di don Pasquale ridotto al silenzio
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Ah gli sberleffi di don Pasquale Esposito, la loro
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mandarono cacicavalli e galline. Don Pasquale Esposito continuava peraltro
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si aveva in uggia don Pasquale? La verità è
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dell’Ospizio. «Mamma» invocava don Pasquale come i bambini
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lei, agli occhi di don Pasquale, tutte le figure
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della sua presunta madre. Don Pasquale la cercò finché
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1947
degli eccellenti sberleffi di don Pasquale lo ringraziavano di
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1947
ineffabile, negli sberleffi di don Pasquale Esposito: ed era
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1947
la fatica di crescere. ¶ Don Pasquale toccava i quarant
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una probabilissima madre di don Pasquale era stata scoperta
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1947
gli occhi annebbiati di don Pasquale. Ma qualsiasi risposta
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agli estremi istanti di don Pasquale. Ritenendo che non
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col definitivo alito di don Pasquale, che appannò vagamente
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1947
dai sintomi della morte, don Pasquale si fosse avvalso
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1947
far dire al fruttivendolo don Aniello Scala: «Ci siamo
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1947
fatto nuovo consiste per don Aniello Scala nell’allestire
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1947
credere che il mio don Aniello ci pensasse per
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1947
mostra natalizia, quella ruga; Don Aniello impigriva sulla soglia
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1947
spuntava per rassicurarlo. Nel 1912 don Aniello aveva anche agonizzato
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1947
sul quale potesse contare don Aniello. «Sarà piccolo, ma
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1947
che Dio gli elargiva don Aniello baciava la sua
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affioravano dalle profondità di don Aniello mentre la signora
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1947
La mostra natalizia di don Aniello era poco meno
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1947
Per giorni e giorni don Aniello scaricava ceste colme
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1947
Perseo. Essa aveva amato don Aniello, nessun dubbio su
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mattina. Addormentatosi il vicolo don Aniello mandava a letto
444
1947
La sera del 19 dicembre 1920 don Aniello pensò che il
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ora i bambini?” pensò don Aniello; e d’improvviso
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dalla finestrella il cortile. Don Aniello, del resto, non
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vero bambino vivente» disse don Aniello. ¶ Ridiscese. Niente di
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1947
qualcuno? Il passo di don Aniello fa impercettibilmente dondolare
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momento i pensieri di don Aniello Scala. Una magnifica
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1947
quello che può dare. Don Aniello ha appoggiato i
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1947
la parte migliore di don Aniello Scala sa dove
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1947
il quindici dicembre e don Antonio, l’avvocato Carraturo
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1947
e cappone. L’avvocato don Antonio Carraturo vede dalla
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la pietà della gente. Don Antonio Carraturo non voleva
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ha perduto molti denti. Don Antonio, all’insaputa di
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o lo spezzi; ieri don Antonio vide l’ultimo
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ne tintinnano i mobili, don Antonio aspetta che sia
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grazia, in questi polli; don Antonio intuisce la loro
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1947
una certezza; il solo don Antonio indugia fra lo
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medici vivono questo momento? Don Antonio stende una mano
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1947
primo venuto) disse a don Antonio: «Carraturo, c’è
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1947
il vecchio cuore di don Antonio. ¶ Il ragù ¶ Da
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mezzi: finge, finge. ¶ Ricordo don Ernesto Acampora, il commerciante
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Ernesto Acampora, il commerciante don Ernesto Acampora, famoso nel
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domenica al desco di don Ernesto. Due parole sull
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in mancanza di meglio don Ernesto Acampora, sempre servendosi
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di creargli precisi doveri. Don Ernesto Acampora non volle
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ormai grandicelli quando conobbi don Ernesto. S’era fatta
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1947
sette di mattina ecco don Ernesto Acampora che sceglie
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diramarsi dei nervi. Bene. Don Ernesto ha il suo
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ora le mani di don Ernesto. Egli gradua il
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velo di conserva. Qui don Ernesto ha i gesti
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1947
odore del ragù di don Ernesto incontra quello di
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medita un uomo come don Ernesto, senza età e
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1947
succedono, incalzano, precipitano; mentre don Ernesto, o chiunque, rimuove
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1947
le braccia tese di don Ernesto, gli disse: ¶ «Dato
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chi è mia madre?». ¶ Don Ernesto rispose perplesso che
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se la guancia di don Ernesto ha finito di
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1947
ciò pensasse l’ultimo don Ernesto ogni domenica, mentre
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chiodo scaccia chiodo, ricordatevene; don Emilio Barletta, fabbricante di
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1947
mangia perfino, questo dannato don Carmine o don Vincenzo
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1947
dannato don Carmine o don Vincenzo, il secchio nel
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altro parente del povero don Peppino. Faccio il mio
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per investire e sopprimere don Giovanni Cesarano che aveva
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rione Avvocata, il gasista don Nicola Angarella. ¶ L’antefatto
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Acqua passata, questa, preliminari: don Nicola Angarella quando io
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Compagnia era un tedesco, don Nicola fu utilizzato successivamente
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verifica degli impianti privati, don Nicola rese impopolare e
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1947
e lampadari dai soffitti; don Nicola aveva appena detto
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la promessa; due volte don Nicola protestò dolcemente, e
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bene.» ¶ «Come sarebbe?» balbettò don Nicola; ma aveva capito
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punto, presso i giardinetti, don Nicola continuava a fissare
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calcio di Dio». Perché don Nicola sapeva, ormai. Non
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solita copia del Roma, don Nicola disse amaramente: ¶ «D
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avuto, come Napoli ebbe don Nicola Angarella, un jettatore
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conto e senza vittime. ¶ Don Nicola giustificava l’improvviso
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piccole somme di denaro. Don Nicola oppose deboli dinieghi
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complicatissimo piano d’azione, don Nicola Angarella compì cinquant
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L’amore fu per don Nicola fulmineo e tragico
500
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tumultuosa folla la piazza, don Nicola non aveva mai