Enzo Striano, Il resto di niente, 1986

tutti sorridevano, specialmente le donne. ¶ «A’nvedi, core mio

coro, eccitati, gli altri. Donne corpacciute, sgargianti, agitavano tamburelli

la diligenza. Contadini e donne ghignavano, facendo insulti, sberleffi

compere, cucina, servizi le donne Fonseca e Lopez se

vocali: «Latrinàaarooo...». ¶ Uscivano servitori, donne, ragazzi, coi pitali colmi

Dai bassi erano uscite donne coi capelli sciolti, portando

tardi) serviva per le donne quando perdevano troppo sangue

non vi sono altre donne che mia madre. No

colorati, fusciacche. Tiravano anche donne scarmigliate, vestite di sacco

terrazzi figurine chiare di donne, signori in seta scintillante

In principio credette fossero donne, volgari e scostumate, che

gerani rossi uscivano due donne dalle labbra ciliegia. Avevano

anche lei. Tutte le donne le sanno: dalla nascita

risse, fra urla di donne seminude, balenìi di coltello

di broccato. Dietro schiamazzavano donne, altri lazzari, preti, animali

Ama la musica, le donne intelligenti: Luigi Primicerio.» ¶ Fu

e il garbo delle donne nel reggersi il lembo

adda fa’ con le donne. Un paio di pàccheri

qua a Napoli alle donne non piace. Ma nemmeno

avevano, invece, ragione le donne, con la loro strana

livree celestine, guanti, le donne in vecchi guardinfante: le

A finestre, balconi, terrazzini, donne e ragazze asciugavano le

del re, delle sue donne, purché lui se ne

usa pure per le donne l’incipriatura argento. In

malizia, che richiama le donne, incuriosisce i maschi. ¶ S

ils n’auront pas donné une Constitution à la

occhi rossi di tracoma, donne dall’aria dolente e

simulando interesse straordinario. Le donne ascoltavano in silenzio, ridendo

risero forte, anche le donne e i ragazzi. ¶ «E

uomini, la pochezza delle donne. E prevale sui sogni

occhi bianchi. Scruta le donne e, ridendo ambiguo, mostra

Sotto un torcione due donne, corsetti spalancati sulle poppe

bellissimo, ma insensibile alle donne. Almeno, così dicono. La

sacrosanta religione cristiana, le donne, i figli, i beni

vari casi insulterebbero le donne, saccheggerebbero i beni.» ¶ «Che

lo chiamano mai. ¶ Le donne continuano stancamente a pettegolare

cella. Per urla di donne assatanate ch’esplodevano nel

di scarpe, gemiti di donne. Nitidissima, dietro la sua

d’altri ceti, soprattutto donne, tentano disperatamente un po

redingotes, anche per le donne, alcune delle quali in

avevano ammirato lo spettacolo. Donne in prima fila mangiavano

i giovani e le donne pei Francesi, i vecchi

un père, qui leur donne de l’assurance, de

mi stanno rovinando le donne di casa. Sapessi con

delitti, grandiosità? Fatti di donne, favorite e regine, han

Fasulo e le altre donne. Portano acqua, lavano, fasciano

a pugni, calci, sputi, donne scarmigliate, urlanti, sono sommerse

atterrato, danzano lazzari seminudi, donne a sottane alzate. Qualcuno

lacera. Voci stridule di donne. ¶ «La vi’! Chesta è

lazzari mezzo nudi, bambini, donne, avvolgono il vascello inglese

della morte. E le donne, le tremende, infelici donne

donne, le tremende, infelici donne di Napoli, sfatte, deformi

degli eroi e delle donne si possano incontrare. O

gli urli isterici delle donne. Il boia avanza sul

dettaglio, visi d’uomini, donne, ragazzi. Per un istante

per la notte. Le donne si rificcheranno nei bassi