Gian Giorgio Trissino, Sofonisba, 1524

di Sofonisba ¶ CORO di donne Cirtensi ¶ ATTO I ¶ Scena

FAMIGLIO, CORO SOFONISBA ¶ FAMIGLIO ¶ Donne? ¶ CORO ¶ Che vuoi, che

nuovo di paura. ¶ FAMIGLIO ¶ Donne, ¶ vero ornamento a la

o triste e sconsolate donne; ¶ fuggite in qualche più

più vile, ¶ che offender donne e oltraggiar coloro, ¶ che

vo' dimandarne a queste donne, ¶ che di lor mi

mi diran qualche novella. ¶ Donne, chi siete voi, che

furore infin contra le donne. ¶ Ma i benefici miei

begli occhi de le donne belle; ¶ ivi le tue

FAMIGLIO e CORO ¶ FAMIGLIO ¶ Donne dolenti, e lacrimose in

di lino, ¶ e disse: "Donne, quando sarò morta, ¶ piacciavi

mano, e disse: "O donne mie, ¶ quest'è l

punture ¶ Son queste, o donne mie, ¶ che abbiam da

passa questo affanno. ¶ SOFONISBA ¶ Donne, io vi lascio, e

e sospiri. ¶ CORO ¶ Taccian, donne, taccian; però ch'io

mai lenta pietate. ¶ MASSINISSA ¶ Donne, che volean dir tanti

se per quest'altre donne ¶ posso far cosa alcuna

vostro andare. ¶ Ma questo, donne, sia tra voi sepolto